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La crisi della società e

dell’individuo
Nell’ottocento ci sono molte tensioni e contraddizioni. Da un lato si ha l’idea dei restauratori di un
Europa equilibrata in cui le tensioni si risolvono con la diplomazia. Questo ideale va presto in
frantumi, molte guerre. Sul piano sociale ed economico abbiamo la rivoluzione industriale: si
a erma l’idea di progresso, una ducia nell’avvenire ma ci sono anche problemi sociali come
degrado, condizioni misere, lotta di classe.

La loso a ottocentesca risente di queste contraddizioni, mette in discussione i valori tradizionali,


manifesta una crisi di identità, i loso si trovano senza punti di riferimento chiave. I loso si
confrontano con Kant e Hegel in modo critico e sopratutto critici nei confronti di Hegel. Il progetto
loso co di Hegel sembra inadeguato per spiegare quella che è la condizione esistenziale
dell’uomo ottocentesco. Per lui tutto ha un senso ed è razionale, invece i loso dell’ottocento
fanno fatica ad incanalare la realtà in questo sistema.

Ci occuperemo di 4 pensatori:

- Ludwig Feuerbach

- Karl Marx

- Arthur Schopenhauer

- Soren Kierkegaard

Tutti questi pensatori sono accomunati dall’interesse sull’uomo.

- In Feuerbach si tratta dell’uomo concreto

- In Marx dell’uomo nella sua dimensione socio economica (del lavoratore),

- Schopenhauer e Kierkegaard considerano l’uomo nella sua condizione esistenziale (precursori


dell’esistenzialismo)

Per tutti e 4 la loso a si caratterizza per la loso a della crisi dell’individuo, ma anche della
società. Le ri essioni di Schopenhauer e Kierkegaard sono fortemente pessimistiche. Marx è
pessimista perché critica la società, ma c’è la possibilità di cambiarla.

Anche altre correnti:

Positivismo:

è una corrente inaugurata da un losofo Francese. Si parla di tuto l’ambito del sapere che può
boh mi sono persa.

Le scienze possono raggiungere un sapere esatto e una conoscenza certa. Quando raggiungo
boh

Le scienze possono migliorare la condizione dell’uomo.

Non c'è però solo pessimismo ma c'è anche una corrente di POSITIVISMO secondo cui tutte le
scienze sono esatte.

Positivismo= corrente inaugurata da Auguste Comte. 


• -  Tutte le scienze possono costituirsi come saperi esatti e certi 


• -  L’uomo può raggiungere la certezza del sapere,che permette all’uomo di


migliorare la propria 

vita . 


• -  Non c’è crisi. 



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Ludwig Feuerbach
“L’uomo è ciò che mangia” L’uomo non è ragione, ma materia.

Filosofo tedesco, nasce nel 1804 e muore nel 72. Trascorre quasi tutta la vita in Baviera, gestisce
la fabbrica di porcellana della moglie. Si dedica alla loso a.

Opere più importanti:

- essenza del cristianesimo, 1841

- principi di loso a dell’avvenire, 1843

Per elaborare la sua loso a si confronta in modo critico con due pensieri: la religione cristiana e
la loso a di Hegel. Per lui per entrambi i casi si ha una priorità dell’astratto sul concreto.

- cristianesimo: da dio (astratto) derivano tutte le cose concrete

- Hegel: il principio astratto di idea sviluppa qualcosa di concreto

Per Feuerbach invece è prioritario il concreto. Quindi se il cuore della loso a è l’uomo nella sua
concretezza, nella sua naturalità, nel suo essere parte del mondo naturale. Questa concezione
prende il nome di umanesimo naturalistico. Questa concezione può essere ricondotta
nell’ambito del materialismo

CRITICA ALLA RELIGIONE CRISTIANA


Se ad essere prioritario è il concreto, non l’astratto allora vuol dire che nel rapporto uomo-dio
prima viene l’uomo e poi dio. Quindi non è dio che crea l’uomo, ma è l’uomo a creare dio.

L’uomo parte in alcune caratteristiche positive (forza, conoscenza…) che riconosce in sé, le
separa da sé, le porta al massimo grado e le attribuisce ad un essere (Dio: onnisciente,
onnipotente) al quale si sottomette. Questo vuol dire che quando i loso studiano Dio, in realtà
non conoscono Dio, ma l’uomo. dio non è altro che la versione al massimo grado delle qualità
umane. Scopro come l’uomo è o come l’uomo vorrebbe essere: l’uomo è vivo vorrebbe essere
immortale, l’uomo è forte vorrebbe essere onnipotente. Dio è un prodotto culturale.

PROCESSO DI ALIENAZIONE
Questo processo di separazione delle caratteristiche è chiamato processo di alienazione.
L’uomo aliena da sé stesso le proprie caratteristiche e facendo questo l’uomo nisce con alienare
sé stesso. Non sono più qualcosa di integro, perdo la mia integrità. Alieno da me stesso le mie
caratteristiche, ma questo mi impoverisce e nisco per frantumarmi. L’uomo rinuncia a se stesso
in favore di Dio. Quindi l’uomo nisce per perdere la propria identità. Per Feuerbach la religione
è una forma di alienazione.

L’uomo deve cercare di ritrovarsi e risolvere la situazione per ricostruire la propria integrità e
ritrovare la propria identità.

Per prima cosa deve capire le cause di questa alienazione. Le cause sono due:

- senso del limite verso la natura, l’uomo si sente limitato. Sentimento di dipendenza nei
confronti del mondo, è condizionato dal suo essere uomo (dalla propria natura) e dalla natura.

- L’uomo sa di dipendere dalla natura, ma vorrebbe superare i suoi limiti. Per superarli attribuisce
caratteristiche illimitate a Dio

Dio e ettivamente non esiste, è una creazione dell’uomo. Feurbach approva l’ateismo. Se Dio
non esiste, l’uomo deve riappropriarsi delle proprie caratteristiche. Ma se si riappropriasse delle
sue caratteristiche originarie tornerebbe a voler superare i limiti e a cercare un dio. Quindi si deve
appropriare delle caratteristiche che attribuisce a Dio.

L’ateismo è un dovere morale, è giusto che l’uomo neghi dio altrimenti perde lui stesso. A questo
punto l’uomo può riappropriarsi delle sue caratteristiche che però sono “base”

Eliminare Dio non e solo una cosa razionale ma anche la cosa GIUSTA per liberare l’uomo, per
non perdere noi stessi. L’ATEISMO E’ UN DOVERE MORALE
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RAPPORTO TRA UOMO, MONDO E ALTRI UOMINI
L’uomo si rapporta con il mondo tramite i sensi (L’uomo è materia si rapporta con il corpo). Si può
rapportare anche attraverso le emozioni e la passione. Non interviene la ragione.

nel rapporto con un altro uomo:

l’uomo si rapporta con i sensi, le passioni, i desideri MA qualcosa cambia:

- se mi rapporto con il mondo non ho la certezza della sua esistenza ma il desiderio conferma
che il mondo esiste. Da origine a 2 emozioni: DOLORE e AMORE, se l’oggetto del mio
desiderio c’è o no= IO NON SO SE C’E’ INDIPENDENTEMENTE DA ME

- Se mi rapporto con gli altri ho la certezza che il mondo esista in maniera OGGETTIVA
(indipendentemente da me perché esiste sia per me sia per l’altra persona = ESISTENZA
INTERSOGGETTIVA DEL MONDO. Scopro le analogie e le di erenze con l’altro, scopro la mia
identità.

il desiderio mi da conferma dell’esistenza del mondo

il desiderio da ordine a due emozioni: amore o dolore.

quando io mi rapporto con una persona divento certo che il mondo esiste in maniera oggettiva:
capisco che gli oggetti hanno un’esistenza indipendentemente da me

tre livelli:

esistenza soggettiva

esistenza intersoggettiva

esistenza oggettiva

confrontandomi con l’altro io mi rispecchio in lui, scopro che ci sono analogie e di erenze, in
questo percorso scopro me stesso e la mia identità, prendo consapevolezza di me.

Questa conoscenza viene sotto l’aspetto:

- conoscitivo: consapevole di me che conosco

- emotivo: soggetto che prova emozioni quando mi rapporto

- morale: formo il concetto di BENE/MALE

la mia esperienza personale poggia su legame degli altri: la mia natura è una natura sociale, non
posso essere indipendente dagli altri, la mia indennità è fondata sul legame con loto.

L’uomo è per natura legato agli altri, appartenente ad una comunità.

Quando parla di uomo Feuerbach ha in mente l’intera società.

qualcosa ava avanti e continua a rigenerarsi, limiti che tendono all’in nto … si conoscerà tutto

la società nel suo complesso è onnisciente. Il potere dell’uomo aumenta nel corso delle
generazioni all’in nito

L’uomo è una sorta di divinità. L’umanità viene divinizzata

Una nuova religione che si fonda su un sentimento che il losofo chiama: lantropismo: senso di
appartenenza che ci lega agli altri. Io non posso essere tolto da questo legame perché non sarei
più uomo.

Quando parla di uomo intende il membro dell'umanità

risolvere il problema di Dio

• l'uomo é mortale ma l'umanità immortale

• l'uomo ha limitata conoscenza ma col tempo conoscerà, onniscienza

• il potere dell'uomo aumenta nelle generazioni no all onnipotenza

l’uomo è una SORTA DI DIVINITA’, una nuova religione incentrata sull’umanità

che si fonda sul sentimento che accomuna tutti gli uomini, IL FILANTROPISMO
l, lía - amiore, legame stretto

la percezione del legame con cui apparteniamo all’umanità (sentiamo perché siamo corpo)

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