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Hegel

Vita
→ nasce nel 1770 a Stoccarda, segue corsi lo e teleologia all’università di Tubinga

→ amicizia con Schelling e Holderlin

Rivoluzione francese: entusiasmo e in uenza su pensiero di Hegel

→ erge albero della libertà (simbolo Rivoluzione)

→ oratore + acceso in difesa dei principi rivoluzionari della libertà e dell’uguaglianza

→ Napo vittorioso a Jena: Hegel scrive lettera in cui lo descrive anima del mondo (incarna

spirito universale) , individuo che concentrato in un punto abbraccia il mondo e lo domina.

→ personaggio cosmico storico= porta avanti la storia, agisce sempre x interesse

universale

→ Rivoluzione= levarsi superbo del sole, entusiasmo di spirito, compimento riconciliazione


divino e mondo (dopo aver aderito allo Stato prussiano)

→ ruolo di precettore in case private a Berna, poi in Germania e poi a Jena

→ collabora con Schelling a ‘Giornale critico della loso a’

→ 1808 direttore ginnasio di Norimberga, 1816 prof di loso a a Heidelberg,

1818 chiamato a Università di Berlino

Muore nel 1831.

Scritti
Scritti giovanili (1793-1800) → interesse religioso politico, opere di natura teologica:

- ‘Religione popolare e cristianesimo’


- ‘La vita di Gesù’
- ‘La positività della religione cristiana’
- ‘Lo spirito del cristianesimo e il suo destino’
- Primo abbozzo del sistema hegeliano: ‘Logica e meta sica’, ‘Filoso a della natura’, ‘Sistema
della moralità’
Primo scritto loso co = ‘Di erenza tra sistema loso co di Fichte e quello di Schelling’ (1801)

→ a favore di idealismo di Schelling (oggettivo e soggettivo allo stesso tempo)

‘ Fenomenologia dello spirito’ (1807) → prefazione: distacco dalla dottrina di Schelling

‘ Scienza della logica’ (1812, 1816)

‘Enciclopedia delle scienze loso che in compendio’ (1817, 1827, 1830)

→ ulteriore edizione pubblicata dagli allievi post morte Hegel: inclusione appunti dalle sue lezioni

‘Lineamenti di loso a del diritto’ (1821) → dedicato allo spirito oggettivo

→ esprime adesione a Stato prussiano e a principi conservatori della Restaurazione

Post morte → allievi raccolgono corsi di Berlino e li pubblicano

Il pensiero giovanile
Scritti giovanili Hegeliani vertono su rigenerazione morale e religiosa dell’uomo inteso come
fondamento di una possibile rinascita politica

→ descrizione religione del Nuovo testamento come una nuova legge fondata su amore e
comunanza dello spirito
→ annuncio di Cristo distante dai dogmi esteriori delle religioni positive e invita a riconoscere

nella vita interiore il ri esso della vita di Dio


Vera religione: distante da morale kantiana

→ Merito a kant x aver ricondotto religione a morale razionale

→ Gli rimprovera di aver introdotto dualismo tra inclinazione naturale dell’uomo e dovere

razionale mai realizzato

Distanza da religione ebraica in cui si ha scissione tra popolo eletto, natura e gli altri uomini

H: esigenza della conciliazione che vede realizzata nella bella eticità della cultura greca

→ cultura greca= armonia tra uomini, divinità e natura

Tesi di fondo del sistema hegeliano:

1) risoluzione del nito nell’in nito

2) Identità tra ragione e realtà

3) Funzione giusti catrice della loso a

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1) Risoluzione del nito e dell’in nito
Realtà= organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è parte o manifestazione

→ coincide con l’assoluto e l’in nito perchè non ha nulla al di fuori di sé

→ i vari enti del mondo (manifestazioni dell’in nito) coincidono con il nito

→ il nito non esiste, è solo una manifestazione parziale dell’in nito


→ esiste solo nell’in nito e in virtù di esso

Finito non ha realtà ma è puramente ideale → è astratto

→ entità della realtà nite= momenti particolari della totalità (in nito, assoluto)

→ prendendo i momenti particolari isolati dal resto della totalità non hanno signi cato, non

ci dicono niente della totalità → sono astratti

→ x capire signi cato di un momento particolare si deve reimmergere nella totalità


→ signi cato momento sta nella reimmersione, non nell’astrazione

Il nito in quanto reale non è tale ma è lo stesso in nito

→ Hegelismo = monismo panteistico: vede nel mondo ( nito) manifestazione di Dio (in nito)

→ diverso da Spinozismo perchè x Spinoza: assoluto = sostanza statica = natura;

x Hegel: assoluto= soggetto spirituale in divenire, tutto ciò che esiste è una tappa
→ realtà = soggetto: non è immutabile e data, ma è processo di auto produzione che solo

alla ne (con lo spirito e le sue attività + alte) si rivela per ciò che è

Assoluto= risultato che solo alla ne è ciò che è in verità

2) Ragione e realtà

Soggetto spirituale in nito alla base della realtà = idea o ragione (esprimono identità di ragione e

realtà)

‘Ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale’

- razionalità è la forma di ciò che esiste, ragione governa il mondo e lo costituisce

- realtà è il dispiegarsi di una struttura razionale (idea o ragione) che si manifesta

inconsapevolmente nella natura e consapevolmente nell’uomo

Dottrina si con gura come ‘panlogismo’ ( pan+logos → tutto è ragione)

→ ragione cosmica: ci fa dire sempre che tutto ha una sua ragion d’essere
→ no di erenza tra essere e dover essere: ‘Se ciò che c’è è perchè doveva esserci’

→ tutto ha una razionalità logica, annullamento del dover essere pk si identi ca con l’essere

Mondo da qualsiasi pov è rete di connessioni necessarie e passaggi obbligati che costituiscono

articolazione vivente dell’unica idea o ragione

→ realtà = totalità processuale caratterizzata da necessità e formata da gradi o momenti che

rappresentano il risultato del precedente e il presupposto del seguente

3) Funzione della loso a

Filoso a= apice dell’autocomprensione dell’assoluto


- si materializza → è spirito oggettivo

Razionalità assoluta → si manifesta attraverso arte, religione loso a

→ Filoso a tramite cui arriva alla totale comprensione perchè non ha bisogno di sensi

→ la loso a concettualizza → è una realtà concettualizzata

→ rende concetto ciò che noi vediamo oggetto


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Farsi dinamico dell’assoluto → tre momenti dell’idea: 1) tesi, 2) antitesi, 3) sintesi

1) idea in sé per sè/ pura : idea considerata in se stesse a prescindere dalla sua realizzazione
nella natura.

→ assimilabile a Dio prima della creazione della natura e di uno spirito nito, ossatura logico

razionale della realtà

2) Idea fuori di sé/ idea nel suo esser altro: natura, alienazione dell’idea in realtà spazio

temporali.

3) Idea che ritorna in sé / spirito: dopo essersi fatta natura l’idea ritorna dentro di sé.

Triade dialettica → realtà è assoluto dialettico:

= legge del divenire dell’assoluto (immanente)

= legge della maturazione della consapevolezza dell’assoluto (gnoseologica)

→ crescita sica e spirituale

→ intesa in senso ideale: sintesi ha come condizione la natura (antitesi) e come presupposto

l’idea pura (tesi)

Ai momenti strutturali corrispondono tre sezioni in cui si divide sapere loso co:

1) Logica (scienza dell’idea in se per sé): idea considerata nel suo essere implicito e nel suo
graduale esplicarsi a prescindere da realizzazione in natura.

2) Filoso a della natura: scienza dell’idea nel suo alienarsi da sé

3) Filoso a dello spirito: scienza dell’idea che dall’alienamento ritorna in sé

La dialettica
Assoluto per Hegel è il divenire.

→ dialettica è la legge che regola il divenire, è legge ontologica di sviluppo della realtà e legge

logica di comprensione della realtà.

Tre momenti del pensiero:

1) momento astratto o intellettuale/ Tesi, a ermazione

2) momento dialettico o negativo razionale/ Antitesi, negazione

3) momento speculativo o positivo razionale/ Sintesi, uni cazione

1. Momento astratto o intellettuale: concepire l’esistente sottoforma di una molteplicità di


determinazioni statiche e separate le une dalle altre.

→ pensiero si ferma alle determinazioni rigide della realtà

2. Momento dialettico o negativo razionale: mostra come le determinazioni del momento

astratto esigano di essere messe in movimento e quindi relazionate con altre determinazioni.

→ ogni a ermazione sottintende una negazione quindi è indispensabile mettere in rapporto

le determinazioni con quelle opposte.

3. Momento speculativo o positivo razionale: supera negazione del dialettico e della

contraddizione tra tesi e antitesi → momento di risoluzione, arricchimento e consapevolezza.

Sintesi è una ria ermazione potenziata della tesi ottenuta tramite negazione dell’antitesi.

→ è Aifhenburg; esprime idea di superamento che toglie l’opposizione tra tesi e antitesi e

conserva la verità della tesi, dell’antitesi e della loro lotta.

→ porta ciò che c’è di vero in tesi e antitesi a una migliore e + alta espressione.

Dalla distinzione nei tre momenti si può dedurre contrapposizione intelletto-ragione:

- Intelletto = modo di pensare statico che considera gli enti nella loro reciproca esclusione, si
attiene ai principi di identità e non contraddizione, è l’organo del nito.

- Ragione = modo di pensare dinamico, coglie la concretezza del reale, organo dell’in nito.

→ è dialettica : nega determinazioni astratte dell’intelletto e le mette in relazione con quelle

opposte.

→ è speculativa: coglie l’unità degli opposti realizzando la sintesi.

Dialettica illustra principio fondamentale della loso a di H: risoluzione del nito nell’in nito:

→ mostra come ogni nito non può esistere in se stesso ma solo grazie ai rapporti.

→ esprime processo tramite cui le determinazioni nite della realtà perdono la loro rigidezza e

diventano momenti di un’idea unica e in nita.

Negativo x Hegel: sussiste come momento del farsi del positivo.

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Pensare dialetticamente= pensare realtà come una totalità processuale,

Sembra ogni sintesi rappresenti la tesi di un’altra antitesi ma Hegel sostiene che questo
porterebbe alla ‘cattiva in nità’= processo che toglierebbe allo spirito il suo possesso pieno di
sé.

→ H opta per dialettica a sintesi nale e chiusa che ha un punto di arrivo:

- Gradi intermedi dialettica: rappresentazione a spirale

- visione nale: rappresentazione circolo chiuso che da ne al progresso dello spirito

Di erenza con la loso a tradizionale:

Filo trad → esclude contraddizione dalla realtà e ragione

Hegel → contraddizione= molla grazie a cui la realtà si sviluppa, proprietà del nito è

l’autocontraddirsi sollecitando la propria risoluzione nell’in nito.

Di erenza Hegel con altre ideologie:

1. Illuminismo: presuppone che la realtà non fosse razionale perchè legittimavano giudizio
intellettuale sulla storia dimenticando che (secondo Hegel) la vera ragione è quella che
prende corpo nella storia.

→ ragione illluministi esprime solo esigenze e aspirazioni degli individui: ‘intelletto astratto’

che pretende di stabilire come le cose dovrebbero essere

2. Kant: aveva voluto costruire loso a del nito di cui faceva parte antitesi tra essere e dover
essere, tra realtà e ragione.

→ idee della ragione x K: ideali che spingevano alla ricerca di una compiutezza
irraggiungibile.

Campo morale: volontà non coincide con ragione; santità = termine inattendibile di un in nito

processo. → l’essere non si adegua mai al dover essere.

3. Romantici:

- H contesta primato sentimento, arte e fede perchè Assoluto è oggetto della loso a che è

un sapere mediato e razionale.

- H contesta atteggiamento individualista. Intellettuale dovrebbe tenere d’occhio il corso del

mondo.

Hegel è partecipe del Romanticismo: condivisione tema dell’in nito anche se sostiene che

gli si acceda speculativamente.

4. Fichte:

-considera l’oggetto solo come un ostacolo esterno all’io non assimilando adeguatamente

l’oggetto al soggetto.

-considera l’in nito una meta ideale dell’io nito. → ‘falso o cattivo in nito’ : non supera il

nito perchè lo fa risorgere continuamente, esprime solo esigenza astratta del superamento.

→ Filoso a di Fichte incapace di attingere coincidenza tra nito e in nito che è la sostanza

dell’idealismo.

La fenomenologia dello spirito


Fenomenologia= scienza di ciò che appare → apparire dello spirito a sé stesso, arrivo dello
spirito alla consapevolezza di essere tutta la realtà.

Risoluzione del nito nell’in nito illustrato in due modi diversi:

1. **Prospettiva diacronica: descrizione del percorso che lo spirito ha dovuto seguire per
riconoscersi nella sua in nità attraverso le manifestazioni nite. (Fenomenologia dello spirito)

2. Prospettiva sincronica: prende in considerazione l’eterna coesistenza del reale dei tre
momenti del logos, natura e spirito. (Enciclopedia delle scienze loso che in compendio )

** prospettiva diacronica fa parte della realtà → fa parte della loso a dello spirito

→ Hegel ripresenta la fenomenologia dello spirito nell’Enciclopedia.

→ Fenomenologia: vicende del principio hegeliano dell’in nito nelle sue prime apparizioni,

descrive progressivo a ermarsi e conoscersi dello spirito attraverso una serie di FIGURE

(= tappe ideali che hanno trovato un’esempli cazione tipica nel corso della storia)

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Fenomenologia = storia romanzata della coscienza che esce dall’individualità, raggiunge
l’universalità e si riconosce come ragione che è realtà e realtà che è ragione.

→ ciclo riassunto in ‘coscienza infelice’ (non sa di essere la realtà quindi si trova divisa in

opposizioni da cui è dilaniata e da cui esce solo arrivando alla coscienza di essere tutto.)

Fenomenologia prepara e introduce il singolo alla loso a.

Fenomenologia è divisa in due parti :

1) Tre momenti della coscienza (tesi), autocoscienza (antitesi), ragione (sintesi)

→ coscienza: attenzione verso l’oggetto, autocoscienza: attenzione verso il soggetto,

ragione: riconosce unità oggetto e soggetto sintetizzando coscienza e autocoscienza.

2) Tre sezioni dello spirito, della religione e del saper assoluto.

La coscienza = ciò che si rapporta a un oggetto (qualcosa di esterno)

→ si articola in:

1- certezza sensibile
2- percezione

3- intelletto

1- Certezza sensibile = forma di conoscenza + astratta e indeterminata

- rende certi di una indeterminata e generica cosa singola (questo albero) e non di un oggetto

in quanto tale.

- sente l’oggetto nella sua unicità e immediatezza → ine abile

- attinge a un generico ‘questo’: nulla di determinato.

→ il ‘questo’ non dipende dalla cosa ma dall’io che la considera: l’oggetto che è

‘qui e ora’ e ‘per me’ è una certa cosa, in un altro luogo e per un altro soggetto sarà un’altra

cosa. → certezza sensibile è la certezza di un io universale e generico.

2- Percezione= passaggio dal sapere immediato al sapere mediato:

- esplicita distinzione tra soggetto che percepisce e oggetto percepito (implicito nella certezza)

→ generico ‘questo’ diventa la ‘cosa’ percepita dall’io come molteplicità di proprietà

→ oggetti = insieme di proprietà che la coscienza uni ca o colleziona → oggetto non può

essere percepito come uno se l’io non riconosce che l’unicità dell’oggetto è posta da
lui stesso.

- risoluzione dell’oggetto interamente nel soggetto

3- Intelletto= capacità di cogliere gli oggetti come fenomeni (risultati di una forza che agisce

sul soggetto secondo una determinata legge).

→ essenza vera dell’oggetto (ripresa da Kant) non si coglie tramite l’intelletto

→ siccome il fenomeno è solo nella coscienza e ciò che sta al di là è nulla o qualcosa per la

coscienza, essa ha risolto l’intero oggetto in se stessa.

- io si rende conto che le percezioni non sono possibili senza il soggetto cosciente

→ intelletto rende possibile l’esistenza degli oggetti e diventa autocoscienza.

L’autocoscienza
→ attenzione si sposta all’attività concreta dell’io considerato nei suoi rapporti con gli altri.

Servitù e signoria

L’uomo è autocoscienza solo se riesce a farsi riconoscere da almeno un’altra autocoscienza.

→ uomo ha costitutivamente bisogno del altri uomini.

Riconoscimento può passare solo attraverso momento di lotta e di s da (con itto tra autocosc):

→ ogni autocoscienza deve essere pronta anche a rischiare la vita

Con itto si conclude con il subordinarsi delle autocoscienze nel rapporto servo-signore:

- signore: colui che ha messo a rischio la sua vita x ottenere l’indipendenza → vittorioso

- servo: ha preferito perdere l’indipendenza per non rischiare la vita → schiavitù

Dinamica del rapporto servo signore è destinato a un inversione di ruoli:

- signore: inizialmente indipendente si limita a godere del lavoro dei servi dipendendo da loro

- servo: inizialmente dipendente si rende indipendente.

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Acquisizione dell’indipendenza da parte del servo avviene in tre momenti:

1. Paura della morte: schiavo è tale perchè si è arreso davanti alla possibilità della morte.

2. Servizio: coscienza si autodisciplina e impara a vincere gli impulsi naturali

3. Lavoro: il servo lavorando imprime alle cose una forma dando luogo a opera che rimane e
che ha una sua indipendenza o autonomia.

→ opera prodotta è il ri esso dell’indipendenza e autonomia del servo rispetto agli oggetti.

Stoicismo e scetticismo
Stoicismo: visione che celebra autosu cienza e libertà del saggio nei confronti di ciò che lo
circonda. Nello stoicismo autocoscienza pretende di svincolarsi dai condizionamento della
realtà raggiungendo solo un’astratta libertà interiore perchè quei condizionamenti permangono.

Scetticismo: pretesa di mettere tra parentesi il mondo esterno da cui lo stoico si sente
indipendente. Visione del mondo che sospende assenso su tutto ciò che è ritenuto vero e reale.

→ atteggiamento negativo verso l’alterità da luogo a contraddizione:

Scissione tra coscienza che vorrebbe innalzarsi al di sopra dell’accidentalità mentre essa

dipende da quegli aspetti inessenziali della vita.

Hegel usa contro lo scetticismo il fatto che esso si contraddice: dichiara da un lato che tutto è
vano e dall’altro pretende di dire qualcosa di vero e reale.

La coscienza infelice
Riassume l’intero ciclo della fenomenologia dello spirito.

→ è la coscienza che non sa di essere tutta la realtà e per questo si ritrova dilaniata

internamente dall’opposizione tra nito e in nito a cui essa aspira.

Scettico hegeliano: non crede in nulla e nega la consistenza alla vita ma in realtà è religioso

→ basa sulla nullità della l’in nità e la trascendenza di Dio

Opposizione tra uomo e Dio e nito e in nito provoca una lacerazione che genera infelicità.

Ebraismo
La realtà vera è lontana dalla coscienza individuale e assume le sembianze di un Dio
trascendente padrone della vita e della morte, un signore inaccessibile di cui l’uomo è
dipendente.

Cristianesimo medievale
Dio considerato sottoforma di una realtà e ettuale.

→ concepire Dio come una presenza particolare è destinata a fallimento;

dimostrazione del fallimento sono le crociate in cui la ricerca di Dio si conclude con il trovare

un sepolcro vuoto.

La coscienza continua ad essere infelice e Dio continua a con gurarsi come un ‘irraggiungibile al
di là che sfugge’.

Manifestazioni dell’infelicità cristiano medievale:

- devozione : pensiero a sfondo sentimentale e religioso che non si è ancora elevato al concetto.

(concetto= coscienza dell’unità tra nito e in nito)

- fare: momento in cui la coscienza cerca di esprimersi nell’appetito, desiderio e lavoro.

→ coscienza cristiana avverte frutto del proprio lavoro, le proprie forze e le proprie capacità

come doni di Dio → continua a sostenere che ad agire sia solo Dio.

- morti cazione di sé: completa negazione dell’io a favore di Dio


→ uomo acquista personalità ‘che non riesce se non a covare se stessa’

Il punto più basso della coscienza è destinato a trapassare dialetticamente al punto più alto
quando la coscienza si rende conto di essere lei stessa Dio
→ passaggio alla ragione.

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La loso a dello spirito

E’ lo studio dell’idea che dopo essersi estraniata da sé sparisce come natura per farsi
soggettività (autocreazione) e libertà (autoproduzione).

Sviluppo dello spirito avviene in tre momenti:

1. Spirito soggettivo: spirito individuale nell’insieme delle sue facoltà.

2. Spirito oggettivo: spirito sovra individuale.

3. Spirito assoluto: spirito che conosce se stesso nell’arte, religione e loso a.

!!! Spirito procede per gradi diversamente dalla natura (gradi uno accanto all’altro) perchè in esso

ciascun grado è compreso e risolto nel grado superiore che a sua volta è già presente nel
grado inferiore.

1) Spirito soggettivo = spirito individuale considerato nel suo progressivo emergere dalla
natura.

E’ diviso in tre parti:

- Antropologia : studio dello spirito come anima (= fase nascente della vita, rappresenta il

dormiveglia dello spirito).

Anima articolata in naturale, senziente, reale.

Anima è il complesso di legami tra spirito e natura che nell’uomo si manifesta come carattere

e le varie disposizioni connesse alle diverse età della vita e allo sviluppo:

→ infanzia (tesi): individuo in armonia con il mondo

→ giovinezza (antitesi): individuo entra in contrasto con l’ambiente circostante

→ maturità (sintesi): l’individuo si riconcilia col mondo

→ vecchiaia: riconciliazione che trapassa nell’inattività dell’abitudine

- Fenomenologia: studia lo spirito in quanto coscienza, autocoscienza e ragione.

- Psicologia: studia lo spirito nelle sue manifestazioni universali:

→ conoscere teoretico= insieme di determinazioni che costituiscono il processo attraverso

cui la ragione trova se stessa.

→ attività pratica: unità delle manifestazioni attraverso cui lo spirito diviene libero.

→ volere libero: volontà di libertà essenziale e costitutiva dello spirito.

2) Spirito oggettivo= spirito si manifesta in istituzioni sociali concrete, in determinazioni sovra


individuali che Hegel raccoglie sotto il concetto di diritto in senso lato.

E’ diviso in tre momenti:

- Diritto astratto: insieme di leggi che servono a stabilire la libertà di ogni individuo,

manifestazione esterna della libertà delle persone

→ passa per una triade:

1. Proprietà: primo compimento di libertà in una ‘cosa esterna’ che diventa ‘proprietà’

2. Contratto: nega libertà arbitraria in quanto la proprietà diviene tale in virtù del reciproco

riconoscimento tra le persone.

3. Il torto e la pena: esistenza del diritto rende possibile l’esistenza del torto. Il torto

richiede una pena che è un ripristino di un diritto violato.

→ pena= ria ermazione potenziata del diritto, deve avere un valore educativo, non solo

punitivo. → sancisce passaggio a libertà interna e quindi alla sfera della moralità.

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- Moralità: sfera della volontà soggettiva che si manifesta nell’azione

→ passa per una triade:

1. Proponimento

2. Intenzione

3. Realizzazione (bene e male)

Dominio della moralità= separazione tra soggettività che deve realizzare il bene e il bene

che deve essere realizzato → contraddizione tra essere e dover essere tipica della

morale kantiana:

H critica la moralità di Kant perché astratta: concepisce il bene come un’intenzione

che potrebbe non realizzarsi mai e potrebbe tramutarsi anche nel male peggiore.

- Eticità: si risolve la separazione tra soggettività e bene che si ha nella moralità.

→ il bene si attua concretamente e diviene esistente nelle forme istituzionali:

1. Famiglia

2. Società civile
3. Stato

‘Ethos’ deriva da ‘costume’ → sottolinea che ogni individuo nascendo si trova in un

orizzonte storico culturale che orienterà le sue scelte.

→ coscienza individuale non opera in modo autonomo

→ il bene è concreto e determinato

Ethos presente nella ‘bella eticità greca’: vita dell’individuo legata alla polis ma unità

individuo- comunità vissuta in modo ingenuo.

Eticità greca spezzata nella modernità in cui è subentrato l’individualismo liberale

borghese. → ha del positivo (abbandono ingenuità) e del negativo (opera dell’intelletto

astratto che introduce opposizioni e scissioni)

→ Hegel propone ‘eticità dei moderni’: recupero unità di individuo nella forma della

consapevolezza che la moralità soggettiva va ‘ricompresa’ nelle esigenze essenziali.

Eticità: sintesi tra diritto astratto e moralità → superamento spaccatura tra interiorità ed

esteriorità, supera le unilateralità del diritto e della morale.

Coscienza individuale si conforma all’eticità costituita: regole delle istituzioni sociali =

contenuti del suo comportamento.

→ rifugiarsi in purezza dell’interiorità è una colpa ma in situazioni particolari lecita.

‘Razionale’ è la realtà e ettiva (contribuisce all’incremento della libertà)

→ in presenza di una realtà non soddisfacente individuo ha due possibilità:

- Attesa di una nuova eticità

- Rifugio nella pura interiorità

1. Famiglia: primo momento dell’eticità fondata sull’amore e sulla ducia.

→ matrimonio (tesi): oggettiva l’unione

→ patrimonio (antitesi)

→ educazione dei gli (sintesi): gli diventano autonomi e creano altre famiglie aventi

ognuna interessi propri.

2. Società civile: insieme dei nuclei familiari, luogo degli interessi individuali

(Diverso dalla famiglia in cui si hanno interessi comuni) → è l’antitesi

E’ la sfera economico-sociale e giuridico amministrativa del ‘vivere insieme’, è luogo di

scontro e di incontro → interessi diversi si trovano a dover coesistere.

→ sistema dei bisogni : individui dovendo soddisfare le necessità mediante la divisione

del lavoro creano diverse classi; classe sostanziale degli agricoltori, classe formale

degli artigiani, fabbricanti e commercianti e classe universale dei pubblici funzionari.

→ amministrazione della giustizia : sfera delle leggi e la loro tutela giuridica, è il diritto

pubblico.

→ polizia e corporazioni: provvedono alla sicurezza sociale. Attuano unità tra volontà

del singolo e quella della categoria lavorativa a cui il singolo appartiene. E’ il

momento dell’universalità statale.

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