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2) empiristi inglesi → meta sica= scienza limitativa e negativa, autocritica della ragione
3) punto di vista critico si chiarisce come punto di vista trascendentale (validità conoscenza
4) punto di vista critico esteso a tutti gli ambiti della vita umana
‘La forma e i principi del mondo sensibile e intelligibile’ (1770) → svolta pensiero loso co:
fenomeno (= cosa come appare al soggetto che la conosce, ciò che si mostra)
noumeno (= la cosa così com’è, nella sua natura intelligibile, ciò che sta dietro il fenomeno e
→ materia = oggetto della sensazione, dati contenuti nella conoscenza, traduzione stimoli
→ forma = legge che ordina la materia sensibile, costituita da spazio e tempo, presupposti
dalla sensibilità. Spazio e tempo sono intuizioni pure perché precedono conoscenza
sensibile e sono indipendenti da essa. Sono condizioni soggettive necessarie per ordinare
dati sensibili.
→ nel 1770 Kant crede che abbia possibilità di conoscere le cose ‘uti sunt’ (= noumeni, come
sono nel loro ordine intelligibile) nell’ambito di una serie di limiti.
Nella conoscenza sensibile:
→ percepisce cose ‘uti apparent’ (=fenomeni, come appaiono le cose)
Criticismo :
- definito anche da rivoluzione scientifica e crisi progressiva delle metafisiche tradizionali
- si interroga su fondamenti del sapere (critica della ragion pura), della morale (critica della ragion
pratica) e dell’esperienza estetica e sentimentale (critica del giudizio)
→ Kantismo = prosecuzione indirizzo critico dell’empirismo partito dall’Illuminismo
→ K diverso da empirismo perché rifiuta esiti scettici e spinge più a fondo analisi critica
sforzandosi di fissare condizioni possibilità e limiti validità.
→ K diverso da Illuminismo perché Kant porta a davanti a tribunale della ragione la ragione
stessa, e non solo l’intero mondo dell’uomo (Illuminismo).
→ Kant = figlio Illuminismo pk pensa che confini della ragione possano essere tracciati solo
dalla ragione stessa. Limiti della ragione coincidono con limiti dell’uomo.
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3 domande fondamentali:
1) Com’è possibile la matematica come scienza?
2) Com’è possibile la fisica come scienza?
3) E’ possibile la metafisica come scienza?
→ Per mate e fisica vuole giustificare una situazione di fatto chiarendo condizioni che le rendono
possibili, per metafisica vuole scoprire ‘se’ esistono condizioni che possono fare in modo di
considerarla scienza.
Errore di Hume: non cogliere differenza tra giudizi sintetici (=esprimono collegamento tra due fatti)
e principio di causalità (=giudizio sintetico a priori).
Kant connette concetto di ‘trascendentale’ a quello di ‘forma a priori’ (esprime condizione che
rende possibile conoscenza della realtà fenomenica).
→ trascendentale = conoscenza che si occupa della possibilità ‘a priori’ di conoscere gli oggetti
→ ≠ elementi a priori perché è lo studio filosofico di essi
→ discipline filosofiche relative a forme a priori sono trascendentali.
‘Critica della ragion pura’ significa ‘esame critico generale della validità e dei limiti che la ragione
umana possiede in virtù dei suoi elementi a priori’ → analisi possibilità conoscitive dell’uomo
→ Ragione= oggetto e soggetto dell’indagine; ciò che viene reso argomento della critica e ciò che
mette in atto la critica.
*Estetica trascendentale
Kant studia sensibilità e le sue forme a priori;
→ sensibilità:
- ricettiva; accoglie i contenuti per intuizione dalla realtà esterna o dall’esperienza interna
- attiva; organizza materiale delle sensazioni tramite lo spazio e il tempo (forme a priori sensib.)
→ Spazio= forma del senso esterno, rappresentazione a priori necessaria che fonda le intuizioni
esterne e del disporsi delle cose l’una accanto all’altra.
→ Tempo= forma del senso interno, rappresentazione a priori che fonda i nostri stati interni e della
loro disposizione l’uno dopo l’altro
→ forma del senso esterno perché solo tramite senso interno ci giungono i dati del senso est.
= maniera universale attraverso cui percepiamo tutti gli oggetti
→ Ogni cosa non è nello spazio, ma ogni cosa è nel tempo.
Spazio e tempo = quadri mentali a priori in cui connettiamo dati fenomenici;
- ideali o soggettivi rispetto alle cose in se stesse
- reali e oggettivi rispetto all’esperienza
→ idealità trascendentale e realtà empirica dello spazio e del tempo
**Logica trascendentale
= seconda parte della dottrina degli elementi;
Logica che ha come oggetto di indagine l’origine, l’estensione e la validità oggettiva delle
conoscenze a priori proprie dell’intelletto (‘analitica trascendentale’) e della ragione (‘dialettica
trascendentale
1)Analitica trascendentale
I concetti → operazioni attive che ordinano, unificano diverse rappresentazioni sotto una comune
→ possono essere: - empirici (costruiti con materiale ricavato dall’esperienza)
- puri (contenuti a priori nell’intelletto)
Concetti puri si identificano con le categorie → funzioni unificatrici dell’intelletto, predicati primi
↓ (= caselle in cui rientrano tutti i predicati possibili)
Ari (valore ontologico e gnoseologico) ≠ Kant (valore gnoseologico- trascendentale, non
valgono per la cosa in sé, ma solo per il fenomeno)
→ Kant rimprovera Ari di aver rinvenuto le categorie in modo casuale
→ il suo inventario segue la base del ‘filo conduttore’:
Siccome pensare è giudicare (= attribuire predicato a un soggetto) ci saranno tante
categorie quante sono le modalità di giudizio.
→ raggruppamento giudizi secondo quantità, qualità, relazione e modalità, per ogni tipo di
giudizio c’è un tipo di categoria:
- Deduzione trascendentale
(=problema della giustificazione della validità e dell’uso delle categorie)
→ deduzione usata in senso giuridico forense; vuole dimostrare legittimità di diritto di una
pretesa di fatto, riguarda il diritto e non il fatto.
→ giustifica legittimità e limiti dell’uso delle categorie, determina diritto ragione a usarle
↓
Problema: cosa ci garantisce, di diritto, che la natura, in quanto oggetto non creato dall’intelletto,
obbedirà alle categorie (create dall’intelletto)?
→ non si pone per spazio e tempo perché oggetti appaiono all’uomo solo mediante queste forme
Giustificazione:
1) unificazione del molteplice deriva da un’attività sintetica compiuta dall’intelletto
2) suprema unità (principio in base al quale si realizza l’unificazione) fondatrice della
conoscenza = identica struttura mentale che accomuna tutti gli uomini (***IO PENSO),
autocoscienza. ‘L’io penso deve poter accompagnare tutte le mie rappresentazioni’
3) attività dell’io penso si attua tramite i giudizi (modi concreti con cui viene pensato il molteplice)
4) giudizi si basano sulle categorie (maniere di agire dell’io penso)
5) oggetti non possono venir pensati senza venire categorizzati
↓
siccome tutti i pensieri presuppongono l’io penso e questo pensa tramite le categorie, tutti
gli oggetti pensati presuppongono le categorie.
***Io penso= principio supremo della conoscenza umana, ciò a cui deve sottostare ogni realtà
per entrare nel campo dell’esperienza e divenire un oggetto per noi, ciò che rende possibile
oggettività (universalità e necessità) del sapere.
→ Kant critica:
- io creatore in quanto io penso è finito e ordina una realtà preesistente
- io sono di Cartesio (indubitabile)
- idealismo dogmatico secondo cui cose esterne = semplici idee
Schemi trascendentali
= dimostra come la l’intelletto condizioni la realtà fenomenica tramite le categorie in concreto
→ ‘Se la sensibilità e l’intelletto sono due facoltà eterogenee, qual è l’elemento mediatore che fa
sì che l’intelletto possa applicare alle intuizioni i propri concetti a priori?’/ ‘ Se le categorie non
sono dati ma concetti puri per quale ragione esse dovrebbero valere per le cose?’
↓
L’intelletto non può agire direttamente sugli oggetti della sensibilità, quindi lo fa
indirettamente tramite il tempo
→ il tempo, condizionato dall’intelletto, condiziona gli oggetti, quindi l’intelletto condizionerà
anche gli oggetti.
→ avviene attraverso l’immaginazione produttiva
(produce schemi** temporali che corrispondono ognuno a una delle categorie)
‘Schema’= rappresentazione intuitiva di un concetto, diverso dall’immagine in quanto una regola in
base alla quale la mia immaginazione è in grado di delineare la figura generale di cane senza
raffigurazioni offerte dall’esperienza.
→ figura generale = schema trascendentale
↓
Regole attraverso cui l’intelletto condiziona il tempo in conformità dei concetti a priori;
Materiale sensibilità ordinato non secondo le forme, ma secondo prefigurazione di esse nel tempo;
Categorie calate nel tempo:
1) x le categorie di relazione → schema di sostanza è la permanenza nel tempo
→ schema di causa-effetto è la successione irreversibile nel tempo
→ schema di azione reciproca è la simultaneità nel tempo
2) x le categorie di modalità → schema di possibilità è l’esistenza in un tempo qualsiasi
→ schema realtà è l’esistenza in un determinato tempo
→ scema necessità è l’esistenza in ogni tempo
3) x le categorie di quantità → schema complessivo=successiva addizione degli omogenei nel
tempo
4) x le categorie di qualità → schema complessivo = ‘cosalità’ (presenza, assenza, intensità dei
fenomeni nel tempo)
Kant NON riduce realtà al fenomeno perché dice ‘se c’è un per noi, deve per forza esserci un per
sé’ → noumeno non può divenire oggetto di esperienza:
- in senso positivo ; noumeno = oggetto di un’intuizione non sensibile (conoscenza a noi
preclusa che potrebbe essere propria di un intelletto dotato di intuizione intellettuale =
intuito delle cose che coincide con la creazione delle stesse)
- in senso negativo; noumeno = concetto di una cosa in sé, non può mai entrare in rapporto
con noi → concetto limite che serve a ricordarci che ciò che è dato nell’intuizione spazio
tempo non è la realtà
→ paragone conoscenza scientifica a terraferma di un’isola;
desiderio di varcare soglie esperienza = smanie di navigante attratto dalla scoperta di nuove
terre ma destinato a vagare per i flutti