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dell’individuo
Nell’ottocento ci sono molte tensioni e contraddizioni. Da un lato si ha l’idea dei restauratori di un
Europa equilibrata in cui le tensioni si risolvono con la diplomazia. Questo ideale va presto in
frantumi, molte guerre. Sul piano sociale ed economico abbiamo la rivoluzione industriale: si
a erma l’idea di progresso, una ducia nell’avvenire ma ci sono anche problemi sociali come
degrado, condizioni misere, lotta di classe.
Ci occuperemo di 4 pensatori:
- Ludwig Feuerbach
- Karl Marx
- Arthur Schopenhauer
- Soren Kierkegaard
Per tutti e 4 la loso a si caratterizza per la loso a della crisi dell’individuo, ma anche della
società. Le ri essioni di Schopenhauer e Kierkegaard sono fortemente pessimistiche. Marx è
pessimista perché critica la società, ma c’è la possibilità di cambiarla.
Positivismo:
è una corrente inaugurata da un losofo Francese. Si parla di tuto l’ambito del sapere che può
boh mi sono persa.
Le scienze possono raggiungere un sapere esatto e una conoscenza certa. Quando raggiungo
boh
Non c'è però solo pessimismo ma c'è anche una corrente di POSITIVISMO secondo cui tutte le
scienze sono esatte.
Positivismo= corrente inaugurata da Auguste Comte.
Filosofo tedesco, nasce nel 1804 e muore nel 72. Trascorre quasi tutta la vita in Baviera, gestisce
la fabbrica di porcellana della moglie. Si dedica alla loso a.
Per elaborare la sua loso a si confronta in modo critico con due pensieri: la religione cristiana e
la loso a di Hegel. Per lui per entrambi i casi si ha una priorità dell’astratto sul concreto.
Per Feuerbach invece è prioritario il concreto. Quindi se il cuore della loso a è l’uomo nella sua
concretezza, nella sua naturalità, nel suo essere parte del mondo naturale. Questa concezione
prende il nome di umanesimo naturalistico. Questa concezione può essere ricondotta
nell’ambito del materialismo
L’uomo parte in alcune caratteristiche positive (forza, conoscenza…) che riconosce in sé, le
separa da sé, le porta al massimo grado e le attribuisce ad un essere (Dio: onnisciente,
onnipotente) al quale si sottomette. Questo vuol dire che quando i loso studiano Dio, in realtà
non conoscono Dio, ma l’uomo. dio non è altro che la versione al massimo grado delle qualità
umane. Scopro come l’uomo è o come l’uomo vorrebbe essere: l’uomo è vivo vorrebbe essere
immortale, l’uomo è forte vorrebbe essere onnipotente. Dio è un prodotto culturale.
PROCESSO DI ALIENAZIONE
Questo processo di separazione delle caratteristiche è chiamato processo di alienazione.
L’uomo aliena da sé stesso le proprie caratteristiche e facendo questo l’uomo nisce con alienare
sé stesso. Non sono più qualcosa di integro, perdo la mia integrità. Alieno da me stesso le mie
caratteristiche, ma questo mi impoverisce e nisco per frantumarmi. L’uomo rinuncia a se stesso
in favore di Dio. Quindi l’uomo nisce per perdere la propria identità. Per Feuerbach la religione
è una forma di alienazione.
L’uomo deve cercare di ritrovarsi e risolvere la situazione per ricostruire la propria integrità e
ritrovare la propria identità.
Per prima cosa deve capire le cause di questa alienazione. Le cause sono due:
- senso del limite verso la natura, l’uomo si sente limitato. Sentimento di dipendenza nei
confronti del mondo, è condizionato dal suo essere uomo (dalla propria natura) e dalla natura.
- L’uomo sa di dipendere dalla natura, ma vorrebbe superare i suoi limiti. Per superarli attribuisce
caratteristiche illimitate a Dio
Dio e ettivamente non esiste, è una creazione dell’uomo. Feurbach approva l’ateismo. Se Dio
non esiste, l’uomo deve riappropriarsi delle proprie caratteristiche. Ma se si riappropriasse delle
sue caratteristiche originarie tornerebbe a voler superare i limiti e a cercare un dio. Quindi si deve
appropriare delle caratteristiche che attribuisce a Dio.
L’ateismo è un dovere morale, è giusto che l’uomo neghi dio altrimenti perde lui stesso. A questo
punto l’uomo può riappropriarsi delle sue caratteristiche che però sono “base”
Eliminare Dio non e solo una cosa razionale ma anche la cosa GIUSTA per liberare l’uomo, per
non perdere noi stessi. L’ATEISMO E’ UN DOVERE MORALE
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RAPPORTO TRA UOMO, MONDO E ALTRI UOMINI
L’uomo si rapporta con il mondo tramite i sensi (L’uomo è materia si rapporta con il corpo). Si può
rapportare anche attraverso le emozioni e la passione. Non interviene la ragione.
- se mi rapporto con il mondo non ho la certezza della sua esistenza ma il desiderio conferma
che il mondo esiste. Da origine a 2 emozioni: DOLORE e AMORE, se l’oggetto del mio
desiderio c’è o no= IO NON SO SE C’E’ INDIPENDENTEMENTE DA ME
- Se mi rapporto con gli altri ho la certezza che il mondo esista in maniera OGGETTIVA
(indipendentemente da me perché esiste sia per me sia per l’altra persona = ESISTENZA
INTERSOGGETTIVA DEL MONDO. Scopro le analogie e le di erenze con l’altro, scopro la mia
identità.
quando io mi rapporto con una persona divento certo che il mondo esiste in maniera oggettiva:
capisco che gli oggetti hanno un’esistenza indipendentemente da me
tre livelli:
esistenza soggettiva
esistenza intersoggettiva
esistenza oggettiva
confrontandomi con l’altro io mi rispecchio in lui, scopro che ci sono analogie e di erenze, in
questo percorso scopro me stesso e la mia identità, prendo consapevolezza di me.
la mia esperienza personale poggia su legame degli altri: la mia natura è una natura sociale, non
posso essere indipendente dagli altri, la mia indennità è fondata sul legame con loto.
qualcosa ava avanti e continua a rigenerarsi, limiti che tendono all’in nto … si conoscerà tutto
la società nel suo complesso è onnisciente. Il potere dell’uomo aumenta nel corso delle
generazioni all’in nito
Una nuova religione che si fonda su un sentimento che il losofo chiama: lantropismo: senso di
appartenenza che ci lega agli altri. Io non posso essere tolto da questo legame perché non sarei
più uomo.
che si fonda sul sentimento che accomuna tutti gli uomini, IL FILANTROPISMO
l, lía - amiore, legame stretto
la percezione del legame con cui apparteniamo all’umanità (sentiamo perché siamo corpo)
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