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20/10/2022

DNA: acido deossiribonucleico

L’essere umano ha milioni di cellule, aventi ognuno di esse un nucleo contenente 23 coppie di cromosomi,
nei quali sono scritti i geni (materia che costituisce i filamenti di DNA).

Cariotipo: esame che permette di studiare il numero e/o la struttura dei cromosomi di un individuo.

Il sequenziamento genetico (o di DNA) formato da due filamenti di DNA composti da 4 basi azotate (adenina,
guanina, citosina, timina).

Watson e Crick nel 1953 pubblicano su “Nature” la doppia elica di DNA, e questa scoperta ha aperto le porte
a ciò che oggi siamo in grado di dire su di esso.

Il DNA è contenuto sia nel nucleo che nei mitocondri; ogni mitocondrio ha il suo DNA e ciò determina una
condizione chiamata eteroplasmia o omoplasmia, in base al fatto che il DNA sia uguale o diverso per i vari
mitocondri

Il DNA è composto da basi azotate, zucchero e fosforo; lo zucchero non muta nel DNA (quindi non cambiano
le lettere), ma ha delle variazioni che possono corrispondere alle malattie genetiche. Il legame tra due
desossiribosi (zuccheri) viene chiamato legame fosfodiesterico, cioè questo fosforo attacca le estremità dei
due zuccheri a livello dei suoi ossigeni.

Nucleoside: zucchero+base

Nucleotide: zucchero+base+gruppo fosfato)


Il DNA è composto da 2 filamenti uguali ma opposti nel primo filamento si va da 3’ a 5’, mentre nel secondo
da 5’ a 3’.

Flusso dell’informazione genetica: per arrivare ad una malattia l’informazione viaggia dal DNA all’RNA, quindi
c’è un messaggero, che poi porta l’informazione fino all’anno proteina; questo è il dogma centrale per la
maggior parte delle cause molecolari delle malattie che conosciamo, ciò vuol dire che cambia una lettera nel
DNA, l’RNA veicola questo errore e fa una proteina sballata e quella a livello funzionale dell’organo determina
un danno che causa la malattia.

Replicazione di DNA: i due filamenti di DNA si aprono, uno funge da stampo e sull’altro avviene la stampa; le
malattie più comuni in questo campo sono i tumori

Ciclo cellulare: le cellule di moltiplicano per effettuare la meiosi, avendo effettuato prima replicato il
patrimonio genetico

Trascrizione: è il passaggio da DNA a mRNA; è importante quando si parla di anomalie della trascrizione
perché ci si riferisce alle patologie; ci sono gruppi di patologie umane che sono patologie da anomalie della
trascrizione perché ci sono geni che codificano proteine che a loro volta agiscono nel processo trascrizionale.
Traduzione: è il processo mediante il quale l'mRNA, ottenuto dal DNA nella fase di trascrizione assieme agli
rRNA e ai tRNA, viene espresso in proteine, ossia l'informazione genetica dal DNA viene decodificata su
specifici apparati proteici, i ribosomi, per ottenere la sintesi di proteine.

Mutazioni di splicing: una lettera che cambia altera un normale processo di informazione dell’mRNA che
deve tirar via gli introni dai geni (i geni sono composti da introni ed esoni, che sono quelli che stanno
sull’mRNA);

Spilicing= spariscono gli introni.


Questo processo può essere alterato da una mutazione che non colpisce le lettere del DNA codificante
(esoni), ma le lettere che stanno in una porzione del DNA costituita da introni; solo una parte della sequenza
di DNA sarà custodita in RNA; quindi da DNA a RNA c’è un passaggio di tirar via gli introni dai geni, ma una
mutazione nell’introne può dare un’alterazione nel processo di splicing, cioè di formazione dell’RNA.
Le mutazioni possono coinvolgere anche sequenze non codificanti del DNA.
Adesso abbiamo circa 20000 geni rotti che sono quelli che fanno le proteine; sono sequenziali.

Il DNA lineare è di grandi dimensioni e deve essere contenuto nel nucleo cellulare.
Il DNA viene legato a proteine in fibre di cromatina e assemblato in nucleosomi
La condensazione o la distensione delle fibre di cromatina determina la possibilità di
visualizzare i cromosomi

Il DNA è suddiviso in 23 coppie di cromosomi, cioè 46 cromosomi; ogni cellula umana ha due coppie dello
stesso cromosoma (diploide=2N) tranne le cellule gameti (uovo e spermatozoo) che hanno una coppia di ogni
cromosoma (aploidi=N); le femmine hanno due cromosomi x mentre i maschi hanno un cromosoma X e un
cromosoma Y.
I cromosomi cambiano conformazione nel corso del ciclo cellulare e ogni cromosoma contiene quantità
diverse di DNA.

Mitosi: è un processo che porta alla produzione di due cellule identiche alla cellula progenitrice,
rappresentando pertanto la forma più semplice di riproduzione asessuata.

Meiosi: è parte di un meccanismo legato alla riproduzione sessuale e determina la produzione di cellule
molto diverse da quelle progenitrici, che nella maggior parte dei casi svolgono il ruolo di gamete nella
riproduzione sessuale.

27/10/2022
Ereditarietà mendeliana: patologie genetiche che sono causate da mutazioni in singoli geni;

Carattere mendeliano: carattere determinato da un singolo gene che viene ereditato secondo le leggi di
Mendel

Caratteri autosomici: il gene che lo determina è localizzato su un autosoma (cromosoma non sessuale)
Caratteri Mendeliani legati all’X: il gene che lo determina è localizzato sul cromosoma X (è uno dei
cromosomi più ricco di geni, ed è per questo che le patologie legate all’X non sono così rare (es. malattie
mitocondriali)
*Ci sono molti geni sull’X che se colpiti da mutazioni causano sindromi da ritardo mentale, non a caso il
ritardo mentale è tra le malattie più comuni nei maschi rispetto alle femmine*

Genotipo: caratteristiche genetiche scritte sul DNA di un individuo

Fenotipo: risultato osservabile, cioè il carattere, dell’interazione tra genotipo e ambiente


è quello su cui ci basiamo per costruire la catena per riportare dal DNA (quindi genotipo)
è il risultato dell’interazione gene - ambiente

Locus: specifica posizione o localizzazione di un gene sul cromosoma

Loci: ogni posizione che può occupare un gene su un cromosoma


Allele: forma alternativa di un gene ad un determinato locus (ha una lettera che cambia, può essere innocua
o essere una mutazione di una malattia)

Omozigote: individuo con alleli identici ad un determinato locus (aa)

Eterozigote: individuo con alleli diversi ad un determinato locus (Aa)

Le caratteristiche trasmesse integralmente, o perlopiù immutate, attraverso un incrocio sono chiamate


dominanti mentre quelle che divengono latenti, recessive

Alla meiosi, quando i cromosomi omologhi si separano, i 2 alleli presenti allo stesso locus segregano e si
ritrovano in cellule diverse (in ogni gamete sarà presente in maniera casuale l’allele di origine materna o
paterna)

Alleli e loci localizzati su cromosomi diversi, o in punti distanti dello stesso cromosoma, segregano nei gameti
in modo INDIPENDENTE l’uno dall’altro (per effetto sia della segregazione che del crossing- over)

Malattie autosomiche dominanti


aa non presentano mutazioni genetiche di malattia
Aa forma alternativa di gene perché la variante che l’ha colpito è una mutazione
genetica
Ci sono quattro possibili combinazioni gametiche, cioè ci sono 4possibili genotipi
risultanti derivati da quattro genotipi dei genitori
Da questo incrocio noi abbiamo 50% di affetti perché i fogli sono eterozigoti

Una sostituzione nucleotidica G>A può avere ncomsegenze drammatiche (fenotipo); ogni evento produttivo
ha varie mutazione e queste mutazioni determinano malattie del genoma.

L’esperessione variabile è una caratteristica delle malattie dominanti perché nell’eterozigosi siccome
abbiamo anche l’altro alle le le malattie dominanti tendono ad avereuna espressività variabile; l’espressività
variabile è l’espressione clinica differente in ogni soggetto che ha la stessa mutazione, questo fenomeno
attiva al fatto che una persona può avere una mutazione e quasi non manifestare il fenotipo, cioè difetto di
penetranza (è il fatto che una persona con mutazionepossa non manifestare completamente quel fenotipo).

03/11/2022
Malattie autosomiche recessive

Una patologia autonomia recessiva si manifesta quando entrambi gli alleni sono mutati, si hanno due
mutazioni su entrambe le copie di quel gene.

Nel 99% dei casi una malattia autonomia recessiva si trasmette da genitori eterozigoti (portatori sani -> Aa);
perciò per avere un RISCHIO di avere un figlio malato (aa) i genitori devono presentare questo genotipo.

A= allele normale. a= allele mutato

Due portatori sani hanno il 25% di probabilità di avere un figlio malato di una patologia autosomica
recessiva.

Se i genitori hanno già avuto un figlio malato il rischio di avere un secondo figlio malato è sempre uguale; è
una probabilità indipendente e a priori.

Nel caso (estremamente raro) in cui un malato e un portatore sano fanno un figlio:

Caratteristiche delle malattie autosomiche recessive

• La trasmissione è orizzontale: Non si trasmette in maniera verticale (da un genitore al figlio) e si


può avere più di un figlio affetto.
• L’espressione clinica è generalmente omogenea: tendenzialmente i fenotipi si assomigliano; perciò,
non c’è espressività variabile
• Aumenta l’incidenza tra i consanguinei: se si è dello stesso paesino si ha il rischio di avere avi con
parentele in comune e perciò è più probabile l’incrocio tra eterozigoti (per avere l’allele mutato
basta che l’avo in comune sia portatore)
Principali malattie recessive

• Fibrosi cistica (tra le due più comuni)


• Betatalassemia (tra le due più comuni)
• Atrofia muscolare spinale
• Anemia falciforme
• Rene politeistico infantile (si manifesta in utero)
• Tay- Sachs
• Emocromatosi ereditaria
• Sordità bilaterale

Da cosa dipende l’incidenza/ frequenza delle malattie autosomico recessive in una popolazione?

Dipende dalla frequenza dei portatori sani in quella determinata popolazione. Segue che più una
popolazione è “ristretta” e maggiore è la probabilità.

La frequenza di portatori sani nella popolazione è influenzata da diversi fattori (che possono essere
religiosi, geografici…), perciò la frequenza allelica varia in funzione di fattori che ne modificano l’incidenza.

• Fattori geografici (esempi)

In Sardegna tendono ad essere portatori sani di betatalassemia con un’incidenza di 1/8 si avranno
molti più malati che in Abruzzo dove l’incidenza dei portatori di 1/50).
In Africa centrale c’è un’altissima frequenza della mutazione del gene dell’emoglobina che fa si che
i globuli rossi assumano una forma a falce (anemia falciforme) … in altre zone del mondo l’incidenza
è di gran lunga minore.

• Fattori religiosi (esempi)


Gli ebrei ashkenaziti tendono a sposarsi all’interno delle comunità, per questo l’incidenza della
malattia Tay.Sachs (che in Italia è bassissima 1/1000000) risulta essere abbastanza elevata
(1/3000).
Attraverso la frequenza dei portatori sani possiamo sapere la frequenza della malattia, per esempio:

• Fibrosi cistica:

• I’incidenza della malattia è 1/3000 -> l’incidenza dei portatori sani è 1/25

• Atrofia muscolare spinale (SMA):

• I’incidenza della malattia è 1/10000 -> l’incidenza dei portatori sani è 1/50

• Betatalassemia

• I’incidenza della malattia è 1/3000 -> l’incidenza dei portatori sani è 1/25

Malattia legata al sesso (x-linked)

È dovuta a una mutazione su un gene posizionato sul cromosoma X.


• La femmina -> sarà sempre portatrice sana. Tuttavia, ci può essere una sorta di espressione
variabile, cioè presentare alcuni sintomi pur non essendo malata.
• Il maschio -> la malattia si manifesterà (non sarà portatore sano).
Perché il maschio è EMIZIGOTE: non può essere eterozigote perché ha solo una X né omozigote.

Non può trasmettere al figlio maschio la patologia, perché cedono la Y e non la X. (Non esiste la
trasmissione maschio-maschio).

La patologia si esprime in un soggetto maschio (ad eccezione dell’XXY)

Femmina malata
La probabilità di avere un figlio maschio malato è del 50% (1/2)

Principali malattia x-linked


• Emofilia (problemi di coagulazione)
• Distrofia muscolare tipo Duchenne
• Deficit di G6PD (favismo)
• Sindrome dell’ X fragile (una delle cause più comuni di ritardo mentale)

DONNA MOSAICO PER UNA MUTAZIONE LAGATA ALL’X

Alcune donne manifestano alcuni sintomi della malattia perché sono mosaici funzionali per le mutazioni
legate all’ X (se sono portatrici sane).
Questo avviene perché una delle due X viene inattivata per il fenomeno della lionizzazione (fenomeno che
spegne in modo CASUALE una delle due X nelle cellule dell’organismo) nelle donne non funzionano tutte e
due le X, ma una delle due è inattivata. In alcune cellule si esprimerà la X con il gene mutato (in queste
cellule si manifesterà qualche sintomo) e in altre quella con il gene selvatico (in queste cellule non si
manifesterà niente).
10/11/2022

Modo in cui si organizzano i cromosomi e come riusciamo a vederli


Il nostro obiettivo è vedere numero e struttura dei cromosomi per identificare eventuali patologie
cromosomiche
Su questi cromosomi utilizzeremo delle tecniche di citogenetica molecolare cioè proveremo a studiare
questi cromosomi aggiungendo delle sonde che si legano ad essi riuscendo a vedere cose che non era stato
possibile notare con la citogenetica tradizionale, come piccole aggiunte o perdite di materiale generico.
Malattie genomiche: piccoli pezzi di materiale genetico che saltano o che sono più e che danno volto ad un
quadro clinico univoco.
La citogenetica molecolare oggi prevede una tecnica che va su tutti i cromosomi e consente di vedere tutte
le malattie genomiche ed è l’ARRAY CGH (permette di vedere perdite o guadagno di materiale).
I cromosomi
Durante il ciclo cellulare i cromosomi presentano diversi “gradi” di condensazione. Quando il cromosoma è
meno spiralizzato (come se fosse srotolato) è più facile guardarlo all’interno. (Per esempio, se prendiamo
una banda del cromosoma e la zoomiamo possiamo “aumentare la risoluzione” e indentificare ulteriori
sottobande).
All’interno di queste sottobande, tirando al massimo il cromosoma, in laboratorio si procede con delle
sonde, pezzi di DNA sintetizzate al fine di ibridare il DNA (fish). La presenza di un segnale da informazioni
sulla presenza o meno del buco all’ interno del cromosoma.
La RISOLUZIONE CITOGENETICA standard (ciò che vedo fermando i cromosomi in metafase) è più o meno di
10 megabasi cioè 10 milioni di lettere.
La diversa risoluzione di visualizzazione dell’assetto genetico differenzia:

• Citogenetica molecolare;
• Citogenetica tradizionale;
• Genetica molecolare.

Per cercare eventuali anomalie i cromosomi vengono presi in metafase del ciclo cellulare. Infatti, si effettua
un prelievo su cellule in attiva divisione e che rispettano il ciclo cellulare composto da alcune diverse fasi:
• Fase G1
• Fase S (la fase in cui si replica il DNA, perciò abbiamo due cromatidi fratelli)
• Fase G2
• Mitosi (che prevede tra le sue sottofasi quella della metafase)

L’analisi si effettua durante la metafase perché i cromosomi sono condensati e allineati sul fuso mitotico.
Se si bloccassero i cromosomi in una fase precedente i cromosomi non sarebbero condensati a sufficienza e
si presenterebbero come fili di cromatina difficili da identificare.
È importante definire il cariotipo perché permette di identificare malattie come la traslazione bilanciata.
Come si ottiene il preparato cromosomico per il cariotipo?
Il preparato non è sempre uguale tra tutti i tessuti:

• Cellule in attiva divisione (di tessuti e di organi)


o Nel midollo;
o Il trofoblasto (attraverso la villo centesi);
o Nelle cellule gonadiche;
o Nelle cellule tumorali.

In questi casi avremo un preparato diretto (tempo necessario: 48h.


Perché la cellula è in divisione spontanea).

• Cellule che non si dividono spontaneamente (es. fibroblasti o cellule degli epiteli prelevate
attraverso amniocentesi).

In questo caso le cellule vengono messe in coltura che necessita di 21 giorni (si aspetta che crescono e si
esaminano durante la metafase della mitosi).
Alle colture cellulari seguono l’allestimento dei vetrini che fungeranno da supporto per il microscopio
ottico.
Una volta ottenuti i cromosomi si procede con la colorazione che permette il riconoscimento attraverso i
sbandeggi che si andranno a creare (infatti il cariotipo viene riorganizzato manualmente accoppiando le
coppie di cromosomi omologhi e disponendoli in ordine).
I coloranti sono sostanze che tendono a legarsi al DNA in maniera differenziata creando bande scure e
bande chiare:
▪ Bande G (scure) attraverso il colorante Giemsa che lega il DNA ricco di A/T. (Eterocromatina);
▪ Bande R (Eucromatina);
▪ Bande C (Eterocromatina).

In alcune regioni ci sono più geni rispetto ad altre, perciò possiamo distinguere la cromatina in:
• Eterocromatina: parte strutturale del DNA che comprende il 99% del genoma e non prevede la
presenza di geni
• Eucromatina: parte che comprende geni codificanti (circa 1% del DNA).

L’unità di risoluzione della citogenetica tradizionale sono le bande (circa 450). Se i cromosomi si allungano
si creano ulteriori bande.
La nomenclatura dei cromosomi:
p= braccio corto. q=braccio lungo

• Cromosomi metacentrici: con centromero mediano e braccia simmetriche (braccio piccolo p e


braccio lungo q più o meno uguali con centromero al centro )
• Cromosomi subcentrici: con centromero dislocato in una posizione intermedia tale da dare origine
ad un braccio corto e un braccio lungo relativamente asimmetrici
• Cromosomi acrocentrici: con centromero in prossimità di una estremità, in modo da dare origine ad
un braccio lungo ed un braccio corto molto piccolo, quasi assente (13, 14, 15; 21 e 22)

All’interno di un cromosoma si utilizza la seguente struttura (artificio convenzionale per riconoscere il


cromosoma):
Xp22.1 indica:

+ il cromosoma X
+ il braccio corto p
+ la regione 2
+ la banda 2
+ la sottobanda 1
(Le zone del cromosoma si identificano iniziando a contare dal centromero).
Quando si fa il cariotipo?

• Citogenetica postnatale (ci si trova davanti a una “persona reale” con un determinato fenotipo)
• soggetti con sospetta sindrome cromosomica
• soggetti con ritardo mentale/malformazioni congenite
• genitori/familiari di soggetti con anomalia cromosomica
• nati morti/aborti spontanei
• coppie con aborti ripetuti
• maschi infertili e femmine con amenorrea
• Citogenetica prenatale
• età materna ≥ 35 anni
• genitore portatore di un'anomalia cromosomica
• malformazioni fetali (ecografia, etc.)
• test biochimici positivi

Principali anomalie cromosomiche

Numeriche
POLIPLIODIE: i cromosomi sono multipli di n (es. 3n 4n …). Non sopravvivono.
ANEUPLOIDIE: ci possono essere cromosomi in più o in meno
+ I Marker sovrannumerari sono composti da pezzenti di cromosomi in più che viaggiano nel cariotipo
(il DNA è materiale plastico)
+ Le Trisomie prevedono cromosomi in più
+ Le Monosomie cromosomi in meno

Strutturali
I cromosomi possono essere riarrangiati dal punto di vista strutturale proprio perché il DNA è un materiale
plastico cioè che si stacca e si riattacca.
− TRASLOCAZIONI: avviene uno scambio tra i cromosomi (un pezzo di uno va su un altro)
Reciproche: avviene uno scambio reciproco
Robertsoniane: i cromosomi si “appiccicano tra loro” (avviene tra cromosomi acrocentrici)
− INSERZIONE: si inserisce un pezzo di cromosoma in un altro
− DELEZIONI: mancano pezzi di cromosomi
− TERMINALIi: manca il pezzo alla fine

Come origina un’ aneuploidia?


▪ NON-DISGIUNZIONE:
mancata separazione dei cromosomi omologhi appaiati (meiosi1) o dei cromatidi fratelli (meiosi2).
Questo fa sì che si crei un corredo apolide diverso da n (i gameti avranno o un cromosoma in più o
uno in meno)
▪ LAG ANAFASICO
ritardo di migrazione di un cromosoma nelle cellule figlie
Entrambi sono fenomeni che aumentano con l’età materna.
Principali aneuplodie (quelle che arrivano alla vita)
Si studiano attraverso il cariotipo
▪ Trisomia 18;
▪ Trisomia 21;
▪ Trisomia 13;
▪ Monosomia x (aneuploidia dei cromosomi sessuali).

TRASLOCAZIONI RECIPROCHE
Sono uno scambio tra due cromosomi diversi.
Se questo meccanismo non rompe un gene non c’è un effetto fenotipo. La persona sarà un portatore di
traslazione reciproca. Questo può avere delle conseguenze al concepimento e alla formazione dei gameti
(alla meiosi i cromosomi si appaiono e si formerà un tetravalente, perciò si avrà una malsegregazione e un
rischio di aneuploidie).

17/11/2022

Traslocazione criptica (traslocazione nascosta)


CRYPTO= nascosta
Per rendersene conto bisogna fare un
cariotipo per capire che è congenito, ma
essendo criptica, NON sarà visibile nemmeno
al cariotipo, a causa dei cromosomi
sbilanciati. In genere la causa è sempre
dovuta da dei genitori NON SANI. Cromosomi
fluorescenti, dallafoto sembrerebbe quasi un
cariotipo normale.
Traslocazione Robertsoniana (tra cromosomi acrocentrici) 1/1000 portatore

Originata da rotture a livello del centromero, o in sua prossimità, su due cromosomi acrocentrici
[ovvero con centromero in prossimità di una estremità, con un braccio lungo euno molto piccolo]
(13,14,15, 21, 22); Gli eterozigote per queste traslocazioni hanno 45 cromosomi.
L’uomo con questa patologia in genere è fertile; la donna no, per questo può dare origine a figli con
ad esempio, la sindrome di Down (perché c’è una trisomia nel cromosoma 21): il 3%di loro nasce da
traslocazione robertsoniana, anche se i genitori avranno altri figli, accadrà dinuovo la stessa cosa; il
restante 97% accade per fattori naturali come età avanzata dei genitori e succede solo in una
gravidanza.

INVERSIONI
L’inversione cromosomica origina da due rotture erotazione:
• Su due braccia diverse: inversione pericentrica*
• Sullo stesso braccio: inversione paracentrica
Di solito le inversioni non vengono associate ad anomalie fenotipiche.
*L’inversione pericentrica della regione eterocromatica del cromosoma 9 è la più comune
anomalia di struttura del cariotipo umano: 1% delle persone sono eterozigoti per questo
riarrangiamento che non ha nessun effetto fenotipico.

DELEZIONE
Perdita di un segmento di cromosoma distale ad un punto di rottura, in parole semplici,
perdita di materiale genetico visibile al cariotipo.

EPIDERMOLOGIA DELLA PATOLOGIA CROMOSOMICA


La frequenza delle anomalie cromosomiche nei nati vivi è ≈ 1% (1/119-154)
La frequenza delle anomalie cromosomiche negli aborti spontanei è ≈ 41% (40.9%)
La frequenza nelle anomalie cromosomiche nei nati morti (>28 sett.) o morti neonatali (<4sett.) è ≈
6% (6.31%)

1/625 è portatore di una traslocazione reciproca 1/1000 è


portatore di una traslocazione Robertsoniana

SINDROME DI DOWN - TRISOMIA 21


➢ 95% 47.XX+21
➢ -2% traslocazione Robertsoniana sbilanciata
➢ 2% mosaici 47,XX+21/46,XX
➢ 1% riarrangiamenti rari cromosoma 21 (banda 21q22!)
● 1/300 la malattia più comune,
caratterizzata da 3 cromosomi 21.
● Dismorfismi cranio facciali
(caratteristiche del volto che li rende
simili tra di loro e riconoscibili),
● Macroglossia (lingua gonfia e la
cacciano sempre fuori),
● Disformismi del padiglione auricolare,
ovvero, orecchie piccole e tozze;
● Problemi alle dita dei piedi e delle mani,
hanno un solco palmare unico efalangi
più corte, sindatìa (unione del secondo e
terzo dito del piede) e l’alluce invece è
distanziato dalle altredita (sanda doppia).

SINDROME DI PATAU - TRISOMIA 13


➢ ≈ 1/9500 nati vivi
➢ 90% 47.XX+13
➢ 5-10% traslocazione (13; 14)
➢ Raro il mosaico +13
++ non disgiunzione alla meiosi I materna
➢ 5-10% sopravvive >12 mesi

• Solo 30 al mondo hanno superato i10


anni, i restanti vengono abortiti/
muiono alla nascita a causa di
problemi cardiaci;
• Causato in genere da
traslocazione Robertsoniana;
• Piedi e mani contratti;
• Poche sopracciglia quasi assent;i
• Emangioma sulla fronte;
• Orecchie basse e displastiche;
• Lesioni/ privo di pelle sullp scalpo
(cuoio capelluto che copre il cranio)
.

SINDROME DI EDWARDS - TRISOMIA 18

➢ ≈ 1/7900 nati vivi (femmine ++)


➢ >94% 47.XX+18
➢ Raro il mosaico +18 e la trisoia parziale 18q
+++non-disgiunzione meiotica
➢ 1% sopravvive >12 mesi
● Malattia pericolosissima anche più
della Patau e anche più rara;
● Ritardo di crescita intra-uterina;
● Estremo ritardo di crescita;
● Pugni chiusi e piedi contorti a
causa della lenta crescita
muscolare;

SINDROME DI TURNER - DISGENESIA GONADICA CON BASSA STATURA


(vuol dire avere le gonadi cicatriziali, non ci sono le ovaie funzionali, ma solo tessuto non
funzionale al ciclo riproduttivo)

• Sono alte circa 1 metro e 40


• Viso a forma di cuore
• Collo corto e slabbrato
• Anomalie toraciche (es. capezzoli
molto distanti)
• Nei
• Cubito valgo (inclinazione del
gomito e delle ginocchia)
• Brachidattilia delle mani,
specialmente nel 4° metacarpo
(anulare)

Molto spesso queste ragazze per poter


sopravvivere, sono mosaici, alcune possono
avere ciclo ed essere più alte, cisono diverse
variazioni della sindrome.

FLUORESCENT IN SITU HYBRIDIZATION - FISH


Si fa attraverso sonde marcate su un vetrino dove verseremo i cromosomi e li andremo adibridare
e beccarli dal punto di vista del numero; vai in una regione specifica e “butti una sonda colorata”
e ti dice la quantità di segnali.
RISOLUZIONE:
● CARIOTIPO = circa 5-8 Mb
● FISH INTERFASICA = 50 Kb - 2Mb
● FIBRE FISH = 1-500 Kb

PRINCIPALI MALATTIE GENOMICHE ANALIZZABILI CON FISH


SINDROME DI GEORGE - VELO CARDIO FACCIALE (DELEZIONE 22q11.2)

● In genere schizofrenici;
● Riconoscibili dalle conformità del
viso;
● Rime strette e basse degli occhi;
● Anomalie del palato o del labbro;
● Ritardi nel camminare e parlare;
● Disturbo di deficit di attenzione e
iperattività;
● Voce nasale;
● Mangiano e deglutiscono male a
causa di anomalie alla glottide;
● Orecchie “coppa” (a sventola);
● RCGH utile per diagnosticarla;
● 60-70% di cardiopatia congenita.

SINDROME DI WILLIAMS (DELEZIONE 7q11.23)

● Irridi stellate e in genere occhi


azzurri;
● Lunghezza del labbro superiore,
bocca ampia, labbro inferiore
grande;
● Mento piccolo e denti piccoli
separati da ampi spazi;
● Labbra e faccia rigonfi, paffuti
(dentro c’è un gene che è
l’elastina, uno dei principali
componenti della pelle);
● Tendenza all’affossamento
bitemporale,
● A livello neurocognitivo hanno un
importante disabilità intellettiva 60
punti massimo di Q.I ;
● Molto giocosi, socievoli e affettuosi
(tendono a nascondere questa
disabilità intellettiva);
● Iperattivi;
● In genere soffrono di stenosi
sopravalvolare dell’aorta (SSVA)
24/11/2022

Malattie recessive in Italia più frequenti che dobbiamo ricordarci: anemia calciforme, betatalassemia, fibrosi cistica,
atrofia muscolare spinale. Queste sono patologie che danno un’incidenza media 1/25-1/50 (vuol dire che in una
stanza ci sono almeno 1 se non 2 potatori di es. atrofia muscolo-spinale, o almeno 2 o 3 portatori di fibrosi cistica).

Il fratello di una persona che si sa che è eterozigote, va in consulenza e attraverso l’albero genealogico si capisce che
lui ha un 50% di essere portatore sano: (a=allele mutato del genitore, wild type)

A A
50% di un figlio eterozigote
A AA AA

a Aa Aa

NOMENCLATURA PER DISEGNARE UN ALBERO GENEALOGICO

EREDITÀ DI TIPO X-LINKED – (ES. DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE)

Da notare che i malati sono tutti maschi, perchè la madre dona il suo X al figlio maschio
IN CASO DI: trasmissione da maschio affetto la probabilità che le sue figlie siano portatrici è del 100% detto
“obbligate”, dato che il padre passa il suo unico X (mutato) alle sue figlie. In caso di figli maschi, il problema non
sussiste perché dal padre ereditato l’ Y.
X X

X XX XX 100% FIGLIE PORTATRICI OBBLIGATE

Y XY XY

RISCHIO DI ESSERE PORTATRICE?

½ = 50%

¼ =25%

EREDITÀ AUTOSOMICA DOMIANTE – (ES. NANISMO ACONDROPLASICO, NEUROFIBROMATOSI 1)


Dovuto a mutazione De Novo il rischio che erediti la malattia è ½.

Per un fratello di un affetto con genitori sani, la probabilità è molto bassa.


Se ovviamente i genitori sono affetti è un 50%.

DIFETTO DI PENETRANZA (espressività variabile) in malattia autosomica dominante!! (es. distonia muscolorum
deformans da DYT1)

EREDITÀ AUTOSOMICA RECESSIVA


Calcolo dei rischi

Il fratello di una soggetta malata viene in consulenza (lui non è malato) ma vuole sapere che probabilità ha di avere
figli malati
A a
Escludiamo “aa” (che è il soggetto
A A A ovviamente malato) e quindi rimane 2/3
A a la probabilità di essere portatore sano
a A a
a a

EREDITÀ AUTOSOMICA RECESSIVA


I genitori di un soggetto malato sono portatori sani. La signora ha un nuovo compagno e con lui
viene in consulenza e gli chiede qual è il rischio di avere un altro figlio con questo rischio. Lei è una
portatrice sana obbligata. Il rischio è molto basso.

PORTATRICE SANA
OBBLIGATA

CONSANGUINEITÀ E AUMENTO DEL


RISCHIO RIPRODUTTIVORISCHIO DI SPECIE
Neomutazioni, sbilanciamenti cromosomici, agenti teratogeni, disembriopatie (vascolari…), patologie
multifattoriali
e
anche..pat
ologie
recessive.
3%
handicap
alla nascita.
L’incremento del rischio di specie nei consanguinei è dovuto esclusivamente ad un aumento del
rischio di patologierecessive gravi con conseguenze fenotipiche evidenti entro la prima settimana
di vita del nuovo nato.
Rapporto zio- nipote:

Oggi ci sono screening che ti dicono


di che patologia sei portatore sano.
01/12/2022

Partiamo con la diagnosi prenatale


Ormai quando si consegue una gravidanza ci sono diversi modi per cercare di monitorizzarla e di cercare di
capire se c’è un problema in anticipo, quanto più precocemente possibile per avere il empo di prendere
decisioni e anche di gestire al meglio il proseguirsi della gravidanza. C’è ne sono talmente tanti che ormai ci
sono sia programmi di screening che di diagnosi prenatali (quelle che effettivamente fanno la diagnosi) di
ogni tipo.

Qual è la quota di difetti alla nascita della popolazione generale?


Il 3% delle gravidanze ha un difetto congenito, che può avere cause diverse:
• Causa sconosciuta: non si riesce a capire, può essere dovuta ai
farmaci assunti durante la gravidanza, fattori aminientali…
• Cause multifattoriali
• Cause genetiche

La genetica ha un ruolo ma rappresenta solo una minima parte delle cause di una maformazione prenatale.

I cromosomi sono la causa genetica più frequente di anomalia prenatale; tra i cromosomi quelli piu alterati
sono:
• Cromosoma 21 con la trisomia 21
• Trisomia 18
• Trisomia 13
• Anomalia dei 45X0 (sindrome di turner)
• Forme di arrangiamenti vari

Le cause monogeniche vengono ricercate in determinate situazioni dove c’è già un rischio.

Per quanto riguarda le anomalie cromosomiche il fattore principale che rappresenta un rischio di anomalia
cromosomica è l’età materna: con l’aumentare dell’età della donna gli ovociti invecchiano e aumenta il
rischio di che ci siano errori durante la divisione meiotica, quindi che generino poi anomalie cromosomiche
una volta fecondate.

Ad oggi ci siamo resi conto che l’età materna non è l’unico fattore a definire un rischio effettivo di
cromosomopatie, quindi le nuove linee guida non prevedono più l’età materna come criterio.

Screening vs diagnosi prenatale

Screening: gruppo di test che prevedono un rischio probabilistico di avere una patologia genetica

Si esegue nel 1^ trimestre di gravidanza (10^ - 12^ settimana)

Esistono diversi tipi di screening possibili; quello classico è il test combinato, dove si combina un test del
sangue che dosa alcuni marcatori associato alla translucenza nucale (test in cui si misura l’accumulo di muco
dietro la nuca del feto e se maggiore di 2mm c’è il rischio di una possibile patologia genetica); combinando
questi 2 valori otteniamo una valore di rischio totale e sulla base di questo si individua se il rischio è alto
oppure no.
Un altro tipo di test è il NIPT cioè la diagnosi non invasiva prenatale che va a testare il DNA fetale circolante
allo stato materno.

Diagnosi prenatale: fa proprio la diagnosi, si testano le cellule fetali e quindi si va a vede effettivamente se
c’è o non c’è la patologia.
Ci sono due tecniche principali che sono:

• Prelievo di villi coriali: avviene a circa 10 – 14 settimane


• Prelievo di liquido amniotico: avviene a 16 – 22 settimane

Ogni screening va confermato con una diagnosi prenatale

Che cos’è il NIPT?


Il NIPT analizza il DNA fetale circolante
*perché tra il feto e la mamma c’è la placenta (organo che filtra) e le cellule sono troppo grandi quindi non
riescono a passare attraverso la placenta fino al circolo materno, quindi ciò che passa è il DNA fetale che si
frammenta nel sangue fetale e poi attraverso la placenta filtra nel sangue materno, e quindi poi ci sono delle
tecniche che riescono ad estrarre il DNA circolante e poi altre tecniche che riescono a distinguerlo dal DNA
circolante materno*

Questo test è attuabile solo quando il DNA fetale circolante ha una percentuale adeguata, dato che esiste un
limite (4%) sotto il quale il test risulta non attendibile.

Paragone tra tutti i tipi di screening


• NIPT testa proprio il DNA; ha la capacità di capire se la probabilità è alta per una trisomia 18, 21, 13..
• Test combinato (traslucenza nucale, Beta-HCG e PAPP-A) somma dei marcatori con una evidenza
clinica, quindi totalmente aspecifico rispetto alla causa genetica; ti da una rischio cromosomico ma
non si sa di quale trisomia
• Screening meno comuni

Ci sono vari metodi per analizzare il DNA fetale circolante e per analizzarlo

Il NIPT a volte può dare falsi positivi: quando c’è una problematica materna legata al DNA, quando la mamma
ha un mosaicismo, quando ha un tumore.
Il NIPT può dare anche falsi negativi quando: c’è un mosaicismo fetale vero, quando la frazione fetale è
inferiore al 4%

False positive False negative:


▪ Maternal CNV ▪ True fetal mosaicism
▪ Maternal mosaicism ▪ Fetal fraction lower than 4%
▪ Maternal malignancy
▪ Confined placental mosaicism
▪ Vanishing twin

Mosaicismo feto-placenta
Quando si esegue un NIPT si analizza il DNA proveniente dal citotrofoblasto, cioè da una parte della placenta,
che in teoria è anche quello del feto; c’è un’eccezione in presenza del mosaicismo: una cellula va a dividersi
e si crea un errore che comunque permette alla cellula di vivere e di dividersi a sua volta, ciò porta al fatto
che anche l’errore si divide e a ripetersi; a seconda di quando avviene questo errore le cellule figlie andranno
a generare dei tessuti e quindi si genera un mosaicismo che appartiene solo alla placenta, mentre il feto ha
un corredo normale; dato che con il NIPT si analizza il DNA placentare l’errore è rappresentativo solo della
placenta e non del feto; in questo caso si avrà un risultato positivo, ma in realtà il feto è sano.
Può essere anche viceversa, cioè il feto è affetto da mosaicismo ma la placenta non riporta questo errore e
quindi lo screening esce negativo.
Tutto ciò si deve confermare con la villocentesi (il prelievo dei villi coriali (placenta)) o con l’amniocentesi
(prelievo del liquido amniotico che contiene amniocit (cellule di escoriazione cutanea del feto, cellule che
possono esfoliarsi dal fetoi);
- I villi si dividono da soli non hanno bisogno di coltura
- Gli amniociti hanno bisogno dj cultura

L’esame che si fa è il cariotipo

Diagnosi per il cancro al seno

Tumore della mammella: può essere sporadico (senza una causa genetica - 93/95%) o familiare (mutazione
familiare che fa si che più perosne della stessa famiglia abbiamo il tumore mammella-ovaio – 5/7%)
Tra le cause familiari si hanno:
- Mutazioni BRCA 1 e 2 (i geni che hanno la storia più conosciuta perché sono i primi scoperti) – 5%
- Tutta una serie di geni che possono essere associati al tumore della mammella e dell’ovaio che
possono essere di alta, media o bassa suscettibilità al cancro.

Se si ha una mutazione BRCA 1 e 2 si ha un alto rischio di sviluppare il tumore alla mammella e dell’ovaio ma
non è una certezza.

Si esegue subito solo BRCA 1 e 2 o ha senso fare anche gli altri geni?
La pratica è di fare BRCA 1 e 2 in primis e poi estendere ad altri geni

Il test genetico va fatto nelle persone affette; un test predittivo in una persona sana va fatto solo quando si
conosce già la causa in famiglia.

Per decidere di fare un test genetico bisogna tener conto di alcuni criteri: hai avuto un tumore quindi potresti
essere mutata; inoltre l’età è un criterio come anche la gravità del tumore, la familiarità;
L’unico motivo per fare un test genetico ad una persona sana è quando i familiari sono deceduti.

L’indicazione a questo test genetico si è espansa, adesso però sono stati viluppati dei farmaci che hanno un
efficienza maggiore quando il paziente è mutato in BRCA 1 e 2; questi farmaci fanno morire le cellule tumorali,
che diventano appunto tumorali a causa della mutazione in BRCA 1 e 2 e questi 2 geni sono geni
oncosopressori che vanno a impedire che questi errori genetici creino trasformazioni neoplastiche;quindi
quando non funzionano questi geni la cellula diventa neoplastica ma attualmente ci sono alcuni meccanismi
di riparazione del DNA che la fanno sopravvivere (quindi neoplastica ma riesce a sopravvivere); questi
meccanismi sono mediati dall’enzima PARP.
I farmaci che sono stati sviluppati da poco sono dei PARP-inibitori cioè degli inibitori dell’enzima PARP che va
ad aggiustare la cellula come può per farla sopravvivere, inibendoli la cellula muore perché ci sono tanti errori
nella cellula e questa non è in grado di sopravvivere, ciò comporta una diminuzione del tumore.

Come si fa il test?
Il next-generation sequencing non vede l’andamento delle mutazioni.
La negatività non è al 100% del gene che è stato testato e poi se il test è negativo non vuol dire che il rischio
non è aumentato

Per leggere il test c’è bisogno di genetista!

Le VUS sono varianti di incerto significato che non sappiamo ancora leggere. Ciò vuol dire che bisogna
rivalutarla nel tempo perché le scoperte vanno avanti e migliorano.
Come si capisce se la variante patogenetica è benigna o è una vus? Tramite una serie di ragionamenti che sì
basano su informazioni che troviamo in letteratura.

Visita genetica: genetista è importante prima e dopo il test anche per un confronto con l’oncologo.
La genetica e l’oncologia vengono messe insieme in un percorso patologico attraverso un percorso.

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