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Martedì 21/09

L’ATTIVITÀ ECONOMICA E LE AZIENDE

L’attività economica nasce per soddisfare i bisogni delle persone, riunite in istituti, impiegando fattori di
produzione. Una parte dell’attività è dedicata all’erogazione dei servizi, escludendo perciò il processo di
fabbricazione.

L’attività economica è svolta dalle persone per le persone. Le persone fanno parte di varie società umane che
influenzano e da cui sono influenzate. Le persone agiscono secondo razionalità limitata e vincoli di reddito,
tempo, memoria, capacità analitiche, risorse.

Esiste una distinzione tra persona e homo oeconomicus:

L’homo oeconomicus è autonomo, egoista, motivato solo da redditi e ricchezza, in grado di valutare tutto
secondo razionalità assoluta.

La persona umana è membro di società umane, svolge l’attività economica come mezzo e non come fine,
opera secondo razionalità ma limitata, dà valore a solidarietà, lealtà, progresso.

I bisogni sono esigenze di un bene necessario agli scopi della vita. Si distinguono in due classi:

I bisogni naturali (o fisiologici) sono suscitati dalla componente biologica della persona.

I bisogni sociali sono suscitati dalla sfera spirituale delle persone e dal fatto che le singole persone
interagiscono con vari insiemi di altre persone che formano le società umane (bisogni sociali, etici, estetici…).

Nel 1964 Maslow teorizzò la Gerarchia dei Bisogni: elementari (componente fisica), sicurezza (fisica, stabilità,
occupazione, regole), socialità (relazioni interpersonali positive), stima (di sé e da parte degli altri), realizzazione
(poter esprimere ed utilizzare conoscenze e capacità). Nel momento in cui la risorsa è illimitata, ciò non genera
un problema nel bisogno economico.

La disponibilità di beni non sempre richiede la fabbricazione, passa dalla produzione di beni e dall’erogazione
di servizi. I beni si distinguono in:

I beni economici derivano dalla scarsità di risorse, si identificano in merci e servizi utili per il soddisfacimento
dei bisogni delle persone.

I beni non economici (o beni liberi) non sono soggetti a limiti di scarsità, sono liberamente disponibili in
quantità e qualità più che sufficienti rispetto alle esigenze delle persone che ne sentono il bisogno.

Una serie di input sottoposti al processo di fabbricazione costituisce un output.

Categorizzazione dei beni economici:

• Beni complementari (zucchero e caffè)

• Beni differenziabili/non differenziabili o commodities (capi d’abbigliamento sartoriali/petrolio, risorse scarse)

• Beni strumentali (macchinari di produzione)

• Beni ad utilizzo singolo (alimenti, imballaggi)

• Beni durevoli (elettrodomestici, automezzi)

• Beni di consumo individuali/beni di consumo collettivo (bevande/difesa nazionale, spettacoli)

• Beni privati/beni pubblici (abitazioni private/giustizia, sanità)

L’attività economica (produzione e consumo di beni economici) si svolge mediante varie classi di operazioni:

• Le operazioni di trasformazione tecnica (trasformazione fisica, spaziale, logica) delle materie prime, degli
impianti, dei dati delle conoscenze (imprese manifatturiere, imprese commerciali e aziende di credito e di
assicurazione)

• Le operazioni di negoziazione di beni privati e beni pubblici, lavoro, capitali, coperture di rischi

• Le operazioni di configurazione e di governo degli istituti: configurazione dell’assetto istituzionale


(ovvero chi governa l’attività economica), organizzazione, rilevazione e informazione.

Mercoledì 22/09

CHE COS’È L’ECONOMIA AZIENDALE?

L’economia aziendale è una scienza sociale (studia gruppi sociali):

• Complementare all’economia politica

• Attraverso l’economia aziendale si cerca di individuare le modalità migliori di svolgimento dell’attività


economica

• Vuole combinare l’innovazione tecnologica con l’innovazione economica

• Vuole contribuire al progresso economico come strumento di progresso civile

• Adotta il principio dell’unitarietà nello studio dei fenomeni aziendali

Il fondatore della disciplina dell’economia aziendale è Gino Zappa (1920) e ha come oggetto di indagine
l’azienda. L’azienda è l’ordine economico di un istituto.

L’economia aziendale osserva le singole aziende e cerca una generalizzazione, una regola partendo dai casi;
mentre l’economia politica (micro e macro economia) osserva gli aggregati di aziende (sistemi politici) o il
singolo ma come sintesi dell’aggregato.

L’economia aziendale ha per oggetto le persone non come singoli, ma istituti e aziende.

Le informazioni relative alla gestione aziendale vengono veicolate attraverso “state holders” (portatori di
interessi, ovvero i soggetti che hanno interesse di comprendere l’andamento della società). Il bilancio di
esercizio è lo strumento mediante il quale vengono fornite informazioni a un pubblico esterno all’azienda.

-lo Stato è interessato a ottenere le informazioni perché le aziende pagano delle tasse che rappresentano per
lo Stato il gettito fiscale;

-le banche sono interessate a ottenere informazioni per decidere se concedere o meno un prestito;

-gli investitori sono altri “state holders” perché sono interessati ad avere un ritorno sull’investimento, una
remunerazione sul capitale investito.

Le società per azioni possono essere quotate e non quotate. Le società quotate (ad esempio la Borsa di
Milano) sono società i cui soci possiedono azioni, e le azioni possono essere scambiate liberamente e
quotidianamente sul mercato finanziario. La maggior parte delle aziende italiane non sono quotate, ciò vuol
dire che non sono aperte sul mercato, a meno che tutti i soci decidono di venderle.

L’economia aziendale è una scienza sociale perché studia il comportamento delle persone, e l’attività
economica si svolge secondo un ordine particolare di istituti che viene definito azienda.

GLI ISTITUTI, LE AZIENDE

Ciascuna persona partecipa a più società umane di varia natura: famiglie, Stato, istituti pubblici, Chiesa,
imprese, partiti politici, sindacati di lavoratori, associazioni di beneficienza…

Ogni società umana persegue il bene comune dei suoi membri che è il prodotto della cooperazione.
L’economia aziendale ha per oggetto non le persone come singoli, ma istituti e aziende.

Un istituto è una società umana (gruppo di individui) che si dota di regole di comportamento e strutture
(istituzioni) relativamente stabili e codificate, condivise ed accettate.

L’attività economica si svolge prevalentemente in istituti, cioè in società umane che nel perseguimento del
bene comune dei membri sono dotate di regole e di strutture di funzionamento stabili nel tempo (istituti:
società umane che assumono carattere di istituzioni).

La produzione ed il consumo si attuano prevalentemente attraverso istituti per due ordini di motivi: per
soddisfare i bisogni di socialità, e perché determinati fini non possono essere raggiunti da soli.

Due fenomeni economici fondamentali si manifestano all’interno di un istituto, ovvero la rendita organizzativa e
il risultato residuale:

• La rendita organizzativa: in virtù del fatto che gli istituti devono necessariamente dotarsi di regole
condivise ed accettate, gli istituti generano una rendita organizzativa che è frutto della cooperazione di
individui che appartengono allo stesso istituto.

• Il risultato residuale: quanto residua ex-post dopo aver remunerato tutte le negoziazioni ex-ante
(definizione di profitto). Se decidessi di investire su una società otterrei un profitto solo se la società
presenta un risultato economico positivo, ma prima di avere il risultato residuale bisogna remunerare i
contratti ex-ante stabiliti con i soci.

L’economia aziendale si occupa di 4 classi di istituti: le famiglie, le imprese, lo Stato e gli enti pubblici, gli
istituti non-profit.

Si definisce azienda, per astrazione, l’ordine strettamente economico di un istituto, ossia l’insieme degli
accadimenti economici disposti ad unità secondo le proprie leggi.

(Il pagamento di un dipendente, l’acquisto di una fabbrica, la vendita di una penna sul mercato sono
accadimenti economici)

1. Le famiglie

2. Le imprese

-Produzione di bene o servizi

-L’azienda viene creata se c’è un’idea di business


interessante e per il fine di soddisfare bisogni

-Coloro che investono nell’azienda in qualità di soci:


investono denaro, diventano soci e si aspettano una
remunerazione in termini monetari a fine anno

-Le banche sono conferenti di capitale di prestito


poiché finanziano un’azienda ma non ne diventano
soci

Se un’azienda fallisce, i soci che hanno portato capitale di rischio vengono definiti creditori residuali. I
creditori residuali, in caso di fallimento, riotterranno il capitale prestato solo dopo che sono stati rimborsati tutti
gli altri creditori, fornitori, lavoratori, banche… Tendenzialmente i soci non ottengono la restituzione del
capitale investito.

3. Lo Stato e gli enti pubblici

4. Gli istituti non-profit

-Azienda che non ha come obiettivo quello di


generare un profitto, come ad esempio le associazioni
o le fondazioni

Martedì 28/09

LE COMBINAZIONI ECONOMICHE DI ISTITUTO. LE OPERAZIONI DI CONFIGURAZIONE DELL’ASSETTO


ISTITUZIONALE. LE GESTIONI DELLE IMPRESE.

L’economia aziendale si occupa, in generale, delle azioni e dei fenomeni che si manifestano nell’azienda e nel
suo ambiente (le attività interne di produzione e di vendita, i comportamenti dei clienti e dei fornitori, le
variazioni della normativa economica ecc.)

Sono azioni e fenomeni (economici e non economici) avvinti al sistema da relazioni molteplici; si usa
l’espressione “sistema degli accadimenti”.

Una speciale categoria di accadimenti è rappresentata dal sistema delle operazioni: sistema delle attività
svolte dalle persone che compongono l’organismo personale d’azienda.

Tali operazioni, nel loro insieme, formano:

• Combinazioni economiche

• Combinazioni produttive (con riguardo ai processi di produzione economica)

• Combinazioni di consumo (con riguardo ai processi di consumo)

Per analizzare l’articolazione delle combinazioni economiche si ricorre ad alcuni concetti chiave:

Coordinazioni economiche parziali: ossia in insiemi i processi caratterizzati da una funzione (ad esempio
ideare e sviluppare nuovi prodotti, fabbricare i prodotti, vendere i prodotti, acquisire i mezzi finanziari, gestire i
prestatori di lavoro)

Competenze specialistiche applicate al loro svolgimento (ad esempio competenze di progettazione, di


fabbricazione, di marketing, di finanza, di gestione del personale).

Le coordinazioni parziali di tutte le imprese sono riducibili alle seguenti classi e sottoclassi:

1. Configurazione dell’assetto istituzionale: è la prima combinazione economica che si articola in qualunque


azienda (imprescindibile)

2. Gestione: gestione caratteristica, finanziaria, patrimoniale, tributaria, assicurativa

3. Organizzazione

4. Rilevazione

1.LA CONFIGURAZIONE DELL’ASSETTO ISTITUZIONALE

Sono le operazioni che determinano la nascita, il disegno di base, le trasformazioni e la cessazione dell’istituto:

• La costituzione dell’istituto: un notaio redige un atto costitutivo e uno statuto:

◦L’atto costitutivo dà formalmente origine all’azienda

◦Lo statuto integra l’atto costitutivo ed individua tutte le regole di funzionamento dell’azienda; ma
l’azienda può iniziare a lavorare solo quando è iscritta presso il registro delle imprese, essendo lo
strumento di pubblicità per il quale l’azienda viene resa nota alle persone.

• La compagine iniziale dei “soci” e le successive trasformazioni: se la società è composta da più soci
bisogna stabilire le quote di partecipazione; i soci assumono la qualifica perché apportano il capitale di
rischio.

• La prima scelta e le trasformazioni di forma giuridica: la scelta della forma giuridica configura la tipologia
di società che si decide di creare; si distinguono in società di persone e società di capitali:

◦Nelle società di persone i soci hanno una responsabilità illimitata, ovvero non limitata al capitale
conferito, ma che si può estendere anche ai beni personali. Tuttavia, l’ordinamento giuridico offre una
tutela, le azioni di responsabilità, che prevedono il risarcimento danni in sede civile o penale.

◦Nelle società di capitali la responsabilità dei soci rimane limitata al capitale conferito, senza
rispondere dei beni personali.

• La configurazione degli organi di governo: si stabilisce chi si occuperà della gestione della società. Nelle
società di capitali di dimensione consistente è obbligatoria la presenza di un consiglio di amministrazione ed
eventualmente diventa obbligatoria anche la presenza di un collegio sindacale.

◦Il consiglio di amministrazione è l’organo che si occupa di gestire la società, è composto da


consiglieri di amministrazione, ed il consigliere di amministrazione che riceve le deleghe ha il nome di
amministratore delegato o CEO (Chief Executive Officer)

◦Il collegio sindacale è un organo che si occupa di controllare l’operato del consiglio di
amministrazione.

◦Entrambi sono eletti dall’assemblea dei soci. Il modello descritto è il modello tradizionale di Corporate
Governance, tuttavia dal 2005 una riforma del diritto ha previsto l’introduzione di altri due governi,
ovvero il modello monistico (derivazione anglo-americana, un solo organo di governo, l’assemblea dei
soci nomina solo il consiglio di amministrazione, il quale al suo interno si va a dotare di comitati) e il
modello dualistico (derivazione tedesca, l’assemblea dei soci non nomina il consiglio di
amministrazione, ma il comitato di sorveglianza, il quale nomina il consiglio di amministrazione)

• Le acquisizioni, fusioni, scissioni

• La stipulazione di alleanze

• La liquidazione dell’istituto

Tutte le altre classi di operazioni (gestione, organizzazione, rilevazione) sono fortemente influenzate dalle
scelte di configurazione dell’assetto istituzionale.

Distinzione tra SRL e SPA:

• SRL (Società a Responsabilità Limitata): il capitale è diviso in quote societarie.

• SPA (Società Per Azioni): il capitale è suddiviso in azioni, che possono essere quotate o non quotate. In
Italia le società quotate sono solo 300 circa rispetto alle oltre 10.000 americane.

LA LOGICA DELLE RILEVAZIONI CONTABILI

Le rilevazioni contabili sono propedeutiche alla predisposizione del bilancio di esercizio, poiché la loro logica
permette di rilevare i fatti di gestione contabilmente, e successivamente una volta l’anno tutte le aziende sono
obbligate a redigere il bilancio di esercizio (lo strumento degli state holders).

Il circuito della gestione

Si rilevano gli accadimenti economici, le operazioni di gestione.

1. Finanziamento: senza capitale non si può dare avvio ad alcun business. Il finanziamento può essere a
titolo di capitale di rischio o a capitale di terzi (banche o altri finanziatori che non diventano soci ma
assumono la qualifica di creditori).

2. Impiego: Si acquistano perciò fattori produttivi (materie prime, macchinari, dipendenti…)

3. Trasformazione: il momento in cui una serie di input vengono trasformati in uno o più output che possono
essere un bene da immettere sul mercato o dei servizi da erogare.

4. Vendita: permette di ottenere una nuova fonte di capitale, che a sua volta permette di attivare un nuovo
circuito della gestione.

Dal punto di vista contabile, non viene considerato il processo di trasformazione essendo un processo interno
all’azienda e dunque non richiede alcuna negoziazione sul mercato.

Mercoledì 29/09

Il prospetto Fonti-Impieghi: introduce la logica e il funzionamento di un bilancio.

Le aziende (e quindi le società) sono soggetti giuridici autonomi. Ciò vuol dire che se si diventa direttori
finanziari di una società si deve fare il bilancio della società, come un’entità giuridica autonoma, seguendo i
principi di redazione previsti dalla regolamentazione contabile italiana.

Nel lato delle fonti bisogna spiegare qual è la provenienza del capitale, mentre nel lato degli impieghi come è
utilizzato il capitale. Il lato delle fonti deve essere sempre uguale al lato degli impieghi, altrimenti le scritture in
partita doppia non si chiuderanno e il bilancio di esercizio non quadrerà.

ì
mummies


materieprime100

24240 Nell’attivo dello stato patrimoniale vengono riclassificati


art tutti gli impieghi che possono essere utilizzati per più di
un ciclo operativo (circuito della gestione).

24250 Nei costi del conto economico si scrivono tutti gli


g impieghi che hanno un utilizzo singolo. Entrambi i
macchinari e le materie prime sono fattori produttivi, ma
i macchinari sono utilizzabili per un periodo pluriennale.
La prestazione del dipendente corrisponde alle materie
prime e quindi rientra nei costi perché si acquista ogni
mese.

I ricavi di vendita sono una fonte di capitale senza obbligo di restituzione, mentre il capitale sociale prevede
l’obbligo di restituzione.

ati moniapassivo

bancack

crediti 1 01 2021

immemateriali

immateriali

LA PARTITA DOPPIA

Nelle aziende, cronologicamente, viene rilevata la contabilità mediante le scritture contabili. Ciò avviene
mediante la tecnica della partita doppia, il documento sul quale vengono registrate le operazioni di contabilità
si chiama libro giornale. Cronologicamente, ogni giorno, le società registrano gli accadimenti aziendali; alla
fine dell’anno vengono importati i saldi della contabilità su questi prospetti.

Il saldo tra “dare” e “avere” deve essere pari a zero, ovvero ogni operazione che si rileva contabilmente
richiede almeno due conti con gli importi uguali in “dare” e “avere”. Le due parole derivano da un gergo
contabile, ma in realtà non corrispondono al significato letterale dei termini utilizzati.

Si ha una posizione in “dare” sempre quando abbiamo una posizione positiva del lato degli impieghi (attivo e
costi). Se paghiamo un fornitore e prendiamo i soldi da un conto corrente, i soldi verranno scritti in “avere”.

Il lato delle fonti funziona in maniera opposta: se si ha una variazione in diminuzione del lato delle fonti la
scrittura è in “dare”.

Quando si registrano le scritture in contabilità (indipendentemente che vi sia stato un pagamento oppure no),
si registra prima la fattura e in un momento successivo il pagamento, e ciò non è mai contestabile. Questo è
legato al principio di competenza, per cui l’accadimento economico viene rilevato quando accade e non
quando vi è l’esborso monetario.

29

092021 materieprimecontoacquisti iPod A


debitiversoifornitori 1000

clientiversoifornitori 1000
30

10 2021
bancaCIC 1000

Giovedì 7/10

2.LA GESTIONE

La gestione è il vasto insieme di operazioni attraverso le quali l’impresa attua direttamente la produzione
economica (progetta, acquista, trasforma, vende).

La gestione è utilmente scomponibile in cinque insiemi di attività:

• Gestione caratteristica

• Gestione finanziaria

• Gestione patrimoniale

• Gestione tributaria

• Gestione assicurativa

La gestione caratteristica è l’insieme delle operazioni di gestione che: identificano la “funzione economico-
tecnica” tipica di ciascuna impresa; suscitano la gran parte dei costi e dei ricavi dell’impresa. Comprende le
attività che permettono di raggiungere la “mission aziendale”, ovvero il motivo per cui si crea un’azienda
(attiene ad esempio all’acquisto di fattori produttivi, alla fase di trasformazione, alla fase di vendita).

La gestione caratteristica è tipicamente una gestione “attiva”, perché se condotta con una buona strategia
aziendale, produce un risultato reddituale positivo, ovverosia il reddito operativo della gestione
caratteristica. Il risultato è positivo solo quando i ricavi sono sopra i costi operativi, mentre al contrario si ha
una gestione “passiva” con un reddito operativo negativo.

Nelle imprese manifatturiere la gestione caratteristica si articola nei seguenti insieme di operazioni:

• Ricerca e sviluppo (qualora non abbiano i requisiti per essere capitalizzate. Quando si hanno costi di ricerca
e sviluppo che possono essere capitalizzati, vuol dire che quel costo non può essere iscritto nel conto
economico, ma nello stato patrimoniale nella sezione delle immobilizzazioni immateriali)

• Acquisto di merci e di servizi destinati alla produzione/fattori produttivi

• Fabbricazione/trasformazione di input in output

• Commercializzazione/vendita sul mercato dei prodotti (o erogazione di servizi)

• Logistica (insieme di attività che permettono ai prodotti di raggiungere i mercati)

La gestione caratteristica genera vari insiemi di negoziazioni che si sostanziano in:

• Negoziazioni di beni privati (sia in posizione di acquirente sia in posizione di venditore)

• Negoziazioni di beni pubblici

• Negoziazioni di lavoro

• Negoziazioni di coperture di rischi particolari (in riferimento alle assicurazioni sul trasporto)

Nella gestione caratteristica si producono inoltre crediti e debiti di regolamento. Nella contabilità vi sono
sempre due momenti: il primo è quando si registra la fattura ricevuta o emessa, il secondo è quando si dà
seguito al regolamento monetario mediante pagamento. Se nella gestione caratteristica si vanno a generare la
maggior parte dei ricavi e dei costi di natura operativa, si generano due partite di credito e debito verso
fornitori, che nella parte teorica vengono definiti debiti di regolamento. La contropartita dei ricavi di vendita
saranno i crediti verso clienti, generando i crediti di regolamento. I crediti e i debiti di regolamento prevedono
spesso pagamenti e incassi a dilazione. (Debiti verso fornitori e crediti verso clienti)

La gestione finanziaria è l’insieme delle operazioni volte a coprire il fabbisogno finanziario, ossia il
fabbisogno di mezzi monetari necessari per avviare l’impresa e per sostenere lo sviluppo. Esso nasce perché
di regola nelle imprese gli incassi derivanti dalle “vendite” si manifestano successivamente ai pagamenti
derivanti dagli “acquisti”. Le imprese coprono il fabbisogno finanziario ricorrendo a:

• Capitale proprio o capitale di rischio (i soci diventano finanziatori)

• Capitale di prestito (mutui, obbligazioni,…) il finanziatore non diventa socio come nel primo caso, ma
rimane creditore della società

La gestione finanziaria è una gestione “passiva”: comporta interessi passivi sul capitale di terzi e
remunerazioni del capitale proprio (solo se il risultato è positivo, e quindi nei confronti dei soci che hanno
messo a disposizione una somma di denaro attraverso la quale la società è stata avviata e si è sviluppata). Nel
caso del capitale di prestito, l’utilizzo genera interessi passivi che devono essere corrisposti al finanziatore.

La gestione finanziaria si compone essenzialmente dei seguenti insiemi di attività:

• Previsioni ed analisi del fabbisogno finanziario

• Valutazioni di tipo istituzionale ed economico in merito alla combinazione ottimale di ricorso al capitale di
rischio e al capitale di prestito (soci o soggetti esterni).

• Pianificazione e attuazione delle negoziazioni di capitale di rischio e di capitale di prestito

• Gestione dei relativi contratti

La gestione patrimoniale: può accadere che, per un certo periodo di tempo, un’impresa disponga di mezzi
monetari eccedenti rispetto a quanto richiesto dalla gestione caratteristica (in generale, dalle altre gestioni); in
questi casi, si attiva la gestione patrimoniale che consiste nell’investimento di tali mezzi monetari al fine di
trarne un reddito (ad esempio, la Apple ha la capacità di generare un enorme surplus di liquidità che non viene
assorbita dalla gestione caratteristica, e questo surplus viene investito in attività più fruttifere, come ad
esempio acquistando titoli di Stato o quote di altre imprese, avendo così un ritorno più alto dell’interesse che
si riceve lasciandolo sul conto bancario. Queste attività attengono alla gestione patrimoniale).

L’investimento può consistere, ad esempio, nell’acquisto di titoli di Stato o di azioni di altre imprese.

La gestione patrimoniale è in linea di principio una gestione “attiva”, ma talvolta può essere “passiva”, ovvero
può provocare perdite (ad esempio, per quotazioni decrescenti delle azioni acquistate).

In corrispondenza delle scelte di investimento, la gestione patrimoniale si attua attraverso vari tipi di
negoziazioni:

• Negoziazioni di capitale di prestito: se si decide di investire in titoli di Stato o in obbligazioni emesse dalle
imprese (se investiamo per titoli di Stato, l’azienda fa da finanziatore per lo Stato);

• Negoziazioni di capitale di rischio: se si decide di comprare azioni (quote di capitale di rischio) (la società
diventa controllata e l’azienda non è più un prestatore, ma diventa socia di un’altra società);

• Negoziazioni di beni privati: se l’investimento consiste nell’acquisto di beni da reddito e di rivalutazione


(immobili, oggetti preziosi, opere d’arte,…) (distaccato dalla gestione caratteristica dell’azienda).

In linea generale, tutti gli investimenti della gestione patrimoniale si ispirano all’obiettivo di ottenere profitti netti
positivi, ma è evidente che essi comportino sia costi accessori certi sia i rischi di non remunerazione e/o di
perdite in conto capitale.

La gestione assicurativa consiste nella copertura dei rischi particolari d’impresa (furti, incendi, danni a
terzi,…) mediante la sottoscrizione di contratti di assicurazione (negoziazioni di rischi particolari). I rischi
particolari possono derivare dalla gestione caratteristica e dalle gestioni patrimoniale e finanziaria. È una
gestione tipicamente “passiva” che comporta il costo dei premi assicurativi e di indennizzi solo a fronte di
equivalenti danni.

La gestione tributaria consiste nella liquidazione e nel pagamento della vasta gamma di tributi che le imprese
devono corrispondere allo Stato (e ad altri enti pubblici) a fronte dei beni pubblici ricevuti. Gli oneri tributari
sono suscitati sia dalla gestione caratteristica sia dalle gestioni patrimoniale e finanziaria. Differenti scelte
d’impresa (relative, ad esempio, alla forma giuridica, alle modalità di finanziamento, alle localizzazioni)
determinano differenti combinazioni e livelli di tributi da corrispondere. La gestione tributaria è tipicamente una
gestione “passiva”, comportando solo oneri tributari.

CICLO DEGLI ACQUISTI

Strutture contabili con rilevazioni delle fatture

iii

finanziarie

TEIFI

1. Registrazione della fattura (ricevute/emesse)

2. Regolamento monetario

-In data 20/01/2021 la società riceve fattura per acquisto merci per 1000 euro, pagamento pronta cassa.

merci e acquisti d

III debiti fornitori A 1.000

debitiv1fornitori d 1.000

IIII bancache A 1.000

-In data 25/01/2021 si riceve fattura per un importo pari a 2000 euro. Il pagamento avviene tramite cambiale
passiva.

materieprimeciacquisti d 2.000

Iggy debiti v1fornitori a 2.000

debito fornitori d 2.000

35gal cambialipassive A 2.000

cambialipassive d 2.000

bancaCIC A 2.000

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cambiacipassivernado materieprine

i 2000

-In data 1/04/2021 si riceve fattura per servizi di fornitura di energia elettrica, e l’importo per la fattura è di 800
euro, pagabile a mezzo di bonifico bancario a 60 giorni.

speseperservizielettrici d 800

III debitiv1fornitori a zoo Ep

debiti vifornitori
LEI

bancade 800

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800

LA RILEVAZIONE CONTABILE DEGLI ANTICIPI A FORNITORI

Si parla di rilevazione contabile degli anticipi a fornitori quando viene corrisposta una somma di denaro a
fornitore in anticipo rispetto a quando le materie prime, le merci o i prodotti verranno consegnati.

Per acquistare una partita di materie prime bisogna ordinarle, il fornitore chiede un anticipo o acconto, per poi
consegnarle. I fatti di gestione devono essere registrati nel bilancio.

-La società a, in data 1/04/2021, versa un acconto ad un fornitore di merci, l’ammontare dell’anticipo è di 2000
euro. In data 20/04 la società riceve la merce e la fattura, e l’importo della fattura è di 3500 euro. Il saldo è
versato a mezzo di conto corrente bancario a 30 giorni.

1 04 2021 anticipo 2000E

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Martedì 12/10

Il significato economico delle 5 aree di gestione può essere analizzato anche sotto:

-Il profilo reddituale: indagare il formarsi di costi e ricavi (più generale di componenti positivi e negativi di
reddito), ovvero il formarsi del risultato reddituale (utile o perdita). Da questo punto di vista la gestione
caratteristica e la gestione patrimoniale sono le due tipiche gestioni attive, mentre gestione finanziaria,
assicurativa e tributaria sono le tre tipiche gestioni passive.

Si ha una gestione attiva a quando i ricavi sono maggiori dei costi, o i componenti di reddito positivi sono
maggiori dei componenti di reddito negativi. Quando i ricavi sono maggiori rispetto ai costi, il risultato
economico di periodo è positivo e viene chiamato utile di esercizio; quando i ricavi sono minori dei costi, il
risultato economico di periodo è negativo (ricavi meno costi), e viene chiamato perdita di esercizio.

Se si ottiene un utile di esercizio, in linea teorica viene distribuito ai soci mediante i dividendi, perché
rappresenta la remunerazione del capitale investito. Questo utile di esercizio, che rappresenta la creazione di
ricchezza in seguito ad una buona gestione aziendale, deve essere accostato al patrimonio netto, ossia l’area
dello stato patrimoniale passivo che identifica i rapporti con i soci (anche il capitale sociale è riclassificato nel
patrimonio netto).

Se l’azienda dichiara una chiusura in perdita o in pari, essa non distribuirà dividendi, e sul mercato il prezzo
comincerà a calare e probabilmente gli investitori inizieranno a vendere. Invece, in una società non quotata, la
tendenza degli italiani è quella di chiudere in un intorno di zero (motivi di carattere fiscale).

-Il profilo monetario: significa studiare i flussi di liquidità in entrata e uscita monetarie, ossia le riscossioni in
cassa e i pagamenti suscitati dalle varie classi di negoziazioni. La ricostruzione del profilo monetario, ovvero
delle operazioni di riscossione e pagamento, avviene mediante il rendiconto finanziario.

3.L’ORGANIZZAZIONE

L’organizzazione di compone di due grandi classi di attività:

• Progettazione dell’assetto organizzativo: la struttura organizzativa (chi deve fare che cosa, chi dipende da
chi…) e i sistemi operativi (come si formulano i piani aziendali, come si gestiscono le persone, come
fluiscono le informazioni,…). La progettazione dell’assetto organizzativo viene letta attraverso un
documento: l’organigramma.

• Gestione dei prestatori di lavoro o gestione del personale (messa in atto dei sistemi di ricerca e
selezione, di valutazione, di retribuzione, di carriera ecc.)

È la base della motivazione delle persone e dell’efficienza aziendale.

4.LA RILEVAZIONE

Le operazioni di rilevazione sono attività di raccolta, elaborazione, conservazione, diffusione dei dati e delle
informazioni e servono per supportare le scelte dei decisori sia interni sia esterni all’azienda.

Si compone di parti denominate:

• contabilità generale (il bilancio di esercizio mostra le voci ma non in dettaglio, ad esempio la voce debiti
verso fornitori);

• contabilità analitica (nelle schede di contabilità analitica è possibile ricostruire la posizione di ogni singola
posta di bilancio);

• sistemi informativi direzionali (permettono di veicolare l’informazione al management), ecc.

La relazione sulla gestione (documento obbligatorio) e la dichiarazione non-finanziaria, che hanno l’obiettivo di
andare a descrivere i fatti di carattere qualitativo che attengono alla gestione aziendale.

FATTURE DA RICEVERE

Il ciclo degli acquisti è la società per la quale stiamo tenendo la contabilità. Vi si trovano acquisti di materie
prime, merci o servizi, caratterizzati da consumo singolo (l’acquisto dei fattori produttivi a utilità pluriennali
come le immobilizzazioni non passa nel conto economico, ma nello stato patrimoniale). La registrazione
dell’acconto non prevede il possedimento delle materie prime, merci o servizi.

Le fatture da ricevere sono una fattispecie contabile che si configura nel caso in cui la società abbia ricevuto o
utilizzato materie prime, merci o beni di consumo, ma alla fine dell’anno (31/12) non ha ancora ricevuto la
fattura (a causa di una serie di ritardi amministrativi da parte del fornitore). Alla fine del periodo amministrativo,
se siamo i direttori finanziari di una società e stiamo tenendo una contabilità per poter fare il bilancio di
esercizio, dobbiamo chiederci se ci sono delle fatture che la società deve ancora ricevere. Se la risposta è sì,
prima di chiudere il bilancio di esercizio bisogna registrare contabilmente la fattispecie contabile della fattura
da ricevere (completamente diverso dall’acconto). Nell’acconto a fornitori la società paga e non si ha nulla nel
magazzino, mentre nelle fatture da ricevere bisogna ancora registrarle ma non nei debiti verso fornitori (perché
non ancora ricevuta).

-Durante l’esercizio 2021 si utilizzano servizi di consulenza per Euro 2.000. Tuttavia, al 31/12 la società non ha
ancora ricevuto relativa fattura.

servizidiconsulenza 2000 Cec


Iggy

Fatture da ricevere 2000 spp

Fatturedaricevere spp
Iggy

Debitirifornitori 2000 spp

debitivifornitori 20002000 spp

gg Bancacic spa
-Al 29/12/2021 la società riceve merci per un valore complessivo di 1.000 euro, tuttavia al 31/12 non ha ancora
ricevuto contestuale fattura.

noniezhaperchécegaturedaemetterelriceverevengono

IIII spp scritteunavoltaacciannocpotrederoaggiungersene

Maffefffetteiempff
Fatturedaricevere 10001000 spp

III debitivigorniton

IZLIIIIY.smtne.a.EE

CICLO DELLE VENDITE

1. Emissione della fattura (primo momento contabile)

2. Regolamento monetario (secondo momento contabile)

Anche il ciclo delle vendite (speculare a quello degli acquisti) prevede sempre la registrazione di due contabili.
Nel momento in cui la società emette la fattura, la emette al cliente, e questa viene regolata dal punto di vista
monetario.

-Il 6/02/2021 la società vende prodotti finiti sul mercato per un importo pari a euro 1.500. Il pagamento avverrà
a mezzo di conto corrente bancario a 30 giorni.

il credito verso clienti, per definizione, è il


creditiuccienti
GIF



prodottifiniticvendite




1500



II ricavo competenza

di





diritto di ricevere una somma di denaro da
parte di un cliente per una prestazione
6az bancacic
1500
spa
che la società ha già effettuato

2021 creditiv1clienti 1500 spa

-Il 2/07/2021 la società vende merci per euro 3.000 ed emette contestuale fattura. Il pagamento avviene a
mezzo di conto corrente bancario dopo 60 giorni.

SPA
selettività

3000
300
spa

II ancaci creditiviccienti
sooo

Mercoledì 13/10

ANTICIPI O ACCONTI DA CLIENTI

La società vende merci, e il cliente risponde un anticipo o acconto per ricevere una partita di merci. Il cliente
corrisponde inizialmente una somma di denaro, e successivamente riceverà merci. In un terzo momento il
cliente pagherà e la società incasserà.

-in data 2/10/2021 si riceve un anticipo da clienti per euro 1.000. In data 28/10/2021 la società vende prodotti
finiti per un importo pari a euro 3.000 ed emette contestuale fattura. Il pagamento del saldo avverrà a mezzo di
bonifico bancario a 30 giorni.

Ip
ÈTITI
1000

2810creditiviccientiff
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clientidanticipi 1000
Igf

creditiuccienti 1000 spa


SI
prodottiginiti

bancarie 1000 spa EIidendita

LI creditiviccianti 1000

-il 2/02/2021 la società riceve un anticipo da clienti pari a 2000 euro. Alla data del 15/02 la società vende al
cliente merci ed emette contestuale fattura per importo pari a euro 6.000. Il pagamento del saldo avverrà a
mezzo di conto corrente bancario a 60 giorni.

oancacic

II
clienti 6000 SPA

Igepereditivi godo er

clientidanticipi spp
LEI

creditiviccienti 2002000Spa

III ancaci creditiviccienti


It
4004000

Per definizione, il ricavo di competenza si ha quando il processo di produzione è terminato, e contestualmente


vi è stato il passaggio di proprietà del bene dalla società al cliente. Non si fa riferimento all’incasso, che è un
momento successivo.

FATTURE DA EMETTERE

La società ha fornito al cliente una partita di merci di prodotti finiti e alla fine dell’anno la nostra società non ha
ancora emesso la fattura al cliente. Le fatture a clienti si emettono a fine anno 31/12 prima di chiudere il
bilancio di esercizio.

-alla data 29/12/2021 la società consegna ad un cliente merci per un importo pari a euro 2.000. Tuttavia, al
31/12/2021 la società non ha ancora emesso fattura.

ittici
creditiviccienti 2

III fatturedaemettere SE
2000

oancacic

III creditiv1clienti 2002000 È

CICLO DEL LAVORO

Vi sono scritture contabili che sorgono in seguito all’accadimento aziendale del pagamento dei salari/stipendi
dei lavoratori. Anche se il lavoratore è legato alla società con contratto a tempo indeterminato, i costi sono
considerati componenti di reddito negativi e non fattori produttivi pluriennali (quindi ad utilizzo singolo).

1. Retribuzione lorda

2. Contribuzione previdenziale e assistenziale (una parte a carico dell’azienda e una parte a carico del
lavoratore, nell’ultimo caso sui dipendenti grava una contribuzione che va principalmente all’INPS o alcune
volte all’INAIL (enti previdenziali e assistenziali in Italia) per cui la contribuzione funziona diversamente).
L’INPS è l’ente previdenziale e assistenziale che fornisce una serie di servizi sociali al lavoratore (malattia,
infortunio, maternità, pensione), e ciò avviene attraverso una contribuzione che avviene mensilmente.

3. TFR (trattamento di fine rapporto), rappresenta un accantonamento obbligatorio per legge che ogni anno
deve essere accantonato per ogni dipendente che è sottoposto a contratto di lavoro, per corrispondere ai
clienti la liquidazione, la quale ogni anno incrementa in base alla durata del lavoro (se lo cambia o se va in
pensione). Il TRF si effettua sempre il 31/12.

1. Come vengono rilevati salari e stipendi:

-il 30/10/2021 vengono liquidati salari e stipendi ai dipendenti per un importo pari a euro 10.000. Il 31/10/2021
si procede al pagamento dei dipendenti.

salariestipendi 10000
32

debiti vidipendenti 10000

debitiv1dipendenti10000

III bancaci SI
10000

Giovedì 14/10

LA STRUTTURA DELL’AZIENDA

• L’azienda può essere osservata come un sistema decisionale (quali decisioni vengono prese, da chi, quali
tempi e sequenze, quali logiche e procedure; decisioni strategiche d’impresa)

• L’esigenza di decidere è dettata dal continuo dinamismo interno ed esterno all’impresa

• Le decisioni in campo economico:

◦Sono soggette al vincolo di scarsità delle risorse

◦Impongono attente e rigorose analisi di convenienza economica comparata (attuata dai manager,
con lo scopo di ottenere una decisione ottimale), che possono essere svolte ricorrendo a modelli di
analisi economica per le decisioni

◦Sono adottate in condizioni di incertezza e, dunque, comportano rischi

◦Sono intenzionalmente razionali, ma soggette a limiti di razionalità (condizioni di razionalità limitata) e


di rischi di ritualizzazione

◦Producono conseguenze più o meno ampie e stabili sulle condizioni di futuro svolgimento
dell’impresa.

È di grande rilevanza, soprattutto nell’epoca moderna, la tempestività della risposta da parte dell’azienda.

Le grandi classi di scelte aziendali

• Il sistema di governo strategico delle imprese è articolato in grandi classi di scelte di:

◦Configurazione del sistema prodotto (cosa e come si produce, con quale tecnologia/materia ecc.;
vengono coinvolte diverse figure quali manager, tecnici, ingegneri, designer ecc.)

◦Dimensionamento della capacità produttiva (decidere in quale quantità produrre il bene in base al tipo
di consumatore; se la capacità produttiva sottodimensionata può essere interpretata come scelta
strategica, la capacità sovradimensionata può diventare una scelta sbagliata perché se il mercato non
riesce ad assorbire i beni prodotti questi restano invenduti. Per invogliare il consumatore ad ottenere
un bene di lusso bisogna sottodimensionare la sua produzione in modo tale da aumentare il valore, con
questa strategia bisogna fare leva sul prezzo mantenendolo stabile)

◦Estensione interfunzionale ed estensione verticale (quanto più l’azienda è estesa verticalmente, tanto
più essa è presente nei vari passaggi della linea produttiva e nella cosiddetta catena di creazione del
valore; un’azienda può integrarne un’altra a monte, ovvero acquistando a sua volta un’azienda;
integrare a valle significa ad esempio allargare un’azienda dalla sola produzione alla distribuzione)

◦Estensione orizzontale (capacità di espandersi in più linee produttive/diversi business)

◦Gestione patrimoniale, gestione finanziaria e gestione tributaria

◦Formazione e sviluppo del patrimonio (è una scelta strategica molto importante perché si configurano
una serie di decisioni, ad esempio il leasing: una forma contrattuale che permette di utilizzare un bene
per lungo tempo)

◦Relative all’assetto organizzativo e all’organismo personale

◦Assetto istituzionale

• L’esercizio del governo strategico dell’impresa consente di:

◦Influire sui componenti del reddito d’esercizio = performance corrente dell’azienda

◦Configurare la struttura dell’azienda = la base delle performance future

Queste scelte di configurazione di governo strategico influiscono sul reddito di esercizio, e quindi sulla
performance corrente e futura.

L’azienda interagisce costantemente con


l’ambiente, e da questo è influenzata ed
influenza.

→capitolo 4

Martedì 19/10

L’ORGANISMO PERSONALE E IL PATRIMONIO

L’organismo personale è l’insieme unitario delle persone che, con il loro lavoro, contribuiscono alla vita
dell’azienda. Sono membri dell’organismo personale d’impresa tutte le persone che fanno parte degli organi di
governo economico, di direzione e di esecuzione. È un complesso dinamico; deve essere flessibile. Le aziende
hanno sempre una struttura gerarchica: al primo livello vi sono i manager o i direttori di prima linea, e seguono
i dipendenti di livello inferiore.

Si analizza in due aspetti complementari:

• Le variabili individuali (le caratteristiche delle singole persone)

• Le variabili sociali (l’intensità e la qualità delle relazioni tra le persone)

Le variabili individuali

Le competenze professionali:

• Conoscenze e capacità tecniche (contabilità, elettronica, marketing, ecc.)

• Conoscenze e capacità relazionali (leadership, lavoro in gruppo, ecc.)

I valori: le convinzioni e le credenze in generale e, in particolare, relativamente all’attività economica; questi


non possono essere sottovalutati.

I bisogni in generale e, in particolare, i bisogni che si soddisfano (anche) mediante il lavoro.

Le variabili sociali

Sono le relazioni positive (cooperazione, coesione) e negative (conflitto), che si instaurano tra le persone. La
cooperazione e la coesione sono essenziali per il buon funzionamento delle organizzazioni. La coesione e la
cooperazione dipendono anche dalla condivisione di valori comuni: la cultura.

La cultura viene definita come l’insieme (o sistema) di idee, di valori, di credenze e di convinzioni condivisi da
un insieme di persone. Le idee e i valori condivisi dall’insieme delle persone dell’azienda in merito all’azienda
stessa costituisce la cultura aziendale.

Tre condizioni sono particolarmente importanti per attivare coesione e collaborazione tra i membri di un
gruppo:

1. Far sì che le persone abbiano valori condivisi o almeno compatibili;

2. Assicurarsi che in ogni gruppo ci sia un leader forte (e uno solo);

3. Adottare “incentivi” che premino anche i risultati del gruppo. Da qui nascono politiche di remunerazione
che prevedono (soprattutto per i manager) una parte di salario fisso e una parte di salario variabile, legata
a parametri di conto economico.

Il patrimonio di un’azienda è l’insieme delle condizioni di produzione e di consumo di pertinenza della stessa
in un dato momento (ad esempio impianti, fabbricati, marchi, brevetti, debiti, crediti, rimanenze, ecc.);
condizioni di produzione e di consumo denominate condizioni patrimoniali. Il patrimonio di un’azienda si trova
nello stato patrimoniale attivo, in particolare nella voce delle immobilizzazioni pluriennali.

Le condizioni patrimoniali sono: sia positive sia negative; materiali, immateriali e monetarie; esogene ed
endogene.

Nel patrimonio si riflette l’intera storia passata dell’impresa e delle circostanze d’ambiente nelle quali ha
operato ed è la base della vita futura dell’azienda.

T con 0 è la data di costituzione dell’azienda, da quel momento il


patrimonio dell’azienda evolve. Il patrimonio può incrementare o
decrementare.

Il concetto di patrimonio richiama il concetto di patrimonio di funzionamento. Il capitale di funzionamento è il


sistema di valori positivi e negativi che esprimono i valori delle condizioni patrimoniali di un’azienda. Il capitale
di funzionamento è una rappresentazione del patrimonio sotto forma di valori economici (ad esempio i valori
della cassa, dei crediti, degli impianti, del capitale netto, ecc.). Non tutte le condizioni patrimoniali, tuttavia,
trovano diretta rappresentazione nella tavola del capitale di funzionamento (in prima battuta nelle tavole di
bilancio nello stato patrimoniale attivo). Tutte immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie trovano
invece sempre rappresentazione nello stato patrimoniale attivo.

Immobilizzazioni materiali: impianti, macchinari, immobili, attrezzature, terreni, fabbricati;

Immobilizzazioni immateriali: brevetti (documenti, diritti), marchi (attribuiscono la possibilità di produrre


prodotti/servizi utilizzandolo; a differenza del brevetto il marchio non scade, ma può essere venduto), software,
avviamento (in fase di un’operazione straordinaria per la quale un’azienda decide di acquistarne un’altra).

La rappresentazione del capitale di funzionamento è parziale per due ordini di motivi:

1. I prestatori di lavoro non sono elementi del patrimonio e, ovviamente, il loro valore non appare nel capitale
di funzionamento;

2. Molte condizioni patrimoniali immateriali prodotte all’interno dell’azienda (del patrimonio tecnologico e del
patrimonio commerciale) sono rappresentabili, in linea di principio, come valori del capitale di
funzionamento, ma per diverse ragioni (legate principalmente alla regolamentazione contabile) non trovano
diretta rappresentazione nella tavola del capitale di funzionamento.

Si definiscono condizioni patrimoniali distintive (o risorse/competenze distintive), quelle condizioni


patrimoniali che:

1. Sono specifiche dell’azienda, ovvero, non sono disponibili sul mercato dei fattori produttivi (e perciò non vi
si può attribuire un valore e non possono essere rappresentate nello stato patrimoniale attivo, a meno che
si decida di vendere il valore nel marchio)

2. Hanno un alto impatto sul valore attribuito dal cliente agli output dell’azienda

3. Sono difficilmente replicabili (o trasferibili) e imitabili da altre imprese, in quanto:

A. Pluridisciplinali (richiedono più aspetti di conoscenza)

B. Frutto di apprendimento collettivo (tradizioni artigianali)

C. Basate su conoscenza tacita o codificate in linguaggi particolari (implicite).

Quanto più l’impresa è dotata di condizioni patrimoniali distintive tanto più forte è la sua posizione nel
realizzare le strategie competitive.

Si definiscono competenze centrali (Core Competences) le condizioni patrimoniali distintive e comuni a tutti i
sistemi di prodotto offerti da una stessa impresa. Le competenze centrali sono fonte per l’attivazione e lo
sviluppo di nuovi sistemi prodotto e sono alla base delle strategie di estensione verticale e di diversificazione.
Una ricca dotazione di competenze core è palesemente un ottimo presupposto per la vita duratura economica
dell’impresa.

salari e stipendice

ftp.s.si

iiiiaii 3

-Al 30/07/2021 vengono liquidati salari e stipendi lordi per il mese di luglio. L’ammontare è di euro 15.000 e il
giorno seguente si procede al pagamento dei lavoratori.

salariestipendi 15.000,5 ce

debitiv1 dipendenti spp

debiti dipendenti1500015.000 spp


Iggy

bancack spa

-Al 30/07 sono liquidati i contributi previdenziali e assistenziali a carico dell’azienda di importo pari a euro
1.000. L’azienda procederà al pagamento di tali contributi in data 16/08/2021 (sempre tra il 16 e il 18 del mese
successivo). (L’INPS è una contribuzione necessaria perché permette di ricevere dei servizi speciali).

contributiprev e ass E
3ft

debitivistitutipreneass 1001.000 spp

debitivistitutipreneass 1000 spp


Iggy

bancacio spa
TFR

-Al 31/12 si procede all’accantonamento per TFR per tutti i dipendenti presenti in azienda per un importo pari
a 2.000 euro.

accantonamentoTFR cacontropartitaèiedebitoenoncadanca solo


Iggy
quando

debitiperter
2.0002 gg cambialavoro
vainpensione
-il 1/02/2022 un dipendente cessa il rapporto di lavoro con la società. La quota di TFR spettante al dipendente
è pari a euro 1.500 ed era già stata interamente accantonata.

debitiperTFR 1.500 spp

Lj anca de ago sa
-il 1/03/2022 a seguito della cessazione del rapporto di lavoro di un dipendente, la società deve corrispondere
un TFR pari ad euro 1.700, di cui erano già stati accantonati euro 1.500. (Se il dipendente termina il rapporto di
lavoro infrannualmente potrebbe esserci una quota parte del TFR non ancora stata accantonata)

accantonamentoTFR 200

LÌ debitiperTFR Ep
200

debitiper Tfr 1.700 Spp

duca cio 1.700SPA


Mercoledì 20/10

LE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO

atitocodicapitaleproprioleschiacmezzipropri

a titolodicapitale diterzi mezzidti erzi iprestatorinonsonosoci macreditori


ilrimborsoècerto

Tto

riclassificatiirapporticonisocicuticieperdite

commerciacicaebitiversogornitori pagamentodicazionato scioggettodiscambioèieservizio

Dei

Intestati c'oggettodiscambioè ildenaro


-Alla data 30/06/2021 la nostra società a riceve un finanziamento bancario per un importo pari a 50.000 euro.
La restituzione di questo finanziamento avviene in quote costanti in 10 anni e il tasso di interesse stabilito
contrattualmente è pari al 10%. Al 31/12/2021 la società paga la prima rata del mutuo/prestito.

partedarestituirealearanca5000010 5.0002.500 ratasemestrale

Ratadelmutuoggetffite costodeeserviziopercasocietaiooix00.0005.000

bancac'e 50.000

Iff mutuipassivi 50.000 It èÉmuggssiuggo

mutuipassivi 2.500 SPP


37

dtuercasfpassivi2.500 stà
5000

-Il 1/01/2021 i soci costituiscono una nuova società SRL apportando un capitale pari a euro 10.000. Il capitale
è integralmente versato in fase di costituzione.

spesocisparazionisti

A P

II Effetti 1000010.000stiano
10.000

bancacio
social sottoscrizioni 100005Pa
spa FIIisaffenoo
sodo

Tuttavia la legge prevede che in fase di costituzione della società, i soci possono scegliere anche di non
versare integralmente quel capitale, richiedendo allo stesso tempo una percentuale minima di versamento in
fase di costituzione (del 25%). Il restante 75% viene versato in un periodo di tempo dilazionato quando i
decimi vengono richiamati dalla società.

-il 1/01/2021 i soci costituiscono una società con capitale sociale pari a 10.000. Il capitale versato in fase di
costituzione è pari al 25% (perché lo stabilisce la legge).

socialsottoscrizioni 1000010.0
Ggg

capitalesociale
ftp.n
Èigesociacepn
2.500

bancacic 2.500 spa socidsottos

1000042rad
socialsottoscrizioni 2.500 spa

CONFERIMENTO MISTO

È un’alternativa che prevede che vengano conferiti contemporaneamente denaro e beni in natura.

-il 1/01/2021 viene costituita una società con un capitale sociale di 10.000 euro. I soci conferiscono denaro
per 5.000 euro e macchinari per 5.000 euro. (I beni in natura devono essere disponibili il giorno stesso del
conferimento, e devono essere stati periziati nella realtà da dipendenti esperti che ne stabiliscono il valore)

LEI

copiàcestfajioni 1000010.000 If

SPA
c'e

panca
macchinari 5.000 SPA

socialsottoscrizioni a ooo spa

Martedì 26/10

IL MODELLO DEL BILANCIO DI ESERCIZIO. IL PRINCIPIO DI COMPETENZA

I soggetti coinvolti nella vita dell’azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni del suo
svolgimento, in termini di risultati conseguiti e di prospettive di economicità, anche al fine di assumere
decisioni.

Chi fornisce contributi: prestatori di lavoro, conferenti di capitale, fornitori, clienti, Stato…

Chi esercita il governo: amministratori, direttore generale, direttore commerciale, direttore di produzione,
direttore amministrativo…

Sistemi informativi: strutture e procedure che raccolgono, conservano, elaborano e distribuiscono i dati e le
informazioni aziendali. I sistemi informativi forniscono i dati e le informazioni utili per valutare l’economicità
dell’impresa.

L’economicità può essere rappresentata ricorrendo a più modelli: modello dell’equilibrio reddituale, monetario,
istituzionale, della competitività, delle competenze e delle risorse, del valore del patrimonio, del bilancio di
esercizio.

Il modello del bilancio di esercizio fornice risposta a due esigenze conoscitive fondamentali:

• L’attività economica svolta dall’impresa sta producendo gli utili attesi? Si consulta la tavola del reddito di
esercizio (input utilizzati, con riferimento soprattutto ai fattori produttivi a utilizzo singolo, e output prodotti,
ovvero il ricavo e le entrate di capitale che derivano dai prodotti e dai servizi sul mercato). La tavola
diventerà il bilancio di conto economico.

• In questo momento di quali beni dispone l’impresa, quali diritti vanta? Si consulta la tavola del capitale di
funzionamento (altro non è che la tavola di stato patrimoniale, in cui si trovano le attività e le passività e
capitale netto).

I contenuti essenziali del bilancio di esercizio:

Il totale dell’attivo e il totale del passivo devono essere


sempre uguale e quindi pari a zero. Il patrimonio netto è la
differenza tra il totale dell’attivo e il totale del passivo inteso
come le obbligazioni diverse da quelle che sono i capitali di
pertinenza dei soci.

-Attività: le immobilizzazioni sono beni che la società possiede; il credito verso clienti è un diritto a ricevere una
determinata somma di denaro per una prestazione che la società ha già effettuato.

-Passività: obbligazioni e patrimonio netto.

-Il conto economico rappresenta sempre dati di flusso economico di periodo (dal 1/01 al 31/12), la tavola di
stato patrimoniale rappresenta sempre dati di stock, ovvero l’azienda in quel preciso momento (31/12).

Concetti cardine sui quali si fonda la costruzione del bilancio di esercizio:

1. Esercizio generale, esercizi parziali: l’esercizio generale dell’impresa, ossia l’insieme delle operazioni
messe in atto dall’impresa lungo tutta la sua vita, viene scomposto a fini conoscitivi in esercizi parziali
riferiti a determinati intervalli temporali, i “periodi amministrativi” (tipicamente della durata di un anno)

2. Principio di competenza: il bilancio di esercizio viene sempre redatto sulla base del principio di
competenza (economica), ad esempio costi e ricavi non vengono iscritti nel momento del pagamento e
dell’incasso ma nel momento in cui accade il fatto di gestione; e i costi devono essere correlati ai ricavi,
scrivendo nel conto economico costi gli input di produzione effettivamente assorbiti dall’attività produttiva
per produrre quel determinato livello di ricavi. Un ricavo è di competenza quando il processo di produzione
è terminato e contestualmente vi è stato il passaggio di proprietà del bene dalla proprietà dell’azienda a
quella del cliente. Tutte le aziende, ad eccezione della pubblica amministrazione, devono redigere il
bilancio sul principio di competenza. Nella tavola del reddito relativa a un certo esercizio devono essere
rappresentati:

A. Tutti e soltanto i valori degli output prodotti nell’esercizio

B. Tutti e soltanto i valori degli input utilizzati e assorbiti per produrre tali output

3. Costi, ricavi e componenti positivi e negativi di reddito: la tavola del reddito è la tavola dei componenti
positivi e negativi di reddito. NON dei costi e dei ricavi.

A. Esistono componenti negativi di reddito che non sono costi (es. quota di ammortamento)

B. Esistono costi che non sono componenti negativi di reddito (es. prezzo di un impianto)

4. Reddito di esercizio e risultato reddituale

A. Reddito di esercizio: è l’insieme di tutti i valori della tavola del reddito

B. Risultato reddituale: è la differenza tra componenti positivi e componenti negativi di reddito. È un


valore residuale e rappresenta la remunerazione di una condizione di produzione (il capitale di rischio)

C.

I
D.

I E.

5. Capitale di funzionamento: è l’insieme dei valori delle attività, delle passività e del capitale netto
determinato al termine di ciascun periodo in ipotesi di continuità del funzionamento dell’impresa. Si
distingue dal “capitale di liquidazione”. Presupposto della continuità aziendale: quando il direttore
finanziario deve redigere il bilancio di esercito deve capire se la società è in grado di continuare negli anni
successivi, e quindi deve verificare che non ci sia l’ipotesi di liquidazione volontaria da parte dei soci o il
dissesto finanziario che può generare un’ipotesi di fallimento (sennò il bilancio è di liquidazione).

6. Unitarietà del sistema dei valori di bilancio: il bilancio è un sistema unitario di valori:

Capitale Netto fine - Capitale Netto inizio = Risultato Reddituale dell’Esercizio

Componenti Positivi di Reddito - Componenti Negativi di Reddito = Risultato Reddituale dell’Esercizio

Operazioni come causa dei valori

Una volta che abbiamo registrato in partita doppia


le operazioni, prima di calcolare l’utile o la perdita di
esercizio, prima di chiudere il bilancio di esercizio il
31/12 si effettuano una serie di rettifiche che
permettono di imputare i costi e i ricavi di
competenza dell’esercizio. Se si mantiene nel
bilancio un costo che è di competenza degli esercizi
successivi, l’utile o la perdita è sbagliata.

Il divenire dell’attività economica dell’impresa si manifesta con:

• Valori riferiti ad un istante (quantità-fondo): per esempio i crediti verso i clienti al 31/12/2019

• Valori riferiti a un lasso di tempo (quantità-flusso): per esempio i ricavi di vendita realizzati nel corso
dell’anno 2019.

La tavola del reddito di esercizio si compone di quantità-flusso.

La tavola del capitale di funzionamento si compone di quantità-fondo.

Quantità-flusso e quantità-fondo sono due aspetti dello stesso fenomeno e sono tra loro strettamente
collegate: le operazioni che via via vengono svolte risentono delle condizioni preesistenti e a loro volta
condizionano quelle successive.

I tipici input di un’impresa manifatturiera e i connessi componenti negativi di reddito sono:

LE OPERAZIONI SUI FATTORI PRODUTTIVI PLURIENNALI

• Immobilizzazioni materiali (dotate di consistenza fisica: attrezzature, terreni, fabbricati… hanno vita
pluriennale)

• Immobilizzazioni immateriali (non hanno tangibilità fisica, ma hanno sempre utilizzo pluriennale: brevetti (vita
utile definita), marchi (vita utile indefinita), software…)

-1/01/2021 la società acquista un nuovo macchinario per un valore pari ad euro 100.000. Il pagamento avviene
per metà dopo 30 giorni e per la restante parte dopo 60 giorni a mezzo di conto corrente bancario.

macchinari 1000 SPA

Ìncacktaj

2021 debiti diversi 100.000 spp

È
debitidiversi 50.000 spp

III banca go.gg SPA

debitidiversi 50.000 ingentàng

III bancacio go.gg


spp
SPA

Ogni anno le immobilizzazioni sono sottoposte alla quantificazione dell’ammortamento, per cui ogni anno si
ammortizzano queste immobilizzazioni così da registrare la perdita di valore derivante dall’utilizzo del
macchinario, e contemporaneamente si va ad imputare tra i costi la contribuzione costi di produzione per
l’utilizzo di questo macchinario.

-al 31/12/2021 la vita utile stimata per il macchinario è di anni 10 e l’ammortamento prescelto è a quote
costanti. (Gli immobili civili e i terreni sono gli unici immobili che non perdono valore)

È 10.000 quotadiammortamento

vitautice

IIII ggtgginiffattenuto100010.000 sofispa inrealtàmaesempreinavere


L’ammortamento è per definizione un costo non monetario, il componente negativo di reddito per il quale non
corrisponderà mai un’uscita monetaria. Il fondo ammortamento è una voce contabile che misura il valore
cumulato delle quote di ammortamento per i vari cespiti presenti in azienda

àncacichaf

0.000 cgonoantn.o.ae

audamma

È avvieneil31112
cio'che

Il costo di acquisto “meno” il fondo ammortamento rappresenta il valore netto contabile (in questo caso
90.000 euro).

A seconda della tipologia del macchinario viene a definirsi la stima della vita utile, ma questo potrebbe durare
di più attraverso l’intervento di manutenzione straordinaria.

Mercoledì 27/10

LE DISMISSIONI DELLE IMMOBILIZZAZIONI

valorenetto Costo di fondodi


contabile

acquisto ammortamento

CN 200.000 40.000 160.000cal31.12.2022


Quando la società dismette un’immobilizzazione si hanno tre casi:

1. VNC (160.000) = prezzo di mercato (160.000)

2. VNC (160.000) > prezzo di mercato (150.000) → minusvalenza (perdita di 10.000)

3. VNC (160.000) < prezzo di mercato (180.000) → plusvalenza (guadagno di 20.000)

1. il 30/12/2021 la società decide di dismette un impianto il cui costo di acquisto era pari a 200.000,
ammortizzato per l’80%. Il prezzo di mercato che ottiene è di 40.000 euro.

III.LI

o 000 40.000 una prezzodimercato

amm.toimpianti toooo

3817 impianti
gpysp liiiaiidiversiao.no
ingTggio

IL 40.000

bancarie 40.00

creditidiversi 40.000 SPA


2. il 30/12/2021 la società dismette un impianto il cui costo storico/costo di acquisto era pari a 200.000 euro.
Alla data della dismissione l’impianto era stato ammortizzato dell’80%. La società vende sul mercato il bene a
30.000 euro.

200.000 160.000 40.000Unc

UNC Prezzo dimercato MINUSVALENZA 10.000

titanimeimriantico.ro o.ooogespp

30.000 SPA

inìFiigII

itititiversi
minusvalenza 10.000

banca che 40000


40.000SPA
CEC

creditidiversi 40.000 fa
3. il 30/12/2021 la società dismette un impianto il cui costo di acquisto era pari a 200.000 euro. Alla data della
dismissione l’impianto risultava ammortizzato dell’80%. La società vende l’impianto sul mercato ad un prezzo
di 60.000 euro.

200.000 160.000 40.000 Una

NCEPrezzodimercato Plusvalenza 20.000

mmiminoooo.oo
bucati fi

impianti

creditidiversi 60.000
Ii
iitigi

plusvalenza 20.000 CER

go.ge

bancache

creditidiversi 000060.000 FA

COSTRUZIONI IN ECONOMIA

Accade spesso che le società utilizzino delle risorse/fattori produttivi per costruire internamente un asset (un
qualunque bene). Si possono utilizzare materie prime, ore lavorative dei dipendenti, macchinari, attrezzature,
impianti. Ad esempio, un’azienda di costruzione dispone di una serie di risorse per le quali si possono
costruire internamente immobili che rimangono alla società. Contabilmente, si va a confutare quello che è il
ribaltamento dei costi che riguardano la costruzione in economia. Nel conto economico vi sono una serie di
costi sia per produrre i beni sul mercato, sia per produrre la costruzione interna. Alla fine dell’anno quei costi
attengono a quella che sarà una costruzione di un fattore produttivo pluriennale (immobilizzazione), e dunque
quell’ammontare di costi si deve capitalizzare (scorporare una parte di costi a conto economico e iscriverli a
stato patrimoniale).

FP

fi

-durante l’anno la società inizia a costruire internamente un impianto. Alla fine dell’anno la somma dei costi
imputabili all’impianto che emerge dalla scheda di contabilità è pari a euro 30.000.

impianti in corso 30.000 SPA


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