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lezione 1 - biologia dipietro

la biologia ha assunto un ruolo fondamentale nella medicina, prima si chiamava


biologia e zoologia ( come corso di laurea), adesso l'impostazione della materia è
diversa perché, si basa su tutti quei processi di biologia cellulare che riguardano le
cellule della nostra specie, e tutte le alterazioni a livello fisiologico che possono
produrre le malattie.

Iniziamo con un articolo pubblicato su Nature, quest’articolo è stato pubblicato dopo


che i dati del progetto genoma, completato nel 2001, sono stati studiati e analizzati.
Il ricercatore dice:- “La scoperta della doppia elica, avvenuta circa 50 anni fa, ha
influenzato la pratica clinica molto lentamente. Comunque ci aspettiamo che ci
saranno grossi cambiamenti nella medicina, e i nuovi medici capiranno i potenziali
benefici”.
Le grandi scoperte come quella della penicillina ha influenzato la pratica medica, e
immediatamente si sono visti grossi benefici, perché tutte le varie infezioni batteriche
grazie alla scoperta di questo antibiotico sono state debellate statistiche. Quando è
stato pubblicato il lavoro dove Watson e Crick presentarono la struttura della doppia
elica, sicuramente un medico di allora non era interessato alla struttura del dna e del
suo appaiamento di basi azotate nella pratica clinica, ma sappiamo come in realtà
sia fondamentale come scoperta.

Fondamentalmente questo è un primo messaggio, che la maggior parte delle


malattie nell'uomo presentano una componente genetica. Queste su classificano in
due gruppi: malattie genetiche a eredità mendeliane(anemia, talassemia) e fenotipi
complessi( alzheimer, Parkinson) presentano tutti la componente genetica. Quindi
andare a studiare il genoma, capire quali sono i determinanti e quelle parti del
genoma le cui alterazioni possono influenzare l’evento di una determinata malattia è
estremamente importante. è importante perché può migliorare la comprensione della
malattia stessa e la diagnosi, ad esempio la possibilità di ottenere una diagnosi
precoce e la possibilità di trattamento e di cura della malattia.
Questo è quello che veniva chiamato dogma centrale della biologia, ma in biologia la
parola “dogma” prima era inesistente, si parlava infatti di flusso dell’informazione
genetica, depositato nella molecola di DNA, poi dal DNA passa al RNA e infine alle
proteine. Attorno agli anni 50/60, questo dogma è venuto meno, perché è stato
scoperto nei virus la trascrittasi inversa, quindi l’informazione genetica non passa
solo dal dna al rna, ma è possibile che passi dall’Rna al Dna, cosi oggi noi sappiamo
che la trascrittasi inversa è presente pure nelle nostre cellule come nell’enzima
telomerasi, cioè quell'enzima che serve ad allungare i telomeri durante la
replicazione del dna.
Però fondamentalmente a me piace chiamarlo ancora dogma, anche se la parola
dogma in biologia fondamentalmente non esiste non entrare la biologia perché non
sappiamo che informazione genetica dal DNA alle proteine tramite la nausea e le
proteine rappresentano le nostre cellule le macromolecole lavorano che svolgono
determinate funzioni che permettono l'acquisizione iniziamo ad utilizzare termini più
tecnici di uno specifico fenotipo cellulare, ovvero ciò che avviene dopo il
differenziamento esempio una cellula muscolare o una cellula dell’epidermide sarà
diversa

Il progetto genoma umano iniziò nel 90, il primo draft del genoma è stato prodotto
nel 2001, e solo adesso dopo 21 anni è stata completata completata la sequenza del
genoma, dove sono state sequenziate anche delle regioni che non erano state
possibili sequenziare allora, ovvero le regioni centromeriche e la regioni telomeriche.
questo progetto è nato perché lo scopo era andiamo Lo studio delle malattie
genetiche con un po' di di è la sequenza in una stringa è un sequenza di cdna,
ovvero quella che viene ottenuta quando si retrotrascrivere il dna messaggero,
quindi è una sequenza senza introni, quindi parte da un APG del primo codone, per
poi arrivare ad uno dei segnali d'arresto (vicino all’ovocita). noi abbiamo 3 miliardi di
paia di basi (bp) che sta a livello del genoma aploide( nello schema c’è un ovocita e
uno spermatozoo), questi 3 miliardi di basi sono distribuite su 23 cromosomi, si parla
di genoma aploide, quindi una media 150 milioni di basi per cromosoma, anche se
questo non è vero perché, a livello di cromosomi ce ne sono alcuni in cui la molecola
di DNA è molto più lunga. quando si va a studiare il cariotipo, fino agli anni 90, fosse
l’unico tipo di immagine genetica che veniva fatta, quando andiamo ad analizzare un
cariotipo.

Noi vediamo i cromosomi con un’alternanza di bande e, in base alle tecniche di


risoluzione, una banda può andare da uno a cinque milioni di nucleotidi. È dunque
ovvio che , quando io vado a studiare un assetto genetico, mediante l’analisi del
cariotipo, posso vedere solo una minima parte delle informazioni, per esempio potrei
riconoscere una trisomia, ovvero la presenza di un cromosoma in più, Potrei vedere
una trasduzione cromosomica importate come il cromosoma Philadelphia,
sicuramente non sarà possibile notare una malattia genetica causata da una
mutazione puntiforme, perché la mia risoluzione è tale. Avendo a disposizione nuove
tecniche e la sequenza in toto del genoma, si potrebbe andare a determinare la
variazione anche a livello del singolo nucleotide.
Le tecniche di sequenziamento svolte per l’analisi degli acidi nucleici.
L’avanzare della tecnologia è stato importate( questo stivino lo dimostra?) , per
esempio nel 2001, è stato fatto il draft del sequenziamento del genoma, prima erano
già stati sequenziari I genomi di organismi più semplici, dove il numero di basi era
più basso, per questo fu più facile. Il draft del genoma umano del 2001, si è avuto
grazie al metodo Sanger.
Nel 2005, viene inventato un nuovo sistema di sequenziamento, chiamato “ The
Next-Generation Sequencing” o sequenziamento di seconda generazione. Dal 2012
ad oggi si è arrivati al sequenziamento di terza e quarta generazione, grazie
all’avanzare della tecnologia è stato possibile sequenziare in modo più veloce e
meno costosa, un intero genoma umano. Già nel 2008, Watson, altre ad aver
scoperto la doppia molecola di Dna, mise il suo genoma nel banco dati affinché
venisse sequenziato. Quindi si è arrivati al sequenziamento personalizzato della
dna.
Queste nuove tecniche comportarono un abbassamento dei prezzi per il
Sequenziamento del genoma. Questo ci da delle armi in più per fare analisi più
specifiche per l’individuo, questo ci porta poi a parlare di medicina personalizzata. Si
possono avere due pazienti con lo stesso tumore, ma se sottoposti allo stesso
trattamento può essere che uno risponda, mentre l’altro no, questo succede perché
quel determinato tipo di neoplasia è inserita in un contesto genomico differente e
che può influenzare la risposta a determinate terapie. Quindi il nuovo obiettivo della
Medicina è quello di fare una terapia individualizzata per il singolo paziente, non per
la neoplasia in generale.
A che serve andare a risequenziare un dato genoma?
Io potrei andare a studiare i polimorfismi, le mutazioni a livello di un Genoma
individuale.
Quando vado a fare il sequenziamento per mezzo di queste tecniche, io non devo
andare solo a sequenziare il genoma di una cellula, ma potrei anche analizzare il
trascrittoma di una cellula.
Cos’è il trascrittoma?
Il contenuto di RNA, posseduti da una cellula.
Mentre tutte le cellule del nostro organismo possiedono lo stesso genoma in linea di
massima, il Trascrittoma è cellula-specifico, ovvero dipende da uno specifico tipo
cellulare, quindi bisogna andare a studiare il trascrittoma in uno specifico tipo
cellulare, solitamente vengono fatti per paragonare il trascrittoma di una cellula
tumorale con una cellula normale, per capire quali RNA sono più o meno espressi in
una cellula normale, rispetto che alla cellula tumorale.
Grazie al sequenziamento nel trascrittoma, noi abbiamo scoperto una grande
quantità di RNA non codificanti, che svolgono un ruolo importante nella patologia e
fisiologia delle nostre cellule, scoperte grazie allo studio del trascrittoma di tutti gli
RNA contenuti in un determinato tipo cellulare.
Bisogna parlare anche di altri tre punti fondamentali:

* caratterizzazione epigenetica del dna: l’epigenetica è data dalla variazione chimica


della struttura del dna come: la metilazione a livello delle citosine, il rimodellamento
degli istoni. È una variazione importante nel genoma perché non dipende
strettamente dalla sequenza nucleotidica. Per esempio in una sequenza
nucleotidica, se un gene è metilato, esso non verrà espresso. Ad esempio nella
donna, uno dei due cromosomi X è metilato, mentre l’altro è spento. Questo avviene
per un effetto di dosaggio.
Possono esserci degli alterati schemi di metilaziome che possono essere anche
causa, di anomalie della trascrizione, quindi di anomalie di funzionamento di un
determinato tessuto o organo, o correlati in determinati tumori.
Ci sono alcuni timori, che presentano come causa più importante, L'alterazione di
schemi di cromosomi del dna in quel determinato tipo tu orale, attraverso
quest’ultima, è possibile vedere le regioni metilate e le regioni prive di metilazione.

(Pagina sull’Rna Vitale, oggi esistono sei milioni di record nucleotidico,


Perché è stato così importante determinare lo studio delle malattie genetiche?
Perché studiando le malattie genetiche e comprendendo le basi molecolari di
queste, è possibile avere una diagnosi, esempio diagnosi precoce dell’Alzheimer di
Parkinson, quindi potrei intervenire, anche senza avere una terapia specifica, per
mezzo di farmaci prima che i segni clinici della malattia diventino evidenti. Diagnosi
precoce per alcuni tipo di tumori; ancora oggi per alcuni tipi di tumori, la diagnosi
precoce non è alla portata di tutti; ad esempio il tumore al seno o al colon, in cui
esistono dei programmi di screening come la mammografia. Mentre per altri tipi di
tumori come il carcinoma al pancreas o al polmone, in cui la diagnosi precoce non si
fa di routine, queste sono delle neoplasie che provocano un livello più alto di
decessi, questo perché viene solitamente scoperta quando si trova già in uno stadio
avanzato in cui risulta difficile intervenire. Non si parla solo di diagnosi ma anche di
cura, perché se si riesce a comprendere quali sono le basi molecolari di una
patologia, e riesco ad individuare la presenza di una proteina alterata, si potrebbero
utilizzare delle terapie specifiche ad esempio un particolare tipo di leucemia,
determinata dalla traslocazione del cromosoma Philadelphia, traslocazione da bcl a
Br, lo vedremo quando parleremo delle mutazioni cromosomiche, ma una volta che
è stato scoperto l’evento molecolare, quindi la traslocazione, è stato studiato il gene
di fusione che determina la proteina che va a fosforilare delle proteine target, queste
sono proteine indicate nella proliferazione cellulare, quindi è una proteina che
stimola la proliferazione cellulare di un determinato tipo di linfociti, quindi determina
la neoplasia.
Andando a studiare la struttura della proteina si è scoperto un farmaco,
comunemente chiamato “Glivec”, che si va a localizzare nel sito dove la proteina
lega l'ATP; cosa succedere: quando io somministro quel farmaco al paziente, Il
farmaco si lega sulla proteina mutata, si lega su un sito dove la proteina lega l'ATP,
la proteina non legherà l’ATP, quindi non riuscirà a fosforilare le proteine target, si
avrà la remissione della malattia. ovviamente non si è riusciti a curare la causa
principale, un esempio tipico è il diabete, in cui il paziente si trova costretto ad
utilizzare un determinato farmaco per tutta la vita poiché la proteina mutata resta.
Andare a determinare la causa Molecolare che ha determinato la malattia, ci può
aiutare per trovare delle terapie specifiche per quella malattia. naturalmente anche la
prevenzione, che forse è anche l'obiettivo più importante per una predisposizione a
determinate malattie o per l’insorgenza precoce di una determinata malattia, quindi è
consigliabile andare a fare una prevenzione prima che possano sorgere delle
problematiche legate alla malattia.

Quindi possiamo affermare che tutte le malattie hanno una componente genetica,
noi distinguiamo fondamentalmente quelle che sono le malattie:
- MONOGENICHE o MALATTIE AD EREDITARIETÀ MENDELIANA
- COMPLESSE O FENOTIPI COMPLESSI; esempio classico i tumori, le
malattie degenerative, il diabete, malattie neurodegenerative sono tutte
malattie genetiche che dipendono dalla mutazione a carico di geni.

ce uno schema riassuntivo sulle componenti che determinano il fenotipo


Nelle malattie monogenetico, il fenotipo malattia è per la maggior parte determinato
dall' alterazione di un singolo gene per esempio talassemia, calcemia, mutazioni a
carico della Beta globina, fibrosi cistica.
Anche nelle malattie monogeniche, la componente genomica e la componente
ambientale presentano un certo peso, Il peso maggiore lo presenta sicuramente la
mutazione genica, Io potrei avere tante variazioni del Genova, ad esempio potrei
avere un'influenza dovuta ad uno stile di vita particolare che può contribuire a
rendere il fenotipo più severo, a pensarci Queste sono tutte le denominazioni che
prima venivano date alla genetica classica, ad esempio quando si parlava di
malattia ad espressività variabile, come la fibrosi cistica, in alcuni la
sintomatologia si presentava molto lieve in altri molto più severa. per questo si parla
di espressività variabile, che dipende:
- dal tipo di mutazione che determina la malattia, esempio della fibrosi cistica in
cui viene alterata una proteina di membrana che serve a trasportare gli ioni
cloro. Sono alcune alterazioni che rendono la proteina è presente in quantità
minore o non funzionale. In presenza di una determinata alterazione la
componente genomica e componente ambientale potrebbero influenzare la
malattia è la sua espressività.

Quando si parla di fenotipi complessi il contributo del singolo Gene è molto più
basso, il contributo viene dato da alterazioni che avvengono all'interno dello stesso
genoma In geni differenti punto sono delle malattie che venivano chiamate
poligeniche, non dipendono dall' alterazione di un singolo gene Ma dall' alterazione
di geni differenti. in tutte queste malattie il fattore ambientale diventa ancora più
determinante rispetto a quello che noi osserviamo nelle malattie monogeniche.
basta pensare al diabete che dipende da mutazione a carico di diversi geni, ma
sicuramente per mezzo dell'alimentazione e dello stile di vita c'è un contributo
Maggiore di quella che è la manifestazione della gravità del fenotipo del diabete.

oltre alle due malattie parlate in precedenza, esistono altre malattie determinate da
virus, per esempio il coronavirus, come sappiamo la risposta è diversa a seconda
dell’individuo, Risposta avviene in maniera diversa a seconda dell'individuo Perché
quelLa malattia si trova in un contesto genomico differente.
quindi partendo da questo presupposto variazioni del genoma possono o causare
direttamente o contribuire alla severità di una determinata patologia. quindi lo
studio del genoma è un punto fermo in tutte quelle che sono Le problematiche
biomediche.

Il progetto genoma si era concluso nel 2001, poi nel 2004 è stato pubblicato un
nuovo articolo in cui sono state tirate le somme di quello che era stato scoperto in
precedenza col progetto genoma. Un altro articolo venne pubblicato a distanza di 10
anni quindi nel 2011.
Nel 2004 sono stati scoperti 3 miliardi di nucleotidi. Una volta si riteneva che il
numero di geni codificanti proteine fosse di 100.000, questo numero di geni veniva
calcolato in base alle proteine presenti nelle nostre cellule e in base ai diversi tipi
cellulari presenti in un organismo complesso come il nostro.
Ma mano che il progetto genoma andare avanti, questo il numero di geni tende ad
abbassarsi sempre di più arrivando all’incirca 70.000, fino a quando poi si è giunti
alla conclusione che fossero in totale 20.000 geni codificanti proteine. Sono stati
identificati 35000 RNA messaggeri, Per i fenomeni di splicing alternativo che vanno
a produrmi anche proteine differenti, per questo il numero di proteine è più alto.
L’altra scoperta importante è stata che solo l’1,2% del genoma codifica per proteine.
Il restante 98% É DNA non codificante proteine.
Subito dopo, che era stato sequenziato il genoma e che vennero fuori questi dati e i
ricercatori hanno pensato di capire come comportarsi con il 98% di DNA e per via
della presenza della teoria del DNA spazzatura, ovvero quello che replica se stesso
ma non ha alcuna funzione, quindi non era possibile affermare che il 98% del nostro
DNA non codificasse nulla, allora è nato questo progetto che è stato portato avanti
per più di 10 anni, il cui obiettivo era quello di capire cosa svolgesse questo 98% di
DNA e che non codifica proteine. Cosi iniziarono a fare il così detto INCODE Ovvero
l’enciclopedia degli elementi del DNA

Quando abbiamo parlato delle tecniche di sequenziamento che ci fanno vedere tutti
gli RNA che produce una cellula, da queste tecniche di sequenziamento è stato visto
che solo il 2% produce proteine e quindi si parla di DNA codificante, quindi la
maggior parte del nostro genoma viene trascritto, ovvero produce degli RNA. Questi
RNA vengono chiamati non coding RNA, E rappresenta una parte estremamente
importante del trascrittoma.

Un ricercatore che sta studiando una posizione specifica del genoma, alla ricerca del
gene malattia, in un testo, dice di non riuscire a trovare l’operining frame, ovvero la
cornice aperta di lettura che permette ad un determinato messaggero di essere poi
tradotto in proteina. Il collega nel dialogo risponde che, probabilmente si trattasse di
rna non codificante, Questo significa che chi studia la componente genetica di
determinati patologie sicuramente si trova davanti ad RNA non codificanti che
possono essere implicati in determinate malattie.

Sta elencando degli argomenti da cui prendere spunto

Nel 2011 in seguito al progetto in coda, è stato scoperto l’encoding banfactional, non
è codificante la funzione.
Per andare a ricercare un gene responsabile di una malattia, l’approccio dei
ricercatori, fu quello di andare ad associare delle zone cromosomiche riassociate
presenti in quella determinata malattia.
Il primo individuato grazie a questo fu la distrofia muscolare di Duchenne, che
dipende dall’alterazione di un gene a carico del cromosoma X. Si sapeva che, molti
bambini e ragazzi affetti da distrofia muscolare, presentavano una d’elezione a
livello del cromosoma X, quindi il gene che determinava la malattia doveva essere
localizzato in quel tratto. Quindi facendo degli esperimenti particolari, si andò a
risalire alla sequenza genomica di quella regione, a livello di quella regione si
andava a cercare un gene codificante proteina, si studiava la struttura di questo
gene e così si andava a vedere se gli individui affetti da tale malattia presentassero
mutazioni su quel gene. Quindi hanno capito quale fosse il gene che causasse la
distrofia, alterata nei pazienti affetti da Duchenne.
Questo tipo di approccio si usava anche nei tumori; i ricercatori sapevano che
implicati ci fossero delle determinate regioni cromosomiche, ma non riuscivano a
trovare il gene che causasse quest’ultima, infatti adesso si andava alla ricerca di
geni che producono RNA non codificante, che potrebbe essere implicato in quella
determinata malattia.

Quali sono gli obiettivi del programma di biologia?


Biologi significa “studio degli organismi viventi”. Quando io vado a osservare gli
organismi viventi, io osservo Il fatto che esistono tantissime forme di specie viventi,
dai vegetali ai protozoi. Però esistono unità strutturale, ovvero la cellula.

Teoria cellulare
La cellula è l’unità fondamentale di tutti gli organismi viventi, tutti gli organismi viventi
sono formati da cellule e non esiste alcuna forma di vita se non a livello cellulare.
Secondo questa definizione, si poteva intuire che i virus non venissero considerati
come organismi viventi, I virus sono degli aggregati macromolecolari costituiti da un
acido nucleico, ad esempio il DNA o l’RNA, quindi o a singolo o a doppio filamento,
rivestiti da un involucro proteico e privi di un’organizzazione cellulare Per questo
motivo non vengono inseriti tra gli organismi viventi. Però secondo alcuni ricercatori,
i virus potrebbero rappresentare la prima forma di vita presente a livello cellulare. Si
parta dei cosiddetti virus giganti ovvero quelli che presentano un acido nucleico
molto lungo dove sono andati a studiare il folding delle proteine, e hanno visto che ci
sono molte analogie con le proteine dei procarioti e di alcuni eucarioti.
Un altro punto importante è quello che riguarda l’origine della vita degli organismi
viventi. Tutti gli esseri viventi presenti sulla terra derivano da un ancestrale comune.
Quindi l’ipotesi sarebbe: la vita sulla terra sia la comparsa solo una volta, e da
questa primitiva forma di vita ne derivarono tutte le specie viventi che vivono sulla
terra. Quindi il messaggio sarebbe che, quando andiamo a studiare la biologia
cellulare, si studia fondamentalmente ogni essere vivente, perché tutti gli esseri
viventi sono formati da cellule.

L’uomo viene definito come un sistema complesso, e per capirlo al meglio bisogna
partire dallo studio delle macromolecole che lo formano e delle interazioni che
queste macromolecole possiedono per poi inserisci in un organismo pluricellulare,
Dove perde la sua entità di cellula per divenire funzionale per il benessere
dell’organismo, ovviamente devo tenere conto di tutti gli altri fattori come l’ambiente.

Un altro punto importante per lo studio della biologia,


Ricordare al professore che quest’anno vinse il premio Nobel per la biologia, che
grazie allo studio di genomi dei resti primitivi, scoprì delle omologie ancora presenti
tra i genomi dell’uomo di Neanderthal e quelli della nostra specie.
Lo studio del nostro genoma che è frutto di un’evoluzione complessa, è un punto
chiave per la medicina moderna.
Lui non era partito dallo studio del genoma nucleare, ma al contrario ovvero , dallo
studio del genoma mitocondriale.
Nel 2000 ci fu un altro premio Nobel per la medicina, a due chimici che hanno ideato
la tecnica del Cristal???, si tratta di una tecnica di editing genomico in cui è possibile
in presenza di una determinata mutazione genica, di utilizzare degli enzimi che
tagliano il DNA e grazie ad un RNA guida che si va ad appaiare dove è presente la
mutazione, io posso avere un taglio del frammento mutato e la sintesi del filamento
normale.
(Sono tutti articoli che cita, ma potresti approfondirli personalmente, tanto li trovi su
nature)
Nel 2018 vi fu l’immunoterapia contro il cancro, come hanno scoperto questi
ricercatori, furono scoperte delle molecole che fungono da freno per lo sviluppo
specifico di alcuni tumori. Questo “tizio” che ha studiato l’autofagia, ovvero il modo in
cui le nostre cellule eliminano il materiale vecchio, ovvero come eliminano i
mitocondri invecchiati etc. Le alterazioni che sono state viste di questo processo
cellulare. Possono essere alla base di malattie come ad esempio quella di Parkinson
o l’Alzheimer, nell’Alzheimer per esempio si accumulano le placche di beta amiloide,
dove il sistema dell’autofagiacnon funziona benissimo, questo determina un
accumulo di placche all’interno della cellula.

Scoperta delle cellule staminali pluripotenti indotte


Quando io parto ad osservare una cellula terminalmente differenziata io non riesco
in maniera fisiologica a riprogrammare questa cellula, ad esempio se io ho una
cellula dell’epidermide da questa non posso ottenere una cellula nervosa. Si è
riusciti a riprogrammare il nucleo di una cellula somatica, per mezzo
dell’esperimento di Dolly, quindi per mezzo del clonaggio, dove io metto il DNA
genomico all’interno del citoplasma di un ovocita che riesce a riprogrammare questo
genoma e addirittura a sviluppare un nuovo individuo, come nel caso della pecora
Dolly. Questi ricercatori sono partiti proprio da qui, ovvero il citoplasma dell’ovocita
conterrà qualcosa che mi permette di programmare una cellula terminalmente
differenziata; hanno tirato fuori dei fattori di “ staminalità”, ovvero di proteina che
potessero riprogrammare il genoma, e in tutte queste hanno visto che hai un alcune
proteine specifiche sa vengono inserite nel terreno di coltura di cellule terminalmente
differenziate, riescono a far de-differenziare quel genoma, quindi una cellula assume
in vitro l’aspetto di una cellula staminale, e poi incondizionatamente potrebbe
diventare una cellula nervosa o una cellula del sangue. Quindi si capisce come per
la medicina rigenerativa questa fu una scoperta pazzesca, perché il grosso
problema delle cellule staminali nell’adulto, è che la quantità è molto limitata, inoltre
le cellule staminali dell’adulto sono già specializzate a quel determinato
compartimento. In medicina le cellule staminali vengono utilizzate a livello del
midollo osseo, è infatti la forma più antica delle cellule staminali per quanto riguarda
il trapianto nei casi di leucemia. Ma far diventare una cellula staminale emopoietica a
una cellula staminale nervosa non c’era mai riuscito nessuno. Purtroppo tutto questo
non è facile, perché ci sono una serie di problematiche legate a questo processo di
differenziamento e di riprogrammazione, fortunatamente apre tantissime prospettive.
Infatti potrebbe evitare l’utilizzo di cellule staminali embrionali, Che oltre ad avere
una serie di problemi etici, non si tratta di cellule del paziente, quindi potrebbero
causare una risposta immunitaria avversa da parte dell’organismo, mentre se io
riprogrammo la cellula di un paziente e poi la uso, quella è una cellula che non
verrebbe riconosciuta dal sistema immunitario come non Self.

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