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ARGOMENTI AFFRONTATI IN QUESTA PRESENTAZIONE

-Struttura della membrana plasmatica


-Proprietà della membrana plasmatica: asimmetria e fluidità (fattori che influenzano
la fluidità)
-funzioni della membrana plasmatica con particolare riferimento al trasporto di
molecole (osmosi, diffusione semplice e facilitata, trasporto attivo primario e
secondario, endo- ed eso-citosi, pinocitosi e fagocitosi)
La natura anfipatica dei fosfolipidi determina la formazione
di liposomi in ambiente acquoso

Miscela fosfolipidica in acqua:


forma liposomi (costituiti
da un doppio strato)

Le teste idrofile interagiscono con l’H2O


le code apolari di un monostrato
interagiscono con quelle del monostrato
adiacente.
Il doppio strato fosfolipidico della Membrana plasmatica
i fosfolipidi della membrana cellulare si dispongono in doppio strato con le code
idrocarburiche apolari rivolte all’interno e quelle polari verso le fasi acquose

OUT

IN
Le membrane biologiche contengono colesterolo

il colesterolo:
- ha una struttura rigida

-si interpone tra i fosfolipidi


PROPRIETA’ DELLA MEMBRANA PLASMATICA

1) Asimmetria del doppio strato fosfolipidico


2) Fluidità
La membrana plasmatica è fluida
Organizzazione ordinata
dei fosfolipidi favorisce
stato cristallino

Organizzazione meno ordinata


dei fosfolipidi favorisce
stato fluido

La fluidità della membrana è influenzata da:


-temperatura
-lunghezza e insaturazione delle catene degli acidi grassi (catene lunghe e sature:
favoriscono stato cristallino; catene corte e insature: favoriscono stato fluido)
-colesterolo (ad alte temperature contrasta eccessiva fluidità e a basse temperature
contrasta stato cristallino)
Il doppio strato lipidico è un fluido bi-dimensionale:
i fosfolipidi si muovono lateralmente e ruotano attorno al
proprio asse
La membrana plasmatica contiene proteine
Le proteine di membrana svolgono la maggior parte delle
funzioni specifiche della membrana plasmatica
-grazie alla fluidità della membrana possono muoversi nel
doppio strato fosfolipidico
-possono essere glicosilate sulla faccia esterna

Ancorate ai lipidi Periferiche


Integrali

monopasso multipasso
Modello di Singer e Nicolson (a “mosaico fluido”, 1972)
1) Glicoproteine (proteine + zuccheri=piccole catene: oligosaccaridi) La parte glucidica
2) Glicolipidi (lipide + zuccheri)
forma
3) Proteoglicano (proteina + zuccheri= lunghe catene: polisaccaridi)
Rivestimento (glicocalice)

Il glicocalice protegge la superficie cellulare dal danneggiamento meccanico e chimico


lubrificando inoltre la superficie assorbendo acqua.
La membrana plasmatica o plasmalemma

Funzioni della membrana:

1)Delimita i contorni della cellula


2)Contiene proteine di trasporto per il movimento di sostanze tra interno ed
esterno e viceversa
4) Contiene i recettori per rilevare i segnali esterni e trasdurre i segnali
5) Fornisce i dispositivi per la comunicazione cellula-cellula
e per l’adesione cellulare (cellula-cellula e cellula-matrice extracellulare)

Parleremo ora della funzione 2


Trasporto attraverso la membrana plasmatica

I meccanismi di trasporto sono essenziali per la vita delle


cellule.

- La membrana plasmatica è una barriera semipermeabile

Il trasporto necessita per la:


-Assunzione di sostanze nutrienti essenziali (es. glucosio)
-Eliminazione prodotti metabolici di rifiuto (es. CO2)
-Regolazione concentrazioni ioniche (Na+, Ca2+, H+…)
Trasporto attraverso la membrana plasmatica di piccole molecole

Trasporto passivo Trasporto attivo

1) Diffusione semplice 1) primario o diretto


2) Diffusione facilitata 2) secondario o indiretto

Non richiede energia Richiede energia


ESOERGONICO ENDOERGONICO
(si verifica spontaneamente) (si verifica solo quando è
accoppiato ad un
processo esoergonico)
Osmosi
Conseguenze dell’osmosi nelle cellule animali
Diffusione
Diffusione
Movimento del soluto dalla zona dove è maggiormente concentrato a quella dove è meno concentrato
(secondo gradiente di concentrazione)

soluto

Membrana permeabile al soluto


Permeabilità relativa

La capacità di diffusione attraverso il doppio strato


lipidico varia in funzione della idrofobicità (solubilità in un
mezzo idrofobico) e della dimensione delle molecole.
Diffusione facilitata

soluto

Proteina di membrana
per il trasporto del soluto
diffusione facilitata: due tipi di proteine per il trasporto
del soluto
Proteine trasportatrici Proteine canali
Si legano al soluto specifico e subiscono Non devono legare il soluto, ma formare
cambiamenti di conformazione per trasferire il un poro idrofilo per il passaggio del
soluto legato attraverso la membrana. soluto nel doppio strato lipidico.

Proteina trasportatrice si alterna tra due Proteina canale forma un poro pieno
conformazioni, in modo che il sito di legame del d’acqua in cui diffonde lo ione specifico
soluto sia esposto sui due lati della membrana
Diffusione facilitata: i canali ionici

-trasportano ioni inorganici (sino ad 1 milione di ioni/sec) con un trasporto di tipo


passivo secondo gradiente.

-sono selettivi per un determinato ione, che deve avere carica e dimensione adatta
a passare nel canale. Fluttuano tra uno stato aperto ed uno chiuso.
L’apertura/chiusura dei canali può essere regolata da:
1) Cambiamenti di voltaggio attraverso la membrana
2) l’attacco di un ligando (es. neurotrasmettitore).
Il potenziale di membrana (Vm)
Si forma quando c’è differenza di carica elettrica sui due lati di una membrana, dovuta a lieve
eccesso di ioni positivi su un lato ed di ioni negativi sull’altro

Potenziale di membrana = 0 Potenziale di membrana =0

Esatto equilibrio di cariche su ciascun Ioni positivi (rossi) attraversano la membrana da dx a sx,
lato della membrana; lasciando ioni negativi sul lato dx; Ciò determina un
Il potenziale è zero. potenziale diverso da zero.
Vm= -70 mV, di riposo
Diffusione facilitata: Uniporto e cotrasporto
Trasporto attivo

Il movimento di un soluto avviene contro il gradiente di concentrazione


o, se ioni carichi si spostano contro il gradiente elettrochimico
Trasporto attivo: movimento contro gradiente

Il trasporto avviene attraverso proteine trasportatrici (e non canali).


Le proteine trasportatrici coinvolte devono accoppiare il trasferimento del
soluto/i ad una reazione che cede energia (esoergonica).

Consente alla cellula di mantenere le concentrazioni intracellulari di ioni


specifici (es. K+, Na+, Ca2+ e H+) in una situazione di non equilibrio con
l’ambiente extracellulare.
Trasporto attivo diretto: il movimento dei soluti o degli ioni da un lato della
membrana viene accoppiato direttamente ad una reazione esoergonica,
normalmente l’idrolisi dell’ATP.
Le proteine di membrana che fungono da trasportatori sono chiamate pompe.
Le proteine di trasporto attivate dall’ATP sono dette ATPasi di trasporto o
pompe ATPasi. Esempi:

ATPasi Na+/K+ membr. plasmatica


ATPasi del Ca2+ membr. plasmatica
Na+
TRASPORTO ATTIVO primario (es. pompa Na+/K+)
K+

out
[Na+]= 145 mM
[Na+]
[K+]=4 mM

in pompa
Na+/K+
[Na+]= 12 mM
[K+]=140 mM
[K+]
Pompa Na+/K+: 3 ioni Na+ out 2 ioni K+ in (antiporto)

out
Na+ K+

in

- trasporto=accoppiato all’idrolisi di ATP. Consuma un terzo delle risorse


energetiche di una cellula.
Trasporto attivo
secondario
Il trasporto attivo indiretto: il simporto del Na+ guida il
trasporto del glucosio.

Sulla membrana apicale delle cellule epiteliali dell’intestino


ci sono proteine che permettono il passaggio del glucosio
contro gradiente. Il processo è endoergonico, ma sostenuto
dal flusso esoergonico di ioni Na+, a sua volta stabilito dalla
pompa Na+/K+.
DISEGNO RIASSUNTIVO
Trasporto vescicolare (Endocitosi e esocitosi)

Il trasporto di molecole di grandi dimensioni avviene tramite l’uso di vescicole


Formazione di vescicole

Nell’esocitosi
la membrana della vescicola
si fonde con la membrana
plasmatica

Nell’endocitosi
la membrana plasmatica
si invagina e forma una
vescicola
Il materiale viene internalizzato mediante 3 tipi di meccanismi

clatrina

fagosoma
Quali cellule internalizzano materiale tramite Fagocitosi?

-I protozoi (es. ameba per nutrirsi)

-cellule specializzate del sistema immunitario dette per questo «fagociti»: usano la fagocitosi per
distruggere batteri e cellule morte o danneggiate
Macrofagi (derivano dai monociti)
Granulociti neutrofili

-cellule specializzate di vari tessuti dette «fagociti facoltativi»: usano la fagocitosi durante la risposta
infiammatoria e per mantenere integrità tessuto
Fibroblasti =cellule del tessuto connettivo
Mastociti (o mastcells) = intervengono nell’infiammazione, si trovano nel tessuto connettivo concentrate
vicino ai vasi sanguigni (rilasciano istamina)
Cellule endoteliali = formano la parete del vaso

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