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MISCUGLI MISCELE E SOLUZIONI

TECNICHE DI SEPARAZIONE E
PROPRIETA’ .

Corso di Chimica Classi Prime – Lilu2-PriS


Comprendere i concetti di miscuglio omogeneo ed eterogeneo.

Saper utilizzare le relazioni di proporzionalità tra le diverse


grandezze estensive che caratterizzano le quantità di soluto,
solvente e soluzione.

Obiettivi Conoscere le principali tecniche di separazione.

Comprendere il concetto di soluzione e le sue espressioni in


concentrazione e saperle calcolare.

Comprendere ed interpretare le proprietà colligative delle


soluzioni.
Prerequisiti
Utilizzare correttamente i concetti di massa, volume, forma e compressibilità.

Descrivere i modelli macroscopici di corpo solido, liquido e gassoso.

Utilizzare il concetto di densità per affrontare esercizi e semplici situazioni-


problema.

Saper calcolare semplici rapporti e proporzioni matematiche applicate al concetto


di concentrazione inteso come
MESCOLIAMO LE CARTE…
SISTEMI OMOGENEI ED ETEROGENEI
La fase si riferisce allo stato fisico in cui una sostanza si trova, che può essere solida, liquida o gassosa. - Ogni fase è protetta da un
insieme specifico di condizioni di temperatura e pressione in cui una sostanza esiste in quel particolare stato. - Durante un
cambiamento di fase, le particelle costituenti la sostanza rimangono le stesse, ma la loro disposizione e il loro comportamento
cambiano in risposta a variazioni di temperatura e pressione

Sostanza: porzione di materia fisicamente distinguibile e delimitata, che ha proprietà intensive uniformi.

Sistema (miscuglio) omogeneo : è costituito da piu’ sostanze disperse ( solubilizzate) tra loro fino alla scala « atomico/molecolare»
indistinguibili
Sistema (miscuglio) eterogeneo: è costituito da più sostanze mescolate tra loro ma comunque distinguibili su scala «ottica»
utilizzando ad esempio tecniche di miscoscopia (ad esemopio la sabbia o la sabbia miscelata al Solfato di Rame)

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UN MISCUGLIO SOLIDO UN
PO’ PARTICOLARE
GSR- GUN SHOT RESIDUE

• I gun shot residue (GSR), noti anche come residui da sparo, sono generalmente classificati come un tipo di miscuglio o miscela. Un miscuglio è una
combinazione di sostanze diverse che mantengono le loro proprietà fisiche e chimiche distintive. Nel caso dei GSR, si tratta di una miscela complessa di
particelle solide, principalmente costituite da metalli e composti chimici, che si forma quando un'arma da fuoco viene sparata.
• Le particelle presenti nei GSR possono includere elementi come piombo, bario, antimonio, rame e altri metalli provenienti dai componenti dell'arma
da fuoco, dalla palla del proiettile, dalla polvere da sparo e dall'innesco. Inoltre, possono essere presenti composti chimici come nitrati e solfati derivanti
dalla combustione dei propellenti contenuti nelle cartucce.
• Poiché il GSR è una miscela eterogenea di particelle solide di diversi materiali, non può essere classificato come una lega (che è una combinazione
specifica di metalli in proporzioni definite) ma come un miscuglio complesso. La composizione e la distribuzione delle particelle nei GSR possono variare
in base a vari fattori, come il tipo di arma da fuoco, la munizione utilizzata e le condizioni ambientali.
MISCUGLI OMOGENEI ED ETEROGENEI

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MISCUGLI OMOGENEI – SOLUZIONI E LEGHE

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AMALGAMA ORO-MERCURIO – UN CASO REALE DI COME
USARE MALE LA CHIMICA….
Per l’estrazione dell’ oro dai fanghi del Rio delle Amazzoni si
utilizza il mercurio sfruttando la sua proproetà di separare
l’oro dal resto del fango.
L’impatto sull’ecosistema di questa procedura è enorme sia
per l’inquinamento del suolo dell’acqua e dell’aria sia per i
danni alle persone/animali generati dalla neurotossicità del
mercurio e dal suo accumulo nella catena alimentare

* Si sfrutta la proprietà dell’oro di essere « solubile» nel mercurio per estrarlo dai fanghi…
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LE SOLUZIONI ACQUOSE
SALINE E MOLECOLARI
Il solvente più comune è l’acqua (H2O).
Le sostanze solubili in acqua hanno una delle seguenti caratteristiche:
Sono sostanze SALINE ( formate da due particelle con cariche opposte chiamati IONI)
Sono MOLECOLE che hanno al loro interno ossigeno (O) o di azoto (N) o di fluoro (F), che possono interagire con le molecole
di acqua (per esempio lo zucchero, o saccarosio, ha un gruppo OH disponibile, la stessa cosa l’etanolo CH3CH2-OH che
abbiamo usato come componente solubile in acqua nelle nostre esperienze di laboratorio )

SOLUZIONI IONICHE SOLUZIONI MOLECOLARI

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ECCEZIONE - SISTEMI COLLOIDALI AEROSOL E GEL
Le dispersioni colloidali o colloidi sono sistemi intermedi fra soluzioni vere e dispersioni eterogenee. Le
particelle che li costituiscono hanno dimensioni maggiori di 1 nm e minori di 1 μm e sono costituite da
piccoli aggregati di molecole o da macromolecole, uno dei sistemi colloidali piu’ importanti per noi è il
nostro stesso sangue o semplicemente il latte….
Le dispersioni colloidali in cui il mezzo disperdente è un gas sono gli aerosol.
colloide: le particelle sono
abbastanza grandi da
diffondere la luce in tutte le Per distinguere una soluzione colloidale da una soluzione vera si
direzioni sfrutta l’effetto Tyndall.
Quando un fascio di luce attraversa un sistema colloidale il raggio
soluzione: le particelle luminoso risulta visibile lateralmente lungo tutta la sua traiettoria.
più piccole non
diffondono la luce

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MAPPA CONCETTUALE SOLUZIONI
TECNICHE DI SEPARAZIONE DI MISCUGLI OMOGENEI ED ETEROGENEI

Quando ho la necessità di separare una o piu’ sostanze presenti in un miscuglio omogeneo o eterogeneo, devo individuare
una caratteristica fisica o chimica che possa « discriminare» tra le due sostanze ( come ad esempio la solubilità in un solvente
di una sostanza e l’insolubilità dell’altra come nel caso dell’esperienza di laboratorio di separazione Sofato di Rame / Sabbia)
Esistono tecniche di separazione che sono in grado di sfruttare queste differenze, per separare le sostanze.

A seconda della natura della/delle fasi da separare, possiamo avere tecniche di :


 Separazione solido/liquidi (immiscibili) - es. filtrazione/centrifugazione
 Separazione liquido/liquido (immiscibili) – es. imbuto separatore
 Separazione solido/liquidi (miscibili) - es./precipitazione/cristallizzazione/cromatografia/estrazione con solvente
 Separazione liquido/liquido (miscibili) – distillazione

Ovviamente posso utilizzare la combinazione di due o piu’ tecniche per effettuare la separazione di una o piu’ sostanze in
sistemi complessi ( come ad esempio l’esperienza di estrazione della caffeina nel thè).
LA FILTRAZIONE

• La filtrazione è un processo che consente di separare i componenti di una miscuglio eterogeneo sfruttando le differenti
dimensioni delle particelle.
• Con la filtrazione è possibile separare il solido (precipitato) dal liquido (filtrato) di una miscela eterogenea mediante
percolazione attraverso un filtro di carta permeabile soltanto al liquido. Sono disponibili in commercio filtri che differiscono
per le dimensioni dei pori.
Filtrazione per gravità Filtrazione per aspirazione.

Questa tecnica si basa sull’uso di un imbuto nel quale viene L’aspirazione può essere realizzata collegando la beuta codata con una
inserito un filtro di carta: la parte solida della miscela pompa ad acqua. Si utilizza un imbuto di Buchner di porcellana nel quale
eterogenea rimane sul filtro mentre il liquido lo attraversa. Il si fa aderire un filtro di carta. Questa filtrazione è più veloce della
filtro può essere piegato a forma di cono o a pieghe. filtrazione per gravità.

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