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II LEZIONE DI DERMATOLOGIA:

FERITE E USTIONI CUTANEE

 Il processo di guarigione di una ferita

cutanea

 Esiti della guarigione

 Capitolo delle ustioni

 Cenni di Trattamento
APPARATO
TEGUMENTARIO

Costituito da:
• cute
(epidermide e derma)
• annessi cutanei
(unghie e unità pilifere)
• ghiandole
(sebacee, sudoripare )
CUTE

1. Epidermide (strato superficiale o esterno):


- Pluristratificata
- Cellule di sfaldamento
- Assenza di vasi e nervi
2. Derma:
- Strato più profondo, a supporto dell’epidermide
- Contiene vasi, nervi, fibre e ghiandole.
3. Membrana Basale
- tra Epidermide e Derma, ne regola l’interscambio
L’Apparato Tegumentario
(non un semplice rivestimento
del nostro corpo)

• Funzioni Principali:
1. immunitaria o di difesa dell’organismo
2. Di Barriera (impermeabilità e impenetrabilità
ai germi)
3. Protezione da agenti fisici e climatici
4. Regolazione della temperatura
5. Depurazione
6. Sensibilità.
SECONDA LEZIONE
DERMATOLOGIA

 Il processo di guarigione di una ferita

cutanea

 Esiti della guarigione

 Capitolo delle ustioni

 Cenni di Trattamento
IL PROCESSO DI GUARIGIONE DI
UNA FERITA
 Ferita: lesione caratterizzata da
soluzione di continuità, nella
fattispecie della cute o delle mucose o
pseudomucose
 Guarigione: insieme contemporaneo
o successivo di eventi e fenomeni
biologici che portano alla chiusura
(riparazione) fisiologica della ferita
FASI DELLA GUARIGIONE
contemporanee/successive

 F. Emostatica

 F. Infiammatoria

 F. Proliferativa

 F. di Rimodellamento
EMOSTASI
(5-10 minuti circa)
la fase iniziale inizia immediatamente e si
svolge attraverso:

 a. la vasocostrizione (consente al
sanguinamento di rallentare).
 b. il rilascio delle piastrine e fibrina dai
vasi feriti, che attraverso un processo di
aggregazione formano un coagulo che
aderisce ai vasi danneggiati.
 c. formazione di coaguli e cessazione del
sanguinamento.
FASE DELL’INFIAMMAZIONE
(Funzione di difesa)

 La fase infiammatoria dura 4-6 giorni, è


caratterizzata dalla presenza di eritema, calore,
edema e dolore e ha la finalità di contrastare i
fattori aggressivi della cute lesa, compresi i corpi
estranei.
 a. I neutrofili sono una delle principali cellule
coinvolte in quanto secernono sostanze chimiche
per uccidere i batteri e sono poi sostituiti dai
macrofagi
 b. I macrofagi aiutano a digerire i batteri e detriti
cellulari, producono fattori chemiotattici per
fibroblasti e fattori di crescita, necessari per la
successiva riparazione dei tessuti
FASE PROLIFERATIVA
(ricostruzione)

 è la terza fase nel processo di guarigione e


dura 6-21 giorni, caratterizzata dalla
presenza di tessuto di granulazione ed
epitelizzazione, ossia dalla nascita e crescita
di un nuovo tessuto che riempie la ferita
(cicatrice).
 Il tessuto di granulazione consiste nell’
insieme dei macrofagi, fibroblasti, collagene
e vasi sanguigni (neoangiogenesi) che
nutrono il nuovo tessuto.
FASE DI RIMODELLAMENTO
(fase di maturazione o stabilizzazione del nuovo tessuto)

 Il rimodellamento è la quarta e ultima

fase nella guarigione delle ferite e dura da

21 giorni fino a 2 anni. In questa fase finale

più lunga, la sintesi di nuove fibre collagene

riorganizza e rafforza il tessuto cicatriziale.


TIPI DI CHIUSURA DELLA FERITA

 La guarigione della ferita si verifica per prima, seconda o terza


intenzione.

 a. prima: ferite chirurgiche, in cui i bordi vengono


avvicinati con l’uso di punti di sutura
 Questo tipo di ferite guariscono più velocemente, hanno un
rischio di infezione minore, hanno la perdita di tessuto minima
e guariscono con cicatrici minime.
 b. seconda: ferite con perdita di sostanza che guariscono più
lentamente attraverso la formazione di tessuto di granulazione,
con un maggiore rischio di infezione.
 c. terza: si riferisce a ferite chirurgiche che vengono lasciate
aperte per un alcuni giorni per consentire all’edema e
all’infezione di risolversi e consentire alla ferita di drenare
prima della chiusura con suture o graffette.
Le Ferite:
riassumiamo

• Sono una interruzione di continuità

della cute o delle mucose:

Superficiali: i primi strati della cute;

Profonde: fino ai tessuti sottostanti.


Le Ferite
La Classificazione - 1

• Abrasioni:
 Sono lesi i primi strati della cute.

• Escoriazioni:
 Sono lesi gli strati intermedio-profondi della cute

• Ferite da punta:
 Corpo perforante acuminato che penetra la cute.
Le Ferite
Classificazione - 2

• Ferite da taglio:
 Corpo tagliente che penetra la cute.

• Ferite lacere:
 Causate da una forza che “strappa” i tessuti cutanei

• Ferite lacero contuse:


 Lacerazione della pelle e presenza di ematoma.
Le Ferite
Comportamento

• Disinfettante non lesivo;

• Coprire con garza sterile;

• Bendare la zona colpita;

• Monitorare il paziente;

• Se necessario: allertare il .
ETIOLOGIA DELLE FERITE

 Traumi

 Chirurgia

 Malattie cutanee
EZIOLOGIA TRAUMATICA

 Meccanica

 Chimica

 Fisica, classicamente termica per le


ustioni

 Elettrica

 Da radioattività
Le Ustioni

“Lesioni cutanee prodotte

dal contatto della cute con agenti

fisici, chimici, elettrici e radioattivi”.


Le Ustioni.
Gravità:

• Profondità della lesione:

“più è profonda più è grave”;

• Estensione percentuale della lesione:

“più è estesa più è grave”.


Le Ustioni
Grado di Profondità - 1

• Primo grado: superficie dell’epidermide.

• Caratteristiche:
Arrossamento;
Gonfiore;
Bruciore.
USTIONE DI PRIMO GRADO:
prevale l’eritema (es. ustione solare)
USTIONI DI
SECONDO GRADO

• Interessano l’epidermide e il derma.

• Caratteristiche:
Arrossamento;
Gonfiore;
Dolore;
Flittene o Bolle
(la bolla è una lesione tipica di siffatte ustioni)
USTIONE DI II GRADO
Le Ustioni
Grado di Profondità - 3

• Terzo grado: cute, nervi, vasi e ossa.


• Caratteristiche:
Cute morta;
Colore scuro;
Assenza di dolore.
USTIONE DI TERZO GRADO
Le Ustioni
Estensione percentuale

• Si calcola con
la Regola del 9!

I distretti del corpo


sono divisi per frazioni
o multipli di 9.
(4,5% – 9% – 18%)
Le Ustioni
Profondità - Estensione

• Lieve: I° grado < 20% superficie;


II° grado < 15% superficie;
III° grado < 2% superficie.
• Medio: I° grado dal 20% al 75% superficie;
II° grado dal 15% al 30% superficie;
III° grado < 10% superficie.

• Ustioni critiche o gravi


I° grado > 75% superficie;
II° grado > 30% superficie;
III° grado > 10% superficie.
Le Ustioni
Altri Fattori di Gravità

• Agente causale (es. l’olio bollente è più dannoso dell’acqua


bollente e i prodotti chimici ancora di più)

• Temperatura dell’agente ustionante

• Tempo di contatto

• Età del soggetto ( < 5 anni e > 60 anni);

• Malattie preesistenti debilitanti

• Indumenti indossati.
ESITI DELLE USTIONI E DELLE
FERITE

 CICATRICE

 Piana

 Ipertrofica

 Cheloidea
Le Ustioni
Da Corrente Elettrica

• Punto di entrata e di uscita

• Lesioni esterne ed interne:


Rischio di paralisi
Dispnea o arresto respiratorio
Aritmie o arresto cardiaco
Stato di shock
Le Ustioni:
complicanze

• Insufficienza respiratoria

• Stato di Shock

• Infezione;

• Complicanze multiorgano.
Le Ustioni
Lo Stato di Shock

“Sofferenza generale dell’organismo


dovuta ad una diminuzione
dell’arrivo del sangue alle cellule dei tessuti”

Nell’emorragia e nell’ustione (perdita di liquidi):


Shock ipovolemico (riduzione volume di sangue).
Le Ustioni
Comportamento - 1

• Allontanare la causa ustionante

• Valutare l’ustione

• Se necessario, allertare il 118

• Togliere gli abiti … non quelli a contatto!


Le Ustioni
Comportamento - 2

• Coprire con panni o garze sterili

• Lavare con acqua FREDDA (anche da

rubinetto)

• Monitorare il paziente

• In caso di emergenza: rianimazione


COSA FARE
Le Ustioni
Comportamento - 3

Cosa NON fare:


Dare da bere alcolici
Applicare olio o disinfettante o rimedi
casalinghi
Rimuovere il tetto di bolla
Togliere i tessuti a contatto o adesi alla pelle.
Riassumendo

• Ustioni = Lesioni importanti


• Primo – Secondo – Terzo grado
• Regola del 9 per calcolare l’estensione
• Valutazione dell’ustione
• Manovre di Primo Soccorso
• Monitoraggio ed allertamento .
GRAZIE

 per

 L’ATTENZIONE

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