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Ebook di Chimica per i test di ammissione medico sanitari ISBN 978-88-941070-5-0


Ebook di Chimica per i test di ammissione medico sanitari ISBN 978-88-941070-5-0
Indice generale

SEZIONE 1 - LA MATERIA E LA SUA COMPOSIZIONE

Gli stati di aggregazione della materia


I passaggi di stato
Sistemi eterogenei e sistemi omogenei
Sostanze pure e miscugli
Miscugli omogenei ed eterogenei

ESERCITAZIONE

SEZIONE 2 - LA STRUTTURA DELL’ATOMO

L’atomo e le particelle subatomiche elementari


Numero atomico, numero di massa ed isotopi
I primi modelli atomici:
Modello di Thomson
Modello di Rutherford
Modello di Bohr
Struttura elettronica degli atomi dei vari elementi:
modello atomico a orbitali:
Numeri quantici
Ordine di riempimento degli orbitali

ESERCITAZIONE

SEZIONE 3 – IL SISTEMA PERIODICO DEGLI ELEMENTI

La tavola periodica di Mendeleev


La tavola periodica moderna
Gruppi e periodi:
Elementi di transizione
Lantanidi e attinidi
Proprietà periodiche degli elementi:
raggio atomico, potenziale di ionizzazione, affinità elettronica
Metalli, non metalli e semimetalli
Relazione tra struttura elettronica, posizione nel sistema periodico e proprietà

ESERCITAZIONE

SEZIONE 4 – IL LEGAME CHIMICO

Regola dell’ottetto e i legami tra gli atomi


Elettronegatività
Legame covalente:
Legame covalente puro o omopolare
Legame covalente polare
Legame covalente apolare
Legame covalente dativo
Legame ionico
Legame metallico
Legami intermolecolari:
Interazioni dipolo permanente – dipolo permanente
Interazioni dipolo permanente – dipolo indotto
Forze di London
Legami a idrogeno

ESERCITAZIONE

SEZIONE 5 - FONDAMENTI DI CHIMICA INORGANICA: I COMPOSTI CHIMICI

Nomenclatura tradizionale e nomenclatura IUPAC


Valenza e numero di ossidazione
Ossidi basici e ossidi acidi
Perossidi
Idruri
Idracidi
Idrossidi
Ossiacidi
Decomposizione in acqua degli acidi binari e ternari
Sali:
Sali acidi e Sali basici

ESERCITAZIONE

SEZIONE 6 – LE REAZIONI CHIMICHE

Introduzione
Bilanciamento di una reazione chimica
Classificazione delle reazioni chimiche
Stechiometria delle reazioni chimiche
Determinazione della formula minima e della formula molecolare di
un composto
Determinazione della composizione percentuale di un composto
Bilanciamento di semplici reazioni e calcoli stechiometrici elementari

ESERCITAZIONE

SEZIONE 7 – LE SOLUZIONI

Introduzione
Proprietà solventi dell’acqua
Solubilità
Principali modi di esprimere la concentrazione delle soluzioni

ESERCITAZIONE
SEZIONE 8 – OSSIDAZIONE E RIDUZIONE

Numero di ossidazione e reazioni di ossidoriduzione


Regole per la determinazione del numero di ossidazione
Concetto di ossidante e riducente
Bilanciamento delle reazioni redox con il metodo del numero di ossidazione

ESERCITAZIONE

SEZIONE 9 – ACIDI E BASI

Concetti di acido e base


Forza degli acidi e delle basi
Prodotto ionico dell’acqua
Acidità, neutralità e basicità delle soluzioni acquose
Il pH

ESERCITAZIONE

SEZIONE 10 – FONDAMENTI DI CHIMICA ORGANICA

Legami tra atomi di carbonio


Formule grezze, di struttura e razionali
Concetto di isomeria
Idrocarburi alifatici, aliciclici e aromatici:
Alcani e cicloalcani
Alcheni e cicloalcheni
Alchini e cicloalchini
Idrocarburi aromatici
Gruppi funzionali
Alcoli
Eteri
Ammine
Aldeidi e chetoni
Acidi carbossilici
Esteri
Ammidi

ESERCITAZIONE

CORREZIONE ESERCITAZIONI
SEZIONE 1
LA MATERIA E LA
SUA COMPOSIZIONE
CAPITOLO 1

LA MATERIA E LA SUA COMPOSIZIONE

1.1 Gli stati di aggregazione della materia


La materia è tutto ciò che possiede una massa e occupa un volume.
Secondo il cosiddetto modello particellare, la materia è costituita da particelle estremamente piccole
(atomi, molecole o ioni), in continuo movimento. Oltre il volume e la massa, la materia presenta
un’ulteriore fondamentale proprietà: lo stato fisico.

La materia, infatti, si presenta in tre stati fisici o di aggregazione differenti:

SOLIDO: in questo stato la materia è caratterizzata da forma e volume definiti. Ciò significa che lo
stato solido è incomprimibile poiché le sue particelle sono legate molto rigidamente.

LIQUIDO: è lo stato caratterizzato da un volume definito, non modificabile; diversamente la forma


è variabile. Un liquido, infatti, assume la forma del recipiente che lo contiene. Anche i liquidi,
perciò, come i solidi, non possono essere compressi.

AERIFORME: questo stato è caratterizzato da forma e volume variabili. Un gas, perciò, assume la
forma del recipiente dove è contenuto.
Nella Tabella 1.1 sono riportate le caratteristiche di forma e volume per ciascuno stato di
aggregazione.

SOLIDI LIQUIDI AERIFORME

occupa tutto il volume


VOLUME definito definito
disponibile

assume la forma della parte di assume la forma dell’intero


FORMA definita
recipiente che occupa recipiente

Tabella 1.1– Caratteristiche principali degli stati fisici della materia

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Riguardo lo stato fisico aeriforme, bisogna fare una dovuta precisazione. A questa definizione
appartengono sia i vapori sia i gas:
• Un vapore è un aeriforme che, se compresso, può liquefare o solidificare a temperatura e
pressione atmosferica.
• Un gas è, invece, un aeriforme che rimane tale anche se compresso a temperatura e pressione
atmosferica.
Il confine termico tra le due definizioni è la cosiddetta temperatura critica: al di sotto di questa,
l’aeriforme è un vapore, al di sopra è un gas. Liquidi e aeriformi vengono inoltre definiti fluidi,
poiché, a differenza dei solidi, possono fluire modificando la loro forma.

Nei solidi, infatti, le particelle sono a stretto contatto tra loro e le forze di attrazione sono molto
intense. Nei liquidi le particelle si trovano a distanza maggiore di quella dei solidi e le forze di
attrazione sono di minore intensità. Nei gas le particelle si muovono liberamente e le forze di
attrazione sono trascurabili rispetto agli altri due stati fisici.
Alla luce delle più recenti scoperte scientifiche riguardanti lo stato fisico della materia, in realtà, tale
classificazione andrebbe ampliata. Esiste, ad esempio, un altro stato fisico oltre ai tre tradizionali: il
plasma. Esso costituisce il 99% dell’universo visibile ed è simile a un gas ma le particelle che lo
compongono sono cariche elettricamente.

1.2 I passaggi di stato


Altra proprietà della materia è la sua capacità di passare da uno stato fisico all’altro. Si parla così dei
passaggi di stato. Questi sono provocati dalla variazione di due grandezze fisiche: la temperatura e
la pressione. Quando una o entrambe variano, si verifica un passaggio di stato. Si tratta, perciò, di
trasformazioni fisiche, ossia di cambiamenti che non fanno variare la composizione della materia ma
solo il loro stato fisico. L’acqua, ad esempio, a pressione atmosferica si presenta allo stato liquido se
la sua temperatura è compresa tra 0 e 100 °C. Abbassando la sua temperatura sotto 0 °C, l’acqua
solidifica diventando ghiaccio, ossia subisce il passaggio di stato denominato solidificazione.
Quando il ghiaccio viene riscaldato oltre 0 °C, subisce il passaggio di stato detto fusione,
ritrasformandosi in acqua. Se l’acqua viene scaldata oltre i 100 °C, diventa vapore, cioè subisce il
passaggio di stato denominato evaporazione. Il passaggio inverso è detto condensazione. Il
passaggio di stato diretto da solido a vapore si dice sublimazione (ghiaccio secco e naftalene sono
due esempi), mentre l’inverso è noto come brinamento (come il vapore acqueo in inverno).
La Figura 1.1 mostra sinteticamente la dinamica dei passaggi di stato.

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Figura 1.1– Passaggi di stato
1.3 Sistemi eterogenei e sistemi omogenei
Il sistema è una porzione delimitata di materia. La materia che lo circonda si definisce, invece,
ambiente. Quando il sistema presenta in ogni sua parte le medesime caratteristiche chimico-fisiche,
come ad esempio la stessa temperatura, la stessa consistenza, ecc., allora si definisce fase. Un
sistema può essere omogeneo se è costituito da una sola fase o eterogeneo se presenta due o più fasi.
Un sistema costituito da un solo tipo di particelle è denominato sostanza pura, mentre un sistema
ottenuto dalla combinazione di due o più sostanze pure è detto miscuglio ed è caratterizzato da una
composizione chimica variabile. Se si considera, infatti, un sale disciolto in acqua, si parla di miscela
acqua-sale e la sua composizione varia in base alla quantità di sale disciolta.
Come riportato nella Tabella 1.2, sia i sistemi omogenei sia quelli eterogenei possono essere sostanze
pure o miscugli.

DEFINIZIONE SOSTANZA PURA MISCUGLIO

SISTEMA è costituito da una acqua pura, cloruro di acqua di rubinetto,


OMOGENEO sola fase sodio puro leghe metalliche

SISTEMA è costituito da due o acqua e olio,


acqua pura e ghiaccio
ETEROGENEO più fasi acqua e sabbia, latte

Tabella 1.2 – Esempi di sistemi omogenei e di sistemi eterogenei

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1.4 Sostanze pure e miscugli
In base a quanto detto in precedenza, la materia può essere classificata in sostanze pure e miscugli.
Una sostanza pura è costituita da un solo componente, ossia composta da un solo tipo di particelle.
Un esempio classico è l’acqua distillata.
Le sostanze pure si suddividono in elementi e composti:

• Elementi: sostanze pure non scomponibili in sostanze più semplici


• Composti: sostanze pure scomponibili in due o più sostanze più semplici.

Le proprietà chimiche e fisiche dei composti differiscono in maniera significativa da quelle degli
elementi che li costituiscono. Basti pensare che l’acqua è un liquido a temperatura ambiente e
pressione atmosferica, mentre i suoi elementi costitutivi, l’ossigeno e l’idrogeno, sono sostanze
gassose nelle stesse condizioni di temperatura e pressione. Gli elementi noti sono 118, di cui 94 sono
naturali mentre i restanti sono stati sintetizzati in laboratorio. A ogni elemento viene associato un
simbolo chimico (di una o due lettere) che lo rappresenta universalmente. Tutti gli elementi sono
riportati in uno schema conosciuto come Tavola Periodica degli elementi, ideata dal chimico russo
Mendeleev e di cui si parlerà più avanti.

I composti sono formati da due o più elementi, combinati secondo un rapporto costante. Un esempio
di composto è il sale da cucina, formato da Na, il sodio, e Cl, il cloro. In Figura 1.2 è riportato lo
schema di classificazione della materia.

Figura 1.2– Classificazione della materia

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1.5 Miscugli omogenei ed eterogenei
Per miscuglio omogeneo o soluzione si intende la mescolanza di due o più sostanze pure, che
presenta proprietà chimico-fisiche uniformi in ogni sua parte (per esempio il colore, la densità, il
punto di ebollizione). Nei miscugli omogenei le singole sostanze costituenti non si possono
distinguere nemmeno con l’ausilio del microscopio. Il miscuglio omogeneo rappresenta una sola
fase. Sono esempi di miscugli omogenei l’acqua di mare (miscuglio omogeneo di acqua e sali), le
leghe metalliche, la benzina e le miscele dei gas.

TIPO DI MISCUGLIO ESEMPI

solido – liquido acqua e sale, acqua e zucchero

acciaio (ferro e carbonio), bronzo (rame e stagno)


solido – solido
ottone (rame e zinco)

liquido – liquido alcol e acqua, benzina

liquido – gas aria umida

gas – liquido acqua frizzante (anidride carbonica e acqua)

gas – gas aria (azoto 78%, ossigeno 21%, altri gas 1%)

Tabella 1.3 – Esempi di miscugli omogenei

Si definisce, invece, miscuglio eterogeneo un insieme di due o più sostanze pure ma con proprietà
chimico-fisiche differenti da punto a punto. La sabbia è un esempio di miscuglio eterogeneo. In
generale le sostanze che costituiscono un miscuglio eterogeneo sono distinguibili a occhio nudo o
con l’ausilio di un microscopio. I miscugli eterogenei sono, perciò, formati da più fasi. Esempi di
miscugli eterogenei sono le rocce, le nuvole, la vernice e il latte. Quest’ultimo, infatti, all’apparenza
è omogeneo, mentre si presenta eterogeneo se lo si osserva al microscopio, essendo costituito da
minuscole particelle di grasso immerse in un liquido trasparente. Altri esempi di miscugli eterogenei
sono, inoltre, i seguenti:

• Emulsione: miscuglio eterogeneo costituito da due o più liquidi immiscibili tra di loro; è un
miscuglio che si omogeneizza solo grazie ad un’agitazione intensa (la maionese è un classico
esempio di emulsione che si ottiene dall’agitazione di olio e tuorlo d'uovo);

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• Nebbia: miscuglio costituito da piccole gocce d’ acqua sospese in aria;
• Fumo: miscuglio eterogeneo costituito da particelle solide disperse in un gas (il fumo dei
camini è per lo più costituito da particelle finissime di carbone disperse nell'aria);
• Schiuma: miscuglio eterogeneo costituito da un gas disperso in un liquido.

La Tabella 1.4 riporta alcuni esempi di miscugli eterogenei.

TIPO DI MISCUGLIO ESEMPI

solido – liquido farina in acqua, acqua e sabbia

solido – gas Fumo

liquido – liquido latte, maionese

gas – liquido nebbia, schiuma

Tabella 1.4 – Esempi di miscugli eterogenei

Esistono, inoltre, particolari tipi di miscugli definiti colloidi che presentano caratteristiche intermedie
tra quelle dei miscugli omogenei e quelle dei miscugli eterogenei. In particolare, i colloidi sono
sospensioni caratterizzate da grandi particelle (20 000 ÷ 100 000 nanometri di diametro) disperse in
un solvente. La differenza sostanziale tra le dispersioni colloidali e le soluzioni è dovuta al fatto che
le particelle in sospensione nel colloide riescono a diffondere la luce, data la loro notevole
dimensione. A tal proposito l’effetto Tyndall consente di distinguere tra una dispersione colloidale e
una soluzione. Nel corso di questo esperimento, infatti, si assiste alla deviazione di un raggio
luminoso da parte delle particelle della fase dispersa. Questo fenomeno favorisce, così, una diffusa
luminosità.

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Figura 1.3 – Effetto Tyndall

Esiste, inoltre, una classificazione per le dispersioni colloidali:


• si parla di sol nel caso in cui la fase disperdente, gassosa o liquida, prevale su quella solida.
• si parla di gel se, invece, la fase solida prevale sulla fase disperdente.

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TEST DI VERIFICA

1. Indica quale, tra le seguenti affermazioni, si riferisce a una sostanza liquida:


a. Ha volume variabile
b. Ha forma definita
c. Ha forma variabile e volume definito
d. Ha forma e volume variabili
e. Ha forma definita e volume variabile

2. L’acqua frizzante è:
a. Un miscuglio omogeneo
b. Un miscuglio eterogeneo
c. Un elemento
d. Un composto
e. Nessuna delle risposte precedenti

3. Indica quali tra i seguenti materiali è l’unico miscuglio omogeneo:


a. Aria
b. Latte
c. Ferro fuso
d. Azoto
e. Maionese

4. Indica quale, tra le seguenti sostanze, è un elemento:


a. Aceto
b. Zucchero
c. Stagno
d. Acqua
e. Anidride carbonica

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5. Indica l’unico cambiamento di stato che può subire un corpo solido:
a. Evaporazione
b. Sublimazione
c. Brinamento
d. Condensazione
e. Solidificazione

6. Indica quale, tra le seguenti affermazioni, si riferisce a una sostanza solida:


a. Ha volume variabile
b. Ha forma definita
c. Ha forma variabile e volume definito
d. Ha forma e volume variabili
e. Nessuna delle risposte precedenti

7. L’aria è:
a. Un miscuglio omogeneo
b. Un miscuglio eterogeneo
c. Un elemento
d. Un composto
e. Una sostanza realizzata in laboratorio

8. Indica l’unico cambiamento di stato che può subire un corpo gassoso:


a. Fusione
b. Solidificazione
c. Evaporazione
d. Condensazione
e. Sublimazione

9. Indica l’unico cambiamento di stato che può subire un liquido:


a. Evaporazione
b. Sublimazione
c. Fusione
d. Condensazione
e. Brinamento

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10. Il latte è:
a. Un miscuglio omogeneo
b. Un miscuglio eterogeneo
c. Un elemento
d. Un composto
e. Un colloide

11. Nebbia e fumo rappresentano:


a. Elementi
b. Sostanze pure
c. Miscugli omogenei
d. Miscugli eterogenei
e. Nessuna delle risposte precedenti

12. Indicare quale tra le seguenti trasformazioni è di tipo chimico:


a. Sublimazione della canfora
b. Ossidazione del calcio a polvere bianca
c. Evaporazione dell’acqua
d. Brinamento del vapore acqueo
e. Fusione del ferro

13. Per aeriformi si intendono:


a. Sia liquidi sia fluidi
b. Sia gas sia liquidi
c. Sia vapori sia gas
d. Solo gas
e. Solo vapori

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14. Quando si raffredda un materiale aeriforme, qual è l’unica trasformazione fisica
possibile?
a. Brinamento
b. Solidificazione
c. Evaporazione
d. Fusione
e. Sublimazione

15. La differenza fondamentale tra i corpi solidi e quelli liquidi è:


a. I liquidi sono costituiti da più componenti, mentre i solidi da uno solo
b. I liquidi hanno una forma precisa, mentre i solidi no
c. I solidi hanno un volume definito, i liquidi no
d. I liquidi sono dei fluidi, mentre i solidi no
e. Nessuna delle risposte precedenti

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