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Il genoma di un individuo è composto da una serie di geni che devono funzionare per fornire un
prodotto genico.
L’informazione presente nei geni non è detto che si manifesti, dipende dalle condizioni in cui
l’organismo si trova.
Negli ultimi anni recenti studi hanno identificato una nuova branca della genetica, chiamata
epigenetica che ci fa capire come pur avendo dei geni contenenti un’informazione, la loro
manifestazione può cambiare in base alla loro attivazione o disattivazione.
Tutti i meccanismi regolati dall’accensione o spegnimento di un gene rientrano nella branca
dell’epigenetica.
Epigenetica significa sopra/oltre il DNA, cioè otteniamo un’informazione oltre l’informazione
contenuta nel DNA.
L’epigenetica è definita come lo studio dei cambiamenti nell’espressione genica ereditabili da un
organismo che però non sono causati da cambiamenti nella sequenza del DNA.
Riguarda la manifestazione di espressioni complesse differenti a partire dallo stesso materiale.
“La differenza fra GENETICA ed EPIGENETICA può essere paragonata alla differenza fra leggere e
scrivere un libro.
Una volta scritto il libro, il testo (i geni o le informazioni memorizzate nel DNA) sarà identico in tutte
le copie distribuite al pubblico. Ogni lettore potrà tuttavia interpretare la trama in modo
leggermente diverso, provare emozioni diverse e attendersi sviluppi diversi man mano che affronta i
vari capitoli. Analogamente, l'epigenetica permette interpretazioni diverse di un modello fisso (il
libro o il codice genetico) e può dare luogo a diverse letture, a seconda delle condizioni variabili con
cui il modello viene interrogato.” Questo fu detto da Thomas Jenuwein.
Se il DNA durante una replicazione subisce una mutazione da C diventa T e nella progenie
successiva questa mutazione si fissa e diventa irreversibile.
Nell’epigenetica ha un vantaggio rispetto alla genetica classica: avendo la stessa sequenza la C non
viene mutata durante la replicazione ma viene alterata la sua espressione, per esempio viene
aggiunto un gruppo metilico.
Le cellule inizialmente sono totipotenti poi devono differenziarsi ma ciascuna cellula pur avendo lo
stesso genoma assume ognuna un differente fenotipo perché assume profili differenti di
espressione genica.
Per esempio, nel globulo
rosso il gene per
l’emoglobina è acceso
perché l’emoglobina è
necessaria nei globuli rossi
mentre nella linea cellulare
da cui si svilupperà l’occhio
non serve questo gene,
quindi c’è l’informazione
genetica ma è spento, la
stessa cosa vale per il
pancreas.
Questo vale anche a livello
temporale cioè sebbene i
geni siano presenti a livello
di qualunque stadio fenologico dell’organismo, soltanto in determinate situazioni fisiologiche è
necessario che si attivino.
Il genoma umano contiene in definitiva tutte le istruzioni per oltre 200 differenti tipi cellulari, il cui
processo di differenziamento viene denominato epigenesi.
È ora noto che tale processo coinvolge la regolazione differenziale dei geni e dei loro prodotti, in
stretta relazione con l’organizzazione fisica del DNA genomico e in relazione all’impacchettamento e
alle modificazioni della cromatina.
La cromatina è l’associazione tra DNA e proteine istoniche a formare il cromosoma.
Pertanto, mentre le cellule staminali evolvono normalmente verso il loro destino specifico, alcune
aree del relativo genoma (EPIGENOMA) vengono «spente o accese» (ON-OFF) dalle varie modifiche
epigenetiche.
Al procedere della divisione cellulare, il destino delle singole cellule viene controllato dall'utilizzo
selettivo dei geni.
La regolazione dei meccanismi epigenetici è correlata a malattie croniche quali il cancro, malattie
cardiovascolari e disordini mentali anche in risposta a stimoli ambientali.
Tra le malattie croniche ci sono l’insulino resistenza, diabete e obesità.
Tra i disordini mentali ci sono l’Alzheimer, disordini bipolari, schizofrenia e autismo.
I meccanismi di regolazione dell’espressione epigenetica più importanti sono:
metilazione del DNA > cioè un nucleotide del DNA viene cambiato, di solito è la citosina a cui
viene aggiunto un gruppo metilico
modificazione degli istoni > gli istoni sono quelle proteine cariche negativamente a cui il DNA
si lega, può essere un’acetilazione, una metilazione o una fosforilazione e quindi gli istoni
sono modificati e il DNA di conseguenza non si può più avvolgere correttamente su di esso
rimodellamento della cromatina > ci possono essere degli errori nella formazione di alcune
regioni del cromosoma, la struttura cromatidica cambia e quindi non si riesce ad avere
l’espressione del gene
silenziamento genico
L’epigenetica può derivare da una di queste attività ma possono agire anche in combinazione tra di
loro e condizionare l’espressione dell’ambiente.
Lo studio dei fattori dietetici che influenzano l’espressione dei geni ci consentono di fare una
diagnosi precoce degli individui con profili epigenetici specifici in modo da prevenire l’insorgenza di
malattie.
Diversi studi su animali da esperimento sono incentrati sulle relazioni materne e ambientali delle
prime fasi dello sviluppo ed è stato rilevato l’assetto dello stress negli individui oggetto delle
sperimentazioni.
Cuccioli di ratto allevati da madri poco premurose quando confrontati con cuccioli allevati da madri
premurose, presentavano un’ipermetilazione delle isole CpG e degli istoni del promotore del gene
del recettore per i glucocorticoidi (GR) dell’ippocampo.
Nello sviluppo questi animali presentavano un’alterazione della risposta di stress rispetto ai ratti
allevati con maggiore cura.
Nella stessa maniera, femmine di altri animali, allevati da madri poco amorevoli, presentavano lo
stesso epigenoma delle madri e quindi riproducevano lo stesso comportamento poco amorevole sui
loro figli.
Non solo la metilazione può influenzare l’espressione di un determinato gene ma anche
l’acetilazione degli istoni.
È stato visto che inibendo l’acetilazione degli istoni diminuisce l’espressione del gene del recettore
del cortisolo e i fenotipi possono condizionare il fattore di accudimento.
È stato visto che il fumo materno altera l’espressione dei geni nel feto.
Altri studi sono stati condotti sui gemelli omozigoti, i gemelli omozigotici condividono lo stesso
genotipo e mostrano in giovane età una distribuzione simile della metilazione del DNA.
Col passare degli anni si osserva una significativa discordanza nei fenotipi: es. disordini mentali,
cancro ecc.
Nel tempo le differenze epigenetiche si accentuano, soprattutto in gemelli che hanno avuto
esperienze di vita differenti.
L’informazione che hanno è la stessa ma con il tempo in base allo stile di vita cambiano.
Queste caratteristiche epigenetiche sono ereditabili: è stato condotto uno studio per determinare
l’azione del fungicida vinclozolina su femmine di topo incinte e ha mostrato un effetto epigenetico
indotto tramandato per almeno quattro generazioni.
Imprinting genomico.
Meccanismo di esclusione allelica, per cui uno dei due alleli di un gene, pur essendo presente, non è
funzionale pur essendoci.
Trovato in piante, mammiferi e in alcuni insetti. Può essere di origine materna o paterna, e sembra
dovuto a fenomeni di metilazione del DNA e modificazioni istoniche.
L’imprinting genomico è un altro esempio di modificazione dell’espressione dei geni che avviene a
causa della non funzionalità di uno dei due alleli.