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LEZIONE 4 17/10/07

Tutte le cellule sono caratterizzate dalla presenza di una membrana cellulare in grado di separare l’ambiente
intracellulare da quello extracellulare; la presenza di ioni ai due lati della membrana comporta sia un
EQUILIBRIO che un DISEQUILIBRIO tra i due compartimenti. Tenendo conto della presenza di questi
ioni, si può parlare di un GRADIENTE DI CONCENTRAZIONE (o GRADIENTE IONICO) e di un
GRADIENTE ELETTRICO. Quando studiamo una membrana cellulare, oltre alla situazione di equilibrio e
ai gradienti, dobbiamo considerare le caratteristiche delle varie membrane, che possono essere diverse.

Quando consideriamo l’ambiente intracellulare, l’ambiene extracellulare, e la membrana plasmatica, ci


possiamo trovare in situazioni diverse:
- Quando i due ambienti intracellulare ed extracellulare ai due lati di una membrana impermeabile,
hanno una condizione ionica corrispondente, cioè il numero di cariche positive e negative tra
l’interno e l’esterno si equivalgono, diciamo che l’interno e l’esterno della membrana sono in
equilibrio tra loro.
- La situazione cambia se cambiano le condizioni della membrana, inserendo a livello della membrana
una pompa, cioè una struttura proteica che ha una funzione attiva che ad esempio riesce a portare
all’esterno delle cariche positive che si trovano all’interno, mentre non consente il passaggio delle
cariche negative. Questa pompa porta ad una situazione in cui le cariche positive sono più
concentrate all’esterno rispetto all’interno: si ha cioè un diverso gradiente, e le cariche negative
tenderanno ad uscire, ma saranno bloccate perché la membrana è impermeabile alle cariche negative.
Quindi avremo una carica netta di -1 all’interno della cellula e di +1 all’esterno, cioè un
disequilibrio.

Dobbiamo considerare che l’interno e l’esterno della cellula sono due ambienti molto diversi: all’interno ci
sono proteine dissociate in forma anionica, e a PH fisiologico le cariche negative sono maggiori di quelle
positive, e il K+ è contenuto in gran quantità, mentre all’esterno ci sono altri ioni, come il Cl- e soprattutto il
Na+.
Se la membrana è IMPERMEABILE, anche se l’interno e l’esterno della membrana sono completamente
differenti, i due ambienti restano separati.
Se invece la membrana è SEMIPERMEABILE, cioè permeabile ad una particolare specie ionica, vediamo
che la composizione ai due lati della membrana cambia. Se ad esempio la membrana contiene canali che
consentono solo il passaggio del K+, poiché il K+ è uno ione presente in maggior quantità all’interno della
membrana, per il suo gradiente di concentrazione, tenderà a portarsi all’esterno. Il passaggio del K+
dall’ambiente intracellulare a quello extracellulare, lascia all’interno della cellula delle cariche negative
disaccoppiate, e crea all’interno un meccanismo che richiama il K+ verso l’interno, per gradiente elettrico.
Questo vuol dire che il K+ può fuoriuscire per gradiente di concentrazione, ma può rientrare per gradiente
elettrico; allora, in un tempo ΔT, il flusso nei due sensi si eguaglia, e si parla di POTENZIALE DI
EQUILIBRIO per lo ione K+ (EK+). Questo potenziale tiene conto sia del lavoro che viene svolto da un punto
di vista chimico per trasferire gli ioni dall’interno all’esterno, sia del lavoro che viene svolto dal punto di
vista elettrico per trasferire gli ioni dall’esterno all’interno, cioè tiene conto sia del gradiente chimico
(ionico) che del gradiente elettrico.
Naturalmente possiamo ripetere lo stesso tipo di esperimento con una membrana permeabile solo al Na+;
allo stesso modo, il Na+, maggiormente contenuto all’esterno, tenderà a muoversi verso l’interno per
gradiente chimico; in questo caso però, il Na+ tenderà a muoversi sempre verso l’interno anche per gradiente
elettrico. In questo modo possiamo andare ad identificare il potenziale di equilibrio per il Na+ (ENa+).

Si utilizzano membrane semipermeabili esclusivamente allo ione in questione; questi valori si misurano
matematicamente tramite la FORMULA DI NERNST, che appunto calcola il potenziale di equilibrio per
uno ione.
Dunque, nel momento in cui gli ioni si spostano attraverso una membrana, si generano dei potenziali.
I meccanismi che ci pemettono di studiare l’attività di una membrana sono stati messi in evidenza mediante
l’utilizzo di elettrodi, che si inseriscono uno nella cellula, e uno all’esterno; questi elettrodi sono poi
collegati ad un voltometro che misura la differenza di potenziale elettrico della membrana.
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Questa differenza di potenziale si chiama DIFFERENZA DI POTENZIALE A RIPOSO, o POTENZIALE


DI MEMBRANA A RIPOSO. In questo modo è stato possibile misurare una differenza di potenziale di – 70
mV (si assume il valore esterno come 0 e si calcola la differenza con l’interno). Quindi avremo:
- all’esterno  0 mV
- all’interno  - 70 mV
Per spiegare questa differenza di valori tra l’interno e l’esterno, dobbiamo analizzare singolarmente gli ioni
che si trovano all’interno e all’esterno.

Interno –70mV Esterno 0mV


+
+
K+

Na+

+
A-
+
Cl-
+

ATP-asi Na
Na-K K

K+: è uno ione positivo intracellulare, cioè è concentrato maggiormente all’interno rispetto all’esterno.
Quando, a livello della membrana è presente un canale per il K+, questo tenderà ad uscire all’esterno,
seguendo il suo gradiente di concentrazione. All’interno, oltre al k+ ci sono ioni negativi, che possono essere
proteine, indicate con A- o Pr-, che non possono attraversare la membrana per le grosse strutture di cui sono
costituite; così, quando il K+ esce, lascerà l’interno della cellula carico negativamente. Il K+ tenderà poi a
rientrare dentro la cellula seguendo il gradiente elettrico (cioè attratto dalla negatività interna). Questi due
passaggi però non sono della stessa entità: la fuoriuscita è maggiore del rientro.
A-: le proteine non possono attraversare la membrana, e quindi rimangono dentro
Na+: è uno ione positivo concentrato maggiormente all’esterno rispetto all’interno. Quando ci sono canali
per il Na+, questo tenderà ad entrare all’interno, seguendo il suo gradiente di concentrazione. Poiché
l’interno della cellula è caricato negativamente, per gli anioni disposti lungo la membrana, anche il gradiente
elettrico spingerà lo ione Na+ verso l’interno. Quindi il Na+ avrà una doppia spinta verso l’interno ed entrerà
con una forza pari alla somma del gradiente di concentrazione e del gradiente elettrico.
Cl-: è uno ione negativo extracellulare, che tende ad entrare all’interno per gradiente di concentrazione, ma il
suo ingresso è bloccato dall’ambiente interno carico negativamente.
Pompa Na+/K+: è una struttura che funziona sempre e senza interruzione; prende il Na+ che è entrato
all’interno mediante somma di gradiente ionico e di gradiente elettrico e lo ributta verso l’esterno; in
contemporanea prende il K+ che è uscito per gradiente ionico e che non è riuscito ad entrare tutto per
gradiente elettrico (perché le due spinte sono diverse), e lo porta dentro. La pompa è un trasporto attivo, in
quanto entrambi gli ioni si spostano contro gradiente.
In un tempo necessariamente lungo, in assenza di questa pompa, la membrana potrebbe perdere la sua
differenza di concentrazione ionica e bilanciare gli ambienti, per semplice diffusione dovuta ai gradienti
(regolata dalla legge di Fick). Questo non succede proprio perché le membrane biologiche hanno tutte una
pompa Na+/K+ che funziona in maniera da riportare attivamente lo ione Na+ all’esterno e lo ione K+
all’interno, mantenendo così un EQUILIBRIO DINAMICO.
L’omeostasi della cellula consiste proprio nell’avere nell’ambiente intrecellulare il K+, e in quello
extracellulare il Na+, che rimangono in un equilibrio dinamico, assicurato appunto dalla pompa Na+/K+
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EQUILIBRIO DI GIBBS-DONNAN
L’equilibrio di Gibbs-Donnan parte dal presupposto che la concentrazione degli ioni diffusibili non è uguale
nei due compartimenti separati dalla membrana semipermeabile (cioè dove ci sono concentrazioni diverse,
c’è una distribuzione di ioni diffusibili che è particolare se c’è una divisione che non consente il passaggio
delle proteine). Questa membrana fa passare attraverso i suoi canali i tre ioni K+, Na+, Cl-.
Il K+ sta in un rapporto tra i due ambienti di 10 a 0 e quindi tende a spostarsi a destra per il gradiente di
concentrazione, anche se poi rientra per gradiente elettrico (anche se con una spinta minore).
Il Na+ tende a passare per gradiente di concentrazione, ma anche per gradiente elettrico.
Il Cl- passa a sinistra per gradiente di concentrazione, e ritorna a destra per gradiente elettrico.
Quindi alla fine avremo un disequilibrio di numero ma non di carica netta, e quindi avremo una
distribuzione diversa: il compartimento che contiene lo ione indiffusibile (Pr-), avrà più ioni rispetto a prima;
ci saranno sempre un ugual numero di cariche positive e negative in ciascun compartimento, quindi si ha
sempre un equilibrio, ma è un equilibrio diverso, perché il numero totale di carche non è lo stesso, e quindi
ci sarà un numero di cariche diverse in grado di spostarsi; poiché le proteine sono sempre presenti nelle
membrane cellulari, l’equilibrio di Gibbs-Donnan entra sempre in gioco.

10 Pr-
10Pr- 10Na+ 10 K+ 8Na+
10 K+ 10 Cl- 2 Na+ 8 Cl-
2 Cl-
a b a b

I canali sono delle strutture proteiche che si trovano nella membrana e consentono il passaggio di ioni; sono
canali SELETTIVI, nel senso che il canale del Na+ lascia passare solo ioni Na+ e non gli altri tipi di ioni.
Quindi ogni membrana deve avere almeno un canale specifico per ogni specie ionica.
Ci sono molte ipotesi su come avvenga questa “selezione” da parte del canale:
- Secondo l’IPOTESI DEL SETACCIO ad esempio, il canale è una sorta di strettoia, con un poro al
centro che garantisce la selettività, che discrimina e seleziona gli ioni.
- Però, non tutti gli ioni entrano nel canale così come sono. Alcuni entrano insieme al loro ALONE DI
SOLVATAZIONE. Le molecole di H2O che circondano il Na+ si legano all’esterno dello ione,
creando un alone più grande, e così succede per altri ioni. Però Na+ e K+, pur essendo entrambi ioni
positivi, non avranno lo stesso alone di solvatazione. Il K+ ha un numero atomico più grande del Na+
e così avrà un alone di solvatazione più piccolo: il K+ con il suo alone di solvatazione risulta più
piccolo del Na+ con il suo alone di solvatazione. Il K+ passa attraverso il canale accompagnato dal
suo alone di solvatazione, mentre lo ione Na+ passa senza alone di solvatazione, cioè con il suo
RAGGIO ANIDRO: infatti, quando il Na+ attraversa il canale, il suo alone diminuisce perché le
molecole di H2O si staccano, e alla fine il Na+ attraverserà il canale senza
alone di solvatazione.
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Na Na

Canale selettivo, setaccio raggio anidro

K alone di solvatazione K

K Permeabilità = numero di canali aperti


presenti nella membrana

Quindi la diversità dei canali è legata non solo alla differenza del canale in quanto tale, ma anche alle
caratteristiche ioniche dei diversi ioni che consideriamo. Inoltre, nell’ambito dei diversi canali, esistono
isoforme diverse: così come esistono isomeri delle proteine, esistono isomeri diversi delle proteine canale.

Quando parliamo di ioni e membrana, dobbiamo fare riferimento a due concetti importanti: la conduttanza e
la permeabilità di membrana.
- La PERMEABILITÁ DELLA MEMBRANA è una caratteristica della membrana perché dipende dal
numero di canali che ci sono in quella membrana, e quindi può essere diversa dalla permeabilità tra
una cellula cardiaca e una cellula muscolare. I canali di una cellula hanno un loro turn over, cioè
vengono tolti e reimmessi.
- Dal punto di vista fisico, la CONDUTTANZA (g) è la facilità con cui lo ione può attraversare il
proprio canale. Naturalmente, così come i canali sono diversi per i vari ioni, anche la conduttanza
varia in base allo ione specifico.
Un filo ha una determinata resistenza, e per questo riesce a supportare una determinata corrente.
Possiamo dire che fisicamente la conduttanza è l’inverso della resistenza, quindi g = 1/R
La corrente passa attraverso questa resistenza e ci consente di identificare un certo tipo di voltaggio.
Se c’è un canale, sicuramente ci saranno degli ioni che lo attraversano nei due sensi. Questi canali
rappresentano un passaggio, una via di comunicazione tra i due ambienti. Se uno ione è nel suo
rispettivo ambiente, non può attraversare il doppio strato lipidico, ma solo il suo canale: la resistenza
che oppone lo ione al suo passaggio attraverso il suo specifico canale aperto è minima, quindi la
conduttanza è massima. La conduttanza riguarda lo ione attraverso il canale. Quando il canale è
aperto consente il passaggio dello ione e quindi la conduttanza 1/R è massima.

Se il doppio strato lipidico non permette il passaggio degli ioni, questi si accumulano sul doppio strato
lipidico; si ha allora un accumulo di cariche, e così si crea una situazione fisicamente identica ad un
condensatore; si dice per questo che la membrana di una cellula è assimilabile ad una struttura elettrica, ad
un circuito costituito da un CONDENSATORE, paragonabile al doppio strato lipidico, e una conduttanza,
data dai canali.

Per il potenziale di riposo è stato scelto il valore convenzionale di -70 mV, ma questo potenziale di
membrana può cambiare, perché i canali K+ e Na+ si trovano in un rapporto di 20:1, a volte anche 25:1.
Quindi anche se il Na+ ha una maggiore spinta ad entrare rispetto a quella del K+ ad uscire, in condizioni di
riposo, una membrana ha 20-25 canali per il K+ aperti contro 1canale per il Na+ aperto. Quindi la quantità di
Na+ che può entrare è limitata dal numero di canali disponibili al suo ingresso.
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