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LEZIONE 3 12/10/07
Non esiste solo la pompa Na+/K+ ma ce ne sono altre; le diverse pompe ATPasiche si possono distinguere,
in base alla funzione, alla localizzazione e al trasporto di ioni, in:
Tipo P Sono le pompe di tipo intermedio: questo tipo di pompa ha una sua funzionalità che passa
attraverso una forma intermedia, quindi c’è una forma iniziale, una intermedia e una di
complemento; a questa tipologia appartengono la Na+/K+, la pompa per il Ca2+ e la pompa H+/K+,
tutte queste pompe hanno una funzionalità che passa attraverso due forme funzionali che sono
definite E1 la prima e E2 la seconda; sono presenti a livello di tutte le membrane plasmatiche ,
quindi cellulari e intracellulari (tipo nel REL), e sono importantissime in quanto mantengono un
determinato gradiente di ioni tra due ambienti.
Tipo V Sono presenti nei lisosomi e negli endosomi e sono delle idrogeno ATPasi, cioè sono delle pompe
specifiche che hanno la funzione di portare attivamente ioni H+.
Tipo F Si trovano a livello mitocondriale e sono quelle che servono per la sintesi di ATP, e sono quindi
diverse dalle precedenti.

La concentrazioni di ioni tra l’ambiente esterno e quello interno di una qualunque cellula è importante per la
vita della cellula stessa; la funzione della pompa è fondamentale: la cellula senza questo meccanismo
andrebbe a morte. Ad esempio una pompa per il calcio può essere indispensabile in alcuni tipi cellulari
proprio perché il calcio si presenta in due concentrazioni diverse nell’ ambiente intracellulare e in quello
extracellulare: il calcio per un processo di diffusione determinato dal gradiente di concentrazione tenderebbe
ad eliminare questo gradiente entrando nella cellula; quando il calcio entra all’interno di una cellula può
determinare degli effetti che possono essere fisiologici, se hanno una funzione specifica (l’ingresso di calcio
nelle cellule muscolari provoca la contrazione muscolare); questo significa che l’ingresso degli ioni calcio
deve essere controllato, regolato in maniera precisa proprio perché nel momento in cui la concentrazione
aumenta a livello della cellula può portare a delle serie conseguenze, la cellula potrebbe andare incontro a
lisi se la concentrazione del calcio intracellulare eguagliasse quella extracellulare; ecco che diventa
indispensabile un meccanismo attivo, quindi contro gradiente che mantenga sempre la concentrazione di
calcio intracellulare quanto basta, proprio per garantire che ci sia una buona funzionalità. In relazione a ciò
ci sono le pompe calcio ATPasi, ci sono delle molecole in grado di legare il calcio tipo la calmodulina, ci
sono degli scambiatori Na+/Ca+ che sono specifici. Quindi la concentrazione di calcio può essere mantenuta
con la pompa Ca2+ATPasi, che può essere sufficiente, può essere regolamentata dalla presenza di
calmodulina,quindi di molecole proteiche in grado di legare il calcio, e scambiatori particolari come nel caso
delle cellule cardiache che sono in grado di ridurre la concentrazione intracellulare grazie ad un meccanismo
di scambio.
Un altro esempio di come uno scambiatore può essere utile è il Na+/H+ per controllare il pH intracellulare.
Questi scambi sono importanti perché consentono di regolare critiche situazioni.
Un esempio è quello del cloruro-bicarbonato che regola il pH intracellulare, quindi si mantengono le cellule
in una situazione omeostatica. Mantenere il pH intracellulare è importantissimo perché lo ione bicarbonato
HCO32-, è uno ione che viene fuori dalla reazione che si realizza tra la CO2 e H2O,e questa reazione può
essere importante perché la CO2 viene fuori proprio dal metabolismo cellulare, e l’acqua all’interno della
cellula c’è sempre; la velocità con cui la reazione si realizza può essere diversa in relazione alla presenza o
all’assenza dell’enzima specifico che catalizza la reazione, cioè la nitrasi carbonica; il bicarbonato si stacca
dallo ione H+ immediatamente perché è un acido debole, allora la cellula si ritrova con ioni H+ e ioni
bicarbonato liberi, quindi si trova davanti a variazioni di pH; gli ioni bicarbonato vengono scambiati grazie
ad uno scambiatore con gli ioni cloro, e gli ioni H+ possono essere scambiati con lo ione Na+.
Quindi all’interno della cellula avvengono tutte queste reazioni,ma queste possono essere controbilanciate
dall’azione delle molecole che hanno una funzione attiva, quindi contro gradiente, e possono essere
mantenute le condizioni di pH grazie alla presenza di scambiatori.
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Ci sono poi tutta una serie di scambiatori e di trasportatori, ad esempio le ABC-ATP binding cassette; sono
trasportatori specifici: la cattiva funzionalità di questo trasportatore porta ad una forma patologica
riguardante la fibrosi cistica.
Il SIMPORTO o COTRASPORTO ha un’importanza fondamentale nelle cellule, in alcuni tipi di cellule in
particolare, perché in realtà ci sono dei trasportatori specifici che hanno la capacità di legare ad esempio
Na+-aminoacido, Na+-glucosio, Na+-K+-Cl-, e in questo modo consentono l’ ingresso facilitato
dell’aminoacido grazie al legame con il sodio. Tutti questi simporti sono importanti per mantenere il volume
cellulare, perché con l’ingresso di sodio all’interno della cellula entra anche acqua, e quindi la cellula può
andare incontro a rigonfiamento (il raggrinzimento stimola il cotrasporto). Allora in realtà questi sistemi
sono sempre accoppiati: nell’ambito della membrana ci sono sia questi trasportatori che delle pompe
specifiche che, come la pompa Na+/K+ e altre, sono indispensabili per l’equilibrio cellulare.
Alcuni diuretici (sostanze che facilitano la diuresi) sono in grado di agire proprio perché ci sono questi tipi
di molecole che si trovano a livello dell’ansa di Henle.
Tra i vari tipi di trasporto ci troviamo davanti in alcune strutture al trasporto TRANS-EPITELIALE. Gli
epiteli possono essere di rivestimento tipo quello cutaneo, di assorbimento tipo quello renale o quello
intestinale. Questi tipi di cellule subiscono vari eventi, tutti importanti da un punto di vista funzionale.
Queste cellule presentano una polarità: la parte apicale ha una ben precisa composizione di molecole che è
differente dalla membrana basale.La presenza di tratti di membrana specializzata è fondamentale perché
queste cellule hanno una funzione specifica che è quella di consentire il passaggio dal lume dell’intestino o
del rene, attraverso la cellula , fino al liquido extracellulare; l’attraversamento di questa barriera epiteliale si
chiama ASSORBIMENTO oppure TRASPORTO TRANS-EPITELIALE. Un’altra importante caratteristica
di questi epiteli è la presenza delle giunzioni serrate, che sono degli ancoraggi tra cellule adiacenti, le quali
garantiscono una posizione ben precisa dei trasportatori che sono presenti a livello della membrana apicale e
di quelli che sono a livello della membrana basale; inoltre queste giunzioni serrate garantiscono che le
sostanze non passino tra le cellule.

Ci troviamo di fronte ad una specializzazione della membrana apicale e di una specializzazione della
membrana basale, questo significa che ci possiamo trovare davanti a due meccanismi diversi che sono:
1. ASSORBIMENTO: passaggio di uno ione o di acqua dal lume intestinale o renale all’interstizio
2. SECREZIONE: passaggio di molecole, ioni o acqua dal liquido interstiziale verso il lume.
Quindi un epitelio che riveste un tratto intestinale o un tratto renale ha una struttura particolare proprio
perché deve presentare caratteristiche differenti.
Considerando una singola cellula avremo un lume dove c’è un’elevata concentrazione di ioni Na+, K+,
glucosio che possono attraversare la membrana apicale grazie ai trasportatori, e poi nella membrana basale
ci troviamo ad avere la pompa Na+/K+ che prende il Na+ e lo butta fuori dal lato dell’interstizio: naturalmente
questo è sempre un meccanismo che richiede ATP perché l’interno della cellula contiene una minore
concentrazione di Na+ rispetto all’esterno, e quindi quando questo aumenta viene buttato fuori dalla pompa
Na+/K+. L’acqua che segue questo meccanismo viene assorbita e poi ripassa nell’interstizio. Questo
meccanismo di trasporto trans-epiteliale è un meccanismo di scambio che presenta non solo un trasporto
attivo, ma presenta anche un trasporto attivo secondario; il fatto che il Na+ attraversi tutta la cellula prima
con un simporto e poi con la pompa, in realtà è una proprietà alla base del trasporto attivo secondario.
Quindi la sola pompa Na+/K+ con la sua funzione è un trasporto attivo primario. Quando a questa si accoppia
un sistema che non utilizza energia (perché i trasportatori non usano energia) sono molecole dette carrier che
trasportano da un lato all’altro della membrana senza usare ATP, ci troviamo di fronte ad un trasporto attivo
secondario.
Un altro discorso va fatto per le molecole grosse, gocce che possono essere portate all’interno della cellula
con meccanismi particolari, se non hanno a questo punto un cotrasportatore, un trasporto attivo, o un
trasporto particolare, entrano attraverso un meccanismo della membrana che viene definito ENDOCITOSI,
perché la cellula ingloba con la formazione di una vera e propria ansa una grossa goccia di materiale che si
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trova all’esterno della cellula; crea una vescicola circondata da membrana che si fonde con dei lisosomi
primari che contengono
enzimi. Dopo la digestione enzimatica il materiale
può essere utilizzato dalla cellula.
Questo comporta la formazione di una struttura
circondata da membrana che viene definita
fagosoma perché questo meccanismo può essere
definito fagocitosi. Una volta che il lisosoma
primario con i suoi enzimi si fonde con il fagosoma
si parla di lisosoma secondario. Naturalmente i
lisosomi prendono origine dal golgi.
Oltre al meccanismo di endocitosi c’è quello di
ESOCITOSI: si parla sempre di vescicole
circondate da membrana che invece di entrare
escono ed è appunto attraverso questo processo che
la cellula si libera di macromolecole; un esempio di
esocitosi è il meccanismo mediante il quale le
cellule dell’epitelio intestinale liberano nel lume le
vescicole contenenti gli enzimi proteolitici.
Nel momento in cui consideriamo uno spostamento di ioni all’interno della cellula ci troviamo ad avere una
condizione di positività e di negatività degli ambienti: positività all’esterno della cellula e negatività
all’interno della cellula. Quando parliamo di diffusione di ioni, parliamo di passaggio di cariche positive o
negative attraverso la membrana; il passaggio di cariche viene definito come PASSAGGIO DI CORRENTE.
Questo passaggio di cariche si studia attraverso un test in laboratorio, che ci permette di studiare lo stato di
polarizzazione della membrana.

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