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Idealismo Hegeliano
I capisaldi dell’idealismo hegeliano sono:
1. Rapporto tra nito e in nito: il nito non può esistere senza l’in nito e viceversa, per
comprendere il tutto bisogna conoscere anche la parte, per comprendere un evento storico
bisogna guardare tutta la storia
2. Ciò che è reale è razionale e ciò che è razionale è reale: la realtà ha ragione d’esistere, è
quindi razionale, tutto ciò che può essere pensato esiste
3. Il compito della loso a: la loso a deve essere descrittiva della realtà, ha una funzione
giusti catrice
La dialettica
La dialettica hegeliana è il processo che serve a comprendere la realtà, essa si compone di 3
momenti:
1. Tesi: a ermazione di un concetto
2. Antitesi: confutazione del concetto prima a ermato
3. Sintesi: a ermazione dell’a ermazione iniziale e quindi negazione della negazione
1. COSCIENZA: si riferisce all’approccio agli oggetti con i nostri sensi, alla percezione sensibile
del mondo. L’oggetto percepito appare con molte proprietà, ci vuole quindi una mediazione
tra l’uno e il molti. La mediazione è compiuta dall’intelletto, che comprende che il fenomeno
non è l'unico aspetto, ma è presente anche il noumeno (inteso come l’inconoscibile, noumeno
kantiano)
Struttura e sovrastruttura
Per arrivare al materialismo storico Marx analizza come è composta la società. Giunge alla
conclusione che la base fondamentale nella storia di tutte le società è l’economia: ciò che è
fondamentale all’interno di un’organizzazione sociale sono i rapporti di produzione.
Marx chiama questa “base” economica struttura, sopra la quale si poggia “tutto il resto”.
“Tutto il resto” viene inteso come la cultura, la religione o la politica. Sono tutti elementi che
poggiano sulla struttura, de niti perciò sovrastruttura. Marx considera la sovrastruttura
super ua, non utile allo sviluppo della società.
La lotta di classe
Marx comprende che tutta la storia è storia di lotte di classe, lotte tra oppressori e oppressi.
Nell’epoca in cui vive, Marx identi ca gli oppressori nella borghesia e gli oppressi nel proletariato.
Crede che le logiche capitalistiche abbiano portato allo sfruttamento, perchè fondamentalmente il
pro tto (plusvalore) della borghesia si basa sul pluslavoro degli operai (lavoro in più non retribuito).
Nel manifesto del partito comunista invita perciò tutti i proletari a ribellarsi, e ad instaurare una
“dittatura del proletariato”, per arrivare ad una società senza classi e senza proprietà privata.
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SCHOPENHAUER
Il velo di Maya
Il mondo quindi si divide in 2 parti:
1. Il mondo fenomenico=rappresentazione, ossia il mondo che appare, che possiede però
anche parvenze e illusioni
2. Il mondo noumenico=volontà, che consiste nel noumeno, ossia la cosa in sé
Il mondo fenomenico e noumenico sono separati dal “velo di Maya” una sorta di ltro che distorce
la realtà e non ce la fa vedere come appare. La realtà per Schopenhauer è quindi illusione (maya
signi ca letteralmente illusione)
Squarciare il velo di Maya è praticamente impossibile, ma esistono dei metodi per conoscere la
cosa in sé: l’uomo deve abbandonare il corpo in cui vive per accedere al corpo in cui risiede l’Io
Penso, solo così potrà accedere alla dimensione della volontà. Esistono 3 metodi: arte,
compassione e ascesi.
Arte
L’artista tende a sospendere la rappresentazione per praticare la contemplazione, che conduce
alla volontà. Schopenhauer considera la musica come la disciplina artistica più immediata per
raggiungere la dimensione della volontà. Anche la danza, anche se meno immediata della musica,
conduce alla volontà.
Compassione
Per accedere alla dimensione della volontà serve il sentimento della compassione, non bisogna
giudicare l’altro ma cercare di condividere il suo stato d’animo. Ciò che ci fa provare questo
sentimento è il pessimismo cosmico, sappiamo cioè che l’altro è in balia degli eventi e non
possiamo far altro se non empatizzarlo.
Ascesi
La parola ascesi signi ca salita, implica quindi un distaccamento dal corpo. Si raggiunge nella
completa rinuncia alla volontà di vivere, ovvero nell’opposizione della noluntas alla voluntas
Angoscia e disperazione
Il fatto che la nostra esistenza entri a contatto con il nulla causa il sentimento di angoscia.
L’angoscia viene dalla paura del nulla, che si presenta soprattutto davanti alle decisioni (rapporto
Io-Mondo).
L’altro sentimento che caratterizza la vita dell’uomo è la disperazione, che si presenta quando l’io
si confronta con se stesso. La disperazione viene dal fatto che l’uomo si rende conto del suo
essere nito.
COMTE
Comte è il padre del positivismo francese, movimento culturale che ha come obiettivo
l’esaltazione della scienza. La scienza può riorganizzare la società, perchè è l’unica che propone
fatti positivi e concreti.
La scienza positiva si propone di superare i problemi insolubili teologici e religiosi che non
daranno mai certezza, osserva i fatti e cerca di dare una spiegazione razionale.
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FREUD
Freud è il padre della psicanalisi, che si basa sulla scoperta dell’inconscio, scoperta che ha
in uenzato tutti i campi del sapere. I suoi studi partono dall’analisi di patologie come l’isteria
(parola che deriva dal greco ysterikòs=utero, si credeva infatti che fosse una malattia che colpisse
solo le donne). Insieme a Breuer conduce diversi studi, il più famoso è il caso di Anna O. che
riesce a guarire dalla nevrosi con una nuova pratica, l’ipnosi.
Concetto di libido
Freud riconduce la vita dell’uomo ad una originaria libido, cioè un’energia connessa
principalmente al desiderio sessuale. Le pulsioni sessuali, diversamente da pulsioni come quelle
della fame o della violenza, vengono rimosse nell’inconscio perchè considerate incompatibili e
vergognose dalla coscienza.
Lavoro dell’analista
L’analista principalmente lavora attraverso il dialogo con il paziente che si esprime arrivando
all’associazione libera di idee. L’analista lavora su questo, analizzando inoltre i sogni e gli atti
mancati.
La fase illuminista
In questa fase Nietzsche prende le distanze sia dal pensiero di Schopenhauer che da quello di
Wagner. Riconosce il limite della nitezza umana, abbandona l’atteggiamento dogmatico e critica
la religione. L’obiettivo è quello di portare avanti una nuova bandiera illuminista, accettando tutti i
problemi e le complicanze del mondo con un grido di s da, senza il sentimento di rassegnazione
proprio di Wagner e Schopenhauer.
La morte di Dio
La nuova umanità prospettata dal losofo è libera da indottrinamenti etici e morali, ed è
consapevole della morte di Dio: se Dio è morto, concetti come male/bene, giusto/sbagliato non
esistono più. Gli uomini non si devono limitare ad osservare la decadenza degli antichi ideali, ma
piuttosto farsi promotori di una nuova civiltà.
Nichilismo
Nietzsche adopera questo termine con due accezioni di erenti:
1. Da una parte il nichilismo è la conseguenza necessaria del Cristianesimo e della morale:
quando le illusioni perdono la maschera quel che resta è il nulla, il vuoto in cui anche Dio è
morto;
2. Dall’altra parte il nichilismo è la condizione in cui viene a trovarsi chi ha compreso che
l’accadere del mondo non ha alcun senso, è per lo più caos disordinato.
Eterno ritorno
La dottrina dell’eterno ritorno fa parte di questo caos: la storia non è una concatenazione di eventi
in successione che sono diretti verso una “ ne”, ma piuttosto un ciclo di eventi che si ripete
all’in nito, tutte la cose ritornano in eterno.
Amor fati
La dottrina dell’amor fati si collega a quella dell’eterno ritorno. L’amor fati è infatti il sentimento
con cui si deve a rontare il mondo, che deve essere un sentimento di accettazione, s da e
coraggio verso la decadenza e il caos.
Il superuomo
Il superuomo è una gura mitica che sta aldilà dell’uomo, oltre l’uomo. E’ l’uomo che vive con la
leggerezza del dionisiaco e a cui è connessa la dottrina dell’eterno ritorno dell’uguale. Il
superuomo infatti non lo teme, ma lo accetta e ne gioisce con il sentimento dell’amor fati.
Volontà di potenza
La volontà di potenza è il senso dell’essere, è la vita intesa come forza espansiva che si incarna
nel superuomo.
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SARTRE
L’essere e il nulla
Sartre, uno dei maggiori esponenti dell’esistenzialismo, nella sua opera L’essere e il nulla, si
interroga sulla struttura dell’essere. Individua quindi 2 tipologie d’essere:
-l’essere in se: ossia le cose del mondo, tutto ciò con cui la coscienza entra in contatto;
-l’essere per se: ossia la coscienza stessa, ciò che da signi cato alle cose.
Essendo proprio la coscienza (anche detta “nulla”) a dare un signi cato alle cose, essa ha una
funzione nulli catrice, come può dare signi cato può anche toglierlo.
La nausea
La nausea è quell’esperienza meta sica che l’uomo prova davanti all’assurdità e la gratuità delle
cose.
La libertà
Sartre, nella sua teoria loso ca, dà molta attenzione al tema della libertà. Sostiene infatti che
l’uomo alla nascita sia stato gettato nel mondo e che sia in questo senso costretto ad essere
libero: l’uomo è libero in senso assoluto, ma gli è impossibile non essere libero. E’ un paradosso,
che lo porta a provare il sentimento dell’angoscia. L’uomo una volta gettato nella propria vita è
responsabile di tutto ciò che fa: l’uomo è ciò che progetta di essere, tutto ciò che gli accade,
accade perchè è stato lui a sceglierlo.
L’angoscia
L’angoscia è quell’esperienza meta sica che l’uomo prova quando si rende conto del suo stato di
uomo libero.