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La membrana cellulare è costituita da un doppio strato fosfolipidico che separa l'ambiente extracellulare da
quello intracellulare. La sua funzione principale è quella di proteggere la cellula e ciò che si trova al suo
interno, fornendo un ambiente stabile per i processi cellulari.
La membrana cellulare è composta da un doppio strato fosfolipidico, dove ogni fosfolipide ha una testa
idrofila (rappresentata dal pallino rosso) rivolta verso l’esterno della cellula, e due code idrofobiche (gialle)
che si trovano all'interno. Dati questi due elementi i fosfolipidi sono molecole anfipatiche.
Ricordiamo:
Le proteine possono essere integrali, se possono attraversare completamente il doppio strato lipidico, o
periferiche, se sono legate solo alla superficie esterna o interna della membrana.
Inoltre, la membrana cellulare contiene anche carboidrati sotto forma di glicoproteine e glicolipidi, che
svolgono importanti funzioni di riconoscimento e adesione cellulare.
Il colesterolo è un'altra molecola nella membrana che aiuta a mantenere la sua integrità strutturale.
Il citoscheletro è un sistema di filamenti proteici che sostiene la forma della cellula e consente la sua motilità.
La membrana cellulare è selettivamente permeabile, il che significa che permette il passaggio di alcune
molecole mentre blocca altre. Il movimento delle molecole attraverso la membrana può avvenire attraverso
diversi meccanismi, come la diffusione, l'osmosi e il trasporto attivo e passivo.
I microrganismi incontrano difficoltà quando cercano di utilizzare
amminoacidi e zuccheri come il glucosio come fonti di carbonio,
poiché questi composti non possono attraversare la membrana
cellulare da soli e richiedono un trasportatore specifico per il loro
passaggio. Lo stesso vale per gli ioni come il potassio (carichi).
1) molecole piccole e non cariche, come l'acqua, il glicerolo e alcuni solventi, che possono attraversare
la membrana cellulare facilmente senza bisogno di un trasportatore;
2) molecole più grandi che richiedono un trasportatore;
3) proteine canale che creano dei pori attraverso la membrana, consentendo il passaggio di ioni;
È importante notare che tutte queste molecole possono attraversare la membrana cellulare in entrambe le
direzioni, mantenendo l'equilibrio chimico. Ad esempio, l'ossigeno diffonde all'interno della cellula fino a
raggiungere l'equilibrio tra la quantità interna ed esterna. Per crescere, le cellule hanno bisogno non solo di
ossigeno, acqua e glicerolo, ma anche di zuccheri, amminoacidi e diversi ioni. Tuttavia, poiché questi
composti sono troppo grandi o hanno una carica, non possono attraversare la membrana cellulare da soli.
Fortunatamente, esistono trasportatori specifici sulla membrana cellulare che permettono il passaggio di
questi composti.
Questi trasportatori possono essere classificati in base alla tipologia di trasporto: uniporto, simporto o
antiporto.
1) UNIPORTO: permette il passaggio di una sola molecola per volta in una sola direzione;
2) SIMPORTO: passaggio di due molecole contemporaneamente in una sola direzione;
3) ANTIPORTO: passaggio di due molecole contemporaneamente in direzioni opposte;
La diffusione facilitata è un tipo di trasporto passivo in cui un trasportatore riesce ad far entrare delle
molecole all'interno della cella, oppure, viceversa, a farle uscire tramite un cambiamento conformazionale
che però non richiede energia.
La diffusione facilitata avviene naturalmente grazie al cambiamento conformazionale dei trasportatori che
permettono alle molecole di passare dalla parte extracellulare alla parte intracellulare senza richiesta di
energia (la molecola entra, si chiude il canale e poi si riapre per far entrare la sostanza).
Nel caso del trasporto attivo, invece, le molecole sono spostate contro il gradiente di concentrazione, cioè
dalla zona in cui sono meno presenti verso quella in cui sono più presenti. Per fare questo, è necessario
consumare energia, che può essere fornita dall'ATP (che diventa ADP) o da altre fonti di energia.
Un esempio di trasporto attivo è quello che si verifica quando si vuole mantenere una concentrazione
elevata di un nutriente all'interno della cellula. In questo caso, si utilizza l'energia per far passare le molecole
del nutriente contro il gradiente di concentrazione.
È importante notare che il trasporto attivo può avvenire anche per molecole grandi o cariche, che non
possono attraversare i canali proteici. In questi casi, le molecole sono trasportate attraverso proteine di
trasporto specifiche, che si aprono e si chiudono in risposta a segnali chimici o fisici.
Ad esempio, se si vuole far entrare il glucosio nel brodo di fermentazione anche se la concentrazione di
glucosio fuori dalla cellula è bassa si utilizza un trasporto di tipo attivo, che richiede energia. In particolare,
viene consumata una molecola di adenosina trifosfato (ATP), che viene convertita in una molecola di
adenosina difosfato (ADP) e un gruppo fosfato. Questa reazione chimica fornisce l'energia necessaria al
trasportatore per spostare il proprio substrato contro il gradiente di concentrazione.