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PATOLOGIA GENERALE

Prof. Marialuisa Lavitrano

Tumori
ONCOLOGIA
INTRODUZIONE

§  TUMORI BENIGNI
§  TUMORI MALIGNI

§  INCAPSULAMENTO, INVASIVITA’ E METASTASI

§  CRITERI CLINICI DI CLASSIFICAZIONE:


a.  GRADAZIONE
b.  STADIAZIONE

ONCOLOGIA
DEFINIZIONE DI TUMORE

NEOPLASIA – CANCRO – NEOPLASMA - CARCINOMA


§  Neoformazione di tessuto caratterizzata dalla presenza di
cellule atipiche e da un accrescimento autonomo,
afinalistico e progressivo
§  Massa di cellule non previste dal programma biologico
§  Cellule che non obbediscono alle leggi della regolazione e
del controllo previste dal particolare programma biologico

OGNI TUMORE È IL RISULTATO DI UN ACCUMULO DI


DANNI GENETICI (MUTAZIONI), I CUI EFFETTI
ORIGINANO UNA POPOLAZIONE CELLULARE CHE
CRESCE IN MANIERA INCONTROLLATA, RIESCE A
INVADERE I TESSUTI CIRCOSTANTI E DA’METASTASI A
DISTANZA
ONCOLOGIA
CAUSE DEL TUMORE
§  CANCEROGENI CHIMICI
§  AGENTI CANCEROGENI DI NATURA FISICA
§  VIRUS
§  PREDISPOSIZIONE EREDITARIA
§  SQUILIBRIO ORMONALE
§  POSTUMI DI MALATTIE CRONICHE

IL CANCRO PUO’ ESSERE CAUSATO DA NUMEROSI


AGENTI CHIMICI, FISICI E VIRALI, MA LA TAPPA FINALE
E’ COMUNE: DANNO AL DNA = MUTAZIONE GENICA,
EREDITATA DA TUTTE LE CELLULE FIGLIE.
LA TRASFORMAZIONE DI UNA CELLULA DA NORMALE
A TUMORALE RICHIEDE LA SOMMA DI DIVERSE
MUTAZIONI
ONCOLOGIA
CONSEGUENZE DELLE MUTAZIONI
§  Nell’organismo normale in ogni tessuto la crescita
cellulare è rigorosamente controllata e c’è un bilancio tra
cellule che proliferano e cellule che muoiono (omeostasi)
§  L’accumulo di mutazioni porta alla perdita di tali
meccanismi ➡ formazione di una massa di cellule che si
riproducono autonomamente e non muoiono più
§  Tali capacità vengono ereditate dalle generazioni
successive provenienti dalla stessa cellula
§  Queste cellule sono caratterizzate dalle stesse proprietà
morfologicamente comportamentali della cellula
progenitrice

ONCOLOGIA
PROCESSO DI CANCEROGENESI
§  Iniziazione, nel corso della quale una o più
mutazioni trasformano una cellula somatica
normale in neoplastica latente (ancora priva di
autonomia replicativa)

§  Promozione, nel corso della quale, a causa di


ulteriori mutazioni, la cellula inizia a moltiplicarsi

§  Progressione, consistente nell’accumulo di altre


mutazioni di alcune cellule della massa
neoplastica che conferisce loro altre
caratteristiche (invasività, metastatizzazione)

ONCOLOGIA
INVASIONE TUMORALE

CARCINOMA IN SITU

INVASIONE
(recettori di supperficie)

INTERAZIONE DEI RECETTORI


CON M. BASALE

ONCOLOGIA
INVASIONE TUMORALE

INVASIONE MEMBRANA
BASALE

METASTATIZZAZIONE PER
VIA EMATICA O LINFATICA

ONCOLOGIA
CARATTERISTICHE DELLE CELLULE TUMORALI

ONCOLOGIA
NOMENCLATURA DEI TUMORI

Tutti i tumori, sia benigni che maligni hanno 2 componenti:

§  Cellule neoplastiche proliferanti costituiscono il


parenchima
§  Lo stroma di supporto, costituito da tessuto connettivo,
vasi sanguigni e, a volte, vasi linfatici

n.b. il suffisso “OMA” indica una neoplasia

ONCOLOGIA
LESIONI PRECANCEROSE

§  Vasto ed eterogeneo gruppo di quadri


patologici con potenzialità evolutiva in senso
neoplastico
§  Lesioni a rischio con tendenza naturale più o
meno elevata a seconda della sede e del
grado all’evoluzione maligna
§  Iperplasia
§  Metaplasia
§  Displasia

ONCOLOGIA
LESIONI PRECANCEROSE

§  IPERPLASIA
Aumento di volume di un organo provocato
dall’aumento del numero degli elementi cellulari
costituenti.
Rappresenta una risposta ad un’aumentata richiesta
funzionale

ONCOLOGIA
LESIONI PRECANCEROSE

§  METAPLASIA
Alterazione reversibile in cui una cellula di tipo adulto
(epiteliale o mesenchimale) è sostituito da un’altra
egualmente di tipo adulto ontogeneticamente molto
affine.

Si manifesta finche persiste lo stimolo causale


(infiammatorio, meccanico, ormonale)

Sostituzione da adattamento

Qualora non vengono rimosse le cause, può verificarsi


una trasformazione neoplastica

ONCOLOGIA
LESIONI PRECANCEROSE

§  DISPLASIA
“Anomala, cattiva, deviata formazione” di cellule e tessuti

in genere definisce caratteristiche istologiche che


consentono di prevedere una probabile evoluzione
maligna

ONCOLOGIA
TUMORI BENIGNI E MALIGNI
Distinzione in base a caratteristiche morfologiche,
di accrescimento e di comportamento: tumori
benigni e tumori maligni

§ Tumori benigni, costituiti da cellule che, pur


esibendo autonomia replicativa, mantengono
inalterate nel tempo le loro caratteristiche
morfologiche e funzionali

§ Tumori maligni, costituiti da cellule caratterizzate


da atipia morfologica e funzionale, sono in grado
di metastatizzare
ONCOLOGIA
TUMORI BENIGNI

§ Si accrescono più lentamente dei tumori maligni

§ Rimangono localizzati nel sito di insorgenza senza


invadere i tessuti confinanti (danno da
compressione)

§ Quasi tutti i tumori benigni si accrescono come


masse espansive ben localizzate, racchiuse da una
capsula fibrosa (caratteristica dei tumori benigni)

ONCOLOGIA
INCAPSULAMENTO

§  Quasi tutti i tumori benigni si accrescono come masse


espansive ben localizzate, racchiuse da una capsula
fibrosa (caratteristica dei tumori benigni)

§  I tumori maligni non sono quasi mai incapsulati e sono


caratterizzati da crescita infiltrante erosiva che si estende
a zaffi nel contesto dei tessuti adiacenti e spesso
permeano I linfatici, vasi sanguigni e gli spazi perineurali

ONCOLOGIA
TUMORI MALIGNI
§  Si accrescono più rapidamente dei tumori benigni
§  Deviazione di forma e dimensioni (atipia) delle cellule
e del nucleo
§  Il tumore maligno dapprima infiltra i tessuti circostanti
e poi li distrugge sostituendo le cellule tumorali al
tessuto originale (invasività neoplastica)
§  Meccanismi di danno:
- Compressione meccanica
- Ridotta adesivita’ e capacita’ di coesione delle
cellule tumorali
- Aumentata motilita’ delle cellule tumorali
- Perdita dell’inibizione da contatto
- Rilasciamento di enzimi ad azione distruttiva
ONCOLOGIA
TUMORI MALIGNI
§  Le cellule tumorali del tumore maligno possono anche
raggiungere il torrente linfatico o sanguigno e dare inizio al
processo di metastatizzazione, ovvero la formazione a
distanza di tumori secondari

§  Colonizzazione da parte delle cellule tumorali di nuove


sedi dell’organismo ospite anche a distanza rispetto al
tumore primitivo

§  Trasferimento della malattia neoplastica da un organo ad


un altro con cui non è in collegamento

La probabilità di metastizzazione dipende da vari fattori


compresi le sedi, le dimensioni, le caratteristiche
istologiche del tumore primitivo.

ONCOLOGIA
PROCESSO METASTATICO
1.  Distacco delle cellule dalla massa del tumore primitivo

2.  Invasione del tessuto connettivo locale, dei vasi sanguigni e


linfatici

3.  Disseminazione ematica e\o linfatica

4.  Arresto nella nuova sede ➡


Fuoriuscita dal vaso e invasione
dei nuovi territori

5.  Colonizzazione delle nuove sedi

6.  Promozione dell’angiogenesi

7.  Resistenza al sistema immunitario

ONCOLOGIA
DIFFUSIONE DELLE METASTASI

1.  IMPIANTO DIRETTO NELLE CAVITA’ NATURALI E SULLE


SUPERFICI DELL’ORGANISMO (contatto)
2.  TRAPIANTO (innesto)
3.  DISSEMINAZIONE (organi interni rivestiti da sierose)
4.  VIA LINFATICA (ANATOMIA LINFONODI REGIONALI)
linfonodi sentinella
tumori epiteliali
5.  VIA EMATICA
i. Tipo PORTALE
ii. Tipo VENE CAVE
iii. Tipo POLMONE

ONCOLOGIA
METASTASI

§  30% dei tumori solidi presentano metastasi identificabili


alla diagnosi
§  Nel 30% dei tumori resecabili esistono micrometastasi
occulte che a distanza variabile di tempo si manifestano
clinicamente (recidiva)
§  Il 60% dei pz sono portatori di metastasi
§  La formazione delle metastasi è un processo continuativo
che inizia nelle fasi precoci della crescita neoplastica
primitiva (vascolarizzazione del tumore) e aumenta con il
tempo
§  Infrazione più grave all’ordine sociale dell’organismo

ONCOLOGIA
INVASIVITA’

ONCOLOGIA
INVASIVITA’

§  Dopo la capacità di dare metastasi, l’invasività è la più


tipica delle caratteristiche che differenzia i tumori maligni
da quelli benigni

§  PRINCIPALI MECCANISMI:
- COMPRESSIONE MECCANICA
- RIDOTTA ADESIVITA’ E CAPACITA’ DI COESIONE DELLE
CELLULE TUMORALI
- AUMENTATA MOTILITA’ DELLE STESSE
- PERDITA DELL’INIBIZIONE DA CONTATTO
- RILASCIAMENTO DI ENZIMI AD AZIONE DISTRUTTIVA

ONCOLOGIA
CACHESSIA

§ I tumori maligni danno luogo alla cachessia


neoplastica, un progressivo e rapido decadimento
dell ’ organismo, provocata dalla produzione e
liberazione di diverse molecole dalle cellule
neoplastiche (TNF)

ONCOLOGIA
TUMORI BENIGNI E MALIGNI
CARATTERISTICHE T. BENIGNI T. MALIGNI
Vel. Di crescita lenta rapida
Mitosi scarse numerose
Atipie citologiche assenti presenti
Grado differenziazione notevole scarso
Sviluppo espansivo infiltrante
Capsula presente assente
Danno ai tess. limitrofi da compress. da sostituz.
Invasione dei linfatici assente presente
Metastasi assenti possibili
recidiva assente possibile
Cachessia assente possibile

ONCOLOGIA
TUMORI

I TUMORI RIGUARDANO TUTTI I TESSUTI

§  TUMORI EPITELIALI IN GENERE


§  TUMORI DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE ED ESOCRINE E
DEGLI EPITELI DI RIVESTIMENTO
§  TUMORI DEL SISTEMA DEL MELANOFORO
§  TUMORI DEI TESSUTI NERVOSI E DELLE STRUTTURE TISSUTALI
ASSOCIATE
§  TUMORI CONNETTIVALI
§  TUMORI DEI TESSUTI EMOPOIETICI E LINFONODI
§  TERATOMI

ONCOLOGIA
TERMINOLOGIA

ONCOLOGIA
TERMINOLOGIA

ONCOLOGIA
GRADING
La valutazione del grading di un tumore si basa sulle caratteristiche
di differenziazione citologica delle cellule tumorali e sul numero di
mitosi presenti nell’ambito di un tumore

GRADI 1-4 in base al loro crescente stato di anaplasia


§ G1: grado di differenziazione elevato
§ G2: grado di differenziazione medio
§ G3: grado di differenziazione basso
§ G4: indifferenziato
§ Gx: grado di differenziazione non definibile

ONCOLOGIA
STAGING
La valutazione dello staging di un tumore si basa sulle dimensioni
della lesione primaria, sul livello di infiltrazione dei linfonodi regionali
e sulla presenza o assenza di metastasi di origine ematica

SISTEMA T.N.M.

§ T: estensione del tumore primitivo


§ N: stato dei linfonodi regionali e,
per tumori di alcune regioni,
juxtaregionali
§ M: assenza o presenza di metastasi

ONCOLOGIA
STAGING

SISTEMA T.N.M.

§  T0: nel caso che in presenza di metastasi non si sia giunti


all’identificazione del tumore primitivo
§  Tx: quando mancano i requisiti minimi per giungere alla
definizione del tumore primitivo
§  Tis: indica il carcinoma in situ, una peculiare forma di
carcinoma non invasivo, costituito da cellule con evidenti
atipie morfologiche, a sede intraepiteliale che non supera
la membrana basale e che può rimanere silente come
tale ovvero diventare infiltrante e dar luogo a metastasi

ONCOLOGIA
STAGING

SISTEMA T.N.M.

§  N0: mancanza di interessamento dei linfonodi regionali


§  N1,N2,N3: coinvolgimento progressivo dei linfonodi
regionali
§  N4: interessamento dei linfonodi juxtaregionali
§  Nx: mancanza dei requisiti minimi per definire i linfonodi
regionali

ONCOLOGIA
STAGING
SISTEMA T.N.M.

§  M0: mancanza di segni di metastasi a distanza


§  M1: presenza di segni di metastasi a distanza
§  Mx: metastasi a distanza non accertabili

ONCOLOGIA
STAGING

SISTEMA T.N.M.

§  STADIO I = T1 N0 M0
tumore circoscritto, esente da coinvolgimento dei
linfonodi e da metastasi
§  STADIO II = T2 N1 M0
tumore circoscritto, con interessamento dei linfonodi ed
esente da metastasi
§  STADIO III = T3 N2 M0
tumore infiltrante i tessuti circostanti, con interessamento
dei linfonodi ed esente da metastasi
§  STADIO IV = T4 N3 M1
tumore esteso, con ampio interessamento linfonodale e
localizzazioni metastatiche
ONCOLOGIA
STAGING
Esempio di staging del tumore del colon

ONCOLOGIA
TUMORE DEL COLON

ONCOLOGIA
TUMORE DELLO STOMACO

ONCOLOGIA
RISCHIO ONCOGENO

Il rischio oncogeno è inoltre strettamente legato a:


§  Distribuzione geografica
- paesi occidentali
- paesi sottosviluppati
§  Età
- tumori congeniti
- poliposi familiari
- giovani - adulti
§  Sesso
- maschile
- femminile

ONCOLOGIA
RISCHIO ONCOGENO

§  Fattori ambientali
- ambiente fisico
- ambiente biologico
§  Fattori comportamentali
- abitudini di vita e lavoro

ONCOLOGIA
ETA’ e EREDITARIETA’

L’ e t à i n f l u i s c e i n
maniera significativa
sulla probabilità di
essere colpiti da
tumore à nel gruppo
di età compreso fra i
55 e i 74 anni si
osserva un aumento
della mortalità per
cancro.

Ereditarietà ONCOLOGIA
AMBIENTE E TUMORI

L’insegnamento fornitoci dalle ricerche epidemiologiche sui


tumori può essere così riassunto:
§  I tumori hanno una distribuzione ubiquitaria
§  L’incidenza di alcuni tumori subisce un incremento in
gruppi della popolazione che per ragioni professionali
sono esposti al contatto prolungato con determinate
sostanze
§  L’incidenza dei tumori nell’arco vitale dell’uomo ha un
andamento bifasico caratterizzato da un primo picco che
interessa il primo lustro di vita e da un secondo picco che
comprende l’età compresa tra i 40 e i 70 anni
§  Attualmente nelle popolazioni industrializzate i tumori
rappresentano la seconda causa di morte tra i soggetti
anziani e adulti

ONCOLOGIA
FATTORI AMBIENTALI

ONCOLOGIA
NELLA MAGGIOR PARTE DEI TUMORI SONO STATI INDIVIDUATI PRECISI FATTORI
AMBIENTALI COME FATTORI DI RISCHIO PER LA LORO INSORGENZA

RADIAZIONE
SOLARE ALIMENTAZIONE

FUMO DI
SIGARETTA

VIRUS

ONCOLOGIA
ONCOLOGIA
CANCEROGENI CHIMICI: INIZIAZIONE E PROMOZIONE

ONCOLOGIA
ONCOLOGIA
FATTORI AMBIENTALI

INQUINANTI INQUINANTI
BIOLOGICI CHIMICI
In gran parte
Meccanismo d’azione Noto
sconosciuto

-  Specifici - Aspecifici
Effetti derivati
-  prevalentemente acuti -  Cronici

Periodo di latenza Generalmente breve Molto lungo

Possibilità di
trasformazione e/o
Altre caratteristiche accumulo nelle
diverse matrici
ambientali

ONCOLOGIA
RISCHIO ONCOGENO ALIMENTARE

Il rischio oncogeno alimentare va visto sotto due aspetti:


§  QUALITATIVO
- Dipende dalla eventuale presenza negli alimenti di
sostanze cancerogene
- Produzione di composti cancerogeni inseguito alla cottura
- Sostanze fornite di effetto protettivo

§  QUANTITATIVO
- collegabile ad iperalimentazione
n.b. presenza di fattori cancerogeni
es. insetticidi, funghicidi, erbicidi, ormoni estrogeni
sintetici, additivi chimici, coloranti artificiali, nitrati

ONCOLOGIA
RISCHIO ONCOGENO ALIMENTARE

ONCOLOGIA

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