Sei sulla pagina 1di 4

Scambi di sostanze tra cellule e ambiente

Per la sopravvivenza della cellula le sostanze devono passare attraverso una membrana cellulare e se si
trasferiscono usando energia il trasporto verrà denominato attivo, se invece il traporto avverrà senza
consumo di energia, si utilizzerà il trasporto passivo.
Un esempio di trasporto passivo è la diffusione, il movimento spontaneo di molecole secondo il gradiente
di concentrazione. La diffusione può essere:
- semplice, se attraverso la membrana passano particelle di piccole dimensioni;
- facilitata, se sono particelle di grande dimensione sono necessarie proteine di membrana per il
trasporto.
Quando due soluzioni a diversa concentrazione (La concentrazione è il rapporto tra il solvente il soluto)
sono separate da una membrana selettivamente permeabile, avviene l’osmosi (la diffusione del solvente
attraverso una membrana semipermeabile).
Per esempio, l’acqua si sposta dalla soluzione a concentrazione minore, detta ipotonica, verso quella a
concentrazione maggiore, chiamata ipertonica. Quando ai due lati della membrana le concentrazioni sono
uguali, le soluzioni sono isotoniche. (La forza che muove l’acqua si chiama Potenziale Idrico)
Il trasporto attivo si divide in due tipi:
- uniporto, dove viene trasferita una sola sostanza in una direzione;
- simporto, dove vengono trasportate due sostanze nella stessa direzione.
- antiporto, dove vengono trasportate due sostanze in direzioni opposte.
Il trasporto mediato da vescicole comprende l’esocitosi (Il processo di esportazione) e l’endocitosi (Il
processo di importazione).

Il metabolismo cellulare

Le cellule, oltre a far entrare e fuoriuscire sostanze, scambiano continuamente energia con l’ambiente che le
circonda, questa si presenta in due principali forme:
- energia cinetica, associata al movimento di un corpo;
- energia potenziale, associata alla posizione di un corpo o accumulata nei legami chimici.
Il Principio di Conservazione dell’energia, afferma che l’energia non possa essere né creata né distrutta, ma
sia possibile solo trasformarla.
Queste trasformazioni avvengono grazie a un gran numero di reazioni chimiche che nel loro insieme
costituiscono il metabolismo cellulare. Le reazioni metaboliche possono essere:
• anaboliche, se sintetizzano molecole complesse e sono endoergoniche, cioè, assorbono energia.
• cataboliche, se demoliscono molecole complesse e sono esoergoniche, cioè, liberano energia.
Catabolismo e anabolismo sono processi strettamente accoppiati (in biochimica due reazioni si dicono
accoppiate quando avvengono in associazione e condividono un reagente e/o un prodotto) e la molecola che
fornisce energia è l’ATP (adenosintrifosfato).
Il 𝑵𝑨𝑫 è un coenzima che funge da navetta di trasporto degli elettroni da un composto più ossidato ad uno
più ridotto. Il 𝑁𝐴𝐷 esiste in due forme: la forma ossidata (𝑵𝑨𝑫+) e la forma ridotta (𝑵𝑨𝑫𝑯).
Gli enzimi e le reazioni chimiche

I Catalizzatori biologici sono particolari proteine chiamate enzimi; Grazie agli enzimi le cellule possono
svolgere le reazioni biochimiche a velocità e a temperature compatibili con la vita. Un’altra caratteristica dei
catalizzatori biologici è la loro specificità: ogni enzima può riconoscere un unico o pochi reagenti e perciò
può catalizzare una sola o poche reazioni.
In una reazione Catalizzata da un enzima, i reagenti prendono il nome di substrati. Le molecole di substrati
(S) si legano al sito attivo dell’enzima dove avviene la reazione. Il legame di un substrato con sito attivo
produce un complesso enzima-substrato (ES) che da origine al prodotto (P) e rilascia l’enzima. Alla fine
della reazione, l’enzima liberato (E) riacquista la forma chimica che aveva inizialmente:
𝑬 + 𝑺 → 𝑬𝑺 → 𝑬 + 𝑷
Ogni enzima catalizza un singolo passaggio di una catena ordinata di reazioni, che nel complesso costituisce
una via metabolica. Numerose vie metaboliche sono comuni a tutti gli organismi, a testimonianza del fatto
che le cellule ricavano molti vantaggi da questo tipo di organizzazione del lavoro. Le vie metaboliche
seguono 3 principi comuni:
1. Ogni via metabolica è regolata da enzimi chiave.
2. Ogni fase della reazione è catalizzata da un enzima specifico.
3. Le vie metaboliche sono attive in specifici compartimenti cellulari.
I Cofattori sono ioni inorganici come lo zinco, il ferro o il magnesio.
I Coenzimi sono composti organici di piccole dimensioni che formano un legame transitorio con l’enzima.
I Gruppi prostetici sono gruppi molecolari anche di grandi dimensioni, legati in modo permanente
dall’enzima, in genere tramite legami covalenti.
Nelle ossidoriduzioni, uno o più elettroni sono trasferiti da una sostanza a un’altra. La riduzione prevede
l’acquisto di elettroni da parte di un atomo, ione o molecola; l’ossidazione consiste nella cessione di
elettroni.

L’ossidazione del glucosio

Questo insieme di reazioni avviene in tutte le cellule:


𝐶6 𝐻12 𝑂6 + 𝑂2 → 6𝐶𝑂2 + 6𝐻2 0
L’ossidazione del glucosio comprende tre vie metaboliche:
1. la glicolisi, nel citoplasma il glucosio è scisso in due molecole di piruvato (Il piruvato è un prodotto
intermedio del metabolismo dei carboidrati);
2. la respirazione (in presenza di ossigeno), nei mitocondri il piruvato è ossidato ad acetile e legato al
coenzima A, entra nel ciclo di Krebs e produce 𝐶𝑂2 , 𝐴𝑇𝑃 e coenzimi ridotti, poi nella catena
respiratoria i coenzimi sono ossidati e l’ossigeno è ridotto ad acqua;
2. la fermentazione (senza ossigeno) avviene nel citoplasma e può essere lattica (che produce acido
lattico) o alcolica.
3. Il ciclo di Krebs è una via metabolica costituita da una serie di tappe che si ripetono ciclicamente,
ognuna catalizzata da uno specifico enzima.
La fotosintesi clorofilliana

La fotosintesi avviene nei cloroplasti delle cellule di piante e alghe e converte l’energia luminosa
(proveniente dal Sole) in energia chimica grazie alla presenza dei pigmenti fotosintetici presenti nei
cloroplasti.
Alcuni pigmenti fotosintetici assorbono tutte le lunghezze d’onda della luce e appaiono di colore nero,
mentre altri assorbono solo alcune lunghezze d’onda e riflettono le altre (quindi risultano colorati).
Esistono degli organismi fotosintetici (come le piante) che non sono soltanto in grado di alimentarsi da soli,
ma costituiscono anche la risorsa di cibo fondamentale per quasi tutti gli organismi.
La reazione della fotosintesi è rappresentata dall’equazione:
6𝐶𝑂2 + 6𝐻2 𝑂 + 𝐸𝑁𝐸𝑅𝐺𝐼𝐴 𝑆𝑂𝐿𝐴𝑅𝐸 → 6𝑂2 + 𝐶6 𝐻12 𝑂6
e si svolge in due fasi:
• la fase luce dipendente, che avviene sulla membrana dei tilacoidi e produce 𝑂2 ;
• la fase luce indipendente (o ciclo di Calvin), che avviene nello stroma e produce carboidrati.

Il ciclo cellulare

Il processo grazie al quale una cellula si riproduce si divide e origina due “cellule figlie” è chiamato
divisione cellulare. Affinché una cellula possa dividersi devono verificarsi quattro eventi:
1. Deve esistere un segnale riproduttivo, che dà inizio alla riproduzione;
2. Deve avvenire la replicazione del materiale genetico (il DNA);
3. La cellula madre deve distribuire equamente il DNA attraverso la segregazione;
4. Nel citoplasma deve avvenire la sintesi dell’enzimi e organuli destinati alle nuove cellule. Inoltre,
deve aumentare la superficie della membrana plasmatica così le figlie si potranno separare tramite il
processo di citodieresi.
Grazie alla divisione cellulare, una cellula si divide e origina due cellule figlie identiche alla cellula madre.
I procarioti si dividono per scissione binaria: la cellula cresce di dimensioni, replica il proprio DNA e poi si
divide, producendo due nuove cellule identiche a quella di partenza.
Il ciclo cellulare è l’insieme degli eventi compresi tra la formazione di una cellula e la sua divisione in due
“cellule figlie” oppure la sua morte, e si divide due grandi stadi:
• interfase, il tempo che intercorre tra una divisione e l’altra (comprende gli stadi 𝐺1 , 𝑆 𝑒 𝐺2 );
• fase mitotica, comprende mitosi (la divisione del nucleo) e citodieresi (la divisione del citoplasma).
Esistono due tipi di riprodursi:
• Riproduzione Asessuata, dove l’individuo si riproduce da solo creando una copia genetica di se
stesso e questa può avvenire in diversi modi:
- Gemmazione, è un processo per cui un gruppo di nuove cellule forma un'escrescenza
(gemma) che rimane attaccata all'individuo genitore fino a formare colonie.
- Scissione, (accade per esempio nei procarioti) la cellula cresce di dimensioni, replica il
proprio DNA e poi si divide, producendo due nuove cellule identiche a quella di partenza.
- Frammentazione, consiste nella formazione di un nuovo individuo da un segmento del corpo
di un altro organismo
- Riproduzione Sessuata, dove l’individuo non si può riprodurre da solo, ma ha bisogno di
condividere i suoi geni con un altro individuo. Il “vantaggio” è che ogni individuo della specie ha un
corredo genetico unico.

Il numero, la forma e le dimensioni dei cromosomi di un individuo sono visibili nel suo cariotipo. Alla fine
dell’interfase, il DNA si replica e inizia a compattarsi per formare i cromosomi.
La spiralizzazione del DNA consiste in una serie di ripiegamenti della molecola che si avvolge
ordinatamente su sé stessa grazie all’azione di proteine chiamate istoni.

Potrebbero piacerti anche