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1. Che cos'è l'omeostasi?

L’OMEOSTASI è l’insieme dei meccanismi provocati dall'organismo per mantenere


le funzioni delle cellule, dei tessuti, degli organi e degli apparati. Pertanto,
l'omeostasi serve per mantenere un buon stato di salute ed evitare lo stato di
malattia

2. Quali sono le cause estrinseche (esterne) di malattia?


● AGENTI FISICI: alterazioni meccaniche, radiazioni, gravità, pressione, alte e
basse temperature, suoni, elettricità, magnetismo, clima
● AGENTI CHIMICI: meccanismo del danno, vie di assorbimento e di
eliminazione, meccanismi di difesa dell’organismo, veleni esogeni, veleni
endogeni, tossine)
● INTERAZIONI BIOLOGICHE (Infettive): batteri, virus, protozoi, miceti, elminti,
ectoparassiti, prioni)
● ALTERAZIONI NUTRIZIONALI (Alimentari): diete ipocaloriche, ipercaloriche,
squilibrate, monocarenziali e pluricarenziali).

3. Quali sono le cause intrinseche (interne) di malattia?


Alterazioni genetiche per malattie genetiche (ereditarie, non ereditarie, acquisite)

4. Descrivi un adattamento cellulare NE CHIEDE SEMPRE UNO

a. Iperplasia: la cellula, per rimediare a un danno subito, si divide e da origine a


un grande numero di cellule per aumentare il volume del tessuto in cui
appartiene. Diversa dalla neoplasia, che è un tumore con proliferazione
elevata che una volta iniziato, anche se viene rimossa la causa, non può
essere fermato.
● Iperplasia fisiologica → normale
○ Iperplasia ormonale (mammella e utero durante il ciclo
mestruale e in gravidanza)
○ Iperplasia compensatoria (rigenerazione epatica dopo
epatectomia parziale, cioè dopo intervento al fegato per
esportazione parziale)
● Iperplasia patologica → causata da malattia, può essere curata e
fermata
● Iperplasia endometriale (l'endometrio, cioè la mucosa che
riveste la superficie interna dell’utero, produce una maggior
produzione di estrogeni, che sono degli ormoni femminili)
● iperplasia benigna della prostata (squilibrio degli androgeni, che
sono degli ormoni maschili).

b. Ipertrofia: la cellula, per rimediare a un danno subito, aumenta la sua


grandezza per aumentare il volume del tessuto in cui appartiene;
○ Ipertrofia fisiologica → normale
■ Ipertrofia muscolare nei culturisti
■ Ipertrofia del cuore nel sovraccarico emodinamico
■ Ipertrofia fisiologica del miometrio (muscolo liscio della parete
esterna dell’utero) dell’utero durante la gravidanza.
● Ipertrofia patologica → causata da malattia
● Ipertrofia del cuore da sovraccarico (ipertensione arteriosa,
difetti delle valvole cardiache).

c. Ipoplasia: la cellula, per rimediare a un danno subito, si divide, ma in poche


cellule, per diminuire il volume del tessuto in cui appartiene

d. Ipotrofia: la cellula, per rimediare a un danno subito, diminuisce la sua


grandezza per diminuire il volume del tessuto in cui appartiene

e. Metaplasia: la cellula, per rimediare a un danno subito, viene sostituita da


altri tipi cellulari. Si verifica solo nelle cellule capaci di replicarsi e non ad
esempio nei neuroni che non ne sono capaci.
● METAPLASIA EPITELIALE (frequente negli epiteli di rivestimento):
metaplasia squamosa, leucoplachia, metaplasia ghiandolare
● METAPLASIA CONNETTIVALE: metaplasia ossea, cioè il tessuto
osseo viene sostituito da tessuto connettivo

5. Dai la definizione di apoptosi/necrosi LO CHIEDE DI SICURO


● APOPTOSI:
○ morte della cellula programmata dall'organismo,
○ interessa poche cellule,
○ è un processo che una volta iniziato non si può fermare
● NECROSI:
○ morte della cellula non programmata dall'organismo,
○ interessa più cellule e quindi un’area più elevata,
○ fino a un certo punto può essere fermata, ma poi non è più possibile.

6. Dai la definizione di necrosi coagulativa/necrosi colliquativa


● NECROSI COAGULATIVA: prevale la denaturazione delle proteine
○ Infarto del miocardio
○ Necrosi caseosa. Si dice caseosa perché il tessuto assume un aspetto
spugnoso tendenzialmente giallastro che ricorda il formaggio coi buchi.
● NECROSI COLLIQUATIVA: prevale la degradazione delle proteine ad opera
di enzimi. È tipica delle infezioni batteriche.
○ Tessuti aggrediti da un’infezione batterica
○ Infarto cerebrale (Rammollimento cerebrale)

7. Descrivi l'evoluzione del focolaio necrotico


● Nel caso di perdita di tessuto lieve: la LESIONE guarisce eil tessuto ritorna
alle condizioni normali
● Nel caso di perdita di tessuto estesa: durante la guarigione c'è la formazione
del TESSUTO DI GRANULAZIONE, che sostituisce il tessuto precedente. La
necrosi massiva di vaste aree tissutali, che sono morte per disturbi ischemici
(cioè mancanza di ossigeno) è detta GANGRENA.

8. Cos'è l'accumulo?
L'ACCUMULO o DEGENERAZIONE CELLULARE è un accumulo osservabile,
dentro (accumulo intracellulare) o fuori (accumulo extracellulare) la cellula, di
sostanze normalmente non presenti o poco presenti. Queste sostanze possono
essere proteine, lipidi, zuccheri, sostanze inorganiche. Il loro accumulo modifica la
forma e la funzione della cellula.

9. Descrivi un tipo di DEGENERAZIONE INTRACELLULARE NE CHIEDE


SEMPRE UNO

a. (1) RIGONFIAMENTO TORBIDO


○ Sono cellule che appaiono “rigonfie”, il loro colore è opaco “torbido”.
○ Lo possiamo trovare nel fegato, nel rene e nel cuore.
○ È dovuto all’assunzione di acqua da parte della cellula.
b. (2) DEGENERAZIONE VACUOLARE
● Sono cellule che aumentano il volume dei lisosomi (che sono degli
organuli presenti della cellula)
● Gli organi più colpiti sono il fegato, il rene e il cuore.
c. (3) DEGENERAZIONE IDROPICA
● Le cellule sono fortemente rigonfiate a causa dell'aumento del volume
della membrana citoplasmatica.
● Gli organi più colpiti sono il rene e gli endoteli (che sono il rivestimento
dei vasi sanguigni).
d. (4) ACCUMULO DI PIGMENTI
○ Accumulo di sostanze:
■ Esogeni (fuliggine, carbone, tatuaggi)
■ Endogeni (dall’organismo stesso): melanina.
e. (5) ACCUMULO DI LIPIDI LO CHIEDE DI SICURO
○ I lipidi si possono accumulare ad esempio negli epatociti (cellule del
fegato) sotto forma di trigliceridi (steatosi macrovescicolare), oppure
sotto forma di acidi grassi insieme a trigliceridi (steatosi
microvescicolare). L’organismo reagisce innescando l’infiammazione di
tipo cronico che determina contemporaneamente il processo di
rimozione della causa e di riparazione del tessuto, detto processo di
FIBROGENESI, caratterizzato dalla produzione di fibrina.
1. In un alcolista (steatosi macrovescicolare)
2. In un giovane HIV positivo con insufficienza epatica (steatosi
microvescicolare)

10. Descrivi e definisci la cirrosi epatica


La CIRROSI EPATICA: malattia cronica del fegato, caratterizzata da un’intensa
produzione di fibrosi che trasforma la normale struttura del fegato.
Le cause nel fegato di steatosi possono essere:
● UNA DIETA RICCA DI GRASSI
● L’ALCOL ETILICO. L’etanolo è tossico per la funzione del fegato

11. DEGENERAZIONI EXTRACELLULARI NE CHIEDE SEMPRE UNA


● Degenerazione ialina. Si riscontra nelle malattie come tumori, diabete
mellito, ipertensione arteriosa benigna
● Degenerazione fibrinoide. Si può trovare associata a diverse patologie
come le infiammazioni acute o croniche, ipertensione arteriosa maligna,
malattie di natura immunitaria
● Degenerazione amiloide. Accumulo di ammassi proteici simili all’amido ma
che non sono amido.
Le degenerazioni amiloidee si suddividono in:
● Localizzata: l’accumulo viene fatto in un determinato punto. Un
esempio è l’ALZHEIMER, che è un tipo di amiloidosi cerebrale senile.
● Sistemica (generalizzata), la diffusione si può verificare in più punti

12. Tipi di infiammazione LA CHIEDE SEMPRE

INFIAMMAZIONE ACUTA INFIAMMAZIONE CRONICA


● È rapida (avviene dopo minuti o ● È molto più lenta, può andare
ore). avanti nel tempo e può
● È presente soprattutto il prolungarsi per giorni, per mesi o
leucocita neutrofilo (cioè un per anni.
tipo di globulo bianco), è in ● È presenti soprattutto il linfocita
grandi quantità e arriva prima in mononucleato (cioè un altro tipo
loco, poi viene sostituito da altri di globulo bianco).
tipi cellulari come monociti e ● La fibrosi è presente e può
macrofagi). essere in grosse quantità
● Nella guarigione non c'è fibrosi, ● La distruzione e la riparazione
oppure è poca del tessuto avvengono
● Il danno è rimosso al termine contemporaneamente
della infiammazione). all’infiammazione.
● Altre cellule coinvolte
nell’infiammazione cronica:
● Linfociti T e B
● Plasmacellule
● Monociti
● Eosinofili (allergie)
● Fibroblasti

13. Definisci e descrivi i processi della EMOSTASI fisiologica → è l'emostasi


normale in assenza di malattia
L'emostasi è il processo di riparazione dei vasi sanguigni per arrestare l'emorragia.
● In caso di una lesione vascolare, si ha immediatamente un evento di
vasocostrizione nella sede del danno (cioè i vasi si restringono), dovuto al
rilascio di alcuni fattori come l’endotelina, che determinano la vasocostrizione.
● Se la vasocostrizione non è seguita dal successivo intervento delle piastrine,
ad un certo punto l’emorragia riprende, perché il vaso sanguigno è ancora
aperto dalla ferita.

14. Descrivi i processi della EMOSTASI patologica → emostasi in presenza di


malattia
Se durante l'emostasi, cioè la riparazione dei vasi sanguigni, si ripara il vaso ma si
continua a produrre piastrina, il vaso si occlude e si forma un "tappo piastrinico"
detto TROMBO.
● TROMBO ARTERIOSO (trombo bianco) ha prevalente componente
piastrinica, biancastro, di piccola dimensione è abbastanza resistente alla
frammentazione. La trombosi arteriosa è in genere associata all'aterosclerosi.
● TROMBO VENOSO (trombo rosso) ha una alta componente di globuli rossi, è
di grande dimensione ed è fragile, per cui si frammenta facilmente, generando
EMBOLI, che arrivando al cuore destro possono entrare nelle arterie
polmonari (e così causano l'embolia polmonare). I trombi venosi si associano
in genere alla stasi ematica; trombi di grandi dimensioni possono formarsi
negli atri cardiaci, in presenza di fibrillazione atriale.

15. Definisci arteriosclerosi/aterosclerosi


● Arteriolosclerosi: patologie a carico delle arterie di piccolo calibro che
ispessisce le pareti delle arterie
● Aterosclerosi: patologie a carico delle arterie di grosso e medio calibro che
produce placche ripiene di materiale necrotico detto ATEROMA.

16. Che cos'è neoplasia / displasia / tumore / metastasi / cancro?


● Neoplasia: È una massa abnorme di tessuto, la cui crescita supera in
maniera scoordinata quella dei tessuti normali e progredisce anche dopo la
cessazione degli stimoli che ne hanno causato l’insorgenza.
● Displasia: maturazione cellulare anormale comunemente usata per
descrivere cambiamenti visibili nel tessuto prima della formazione del tumore
● Tumore: sinonimo di neoplasia. Le tappe del tumore sono: iniziazione,
promozione, propagazione.
● Metastasi: tumore secondario che cresce a distanza da quello primitivo e
che ha preso origine da cellule distaccate e trasportate lontano. Le tappe del
processo di formazione sono: disseminazione attraverso le cavità e le
superfici del corpo, diffusione linfatica (tipica dei carcinomi), diffusione
ematica (tipica dei sarcomi)
● Cancro: sinonimo di tumore maligno
Esistono:
● tumori maligni:
○ conducono a morte certa
○ Modalità di accrescimento: crescita infiltrativa
● tumori benigni:
○ compromettono la funzione degli organi vicini
○ Modalità di accrescimento: crescita espansiva

17. Da cosa è costituito il sangue?


Il sangue è composto da plasma ed elementi figurati (eritrociti, leucociti e
piastrine).
● Il plasma è la parte liquida del sangue, contiene proteine e numerose
sostanze disciolte (nutrienti, elettroliti e sostanze di rifiuto);
● Gli elementi figurati sono le cellule ematiche cioè del sangue (eritrociti e
leucociti) e frammenti cellulari (piastrine) sospesi nel plasma.
○ Gli eritrociti, o globuli rossi, trasportano ossigeno e anidride carbonica.
○ I leucociti, o globuli bianchi, meno numerosi, sono componenti del
sistema immunitario.
○ Le piastrine sono frammenti di citoplasma circondati da membrana,
contenenti enzimi e altri fattori essenziali per la coagulazione del
sangue.

18. Che cos'è l'ipersensibilità?


È una risposta immunitarie inappropriata che danneggia il tessuto e provoca
patologie specifiche
● Ipersensibilità di TIPO 1 (o immediata) : sono locali e sistemiche. Degli
esempi: rinite allergica, asma, orticaria, dermatite, allergie alimentari. Le
cause sono genetiche, ambientali
● Ipersensibilità di TIPO 2: è causata dagli anticorpi che si legano alle cellule
○ OPSONIZZAZIONE e FAGOCITOSI
• Citotossicità cellulo-mediata anticorpo dipendente
• Complemento
○ DANNO DA REAZIONE INFIAMMATORIA INNESCATA DAI
RECETTORI PER L’Fc E DAL COMPLEMENTO
○ DISFUNZIONE CELLULARE MEDIATA DA ANTICORPI
● Ipersensibilità di TIPO 3: è causata dalla formazione di complessi
antigene-anticorpo:
-In circolo (immunocomplessi circolanti)
-In sedi extravasali (immunocomplessi in situ)
● Ipersensibilità di TIPO 4: è causata dalle cellule di tipo T CD4+

19. Che cos'è l'individualità biologica?


Indica la differenza molecolare che rende differente un organismo da un altro. Le
molecole sono rappresentati dagli ANTIGENI DI ISTOCOMPATIBILITÀ minori
(gruppi sanguigni A, B, 0, AB, Rh+, Rh-) e maggiori (HLA). L'individualità biologica è
importante quando si parla di trasfusioni ematiche (cioè di sangue) e trapianti
d'organo. Rh negativo può donare a tutti (positivi e negativi) ma riceve solo negativo
(es. gravidanza donna Rh negativa con figlio Rh positivo).

20. Che cos'è l'immunità innata?


È un meccanismo di difesa cellulare esistente fin dalla nascita con una risposta
rapida verso vari tipi di microbi. Non ha memoria immunitaria né capacità di
adattamento. Cellule dell'immunità innata sono i neutrofili, gli eosinofili, i basofili.

21. Che cos'è l'immunità adattativa o acquisita?


È l'azione immunitaria scatenata dalla presenza di un antigene, cioè un corpo
estraneo. Le cellule dell’immunità adattativa sono i linfociti T e B.
● I LINFOCITI B sono responsabili dell’immunità umorale (mediata da
anticorpi). Si sviluppano e maturano nel midollo osseo. Combattono i
patogeni rilasciando anticorpi nei liquidi corporei in risposta alla presenza di
un antigene (o corpo estraneo)
● I LINFOCITI T sono alla base dell’immunità mediata da cellule. Si sviluppano
nel midollo osseo e maturano nel timo. Combattono i patogeni distruggendo
le cellule infettate.

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