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Organizzazioni
Funzioni tipiche
DIFFERENZA FRA IMPRESA E AZIENDA
• Art.2082 c.c:
• “E’ imprenditore chi esercita professionalmente
un’attività economica organizzata al fine della
produzione o dello scambio di beni o di servizi”
• Art.2555c.c
• L’azienda è il complesso dei beni organizzati
dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa
• Art.2247c.c
• Contratto di società “con il contratto di società due o
più persone conferiscono beni o servizi per l’esercizio
in comune di un’attività economica allo scopo di
dividerne gli utili”
IL CONCETTO DI AZIENDA
Settori di attività
primario: agricoltura ,pesca,caccia Soggetti: Forma giuridica:
estrazione mineraria
individuali impresa individuale,
secondario: industria
Collettivi (familiare)
terziario: commercio servizi
pubblici privati società
terziario avanzato: informatica e
comunicazioni
L’AZIENDA È UN
SISTEMA APERTO INPUT OUTPUT
perché non vive isolata BENI E SERVIZI PRODOTTI
ma ha LEGAMI Clienti. Concorrenti
con il mondo esterno FORNITOR I BANCHE
in cui è inserita.
Essa INTERAGISCE con…
ASPETTO TECNICO
ASPETTO ISTITUZIONALE ASPETTO ORGANIZZATIVO
Struttura fisico-tecnica dei beni
Insieme delle persone che Modalità e regole di distribuzione
che l’azienda usa come strumenti
danno il loro contributo dei compiti delle persone
di produzione (macchinari,
all’attività produttiva all’interno dell’azienda
impianti ecc.)
PERSONALE
PATRIMONIO COMBINAZIONI ECONOMICHE
Persone che svolgono in concreto Insieme dei beni a Insieme coordinato delle operazioni che le
l’attività aziendale:
disposizione persone compiono per combinare beni,
operai (lavoro manuale) e impiegati
dell’azienda servizi e lavoro
(lavoro intellettuale)
Le aziende secondo le FINALITÀ PERSEGUITE si distinguono in
AZIENDE
PROFIT AZIENDE DELLA P.AMMINISTRAZIONE
Imprese Fanno capo a enti pubblici
Sono orientate al lucro Hanno lo scopo di soddisfare
i bisogni pubblici
AZIENDE
NON PROFIT
Fanno capo a enti privati o PUBBLICI
Non sono orientate al lucro
Le aziende di produzione sono quelle che, attraverso un processo di produzione di beni o di servizi da mettere a disposizione di
terzi mediante lo scambio sul mercato, hanno come fine il conseguimento di un utile (guadagno). Per questo esse si dicono
Imprese.
Aziende di produzione diretta, se attuano processi di trasformazione di materie prime ed altri fattori produttivi in prodotti finiti
o servizi. Sono aziende di produzione diretta le imprese industriali , siderurgiche, alimentari, manifatturiere, le imprese che
producono servizi ( trasporti, telefono, energia .)
Aziende di produzione indiretta, se attuano una funzione di distribuzione e di trasferimento dei beni nel tempo e nello spazio, senza
far subire agli stessi modificazioni materiali (le imprese mercantili, che commerciano all’ingrosso e al minuto, svolgono un’attività di
intermediazione negli scambi, le aziende bancarie, quelle di trasporto, etc.)
Qualsiasi attività produttiva che si voglia intraprendere richiede l’acquisto di fattori produttivi da parte dell’imprenditore-capitalista .
Sarà necessario acquistare materie, macchinari, assumere forza-lavoro, prendere in affitto locali per lavorare oppure conservare la
merce
Le Aziende di consumo sono quelle il cui fine è rappresentato dal soddisfacimento dei bisogni umani di determinati soggetti o Enti, gruppi
o categorie di persone
La famiglia rappresenta la forma più semplice di azienda di erogazione o di consumo, in cui i vari membri con il loro lavoro e guidati dal
capofamiglia, acquisiscono i mezzi da impiegare nel consumo, destinando, eventualmente la parte non utilizzata al risparmio.
Altre aziende sono sorte dall’uomo per soddisfare i bisogni collettivi e consistono in gruppi più ampi della famiglia. I componenti di questi
gruppi (Stato, Regioni, Province, Comuni ed altri Enti territoriali pubblici privati – culturali, ricreativi, religiosi, assistenziali, sportivi -)
forniscono i mezzi da spendere mediante contribuzioni obbligatorie o volontarie : imposte, tasse, tariffe .
SOGGETTO GIURIDICO
Fanno parte delle aziende individuali quelle, come abbiamo detto, il cui soggetto
giuridico è una persona fisica.
Le aziende collettive, dette anche società hanno come soggetto giuridico più
persone fisiche o una persona giuridica
Le aziende collettive possono essere Società di persone, nelle quali il soggetto
giuridico è rappresentato dai singoli soci, titolari di diritti e obblighi derivanti
dall’attività aziendale. Un esempio di tale società è rappresentato dalla Società in
nome collettivo. (S.n.c.)
Nelle Società di capitali invece il soggetto giuridico è rappresentato dalla stessa
società, che risulta titolare di diritti e obblighi. Appartengono alle società di capitali:
le Società per azioni (S.p.A.) e le Società a responsabilità limitata (S.r.l.)
aziende divise Le aziende divise operano in più zone attraverso filiali o succursali
decentrate sul territorio, in un certo senso autonome, ma facenti parte
di un unico sistema aziendale.
Generalmente la forma divisa la troviamo in aziende di grosse
dimensioni che esercitano una particolare attività. Ne sono esempi le
aziende bancarie che hanno filiali sparse in tutto il territorio per favorire
le operazioni di raccolta fondi o altre grosse aziende mercantili di grosse
dimensioni che si espandono su nuovi mercati creando varie succursali e
filiali decentrate rispetto alla sede principale
aziende indivise.
Sono indivise le aziende che svolgono la loro attività in un’unica
sede in cui sono ospitati i reparti di produzioni e gli uffici . Sono
esempi di aziende indivise le aziende mercantili all’ingrosso o al
dettaglio, nelle quali nell’unica sede hanno luogo sia gli uffici
amministrativi e commerciali, sia i locali adibiti alla vendita che i
magazzini di deposito della merce
Le aziende divise
e i gruppi aziendali -
SOCIETÀ
SOCIETÀ
DI CAPITALI
DI PERSONE
s.p.a.
s.a.s.
s.a.p.a.
s.n.c.
s.r.l.
Responsabilità dei soci nelle
società di persone
• Tipi di operazioni
• operazioni di finanziamento: le operazioni di finanziamento hanno luogo nel momento della
costituzione, allo scopo di dotare l'azienda dei necessari mezzi finanziari iniziali, e durante la vita
aziendale, per il mantenimento di un livello di mezzi finanziari adeguato alle necessità dell'impresa;
• · operazioni di investimento: le operazioni di investimento consistono nell’impiego dei mezzi
finanziari in fattori produttivi necessari all'attività aziendale;
• · operazioni di trasformazione economico-tecnica: le operazioni di trasformazione avvengono
all'interno dell'azienda e consistono nella trasformazione dei fattori produttivi acquisiti in prodotti
destinati alla vendita;
• · operazioni di disinvestimento: le operazioni di disinvestimento consistono nello scambio dei
prodotti originati dalle operazioni di trasformazione con mezzi monetari, attraverso il meccanismo
della vendita
• I mezzi finanziari, ottenuti sia dai finanziamenti o sia dai disinvestimenti, permettono di investire
in nuovi fattori produttivi, che una volta trasformati in prodotti verranno al loro volta disinvestiti,
allo scopo di dotarsi di nuovi mezzi finanziari
, La gestione aziendale è un ciclo unitario, che però per motivi di analisi viene osservata
nei suoi differenti aspetti( detti cicli):
· tecnico;
· finanziario;
· monetario;
· economico
L'aspetto tecnico riguarda i processi di produzione diretta e indiretta; la durata del processo
produttivo è misurata dal ciclo tecnico tipico dell'impresa.
Il ciclo tecnico inizia con la combinazione dei fattori produttivi necessari per porre in essere la
trasformazione fisica e/o economica e termina con l'ottenimento dei beni e/o servizi.
L'aspetto finanziario riguarda i movimenti intervenuti nei crediti e nei debiti per effetto delle
operazioni aziendali.
Il ciclo finanziario inizia con il sorgere dei debiti originati dalle operazioni di acquisto e termina con
il sorgere dei crediti originati dalle operazioni di vendita.
All'interno dell'aspetto finanziario è possibile isolare l'aspetto monetario, che riguarda i soli
movimenti in entrata e in uscita dei fondi disponibili in cassa e nei conti correnti bancari e postali. Il
ciclo monetario o ciclo di cassa o ciclo di ritorno del capitale consente di conoscere l'intervallo di
tempo che intercorre tra le uscite di denaro per il pagamento degli acquisti e le entrate di denaro
derivanti dall’incasso delle vendite (cash flow).
L'aspetto economico riguarda il sostenimento di costi per acquisire i fattori produttivi e il
conseguimento dei ricavi con la vendita dei beni o la prestazione di servizi. Il ciclo economico può
essere inteso come l'intervallo di tempo che intercorre tra il sostenimento dei costi e il
conseguimento dei ricavi.
I DEBITI E I CREDITI
Il capitale proprio proviene dai soggetti direttamente coinvolti dall'attività aziendale, proprietario o
soci, e dall'attività aziendale con l’autofinanziamento
Forme di
finanziamento
A titolo di capitale A titolo di capitale A breve scadenza A media scadenza A lunga scadenza
proprio di debito (entro 12 mesi) (entro 5 anni) (oltre 5 anni)
.
ATTIVITA’ = PASSIVITA’=FONTI
ATTIVITA' PASSIVITA' o CAPITALE DI DEBITO
IMPIEGHI (impieghi) (fonti di finanziamento)
Banca c/c
c/c postale PATRIMONIO NETTO o CAPITALE PROPRIO
Attivo
(fonti di finanziamento)
circolante
Attivo circolante Conferimenti (di beni monetari) o apporti
(di beni in natura) + \ -
Disponibilità liquide
Utili conseguiti non prelevati dal
proprietario o non distribuiti ai soci
(autofinanziamento) \ Perdite d'esercizio o
perdite riportate da esercizi precedenti
IMMOBILIZZAZIONI
PATRIMONIO NETTO
Immateriali
Materiali
Finanziarie
ATTIVO CIRCOLANTE
DEBITI A MEDIO E
LUNGO TERMINE
Rimanenze
Crediti a breve termine
Attività finanziarie non
immobilizzate
Disponibilità liquide
Ratei e risconti DEBITI A BREVE TERMINE
RELAZIONI FONDAMENTALI SUL
PATRIMONIO
Dal confronto delle tre grandezze principiali:
• · A = attività,
• · P = passività,
• · PN = patrimonio netto
• si hanno le seguenti situazioni:
• A = PN se le attività sono uguali al patrimonio netto, l'impresa non ha debiti con soggetti terzi e si
finanzia totalmente con mezzi propri. Questo caso si presenta sempre in fase di costituzione
dell'azienda, mentre si presenta raramente rispetto a un'azienda in funzionamento;
• A > P se le attività sono maggiori delle passività, significa che lo stato di salute dell'azienda è
positivo: tanto più positivo quanto più le attività superano le passività, poichè la situazione reale si
avvicina a quella ideale, dove non esistono debiti verso terzi ;
• A = P se le attività sono pari alle passività, la situazione è negativa, poichè l'impresa non dispone di
mezzi propri e prosegue nell'attività solo grazie a un costante indebitamento verso soggetti esterni;
• A < P la situazione è particolarmente grave: non solo l'azienda non dispone di mezzi propri, ma le
attività non coprono neppure i debiti verso terzi, ai quali dunque non è possibile fare interamente
fronte. Si crea perciò una situazione di deficit, che nei casi più gravi prelude di norma al fallimento o
alla cessazione dell'attività.
•
IL REDDITO D’ESERCIZIO
I COSTI ,I RICAVI
• Il sostenimento dei costi per l’acquisto di fattori produttivi e il
conseguimento dei ricavi legati alla vendita dei beni e/o servizi si riflettono
sull’aspetto economico della gestione.
• Le macro voci tipiche di costo CLASSIFICATI PER NATURA sono:
• Costi per l'acquisto di merci;
• Costi per lavoro dipendente:stipendi e salari,oneri sociali, TFRL;
• Costi per il godimento di beni di terzi:affitti,canoni di leasing;
• Costi per l'acquisto di servizi:trasporti,assicurazioni, servizi elettrici
telefonici ;
• Costi finanziari(interessi passivi ,oneri bancari,sconti passivi,commissioni
bancarie e postali……… ;
• Costi fiscali.(imposte e tasse)
• ammortamenti
• ecc..
La classificazione dei costi
Costi pluriennali
Costi finanziari
Costi straordinari
Costi fiscali
L’importo dei costi è misurato dagli esborsi effettuati (uscite monetarie) o dall’ammontare dei debiti sorti
all’atto del loro sostenimento in caso di dilazioni di pagamento.
Costi pluriennali
Costi finanziari
Costi straordinari
Costi fiscali
I RICAVI
• Le macro voci di ricavo, legato alla vendita di beni e la prestazione di
servizi, sono:
• Ricavi per la vendita di merci
• Ricavi per la prestazione di servizi
• Proventi vari
• Ricavi finanziari( interessi attivi
• ricavi ordinari o straordinari relativi a disinvestimenti di beni
strumentali:plusvalenze o minusvalenze
• Eccc….
L’importo dei ricavi è misurato dalle entrate monetarie o dall’ammontare dei crediti sorti all’atto del
loro conseguimento.
Proventi vari
Ricavi finanziari
Ricavi straordinari
ASPETTO ECONOMICO E FINANZIARIO
Aspetto economico:
Il confronto delle due categorie, costi e ricavi, determina il reddito
d'esercizio, ovvero, il risultato economico conseguito attraverso la
gestione in un periodo, solitamente, stabilito convenzionalmente
nella durata di un anno.(esercizio amministrativo)
Aspetto finanziario
I costi SONO MISURATI DA MOVIMENTI FINANZIARI (DEBITI )E /O DA USCITE
MONETARIE
I ricavi SONO MISURATI DA MOVIMENTI FINANZIARI (CREDITI )E /O DA ENTRATE
MONETARIE
Si avrà un
utile d'esercizio quando i ricavi superano i costi;
o
Una perdita d'esercizio quando i costi superano i ricavi.
• Pareggio economico se le due grandezze coincidono
I valori finanziari
Appartengono a questa categoria:
• la moneta e le banconote
• gli assegni e le cambiali
• le disponibilità su conti correnti bancari e postali
• i crediti e i debiti, una volta che sono stati
formalizzati dall’emissione di un documento (ad
esempio, una fattura) Si definisce “valore
finanziario” quel valore che, per sua natura, è di
per sé espresso in termini monetari
I valori economici
Si definisce “valore economico” quel valore che
non è per sua natura espresso in moneta e che,
per esserlo, necessita di una valutazione
soggettiva.
Tale elemento di soggettività fa sì che tali beni
possano anche vedersi attribuire valori diversi
da un soggetto valutatore a un altro.
I valori economici
Tale categoria è estremamente numerosa e
varia. Si va dai fabbricati,
terreni,macchinari,impianti automezzi,
arredamenti fino alle materie prime, alle merci e
ai prodotti finiti,ecc..
In generale vi rientrano tutti i beni per i quali è
possibile parlare delle loro qualità senza dover
necessariamente parlare in termini monetari
.
I conti finanziari ed economici
Tutti questi beni, che da adesso si chiamano
“valori”, subiscono delle variazioni per effetto delle
operazioni di gestione
Ciascun valore aziendale comporta di intestare ad
esso un apposito conto nel quale vengono rilevate
le sue variazioni.
Se un conto è intestato a un bene che rappresenta
un valore finanziario, il conto in esame sarà un
conto finanziario.
Viceversa, si tratterà di un conto economico se è
intestato a un bene che rappresenta un valore
economico.
Le variazioni finanziarie attive e
passive
Danno luogo a: variazioni finanziarie attive:
• le entrate di moneta
• gli incrementi delle disponibilità bancarie e postali
• gli aumenti dei crediti (per esempio, per l’emissione di una fattura
di vendita di nostre merci)
le diminuzioni dei debiti (per esempio, per l’estinzione di un debito
verso un fornitore
Invece, danno luogo a variazioni finanziarie passive:
• le uscite di moneta
• i decrementi delle disponibilità bancarie e postali
• le diminuzioni dei crediti (per esempio, per la riscossione di un
credito verso un cliente)
• gli aumenti dei debiti (per esempio, per il ricevimento di una fattura
d’acquisto da un fornitore)
I CONTI FINANZIARI
• I conti finanziari sono accesi ai valori finanziari; accolgono in Dare le
variazioni finanziarie attive (VFA) e in Avere le variazioni finanziarie passive
(VFP). SONO CONTI BILATERALI(cioè possono funzionare sia in dare che
in avere) :
• I conti finanziari si classificano in: conti accesi ai valori in cassa (denaro,
assegni, valori bollati);agli assegni,alla Banca c/c attivo
• conti accesi ai crediti
1. ( di regolamento:crediti verso i clienti, Iva a Credito,
2. di finanziamento a terzi :Mutui attivi);
• conti accesi ai debiti
1. di regolamento (debiti verso fornitori,Iva a debito
2. e di finanziamento Mutui passivi Banca c/c passivo
“dare”
VARIAZIONI FINANZIARIE PASSIVE
Danno luogo a variazioni finanziarie passive:
• le uscite di moneta e le diminuzioni delle disponibilità liquide,
• le diminuzioni dei crediti
• gli aumenti dei debiti
• E si registrano sempre in
“avere”
Le variazioni economiche negative e
positive
Si definisce “variazione economica” quella che interessa un conto economico.
Sono sempre Unilaterali cioè I CONTI ECONOMICI FUNZIONANO O SOLO IN
DARE se negativi O SOLO IN AVERE se positivi
Anche questa variazione può avere segno positivo o negativo.
Nel primo caso si parla di “avranno “variazioni economiche negative”
• il sostenimento di costi
• i decrementi del Patrimonio Netto, per
– diminuzioni di Capitale Proprio (rimborsi)
– risultati negativi della gestione (perdite d’esercizio)
Nell’altro caso, di
variazioni economiche positive”:
- il conseguimento di ricavi
-gli incrementi del Patrimonio Netto, per
– aumenti di Capitale Proprio (nuovi apporti)
– risultati positivi della gestione (utile d’esercizio
VARIAZIONI ECONOMICHE NEGATIVE
le variazioni economiche negative si hanno
quando abbiamo
• Aumenti di Costi e
• diminuzioni di Patrimonio Netto
• si registrano sempre e solo in
“dare”
VARIAZIONI ECOMOMICHE POSITIVE
le variazioni economiche positive consistono
in:aumento di
• Ricavi e
• aumenti di Patrimonio Netto
• si registrano sempre e solo in
“avere”
SISTEMA E METODO DI RILEVAZIONE
• La contabilità generale rileva le operazioni compiute con i terzi relative
all'intera gestione aziendale e consente di determinare il risultato economico
d'esercizio e il patrimonio di funzionamento.
• Un sistema di conti è un insieme coordinato di conti che raccoglie rilevazioni tra loro
collegate riguardanti un oggetto complesso.
• I sistemi contabili più noti si distinguono in:
• - sistemi per la tenuta della contabilità generale o sistemi principali: in passato era molto
usato il sistema patrimoniale di Fabio Besta (1845-1922); successivamente esso è stato
sostituito dal sistema del reddito di Gino Zappa (1879-1960) di cui il sistema del patrimonio
e del risultato economico proposto da Aldo Amaduzzi (1904-1991) rappresenta la versione
più moderna.
• - sistemi complementari o minori: si tratta di gruppi di scritture redatte per memoria
riguardanti particolari aspetti delle operazioni aziendali (rischi, impegni, beni di terzi); più
che di sistemi sarebbe corretto parlare di pseudosistemi che si affiancano al sistema
principale completando le informazioni che esso fornisce.
• La contabilità generale che esamineremo si basa sul sistema del patrimonio e del risultato
economico che costituisce l'impostazione moderna del sistema del reddito.
SISTEMA DEL PATRIMONIO E DEL
RISULTATO ECONOMICO
• Il sistema del patrimonio e del risultato economico è un sistema
coordinato di scritture complesse con le quali si rilevano, nel duplice
aspetto finanziario ed economico, le operazioni di gestione allo scopo di
determinare il risultato economico d'esercizio e il patrimonio di
funzionamento.
• Ogni fatto di gestione deve essere esaminato:
• - nell'aspetto finanziario (di immediata percezione) concernente la
variazioni attive o passive che intervengono nei valori in cassa, nei crediti
e nei debiti, nei ratei e nei fondi rischi e oneri futuri;
• - nell'aspetto economico (di percezione derivata) concernente le
variazioni economiche positive o negative nel patrimonio netto, nei costi
e nei ricavi e nelle loro rettifiche. Le variazioni economiche , essendo
misurate da variazioni finanziarie, derivano da esse.
• I conti, fra loro collegati, che costituiscono il sistema del patrimonio e del
risultato economico e accolgono le variazioni che intervengono nei valori
aziendali, si distinguono in conti finanziari e in conti economici.
METODO DELLA PARTITA DOPPIA
• I concetti di metodo e sistema sono diversi:
• - un sistema riguarda il contenuto delle scritture
• - un metodo detta le regole di forma e di procedura delle
rilevazioni. .
• Il metodo della partita doppia (P.D.) è un metodo di
rilevazione contabile usato universalmente.
• esso, pur essendo applicato da diversi secoli, conserva la
sua validità anche nell'era degli elaboratori elettronici; ha
subito nel tempo un'evoluzione nella forma delle
rilevazioni, ma non nelle regole di registrazione.
Il metodo della partita doppia
REGOLE
• impone che per ogni operazione si dia sempre luogo
contemporaneamente ad almeno due annotazioni,
• da effettuarsi in due o più conti,
• possono esistere rilevazioni –registrazioni detti articoli
Semplici :un conto in DARE e un conto in Avere
• Composti due o più conti in dare e uno in Avere o viceversa
• Complessi due o più conti in dare e due o più conti in avere
• Il totale dei valori registrati in Dare (addebitamenti) sia
eguale al totale dei valori registrati in Avere
(accreditamenti).
Le regole della P.D
1. Esistono due serie di conti, finanziari ed economici, aventi due
sezioni: una a sinistra (chiamata “dare”) e una a destra (chiamata
“avere”).
2. Ogni fatto di gestione dà origine ad almeno due registrazioni
contemporanee in due o più conti.
3. Al termine di ogni scrittura, il totale della sezione “dare” deve
essere uguale al totale della sezione “avere”.
4. Le due serie di conti devono avere un funzionamento opposto (o
“antitetico”).
La logica della partita doppia
Dunque, affinché il metodo della P.D. funzioni, occorre che i conti economici
abbiano regole di funzionamento opposte rispetto a quelli finanziari. Cioè:
• i ricavi (VE+) devono essere registrati in “avere” (cioè a destra)
• i costi (VE-) devono essere registrati in “dare” (cioè a sinistra)
Costi e
Ratei, Conti di Costi e Costi e Ricavi
Valori Crediti Patrimonio Ricavi Ricavi
Fondi rischi d’esercizio
In cassa e debiti netto pluriennali Sospesi
e oneri
Conti
CONTI PATRIMONIALI Economici
d’esercizio
SITUAZIONE PATRIMONIALE E
SITUAZIONE ECONOMICA
• 3) I conti patrimoniali vanno a far parte della situazione patrimoniale ed i conti
• economici vanno a far parte delle situazione economica:
Conti
CONTI PATRIMONIALI Economici
d’esercizio
Situazione economica
Situazione patrimoniale
COSTI RICAVI
ATTIVITA’ PASSIVITA’ E ESERCIZIO ESERCIZIO
PATRIMONIO
NETTO
Un esempio di situazione patrimoniale
COSTI RICAVI
20.000 20.000
Apporto congiunto ed avviamento
• L’imprenditore può ritenere vantaggioso acquistare un’azienda già funzionante.
• Il prezzo dell’impresa acquistata dipende dal valore attribuito al complesso aziendale.
• I beni che compongono il patrimonio aziendale, infatti, vengono considerati come un insieme
inscindibile e unitario di elementi che, coordinati e collegati tra loro, sono in grado di produrre utili.
• I beni appartenenti all’impresa acquistata costituiscono un apporto congiunto perché hanno una
destinazione economica unitaria.
• L’acquisto di un’azienda già funzionante comporta il pagamento di un prezzo superiore al valore del
patrimonio netto contabile dell’impresa.
• La differenza tra prezzo di cessione dell’azienda e patrimonio netto contabile è detta avviamento.
• Costituiti da:
Costi per la registrazione
Oneri tributari (bolli, imposta di registro)
Indagini di mercato
Onorari per prestazioni professionali (dottore commercialista o ragioniere):Parcella
Contabilmente sono:
costi a utilità pluriennale
fanno parte delle immobilizzazioni immateriali
si rilevano nel conto Costi di impianto (conto economico acceso ai costi pluriennali)
sono documentati da ricevute e da fatture (parcelle, se emesse da liberi professionisti)
LA PARCELLA DEL COMMERCIALISTA
Assistenza impostazione sistema informativo e redazione piano dei conti 300,00
Contributo Cassa di previdenza dottori commercialisti 2% 6,00
Netto da pagare
457,20
Esclusi dall’IVA Oneri fiscali
L’impresa che opera la ritenuta d’acconto funge da sostituto d’imposta. Ossia deve effettuare la
ritenuta sul compenso pagato e versare la somma trattenuta.
Contabilmente la ritenuta d’acconto viene rilevata nel conto finanziario Debiti per ritenute da
versare che rappresenta il debito dell’impresa per le ritenute effettuate e da versare.
Scritture in P.D. sul libro giornale
Nel caso la merce ordinata presenti differenze negative di tipo quantitativo e/o qualitativo rispetto
a quanto richiesto, l’acquirente può restituire le merci oppure richiedere degli abbuoni.
Sia i resi che gli abbuoni sono rettifiche ai ricavi di vendita delle merci rilevati in precedenza in Avere del conto
Merci c/vendite. Tali rettifiche non vanno a ridurre direttamente i ricavi di vendita nel conto Merci c/vendite,
ma si rilevano in conti accesi alle rettifiche di ricavo che funzionano in Dare.
I resi su vendite si rilevano nel conto Resi su vendite e gli abbuoni passivi nel conto Ribassi e abbuoni passivi.
Esercizio
La Olmo spa di Celle Ligure in data 27-09 ha inviato fattura immediata n.123 alla ditta
Bike&Bike
di Andrea Perata di Genova, relativa a una fornitura di biciclette per € 3.200+IVA 20%.
In data 30/9 Perata restituisce alla Olmo spa due biciclette da corsa, telaio in acciaio, del
costo di € 250 l’una, in quanto non richieste.
Perata richiede anche un abbuono di € 100 perché, tra le biciclette richieste due hanno il
cambio a 8 velocità, anziché a 10.
In data 17/10 la Olmo spa riceve dalla ditta Bike&Bike un bonifico tramite la Banca
Carige a saldo fattura n. 123.
Costi di impianto e
ampliamento Terreni e fabbricati
Costi di ricerca, Impianti e macchinari Partecipazioni
sviluppo e pubblicità (a Attrezzature Crediti di finanziamento
utilità futura) Macchine d‟ufficio a medio/lungo termine
Diritti di brevetto Arredamento Azioni proprie in
industriale e diritti di Automezzi portafoglio
utilizzazione delle Altri titoli
Imballaggi durevoli
opere dell‟ingegno
Concessioni,
licenze,marchi
Avviamento
Modalità di acquisizione dei beni
strumentali in azienda
Il giorno 23 maggio viene costituita davanti al notaio Parodi la Gamma spa, con capitale sociale di
€ 200.000 così costituito:
-Socio Bruzzone apporto in contanti € 50.000;
-Socio Gambetta apporto di automezzo valutato € 50.000;
-Socio Perata apporto di un fabbricato valutato € 100.000.
Vediamo le scritture contabili sul libro giornale.
Giuseppe Albezzano
ITC Boselli Varazze
Principio della competenza economica
La suddivisione della gestione in periodi amministrativi, pur essendo opportuna per esigenze di controllo e
necessaria in quanto imposta dalla legge, è però artificiosa.
Vi sono delle operazioni che si compiono interamente in un periodo amministrativo perché iniziano e terminano
nello stesso esercizio (come quelle presentate nell’esempio), ma vi sono anche operazioni che riguardano due o
più periodi amministrativi e che sono ancora in corso alla fine dell’anno.
Ad esempio i costi pluriennali (costi per l’acquisto di fabbricati, impianti, attrezzature, automezzi, ecc.)
riguardano beni a lungo ciclo di utilizzo che partecipano al processo produttivo per diversi anni successivi, per
cui vanno imputati a più esercizi. attraverso le quote di Ammortamento
Vi sono anche beni a breve ciclo di utilizzo che possono dare la loro utilità per due esercizi consecutivi. Ad
esempio le merci acquistate nell’esercizio in corso ma non vendute entro il 31 dicembre. Caso delle rimanenze
finali da valutare
Acquisto di un’ immobilizzazione
materiale e costruzione in economia
12-3 Attrezzature d‟ufficio (macchinario,impianto,Mobili ecc) 3.150,00
12-3 Iva ns/credito ricevuta fatt. attrezz. e spese install. 630,00
12-3 Debiti v/fornitori ricevuta fatt. attrezz. e spese install. 3.780,00
Caratteri del leasing: l’impresa non diventa proprietaria del bene strumentale ma ha il vantaggio di
utilizzarlo senza dover sostenere un ingente esborso finanziario come quello richiesto in caso di
acquisto.
15-09 Impegni per beni in leasing storno per canone pagato 3.000,00
15-09 Creditori c/leasing storno per canone pagato 3.000,00
3. I canoni vengono corrisposti anticipatamente, pertanto, se un canone matura a cavallo di due
esercizi, in sede di scritture di assestamento è necessario stornare la quota di costo già rilevata che non
è di competenza economica facendo ricorso alla tecnica dei risconti contabili.
NB: se il contratto prevede la corresponsione di un maxicanone iniziale, questo non è interamente di competenza
dell’esercizio in cui viene fatturato, ma va ripartito tenendo conto della durata del contratto di leasing. Il costo di
competenza economica di ciascun mese si determina dividendo il totale dei canoni previsti dal contratto di leasing
(escluso il prezzo di riscatto) per i mesi di durata del contratto.
4. Se al termine del contratto di leasing l’impresa utilizzatrice intende acquisire la proprietà del bene locato,
esercita la facoltà di riscatto pagando il prezzo pattuito. Da quel momento il bene entra a far parte degli elementi
attivi del patrimonio e figura tra le immobilizzazioni al costo risultante dalla fattura di acquisto. In contabilità
avremo:
Scritture di
Scritture
Scritture Scritture chiusura generale
di
di di dei conti accesi
riepilogo al
assestamento riclassificazione a elementi del
conto economico
patrimonio
di assestamento: trasformano i valori contabili in valori idonei alla determinazione
del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento
Scritture di
assestamento
Completamento
Integrazione
Rettifica Ammortamento
•Interessi attivi e passivi maturati •Svalutazione crediti
sul c/c bancario •Costi e ricavi connessi a ratei •Rilevazione di costi e ricavi
•Costi e ricavi connessi a debiti e attivi e passivi Rilevazione delle quote di
sospesi riguardanti:
crediti da liquidare •Accantonamenti a fondi oneri Ammortamento di:
•Rimanenze di merci, materie,
•Stralcio di crediti inesigibili futuri Costi pluriennali relativi a fattori
prodotti, ecc.
•Quota maturata TFRL •Accantonamento a fondi rischi Produttivi materiali e immateriali
•risconti attivi e passivi
•Imposte di competenza
I RATEI E I RISCONTI
I ratei sono quote di uscite future che misurano in modo proporzionale al tempo costi o ricavi già maturati e non
ancora rilevati contabilmente.
Il rateo, che è attivo, corrisponde al credito potenziale per gli interessi già maturati e si calcola nel modo seguente:
MANIFESTAZ.FINAN
1/9/N 31/12/N ZIARIA 1/3/N+1
Il rateo, che è passivo, corrisponde al debito potenziale per gli interessi già maturati e si calcola come indicato:
RISCONTO ATTIVO
Quota di costo
non di competenza
60 : 8.100 = 10 : x
2. Nel conto Assicurazioni risulta registrato il premio annuo contro gli incendi relativo al periodo 1/10 – 30/09; la parte di detto premio
che concerne il periodo 31/12 – 30/09 è di competenza dell’esercizio successivo; deve quindi essere “tolta” dai costi d’esercizio e deve
affluire al patrimonio di funzionamento come risconto attivo. Il risconto attivo rappresenta il valore attribuito al diritto di ottenere la
copertura assicurativa per il periodo considerato. Il calcolo si effettua considerando i giorni secondo il calendario:
Il costo delle immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere
sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione alla loro residua
possibilità di utilizzazione.
Avranno la manifestazione finanziaria (entrata o Hanno avuto già la loro manifestazione finanziaria
uscita) interamente nell‟esercizio successivo (uscita o entrata) interamente nell‟esercizio in corso
Misurano quote di ricavi o di costi, già maturati al Riguardano quote di costi o di ricavi non ancora
31/12, e quindi di competenza in parte dell‟esercizio in maturati,ma di competenza anche dell‟esercizio
corso in parte in quello futuro successivo,
La loro entità varia in relazione al tempo La loro entità varia in ragione del tempo (fisico o
economico)
Sono relativi a ricavi o costi a rilevazione posticipata Sono relativi a costi o ricavi a rilevazione anticipata
Hanno lo stesso segno del componente di reddito a cui Hanno il segno contrario a quello del componente di
si riferiscono: attivi relativi a ricavi passivi relativi a reddito a cui si riferiscono attivi relativi a costi
costi passivi relativi a ricavi
Sono poste di integrazione, in quanto “aggiungono” Sono poste di rettifica, in quanto “tolgono” quote di
componenti al reddito d‟esercizio in precedenza non componenti di reddito in precedenza già rilevati
rilevati
Le rimanenze di magazzino
Le merci, le materie di consumo, le materie prime, i semilavorati, i prodotti in lavorazione e i prodotti finiti, di
proprietà dell’azienda nel momento in cui si redige l’inventario, vengono indicati con il nome di rimanenze finali.
La valutazione deve essere effettuata per ogni singolo articolo e deve essere preceduta da un’accurata rilevazione
delle quantità da valorizzare.
In base al principio della prudenza le rimanenze non devono essere iscritte per un valore superiore al minor prezzo
tra quello di acquisto o di costo e quello desunto dall’andamento del mercato alla chiusura dell’esercizio (art. 2426
punto 9 c.c.).
I costi inerenti all’acquisto e alla conservazione delle merci, dei prodotti e dei materiali di consumo esistenti a fine
anno non hanno trovato nel corso dell’esercizio il loro utilizzo o non hanno dato il corrispettivo ricavo; devono
perciò essere stornati dal reddito d’esercizio e rinviati alla determinazione del reddito dell’esercizio successivo. I
costi si sospendono indistintamente e si rinviano al futuro rilevando:
nell’aspetto economico, delle poste di rettifica indiretta che costituiscono componenti positivi di reddito e si
registrano in Avere di conti economici d’esercizio;
nell’aspetto patrimoniale, degli elementi attivi del patrimonio di funzionamento che si registrano in Dare dei
conti accesi ai costi sospesi.
Vediamo le registrazioni in P.D.:
Le società per azioni, entro i limiti imposti dalla legge e nell’ambito della propria
autonomia statutaria, possono emettere varie categorie di azioni (ordinarie,
privilegiate, di risparmio, garantite) fornite di diritti diversi.
Le S.p.a.
Le società per azioni si distinguono in:
Società che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio (Fiat, Enel, ecc.).
A loro volta possono essere distinte in:
società quotate, con azioni quotate in mercati regolamentati (Borsa valori);
società non quotate, non ricorrono alla quotazione di borsa, tuttavia sono
aperte al mercato del capitale di rischio poiché hanno azioni diffuse in
maniera rilevante presso i risparmiatori.
Società che non fanno ricorso al mercato dei capitali di rischio: non ricorrono al
pubblico risparmio, sono società chiuse, formate da un ristretto numero di soci.
Confronto fra società di capitale
Spa e sapa Srl
Il capitale minimo stabilito è in € 120.000 Il capitale sociale minimo è stabilito in
€ 10.000
Le azioni devono essere di uguale valore Le quote possono essere di importo diverso; i
ma possono attribuire diritti diversi a diritti sociali, salvo diversa disposizione
seconda della categoria (ordinarie, dell‟atto costitutivo, spettano ai soci in misura
privilegiate, di risparmio, proporzionale alle quote possedute
garantite,rappresentative del capitale
destinato a uno specifico affare
Possono far ricorso alla raccolta del I titoli di debito emessi dalla società possono
risparmio presso il pubblico attraverso essere sottoscritti soltanto da investitori
l‟emissione di titoli di debito (obbligazioni) professionali soggetti a vigilanza prudenziale
a norma di leggi speciali
Le azioni
I valori delle azioni
Valore nominale Corrisponde da una frazione del capitale sociale; può anche
non essere indicato
Valore di emissione Coincide con il prezzo che l‟azionista deve versare alla società
emittente per acquistare l‟azione all‟atto delle sua emissione;le
azioni possono essere emesse alla pari, ossia ad un prezzo
uguale al valore nominale, sopra la pari: ad un prezzo
superiore al valore nominale.
Valore contabile È dato dal rapporto tra patrimonio netto e numero delle azioni
in circolazione.
Riserva legale
(almeno il 5% fino al raggiungimento
del 20% del Capitale sociale)
Riserva statutaria
(nella misura prevista
dall‟atto costitutivo)
Riserva straordinaria
(nella misura deliberata
dall‟assemblea)
Dividendi lordi
(arrotondati per difetto)
31-12 Debiti per rit. da versare versata rit. su parc. notaio 800,00
31-12 Banca MPS c/c versata rit. su parc. notaio 800,00
Calcoli e scritture in p.d riparto utile
Calcolo ammortamento costi d’impianto
Costi d’impianto € 27.400 x 20% = € 5.480 quota annua di ammortamento.
€ (27.400 – 5.480) = € 21.920 valore contabile costi di impianto ancora da ammortizzare.
Riparto utile
Utile d’esercizio € 74.800,00
-5% a Riserva Legale € 3.740,00
-10% a Riserva statutaria € 7.480,00
-Riserva straordinaria € 21.920,00
€ 41.660,00
€ 41.660: n. 100.000 az. = 0,4166
-dividendi totali € 40.000,00
La costituzione
di una società di persone
1. Le società di persone
Forme giuridiche delle società di persone
►I tre tipi di società di persone previsti dal nostro codice civile sono la società semplice (s.s.), la società in nome
collettivo (s.n.c.) e la società in accomandita semplice (s.a.s.).
La società semplice è la forma giuridica di società destinata all‟esercizio di un‟attività non commerciale, vale a dire un‟attività
agricola oppure un‟attività professionale.
La società in nome collettivo e le società in accomandita semplice sono invece società commerciali.
•sussidiaria, perché si manifesta solo se il patrimonio sociale non è sufficiente a soddisfare i creditori della società;
•illimitata, perché i soci sono chiamati a rispondere con l‟intero patrimonio personale e non soltanto con la quota conferita
nella società;
•solidale, perché uno qualsiasi dei soci può essere chiamato a pagare l‟intero debito sociale, salvo poi rivalersi sugli altri soci
per la quota di ciascuno.
Nelle s.a.s. tale responsabilità è attribuita solo ai soci accomandatari in quanto solo a loro è riservata l‟amministrazione della
società.
I soci accomandanti restano responsabili limitatamente alla quota conferita.
La forma giuridica di s.n.s. o di s.a.s. è in genere adottata da due o più persone che intendono svolgere in comune
un‟attività economica al fine di ripartirne gli utili e che sono legate da vincoli familiari o comunque da un reciproco e
autentico rapporto di stima e di fiducia.
Questo elemento “personale” è molto rilevante perché l‟art. 2291 c.c. per le s.n.c. e l‟art. 2313 c.c. per le s.a.s. (in
riferimento alla categoria dei soci accomandatari) sanciscono che “tutti i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per
le obbligazioni sociali”.
Ciò comporta che i debiti contratti nell‟esercizio dell‟attività sociale, se non pagati dalla società, dovranno essere pagati
dagli stessi soci anche con il loro patrimonio personale.
La prevalenza dell‟elemento personale rispetto al capitale rende tali forme giuridiche particolarmente indicate per lo
svolgimento di attività di piccole dimensioni, con un fabbisogno finanziario modesto.
L’atto costitutivo
È previsto che l’atto costitutivo della società sia redatto in forma scritta, mediante
scrittura privata a firme autenticate o per atto pubblico, e che riporti tutti gli elementi
obbligatori indicati dall’art. 2295 c.c.:
i dati anagrafici dei soci, la ragione sociale, l’indicazione dei soci amministratori e che ne
hanno la rappresentanza, la sede della società e le eventuali sedi secondarie, l’oggetto
sociale, i conferimenti di ciascun socio unitamente al valore degli stessi e al modo di
valutazione, le prestazioni dei soci d’opera, le norme di riparto dell’utile e le quote di
ciascun socio negli utili e nelle perdite, la durata della società.
L’atto costitutivo deve essere depositato entro 30 giorni dagli amministratori (o dal
notaio, in caso di atto pubblico) presso l’Ufficio del registro delle imprese nella cui
circoscrizione si trova la sede sociale, affinché avvenga l’iscrizione della società; in tale
fase viene pagata la relativa tassa di registro.
Anche le eventuali modifiche successive dell’atto costitutivo, deliberate con il consenso
di tutti i soci, dovranno essere iscritte sul Registro delle imprese con le medesime
formalità.
Sempre entro 30 giorni dalla redazione dell’atto costitutivo, deve essere presentata la
Dichiarazione di inizio attività all’Agenzia delle Entrate ai fini dell’attribuzione del
numero di partita IVA.
Scritture della SOCIETA’ S.N.C
Con la stipulazione dell’atto costitutivo i soci diventano “comproprietari” della società e si impegnano a
effettuare i conferimenti che costituiscono in capitale sociale iniziale della società. Il Libro giornale di
contabilità generale della società si apre pertanto con la rilevazione di questo impegno da parte dei soci, a
ciascuno dei quali verrà acceso un personale conto.
Prima viene registrato l’impegno e quindi il credito della società con la sottoscrizione e costituzione del
capitale sociale e poi quando viene assolto questo impegno IL conferimento di liquidità, beni o azienda già
funzionante
Astolfi, Rascioni & Ricci “Entriamo in azienda 2 forme e strutture aziendali Tomo
1” Tramontana editore Milano
“Paramond online :Adele Bagnara :La costituzione di una società di persone
unità didattica per la classe IV