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Illuminismo

L’illuminismo è quel movimento loso co che si sviluppa in Europa nel 1700. L’illuminismo è un fenomeno loso co che interesso
svariati paesi europei, e che però raggiunse l’apice in Francia. L’illuminismo francese è senza dubbio il più famoso tra tutti gli illuminismi..
L’illuminismo è l’uscita dell’uomo  dallo stato di minorità in cui si è messo. Come fa l’uomo a uscire da questo stato? Attraverso l’utilizzo
della ragione. il libricino, che de niamo Pamphlet, intitolato “Che cos’è l’illuminismo?”, dove Immanuel Kant dà la spiegazione di questo
movimento loso co. l’illuminismo è l’uscita della mente dell’uomo delle tenebre in cui da solo si è cacciato, corrisponde al
raggiungimento della maggiore età per la ragione.  Kant dirà che l’uomo deve avere il coraggio di servirsi della sua propria intelligenza,
“sapere aude” (osa esser saggio),. L’illuminismo è quindi la loso a che esalta la ragione come strumento di comprensione per il mondo.
gli illuministi nascono nel periodo dell’assolutismo monarchico. Gli argomenti saranno prettamente di natura giuridica e politica,
soprattutto nell’illuminismo francese. Avremo poi argomenti di natura pedagogica, gli illuministi si occuperanno molto dell'educazione
dei fanciulli, in Francia. In Germania l’illuminismo avrà argomenti di natura più loso ca, poiché si occuperà di gnoseologia, quindi andrà
a indagare i meccanismi della conoscenza. Autori come Rousseau, Montesquieu, Diderot, discuteranno proprio su concetti come libertà,
uguaglianza, partecipazione, volontà generale, democrazia. La creazione più originale dell’illuminismo francese è l'encyclopédie.
L’encyclopédie è un’opera a fascicoli che ha come sottotitolo “dizionario ragionato delle arti e delle scienze e dei mestieri”. pubblicazione
che va avanti per almeno 7/8 anni. I fascicoli si chiamavano tavole e c’erano anche le illustrazioni.  i più grandi loso illuministi francesi:
Voltaire, Diderot, D'alembert, Rousseau. per capire che cos’è la legge, o il diritto per gli illuministi noi abbiamo le tavole. nell’encyclopédie
non esiste la distinzione tra arti Teoretiche e arti Poieutiche/pratiche. Con Gli illuministi viene meno la distinzione tra lavoro pratico e
lavoro mentale. l’illuminismo è la loso a della borghesia. Una loso a che si occupa allo stesso modo di loso a che di lavoro, economia
e commercio, produzione. Gli illuministi essendo dei loso che basavano il loro ragionamento proprio sulla ragione, non hanno una
religiosità sviluppata, non vuol dire che siano atei, però non si riconosceranno nelle religioni uf ciali, penseranno piuttosto che esiste una
provvidenza, un’entità meta sica, ma diranno che non è per forza quella scritta nella bibbia. Non rinunciano pertanto alla parte spirituale.
L’uomo, ha in sé tutte le caratteristiche per decidere ciò che in sé è giusto o è sbagliato, perchè munito di ragione. La religione ha avuto il
compito di tenere gli uomini nelle tenebre per molti anni. Infatti con loro si ha la demonizzazione del medioevo, (epoca buia). il medioevo
viene visto come il periodo in cui l’uomo viveva in uno stato di minorità perché non usava la ragione. C’è quindi una demonizzazione del
medioevo e c’è l’esaltazione della ragione come strumento per interpretare la vita. Più che la ducia nella ragione l’illuminismo
rappresenta la ducia nelle capacità dell’uomo. Capacità che permette ai loso di occuparsi di tutte quelle materie loso che che hanno
a che fare con la realtà quotidiana. Alcuni illuministi (Rousseau) hanno una visione molto ottimistica del progresso dell’uomo. Cosa che
invece non è sostenuta da Voltaire, che nell’opera “Il Candido” prende in giro questa tendenza degli illuministi a vedere che le cose vadano
sempre per il meglio.
 
VOLTAIRE:
Voltaire è il primo dei loso illuministi. 1694/1778
TRATTATO SULLA TOLLERANZA→Caso Cales
CANDIDO L’OTTIMISMO
Voltaire rappresenta l’intellettuale illuminista tipico. Voltaire fu ospite anche nella corte dello zar di Russia Caterina I. Voltaire non solo
scambia numerose lettere con la zar, ma fu in contatto anche con tutti gli altri sovrani europei.
Voltaire, essendo illuminista, è convinto che la ragione debba portare gli uomini a vivere in condizione di pace. La religione NON intesa
come credenza in Dio, perché Voltaire crede nell’esistenza di Dio. La religione intesa come insieme di riti, superstizioni, regole, tende  a
escludere e tenere gli uomini nell’ignoranza. Quindi il trattato sulla tolleranza, parla proprio di questo, si prende in esame un caso di
cronaca, “il Caso Cales”. Cales era un ricco mercante calvinista che ritrova il glio morto, e viene accusato dell’omicidio del glio. Voltaire nel
trattato dimostra come il pregiudizio religioso, nei confronti dei calvinisti sia rimasto attivo ancora nel 1700, e a causa di quello Cales viene
perseguitato. L’opera Del Trattato Sulla Tolleranza, è un’opera che possiamo considerare quasi contemporanea, perché Voltaire prende un
caso di cronaca, di quelli che si potevano leggere sui giornali. Non critica la religione o il cristianesimo in generale, ma critica l’istituzione
della chiesa, e come questa istituzione viene amministrata. Lo fa, NON perché è ateo, ma perché è anti-clericale, e pensa che la chiesa con
le sue regole, voglia che la gente viva nell’ignoranza.

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IL CANDIDO o L'OTTIMISMO:
Candido è il nome del protagonista è un matematico prima di essere un losofo, afferma che siccome Dio non può giocare a dadi, perché
Dio è perfetto, questo mondo che dio ha creato, è il migliore dei mondi possibili. A livello loso co quindi abbiamo questa visione per cui
l’ottimismo è insito nella natura, nel mondo e proveniva da Leibniz e dalla tendenza propri di alcuni loso illuministi che erano convinti
che siccome gli uomini erano muniti di ragione allora le cose dovevano andare per forza meglio. Candido ci spiega il contrario.
Nel 1755, Lisbona fu distrutta da un terribile terremoto, che al rase al suolo, e fu il primo terremoto che venne veicolato dai mezzi di
informazione. Le sciagure precedenti non avevano avuto risonanza. Con l’opinione pubblica invece se ne parlava, quindi gli europei
arrivarono a capire che nel giro di pochi minuti una città intera era stata distrutta. Voltaire osserva che un terremoto distrugge una città
intera e utilizza questa argomentazione per mettere in dubbio ciò che diceva Leibniz. Candido vive in questo romanzo una serie di
peripezie assurde. E’ accompagnato in queste peripezie dal suo precettore che è un convinto assertore della Teodicea di Leibniz. Il
precettore si chiama Pangloss, che è un nome parlante, vuol dire “tutta lingua”, perché Pangloss cerca di convincere Candido che
comunque tutto quello che succede ha un senso. Ad ogni sciagura che Candido si trova ad affrontare, lui si chiede “e adesso dov’è nito il
migliore dei mondi possibili?”, Pangloss gli risponde: “non ti preoccupare, tutto nirà comunque nel migliore dei modi possibili”. Alla ne
dopo che hanno un naufragio, Candido perde tutto ciò che ha, subiscono il terremoto di Lisbona. “pensare che le cose vadano per il meglio
domani è una speranza, credere che possano andare bene oggi è un illusione”. Vuol dire che se io penso che le cose debbano andare bene
domani, le cose dovrebbero andare bene pure oggi, perchè se c’è una cosa razionale che agisce nel mondo ed è Dio. Quindi dimostra che
non è vero che siamo nel migliore dei mondi possibili. E quindi c'è la critica all'ottimismo che si nutre di speranza. La speranza è una
specie di illusione. Se questo è il migliore dei mondi voluto da Dio, Dio la razionalità gliel’avrebbe dovuta dare sempre a questo mondo,
non dopo secoli e adesso mi fa vivere nel dramma. L’opera è un’opera ironica sarcastica e distrugge tutto quello che è l’opinione comune
del ‘700 divenne poi un simbolo di realismo loso co contro tutte le illusioni che l’uomo si crea.
 
ROUSSEAU: nasce a Ginevra
EMILIO e CONTRATTO SOCIALE
Rousseau è un personaggio molto controverso. Morì in disgrazia, le sue ceneri verranno riportate nel Pantheon a Parigi durante la
rivoluzione francese. Robespierre che è esponente della Montagna nonché autore insieme ai giacobini del terrore, ha letto Rousseau. Lo
stesso Napoleone Bonaparte ha letto Rousseau. Rousseau rimane orfano dei genitori e viene cresciuto in campagna da un abate. n da
subito inizia a sviluppare sentimenti di forte polemica nei confronti della comunità. Una sera tornando tardi, trova le mura chiuse, inizia
così una serie di polemiche contro il sindaco della città, contro tutte le autorità; e inizia anche le sue peregrinazioni, infatti, decide di
lasciare il convento in cui è stato cresciuto, e di dedicarsi allo studio e alla conoscenza del mondo. Studia loso a e diventa una mente
assai brillante. Ha un carattere pessimo, è noto per essere molto polemico, rigido e solitario. Vince un concorso nazionale di loso a, entra
nella comunità intellettuale. Per le sue idee politiche viene allontanato, e subisce anche la censura, e riesce dopo tantissimi giri a tornare a
Ginevra. Qui conosce un’altra donna, analfabeta, semplice e poco intelligente, molto più giovane di lui Teres, con cui ha 5 gli, e da tutti i
gli alla sanità pubblica, li da tutti in adozione. Questo è motivo di tantissime critiche che fanno a Rousseau, poiché egli scrive l’Emilio,
pilastro della pedagogia moderna e poi abbandona i gli. Lascia Teres e incontra la nobildonna di prima, ma questa non ha più nessun
tipo di desiderio nei suoi confronti, lavora tantissimo per sbarcare il lunario. Alla ne muore in assoluta povertà. Diventa famoso quando le
sue opere cominciano a circolare e quindi formano tutte le menti della rivoluzione francese e sarà proprio durante la rivoluzione francese
che Rousseau sarà sepolto al Pantheon di Parigi con un monumento.

IL CONTRATTO SOCIALE
È l’opera in cui Rousseau esprime la sua idea politica e esprime il concetto di volontà generale. Rousseau afferma che gli uomini prima
della nascita dello stato di diritto, vivevano in una condizione di pace, egli è l’ideatore del topos del buon selvaggio in loso a. A un certo
punto cominciano a sviluppare il senso del possesso, egli dice che i con itti nacquero nel giorno in cui uno di loro piantò un bastone per
terra recintò la terra intorno a lui e disse “questa è mia”. Nell’opera All’Origine della Disuguaglianza, Rousseau dice che quando poi gli
uomini svilupparono questo senso del possesso iniziò una guerra generale per difendere le proprie proprietà e la tendenza degli uomini
era quella di sopraffare l’un l’altro. Si creavano situazioni di disuguaglianza tra uomini che avevano tutto e quello che non avevano nulla.
La volontà generale è la volontà della maggioranza, lavora per il bene comune, quindi non fa gli interessi di alcuni ma di tutta la società.
Rousseau non parla di Parlamento o separazione dei poteri, ma dice che la separazione dei poteri è uno dei modi che il governo ha per
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funzionare solo da alcune parti e dice che deve avvenire solo su democrazia diretta. La fase di Robespierre infatti fu quella più radicale.
Rousseau è che il suo sistema è un sistema totalitario, perché c’è la volontà generale che è più forte di tutto, quindi le minoranze si devono
adeguare, non c’è un discorso di tolleranza o accoglienza.

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