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Overview
La regolazione genica è un processo mediante il quale una cellula decide “quali” geni devono funzionare
(controllo qualitativo) e “quanto” (controllo quantitativo) funzionare (ad esempio: al 10%, 30%, 70% …).
Questo processo è alla base della differenziazione cellulare, della variabilità tissutale e dell’adattamento
all’ambiente.
Differenziazione cellulare
È un processo mediante il quale cellule non specializzate (stamina-
li) diventano specializzate, acquisendo funzioni e forme particolari.
Tutte le cellule di un organismo, pur essendo tra loro molto diver-
se (per forma e funzioni), hanno gli stessi geni (che, nel caso
dell’uomo, sono circa 30.000). Questo è dovuto alla diversa rego-
lazione genica che attiva alcuni geni (circa 5000) e ne silenzia altri
(circa 25.000).
Per esempio, la cellula muscolare lascia funzionare i geni coinvolti
nella contrazione e ne silenzia altri (per esempio quelli della secre-
zione di muco). La cellula mucosa dello stomaco, invece, attiva i
geni per la produzione di muco e ne silenzia altri (per esempio
quelli della contrazione).
I geni attivati possono essere di 2 tipi:
Geni costitutivi (housekeeping), che gestiscono le funzioni basali di tutte le cellule (ad esempio, la
sintesi delle membrana cellulari, dell’RNA, degli istoni, etc);
Geni regolati, cioè quei geni la cui trascrizione e traduzione è soggetta a controlli (per cui possono
essere più o meno attivati o silenziati).
Variabilità tissutale
È una caratteristica in base alla quale “una stessa cellula” può assumere
forma e funzioni diverse, a seconda dei tessuti in cui si trova.
Per esempio, il monocita (un particolare tipo di globulo bianco) migra
dal sangue verso vari tessuti (fegato, polmone, osso, cervello), assumen-
do, in essi, forme e funzioni diverse.
Adattamento all’ambiente
È un fenomeno in base al quale una stessa cellula in uno stesso tessuto
può modificare il suo stato funzionale e morfologico in base alle condizioni
ambientali esterne.
Per esempio, una cellula riduce l’attività di sintesi delle proteine ed attiva
la respirazione anaerobica in condizioni di carenza di ossigeno e riprende
la sintesi proteica e riattiva la respirazione aerobica quando l’ossigeno
torna ad essere nuovamente disponibile.
Regolazione genomica
La regolazione genomica comprende tutti quei processi di regolazione che intervengono sul DNA.
Regolazione trascrizionale
La regolazione del processo di trascrizione (regolazione trascrizionale) è affidata ad una serie di elementi
che prendono parte al processo di trascrizione. Questi elementi, combinandosi variamente tra loro, influen-
zano in maniera molto variabile il processo. Gli elementi in questione sono:
i fattori di trascrizione,
gli attivatori, repressori, co-attivatori e co-repressori,
i promoter della RNA-polimerasi II,
gli elementi regolatori prossimali e distali.
Regolazione post-trascrizionale
La regolazione post-trascrizionale è affidata a tutti quei processi che modificano l’mRNA, dalla sua origine
(pre-mRNA) alla sua completa maturazione e trasporto nel citoplasma. I principali processi di regolazione a
questo livello sono:
Splicing alternativo.
Editing.
Controllo dei nuclear basket.
Controllo della stabilità e durata degli mRNA nel citoplasma. Gli mRNA possono subire diverse for-
me di degradazione quando raggiungono il citoplasma. Le principali sono:
Degradazione dipendente dalla coda Poli-A. La coda poli-A influisce molto sulla stabilità e
durata degli mRNA. Generalmente, più è lunga e maggiore è la durata dell’mRNA. Nel tem-
po, però, la coda Poli-A subisce (per effetto di vari fattori) una progressiva de-adenilazione
(perdita di nucleotidi adenosinici) e quando si riduce troppo, la proteina viene degradata.
Degradazione indipendente dalla coda Poli-A. Si tratta di un processo di decapitazione (de-
capping) del cappuccio in posizione 5’. In conseguenza di ciò, l’mRNA viene attaccato e di-
strutto da una eso-nucleasi 5’-3’. Talvolta, però, i tagli possono avvenire anche all’interno
della molecola di mRNA, ad opera di endo-nucleasi.
Controllo della localizzazione degli mRNA nel citoplasma. È stato visto che nel moscerino Drosophi-
la, la localizzazione citoplasmatica dei vari mRNA incide sul sviluppo definitivo del moscerino.
Mascheramento dell’mRNA. Alcune proteine si legano all’mRNA, lo mascherano e ne impediscono
la traduzione. Questo fenomeno è associato alle prime fasi di sviluppo embrionale.
Si è visto che la sintesi proteica nelle prime fasi di sviluppo embrionale dipende da mRNA preceden-
temente sintetizzati, bloccati ed accumulati col meccanismo del mascheramento proteico (infatti,
pur utilizzando farmaci che bloccano la trascrizione, la sintesi proteica avviene ugualmente).
Distruzione/inattivazione da parte dei siRNA e miRNA.
Regolazione post-traduzionale
Comprende tutti quei fattori che intervengono dopo la sintesi delle proteine (quindi dopo la traduzione).
Questo tipo di regolazione è soggetta a controllo da parte delle seguenti condizioni:
Modifiche chimiche post-traduzionali.
Modifiche conformazionali post-traduzionali.
Destinazione.
Distruzione lisosomiale.
Distruzione ubiquitina-dipendente.