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che cos
un servizio di consulenza gratuito rivolto a tutte le Associazioni di Promozione Sociale presenti sul
territorio Reggiano, nato dallesigenza di creare uno strumento di sostegno accessibile a tutte le
Associazioni di Promozione Sociale utile per districarsi nel mondo sempre pi complesso
dellassociazionismo.
a chi si rivolge
Offre un servizio sempre aggiornato e gratuito su tematiche normative, legislative e scali e si
propone come un valido aiuto per le Associazioni di Promozione Sociale della Provincia di Reggio
Emilia gi strutturare e per le future neo-associazioni che abbiano bisogno di reperire informazioni
per costituirsi ed orientarsi nel panorama assicurativo.
www.assieme.re.it
un sito web attivo 24 ore al giorno composto
da diverse sezioni:
Consulenze: dove poter formulare i propri quesiti
ad un consulente che entro le 24 ore successive
risponder alle vostre domande;
Archivio e Download: dove poter visionare e
scaricare oltre 200 testi normativi suddivisi per
categorie, documenti e moduli utili;
News e Scadenze: uno spazio sugli aggiornamenti
legislativi, scali ed interpretativi, nonch uno
scadenziario scale sempre aggiornato.
in
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nico
0522 332364
un numero telefonico a cui risponder,
dal luned al venerd dalle ore 9 alle 13
un consulente specializzato
Redazione a cura di
Catellani Daniele (consulente Assieme);
Dott. Alessandro Mastacchi (Consulente ARSEA srl),
Dott.ssa Francesca Colecchia (Consulente ARSEA srl).
Graca a cura di
Studio Salsi Comunicazione
02
Premessa
Questa guida vuole costituire uno strumento di facile consultazione, agile, scaricabile
gratuitamente, parte integrante del Progetto Assieme.
a disposizione delle Associazioni gi costituite e dei cittadini che desiderano esplorare questo rilevante ambito della nostra vita sociale. Rilevante per peso specico: sono
presenti sul territorio reggiano 279 Associazioni di Promozione Sociale. E importante dal
punto di vista sociale e comunitario.
La sda che abbiamo dinanzi, la promozione di un nuovo umanesimo attraverso la promozione di una autentica cittadinanza attiva e la costruzione di un Welfare di Comunit,
pu essere affrontata solamente con lautorevolezza delle Istituzioni, la credibilit della
Politica, il protagonismo del Terzo Settore (Associazionismo di Promozione Sociale, Volontariato, Cooperazione Sociale).
In altre parole, incarnando nella vita reale delle nostre Comunit locali quel principio di
Sussidiariet cos efcacemente delineato nella nostra Costituzione.
In questo orizzonte pu dischiudersi una rinnovata stagione di vitalit dellAssociazionismo di Promozione Sociale, strumento di azioni di utilit sociale senza ni di lucro,
espressione di impegno sociale, di partecipazione, di solidariet, di pluralismo con nalit
di natura sociale, civile, culturale e di ricerca etica e spirituale.
LAssessore alla Solidariet
Provincia di Reggio Emilia
Marcello Stecco
03
Indice
20 domande sulla promozione sociale
Capitolo 1 APS aspetti generali
La nascita della promozione sociale
Aspetti civilistici (associazioni riconosciute e non)
I soggetti specici del mondo sportivo
La responsabilit Civile nelle Associazioni di Promozione Sociale
Normativa
Capitolo 2 Le Associazioni di Promozione Sociale
Le Associazioni di Promozione Sociale - caratteristiche
Le APS Sportive Dilettantistiche caratteristiche
Modalit e prassi di costituzione di una APS
Normativa e Modulistica
Capitolo 3 - La disciplina scale delle APS
Aspetti scali Generali degli enti di tipo associativo
Il reddito complessivo degli enti non commerciali
Le agevolazioni scali
Le erogazioni Liberali e il 5 per mille
Disciplina delle associazioni che promuovono usi e tradizioni locali
Attivit commerciale ed i regimi contabili
Regime ex L. 398/91
Attivit di pubblicit e di sponsorizzazione
Perdita della qualica di ente non commerciale
I G.A.S (gruppo di acquisto solidali)
Rapporti di collaborazione scalmente agevolati
Normativa e Modulistica
Capitolo 4 Il rendiconto economico e nanziario
La redazione del rendiconto economico e nanziario
La prima nota
La contabilit separata
Rendiconto per le raccolte pubbliche di fondi
Vincoli nella gestione economica per le sole ASD
Capitolo 5 I registri delle APS
I registri delle APS
Come iscriversi al registro provinciale APS di Reggio Emilia
Il registro del Coni
Normativa e Modulistica
APPENDICE
04
Le associazioni
di promozione sociale in 20
domande
05
Il codice scale lelemento identicativo dellassociazione nei rapporti con i terzi, necessario pertanto ogni qualvolta si stipula un contratto (es: contratto di locazione, convenzione con il Comune...).
06
Sar poi necessario stabilire il regime scale attraverso cui conteggiare il versamento
delle imposte (IVA, IRES ed IRAP) allErario.
11. Quale la differenza tra attivit di sponsorizzazione e quella di pubblicit?
Si ha sponsorizzazione se fra la promozione di un nome o di un marchio e lavvenimento
viene istituito uno specico abbinamento (manifesto con lindicazione del marchio quale
sponsor dellevento, nome dellevento con inserito il nome del prodotto, ecc.). Si ha pubblicit se lattivit promozionale , rispetto allevento, in rapporto di semplice occasionalit
(cartelli collocati ai margini dellarea di spettacolo, pubblicazioni promozionali dellevento
sportivo, manifesti, striscioni o altri richiami acustici e visivi).
12. Quali sono i regimi contabili/scali per le associazioni senza scopo di luco?
I regimi scali e contabili per gli enti non commerciali sono diversi:
Regime ordinario
Regime semplicato
Regime supersemplicato
07
Regime forfetario
Regime Ex Legge 398/91
13. Cosa sono le erogazioni liberali?
Sono contributi erogati ad associazione di promozione sociale o ad altre tipologie associative. Il nostro ordinamento garantisce allerogante agevolazioni scali in termini di
detrazione o deduzione dellimporto versato che variano a secondo del soggetto erogante (persona sica, societ o associazione) e della tipologia di associazione beneciaria.
14. La nostra associazione ha trovato diversi sponsor grazie ai quali possiamo
svolgere la nostra attivit per la quale chiediamo ai soci la sola quota associativa. Ci hanno detto per che potremmo avere dei problemi perch la nostra
attivit commerciale prevalente rispetto a quella istituzionale. vero?
vero nel caso che lassociazione di promozione sociale non sia sportiva dilettantistica.
Di norma trova applicazione lart. 149 Tuir ai sensi del quale lassociazione perde la qualica di ente non commerciale quando per un intero anno dimposta lente eserciti prevalentemente attivit commerciale. Se, invece, la vostra unassociazione sportiva dilettantistica (iscritta nel registro CONI) non siete soggetti alla perdita della qualica di ente non
commerciale, essendo tali soggetti esclusi dalla disciplina prevista dallart. 149 del Testo
Unico delle Imposte sui Redditi (ai sensi dellart.90, comma 11 della Legge 289/2002).
In questo caso potete pertanto nanziare le vostre attivit istituzionali (organizzazione di
corsi e manifestazioni sportive) grazie agli introiti derivanti da sponsorizzazioni.
15. Siamo unassociazione sportiva dilettantistica, afliata ad un Ente di promozione sportiva ed iscritta nel registro CONI, che promuove attivit calcistica.
Vorremmo retribuire un nostro allenatore, oggi volontario, e ci hanno detto che
possibile farlo a condizioni vantaggiose per noi e per lui. vero?
Lassociazione sportiva dilettantistica (provvista di statuto conforme a quanto stabilito dallart.90 della L.289/2002 ed iscritta nel registro CONI) pu riconoscere al proprio allenatore un compenso per prestazione sportiva dilettantistica (ex Legge n.133/1999) in regime
scale agevolato.
A partire dal 2003 le indennit, i rimborsi forfetari, i premi ed i compensi erogati nellesercizio diretto (atleti, dirigenti, tecnici, collaboratori amministrativo-gestionali) di attivit
sportive dilettantistiche da associazioni e societ sportive dilettantistiche sono soggette al
seguente regime:
qualora i compensi non siano complessivamente superiori ad 7.500 nel periodo di
imposta, questi non concorreranno alla formazione del reddito del percepiente ed il
committente o i committenti non dovranno operare ritenute IRPEF;
qualora i compensi siano superiori ad 7.500 il committente o i committenti opereranno una ritenuta IRPEF del 23%, maggiorata delladdizionale regionale IRPEF dello
0,90%. Tali ritenute saranno a titolo di imposta sugli importi no ad 28.158,28, a titolo
di acconto sugli importi eccedenti tale soglia.
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10
Capitolo 1
APS aspetti
generali
La nascita della
promozione sociale
Alla ne del 2000 e dopo un lungo periodo di concertazione, stata denitivamente approvata la Legge 383 del 7 dicembre 2000 intitolata: Disciplina delle Associazioni di Promozione Sociale. Tale normativa disciplina nello specico un particolare soggetto appartenente allo svariato mondo del no prot, colmando nalmente una lacuna legislativa che
no ad allora prevedeva solamente un inquadramento di carattere scale (D.lgs 460/97
- riordino del sistema tributario degli enti non commerciali).
La Legge 383/2000 indica i principi fondamentali per la valorizzazione dellassociazionismo di promozione sociale, ed ha anche lo scopo di valorizzare e sviluppare le organizzazione gi esistenti nonch favorire la costituzione di nuove realt associative. Prevede
inoltre, meccanismi di rappresentanza per tali enti (ad esempio nel Cnel), istituisce appositi registri al ne dellottenimento dello status di associazione di promozione sociale e
stabilisce apposite linee guida nei rapporti tra Enti pubblici ed APS.
La legge diviene efcace operativamente attraverso lemanazione del Regolamento del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che istituisce e disciplina il registro nazionale
delle Associazioni di Promozione Sociale a carattere nazionale ed attraverso lemanazione
delle varie normative di riferimento a carattere regionale e provinciale che istituiscono e
disciplinano i registri regionali e provinciali. Con la Legge N. 34 del 9 dicembre 2002 e la
successiva delibera di giunta regionale n. 910/2003, la Regione Emilia Romagna ha provveduto a recepire la normativa nazionale ed ha istituito, nonch disciplinato le modalit per
liscrizione nel registro regionale e nei registri provinciali. La stessa normativa prevede che
liscrizione al Registro provinciale delle Associazioni di promozione sociale incompatibile con liscrizione nel Registro provinciale delle Organizzazioni di Volontariato, di cui alla
Legge 266/1991.
12
Aspetti civilistici:
il riconoscimento della personalit giuridica.
Le associazioni di promozione sociale fanno parte del macro insieme degli enti no Prot,
ossia gli enti che non perseguono nalit lucrative. Tali soggetti trovano in primo luogo una
denizione allinterno del codice civile allart. 12, termine che indica ogni manifestazione
della natura sociale e non puramente individuale delluomo: ogni forma di stabile organizzazione collettiva attraverso la quale vengono perseguiti scopi extraindividuali di natura
extraeconomica.
Il codice Civile distingue tra associazioni riconosciute (artt. 11 35) e associazioni non
riconosciute (artt. 36-38).
La differenza tra queste due forme civilistiche di enti, si sostanzia nel possesso o meno
della personalit giuridica. Le prime, associazioni riconosciute, hanno richiesto ed ottenuto
il riconoscimento dallo Stato o dalle Regioni. Il riconoscimento presuppone lottenimento
della personalit giuridica alla quale si collegano le seguenti prerogative:
autonomia patrimoniale perfetta: il patrimonio dellassociazione si presenta distinto ed
autonomo rispetto agli associati e amministratori;
limitazione della responsabilit degli amministratori per le obbligazioni assunte in nome
e per conto dellassociazione.
Glossario:
Il riconoscimento atto discrezionale della pubblica amministrazioResponsabilit
degli amministrane e avviene mediante Decreto del Presidente della Repubblica o
tori delle associacon provvedimento del presidente della Giunta Regionale, seconzioni riconosciute:
do le procedure denite dal DPR 361/2000 e dalla Legge regionaContrariamente
a quanto avviene
le dellEmilia Romagna 37/2001.
per le Associazioni
Per chiedere liscrizione nel registro delle persone giuridiche
non riconosciute,
necessario presentare apposita domanda, in bollo (sono esennelle Associazioni
Riconosciute gli
ti da bollo, ai sensi dellart.27bis della Tabella allegata al DPR
amministratori non
642/1972, le istanze richieste da ONLUS, Federazioni sportive ed
sono responsabili
Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI), alla Regione
delle obbligazioni
associative.
(Direzione Generale Affari Istituzionali e Legislativi Servizio Qualit
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una copia autentica dellatto costitutivo e statuto redatto per atto pubblico, pi due copie
semplici;
una relazione illustrativa dellattivit svolta dallEnte o, se di nuova costituzione, su quella che svolger, debitamente sottoscritta dal legale rappresentante;
una relazione sulla situazione patrimoniale e nanziaria, sottoscritta dal legale rappresentante, consistente nella descrizione degli elementi costitutivi del patrimonio iniziale
dellEnte o fondo di dotazione dellEnte (mobili ed immobili) e dei mezzi nanziari coi
quali si intende provvedere in relazione a spese ed eventuali investimenti. La relazione
deve essere corredata da documentazione idonea a dimostrare lesistenza del patrimonio iniziale ai ni di garanzia delle obbligazioni assunte verso terzi.
una copia dellultimo bilancio preventivo e del conto consuntivo approvato, o, in caso di
Ente neo-costituito, il prospetto contenente una previsione nanziaria di massima relativa ai primi tre anni di attivit prevista o almeno al primo anno;
lelenco dei componenti il Consiglio di Amministrazione dellEnte (o dellorgano amministrativo dellEnte comunque sia denominato), con lindicazione delle cariche rispettivamente ricoperte, corredato dai codici scali di tutti gli amministratori;
Le associazioni non riconosciute, invece, sono quelle che non hanno chiesto, oppure non
hanno ottenuto, il riconoscimento della personalit giuridica e quindi sono in una situazione di autonomia patrimoniale imperfetta. Per molti aspetti sono simili a quelle riconosciute, anche queste sono un soggetto di diritto distinto dai soci, con un proprio patrimonio
ma sono prive di personalit giuridica. Tale forma la pi utilizzata, anche per il difcile
percorso per lottenimento del riconoscimento e per la non obbligatoriet di patrimonio a
garanzia. Come accennato precedentemente per tali enti, non possiedendo personalit
giuridica, la responsabilit patrimoniale in caso di eventuali debiti contratti dallassociazione ricade su coloro che hanno agito in nome e per conto della stessa.
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Associazioni
riconosciute
Associazioni non
riconosciute
Personalit giuridica
No
Autonomia patrimoniale
S - perfetta
No - Imperfetta Il patrimonio
dellassociazione
esiste comunque
ed indivisibile
Controllo dellautorit
governativa
No
Si - Lassociazione deve
rispondere a determinati
requisiti tra cui: costituzione
per atto pubblico, patrimonio
adeguato alloggetto sociale
etc.Liscrizione pu essere
richiesta al registro nazionale
oppure in quello regionale
No
Responsabilit degli
associati/amministratori
per i debiti
dellassociazione
No - i debitori possono
rivalersi solo sul capitale
dellassociazione
Si - sono responsabili
coloro che hanno agito
in nome e per conto
dellassociazione
Glossario:
Personalit giuridica: attribuita ad un soggetto di diritto diverso dalla persona sica e costituisce centro di imputazione di rapporti giuridici. Con lacquisto della personalit giuridica si determina
la separazione tra patrimonio dellEnte e patrimonio dei membri: il
patrimonio dellente diventa autonomo e indipendente rispetto a
quello dei suoi membri, che non rispondono delle obbligazioni associative se non con quanto conferito.
Contratto plurilaterale aperto: accordo tra un numero imprecisato
di persone, purch pi di due al quale possono aderire successivamente alla perfezione del contratto, altri soggetti nuove parti del
medesimo.
15
Presupposti
Regione
Stato (prefetture)
Quando lattivit si svolge
in pi Regioni o in settori
di competenza statale.
Competenza
Quando lattivit
riconducibile negli ambiti
di competenza della
Regione e si esaurisce in
una sola Regione
Iter
a) presentazione della domanda cui allegare copia autentica dellatto
costitutivo e dello statuto nonch idonea documentazione sulla
consistenza del patrimonio;
b) entro 120 giorni la prefettura/regione provvede alla concessione
del riconoscimento della personalit giuridica (salva richiesta di
documentazione integrativa, nel qual caso la Pubblica
Amministrazione ha 30 giorni dal ricevimento della documentazione
per esprimersi: decorso inutilmente detto termine la domanda si
intende rigettata, operando il c.d. silenzio rigetto).
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La Responsabilit Civile
nelle Associazioni
di Promozione Sociale
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mente le persone che hanno agito in nome e per conto dellassociazione. In altre parole
i terzi creditori potranno soddisfarsi direttamente sul patrimonio personale di chi ha agito
in nome e per conto dellassociazione, senza dover preventivamente escutere il fondo
comune.
Il legislatore non richiedendo ai ni della costituzione di una associazione non riconosciuta un patrimonio minimo n forme di pubblicit dei soggetti dotati di rappresentanza, ha
esteso la responsabilit ai soggetti che hanno agito in nome e per conto dellassociazione
per tutelare i terzi nei rapporti con lassociazione stessa.
Il Legislatore tutela pertanto il terzo rendendo il socio che ha agito per lassociazione
deiussore della stessa nei limiti dellobbligazione contratta.
Una disposizione agevolativa prevista per le Associazioni che abbiano ottenuto lo status di promozione sociale. La legge 383/2000, infatti, allart. 6 prevede che: per le obbligazioni assunte dalle persone che rappresentano lassociazione di promozione sociale
i terzi creditori devono far valere i loro diritti sul patrimonio dellassociazione medesima
e, solo in via sussidiaria, possono rivalersi nei confronti delle persone che hanno agito in
nome e per conto dellassociazione. Con tale denizione, il legislatore ha previsto il principio di preliminare escussione del credito sul patrimonio associativo, e di conseguenza
la possibilit dei terzi di riavvalersi sul patrimonio personale di chi ha agito in nome e per
conto della stessa solo nellipotesi in cui il patrimonio dellassociazione risulti insufciente
a soddisfare il credito.
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Capitolo 2
Le Associazioni
di Promozione
Sociale
Le Associazioni
di promozione sociale.
Caratteristiche
Ai sensi dellart. 2 della Legge 383/2000 sono da considerarsi associazioni di promozione sociale le associazioni riconosciute e non, i movimenti, i gruppi e loro coordinamenti o federazioni, costituiti per svolgere, senza nalit di lucro, attivit di utilit
sociale a favore di associati e/o di terzi.
Il Legislatore, al secondo e terzo comma dellart. 2, ha specicatamente escluso dallo
status di APS: i partiti politici, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria
e tutti quegli enti che prevedono limitazioni o discriminazioni di qualsiasi tipo in relazione allammissione degli associati o che dispongono il diritto di trasferimento della
quota associativa o che inne, colleghino la partecipazione sociale alla titolarit di
quote di natura patrimoniale.
La legge Regionale 34/2002, inoltre, elenca in modo sintetico campi di attuazione
della nalit delle associazioni di promozione sociale riconosciuti dalla Regione quali:
attuazione dei principi della pace, del pluralismo delle culture e della solidariet fra
i popoli;
sviluppo della personalit umana in tutte le sue espressioni ed alla rimozione degli
ostacoli che impediscono lattuazione dei principi di libert, di uguaglianza, di pari
dignit sociale e di pari opportunit, favorendo lesercizio del diritto alla salute, alla
tutela sociale, allistruzione, alla cultura, alla formazione nonch alla valorizzazione
delle attitudini e delle capacit professionali;
tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, ambientale e naturale nonch delle tradizioni locali;
ricerca e promozione culturale, etica e spirituale;
diffusione della pratica sportiva tesa al miglioramento degli stili di vita, della condizione sica e psichica nonch delle relazioni sociali;
sviluppo del turismo sociale e alla promozione turistica di interesse locale;
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21
22
Le APS Sportive
dilettantistiche.
Caratteristiche
A livello istituzionale lordinamento sportivo materia soggetta a competenza concorrente. Accanto allo Stato, che agisce attraverso il Ministero per le Politiche Giovanili e
le Attivit Sportive, ci sono le Regioni, competenti rispettivamente - per le materie di
seguito descritte:
Ministero per le politiche
giovanili e le attivit sportive
Regioni
23
Altre funzioni sono state attribuite da ultimo con il Dlgs 23 luglio 1999, n242 al
CONI, ente pubblico preposto al riconoscimento dei soggetti dellordinamento sportivo.
Rientrano tra le funzioni del CONI la promozione della massima diffusione della
pratica sportiva, la prevenzione e repressione del doping, la preparazione degli atleti,
lo svolgimento delle manifestazioni e la predisposizione dei mezzi necessari a partecipare alle Olimpiadi e ad altre manifestazioni sportive. Il CONI viene anche denito
come unico organismo certicatore delleffettiva attivit sportiva svolta dalle societ
e dalle associazioni dilettantistiche, al quale spetta la denizione dei principi fondamentali ai quali devono uniformarsi, allo scopo del riconoscimento ai ni sportivi, gli
statuti delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate, degli
Enti di Promozione Sportiva e delle associazioni e societ sportive.
Accanto al CONI abbiamo pertanto:
a) le Federazioni Sportive Nazionali (FSN), associazioni senza ne di lucro con personalit giuridica di diritto privato, costituite dalle societ sportive e, nei casi previsti,
da singoli tesserati, che vengono riconosciute dal CONI se svolgono sul territorio
nazionale una attivit sportiva, sono afliate a una Federazione internazionale riconosciuta dal CIO e presentano un ordinamento interno a base democratica;
b) le Discipline sportive associate (DSA), organizzazioni riconosciute dal Consiglio
Nazionale del CONI a prescindere dallafliazione ad una Federazione internazionale riconosciuta dal CIO, destinatarie di contributi erogati dal CONI;
c) gli Enti di Promozione Sportiva (EPS), associazioni a livello nazionale (devono
essere presenti in almeno 15 Regioni e 70 Province e contare almeno 1.000 societ afliate con almeno 100.000 iscritti), riconosciute dal CONI che hanno per ne
la promozione e lorganizzazione di attivit sico-sportive con nalit ricreative e
formative;
d) le societ e associazioni sportive dilettantistiche, riconosciute dal Consiglio
Nazionale del CONI o, per delega, dalle Federazioni sportive, dalle Discipline associate o dagli Enti di promozione sportiva.
Si qualicano come associazioni sportive dilettantistiche i sodalizi in possesso dei
seguenti requisiti:
a) promuovere attivit sportiva dilettantistica;
b) essere costituiti con atto costitutivo e statuto nella forma di atto pubblico, scrittura
privata autenticata o scrittura privata registrata;
c) essere in possesso dei requisiti statutari indicati allart.90 della Legge 289/2002;
d) essere afliati ad una Federazione Sportiva Nazionale o ad una Disciplina sportiva
associata o ad un Ente di promozione sportiva;
e) essere iscritti nel registro tenuto dal CONI.
24
25
Costituzione
di una associazione
di promozione sociale
Atto pubblico: il
documento redatto,con le
formalit specicamente
richieste, normalmente
da un notaio. Particolari
atti possono essere
redatti con lausilio di un
altro pubblico ufciale
(Cancelliere del Tribunale,
Segretario comunale).
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dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dellelettivit delle cariche associative. In relazione alla particolare natura di talune associazioni, il Ministro per la solidariet sociale, sentito lOsservatorio nazionale di cui allarticolo 11, pu consentire
deroghe alla presente disposizione;
i criteri per lammissione e lesclusione degli associati ed i loro diritti e obblighi;
lobbligo di redazione di rendiconti economico-nanziari, nonch le modalit di approvazione degli stessi da parte degli organi statutari;
le modalit di scioglimento dellassociazione;
lobbligo di devoluzione del patrimonio residuo in caso di scioglimento, cessazione
o estinzione, dopo la liquidazione, a ni dutilit sociale.
La scrittura privata registrata la forma pi utilizzata di atto costitutivo e statuto: richiesta per accedere
ad alcune agevolazioni scali, la pi economica ma
non consente di acquisire la personalit giuridica.
27
28
55.21.1
55.20.20
55.21.2
55.20.30
Rifugi di montagna
55.23.2
55.20.40
92.62.3p
85.51.00
80.42.4p
85.52.09
80.42.1
85.59.10
Universit popolare
92.61.1
93.11.10
Gestione di stadi
92.61.2
93.11.20
Gestione di piscine
92.61.4
93.11.30
92.61.3
93.11.90
92.62.4p
93.12.00
92.61.5
93.13.00
Gestione di palestre
92.62.1
93.19.10
92.62.2
93.19.99
92.62.4p
93.12.00
91.32.0
94.92.00
91.33.1
94.99.10
91.33.2
94.99.20
91.33.3
94.99.30
91.33.4
94.99.40
91.33.5
94.99.50
91.33.7
94.99.60
91.33.8
94.99.90
92.13.0
59.14.00
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Capitolo 3
Disciplina scale
delle
Associazioni
di Promozione
Sociale
Si deniscono enti non commerciali, ai sensi dellart.73 del TUIR lettera c), gli enti
pubblici e privati diversi dalle societ, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o principale lesercizio di attivit commerciali.
Tra gli enti non commerciali si comprendono, oltre alle persone giuridiche, le associazioni non riconosciute, i consorzi e le altre organizzazioni non appartenenti ad altri
soggetti passivi, nei confronti dei quali il presupposto dimposta si verica in modo
unitario e autonomo.
Per comprendere se unassociazione si pu qualicare come ente non commerciale
necessario in primo luogo vericare se loggetto esclusivo o principale dellente ovvero lattivit essenziale per realizzare direttamente gli scopi primari indicata dalla legge,
dallatto costitutivo o dallo statuto, se esistenti in forma di atto pubblico o di scrittura
privata autenticata o registrata abbia natura commerciale o non commerciale. In mancanza dellatto costitutivo o dello statuto nelle predette forme, loggetto principale dellente residente determinato in base allattivit effettivamente esercitata nel territorio
dello Stato.
In ogni caso leventuale indicazione di attivit di natura non commerciale nelloggetto sociale dellente non garantisce lente stesso dalla possibilit di essere oggetto di
accertamenti volti a vericare leffettiva natura delle attivit poste in essere.
In base a questa disposizione gli enti non commerciali perdono tutte le relative agevolazioni scali e laccesso a regimi contabili semplicati qualora esercitano prevalentemente attivit commerciale per un intero periodo dimposta.
31
32
Il reddito complessivo
degli enti non commerciali
Il presupposto impositivo per gli enti non commerciali deriva dal possesso di uno o
pi redditi ritenuti scalmente rilevanti. Si diventa soggetti di imposta comunque dal
momento in cui si possiedono certi tipi di reddito, indipendentemente dal risultato
nale di bilancio.
Ai sensi dellart. 143 del TUIR, il reddito complessivo degli enti non commerciali
formato da redditi:
1. fondiari (si intendono tali i redditi inerenti terreni e fabbricati),
2. di capitale ( lutile che deriva dallimpiego economico di capitali come gli interessi
su obbligazioni. Non concorrono invece alla formazione dei redditi di capitale gli
interessi su conti correnti e postali in quanto soggetti a ritenuta scale a titolo di
imposta),
3. di impresa: si tratta dei redditi derivanti da attivit commerciali,
4. e diversi ( una categoria residuale nella quale sono ricomprese le prestazioni di
natura commerciale svolte occasionalmente dallente), ovunque prodotti e quale
ne sia la destinazione, ad esclusione di quelli esenti dallimposta e di quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva.
33
Le agevolazioni scali
34
35
Le agevolazioni previste
per alcune tipologie
di associazioni.
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37
Attivit commerciale
Per attivit commerciale si intende lesercizio, anche occasionale, di una delle attivit
previste dallart. 2195 del codice civile.
In linea generale si ha attivit commerciale quando gli introiti non sono qualicabili
come attivit istituzionale ovvero quando lassociazione svolge prestazioni a carattere oneroso, cio dietro pagamento di corrispettivi specici, nei confronti di terzi non
soci e . A differenza dellattivit istituzionale, questa produce reddito imponibile ed
assoggettata agli obblighi scali e contabili deniti dalla normativa scale. Esistono,
inoltre, attivit considerate dal legislatore oggettivamente sempre commerciali(art.
148 Tuir 917/86 comma 4), sia che siano rivolte agli associati che ai terzi tra cui:
Cessioni di prodotti nuovi per la vendita
Organizzazioni di viaggi e soggiorni turistici (non si considerano commerciali per le
APS Afliati ad enti nazionali)
Erogazioni di acqua, gas, energia elettrica
Gestione di ere a carattere commerciale
Prestazioni alberghiere, alloggio, trasporto etc..
Pubblicit commerciale
Gestione di spacci aziendali e mense
Telecomunicazioni e radiodiffusioni circolari
Ed inoltre, sono da considerarsi commerciali:
I contributi pubblici e privati destinati a nanziare la realizzazione di una iniziativa
dellassociazione in relazione alla quale lassociazione percepisce anche se in
misura non esclusiva introiti di natura commerciale. In questo caso il contributo
soggetto alla ritenuta a titolo dacconto del 4% (ex art.28 DPR 600/1973) e poi, a
saldo, in sede di dichiarazione dei redditi.
Organizzazione di manifestazioni con ingresso a pagamento. Lorganizzazione
di manifestazioni sportive con ingresso a pagamento che prevedono lapertura al
pubblico costituir anchessa attivit commerciale.
Organizzazione di feste, stand gastronomici, manifestazioni di sorta. Lorganizzazione di tali attivit per le quali viene prevista una corresponsione di somme a
fronte dei servizi o dei beni ceduti rientra fra le attivit previste da questo capo.
38
Prestazioni di servizi a non soci. E importante ricordare che in ogni modo tutto ci
che lassociazione incassa da non soci per servizi effettuati a loro favore, costituisce introito commerciale. Pertanto, esclusi i contributi a scopo di benecenza, tutte
le voci istituzionali prima indicate divengono commerciali se ad usufruire dei servizi
sociali sono soggetti non iscritti allassociazione.
Lassociazione che svolge anche attivit commerciale dovr sottostare a quanto previsto dagli Artt. 13 e 20 del DPR 600/73 (regimi scali/contabili), ed se esercita attivit
soggetta ad IVA dovra aprire una propria partita IVA.
Si precisa che tali obblighi riguardano solamente lattivit commerciale non a caso il
comma 2 dellart. 144 del Tuir prevede lobbligatoriet della tenuta di contabilit separata, al ne di ottenere maggiore trasparenza ed evitale qualsiasi commistione tra
attivit commerciale (scalmente imponibile) e quella istituzionale (esentata) .
39
Regime
Limiti
Obblighi
Ordinario
Semplicato
SuperSemplicato
Fino a:
15.493,71 per
prestazioni di servizio
25.822,84 per altri casi
Forfetario
ex Art. 109 Tuir
Forfetario
Ex L. 398/91
40
ATTIVIT
ISTITUZIONALI
ATTIVIT
DECOMMERCIALIZZATE
ATTIVIT
COMMERCIALI
Quote di iscrizione
alle Associazioni
Corrispettivi specici versati dai soci per partecipare ad attivit inerenti le nalit istituzionali
perseguite (es: quota corsi di nuoto)
Contributi erogati
a titolo di liberalit
da parte di Enti
Pubblici, territoriali
e non
Contributi erogati
da privati
Contributi corrisposti da amministrazioni pubbliche ai predetti enti per lo svolgimento convenzionato o in regime di accreditamento di attivit
aventi nalit sociali esercitate in conformita ai
ni istituzionali degli enti stessi.
N.B. Tale attivit soggetta ad iva a meno che
lassociazione non sia titolare di partita iva e la
predetta attivit, rivestendo natura occasionale,
non richieda lapertura di partita iva
Somministrazioni
di pasti
Prestazioni alberghiere,
di alloggio, di trasporto
Somministrazione di alimenti e bevande effettuata, presso le sedi in cui viene svolta lattivit
istituzionale *
Pubblicit commerciale e
sponsorizzazione
Contributi destinati a
nanziare la realizzazione
di iniziative in relazione
alle quali lassociazione
percepisce anche se
in misura non esclusiva
introiti di natura commerciale
41
42
43
DEDUZIONI
Precedente
Da applicarsi al periodo
dimposta successivo a
quello in corso al 31/12/2007
Euro 8.000
Euro 7.350
Euro 6.000
Euro 5.500
Euro 4.000
Euro3.700
Euro 2.000
Euro 1.850
Laliquota dellIRAP pari al 4,25% salvo non siano previste aliquote agevolate. Anche
laliquota IRAP stata soggetta a riduzione passando al 3,9% a decorrere dal periodo
dimposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007, con applicazione pertanto
nella dichiarazione UNICO 2009.
44
ASPETTI
CARATTERISTICHE
NOTE
Ricavi
commerciali
Se il limite viene superato in corso danno, siapplica il regime ordinario dal mese successivo
Adempimenti
formali
Opzione mediante
comunicazione a:
Siae
Ufcio dellentrate
Lopzione va comunicata: alla siae, tramite apposita comunicazione A/R prima dellinizio dellanno
solare cui si riferisce ed ha effetto per un quinquennio - allufcio delle entrate mediante compilazione del Quadro VO della dichiarazione Iva
Ires
Reddito di impresa = 3%
ricavi di natura commerciale
Iva
Versamento
Iva
Trimestrale
Dichiarazione
annuale Iva
Non dovuta
Irap
Adempimenti
contabili
45
Attivit di pubblicit
e di sponsorizzazioni
opportuno precisare la differenza tra pubblicit e sponsorizzazione sulla base di
quanto affermato da un consolidato orientamento espresso della Corte di Cassazione
(sentenze nn. 428, 429 del 19 gennaio 1996 e 6958 del 1 agosto, sempre del 1996),
sia pure in relazione allimposta sugli spettacoli oggi sostituita con la diversa imposta
sugli intrattenimenti (D.Lgs. n. 60/1999). Secondo i giudici delle Suprema Corte si ha
pubblicit, se lattivit promozionale , rispetto allevento, in rapporto di semplice occasionalit (cartelli collocati ai margini, striscioni o altri richiami acustici e visivi). Viceversa,
si ha sponsorizzazione se fra la promozione di un nome o di un marchio e lavvenimento viene istituito uno specico abbinamento. Occorre prestare particolare attenzione ai
contratti di sponsorizzazione che, in alcuni casi, possono comprendere anche prestazioni pubblicitarie. In questo caso stato sostenuto dallAmministrazione Finanziaria
(Risoluz. Ministeriale n. 137/E del 9 agosto 1999) come labbinamento assorba alla
stessa tassazione anche la semplice pubblicit: tutte le somme erogate dallo sponsor
senza distinguere quelle erogate a titolo di corrispettivi per lattivit di sponsorizzazione
vera e propria, rispetto a quelle erogate come compensi per la mera pubblicit (utilizzando, ad esempio, cartelloni ssi o volantini pubblicitari) devono essere abbattute ai
ni IVA del 10% e non del 50% se lassociazione chiaramente in regime ex L. 398/91.
In altre parole
Per capire quando si ha sponsorizzazione piuttosto che pubblicit bisogna denire quale
lobbiettivo principale. Se la nalit di veicolare limmagine dellazienda o di un prodotto
attraverso levento organizzato, ci si trova nellambito delle sponsorizzazione (in tale caso
sponsorizzazione anche lo striscione che pubblicizza lazienda temporalmente legato alla
realizzazione dellevento; altres sponsorizzazione il richiamo acustico con i nomi degli
sponsor). Viceversa si ha pubblicit quando avviene una semplice e informativa legata allazienda o al prodotto e che rimane ai margini rispetto allevento organizzato (In tal caso
pubblicit anche quando gli striscioni appesi allinterno del campo sportivo per tutto lanno).
46
Il legislatore tramite il D.lgs 460/97 ha inserito nel Tuir lart. 149 riguardante la perdita della qualica di ente non commerciale. Il parametro primario ma non esclusivo
secondo il quale lente non commerciale perde la qualica la prevalenza di entrate
da attivit commerciale rispetto alle entrate da attivit istituzionale per un intero anno
dimposta. In caso lassociazione si trovasse in tale situazione perderebbe - gi dallesercizio in cui si vericata la prevalenza la qualica di ente non commerciale ed i
relativi beneci.
Inoltre vengono elencati una serie di parametri indiziari che permettono la valutazione
della prevalenza o meno di attivit commerciale. Per tale valutazione, quindi, si dovr
tener conto:
a) prevalenza dellimmobilizzazioni relativi allattivit commerciale;
b) prevalenza dei ricavi commerciali;
c) prevalenza dei componenti positivi rispetto a quelli istituzionali;
d) prevalenza dei componenti negativi inerenti lattivit commerciale rispetto a quella
istituzionale.
Tali indici sono considerati puramente valutativi: il loro vericarsi non comporta la perdita automatica dello status di ente non commerciale (Circolare ministeriale n. 128/E
del 12/05/98).
47
Rapporti di collaborazione
scalmente agevolati
Il nostro ordinamento prevede la possibilit per alcune tipologie associative di riconoscere compensi scalmente agevolati.
Trattasi delle collaborazioni instaurate con
a) associazioni e societ sportive dilettantistiche;
b) cori, bande musicali e lodrammatiche.
A) I COLLABORATORI DELLE ASSOCIAZIONI
E SOCIET SPORTIVE DILETTANTISTICHE.
Il nostro ordinamento riconosce una particolare agevolazione scale per i compensi
erogati da associazioni sportive dilettantistiche e societ sportive dilettantistiche.
Si tratta di compensi erogati per lo svolgimento delle seguenti attivit:
a) prestazioni inerenti lattivit istituzionale dellorganizzazione sportiva ad istruttori
sportivi, tecnici, arbitri, responsabili di manifestazioni sportive dilettantistiche e analoghe gure;
b) collaborazioni amministrativo gestionale di natura non professionale rese in favore di societ e associazioni sportive dilettantistiche (ex art.90 L.289/2002).
Tali emolumenti sono soggetti al seguente regime agevolato (da ultimo disciplinato
dallart.37 della L.21.11.2000):
1) le indennit, i rimborsi forfettari, i premi e i compensi erogati nellesercizio diretto
di attivit sportive dilettantistiche dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali,
dallUnione nazionale per lincremento delle razze equine (UNIRE), dagli enti di promozione sportiva e da qualunque organismo, comunque denominato, che persegua nalit sportive dilettantistiche e che da essi sia riconosciuto, non concorrono
a formare il reddito per un importo non superiore complessivamente nel periodo
dimposta a 7.500 (importo cos ridenito dallart.90 della legge nanziaria 2003).
Non concorrono, altres, a formare il reddito i rimborsi di spese documentate relati-
48
AGEVOLARE LE DONAZIONI.
Il nostro ordinamento ha introdotto alcune leve scali per incentivare le donazioni, ivi
incluse quelle destinate alle associazioni di promozione sociale.
Erogazioni Liberali (e + Dai Versi) - 5 per mille
Lart. 22 della Legge 383/2000 ha previsto la possibilit di detrarre/dedurre le erogazioni liberali corrisposte ad associazione di promozione sociale. Tali erogazioni devono
essere utilizzare mezzi nanziari tracciabili come: bonico bancario o postale, vaglia,
assegno, carta di credito etc. Il limite di tali erogazioni stabilito dal Tuir (DPR 917/86):
Art. 100 comma 2 lettera l): deducibilit per quanto riguarda le erogazioni liberali per
49
importo non superiore a 1.549,37 euro o al 2 per cento del reddito di impresa
Art. 15 comma 1 lettera i-quarter: detraibilit dimposta riguardante le erogazioni fatte
da privati nel limite massimo di 2.065,83
Fermo restando quanto previsto per le erogazioni liberali, il legislatore con lart. 14 del
D.L. 35/2005 ha introdotto una particolare deduzione (la c.d. + DAI VERSI) per erogazioni versate a:
Onlus sia di diritto che parziali
APS iscritte nel registro nazionale (compresi i relativi livelli di organizzazione territoriale e circoli afliati, in quanto automaticamente iscritti tramite lassociazione nazionale stessa)
Fondazioni e associazioni riconosciute aventi per oggetto la tutela, promozione e
valorizzazione dei beni dinteresse artistico, storico e paesaggistico.
I soggetti passivi, Ires ed Irpef, potranno dedurre tal proprio reddito complessivo tale
tipologia di erogazione nei limite del 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque per un importo non superiore ai 70.000,00 annui.
Come per le erogazioni liberali anche per i questo caso, per poter beneciare di tale
deduzione, i versamenti dovranno essere effettuati utilizzando strumenti nanziari
tracciabili. Possono formare oggetto di erogazione anche beni in natura. In tal caso va
considerato il valore normale del bene, ai sensi dellart. 9 comma 3 del Tuir (per determinati beni si pu ricorrere alla stima di un perito).
Le associazioni che usufruiscono delle erogazioni in base alla + Dai Versi sono obbligati alla tenuta di scritture contabili atte a rappresentare con completezza e analiticit
le operazioni poste in essere nel periodo di gestione, oltre alla redazione di un apposito documento che rappresenti adeguatamente la situazione patrimoniale, economica e
nanziaria entro 4 mesi dalla chiusura dellesercizio.
A tal riguardo lAgenzia dellEntrate con circolare n. 39/e del 19/08/05, evidenzia che
per la completezza delle scritture contabili occorre che ogni fatto gestionale dellente
debba essere individuato, tramite lindicazione delle necessarie informazioni quali numero dordine, data, natura delloperazione, modalit di versamento, soggetti coinvolti.
Il documento rappresentativo della situazione patrimoniale, economica e nanziaria
pu assumere la forma di un vero e proprio bilancio rappresentato da stato patrimoniale e conto economico. Il primo deve distinguere tra attivit istituzionale, accessoria,
di raccolta fondi e la gestione del patrimonio nanziario. Il rendiconto gestionale deve
indicare tipologia e e qualit delle risorse , sia in entrata che in uscita. Sempre secondo lagenzia dellEntrate auspicabile che lente predisponga una relazione gestionale
per illustrare le varie voci di bilancio.
In caso di indebite deduzioni dallimponibile, la sanzione per infedele dichiarazione
maggiorata del 200 per cento (questa non applicabile nel caso del mancato rispetto
degli obblighi contabili da parte dellente che riceve lerogazione).
La + Dai Versi unalternativa rispetto alle normali erogazioni liberali e non pu cumularsi con altre deduzioni o detrazioni, a prescindere dallimporto delle liberalit. Per
importi superiori a 70.000 euro non si potr godere di altre deduzioni o detrazioni.
50
5 per mille
Listituto del 5 per mille nasce nel 2006 a titolo sperimentale, ed stato riconfermato
anche per gli anni 2007 e 2008. Tale disciplina permette al contribuente di destinare
una quota pari a 5 per mille dellimposta sul reddito delle persone siche a enti non
prot che rientrino in determinate categorie tra cui troviamo:
a)
Enti del Volontariato: ONLUS (art. 10 del D.lgs 460/97); associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali (L. 383/2000);
associazioni riconosciute che, senza nalit di lucro, operano nei settori indicati
dallart. 10, comma 1, lettera a) del D.lgs 4/12/1997, n 460; Le fondazioni nazionali di carattere culturale
b)
enti della ricerca scientica e delluniversit
c)
enti della ricerca sanitaria
c-bis) associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI.
La Finanziaria 2008 non contempla tra i soggetti beneciari le associazioni sportive
dilettantistiche, e le fondazioni nazionale di carattere culturale, tuttavia il successivo
D.L. 31/12/2007, n. 248 (art. 45), meglio noto come decreto mille-proroghe, ha esteso
al 2008 la possibilit per tali soggetti di accedere al 5 x mille, garantendo cos unarmonizzazione di trattamento rispetto a quanto previsto per le annualit precedenti.
Il comma 6 dellart.3 della stessa nanziaria, inoltre, introduce un nuovo adempimento.
I soggetti ammessi al riparto della quota del cinque per mille devono redigere, entro un
anno dalla ricezione delle somme ad essi destinate, un apposito e separato rendiconto dal quale risulti, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente la destinazione delle somme ad essi attribuite. Le somme non rendicontate
saranno recuperate dallerario, secondo le procedure che saranno denite con decreto
di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Gli adempimenti per essere ammessi al riparto.
Le associazioni di promozione sociale rientranti nella categoria enti del volontariato per
essere ammessi al riparto del 5 per mille devono presentare apposita domanda telematica di iscrizione allAgenzia dellEntrate direttamente attraverso lapposita procedura, se abilitati ai servizi Entratel o Fisconline, ovvero tramite gli intermediari abilitati,
utilizzando il relativo modello. La scadenza per essere ammessi al riparto per il 2008
era il 31 marzo.
51
Entro il 30 giugno I legali rappresentanti degli enti iscritti in elenco dovranno spedire
a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno alla Direzione Regionale dellAgenzia
nel cui ambito si trova la sede legale dellente, una dichiarazione sostitutiva di atto di
notoriet attestante la persistenza dei requisiti che danno diritto alliscrizione. A tal ne
dovranno utilizzare lapposito modulo previsto dal DPCM e scaricabile dal sito internet
dellAgenzia dellEntrate. A Tale dichiarazione deve essere allegata fotocopia del documento didentit del sottoscrittore. Per le Associazioni sportive di cui la lettera c-bis)
liscrizione stata effettuata automaticamente dal Coni stesso inviando allagenzia i
dati dellassociazioni sportive dilettantistiche iscritte.
Faq
Le associazioni possono aprire una partita IVA?
Si, le Associazioni possono aprire una propria posizione scale attiva (partita IVA) e
svolgere attivit commerciale. Legato ad essa sussistono diversi obblighi scali/contabili a seconda del regime scelto: semplicato, ordinario, supersemplicato, forfetario,
regime ex L. 398/91
Si possono emettere fatture con il solo codice scale?
No, in questo caso lassociazione pu emettere solo una ricevuta scale per prestazione occasionale, esente da IVA ma soggetta a bollo per importi superiori ad euro 75,00.
Esiste un regime scale agevolato per le APS?
Esistono diversi regimi agevolati che riguardano gli enti non commerciali. Tra questi, il
pi conosciuto ed utilizzato senzaltro il regime ex L. 398/91 che permette di beneciare di diverse agevolazioni sia scali che contabili.
Se si svolge attivit commerciale si deve presentare la dichiarazione dei redditi?
Se si svolge attivit che produce reddito dimpresa (attivit commerciale) si dovr predisporre la dichiarazione dei redditi Unico Enti non commerciali
Moduli:
Normativa
52
Capitolo 4
Il rendiconto
economico e
nanziario
Tra le clausole che lassociazione deve inserire nellatto costitutivo o nello statuto al
ne di accedere ai beneci scali, c la previsione dellobbligo di redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e nanziario secondo le disposizioni statutarie. Tale obbligo riferito sia allattivit istituzionale sia a quella commerciale, indipendentemente dal regime contabile adottato.
Il rendiconto deve riassumere le vicende economiche e nanziarie dellassociazione,
in modo da costituire uno strumento di trasparenza e di controllo dellintera gestione
economico e nanziaria dellassociazione.
Lobbligo imposto con una formulazione volutamente generica al ne di evitare agli
enti non commerciali adempimenti eccessivamente onerosi. Il rendiconto pu essere
redatto con qualsiasi metodo e secondo qualsiasi schema, purch conformi ai principi
della tecnica contabile (chiarezza, trasparenza e veridicit). Esso deve venir approvato
dallassemblea ordinaria nei termini statutari e comunque non oltre i quattro mesi dalla
chiusura dellesercizio, termine prorogabile a sei mesi per motivate esigenze.
E importante sottolineare che non solo la mancata redazione, ma anche la mancata
approvazione del predetto rendiconto determina la decadenza delle disposizioni tributarie di favore. E dunque indispensabile che lassociazione provveda annualmente alla
convocazione dellassemblea dei soci per lapprovazione del rendiconto.
Lobbligo di predisporre tale documento di riepilogo anche per lattivit istituzionale
comporta la necessit di assumere e conservare tutta la documentazione di supporto
con le modalit previste dal DPR 600/73.
54
La prima nota
DATA
progr.
DESCRIZIONE
05/01/06
RAMA cartoleria
02/02/06
20/01/06
fattura commercialista
20/01/06
21/01/06
22/01/06
contributo fondazione
30/01/06
ENEL
55
CASSA
entrate uscite
BANCA
entrate uscite
52,00
CONTO
di rif.
1205
50,00
1000
2.000,00 1206
50,00
1000
100,00
100,00
6.000,00
2202
200,00
1203
1. PRINCIPIO DI CASSA. Sono rilevati solo i costi e ricavi che hanno avuto effettivamente luogo entro la data di chiusura dellesercizio sociale di riferimento. Tale
principio, adeguato solo alle realt associative di modeste dimensioni e complessit, d luogo ad un rendiconto composto dal solo prospetto del CONTO ECONOMICO, integrato dallindicazione dei saldi di cassa e banca/posta al giorno di chiusura
dellesercizio;
2. PRINCIPIO DI COMPETENZA. I costi ed i ricavi devono essere contabilizzati nellesercizio cui si riferiscono, indipendentemente dal momento in cui avvengono i
relativi incassi o pagamenti. Tale principio d luogo ad un rendiconto composto da
CONTO ECONOMICO e STATO PATRIMONIALE.
56
La contabilit separata
Il Testo unico delle Imposte sui redditi (art.144) impone a tutti gli enti non commerciali
di tenere una contabilit separata dei costi ed introiti di natura commerciale rispetto ai
costi ed agli introiti di natura istituzionale al ne di rendere pi trasparente la contabilit
commerciale e di individuare pi agevolmente loggetto principale dellente e la sua
reale qualicazione.
Tale obbligo pu ritenersi correttamente realizzato utilizzando distinti registri contabili
per ciascuna attivit (commerciale ed istituzionale), oppure anche con un apposito
piano dei conti o prospetto di conto economico che distingua puntualmente la natura
delle registrazioni. A tal ne molto importante fare attenzione allimputazione dei costi
relativi allattivit commerciale in quanto devono riferirsi in modo chiaro e preciso allattivit che genera ricavi di natura commerciale e non anche allattivit istituzionale.
Problematica la collocazione dei cosiddetti costi promiscui, cio quelli riferibili sia
allattivit commerciale sia a quella istituzionale. Tra questi possono rientrare il costo
del personale, le utenze (acqua, luce, gas, telefono, ecc.) oppure i materiali di consumo utilizzabili sia per luna che per laltra attivit.
La questione di come contabilizzare questi costi stata risolta dal legislatore in maniera differenziata per quanto attiene le imposte dirette e per quanto riguarda lIVA. Per le
associazioni che hanno optato per il regime forfetario della Legge 398/91, tali criteri di
imputazione dei costi promiscui non incidono ai ni della determinazione delle imposte,
in quanto le imposte dirette e lIVA vengono liquidate tramite lapplicazione di detrazioni
forfetarie, che vedremo nei successivi capitoli.
Per quanto riguarda limputazione dei costi promiscui tra i costi dellattivit istituzionale
e dellattivit commerciale si potr operare con il metodo proporzionale, prendendo
come indicatore il rapporto tra i volumi dei ricavi dellattivit istituzionale e quelli relativi
allattivit commerciale in riferimento al complesso delle entrate.
57
Per lassociazione sportiva dilettantistica ogni entrata ed uscita, per beneciare del
regime agevolativo in esame, deve transitare, in base allart.25 della Legge 133/1999,
da uno o pi conti correnti bancari o postali intestati allassociazione, se di ammontare superiore ad euro 516,46.
Il transito si intende effettuato correttamente quando sono espressamente indicati
lerogante ed il percipiente, e pertanto quando i pagamenti sono effettuati tramite
bollettino di conto corrente postale, bonico bancario, assegno non trasferibile, bancomat o carta di credito. Sono quindi esclusi gli assegni ordinari, la cui destinazione
nale non certa e trasparente. Tale modalit sono state stabilite per consentire
allAmministrazione nanziaria lo svolgimento di efcaci controlli.
Le associazioni sportive dilettantistiche sono pertanto tenute ad aprire un conto corrente bancario o postale, dove rilevare le movimentazioni nanziarie superiori al limite
previsto.
La non ottemperanza degli obblighi di documentazione, ovvero se i pagamenti o versamenti superiori ad euro 516,46 sono stati effettuati con modalit diverse da quelle
sopra previste, comporta la decadenza dalle agevolazioni previste dalle disposizioni
della Legge 398/91 e lapplicazione delle sanzioni di cui allart. 11 del D. Lgs. 18 dicembre 1997, n. 471.
58
USCITE
Totali
22.523,08
Parziali
Spese generali
12.247,20
Quote associative
22.200,00
Aftto sede
4.947,52
Vendita volumi
320,00
Spese varie
178,97
Arrotondam. e
abbuoni attivi
3,08
Telefono
985,25
Cancelleria
159,50
Abbonamenti riviste
73,50
Trasferte
2.561,87
Professionisti
1.923,97
Spese bancarie
144,80
Spese postali
125,00
Dominio sweb
269,40
150,04
Arrotondamenti passivi
6,55
Sopravvenienze passive
72,83
Imposte - irap
648,00
Totale
22.523,08
Totali
2.037,89
367,89
Compenso collaboratore
1.564,00
106,00
Totale
14.285,09
PROGETTO ALFA
ENTRATE
Parziali
Contributi
Fondazione
bancaria
Totale
59
USCITE
Totali
41.701,21
41.701,21
41.701,21
Parziali
Spese generali
41.750,86
17.594,39
Compenso collaboratore
18.943,57
2.044,00
68,90
Spese varie
3.100,00
Totale
Totali
41.750,86
PROGETTO BETA
ENTRATE
Parziali
Contributi
Consorzio ...........
USCITE
Totali
5.118,10
5.118,10
Totale
5.118,10
Parziali
Spese generali
Totali
5.511,11
Compenso collaborazione
2.744,00
184,00
14,22
Aftto sede
1.250,00
Telefono e fax
306,43
Spese varie
1012,46
Totale
5.511,11
61.547,06
AVANZO DI GESTIONE:
7.795,33
Totale a pareggio
69.342,39
69.342,39
69.342,39
Per le associazioni con attivit limitate, in alternativa alla redazione dello stato patrimoniale, si consiglia, oltre alla compilazione del rendiconto economico, di indicare
esclusivamente i saldi iniziali e nali del conto cassa, del conto banca e del conto
corrente postale producendo e conservando la relativa documentazione.
CASSA .....................................
CASSA ....................................
BANCA .....................................
BANCA ....................................
60
STATO PATRIMONIALE
ATTIVIT
Parziali
CASSA
Cassa al 31/12/2006
Totali
219,59
219,59
Socio B
300,00
Socio C
300,00
Socio D
1.500,00
Socio E
300,00
Socio F
800,00
CREDITI DIVERSI
BANCHE
Totali
2.495,34
2.495,34
DEBITI DIVERSI
35.427,86
Debiti vs erario
4.123,97
IRPEF
2.375,67
INPS
1.071,00
INAIL
61,30
PRESUNTO DEBITO
ERARIO
616,00
Debiti vs fornitori
29.405,75
HERA
22.991,92
TELECOM
317,25
5.318,23
120,00
_____ SRL
32,35
____ SRL
626,00
Personale c/compensi
1.898,14
500,00
1.398,14
28.949,79
Associazione X
15.000,00
______ Spa
13.010,32
Verso Personale
939,47
PERDITA DESERCIZIO
13.229,15
13.229,15
TOTALE ATTIVIT
45.718,53
AVANZO DESERCIZIO
TOTALE A PAREGGIO
61
Parziali
c/c ________
3.320,00
Socio A
PASSIVIT
45.718,53
TOTALE PASSIVIT
37.923,20
AVANZO DESERCIZIO
7.795,33
TOTALE A PAREGGIO
45.718,53
Rendiconto
della raccolta fondi
62
FACSIMILE DI RENDICONTO
AI SENSI DELLART. 25, COMMA 2, L. 133/99
Denominazione dellAssociazione.................
Indirizzo ................................................................
C.F./N. Partita I.V.A. ............................................
DESCRIZIONE OPERAZIONE
ENTRATE
............................................
............................................
............................................
USCITE
............................................
............................................
............................................
............................................
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TOTALI
63
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Capitolo 5
I Registri
Lart. 7 della Legge 383 del 2000 prevede listituzione del registro nazionale delle Associazioni di Promozione sociale e delega le Regioni e le Province autonome di Bolzano e Trento ad istituire i registri regionali e provinciali nei quali iscrivere le Associazioni
in possesso dei requisiti previsti dallart. 2 della precedentemente citata normativa che
operano in ambito regionale o provinciale.
Presso il registro nazionale possono iscriversi le Associazioni di Promozione sociale,
operanti da almeno un anno che svolgono attivit in almeno 5 regioni e 20 province.
Liscrizione nel registro nazionale delle associazioni a carattere nazionale comporta
il diritto di automatica iscrizione nel registro medesimo dei relativi livelli di organizzazione territoriale e dei circoli afliati, facendo cos acquisire a tali strutture territoriali la
qualica di associazione di promozione sociale almeno per quanto attiene le agevolazioni e le speciche previsioni dettate dalla norma nazionale.
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I Registri
I registri della
Regione Emilia Romagna
Per iscriversi nel Registro provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale necessario presentare una apposita istanza al Presidente della Provincia sulla quale applicare
la marca da bollo del valore di 14,62 (sono esenti da bollo, ai sensi dellart.27bis della
Tabella allegata al DPR 642/1972, le istanze richieste da ONLUS, Federazioni sportive
ed Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI), e la rma del Presidente/legale
rappresentante,
A tale domanda deve essere allegata la seguente documentazione:
copia dellatto costitutivo e dello statuto vigente aventi data certa;
elenco, rmato dal Presidente dellAssociazione, delle persone che ricoprono le cariche associative (consiglio direttivo, collegio dei revisori dei conti, collegio dei probiviri);
relazione dettagliata sullattivit della Associazione rmata dal Presidente dalla quale risultino le nalit di promozione sociale dellAssociazione e lattivit attraverso cui
intende perseguirli; lassenza di perseguimento di ni di lucro, anche in forme indirette
o differite; almeno un anno di attivit effettiva;
scheda compilata, denominata Allegato domanda di iscrizione sottoscritta dal legale
rappresentante/Presidente dellAssociazione (scaricabile dal sito della Provincia)
se trattasi di sezione locale di organizzazione regionale o nazionale, documentazione
dellorgano regionale o nazionale competente attestante lautonomia della sezione locale;
se trattasi di organismo di collegamento e coordinamento, elenco delle organizzazioni
aderenti sottoscritto dal Presidente.
Ogni notizia riguardante la variazione dellindirizzo, della sede, del Presidente e/o
dello statuto, come leventuale cessazione dellattivit con conseguente scioglimento
dellAssociazione, dovr essere tempestivamente comunicata agli ufci del Servizio
Programmazione Sociale, Sanitaria e Abitativa della Provincia di Reggio Emilia (Via
Mazzini, 6 - 42100 Reggio Emilia - Tel. n. 0522 444829 - Fax n. 0522 444851 - e-mail
f.carretti@mbox.provincia.re.it).
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I Registri
Il Registro CONI
Con lentrata in funzione del Registro Nazionale delle Associazioni e societ sportive
dilettantistiche - regolamentato dalla Deliberazione del Consiglio Nazionale del CONI
dell11 novembre 2004 potranno iscriversi al Registro stesso, ciascuno in apposita
sezione, i seguenti enti:
le associazioni sportive dilettantistiche senza personalit giuridica;
le associazioni sportive dilettantistiche con personalit giuridica;
le societ sportive dilettantistiche costituite nella forma di societ di capitali e di societ cooperative.
Liscrizione al Registro requisito per accedere ai beneci specici delle associazioni
e societ sportive dilettantistiche.
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I Registri
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I Registri
APPENDICE
Modulistica
Traccia di Atto Costitutivo
Traccia di Statuto di APS
Traccia di statuto APS Sportiva dilettantstica
Modello AA5/5 Richiesta codice scale
Modello RR e Modello 69 Richiesta di Registrazione
Modello F-23 Versamento tassa di registrazione
Richiesta iscrizione Registro Provinciale APS
Traccia di Bilancio
Normativa
D.lgs 460/97 Riordino della disciplina scale degli enti non commerciali
L. 383/2000 disciplina delle associazioni di promozione Sociale
L.R. n. 34/2002
ex art.90 L.289/2002
Codice civile Libro I
Tuir: Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 2/12/1986 n917
Delibera Regionale Emilia Romagna n. 910/2003
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I Registri