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Soluzioni degli esercizi di fine lezione

Sadava, Hillis, Heller, Hacker


La nuova biologia.blu
Seconda edizione
La biosfera e la cellula PLUS

CAPITOLO A3
Dalla chimica della vita alle biomolecole

Lezione 1 – La vita dipende dall’acqua


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1. Il legame a idrogeno è un legame chimico che si instaura tra un atomo fortemente
elettronegativo di una molecola e un atomo di idrogeno coinvolto in un legame
covalente polare all’interno di un’altra molecola o in un’altra regione della stessa
molecola. La sua forza è pari solo al 5% della forza di un legame covalente. Tuttavia, più
numerosi sono i legami a idrogeno coinvolti nell’unire diverse molecole, maggiore è la
forza con cui queste molecole risultano legate.

LI
2. La densità dell’acqua è maggiore allo stato liquido che allo stato solido perché nel
ghiaccio le molecole d’acqua rispettano una precisa geometria, in cui si collocano a una
certa distanza l’una dall’altra, così da formare il massimo numero possibile di legami a
EL
idrogeno e creando molti spazi vuoti tra queste molecole. Invece, allo stato liquido i
legami a idrogeno si rompono e si formano continuamente, a causa del maggior
movimento delle particelle, le quali non mantengono una disposizione ordinata.
CH
3. Il pH è un valore misurabile attraverso il pHmetro che consente di stabilire l’acidità (0 ≤
e < 7), la basicità (7 < pH ≤ 14) o la neutralità (pH = 7) di una soluzione.

Scegli le parole
NI

1. Le molecole di acqua sono fortemente polari.


2. Il calore richiesto per fondere il ghiaccio in acqua liquida è detto calore latente di
fusione.
3. Le sostanze in grado di accettare ioni H+ si dicono basi.
ZA

Lezione 2 – Le proprietà delle biomolecole


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1. Le biomolecole sono composti organici, cioè composti del carbonio, presenti negli
esseri viventi.
2. L’isomeria è quella condizione in cui si hanno composti costituiti dagli stessi atomi, ma
legati in modo diverso. Si tratta di una caratteristica ricorrente dei composti organici.
3. Per «gruppo funzionale» si intende un piccolo raggruppamento di atomi con
caratteristiche chimiche specifiche in grado di conferire tali proprietà alle molecole in
cui sono inclusi.

Scegli le parole
1. Per condensazione si può ottenere la sintesi dei polimeri.
2. I composti organici più semplici sono detti idrocarburi.
3. La struttura spaziale delle biomolecole è strettamente connessa alla loro funzione.

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Soluzioni degli esercizi di fine lezione

Lezione 3 – I carboidrati
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1. La struttura chimica di un carboidrato consiste in una serie di atomi di carbonio
complessati con atomi di idrogeno e ossigeno.
2. I monosaccaridi sono classificabili in aldosi e chetosi.
3. I polisaccaridi sono formati da una combinazione di monosaccaridi uniti da legami
glicosidici. Possono essere una riserva energetica o svolgere ruoli strutturali.

Scegli le parole
1. Il ribosio è un aldoso.
2. Il saccarosio è formato da una molecola di glucosio unito a una seconda molecola di
fruttosio.
3. Il polisaccaride più ramificato è l’amido.

Lezione 4 – I lipidi
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1. La struttura chimica di un trigliceride prevede una molecola di glicerolo combinata con

LI
tre molecole di acidi grassi.
2. Una molecola si definisce anfipatica se costituita da un’estremità idrofila e una
idrofoba. I fosfolipidi sono un esempio di lipide tipicamente anfipatico.
EL
3. Gli steroli sono una classe di composti organici contraddistinti da una struttura ad anelli
che hanno in comune alcuni atomi di carbonio.
CH
Scegli le parole
1. Gli oli sono trigliceridi insaturi.
2. Le membrane biologiche sono fatte in gran parte da fosfolipidi.
3. Tra i lipidi, sono pigmenti i carotenoidi.
NI

Lezione 5 – Le proteine
Rispondi
ZA

1. La struttura di un amminoacido prevede un atomo di carbonio centrale (carbonio α)


legato a due gruppi funzionali, uno amminico (-NH₃⁺) e uno carbossilico (-COO⁻), un
atomo di idrogeno e una catena laterale (gruppo radicale, R).
2. Per struttura primaria di una proteina si intende la sequenza di amminoacidi nella
catena polipeptidica che la costituisce.
3. Per specificità di una proteina si intende la capacità di una proteina di svolgere un
compito specifico che non può essere eseguito da nessun altro tipo di proteina. La
specificità dipende dalla forma della proteina e delle proprietà chimiche dei gruppi
esposti sulla superficie.

Scegli le parole
1. Gli amminoacidi di una catena proteica sono uniti tra loro da legami peptidici.
2. Una proteina inattivata dal calore si dice denaturata.

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Lezione 6 – Gli acidi nucleici


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1. Purine e pirimidine si distinguono per la struttura: ad anello semplice nel caso delle
pirimidine, a doppio anello nelle purine.
2. Per orientamento antiparallelo si fa riferimento al fatto che i due filamenti che
costituiscono una molecola di DNA corrono in direzioni opposte.
3. Negli acidi nucleici l’informazione genetica è conservata sottoforma di specifiche
sequenze di basi azotate.

Scegli le parole
1. Ogni nucleotide dell’RNA è formato da: una base azotata, una molecola di ribosio e un
gruppo fosfato.
2. Le basi complementari formano legami a idrogeno.

Lezione 7 Evoluzione – Le origini delle biomolecole


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1. Per «generazione spontanea» si intende l’idea che la vita possa originarsi dalla materia

LI
inanimata anziché da forme di vita preesistenti.
2. L’esperimento di Pasteur consiste nel far bollire la soluzione nutritiva di cui sono piene
delle ampolle a collo d’oca, che lasciano passare l’aria ma non le particelle di polvere
EL
che trasportano microrganismi; una volta che il calore ha ucciso tutti i microrganismi
presenti nel brodo, si rompe il collo d’oca di una delle ampolle esponendone il
contenuto ai microrganismi presenti nella polvere. La vita microbica si sviluppa solo
CH
nell’ampolla esposta ai microrganismi e non nell’ampolla sterile. Lo scopo
dell’esperimento era dimostrare che non esiste la generazione spontanea della vita ma
che un organismo vivente si origina solamente da un altro organismo vivente.
3. L’esperimento di Miller e Urey consiste nella riproduzione di un’«atmosfera
NI

primordiale», costituita da idrogeno gassoso, ammoniaca, gas metano e vapore


acqueo, attraverso cui far passare una scintilla elettrica per simulare un fulmine, cioè
una fonte di energia in grado di innescare una reazione chimica; lasciando poi
ZA

raffreddare il tutto, i gas condensano per concentrarsi in una soluzione acquosa che
rappresenta il «mare primordiale»; in questa soluzione è possibile ritrovare composti
organici, tra cui diversi amminoacidi. Lo scopo dell’esperimento era poter capire se le
condizioni atmosferiche primordiali avrebbero potuto condurre alla formazione di
molecole organiche, così da offrire elementi a sostegno delle ipotesi sull’origine
chimica della vita.
4. Si ipotizza che la vita possa essere arrivata dallo spazio perché sono state individuate
alcune biomolecole caratteristiche degli organismi terrestri, tra cui basi azotate,
carboidrati e amminoacidi, in diversi meteoriti che si sono schiantati sulla Terra; queste
osservazioni suggerirebbero che un meteorite avrebbe potuto però essere la fonte di
semplici biomolecole che furono le unità costitutive iniziali della vita su questo pianeta.

Scegli le parole
1. L’acqua sulla Terra primordiale arrivò anche grazie a meteoriti.
2. Oggi la generazione spontanea della vita sulla Terra è resa impossibile dalla presenza di
ossigeno nell’aria.
3. Secondo le ipotesi più recenti, la vita si sarebbe originata sul fondo degli oceani, in
prossimità dei camini idrotermali sottomarini.

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