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IL BILANCIO D’ESERCIZIO

 É un documento di sintesi derivante dalla contabilità generale


 Le sue funzioni sono principalmente 4:
 É uno strumento di conoscenza della gestione e dei suoi risultati
 É uno strumento di comunicazione che ha la funzione di informare gli STAKEHOLDERS (che
possono essere interni come I soci e l’imprenditore ed esterni come le banche, I fornitori, I
clienti ecc…)
 Evidenzia la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda
 Evidenzia il reddito d’esercizio, cioè il risultato economico (effettuato nel periodo
amministrativo)
 É costituito da 4 parti fondamentali:
 Lo stato patrimoniale:
- Si forma in sezioni contrapposte (attivo-sinistra; passivo-destra)
- Evidenzia la qualità e la quantità del patrimonio aziendale al termine del periodo
amministrativo
 Il conto economico:
- è redatto in forma scalare
- espone I ricavi e I costi di competenza dell’esercizio che sono classificati secondo la loro
natura
- Ha lo scopo di determinare il risultato economico dell’esercizio che può essere
positivo(utile) o negativo(perdita)
- Esprimono il contributo di ciascuna area al risultato economico dell’esercizio
- evidenzia I risultati intermedi delle diverse aree di gestione, cioè:
 Caratteristica
 Finanziaria
 Fiscale (imposte sul reddito)
 Il rendiconto finanziario:
- espone I flussi di disponibilità liquide verificatasi nell’esercizio
 La nota integrativa:
- svolge la funzione illustrativa e integrativa dei dati sintetici

L’ECONOMIA SOCIALE E IL MONDO DEL NON PROFIT


ECONOMIA SOCIALE
 L’economia sociale: è una via intermedia tra stato e mercato che persegue principi di giustizia e
solidarietà, di cui gli obiettivi chiave del sistema sono l’etica, la solidarietà e la salvaguardia
dell’ambiente
 L’economia sociale di mercato: è “un’economia che cerca di conseguire gli obiettivi della
dimensione sociale, all’interno delle regole che caratterizzano il mercato di libera concorrenza”
 La scienza economica persegue lo scopo di:
 Analizzare il funzionamento reale dell’economia(positiva)
 Esprimere giudizi su come l’economia “dovrebbe essere” (normativa)
 EFFICACIA: è il massimo risultato con il minimo sforzo
 EFFICIENZA: è il raggiungimento dell’obiettivo con l’utilizzo di tutti I mezzi disponibili
TERZO SETTORE
 È il Terzo settore, un insieme di enti di carattere privato che agiscono in diversi ambiti,
dall’assistenza alle persone con disabilità alla tutela dell’ambiente, dai servizi sanitari e socio-
assistenziali all’animazione culturale.
 Secondo un ottica socio-economica, il terzo settore è costituito dal non profit, ossia da quella
complessa realtà di organismi, enti e formazioni che sono espressione di iniziative non ispirate alla
logica del profitto, che hanno come “valore di riferimento” la solidarietà e che operano con una
logica collettiva e sociale: l’economia sociale di mercato
 Si basa sul principio di sussidiarietà secondo il quale la risposta ai bisogni deve essere fornita ad un
livello il più vicino possibile ai soggetti che li avvertono

LE ASSOCIAZIONI, LE FONDAZIONI E I COMITATI


CARATTERISCTICHE DELLE AZIENDE NON PROFIT
1. FINALITA’ NON LUCRATIVE:
- Non hanno scopo d lucro
- Non possono distribuire utili sotto qualsiasi forma
- Esercitano prevalentemente attività diverse dalla produzione di beni e servizi finalizzati al
conseguimento di un profitto
o si avvalgono ampliamente di lavoro volontario e gratuito
- ricevono risorse finanziarie da donatori che attendono controprestazioni proporzionate alle
donazioni erogate
- Hanno un rapporto fiduciario con la collettività locale
1. AUTONOMIA:
- Si autogovernano, cioè godono di una forte AUTONOMIA DECISIONALE
- Il loro patrimonio ha una composizione che rispecchia gli obiettivi costituzionali che essi
perseguono
2. COMPLESSITA’ DELLA GESTIONE:
- presentano una gestione diversa dai profit oriented
- Le aziende non profit hanno una gestione dove prevale l’esercizio di attività di utilità sociale
(ATTIVITA’ ISTITUZIONALI)
- si affiancano attività di carattere produttivo (ATTIVITA’ COLLATERALI), finalizzate all’ottenimento
di avanzi finanziari da reinvestire nell’attività principale.
3. NATURA GIURIDICA PRIVATA:
- Nascono per iniziativa di soggetti privati.
 AUTONOMIA PATRIMONIALE PERFETTA: quando il patrimonio della società è distinta da quella dei
soci
 AUTONOMIA PATRIMONIALE IMPERFETTA: Dove può essere utilizzato il patrimonio personale dei
soci dei beni presenti e futuri (rischia di essere aggredito dai creditori sociali).
 Si distinguono in:
 AZIENDE NON PROFIT previste dal codice civile:
- Associazioni
- Fondazioni
-Comitati
 AZIENDE NON PROFIT non previste dal codice civile :
- Cooperative sociali
- Organizzazioni di volontariato
-Organizzazioni non governative
- Imprese sociali

ASSOCIAZIONI
 Sono organizzazioni private costituite da una pluralità di persone che perseguono finalità comuni
traendo I mezzi per la loro attività dai contributi degli associati.
 Si distinguono in:
 ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE:
- chiedono riconoscimento allo stato e acquistano personalità giuridica (diritti ed obblighi)
- hanno autonomia patrimoniale perfetta.
 ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE:
- non hanno ottenuto il riconoscimento e quindi non hanno personalità giuridica.
- hanno autonomia patrimoniale imperfetta.

FONDAZIONI
 Sono istituzioni che si basano su un complesso di beni I cui frutti sono destinati al raggiungimento
di certe finalità di natura culturale, scientifica, assistenziale, benefica ecc.. (per iniziativa di
qualcuno)
 Nascono da un ATTO UNILATERALE dove è richiesto il RICONOSCIMENTO.
Es. IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori che effettua attività di ricerca, cura e diagnosi in campo
oncologico

COMITATI
 Sono gruppi di persone che mediante la raccolta pubblica di fondi intendono perseguire un
prefissato scopo di pubblica utilità (manifestazione es. Patrono di Lonigo)

GLI ALTRI ENTI NON PROFIT


LE COOPERATIVE SOCIALI
 Sono aziende non profit che hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla
promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini
 Si distinguono in:
- Cooperative sociali di tipo A: dette anche cooperative di solidarietà sociale, che gestiscono servizi
sociosanitari ed educativi
- Cooperative sociali di tipo B: dette anche cooperative di lavoro, che hanno lo scopo
dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (handicap, alcolisti, tossicodipendenti, minori in
difficoltà familiare ecc.…)

LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO (ODV)


 L’attività di volontariato consiste nell’azione personale, spontanea, gratuita e senza scopo di lucro,
anche indiretto, prestata esclusivamente per fini di solidarietà tramite l’organizzazione cui il
volontariato appartiene
 La forma giuridica è libera e l’atto costitutivo deve contenere gli elementi previsti dal Codice civile:
- L’assenza di fini di lucro
- la democraticità della struttura
- la gratuità delle prestazioni
- I criteri di ammissione e di esclusione degli aderenti
- l’obbligo di redigere il bilancio e le modalità della sua approvazione

L’IMPRESA SOCIALE
 Definizione: Secondo il decreto n.155 del 2006, Sono tutte le organizzazioni private (e società) che
esercitano in via stabile e principale un’attività economica organizzata per la produzione o lo
scambio di beni e servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale
 L’attività deve rientrare in uno dei settori previsti dalla legge, tra I quali:
- L’assistenza sociale e sanitaria
- l’educazione, l’istruzione e la formazione
- la tutela ambientale
- l’erogazione di servizi culturali
- la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio territoriale
- forme di turismo sostenibili
 Deve rispettare dei vincoli normativi:
- divieto di distribuire gli utili
- obbligo di reinvestire gli utili(autofinanziamento)
- obbligo di pubblicare il bilancio sociale

LE ONLUS
 Le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale sono enti di carattere privato, anche senza
personalità giuridica, I cui statuti o I cui atti costitutivi rispondono a specifici requisiti fissati dalla
legge
 In alcune prestazioni sono esonerati dall’Iva.

LA RACCOLTA DI RISORSE FINANZIARIE NEL SETTORE NON


PROFIT
IL FUNDRAISING
 Il fundraising o raccolta fondi è l’insieme delle attività che l’organizzazione deve mettere in atto per
procurarsi le risorse finanziarie necessarie a realizzare la propria attività
 crea un rapport di fiducia con gli stakeholders

ATTORI RACCOLTA FONDI


 sono coinvolti tre soggetti:
- il donatore: che mette a disposizione le risorse finanziarie
- l’ente non profit: che impiega il denaro raccolto per erogare I servizi
- Il beneficiario: che è il destinatario dell’attività di erogazione dell’ente non profit

LA GESTIONE E LA CONTABILITA DELLE AZIENDE NON PROFIT


L’ASPETTO FINANZIARIO DELLA GESTIONE:
 l’aspetto finanziario della gestione prende in considerazione le manifestazioni volontarie delle
opere aziendali, cioè le entrate e le uscite alle quali esse danno luogo (cioè l’avanzo-entrate >uscite
e il disavanzo- entrate<uscite)
 le fasi delle entrate sono le seguenti:
- previsione: entità somme da riscuotere
- accertamento: fase giuridica che rileva il diritto di riscuotere una certa somma
- riscossione: fase materiale dove si ha l’effettivo incasso delle somme
- versamento: fase delle entrate dove le somme comunque riscosse vengono trasferite nelle casse
dell’ente
 le fasi delle uscite sono:
- previsione: entità somme da pagare
- impegno: fase giuridica dove l’azienda ha l’obbligo di pagare
- liquidazione: completamento della fase giuridica che individua la scadenza e il creditore
- pagamento: fase materiale dove si verifica l’effettivo esborso delle somme
 I residui sono conti in sospeso che ancora non sono stati accettati e pagati (attivi e passivi)

L’ASPETTO ECONOMICO DELLA GESTIONE


 L’ASPETTO ECONOMICO si manifesta con il conseguimento di rendite e proventi e nel
sostenimento di spese e oneri. (costi e ricavi)
 Analizzare la gestione dell’aspetto economico significa individuare le fonti delle entrate finanziarie e
le cause delle uscite finanziarie
 Le fonti delle entrate e le cause delle uscite finanziarie sono i componenti positivi e i componenti
negativi del risultato economico della gestione
 Il risultato economico della gestione esprime l’incremento o il decremento che si è verificato o che
si verificherà nell’importo del patrimonio netto per effetto dell’attività svolta dall’ente
 L’avanzo o il disavanzo economico misurano l’incremento oppure il decremento che si verifica nel
patrimonio netto per effetto della gestione
 Un avanzo economico non è sempre segno di una gestione accorta, perché indica che non è stata
impiegata per le finalità dell’ente
 L’avanzo economico diventa risparmio aziendale al quale occorre dare opportune forme di
investimento

L’ASPETTO PATRIMONILE DELLA GESTIONE


 INVENTARIO: quel documento amministrativo nel quale trovano rappresentazione la composizione
qualitativa e quantitativa del patrimonio aziendale in un dato momento. (descrizione di tutti i beni
appartenenti all’azienda)
 Nell’aspetto patrimoniale si comprende l’insieme dei beni materiali e non e i relativi finanziamenti a
disposizione dell’azienda in un determinato momento
 Il patrimonio è l’insieme coordinato dei mezzi (beni economici, diritti, disponibilità monetarie) che
in un determinato momento sono a disposizione del soggetto aziendale per il conseguimento delle
finalità istituzionali
 Si distingue in:
- patrimonio qualitativo: in riferimento alla fonte di finanziamento
- patrimonio quantitativo: attribuzione del bene al valore patrimoniale “fondo di valori”
 Il libro giornale e il libro degli inventari sono registri che ci consentono di effettuare un bilancio
 Assume particolare importanza nelle fondazioni su richiesta del fondatore
IL BILANCIO E IL CONTROLLO DI GESTIONE DELLE AZIENDE NON
PROFIT
 Il BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE è la sintesi contabile del processo di pianificazione
aziendale
 Indica gli obiettivi di medio periodo (3-5 anni) nonché le azioni da intraprendere e le risorse da
impiegare per il loro conseguimento.
 Esso è la base per una corretta impostazione del bilancio annuale

IL BILANCIO PREVENTIVO (o budget)


 Indica le linee programmatiche che si pensa di attuare per conseguire gli obiettivi con l’impiego
delle risorse disponibili
- preventivo finanziario
- preventivo economico
- preventivo patrimoniale

IL BILANCIO CONSUNTIVO
 Rappresenta un rendiconto d’esercizio che espone la situazione patrimoniale, finanziaria ed
economica al termine del periodo amministrativo, ed è uguale al tradizione come costituzione di
documenti

IL CONTROLLO DI GESTIONE
 È il processo con cui si verifica, se rispetto agli obiettivi programmati, l’azienda ottiene e impiega in
modo efficacie ed efficiente le risorse di cui essa dispone.
 Il controllo viene effettuato attraverso l’analisi degli scostamenti e ci consente attraverso l’analisi di
feedback di correggere gli eventuali scostamenti e/o errori risultanti da quanto programmato e
quanto invece ottenuto
 A seconda del momento in cui viene effettuato il controllo di gestione e questi vengono confrontati
si distingue in:
- controllo antecedente
- controllo concomitante
- controllo a posteriori

IL BILANCIO SOCIALE DEGLI ENTI NON PROFIT


 Il bilancio sociale è un documento che si propone di fornire una rendicontazione delle
responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività
svolte da un’organizzazione non profit
 È un documento volontario
 Viene redatto secondo principi di rendicontazione (es. chiarezza, coerenza, inclusione, periodicità)
 Serve a perseguire la mission e favorire la valutazione esterna ed interna dei risultati ottenuti
 La struttura deve includere l’introduzione, le caratteristiche, le aree di attività, i risultati economici
e ambientali, gli obiettivi di miglioramento
IL SISTEMA FINANZIARIO, IL CREDITO E LE FUNZIONI DELLA
BANCA
 Il sistema finanziario è l’insieme dei canali, dei soggetti e degli strumenti tramite i quali si realizza
sul mercato il trasferimento di risorse finanziarie dalle unità in avanzo (che sono “centri di
risparmio”) a quelle in disavanzo (che sono “centri di investimento”), nonché il complesso delle
norme che disciplinano tale attività
 Comprendono due categorie di soggetti:
1- Operatori finali: che sono i datori di fondi, come le famiglie che sono prevalentemente centri di
risparmio o nella veste di prenditori di fondi come le imprese e le pubbliche amministrazioni
2- Intermediari finanziari: sono soggetti che promuovono e favoriscono la canalizzazione del
risparmio verso gli operatori fondi che necessitano di capitali. Possono essere intermediari
bancari, rappresentanti delle banche e intermediari non bancari inseriti in gruppi bancari
tramite partecipazioni azionarie
 Il complesso delle negoziazioni finalizzate al trasferimento delle risorse finanziarie tra unità in
avanzo e unità in disavanzo costituisce il mercato dei capitali
 Oggetto di tali negoziazioni sono gli strumenti finanziari, ossia le azioni, le obbligazioni, i titoli di
stato, i contratti futures, i contratti swap, le opzioni, ecc.

Il CREDITO E LE SUE FUNZIONI


 Il credito è lo scambio di beni, servizi o capitali disponibili nel momento “presente” contro la
promessa di beni, servizi o capitali “futuri”
 Si distinguono in:
1- Credito alla produzione: è destinato alle aziende di produzione o imprese che hanno
bisogno di risorse per fronteggiare il fabbisogno di merci, materie prime e altri fattori
circolanti (in senso stretto) sia per il credito in investimenti strutturali
2- Credito al consumo: è destinato in particolare agli operatori-famiglie per l’acquisto di
beni di consumo durevoli ed è rappresentata da mutui, prestiti personali e dalle
vendite a rate
3- Credito diretto: operazioni svolte direttamente tra i due contraenti
4- Credito indiretto: operazioni nelle quali si inserisce un intermediario che assume la
veste di debitore nei confronti di coloro che offrono risparmi e creditore nei riguardi di
coloro che chiedono il credito.
I principali soggetti che operano come intermediari nelle operazioni di credito diretto
sono le banche

LA BANCA E LE SUE FUNZIONI


 È un’azienda che, agendo principalmente sul mercato dei capitali, compie una notevole varietà di
operazioni, sia nei settori dell’intermediazione finanziaria e dei mezzi di regolamento, sia in quelli
degli investimenti finanziari, dei servizi di investimento e delle attività accessorie e complementari
 Offrono diversi tipi di conti correnti di corrispondenza.
- CC PASSIVI
-CC PER ELASTICITA’ DI CASSA
- CC ATTIVI
- CC ONLINE
Sono movimentati da accrediti(avere)
E addebiti (dare)
 Le funzioni della banca sono:
1- Funzione creditizia: si concretizza nelle attività di intermediazione creditizia, ovvero
nella raccolta di risparmio e nell’impiego delle risorse finanziare in operazioni di
prestito
2- Funzione monetaria: Attività con cui le banche integrano i mezzi di regolamento degli
scambi mediante la moneta bancaria cartacea (assegni bancari o circolari) ed
elettronica
3- Funzione stimolatrice della produzione: si sono introdotti nuovi servizi come nuove
forme di utilizzo delle disponibilità monetarie; servizi di canalizzazione bancaria di
numerosi pagamenti; servizi di investimento e collaterali
4- Funzione di investimento: destinati agli investimenti tecnico-organizzativi della banca e
agli investimenti finanziari in titoli e in divise estere.

LA CLASSIFICAZIONE DELLE OPERAZIONI BANCARIE


LE OPERAZIONI DI INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA
 Sono quelle attraverso le quali la banca si interpone tra i soggetti che offrono capitali e i soggetti
che necessitano di finanziamenti, raccogliendo fondi dagli uni e concedendo prestiti agli altri.
 Si suddividono in due gruppi:
 operazioni di raccolta fondi
dette anche di provvista, dove la banca acquisisce mezzi finanziari da terzi:
 aspetto giuridico: diventa debitrice verso coloro dai quali riceve fondi (operazioni
passive)
 aspetto economico: vede sorgere i tipici costi sotto forma di interessi passivi e di
sconti passivi.
 Possono essere suddivise in due sottogruppi:
- Operazioni originarie: compiute nei confronti della clientela per raccogliere fondi
a breve scadenza e fondi a scadenza medio-lunga. (depositi a risparmio liberi, conti
correnti di corrispondenza passivi, certificati di deposito a breve termine, i pronti
contro termine e la seconda mediante emissione di prestiti obbligazionari ed
emissione di certificati a medio e lungo termine)
- Operazioni derivate: dove la banca si procura fondi sul mercato telematico dei
depositi interbancari (mid)
 operazioni di impiego
dove la banca utilizza i fondi raccolti dalle operazioni di provvista e concedendo credito sia
alla clientela ordinaria sia ad altre banche, quindi essa:
 Nell’aspetto giuridico: assume la posizione di soggetto creditore con operazioni
attive
 Nell’aspetto economico: ottiene dei ricavi con sconti attivi, interessi attivi,
commissioni attive si assume specifici rischi

LE OPERAZIONI DI INVESTIMENTO INDIRETTO


 Quelle attraverso le quali la banca destina una parte delle proprie disponibilità finanziarie a forme
durevoli di impiego, costituite – in particolare- da investimenti di carattere finanziario e da
investimenti strutturali-organizzativi
 Comprendono:
1- Investimenti di carattere finanziario : acquisti di titoli di debito, di valute estere e di
strumenti finanziari in valuta
2- Investimenti strutturali-organizzativi: destinati agli immobili degli uffici della sede e
delle varie dipendenze, impianti di sicurezza e mobili
Aspetto economico: originano ricavi sotto forma di interessi attivi
Struttura organizzativa: partecipano alla formazione del risultato economico attraverso
le quote di ammortamento, le spese di manutenzione e riparazione, le plusvalenze e le
minusvalenze da alienazione (differenza positiva o negativa tra il valore realizzato con
la vendita di un bene patrimoniale e il valore residuo dello stesso)

LE PRESTAZIONI DI SERVIZI:
 Le banche offrono dei servizi che rispondono alle crescenti richieste della clientela, ma che
concorrono anche ad incrementare i margini di profitto, grazie ai ricavi che tali operazioni
producono sotto forma di provvigioni attive, di diritti e di rimborsi spese
 Possono essere suddivise in tre sottogruppi:
1- Servizi di investimento: le negoziazioni per conto di terzi di strumenti finanziari, il
collocamento di strumenti finanziari per conto degli emittenti, la gestione di portafogli
di investimento per conto terzi, la raccolta, trasmissione ordini e mediazione
2- Servizi accessori: operazioni connesse ai servizi di investimento per conto terzi, come la
custodia e l’amministrazione di strumenti finanziari ecc.
3- Operazioni complementari: una serie eterogenea di servizi tradizionalmente offerti
dalle banche, dove i sistemi di incasso e i servizi di pagamento per conto terzi, i servizi
di tesoreria e di esattoria e l’emissione di carte di credito.

LE OPERAZIONI DI RACCOLTA
 La raccolta costituisce la prima fase di intermediazione creditizia posto dalle banche
 Sono operazioni PASSIVE perché per le somme raccolte la banca diventa debitrice verso i
depositanti
 Comprendono:

I depositi bancari:
 La principale operazione di provvista fondi
 Disciplinati dal Codice civile che sancisce: “Nei depositi di una somma di denaro presso una
banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie
monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con
l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi. Salvo patto contrario, i
versamenti e i prelevamenti si eseguono alla sede della banca alla sede della banca presso
la quale si è costituito il rapporto”
 I soggetti affidano i propri risparmi alla banca per vari motivi:
- accantonare somme in vista di eventuali imprevisti
- attendere il momento più opportuno per realizzare forme di investimento più convenienti
- per ottenere dalla banca un servizio di tesoreria, ossia l’esecuzione di pagamenti e
riscossioni
 A tali esigenze la banca offre contratti di deposito che si caratterizzano per le differenti
modalità di utilizzo
 Si distinguono in:
1- Depositi di risparmio:
 Una delle principali forme di primo impiego della ricchezza monetaria
destinata al risparmio al fine di fronteggiare problemi futuri o eventi
imprevisti
 Sono movimentati da una molteplicità di operazioni di versamento e di
prelevamento, effettuate in denaro contante (libretto risparmio), si
distinguono in:
- depositi a risparmio liberi: il depositante può prelevare i propri
risparmi “a vista”, ossia in qualunque momento
- depositi a risparmio vincolati: dove il depositante si impegna a non
effettuare prelevamenti fino ad una certa data prefissata come
scadenza del vincolo.
 I libretti nominativi sono documenti intestati ad uno o più soggetti che
sono legittimati a fare prelevamenti; i versamenti possono essere
effettuati da chiunque
 Consecutivamente sulle somme depositate maturano interessi

1- Certificati di deposito: sono titoli di credito negoziabili rappresentativi del


deposito di una somma di denaro che resta vincolata per un determinato
periodo di tempo (non oltre i 18 mesi) per i certificati a breve termine per un
tempo compreso tra i 18 e 60 mesi per i certificati a medio termine che si
aggiunge al capitale iniziale.
2- Conti correnti di corrispondenza passivi: è un contratto con il quale la banca si
obbliga a svolgere servizio di cassa a favore del cliente e a effettuare per conto
del medesimo una gamma di servizi e assicurargli la disponibilità di una
determinata somma di denaro. È passivo per la banca che ne risulta debitrice.
(ricariche bollette le canalizza nel cono corrente)

Le operazioni pronti contro termine:


 Sono contratti con cui la banca vende a pronti un proprio cliente una certa quantità di titoli e si
impegna a riacquistarli a una certa scadenza(termine) ad un prezzo maggiore di quello a pronti

L’emissione di obbligazioni bancarie:


 Le obbligazioni bancarie sono titoli di credito emessi da una banca con lo scopo di raccogliere fondi
per una durata minima di 36 mesi o per una durata media non inferiore a 24 mesi.

LE OPERAZIONI BANCARIE DI IMPIEGO


 Sono operazioni attive attraverso le quali la banca concede prestiti alla clientela cui diventa
creditrice
 Si dice fido bancario la misura complessiva del credito di qualunque specie di cui una banca ritiene
meritevole un determinato cliente che ne abbia fatto richiesta
 Per concedere un fido la banca deve effettuare tale procedura:
- ricevere la richiesta di fido
- viene svolta un’adeguata istruttoria della pratica di fido
- l’ufficio che ha condotto l’istruttoria formula la sua proposta
- gli appositi organi deliberanti decidono in merito alla concessione dell’affidamento
 Il fido dipende anche dalle GARANZIE che il cliente è in grado di offrire e che possono essere:
garanzie reali (ipoteca beni immobili e pegno di beni mobili) o garanzie personali (come l’avallo e la
fideiussione)
 Si suddividono in:
1- APERTURE DI CREDITO
 È un contratto “consensuale” mediante il quale la banca si obbliga a tenere a
disposizione del cliente una somma di denaro per un dato periodo di tempo oppure
a tempo indeterminato
 Le aperture di credito possono essere:
- semplici: il credito può essere utilizzato una sola volta, mediante uno o più
prelevamenti di somme di denaro
- in conto corrente: la somma messa a disposizione può essere utilizzata più volte in
quanto il cliente può ripristinare con successivi versamenti la sua disponibilità
 Le aperture di credito in c/c sono sicuramente le più diffuse
 Esse si possono distinguere in:
- Aperture di credito in c/c ordinarie che concorrono a coprire il fabbisogno
finanziario di breve periodo ovvero entro l’anno del periodo amministrativo
- Aperture di credito in c/c per elasticità di cassa che sono destinate a fronteggiare
le temporanee deficienze di cassa derivanti dal disequilibrio delle entrate e uscite
della gestione aziendale
 Sui conti correnti relativi alle aperture di credito, le banche percepiscono alcuni
compensi che rappresentano l’onere complessivo che grava sul cliente.
 Questi compensi sono gli interessi debitori e le spese di tenuta conto che
movimentano il conto corrente
1- SMOBILIZZO DEI CREDITI COMMERCIALI
 Può avvenire attraverso una serie di operazioni, le principali sono:
- lo sconto cambiario: è un’operazione di prestito dove la banca anticipa la
riscossione delle cambiali con spese delle commissioni
- gli anticipi di portafoglio: sono operazioni di prestito con cui la banca mette in
vario modo a disposizione del presentatore determinate somme, prima che ne sia
avvenuta la riscossione. Simile allo sconto cambiario ma con altri tipi di effetti, dove
l’importo è reso immediatamente disponibile con l’accredito diretto in c/c di
corrispondenza che può accordare dei finanziamenti sotto forma di anticipi sulle
somme da incassare alla scadenza.
- gli anticipi su fatture: ai clienti che hanno emesso fatture di vendita sulle quali è
indicato come modo di pagamento il “bonifico bancario presso una certa banca”
sotto forma di anticipi sulle somme da incassare alla scadenza.
- il factoring: è un contratto atipico(non previsto dal codice civile) dove un
imprenditore trasferisce una massa concordata di crediti commerciali a un factor, il
quale si assume l’incarico della loro riscossione e può talvolta garantirne il buon
fine, anche in caso di insolvenza del debitore, dietro la ritenuta di alcune
commissioni per il servizio reso.
 Il factor può essere una banca o una società specializzata detta società di
factoring
 I tratti caratteristici dell’operazione sono le seguenti:
- la cessione di crediti commerciali da imprese mercantili o industriali al
factor
- l’eventuale garanzia del buon fine dei crediti e per cui la cessione dei
crediti è “pro soluto”, cioè a titolo definitivo.
- la gestione dei crediti da parte del factor
 Può pertanto assumere diverse forme:
- factoring con accredito immediato o anticipato che consiste
nell’anticipazione del credito o del valore delle fatture al creditore da parte
del factor.
- Può essere concordata con due diverse clausole contrattuali ovvero la
clausola pro soluto dove il factor si assume il rischio che alla scadenza i
crediti acquisiti possano risultare insoluti; la clausola pro solvendo dove, in
caso di mancata riscossione dei crediti, il factor ne richiederà il rimborso al
cedente
- factoring con accredito a scadenza che non prevede anticipazioni di
somme al cliente, per cui il factor attende la scadenza delle fatture e ne
accredita l’importo solo a incasso avvenuto.

I MUTUI
 I mutui costituiscono per le banche un’importante operazione di impiego e per le aziende che gli
ottengono un finanziamento esterno a medio-lungo termine (medio termine scadenze tra i 18 mesi
e i 5 anni; lungo termine per indicare le scadenze superiori ai 5 anni) per realizzare investimenti a
lungo ciclo di utilizzo
 Il rimborso dei mutui può avvenire fondamentalmente in due modi:
- in un’unica soluzione alla scadenza, ma pagando periodicamente gli interessi;
- secondo un piano di ammortamento, cioè un documento con scadenze e importi da versare in
banca.
 Il tasso di interesse sui mutui può essere
o Mutui a tasso fisso
o Mutui a tasso variabile: il tasso può variare con scadenze prestabilite secondo l’andamento
di uno o più parametri di indicazione fissati nel contratto. Il rischio principale è un
consistente e imprevedibile aumento dell’importo o del numero delle rate in conseguenza
di un aumento del tasso rispetto a quello iniziale

IL LEASING
 (to lease- affittare) è un contratto mediante il quale un soggetto concede in locazione ad un altro un
determinato bene mobile o immobile e il pagamento di un certo numero di canoni periodici
 Esistono due tipi fondamentali di operazioni leasing:
o Il leasing operativo: (locazione in senso proprio) dove il soggetto che dà in locazione il bene
è l’azienda produttrice del bene stesso
o Il leasing finanziario: dove il locatore è una società di leasing oppure una banca, che
acquista o fa costruire dal produttore il bene da dare successivamente in locazione
all’azienda utilizzatrice.
- in questo si formano due tipologie di contratto:
 un contratto di compravendita: stipulato tra l’impresa produttrice del bene e la
società di leasing
 un contratto di leasing: stipulato fra la società di leasing e l’impresa utilizzatrice del
bene

 Al termine del contratto, con il leasing operativo l’impresa utilizzatrice può estinguere il contratto,
rinnovarlo o stipularne uno nuovo per un altro bene più innovativo, mentre con il leasing
finanziario l’impresa ha la possibilità di riscattare il bene, diventandone proprietaria, versando una
determinata somma di denaro (prezzo di riscatto)
 Lo stato le regioni o gli altri enti pubblici erogano alle imprese dei contributori per aiutarle a pagare
i canoni dovuti all’impresa produttrice, alla banca, alla società di leasing: si parla, in questi casi, di
leasing agevolato.
IL PROJECT FINANCING
 Questi progetti industriali hanno una portata così rilevante e complessa da richiedere il concorso di
una pluralità di soggetti che partecipano alla costituzione di una società di progetto o project
company.
 I soggetti che intervengono nel progetto si dicono sponsor e possono essere portatori di due
differenti tipi di interesse:
- trarre profitto dalla realizzazione dell’opera, e allora si dicono sponsor marginali
- gestire l’opera una volta realizzata, e allora si chiamano sponsor potenziali
 Gli sponsor marginali si limitano a finanziare il progetto, gli sponsor potenziali finanziano il
progetto e lo gestiscono per il periodo di tempo necessario a rimborsare i prestiti e a pagare i
relativi interessi, oltre che a remunerare il capitale di rischio
 In un secondo momento, l’opera sarà poi affidata a un committente, il quale provvederà a gestirla
direttamente
 Le fasi dell’operazione di project financing sono infatti le seguenti:
- Progettazione dell’iniziativa imprenditoriale e analisi della sua fattibilità sotto il profilo tecnico,
economico e finanziario.
- Realizzazione del progetto della costituzione della società di progetto alla stipulazione dei diversi
contratti di appalto, dei contratti di fornitura dei materiali fino al completamento dell’opera.
- Gestione dell’opera da parte della società di progetto che coprirà i costi operativi e di
manutenzione. Nel momento in cui l’opera viene consegnata l’emittente si estingue
- passaggio dell’opera al committente ed estinzione della società di soggetto

IL CONTO CORRENTE DI CORRISPONDENZA


 È un contratto con il quale la banca si obbliga:
- A svolgere il servizio di cassa a favore del cliente, che può eseguire versamenti di contante e
assegni e prelevamenti;
- A effettuare per conto del cliente una gamma assai vasta di atti, operazioni e prestazioni di servizi
(pagamenti, riscossioni di fatture e ricevute bancarie, compravendite di titoli e valute estere,
custodia di valori, ecc.)
- In certi casi, ad assicurargli la disponibilità di una determinata somma di denaro per un certo
periodo di tempo o a tempo indeterminato

CARATTERISTICHE
 I conti correnti di corrispondenza presentano le seguenti caratteristiche:
- garantiscono al correntista la piena disponibilità delle somme depositate
- sono uno strumento con il quale la banca presta al cliente un servizio di cassa, ossia a riscossione
e a pagamento
- offrono al correntista la possibilità di affidare alla banca tutta una serie di incarichi e di avvalersi di
una varia gamma di servizi
- configurano sia operazioni di raccolta sia operazioni di impiego fondi
- sono per la banca una fonte ricchissima di informazioni in quanto essa è in grado di farsi un’idea
della situazione finanziaria della clientela
 Ogni conto corrente è identificato da un codice IBAN (international bank account number)

TIPOLOGIE DI CONTO CORRENTE


1. I c/c di corrispondenza passivi: sono conti che presentano generalmente saldi a favore del
correntista. Costituiscono per la banca un’operazione di raccolta fondi
2. I c/c di corrispondenza per elasticità di cassa: sono conti che presentano una frequente alternanza
di saldi e presuppongono una vera e propria concessione di credito
3. I c/c di corrispondenza attivi (o debitori): presentano saldi di entità variabile ma generalmente a
favore della banca e configurano un’operazione bancaria d’impiego

Particolare tipologia di conti è quella dei c/c online accessibili via internet con appositi codici di accesso
24 ore su 24

APERTURA DI UN CONTO CORRENTE


 L’apertura di un c/c di corrispondenza viene concessa a chi ne ha fatto richiesta e che la banca
ritenga meritevoli per qualità morali e di correttezza.
 L’operazione comporta:
 L’identificazione del titolare o dei titolari del conto
 La richiesta del consenso per il trattamento dei dati personali
 La sottoscrizione del contratto
 Il deposito della firma dell’intestatario
 La registrazione della prima operazione che può consistere nel versamento di denaro
contante o di assegni oppure di un giroconto da un altro conto corrente
 Il rilascio al cliente del libretto degli assegni
 Se il cliente chiede di accedere al conto anche tramite procedure di remote banking, gli viene
consegnata una serie di codici di sicurezza e una password da impiegare secondo quanto stabilito
nelle apposite convenzioni
 Il cliente deve scegliere il canale attraverso il quale ricevere le comunicazioni: per posta, cioè in
formato cartaceo, oppure online

OPERAZIONI CHE MOVIMENTANO IL C/C


1. Operazioni di accredito: o movimenti AVERE, comprendono tutte quelle movimentazioni che
aumentano le disponibilità liquide come il deposito di stipendio, i versamenti di denaro contante o
di assegni, l’incasso di crediti verso terzi, il ricavo di vendita di titoli
2. Operazioni di addebito: o movimenti DARE, che includono tutte le operazioni che riducono le
disponibilità del conto corrente

LA VALUTA
 Si intende il giorno in cui iniziano a maturare gli interessi, a credito o a debito del correntista,
relativi al saldo che essa determina.
 L’estratto conto è il documento che attesta le operazioni transitate sul conto corrente in un dato
periodo.
 Il saldo del conto consente al correntista di monitorare la liquidità di cui dispone o la propria
situazione debitoria nei confronti della banca.
 Gli interessi creditori sono accreditati sul conto con valuta il 31 dicembre di ogni anno
 Gli interessi debitori, invece, diventano esigibili da parte della banca il 1 marzo dell’anno successivo
e possono essere addebitati sul conto solo previa autorizzazione scritta dal correntista, revocabile
in ogni momento

I tassi di interesse
 I tassi creditori si applicano ai Numeri determinati sui saldi a credito, mentre i tassi debitori si
applicano ai Numeri determinati sui saldi a debito.
Le spese di conto
 Le spese di tenuta conto: rappresentate da una somma fissa per ogni operazione annotata
sull’estratto conto
 Le spese fisse di chiusura: spesso addebitate in un’unica soluzione all’atto della liquidazione di fine
anno e comunque al momento dell’estinzione del conto

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