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Salvador Dalì

1904-198
La vit
Salvador Felipe Jacinto Dalí I Domenech  nacque il 1904 nel piccolo villaggio agricolo di Figueres, in Spagna.
Fin dalla tenera età, Dalí fu stimolato a praticare la sua arte, nendo poi per studiare presso un'accademia di Madrid
> Nel 1920 si recò a Parigi e cominciò a interagire con autori del calibro di Picasso, Magritte e Mirò, il che lo portò al suo
primo periodo surrealista. Nel 1923 viene arrestato per tendenze anarchiche e tenuto in carcere per 35 giorni; sviluppa
interesse nei confronti del Cubismo e la scuola meta sica italiana (Carrà e de Chirico)
Dalí morì a Figueres nel 1989.

L’adesione al movimento surrealista signi ca per Salvador Dalì riconoscimento internazionale, partecipazione alle


esposizioni collettive del gruppo, pubblicazioni sulle numerose riviste che supportano il gruppo
Signi ca poi l’incontro con Gala, l’amore della sua vita, musa ispiratrice e protagonista di moltissimi dei suoi quadri

Il surrealismo
Il movimento surrealista fu fondato a Parigi da un piccolo gruppo di artisti e scrittori. Esso utilizzava elementi dei suoi
predecessori, quali il Dadaismo e il Cubismo, per creare qualcosa di sconosciuto che cambiò totalmente il modo in cui l’arte
veniva concepita. I suoi membri si concentravano sul subconscio come mezzo per sbloccare il potere
dell’immaginazione. Essi disprezzavano il razionalismo e il realismo letterario e credevano che una mente cosciente
reprimesse immaginazione e creatività. Il surrealismo divenne il movimento artistico più in uente del ventesimo secolo

Un punto fermo dell’ideologia surrealista fu il ri uto della logica e conseguentemente il ricorso all’inconscio,
all’irrazionalità, al sogno, alla follia come unici mezzi d’espressione.

La gura di Dalì assume un'importanza fondamentale in qualità di pioniere del movimento. Fu coinvolto in tutti gli aspetti
della creazione artistica: pittura, scultura, progettazione, disegno, cinema, moda, ecc. Seppe inoltre applicare il concetto di
surrealismo a tutto ciò che intraprendeva

Il suo stile anticonvenzionale e le sue idee, talvolta oltraggiose, furono molto ricercate anche nell’ambito del settore
commerciale in contesti come: moda, fotogra a, pubblicità e cinema. Tali attività portarono il suo stile all’attenzione di un
enorme pubblico popolare
Dalí e le sue opere non lasciarono solamente tracce indelebili all’interno del mondo artistico surrealista, l’in uenza della sua
arte invase infatti il mondo intero. Anche vent’anni dopo la sua morte chiunque ha familiarità almeno con una sua opera. Il
nome Dalí è sinonimo di magia e resta un’icona
Salvador Dalí considerò l’arte come uno sfogo della sua paranoia: uno sfogo sublimato, secondo un processo da lui de nito
«paranoia critica». La paranoia critica è un «metodo spontaneo di conoscenza irrazionale basato sull’associazione critico-
interpretativa dei fenomeni deliranti»

Quadro: la persistenza della memoria193


Sullo sfondo di un paesaggio marino deserto, Dalì ha collocato orologi molli, immagine surreale che è diventata celebre come
il suo autore
Questo quadro rappresenta un paesaggio costiero della costa Brava, nei pressi di Port Lligat visto da Dalì in un sogno un
po' inquietante, e i ricordi emergono con l'inconscio, per questo il paesaggio e gli oggetti del quadro appaiono deformati

Infatti l'idea che i surrealisti vogliono esprimere è di cancellare tutte le regole sse che scandiscono la vita di tutti i giorni
come ad esempio le regole del tempo scandite dall'orologio: ore di 60 minuti, minuti di 60 secondi... mentre in questo dipinto
gli orologi simboleggiano il tempo della memoria, che ha una percezione ben diversa, e per questo hanno una forma poco
de nita, quasi sembrano uidi, per dimostrare l'opposto delle ferree regole del tempo, ossia l'elasticità del tempo della
memoria. Il tempo scorre secondo metri assolutamente personali, veloce quando si è felici, lento e pesante nella tristezza

Dalì associa e deforma liberamente gli orologi: tre orologi ricordano che la durata di un evento può essere dilatata nella
memoria, l’unico orologio non deformato è ricoperto di formiche nere brulicanti, che sembrano divorarlo, quasi ad indicare
l’annullamento di un tempo cronologico. Dal momento che il tempo è inafferrabile, non può essere scandito da un oggetto
sico come un orologio

Da notare che anche l'orologio mollo sul parallelepipedo ha un mosca sopra di esso
La gura di colore bianco presente a terra al centro del dipinto è un volto con l'occhio chiuso e con lunghe ciglia
Gli orologi da taschino sono molli perché sono fatti della stessa materia di cui è fatto il formaggio che aveva mangiato per
cena. Se lasciaste dei formaggi al sole, si scioglierebbero no a diventare liquidi e poi diventerebbero cibo per mosche e
formiche. La scelta di introdurre degli insetti, potrebbe essere rafforzata dal fatto che l'artista catalano nutre una certa fobia sin
dall'infanzia, quando rimase traumatizzato nel vederli divorare un coleottero
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Analisi pittoric
• La cosa che più colpisce l'osservatore guardando quest'opera è l'impianto composito fortemente asimmetrico. Gli elementi
del quadro sono distribuiti in maniera disorganica nello spazio aperto, e si trovano adagiati su di un paesaggio che l'artista
decide di ritrarre dall’alto
• La luce, come si può notare, è frontale e genera ombre profonde sulla super cie degli oggetti e sulle rocce distanti
• I colori, in ne, sono accostati in maniera bizzarra nello schema compositivo dell'opera: notiamo, infatti, la presenza di colori
sia caldi, che freddi, che scuri
• Nel dipinto non vi è traccia di presenza umana e tutto intorno è immobile e silenzioso

Curiosit
Il giorno in cui Dalì realizzò l'opera "La persistenza della memoria", sarebbe dovuto andare al cinema insieme alla moglie
Gala e alcuni amici, ma la stanchezza accompagnata da un leggero mal di testa glielo impedì e così decise proprio all'ultimo di
restarsene a casa. Quella sera avevano mangiato tutti insieme un camembert (un formaggio francese a pasta molle) e quando
gli altri se ne erano andati a divertirsi e lui rimase solo, si mise a meditare sul problema loso co dell'ipermollezza posto da
quel formaggio
Dopo un po' si alzò e andò nel suo laboratorio per dare uno sguardo a un dipinto su cui stava lavorando, che rappresentava una
veduta di Port Lligat: gli scogli giacevano in una luce alborea, trasparente, malinconica e, in primo piano, si vedeva un ulivo
dai rami tagliati e privi di foglie; era a conoscenza che questo sfondo sarebbe potuto servirgli per idee artistiche future più
importanti ma non non sapeva ancora come poterlo sfruttare al meglio. Stava per spegnere la luce e andare a dormire, quando
d'un tratto vide la soluzione: due orologi molli che pendevano dal ramo dell'ulivo. Nonostante il mal di testa fosse diventato
più intenso e si sentiva ancora più debole, prese la tavolozza e iniziò a dipingere quello che ora è conosciuto come "La
persistenza della memoria"
Qualche anno dopo Dalì realizza "La disintegrazione della persistenza della memoria"

Comment
La bellezza di quest'opera non risiede nel paesaggio o nel soggetto raf gurato e nemmeno nel pensiero che nasconde, che
comunque è importante, ma nello stato di shock che suscita nell'osservatore che la vede per la prima volta. Gli orologi molli
vengono prepotentemente impressi nella nostra memoria e non c'è possibilità di dimenticarsene
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