La membrana cellulare: meccanismi di trasporto attivo e passivo 2
Le particelle disciolte interagiscono fiume tende a scendere verso il basso,
con le molecole d’acqua presenti nella così le sostanze tendono naturalmente soluzione e impediscono loro di attra- a diffondere verso zone a minor con- versare la membrana semipermeabile. centrazione; per portare l’acqua verso Solo le molecole d’acqua “libere” rie- l’alto dobbiamo usare una pompa, che scono a passare, per cui dalla soluzione consuma energia; allo stesso modo, più diluita (ossia con meno particelle per portare una sostanza da una zona disciolte) può passare verso quella più in cui è poco concentrata verso una concentrata una quantità maggiore di zona in cui la sua concentrazione è molecole d’acqua (quelle “libere” sono maggiore, occorre una pompa, un di più) che non nella direzione oppo- carrier (= trasportatore) proteico, che, sta. Si verifica così l’osmosi, che, come consumando energia (ATP), trasporta la diffusione semplice, è un processo “a viva forza” la sostanza attraverso la naturale, che non comporta consumo membrana. di energia. I meccanismi di diffusione passiva, di osmosi e di trasporto attivo opera- Trasporto mediato. Lo strato lipidico no nelle due opposte direzioni deter- della membrana cellulare non è per- minando il passaggio di sostanze dalla meabile a molte sostanze importanti cellula all’esterno o viceversa. per la cellula, come gli zuccheri o gli aminoacidi, e non è in grado di lasciar Endocitosi. L’endocitosi è un proces- passare alcune sostanze di rifiuto che so di inglobamento di materiali de- devono essere espulse dalla cellula. terminato dall’intervento attivo della Per consentire il passaggio di queste membrana, che modifica la sua forma, sostanze, la membrana utilizza come circondando il materiale da introdurre, “mediatori” particolari proteine inserite per poi racchiuderlo in una vescicola nella membrana stessa, che vengono che si libera all’interno del citoplasma. definite carrier o trasportatori (o pro- L’endocitosi richiede un notevole teine vettrici). consumo di energia e consente l’as- Il meccanismo è semplice: la sostan- sunzione di materiale di dimensioni za da trasportare si lega sulla superfi- tali da non poter essere assorbito in cie esterna della membrana alla pro- altri modi. teina vettrice. Poi la proteina modifica Se il materiale è solido, si parla di la sua posizione in modo da portare fagocitosi; se è liquido, di pinocitosi. all’interno della cellula la sostanza, che Per assumere questi materiali, la cellula infine si stacca dalla proteina vettrice. Il Trasporto attivo: 1) molecole specifiche si legano a modifica la sua forma, emettendo dei carrier riprende poi la posizione di par- proteine sulla superficie esterna della membrana prolungamenti citoplasmatici, detti tenza per trasportare un’altra molecola cellulare; 2, 3 e 4) la proteina si comporta da vet- pseudopodi, che circondano il mate- della stessa sostanza. tore (carrier) consentendo l’ingresso della molecola Alcuni carrier formano piccoli canali all’interno della cellula. Il trasporto attivo comporta che consentono alle sostanze idroso- un consumo di energia. lubili di superare la barriera costituita dallo strato lipidico, consentendo così que, un gruppo ristretto di sostanze). una diffusione facilitata. Esistono, quindi, vettori diversi per so- Poiché si deve realizzare un legame stanze diverse. tra il carrier e la molecola da traspor- Il trasporto attivo è un processo di tare, questo meccanismo di trasporto diffusione che richiede un consumo di appare estremamente specifico, nel energia, perché avviene in direzione senso che ogni proteina vettrice è spe- opposta a quella prevista dalle leggi Un macrofago estende uno pseudopodo per fago- cifica per una sola sostanza (o, comun- fisiche naturali. Come l’acqua di un citare due batteri.