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La membrana è importante che si un fluido per far sì che si abbia il movimento delle proteine al suo interno ama è

comunque importante che rimangano nella regione di m in cui devono stare. È importante quindi far sì che alcune
proteine rimangano ancorate alla struttura del cortex o ancorate all’esterno. Possono anche essere ancorate ad altre
cellule, mediante l’interazione con altre cellule.

A seconda dell’interazione con lo strato fosfolipidico è psosibile classificare le proteine.


La m. è protagonista dello scsambio di materiali, permettendo l’entrata di s. nutrititve e ioni; ma è anche necessario far
uscire sostanze di rifiuto, o nel caso si tratti di ghiandole endocrine vi è la necessità di rilasciare ormoni. Affinchè le
sostanze possano diffondere attraverso il doppio strato fosfolipidico (dsf), dovrebbe essere idrofobica come O2 o CO2
possono passare attraverso la m.; ma anche altre piccole molecole come H2O possono oltrepassarlo. La maggior parte
delle molecole invce sono molecole grandi, polari o ionizzate, pertanto devono passare attraverso le proteine di
trasporto della membrana.
i vettori per far oltrepassare un soluto è necessario
utilizzare un sito di legame, specifico per quel
ligando. Il ligando si lega e induce un cambiamento
allosterico che consente al soluto passare la

membrana

I canali non sono da pensare come dei pori statici:


possono variare la loro conformazione per consentire
o meno il passaggio di ioni. La selettività dei canali è
data dalla presenza di cariche nel poro e anche dalla
loro dimensione interna.
Se una molecola passa attraverso il proprio gradiente di concentrazione, allora si avrà un trasporto passivo; se il soluto
deve andare contro gradiente di concentrazione, allora dovrò utilizzare dell’energia e quindi si parla di trasporto attivo.

La diffusione semplice riguarda solo molecole piccole idrofobiche che non necessitano di una proteina per poter
oltrepassare il doppio strato. Per trasporto passivo si ha il passaggio di soluto dal compartimento più concentrato a
meno concentrato; il trasporto passivo può essere mediato sia da vettori che da canali. Il trasporto attivo sarà sempre
mediato da vettori che permettono di avere un passaggio contro gradiente, da un compartimento più concentrato a uno
meno concentrato. Sarà accoppiato ad una reazione che rilascia energia. Diffusione facilitata: avviene per mezzo di
una proteina, è un tipo di trasporto passivo.
Ogni vettore ha un sito di legame specifico per il proprio ligando. Quasi tutte le membrane si trovano ad un equilibrio
di cariche ai due lati della membrana che è diverso: si parla di potenziale di membrana. Il potenziale di membrana
può influenzare il trasporto dei soluti, ad eccezione dei soluti apolari, che non essendo cariche non vengono
influenzati dalla presenza di differenze di carica.

B) se il versante interno è negativo e sul versante esterno vi è un’alta concentrazione di soluti positivi, allora sarà
fortemente favorita la sua entrata
C) se il versante interno è positivo e sul versante esterno vi è un’alta concentrazione di soluti positivi, allora l’entrata
del soluto sarà ostacolato dal gradiente elettrico, mentre sarà favorito dal gradiente di concentrazione.
per quanto riguarda il trasporto attivo possono
essere utilizzati diversi meccanismi:
- è possibile accoppiare un trasporto contro
gradiente ad uno che va verso gradiente.
- pompe associate all’utilizzo di ATP
- pompe fotoalimentate

i trasportatori ABC utilizzano ATP per spingere degli ioni, come il Cl, contro
gradiente.
Le pompe sodio potassio, mediano il trasporto di questi due ioni che sono
fondamentali per le cellule, perché ristabiliscono quello che è lo stato di equilibrio
elettrochimico, e quindi la polarizzazione cellulare. In condizioni normali molce
cellule presentano una concentrazione come quella indicata a destra.
Nella fibrosi cistica si ha un elevata concentrazione di Cl- all’esterno piuttosto che all’interno.
In condizioni normali il sodio viene spinto all’esterno tramite la pompa, che contemporaneamente trasporta il potassio
verso l’interno della cellula.
1) il sito per il sodio è esposto e il sodio si lega
alla pompa
2) Idrolisi di una molecola di ATP, con legame
del gruppo fosfato alla pompa. (ricordiamo che
il gruppo fosfato è molto acido e questo
legame comporta una variazione
conformazionale della pompa)
3) La pompa cambia conformazione e viene
spinto ad uscire
4) Il sito per il potassio è esposto e molto
favorevole ad essere legato
5) Idrolisi del gruppo fosfato
6) Cambiamento conformazionale della pompa
che si rivolge verso l’interno, con variazione
del sito di legame per il K, che non è più affine
alla pompa e viene liberato nel citosol

la proporzione con cui la pompa lavora è 3 molecole di sodio : 2 ioni potassio


La pompa sodio potassio contribuisce al mantenimento dell’equilibrio osmotico, che non significa mantenere a zero il
trasporto degli ioni.
Se un carrier fa passare un unico soluto, in un'unica direzione; si parla di simporto quando si ha il passaggio di più
soluti verso la stessa direzione; l’antiporto invece consente il passaggio di soluti in direzioni diverse.

Esempio di trasportatore di simporto: il glucosio


viene trasportato insieme al sodio, per far sì che la
quantità di glucosio assorbita nell’intestino sia
elevata, allora accoppiamo il trasporto delle
molecole di sodio dall’esterno (che è sempre
presente ad alte concentrazioni all’esterno della
cellula); in questo modo anche se la quantità di
glucosio non è elevatissima, questo può essere
captato dal simporto.

A livello apicale il trasportatore di glucosio sarà


diverso dal trasportatore che si trova sulla
membrana basale, che sono dei trasportatori passivi
e consentono il passaggio del glucosio dalla cellula,
dove è presente in alta concentrazione, verso il
compartimento extracellulare dove è presente in
minori concentrazioni.
Nelle cellule gastriche, che riversano nel lume dello
stomaco, sono presenti delle vescicoline che portano
sulla loro m. la pompa H-K si attiva nel momento in
cui vengono liberate istamine (ma anche altri fattori),
che si legano ai recettori della m della cellula
gastrica. La pompa H – K contribuisce alla digestione
permettendo il rilascio di ioni H nel lume gastrico,
mentre il potassio sarà trasportato contro gradiente
verso l’interno della cellula.
Questo è ciò che avviene in condizioni fisiologiche.

In condizioni patologiche può capitare che si abbia la


produzione di un ambiente acido anche in assenza di cibo, comportando anche ulcerazioni gastriche. gli antiacidi
fungono proprio da inibitori di pompa, impedendo l’ulteriore acidificazione dello stomaco. Altri farmaci funzionano
liberando ioni OH-, che contrasta l’acidità, legandosi agli ioni H.

La fibrosi cistica è una malattia genetica


ereditaria, con trasmissione recessiva. È una
malattia monogenica, quindi è necessario che sia
presente il difetto su un determinato gene per
avere la malattia. Il fatto che sia recessiva
permette alla malattia di manifestarsi in
omozigosi, ma talvolta può accadere anche che
compaia in doppia eterozigosi.
- produzione di muco molto denso e vischioso,
deficit dovuto alle cellule che producono il muco
- deficit respiratori ma non solo, ciò dipende dal
tipo di mutazione di cui il paziente è affetto.

È il gene CFTR ad essere mutato, che codifica per un canale, nel senso che si forma un poro, dove vengono pompati
degli ioni cloro. La presenza di questo muco denso comporta il fatto che vi sia una maggiore probabilità che il
paziente sia soggetto ad infezioni e a morte per soffocamento.

Le pompe per il calcio sono molto importanti! È


fondamentale che il calcio rimanga a concertazioni
molto basse all’interno della cellula perché viene
utilizzato come secondo messaggero, in questo
modo può fungere da segnalatore. È molto
importante nell’eccitabilità del nervo e del muscolo.

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