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L’atomo in realtà non è una particella ultima della materia, ma è costituita da particelle
subatomiche. Al suo interno l’atomo è infatti costituito da un nucleo centrale,
costituito da protoni (hanno massa unitaria e carica unitaria positiva)
e neutroni (hanno massa unitaria, ma carica neutra).
Nell’atomo neutro il numero dei protoni del nucleo è uguale al numero degli elettroni
e la carica totale è nulla.
L’identità chimica di un atomo, è individuata dal numero dei protoni (indicato con il
numero atomico Z). Il numero atomico (Z) è il criterio ordinatore della tavola
periodica. Definisce l’identità chimica di un elemento.
NB: Atomi dello stesso elemento hanno lo stesso numero di protoni nel nucleo. Il
numero di protoni di un elemento rappresenta il numero atomico, il cui simbolo è Z.
Nel nucleo, oltre al protone, c’è il neutrone. Anche il neutrone ha massa. La somma
dei neutroni e dei protoni costituisce quindi la massa atomica (u).
Il numero di massa (A) è la somma delle particelle che hanno effettivamente una
massa (protoni+neutroni). Per questioni convenzionali il termine massa atomica si
trova anche indicato come peso atomico, anche se in realtà non è del tutto corretto.
In fisica c’è infatti differenza tra massa e peso. Va quindi utilizzato il termine massa
atomica e non peso atomico.
Gli atomi con lo stesso numero atomico (Z) ma con differente numero di massa
(A) sono chiamati isotopi. Per avere masse differenti, gli isotopi devono avere
un differente numero di neutroni.
A costituire la materia, quindi, si possono trovare atomi neutri, cationi oppure anioni.
Con legame chimico si intende la forza attrattiva che lega tra loro due atomi in una
molecola.
I tipi di legame chimico che possono instaurarsi tra gli atomi sono divisibili in due
categorie principali: legami elettrostatici, derivanti dall’attrazione tra cariche
elettriche di segno opposto generatesi negli atomi, e legami covalenti, derivanti dalla
condivisione di elettroni tra due nuclei atomici.
Il legame covalente è un legame forte che si viene a creare quando due atomi si
trovano in vicinanze adeguate l'uno con l'altro (non devono essere troppo vicini
perché si respingerebbero a causa delle forze di repulsione nucleari); gli elettroni
presenti sugli orbitali più esterni dell'atomo vengono messi in condivisione da
entrambi gli atomi in quanto attratti dai protoni presenti a livello del nucleo.
In ambito biologico sono molto importanti i PONTI DISOLFURO S-S. Sono dei legami
tra due atomi di zolfo; sono legami forti e danno stabilità in determinate
macromolecole come le proteine.
Il legame ionico rientra nella famiglia dei legami elettrostatici e, come dice il nome
stesso, è un legame che si instaura tra ioni, cioè atomi che hanno acquisito una carica
elettrica in seguito alla cessione o all’acquisto di uno o più elettroni.
I legami a idrogeno si formano tra un atomo di idrogeno con debole carica positiva
e un atomo di ossigeno con debole carica negativa appartenenti a molecole diverse.
Nei sistemi biologici i legami a idrogeno possono essere:
• Se la temperatura si alza, l'energia generata dal calore rompe i legami a idrogeno -->
le molecole d'acqua aumentano il loro moto e si allontanano le une dalle altre -->
l'acqua dallo stato liquido passa allo stato aeriforme (vaporizzazione).
• Se la temperatura scende e raggiunge il punto di congelamento, le molecole d'acqua
cristallizzano in un reticolo cristallino preciso per cristallizzazione dei legami a
idrogeno.
Le forze di Van Der Waals sono legami che si formano tra molecole o porzioni di
molecole apolari (elettricamente neutre) quando gli elettroni nel loro movimento si
accumulano in una porzione di molecola con formazione di zone a carica positiva e
negativa.
È quello che avviene, ad esempio, tra le singole catene di acidi grassi --> nel burro:
le forze di van der Waals formano rigidità tra le singole catene degli acidi grassi e
quindi si formano grassi solidi; in alcuni animali, invece, (come il geco) la particolare
struttura dei polpastrelli presenta un apice estremamente piccolo che a livello
microscopico riesce a formare forze di van der Waals per aderire e potersi muovere
sul muro (si muove perché sono legami deboli).
L’acqua è estremamente diffusa sulla Terra, tanto da ricoprire circa i tre quarti della
superficie: non stupisce, quindi, che la vita sia cominciata nell’acqua e che questa
costituisca tra il 50% e il 95% del peso di ogni organismo vivente.
Grazie alla sua polarità e alla possibilità di formare legami idrogeno, l’acqua discioglie
facilmente le sostanze ioniche, solvatando efficacemente sia gli ioni positivi che quelli
negativi, le specie polari, di cui talvolta può indurre la dissociazione in ioni, e le
molecole in grado di formare legami idrogeno. Queste ottime capacità solventi fanno
sì che in natura l’acqua non esista mai allo stato puro.
4. I carboidrati
I carboidrati sono composti organici che rispondono alla formula generale Cn(H2O)n.
Tra questi i più comuni sono il glucosio, la principale fonte di energia delle nostre
cellule, il fruttosio, zucchero presente nella frutta e nel miele, il ribosio, costituente
degli acidi nucleici.
Nel mondo animale, il glicogeno è l’analogo dell’amido e si trova nel citoplasma delle
cellule del fegato e del muscolo dove è depositato sotto forma di granuli . Questo
polisaccaride svolge una funzione di riserva energetica anche se, negli animali, la
maggior parte dell’energia è conservata sotto forma di grasso nel tessuto adiposo.
5. I lipidi
• acidi grassi saturi = hanno solo singoli legami e quindi sono molecole rigide --> sono
abbondanti nei grassi animali;
• acidi grassi insaturi = hanno doppi legami che danno dinamismo alla molecola di
acido grasso --> sono gli oli (fluidi).
I trigliceridi sono i grassi presenti nel nostro sangue. Sono costituiti da due diverse
parti:
• glicerolo;
• tre code di acidi grassi (unite al glicerolo attraverso un legame di condensazione).
I fosfogliceridi contengono, al pari dei trigliceridi, uno scheletro di base costituito dal
glicerolo con due molecole di acido grasso e tuttavia però nel caso dei fosfogliceridi,
il glicerolo esterifica in terza posizione anche un gruppo fosfato, legato a sua volta da
un gruppo X, in genere un amminoalcol, la cui natura è spesso ionica o polare.
Gli steroidi sono un gruppo di lipidi non saponificabili che presentano la struttura di
base dell’idrocarburo policiclico saturo ciclopentanoperidrofenantrene.
Nell’uomo il colesterolo é assunto con gli alimenti ma è anche prodotto dal fegato in
modo controllato per assicurarne la disponibilità ottimale si vari tessuti.
7. Le vitamine liposolubili
8. Le vitamine idrosolubili
Le vitamine idrosolubili hanno un ruolo vario, nel complesso tutte le vitamine del
gruppo B sono trasformate in derivati essenziali per la catalisi enzimatica e implicati
Attraverso il legame con i recettori, gli ormoni sono in grado di regolare numerose
funzioni fisiologiche. Gli ormoni agiscono come messaggeri chimici e sono implicati
nella risposta dell’organismo a stimoli provenienti sia dall’ambiente interno al corpo
sia dall’esterno.
Alcuni di questi ormoni sono derivati dal colesterolo e vengono classificati come
derivati lipidici (ormoni steroidei). Un esempio di ormone steroideo è il cortisolo,
prodotto dalla parte corticale della ghiandola surrenale; questo ormone è implicato in
numerosi processi fisiologici, tra cui la mediazione della risposta immunitaria e la
regolazione del metabolismo glicidico.
10. Le proteine
Sono le sostanze organiche più abbondanti negli esseri viventi, nei quali svolgono
innumerevoli funzioni: negli animali costituiscono oltre il 50% del peso secco, mentre
nelle piante il contenuto proteico è percentualmente più basso a causa dell’elevato
contenuto di cellulosa.
Gli aminoacidi si combinano tra loro per formare le proteine appartenenti a diverse
classi. Le diverse classi sono identificabili in base alla funzione che svolgono:
1. enzimi;
2. proteine strutturali —> ci sono proteine contrattili che consentono la contrazione
della muscolatura;
STRUTTURA PRIMARIA
STRUTTURA SECONDARIA
Il processo di folding avviene in modo autonomo e spontaneo, nel senso che sulla
base dei singoli aminoacidi posizionati dal codice genetico, la presenza di
amminoacidi specifici in posizioni specifiche consente di formare legami a idrogeno
tra i diversi residui amminoacidici dando vita a due possibili strutture secondarie.
STRUTTURA TERZIARIA
STRUTTURA QUATERNARIA
La maggior parte delle reazioni che avvengono nelle cellule sono infatti così lente da
non potersi svolgere se non in presenza di un enzima: fuori dalla cellula, per esempio,
la combustione del glucosio non procede a temperatura ambiente: nella cellula, al
contrario, lo stesso processo si svolge a velocità straordinaria grazie agli enzimi.
Gli enzimi si distinguono dai catalizzatori inorganici per alcune proprietà peculiari che
li rendono unici nello svolgimento della loro funzione.
I monomeri costituenti degli acidi nucleici, più complessi di quelli incontrati nelle altre
biomolecole, detti nucleotidi, sono formati a loro volta da una molecola di zucchero,
una base azotata e una molecola di acido fosforico. Nei nucleotidi che costituiscono
l’RNA lo zucchero è il ribosio, mentre in quelli che compongono il DNA è il
deossiribosio. Nei nucleotidi entrambi gli zuccheri si trovano in forma ciclica.
Le basi azotate presenti negli acidi nucleici sono in tutto cinque: adenina
(A), citosina (C) e guanina (G), contenute sia nel DNA che nell’RNA, timina (T),
presente solo nel DNA, e uracile (U), presente solo nell’RNA. Il nucleotide è il risultato
della condensazione di una molecola di ribosio (o deossiribosio) con una base azotata
in posizione 1 e con una molecola di acido fosforico in posizione 5.
I legami fra i tre gruppi fosfato sono relativamente deboli e possono essere facilmente
idrolizzati liberando energia. In tal modo l’ATP, sintetizzata grazie a processi che
producono energia, come ad esempio la respirazione cellulare, trasporta energia nei
comparti cellulari ove questa è richiesta. Qui si idrolizza e rilascia energia
trasformandosi in ADP (adenosindifosfato), che successivamente viene riconvertito
in ATP, cosicché l’intero ciclo ricomincia.