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principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ I metodi di purificazione sono diversi a seconda dello stato fisico del
composto.
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TECNICHE CROMATOGRAFICHE: CENNI STORICI
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
allora i pigmenti si separano, secondo la
sequenza di adsorbimento, dall’alto in
basso, in molte zone colorate. Proprio
come i raggi di luce nello spettro, i
diversi componenti della miscela di
pigmenti appaiono separati, sulla
colonna di carbonato di calcio, secondo
una legge e possono essere misurati sia
in modo quantitativo che qualitativo. Io
chiamo questa preparazione
CROMATOGRAMMA ed il metodo
corrispondente CROMATOGRAFIA”
Tsweet, 1906, J.Chem.Ed 1959
¢ Scopi qualitativi e quantitativi 3
TECNICHE CROMATOGRAFICHE: PRINCIPIO
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
a) Si hanno trasferimenti di massa tra FM e FS
b) La separazione è basata sulla diversa capacità dei componenti della
miscela di distribuirsi tra le due fasi
c) L’analita “si muove” solo quando sta in FM
¢ Fenomeni di ripartizione (CROMATOGRAFIA DI RIPARTIZIONE)
¢ Fenomeni di adsorbimento (CROMATOGRAFIA DI ADSBORBIMENTO)
¢ Fenomeni di interazione elettrostatica (CROMATOGRAFIA A SCAMBIO
IONICO)
¢ Fenomeni di esclusione dimensionale (CROMATOGRAFIA DI
ESCLUSIONE DIMENSIONALE)
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METODI CROMATOGRAFICI
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ CROMATOGRAFIA SU COLONNA (Figura A)
¢ CROMATOGRAFIA SU STRATO SOTTILE (Figura B)
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Figura A Figura B
CROMATOGRAFIA DI ADSORBIMENTO
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
idrogeno, forze di van der Waals
¢ Le FS stazionarie di solito usate sono polari (Silice, Allumina) quindi i
composti polari saranno più fortemente trattenuti rispetto a quelli più
apolari.
¢ Elevato potere adsorbente legato alla quantità di acqua libera legata
(Scala di Brockmann) adsorbita sulla superficie della FS (90 m2/g)
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
I 0
II 3-4
III 5-7
IV 8-11
V 12-19
Scala di Brockmann
¢ ALLUMINA BASICA (pH 9-10): composti basici o neutri stabili agli alcali,
però può causare polimerizzazioni, disidratazioni e conensazioni
¢ ALLUMINA NEUTRA (pH 6-8): aldeidi, chetoni, chinoni, esteri ma è
meno attiva della basica
¢ ALLUMINA ACIDA (pH 4-5): composti acidi 7
CROMATOGRAFIA DI ADSORBIMENTO:
GRANULOMETRIA
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
2. Intervalli di mesh, esprimono il numero di maglie per pollice lineare
(2,54 cm) di un setaccio. Minore è il numero di mesh maggiore è la
grandezza dei pori
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CROMATOGRAFIA DI ADSORBIMENTO:
FASE MOBILE
¢ Può essere un singolo solvente o una miscela di due o più solventi
miscibili e deve:
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ Essere inerte chimica verso la FS
¢ Non avere potere solvente nei confronti della FS
¢ Permettere la separazione dei componenti la miscela
¢ Avere un basso punto di ebollizione per allontanarlo facilmente
¢ Avere bassa tossicità
¢ Il potere eluente di un solvente è direttamente proporzionale alla
costante dielettrica del solvente stesso ma varia anche a seconda della
FS e della temperatura
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SERIE ELUOTROPA SECONDO TRAPPE
SOLVENTI
(ordine crescente di potere eluente)
Esano Aumentando la polarità
Cicloesano del sistema eluente
Carbonio Tetracloruro tutti i componenti si
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
muoveranno più velocemente
Toluene
Diclorometano
Cloroformio
Etere etilico
Tetraidrofurano
Acetato di etile
Acetone
Metiletilchetone Molecole altamente polari
n-Butanolo daranno interazioni maggiori
Propanolo Con la FS polare e verranno quindi
Etanolo Trattenute maggiormente
Acqua
Acido acetico
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o ELUIZIONE ISOCRATICA: FM costante per tutto il processo
o ELUIZIONE A GRADIENTE: si aumenta gradualmente la polarità
CROMTOGRAFIA SU STRATO SOTTILE
TLC (THIN LAYER CHROMATOGRAPHY)
¢ Si effettua su lastrine di gel di silice con supporto in vetro o alluminio o in plastica
¢ Alla FS viene aggiunto un indicatore di fluorescenza per poter visualizzare le sostanze
sulla lastrina (spots)
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ Metodo semplice ed economico di separazione
¢ Determinazione purezza di una sostanza e sua identificazione
¢ Separazione dei componenti di una miscela
¢ Caricato il campione, solubilizzato, sulla lastrina, l’eluizione avviene nella camera
cromatografica in cui la FM a contatto con la lastrina attraversa la FS per capillarità
¢ Le particelle di analita sono in equilibrio tra FS e FM; la differenza di interazione FS/FM
dei diversi componenti, determinerà velocità di eluizione diverse e quindi diversa
distribuzione nella lastrina
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CROMTOGRAFIA SU STRATO SOTTILE
TLC (THIN LAYER CHROMATOGRAPHY)
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
2. Le sostanze separate sono incolori, ma assorbono all’UV (lunghezza
d’onda 254 o 366 nm) e sono visualizzabili per irradiazione con una lampada
U.V. della lastrina, grazie all’indicatore di fluorescenza adsorbito alla silice
3. Le sostanze separate sono incolori e non assorbono all’U.V., quindi la
visualizzazione dei vari analiti avviene per mezzo di rivelatori specifici che
spruzzati sulla superficie della lastrina per interazione chimica con le
sostanze forniscono macchie visibili (spot reagents: KMnO4, paranisaldeide,
pancaldi, ninidrina)
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TLC (THIN LAYER CHROMATOGRAPHY):
DETERMINAZIONE DEL FATTORE RITENZIONE (Rf)
¢ Il fattore di ritenzione Rf si esprime come il rapporto fra la distanza percorsa dall’analita
rispetto alla distanza percorsa dal solvente (fronte del solvente), ed è una grandezza
specifica di ogni composto dipendente dalle condsizioni operative.
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
0 < Rf < 1
Rf = 0 NO migrazione
Rf = 1 Migrazione
con solvente
¢ Data la non riproducibilità dell’ Rf a volte si usa determinare il Rapporto standard (Rs),
ovvero il rapporto della distanza percorsa dall’analita rispetto ad una sostanza standard.
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ANALISI DI UNA MISCELA DI FARMACI
O HN O
OH N
N
O
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
O N N
O OH
1,3,7-trimethyl-1H-purine-2,6(3H,7H)-dione
Acetylsalicylic acid 4-Acetaminophenol Caffeine (CAF)
(ASA) Acetominophen (ACE)
O O
HN OH O
NH2
OH
O
2-hydroxybenzamide
N-(4-ethoxyphenyl)acetamide Salicylamide (SAL)
Phenacetin (PHEN)
2-(4-isobutylphenyl)propanoic acid
Ibuprofen (IBU)
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CROMATOGRAFIA DI RIPARTIZIONE:
LIQUIDO-LIQUIDO
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ La separazione si basa sulla differente capacità di ripartizione della
sostanza tra FS e FM
¢ FASE NORMALE (o diretta): FS polare e FM apolare
¢ FASE INVERSA: FS apolare e FM polare (ordine di eluizione inverso)
Normal Reverse
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
O HO
O
OH O
Legame a
idrogeno Interazioni di
Van der Waals
Si O Si O Si O Si O Si O Si O
Si O Si O Si O Si O Si O Si O
Interazione del naproxene con la superficie del gel di silice e del gel di silice ODS
CROMATOGRAFIA A SCAMBIO IONICO
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
variabile da 1 mm a 1 µm
¢ Polimeri stirenici con gruppi sulfonici (scambio cationico)
¢ Polimeri con gruppi ammonici quaternari (scambio anionico)
¢ La separazione avviene attraverso lo scambio di ioni fra campione e gli
ioni della FS
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ L’eluizione viene fatta con un eluente contenente uno ione in grado di
competere con gli analiti ionici per i gruppi carichi presenti sulla
superficie della resina (eluizione con soluzione basica che sposta a sx
l’equilibrio e favorisce il rilascio dell’anione)
¢ Al fine di ottenere una buona separazione cromatografica, occorre
scegliere lo scambiatore ionico in funzione di:
a) Carica del soluto
b) PM del soluto (i pori delle resine devono permettere il libero movimento
del soluto)
c) Dimensione e carica del soluto (molecole grandi possono dare
fenomeni di adsorbimento irreversibile sulla FS)
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CROMATOGRAFIA AD ESCLUSIONE DIMENSIONALE
e GEL PERMEAZIONE
¢ La separazione avviene sulla base delle diverse
dimensioni delle particelle di analita
¢ Non c’è interazione chimica tra FS e FM, bensì la
colonna si comporta come un setaccio molecolare in cui
la velocità di eluizione dipende solo ed esclusivamente
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
dalle dimensioni delle particelle
¢ La FS è costituita da un polimero che contiene una rete
di pori uniformi (gel) nei quali possono diffondere le
molecole di analita
¢ GEL PERMEAZIONE (GPC): FS idrofoba, FM organica
¢ ESCLUSIONE DIMENSIONALE (SEC): FS idrofila, FM
acquose
¢ Gel idrofili a base di agar, destrano o polisaccaridi
estratti da alghe
¢ Gel lipofili si ottengono per acilazione o alchilazione
degli OH liberi dei gel idrofili
¢ Gli analiti con PM maggiore eluiranno per prima mentre
quelli con PM minore per ultimi
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¢ Di solito le colonne vengono tarate con polimeri dal PM
standard
CROMATOGRAFIA AD ESCLUSIONE
DIMENSIONALE e GEL PERMEAZIONE
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
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Tecniche di purificazione e separazione di
principi attivi
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CROMATOGRAFIA SU COLONNA
Tecniche di purificazione e separazione di
principi attivi
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CROMTOGRAFIA SU COLONNA: CROMATOGRAMMA
Time (s)
Detector (mV)
Intensità del segnale
IL PROCESSO CROMATOGRAFICO: PARAMETRI
(1)
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
trattenuta dalla colonna (quindi dalla fase stazionaria). Un’analita per
poter essere rivelato deve permanere nella colonna un tempo almeno
pari al tempo morto
¢ TEMPO DI RITENZIONE CORRETTO: (tIR) = tR – tM
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IL PROCESSO CROMATOGRAFICO: PARAMETRI
(2)
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ VOLUME DI RITENZIONE CORRETTO: VIR = VR – VM
¢ VR = F x tR
¢ VIR = F x tIR
¢ F =flusso della fase mobile, considerata costante durante tutto il
processo cromatografico
¢ F = velocità espressa in cm/sec, o in mL/min (portata)
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IL PROCESSO CROMATOGRAFICO: PARAMETRI
(3)
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
Cs = concentrazione nella FS
As Am Kd = Cs / C m Cm = concentrazione nella FM
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IL PROCESSO CROMATOGRAFICO: PARAMETRI
(4)
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ Considerando il volume di fase mobile disponibile per le interazioni
dell’analita con la FS uguale a Vm:
Kd = Cs / C m Vm / Vs = β
k = CsVs / CmVm k = (Vs / Vm) ·∙
Kd β = rapporto di fase
Kd = βk
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
α = tIR2 / tIR1 α = k2 / k1 = Kd2 / Kd1
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
determinazione dell’efficienza di un sistema cromatografico; dipende dal
tR (maggiori tR W maggiori)
¢ Il picco corrisponde idealmente ad un profilo di distribuzione normale
descritto dalla deviazione standard relativa σr
N = [1 / σ]2
σr = σ / tR N = [tR / σ]2 Numero dei
piatti teorici
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EFFICIENZA: TEORIA DEI PIATTI TEORICI
¢ Analogamente alle colonne di rettifica per distillazione, Martin e Synge (1952),
proposero la teoria dei piatti teorici anche per la separazione cromatografica,
proponendo l’esistenza di un sistema statico, quale è quello di una colonna, in
equilibrio dinamico di trasferimenti fra FS e FM
¢ Intesa come una serie di piatti teorici, una colonna cromatografica sarà tanto più
efficiente quanto maggiore sarà il numero dei piatti teorici N, definiti come il tratto
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
di colonna in cui una data specie chimica si trova in equilibrio fra FS e FM, prima
che l’eluente le trascini verso il piatto successivo
¢ Le diverse sostanze tenderanno ad occupare determinati tratti della colonna in
base al proprio Kd
¢ Il numero dei piatti teorici (N) di una colonna cromatografica può essere espresso
facendo riferimento alla larghezza del picco della base
¢ Tanto è maggiore N, tanto più compatta è la banda in uscita, e quindi tanto più
stretto sarà il picco sul cromatogramma.
¢ Per aumentare N, il modo più semplice è aumentare la lunghezza della colonna (L)
(non sempre, perché aumentano anche i tempi di ritenzione)
¢ Diminuire l’altezza equivalente al piatto teorico (HEPT), aumenta l’efficienza. 30
H=L/N
EFFICIENZA: EQUAZIONE DI VAN DEEMTER
¢ Curva sperimentale che esprime H in funzione della velocità del flusso della FM
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ L’equazione che meglio riproduce i dati sperimentali è la combinazione di tre
equazioni che esprimono tre fenomeni diffusivi:
A. DIFFUSIONE TURBOLENTA
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B. DIFFUSIONE MOLECOLARE LONGITUDINALE
C. TRASFERIMENTO DI MASSA
EFFICIENZA: DIFFUSIONE TURBOLENTA
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢
processo
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
fase mobile (quindi anche tR) e alla diffusività del soluto (DM) nella FM
¢ All’inizio il soluto diffonde fra una fase e l’altra, poi inizia il trasferimento
di massa che permette all’analita di essere eluito insieme alla FM nel
caso in cui esso interagisca meglio con la FM
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ Questo processo dipende dalla diffusività del soluto dalla FS alla FM e
viceversa
¢ CS e CM contributi del trasferimento di massa in FS e FM
C = CS + CM
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EFFICIENZA: OTTIMIZZAZIONE
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
¢ LIQUIDO DI RIPARTIZIONE: poco viscoso, con bassa tensione di
vapore, selettività nella separazione delle sostanze componenti la
miscela
¢ TEMPERATURA DI COLONNA: H è funzione della T come per l’eq. Di
Van Deemter, quindi come per il flusso della fase mobile, esiste per la
temperatura T un punto ottimale in cui l’HEPT sia il minimo
¢ DIAMETRO INTENRO DELLA COLONNA: riducendo il diametro interno
della colonna, l’efficienza migliora
¢ FLUSSO: non arrivare né a valori minimi di flusso né troppo alti
H = A + B / µ + Cµ
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RISOLUZIONE
principi attivi
Tecniche di purificazione e separazione di
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Tecniche di purificazione e separazione di
principi attivi
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RISOLUZIONE: OTTIMIZZAZIONE
Tecniche di purificazione e separazione di
principi attivi
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RISOLUZIONE: OTTIMIZZAZIONE
Tecniche di purificazione e separazione di
principi attivi
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RISOLUZIONE: OTTIMIZZAZIONE