Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Cristallizzazione
Sublimazione
Distillazione
Estrazione
Cromatografia
ANALISI dei FARMACI 1
• Cromatografia
Strumentazione
2
Recenti progressi nelle scienze farmaceutiche (ricerca e
sviluppo di nuove molecole, studi di farmacocinetica e
metabolismo, controllo qualità nella produzione,) sono stati
possibili grazie agli sviluppi delle tecniche analitiche in genere,
ma soprattutto delle tecniche cromatografiche.
Tecniche cromatografiche
Farmaceutico
Biochimico
Alimentare
Prodotti chimici
Chimica ambientale
Chimica Forense
Medicina clinica
Cromatografia
Cromatografia
Sulla base dello stato della fase stazionaria si ha una ulteriore suddivisione
1) Adsorbimento
2) Ripartizione Le interazioni che si instaurano tra le
3) Scambio ionico sostanze da separare e le due fasi
cromatografiche (FM e FS) possono
4) Esclusione
essere:
5) Affinità legami a idrogeno
interazioni dipolo-dipolo, dipolo-dipolo
indotto, forze di Van der Waals,
Interazioni lipofile
interazioni ioniche
interazioni steriche
interazioni specifiche con un ligando
Tipi generali di Cromatografia
Classificazione sulla base
del supporto
• Planare
• Su Colonna
Fase mobile
Fase mobile
supporto
3. Scambio ionico: la fase stazionaria è costituita da un polimero contenente siti attivi
ionizzati (cationici o anionici), i cui controioni possono essere scambiati con altri ioni aventi carica
dello stesso segno. Il meccanismo di separazione è basato sulla competizione per i siti di scambio
tra gli ioni presenti nella fase mobile e quelli presenti nel campione.
Fase mobile -
controioni
- - - - - -
+ + + Siti attivi + + +
- -
- - - - - -
+ + + + + +
Cromatografia su colonna
Il cromatogramma si
presenta come in figura,
dove in ordinate é riportata
la risposta del rivelatore e in
ascisse i tempi di uscita delle
varie sostanze.
La costante di distribuzione dipende dalla natura della fase mobile e della fase
stazionaria, ed è tipica di ciascun composto. Da essa dipende il tr
PARAMETRI FONDAMENTALI
k = (tr – tm)/tm
Per avere una buona separazione è necessario che il fattore di ritenzione sia >2
a = k2(B)/k1(A)
Perché ci sia separazione cromatografica a deve essere > 1, con α = 1 sia ha coeluizione
In pratica è consigliabile che α sia > 1,2
PARAMETRI FONDAMENTALI
Efficienza è la capacità di un sistema cromatografico di eluire tutte le molecole di
una data specie chimica con la stessa velocità in modo da formare bande strette e
quindi picchi stretti
N = 16 (tR/ wb)2
N= L/H
N=5,54 (tR/ wb1/2)2
Altezza equivalente al piatto teorico H = L / N dove L è la lunghezza della colonna
(una colonna è tanto più efficiente quanto più H è piccolo)
DA COSA DIPENDE L’EFFICIENZA CROMATOGRAFICA?
Principalmente dalla NATURA FISICA della FASE STAZIONARIA
Risoluzione Questo fattore tiene conto sia della selettività che dell’efficienza, e
indica il grado di effettiva separazione ottenuto per due sostanze in un processo
cromatografico
In termini matematici la risoluzione tra due picchi adiacenti (Rs) è espressa dal
rapporto fra le loro distanze e la semisomma delle rispettive larghezze alla base
tR2 – tR1
Rs=
w1 + w2
2
Eluizione isocratica
Eluizione a gradiente
Figure di merito
FASE MOBILE
FLUSSO
lunghezza d’onda a cui è
RIVELATORE, se UV detector
stata effettuata l’analisi
TEMPERATURA (eventualmente)