classificazione Le aziende e la loro classificazione
C'è una vasta gamma di aziende in relazione alle classificazioni
aziendali.
Di seguito verranno analizzate e sintetizzate in base ai criteri sui quali
si basano:
- Criterio del luogo in cui operano:
- aziende divise - aziende indivise - Criterio del fine principale: - aziende di erogazione o di consumo - aziende di produzione o imprese
- Criterio della natura del soggetto aziendale:
- Aziende private (collettive o società, individuali) - Aziende pubbliche
- Criterio della dimensione:
- Aziende piccole - Aziende medie - Aziende grandi CRITERIO DEL LUOGO In relazione al luogo in cui si sviluppa l’attività si distinguono le aziende indivise e aziende divise. 1. Le aziende indivise svolgono la loro attività in un unico luogo. 2. Le aziende divise operano in più luoghi attraverso sezioni variamente denominate (sede centrale, filiali, succursali), dotate di una certa autonomia ma legate fra loro da vincoli di coordinazione economica poiché parte di un’unica azienda. Oltre alle aziende divise in senso geografico, vi sono aziende divise in senso funzionali (cioè per ramo di attività). Sono aziende di questo tipo le compagnie assicurative che per legge tengono distinta l’attività relativa al ramo vita e quella relativa al ramo danni CRITERIO DEL FINE: LE AZIENDE DI CONSUMO
Le aziende di consumo hanno come scopo il soddisfacimento dei
bisogni umani dei soggetti che le compongono attraverso l’impiego della ricchezza ad essa pervenuta o acquisita da diverse fonti. Sono esempi di aziende di consumo la famiglia, lo Stato, le associazioni sindacali e sportive. Le fonti possono essere rappresentate dal lavoro, dal patrimonio e dalle contribuzioni dei soggetti che fanno parte dell’azienda. Ad esempio, nelle economie di sussistenza le famiglie contadine consumano interamente ciò che producono. In realtà, anche nei casi di autoconsumo, è tuttavia preferibile parlare di aziende composte.
Queste aziende rappresentano il più antico tipo di azienda che si è
costituito. Un esempio di azienda di erogazione è dato dalla famiglia il cui scopo è quello di soddisfare i bisogni materiali e morali dei suoi membri. I componenti della famiglia hanno bisogno di cibo, di abiti, di un'abitazione, di istruzione. Questi e altri bisogni, possono essere soddisfatti: -producendo all'interno della famiglia ciò di cui si ha bisogno. Soprattutto in passato la famiglia coltivava i prodotti agricoli di cui aveva bisogno per l'alimentazione, cuciva al suo interno gli abiti necessari, ecc...;
-ricorrendo al mercato. In questo caso la famiglia impiega le somme
di denaro procurate a vario titolo (lavoro, remunerazione dei capitali dati in prestito, ecc...) e li impiega per acquistare ciò di cui ha bisogno. Criterio del fine:Aziende di produzione Le aziende di produzione o imprese o aziende orientate al profitto (profit oriented) sono produttrici di beni e servizi per il mercato e hanno come obiettivo ultimo il conseguimento del profitto (detto anche guadagno, utile, lucro).
La produzione è lo strumento tramite il quale è raggiunto il profitto;
soddisfare i bisogni umani non è l'obiettivo principale di questo tipo di azienda. Le aziende di produzione hanno come fine il conseguimento di un utile (inteso come divario positivo tra costi e ricavi). Le aziende di produzione che producono per lo scambio sul mercato ai fini di lucro sono definite imprese. Le aziende di produzione sono distinte a loro volta in:
- Produzione diretta: svolgono un'attività che è rivolta alla
trasformazione fisico-tecnica di specifiche materie prime in beni o servizi. - Produzione indiretta: compiono una trasformazione economica e nel tempo e nello spazio; questo indica che, nell'ambito del processo produttivo, i beni non subiscono nessuna modificazione. Le aziende di produzione possono essere classificate sulla base dei settori di attività a cui appartengono. Tali settori sono:
1. Il settore primario, include le aziende la cui attività consiste nel
trarre dalla natura le risorse di cui necessitano (es. aziende agricole, aziende estrattive, aziende della pesca e della caccia). 2. Il settore secondario, comprende le aziende che trasformano i beni estratti dalla natura in altri idonei a essere consumati o a essere impiegati come strumenti produttivi (es. imprese industriali o manifatturiere).
3. Il settore terziario, include le aziende che attuano la produzione
indiretta di beni e la produzione di servizi (es. aziende mercantili, azienda di trasporto, bancaria, turistica).
4. Il settore terziario avanzato, include le aziende che forniscono
servizi basati sull’utilizzo di nuove tecnologie nel campo dell’informatica e della telematica e che richiedono personale altamente specializzato A seconda del tipo di attività svolta possiamo classificare le aziende in: - Aziende del settore primario: che hanno come scopo il reperimento e lo sfruttamento di risorse esistenti in natura, sono un esempio le aziende agricole o estrattive
- Aziende del settore secondario: che hanno come scopo lo
svolgimento di un'attività di produzione diretta di beni, sono un esempio le aziende edili, alimentari, tessili, chimiche, ecc. - Aziende del settore terziario: che hanno come scopo lo svolgimento della produzione indiretta di beni e la produzione di servizi, possiamo fare una ulteriore importante distinzione in questo settore: - Aziende mercantili, al dettaglio o all'ingrosso: rappresentano il cardine sul quale si basa il sistema distributivo, sono infatti le intermediarie tra il produttore e il consumatore e attuano un processo di produzione indiretta - Aziende di servizi, che hanno un'attività mirata alla produzione di servizi. Esempi sono: aziende di trasporto, bancarie, assicurative e quelle che sono definite del "terziario avanzato" ossia le aziende di informatica, di consulenza, ecc. Una categoria di aziende intermedie tra le aziende di erogazione e quelle di produzione è rappresentata dalle aziende composte. Esse sono aziende che hanno, al tempo stesso, sia lo scopo di soddisfare direttamente i bisogni dei propri componenti che quello di conseguire un profitto. Per raggiungere entrambi questi obiettivi una parte dei beni o servizi prodotti viene consumata direttamente dai membri dell'azienda, mentre la parte restante viene destinata alla vendita in modo da realizzare un profitto. Esempio: l'azienda agricola a conduzione familiare che destina una parte dei propri prodotti al consumo della famiglia e la parte restante la vende è un esempio di azienda composta. Le aziende di consumo si suddividono in: Pubbliche: sono lo Stato, regione, provincia, comune. Private: Associazioni sportive, associazioni culturali etc...
Pur non avendo scopo di lucro hanno comunque bisogno di denaro; a
seconda di come si procurano tali finanziamenti si suddividono quindi in:
Fondazioni: Si finanziano attraverso donazioni o eredità
Corporazioni: Si finanziano attraverso le quote dei soci. Miste: Si finanziano un po' con le donazioni e eredità, ma anche con le quote dei soci. E' un misto di corporazioni e fondazioni. Particolare importanza hanno, tra le aziende di erogazione, gli "enti non profit" che costituiscono il cosiddetto "terzo settore".
Essi sono associazioni con finalità di assistenza e solidarietà sociale,
beneficenza, tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente. Si differenziano dalle altre aziende in quanto non hanno come scopo il soddisfacimento di bisogni dei loro appartenenti ma, piuttosto, l'appagamento di esigenze di soggetti esterni all'ente o appartenenti all'intera società. Il reperimento delle risorse necessarie per la propria sussistenza avviene attraverso i contributi esterni erogati da privati che, condividendo le finalità dell'ente, vogliono partecipare al suo finanziamento o tramite il finanziamento da parte dello stato o di altri enti pubblici.
Rientrano tra i non profit, le ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative
di Utilità Sociale). Criterio delle dimensioni Vi sono poi le aziende classificate a seconda delle dimensioni: non vi è tuttavia un criterio univoco per definire la dimensione di una azienda ma ci sono diversi parametri da tenere contemporaneamente in considerazione come entità del capitale investito, numero dei dipendenti, volume delle vendite. A seconda della dimensione le aziende si classificano in: 1. piccole imprese; 2. medie imprese; 3. grandi imprese. Il concetto di dimensione aziendale è piuttosto vago soprattutto per due ragioni: la prima è data dal criterio in base al quale viene stabilita la dimensione aziendale; la seconda è data dal contesto legislativo.
La dimensione di un'azienda risente anche del mercato in cui essa
opera. Esempio: un'azienda che può essere considerata una grande azienda a livello locale può essere una piccola impresa a livello nazionale e ancor di più a livello mondiale. Secondo le norme comunitarie le imprese si differenziano in: -micro imprese se hanno: meno di 10 dipendenti; fatturato non superiore 2 milioni di euro oppure totale di bilancio non superiore a 2 milioni di euro;
-piccole imprese se hanno: meno di 50 dipendenti;
fatturato non superiore 10 milioni di euro oppure totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro; -medie imprese se hanno: meno di 250 dipendenti; fatturato non superiore 50 milioni di euro oppure totale di bilancio non superiore a 43 milioni di euro;
-grandi imprese se vengono superati i parametri precedenti.
Secondo il Codice civile sono piccoli imprenditori i coltivatori
diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un'attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia (art. 2083 Codice civile). Le norme fiscali nazionali usano come parametro per individuare la dimensione dell'impresa i ricavi. In base a questo criterio si stabilisce che sono imprese in contabilità ordinaria: -le società di capitali; -le imprese individuali e le società di persone che hanno ricavi superiori a: 400.000 euro se svolgono attività di prestazione di servizi; 700.000 euro se svolgono altre attività. CRITERIO DEL SOGGETTO GIURIDICO Le aziende possono essere individuali o collettive: l'azienda individuale appartiene ad un unico soggetto, quelle collettive dette anche società, appartengono a due o più persone legate da un contratto di società. Anche il codice civile definisce una classificazione di società, di persone, di capitali e cooperative. Le prime due hanno come fine il conseguimento di un profitto mentre la terza non ha come fine il lucro ma ha uno scopo mutualistico cioè di reciproco aiuto tra i soci. L’azienda individuale corrisponde alla forma più semplice d’azienda, in relazione alla quale il soggetto giuridico – titolare, quindi, dei diritti e delle obbligazioni nascenti dell’esercizio della stessa azienda – è la persona fisica che ha proceduto alla sua costituzione. In particolare, per le obbligazioni assunte nell’esercizio dell’attività d’impresa, l’imprenditore risponde non soltanto con il patrimonio che egli ha destinato all’esercizio di tale attività, ma con tutti i propri averi. Nell’azienda individuale, pertanto, il titolare dell’azienda, rappresenta, di norma, sia il suo soggetto giuridico che il suo soggetto economico. In linea di principio, pertanto, nell’azienda individuale vi è corrispondenza tra soggetto giuridico e soggetto economico, rappresentati, ripetiamo dalla medesima persona, titolare della stessa azienda. AZIENDE COLLETTIVE Le aziende collettive sono aziende esercitate da due o più persone che conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili (art.2247 Codice civile). Esse prendono il nome di società, mentre i soggetti che conferiscono i beni sono detti soci. Il soggetto giuridico di una società può essere costituito da più persone fisiche o da una persona giuridica. A tale proposito si distinguono le: società di persone; società di capitali. Nelle società di persone il soggetto giuridico è dato dai singoli soci. Essi assumono i diritti e gli obblighi che derivano dall'esercizio dell'attività dell'impresa. Nelle società di capitali il soggetto giuridico è la società stessa. In altre parole è la società che assume gli obblighi e i diritti che derivano dall'esercizio dell'attività d'impresa. La distinzione tra società di persone e società di capitali è basata, soprattutto, sulla diversa responsabilità che i soci assumono nei confronti delle obbligazioni sociali, cioè dei debiti contratti dalla società. Salvo alcune eccezioni: nelle società di persone i soci assumono una responsabilità illimitata e solidale per le obbligazioni sociali; nelle società di capitali i soci assumono una responsabilità limitata alle quote di capitale conferite. Le cooperative sono società di capitale variabile con uno scopo mutualistico. La sua funzione sociale è proprio a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata, cioè esso si pone l’obiettivo di fornire beni o servizi o occasioni di lavoro a un gruppo ben determinato di persone. Naturalmente tutto questo cercano di realizzarlo con la minor spesa possibile ma senza diretti obiettivi di lucro. La forma giuridica può essere privata e pubblica. Le aziende private sono quelle in cui il soggetto giuridico è un ente privato (persona fisica, giuridica o associazione di persone con finalità privata). Le aziende pubbliche sono quelle in cui il soggetto giuridico è una persona giuridica pubblica (ente con finalità di pubblico interesse). Appartengono alla categoria delle aziende pubbliche lo Stato, le Regioni, le Province. Se questi servizi sono gestiti attraverso apposite SpA il cui capitale è posseduto interamente o in maggioranza da enti pubblici che le hanno costituite, siamo di fronte ad aziende giuridicamente private ma con soggetto economico pubblico FINE LEZIONE
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