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Segni Simbol

Disordine-ordin
In principio, La Terra era senza forma e vuota. Per l'uomo del ventesimo secolo è dif cile
immaginare il vuoto, perché non ci sono elementi casuali intorno a noi o in noi, tutte le cose
seguono strutture ordinate , che porta a pensare che anche la più semplice traccia o il più
elementare scarabocchio non possono esistere per puro caso e senso un signi cato, ma piuttosto
che è l'osservatore che non riconosce chiaramente la causa, l'origine e l'occasione ditale disegno
Dato uno spazio vuoto proviamo a disseminare 16 punti a caso, in modo accidentale punto tutto
ciò ci dimostra quanto sia dif cile disporre in maniera casuale elementi che sembrano messi
realmente a caso. Al contrario È molto facile disporre gli stessi punti in maniera regolare punto in
conclusione ci rendiamo conto che la produzione di una forma ordinata è più facile della
produzione in disordine punto la ragione può essere trovata nel fatto che siamo cresciuti sotto
l'impressione di immagini primarie e di schemi che hanno costantemente in uenzato la nostra
visione

Luce e ombra, bianco e nero


La super cie bianca della carte assunta come 'vuota', come una super cie in attiva,
indipendentemente dalle strutture visibili su di essa. Con il primo apparire di un punto, la super cie
vuota viene attivata. Una parte della super cie viene quindi coperta. In questo processo, il voto
diventa bianco, diventa luce, e fornisce contrasto al nero Punto la luce riconoscibile soltanto per
contrasto con l'ombra. Disegnare o scrivere è la rimozione della luce piuttosto che l'aggiunta del
nero

Gli elementi di un segn


1. Il punto
il punto è un concetto astratto che indica con precisione una giunzione. In termini gra ci il punto è
un elemento materiale, individuabile dall'occhio umano punto è la più piccola unità gra ca, l'atomo
di ogni espressione pittorica punto un punto si presenta come elemento a sé stante, prendendo il
proprio signi cato dalla relazione con un altro segno. Quante linee amo più punti si forma un
retino, e adesso avremo non più degli atomi isolati, ma un effetto di grigio

2. La linea
- la linea immaginari
L'Osservatore traccia una linea immaginaria da un punto a un altro, questi punti disposti linea retta
a intervalli costanti vengono visti come linee sulle quali si è invitati a scrivere. l'occhio tende a
tracciare una linea per rappresentare la via più breve tra due punti, e che solo sulla base di
considerazioni successive è in grado di visualizzare incroci e sovrapposizioni
- la linea in s
Il prototipo della 'linea' è concepito all'inizio come linea retta. Possiamo dire che ogni espressione
lineare consiste in un punto messi in movimento, come per esempio quando la punta della matita
forma un punto quando tocca la carta e produce una linea retta per mezzo del movimento della
mano. Questa è un'idea astratta, perché se si vuole disegnare una linea bisogna tenere in
considerazione l'anatomia della mano e del braccio. il tracciamento spontaneo di una linea è
condizionato dalla natura della spalla, del gomito e delle giunture del polso. Il disegno di una linea
verticale non segue la stesse leggi meccaniche del disegno di una linea orizzontale. la forza di
gravità aiuta la mano disegnare una linea verticale con più sicurezza di una linea orizzontale. I
muratori gli architetti sanno che l'unica linea retta sicura è quella fornita dal lo a piombo dal quale
tutte le altre misurazioni possono essere dedotte e stabilite
- orizzontale e vertical
gli esseri umani si sono sempre mossi sul piano orizzontale, per questa ragione la loro capacità
visiva è principalmente diretta i lati, per controllare le zone di maggior pericolo punto il campo
visivo è molto più esteso nella dimensione orizzontale che in quella verticale. A differenza dei pesci
e degli uccelli, che la loro percezione si muove in tutte le direzioni, il comportamento visivo degli
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esseri umani è limitato. il movimento umano è quasi esclusivamente orizzontale e quindi


percepiamo le dimensioni orizzontali in modo diverso da quelle verticali. Quello orizzontale è una
dimensione concreta, che può essere controllata e percorsa. gli esseri umani considerano se
stessi come verticali in un piano dato, elementi attivi che sono simbolo della vita che vi cresce
sopra. Orizzontale è dato: il verticale deve essere fatto, una linea verticale esiste solo in relazione
a una linea orizzontale
- la linea obliqua
Una posizione obliqua non può essere afferrata con sicurezza, salvo il caso dell' angolo a 45°, che
può essere valutato dall'occhio con una certa precisione come quello che sta a metà strada tra
l'orizzonte e verticale. Una linea obliqua e sempre valutata in rapporto al orizzontale o la verticale
più vicina. La sensazione data da un obliqua cambia con l'avvicinarsi allontanarsi dall'una o
dall'altra punto più si avvicina all'orizzonte e più sembra sollevarsi, e più si avvicina la verticale e
più sembra cadere
- la curv
la sensazione del cerchio porta al concetto di eternità: il sole e le stelle girano sopra l'umanità, che
li ha sempre osservati. Gli esseri umani guardando il cielo si ritrovano sempre al centro di un
cerchio punto dovunque vadano portano con sé il proprio centro. Esistono due tipi di linee curve:
quella che deriva da una geometria precisa è quella che risulta dal movimento spontaneo della
mano, ma la curva ideale si traccia con l'aiuto del compasso. Un cerchio completo i segmenti della
sua circonferenza dipendono da un raggio virtuale, lo può presenza dalla curva e senso di
precisione. Le curve con raggio costante producono solo espressioni primarie, mentre le curve con
raggio variabile permettono illimitate possibilità di espressione

3. Relazioni tra line


- linee e movimenti della man
è signi cativo che si dica tirare una linea, perché la muscolatura della mano è tale che tirare una
linea e realtà più facile che non spingerla
- sequenza e ritm
Due linee parallele non formano un segno, ma esprimono piuttosto il contare secondo un certo
ordine, sensazione che viene rafforzata dalla Giunta di un terzo tratto. Un numero maggiore di
linee parallele ravvicinate produce l'effetto di materializzare visivamente un'area, tecnica nota
come tratteggio
Questo tipo di sequenza, ripetuto ad intervalli regolari, permette la visualizzazione del concetto di
ritmo. Il tratto diventa un segnale per misurare, e gli intervalli non devono essere uguali. Variando
la lunghezza dei tratti, una seguenza di questo tipo può essere usata per evocare l'immagine del
tempo musicale
- vicinanz
La capacità espressiva dei segni raggruppati dipende da quanto spazio le unisce o li separa. Segni
vicini tra loro sono visti come un segno un unico, al contrario di quello che succede con spazi
ampi, i quali vengono interpretati come separazioni. Un esempio è la differenza tra spaziatura tra
le lettere e spaziatura tra le parole. Gli spazi tra parole devono essere notevolmente maggiore di
quelli tra le lettere. Spazi uguali in una riga di linee verticali permettono che gli spazi tra le barre
vengono visti come uno sfondo continuo, ma appena le linee vengono allineate a due a due
l'uniformità dello sfondo sparisce. Gli spazi minori acquistano evidenza e si materializzano

4. La morfologia dei segn


- 'geogra a' della percezion
chi osserva un segno occupa una certa posizione rispetto adesso punto nel caso del quadrato, chi
si trova dentro tende a percepire un pavimento, con muri ed angoli, mentre chi è fuori l'oggetto è
percepito come un cubo o una nestra
- simmetria e asimmetria
quando gli esseri umani guarda non oggetto per prima cosa cercano di prendere una posizione
precisa rispetto ai propri schemi di riferimento. È la maggior parte dei casi questa posizione sarà
simmetrica: orizzontale e verticale. questo atteggiamento è certamente connesso con il fatto che il
corpo umano appare simmetrico
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Siamo rassicurati quando guardiamo una gura una costruzione simmetrica, nonostante sappiamo
che l'interno di questa costruzione è organizzato asimmetricamente per ragioni funzionali. è
necessario insistere sul fatto che gli esseri umani hanno sempre a che fare con l'opposizione tra la
simmetria esterna e il funzionamento simmetrico dell'interno del corpo.
il senso della scrittura, in Occidente asimmetrico: infatti alcune delle nostre 26 lettere che usiamo
sono simmetriche e l'altra non lo sono punto quando leggiamo scriviamo le maiuscole non ci
rendiamo quasi conto che A e O sono simmetriche, mentre B, C e D sono asimmetriche
I Fenici scrivevano in modo simmetrico, da sinistra a destra e da destra a sinistra, quindi le lettere
venivano ribaltate ogni riga, con il risultato che quella simmetriche venivano scritto una volta in un
verso e una volta in un altro punto ma con il passare del tempo questo procedimento fu
abbandonato perché bisognava programmare due diverse forme. questo ha portato allo sviluppo
asimmetrico della lettura e della scrittura, con le righe che cominciano sempre a sinistra e vengono
rette verso destra. in contrasto con questo modo simmetrico di scrivere le lettere, vediamo però
che segni solati virgole Marchi, gli stemmi vengono riconosciuti e capiti in rapporto alla simmetria.
questo non signi ca che un segnale debba necessariamente essere simmetrico, ma che deve
essere piazzato su uno sfondo simmetrico
- la tavola morfologica
L'atteggiamento di un osservatorio verso una gura è molto complesso. La prima tavola
morfologica è basata solo su un quadrato che contiene una croce, per evitare tutte le in uenze
parassitarie o aneddotiche. Le gure della tavola sono ricavate da 3 linee verticali da 3 orizzontali,
le quali di volta in volta si toccano e si incrociano l'una con l'altra. Con questi si tratti si possono
produrre 49 varianti, attraverso un procedimento che cerca tutte le possibilità contenute in una
certa struttura chiamato completamento di un programma. Guardando la tavola, il lettore si rende
subito conto che segni diventano via via più complessi: la croce centrale ci dà il punto di incrocio
del quale hanno origine quattro punti cardinali della bussola. La croce è il segno più astratto e,
poiché non ha spazio interno, quello che occupa la minor super cie. Il quadrato appare come
l'opposto della croce. Quando si guarda la pagina, il quadrato viene fortemente fuori, la super cie
interna appare più Bianca, lo spazio racchiuso è attivo. Chi osserva tende a identi carsi con esso:
il quadrato è l'espressione primaria dell'oggetto, della priorità, dell'abitazione.
Da queste prime due osservazioni possiamo concludere che segni che non hanno spazio al
proprio interno evocano concetti astratti, mentre le super ci racchiuse richiamano oggetti
Nella maggior parte dei casi, una linea ci sembra raf gurare qualcosa quando è associato a un
oggetto chiuso, e ci appare quindi essa stessa come un oggetto sottile. I segni senza spazi interni,
più astratti, vediamo che le sensazioni che si danno possono essere divise in due classi per mezzo
di un semplice esperimento, sotto-sopra e sinistra-destra. Avere una protezione in alto e di
importanza vitale per chi vive nei climi settentrionali, come riparo dalla pioggia e dal freddo, questo
è il settore sopra-sotto. le sensazioni sinistra-destra sono tipiche del mondo occidentale, dove il
movimento da sinistra a destra, reso abituale dell'apprendimento della scrittura e, e profondamente
radicato in uenza fortemente il nostro modo di vedere. L'osservazione più importante da fare sulla
tavola uno è che quando un segno somiglia una lettera dell'alfabeto è dif cile vederci qualcos'altro.
Tutti i segni che assomigliano le lettere sono dif cilmente percepibili come gure, perché sono
presenti come lettere sul conscio di chi guarda, e quindi escludono ogni altra interpretazione. La
tale chiusura del quadrato è l'assoluta simmetria della croce hanno nascosto ogni altra immagine. I
segni alchemici, cabalistici e molti altri caricati di signi cati simboliSiamo rassicurati quando
guardiamo una gura una costruzione simmetrica, nonostante sappiamo che l'interno di questa
costruzione è organizzato asimmetricamente per ragioni funzionali. è necessario insistere sul fatto
che gli esseri umani hanno sempre a che fare con l'opposizione tra la simmetria esterna e il
funzionamento simmetrico dell'interno del corpo.
Il senso della scrittura, in Occidente asimmetrico: infatti alcune delle nostre 26 lettere che usiamo
sono simmetriche e l'altra non lo sono punto quando leggiamo scriviamo le maiuscole non ci
rendiamo quasi conto che A e O sono simmetriche, mentre B, C e D sono asimmetriche
I Fenici scrivevano in modo simmetrico, da sinistra a destra e da destra a sinistra, quindi le lettere
venivano ribaltate ogni riga, con il risultato che quella simmetriche venivano scritto una volta in un
verso e una volta in un altro punto ma con il passare del tempo questo procedimento fu
abbandonato perché bisognava programmare due diverse forme. questo ha portato allo sviluppo
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rette verso destra. in contrasto con questo modo simmetrico di scrivere le lettere, vediamo però
che segni solati virgole Marchi, gli stemmi vengono riconosciuti e capiti in rapporto alla simmetria.
questo non signi ca che un segnale debba necessariamente essere simmetrico, ma che deve
essere piazzato su uno sfondo simmetrico
- la tavola morfologica
L'atteggiamento di un osservatorio verso una gura è molto complesso. La prima tavola
morfologica è basata solo su un quadrato che contiene una croce, per evitare tutte le in uenze
parassitarie o aneddotiche. Le gure della tavola sono ricavate da 3 linee verticali da 3 orizzontali,
le quali di volta in volta si toccano e si incrociano l'una con l'altra. Con questi si tratti si possono
produrre 49 varianti, attraverso un procedimento che cerca tutte le possibilità contenute in una
certa struttura chiamato completamento di un programma. Guardando la tavola, il lettore si rende
subito conto che segni diventano via via più complessi: la croce centrale ci dà il punto di incrocio
del quale hanno origine quattro punti cardinali della bussola. La croce è il segno più astratto e,
poiché non ha spazio interno, quello che occupa la minor super cie. Il quadrato appare come
l'opposto della croce. Quando si guarda la pagina, il quadrato viene fortemente fuori, la super cie
interna appare più Bianca, lo spazio racchiuso è attivo. Chi osserva tende a identi carsi con esso:
il quadrato è l'espressione primaria dell'oggetto, della priorità, dell'abitazione.
Da queste prime due osservazioni possiamo concludere che segni che non hanno spazio al
proprio interno evocano concetti astratti, mentre le super ci racchiuse richiamano oggetti
Nella maggior parte dei casi, una linea ci sembra raf gurare qualcosa quando è associato a un
oggetto chiuso, e ci appare quindi essa stessa come un oggetto sottile. I segni senza spazi interni,
più astratti, vediamo che le sensazioni che si danno possono essere divise in due classi per mezzo
di un semplice esperimento, sotto-sopra e sinistra-destra. Avere una protezione in alto e di
importanza vitale per chi vive nei climi settentrionali, come riparo dalla pioggia e dal freddo, questo
è il settore sopra-sotto. le sensazioni sinistra-destra sono tipiche del mondo occidentale, dove il
movimento da sinistra a destra, reso abituale dell'apprendimento della scrittura e, e profondamente
radicato in uenza fortemente il nostro modo di vedere. L'osservazione più importante da fare sulla
tavola uno è che quando un segno somiglia una lettera dell'alfabeto è dif cile vederci qualcos'altro.
Tutti i segni che assomigliano le lettere sono dif cilmente percepibili come gure, perché sono
presenti come lettere sul conscio di chi guarda, e quindi escludono ogni altra interpretazione. La
tale chiusura del quadrato è l'assoluta simmetria della croce hanno nascosto ogni altra immagine. I
segni alchemici, cabalistici e molti altri caricati di signi cati simbol

I segni fondamentali
1. Il quadrato
Un oggetto simbolico, con la proprietà di racchiudere. In epoca preistorica signi cava la super cie
della Terra, nello stesso tempo indicato e quattro punti cardinali. Nel mondo simbolico cinese
quattro angoli rappresentavano i punti più remoti della terra. Quando un quadrato diventa
rettangolo perde il suo carattere neutrale è simbolico. Un rettangolo viene conosciuto come tale
nché è una dimensione e non meno della metà dell'altra, nché si formano due quadrati punto
rettangoli con una maggiore differenza tra i lati cominciano essere percepiti come tronchi o come
pilastri. Quando il quadrato poggia su un angolo la vista di questo segno fa uscire dallo stato di
guerra e sostare su un punto indicano intenzione.

2. Il triangol
L'immagine di un triangolo c'è sempre voluta prima di tutto in una relazione a una verticale e un
orizzontale. In un quadrato poggiato sul proprio angolo, la forma triangolare già presente poiché il
seno e bisecato verticalmente orizzontalmente nel subconscio dell'osservatore.
se osserviamo separatamente triangoli che formano il quadrato di Fiorano diamo la caratteristica di
indicare una direzione. Il semplice triangolo e quindi molto usato come segnale di direzione, in
particolare se la direzione orizzontale, sinistro destra punto quando la direzione che si vuole
segnalare in alto questa forma del segnale può generare confusione. I triangoli con un lato
orizzontale costituiscono la forma ideale per la segnaletica. il triangolo con base orizzontale
comunica un senso di durevole stabilità, come le piramidi. È anche il simbolo per aspettare. Il
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triangolo rovesciato che sta sulla propria punta è il simbolo di uno strumento. Questa posizione
nisce per essere sentita come un limite. Il primo segno è un simbolo amichevole, il secondo tende
piuttosto a produrre una reazione di allarme punto il triangolo con la punta verso l'alto ci ricorda
anche la forma di un tetto

3. Il cerchi
I moderni esseri umani hanno probabilmente rapporto più spontaneo con la linea retta piuttosto
che con la curva, ma apprezziamo le forme arrotondate con i sensi piuttosto che con la mente.
Nel cerchio, l'osservatore incontra la linea dell'Eterno ricorso, che non cominciano e nisce e gira
intorno a un centro invisibile ma ben de nito. Simile all'idea del corso del tempo, che non viene
da nessun luogo e che non ha ne. per i primi esseri umani il cerchio avevo una forte importanza
simbolica, mentre oggi il cerchio tutt'ora associato alle ruote è meccanismi tutti i tipi. Ci sono
quelli per i quali l'idea di volume non è necessaria: il sole, la luna. con un certo sforzo di
immaginazione, richiamando il volume sferico, ci si circonda della palla o del pallone. È
comprensibile che un segno ra guri qualcosa di materiale, ma è anche possibile che colui che
osserva una forma circolare abbiano relazione opposta e vede la materia non dentro il cerchio ma
al di fuori di esso, così da fare apparire la forma di un buco. Le sensazioni sono indirizzate più
fortemente dal cerchio che da qualunque altro segno, secondo loro carattere gli osservatori si
metteranno dentro o fuori il cerchio. Le sensazioni di essere dentro il cerchio può essere
interpretata come un impulso verso il centro o come la ricerca di una misteriosa unità della vita.
Ha l'opposto una vita attiva s'irradia dal centro invisibile verso l'esterno. Troviamo lo stesso
processo a un certo stadio della crescita, quando una nuova vita si sviluppa dall'uovo. La
chiusura diventa inquietante ed è sentita in modo claustrofobico. n dall'invenzione della ruota, e
cerca è diventato, attraverso la storia umana, anche un simbolo del movimento. In movimento
non è quello della freccia, ma più indiretto, perché la ruota, muovendosi permetta se stessa il
veicolo sovrastante di spostarsi. L'occhio stesso ha una reazione muscolare seguendo il
movimento circolare della ruota.

4. La freccia
quando due linee oblique si incontrano per formare un angolo, l'immagine di un movimento di una
direzione viene in qualche modo prodotta. Angoli che puntano a destra o sinistra hanno
movimenti più forti di quelli che puntano in alto o in basso punto i matematici utilizzano il segno
dell'angolo per le espressioni 'più grande' e 'piu piccolo'. questo concetto è più di cile da
a errare visivamente, ma mostra che l'aria delimitata viene percepita dal subconscio, mentre solo
in un secondo momento l'immagine della linea in quanto tale viene coscientemente è
deliberatamente vista. l'immagine dell'angolo varia con la misura dell'angolo. Un angolo maggiore
di 45 gradi viene visto piuttosto come una resistenza contro una forza applicata. Un angolo di 45 °
viene riconosciuto come un segno di movimento, ma lento è di cile. A circa 30 gradi l'angolo può
essere messo in relazione con un aratro punto solo sotto i 20 gradi circa l'angolo diventa una
freccia, in cui l'aria interna produce una reazione di pericolo. questo segno è sicuramente uno dei
più antichi, tra quelli usati degli esseri umani, essendo strettamente associato con il problema
della sopravvivenza. Il segno della freccia risveglia sentimenti di aggressività e di allarme.

5. La croce
la croce potrebbe essere chiamata il segno dei segni. Il punto di incrocio tra due linee è a
qualcosa di astratto e di invisibile. i matematici hanno scelto questo segno per indicare il più, la
ragione sta probabilmente nel fatto che il tratto verticale dalla forma primaria al numero 1 e non è
più disponibile per un'espressione più complessa come somma. il segno più non risveglia alcuna
sensazione nell'osservatore, ma appena l'uno l'altro dei bracci viene leggermente allungato il
segno perde la sua neutralità e suscita reazioni psicologiche. La modi ca che colpisce di più è la
lungamento del tratto verticale inferiore. In questo modo appare immediatamente il segno della
fede Cristiana. La croce diagonale ha un signi cato diverso virgole matematici la usano come
segno per la moltiplicazione, inoltre la X può essere usata per rmare, per cancellare o per
mettere in evidenza.

appena l'angolo tra i due tratti varia, viene fuori una nuova immagine: appare la gura umana in
piedi o sdraiata o quando sta su una gamba sola. il segno perde ancora più il suo carattere
astratto con lo spostamento del punto di incrocio punto la di erenza degli spazi interni sushi dede
come aperto in alto ho aperto in basso. La normale croce è l'assoluta incarnazione della
simmetria. 4 spazi ad angolo retto disposti intorno a un punto centrale sso nel segno sulla carta
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così fortemente che qualunque idea di movimento di rotazione risulta impossibile. Si può vedere
che quando le linee verticali sono oblique gli spazi interni diventano angoli acuti e ottusi, dando
un'immagine di dinamismo. I due concetti di statico e dinamico fanno riferimento alla gura
umana che sta in piedi ea quella che cammina o corre. Le lettere che stanno dritte sono quelle
normali, mentre quelli inclinate sono usate per enfatizzare. le lettere corsive sembrino appendere
in avanti è legato alla nostra abitudine di leggere da sinistra a destra, ancora una volta in
riferimento alle persone che corre.

Unire i segni tra di loro


La combinazione dei segni, parte gli aspetti puramente gra ci, crea anche un'impressione
mentale, loso ca o alchemica. se una croce è un cerchio vengono combinate insieme, un vasto
campo di espressione simbolica si apre alla mente.

1. Relazione tra i segni della stessa forma


Questa questione dello spazio tre segni è uno degli aspetti più importanti della qualità tipogra ca.
Come le lettere disposte insieme formano l'immagini di una parola, così gli elementi di base,
avvicinati tra loro a certe distanze formano segni compiuta. La connessione viene ottenuta per
mezzo della accostamento, dell'incrocio o della sovrapposizione completa. Consideriamo due
cerchi che si toccano con un allineamento orizzontale, questa connessione esprime una
condizione di eguaglianza che potrebbe essere il segno per l'amicizia per la fratellanza. Due
cerchi sistemati verticalmente evocano l'idea di gerarchia, con il superiore e l'inferiore; l'e etto del
segno a quello di un equilibrio punto nella terza connessione, quello obliqua una certa
aggressività entri in gioco e l'immagine più quella di spingere o tirare. L' osservazione di questi
primi tre esempi ci ricorda ancora una volta le tre espressioni elementari fondamentali: orizzontale,
verticale obliqua punto siamo ancora nel regno del segno lineare: lo spessore del tratto non ha
ancora un proprio speci co valore. Le linee dei due cerchi si uniscono e formano anche un
numero 8, che nel caso fosse disposto orizzontalmente, ricorda il segno dell'in nito. Con la
connessione dei due quadrati abbiamo un e etto simile a quello del numero 8 formato da due
cerchi punto l'occhio segue le linee rette alternativamente in direzioni opposte. Due quadrati
adiacenti con un lato in comune si fondono in un nuovo segno, un lungo rettangolo.il tratto
centrale non viene più visto come due lati sovrapposti ma solo come divisione. sovrapponendo
due forme viene prodotto automaticamente una terza aria in comune punto nella teoria
matematica degli insiemi questa operazione viene chiamata intersezione. la prima osservazione
da fare è che la luminosità di un segno viene sostanzialmente ridotta dalla sovrapposizione con un
altro segno punto la nuova aria creata dalla sovrapposizione alla propria luminosità, che viene
naturalmente ottenuta a spese dei due segni originali. La forma geometrica della nuova aria è
nella maggior parte dei casi diversa da quella disegno originale. E due tempi successivi di
sovrapposizione tra quadrati e triangoli la questione e sempli cata, perché vengono prodotti un
nuovo quadrato nuovo triangolo, membri della famiglia disegno originali. quando vengono
sovrapposti due gure geometriche uguali e una di esse viene ruotata, altri nuovi segni appaiono,
creando nella maggior parte dei nuovi segni autonomi.

Sviluppa nuovi segni molto interessanti l'incrocio genere noi forme geometriche. La divisione del
segno di base lo rende molto più ricco. Ovviamente non è possibile originare alcun nuovo segno
autonomo, con la rotazione di due cerchi sovrapposti dello stesso raggio. Due cerchi con diverso
raggio producono nel primo esempio l'immagine del cerchio per bambini. Se cerchio interno è
molto più piccolo il segno ci ricorda un disco un etichetta. Se il raggio del cerchio interno e circa
la metà di quello esterno impressione prevalente è quella di una ruota. Nei tre esempi il cerchio
interno è visto come un buco piuttosto che qualcosa di materiale, questo perché è spostata al
centro e quindi perde la tridimensionalità e ritorna di nuovo ad essere diagrammatico.

2. Relazioni tra segni di forma diversa


É chiaro che combinazioni tra forme diverse stimolano molto di più l'immaginazione.

3. L'immagine dello spazio interno


Un segno chiuso, qualunque sia la sua forma, ma in particolare nel caso di un quadrato di un

rettangolo non è soltanto un segno, ma prima di tutto la chiusura è il contorno di una super cie
punto questo appare chiaramente quando un secondo segno viene messo al suo interno oggetto.
Ciò genera automaticamente una situazione così geogra ca, perché l'aria viene diviso in sezioni
con diversi signi cati con diverse capacità espressive, generando concetti quali sopra, sotto,
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spinto nell'angolo disposto al centro. nell'arte orientale si trova spesso una cornice all'interno
della quale sono disposte le rappresentazioni pittoriche. In presenza di una così stretta
associazione con quella che chiaramente un'aria contornata, uccello che vola può essere
disegnato solo una parte superiore. La parte inferiore ancora la sua espressività anche quando
rimane vuota, perché il vuoto non signi ca necessariamente niente. Al contrario l'assenza
produce un'immagine mentale molto forte. La non presenza è importante quanto la presenza. Il
pesce nella parte inferiore dell'immagine a con lo spazio totale la stessa relazione gli all'uccello
nella parte superiore. È normale considerare il contorno di un'area come una cornice, perché il
contorno isola l'area dello sfondo. L'oggetto o la gura piazzati del centro hanno il conseguente
e etto di mostra punto il valore espressivo dell'intera area resta anonimo, causa del vuoto che
circonda l'oggetto.


4. Relazione tra segni chiusi e aperti

Scegliamo due coppie di segni: la croce con il cerchio e il quadrato con il tridente. Finché il segno
aperto e saldato a quello chiuso per un' estremità o con una linea, l'associazione appare ideale
perché produce un nuovo segno combinato, facilmente leggibile. Se c'hai una certa
sovrapposizione virgole due segni componenti diventano più facilmente riconoscibili, mentre il
signi cato del rapporto tra loro si modi ca, quando più si tratta si incrociano, e viene prodotto una
certa sensazione spaziale. Appena il numero dei punti di saldatura aumenta, il potere espressivo
dei due segni componenti si indebolisce, così come quello dei segni combinati. Quando i segni
sono messi insieme in modo che le linee si sovrappongono o si incrociano decisamente,
l'immagine dei segni cambia. Tale che dipendono quasi riconoscibili. La completa fusione dei due
segni produce di nuovo segni pienamente codi cati.

5. Esperimento con due segni 'a forchetta'


Il miglior esempio del tema della combinazione dei segni aperti e dato da due segni a forchetta
alcuni segni di questa serie, dal punto di vista loso co, nella tavola relativa al dualismo, ma qui
essi sono considerati soltanto per l'aspetto puramente formale. Due forchetta opposte si
attraggono o si respingono, avvicinandosi l'estremità si uniscono e formano un quadrato punto
movimento ulteriore livella di nuovo le forchette. Se i due segni sono sovrapposti al centro le
forme originarie delle forchette e scompaiono mentre la forma risultante una stella simmetrica. Un
altro movimento ancora produce due frecce che solo con il ripristino dello spazio interno degli
angoli due segni riappaiono in quanto tali.

6. Il segno completo
I Cinesi hanno inventato un gioco chiamato tangram, utilizzando un quadrato diviso in 7 parti,
come in un puzzle. Il gioco non ha vincitori, ma è un esercizio mentale, contemplativo e forse
anche creativo. Si progetta un gioco simile, basato sul nostro modo accidentale di pensare di
vedere formando un segno completo dei segni primari del quadrato, del triangolo, della croce del
cerchio. La sovrapposizione dei diversi elementi produce un'immagine così complessa e indistinta
che non può più essere chiamata un segno, ma piuttosto non schema con migliaia di possibilità.

- tavola morfologica 3: punti segni astratti


La presentazione rende chiaro che i segni sono stati classi cati come aperti o chiusi, e semplici o
combinati. Il nostro tentativo di sistemazione topologica guidate raggruppamento dei segni in
righe. Nella riga A possiamo riconoscere segni aperti, con connessioni saldate e incroci. La riga B
è composta da segni che hanno un contorno continuo, con un solo spazio interno. Anche la riga c
contiene segni che racchiudono una sola area, ma con l'aggiunta di tratti liberi. La riga D e E
contengono segni con due racchiuse, collegate da linea in comune. Nelle righe F e G abbiamo
segni del gruppo topologico n, vale a dire con molte arie racchiuse.

-tavola morfologica 4: segni di oggetti


Sono un certo numero di disegni gurativi prodotti anche questi semplicemente rimuovendo
elementi della tavola struttura di base. Le righe A e B contengono forme botaniche stilizzate. Le
righe C e D vediamo animali stilizzati. Questo esperimento può anche fornire uno stimolo per le
attività creative. Per superare l'ansia che può venire contemplando un foglio bianco, è utile
dividerne la super cie con una griglia sulla quale costruire un segno.

7. Tra diagramma e gure


Le due tavole precedenti possono aver rivelato all'osservatore il principio secondo il quale un
segno è accettato. Con il limite della stretta stilizzazione in posta dalla gura di base, il concetto
di ricerca di una forma che già esiste nel subconscio si ra orza ancora di più.

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8. Segni-indovinello
Qualunque cosa con un doppio signi cato risveglia l'interesse, fornendo l'occasione per un
indovinello visivo e mentale. I segni interessati sono segni di oggetti, codi cati scegliendo un
punto di vista che nasconde il contorno o la prospettiva normale della gura.

IV IL SEGNO NELLA DECORAZIONE


L' argomento della decorazione interessa questa trattazione solo perché il segno, nella sua qualità
di enunciato singolo, forma la base della struttura, restando presente e riconoscibile al suo
interno. Il campo della decorazione che si basa sulla geometria o su insiemi di oggetti deve essere
tenuto distinto, perché i suoi concetti di decorare di ornare con simbolo sono soggetti a leggi
condizioni completamente di erenti. Il segno si nasconde diventa parte di una struttura. Il singolo
segno spesso e di cilmente riconoscibile, ma la sua misteriosa presenza incoraggia la ricerca di
un signi cato, di una dichiarazione. La presenza di immagini simultanee disegni lineari e di sfondo
pone l'attenzione il valore espressivo dello spazio interno e delle intervallo, sull'apertura e sulla
chiusura di un segno, e sugli e etti di linee incrociate e saldate. Nello sfondo sta l'espressione
simbolica del segno, che non può essere riconosciuto negli usi ornamentali, ma che corre negli
intervalli della tessitura come una presenza misteriosa, come una chiave tra conscio e
subconscio.

V Segni di dualismo
Tutti i sentimenti, i pensieri e gli sforzi umani per capire se stessi e il mondo circostante sono
attraversati dal tema costante del venire a Patti con la dualità. La consapevolezza della vita e della
morte apportata una gran varietà di dogmi, divisioni del mondo, di religione, di loso a. ne
dobbiamo dimenticare che il semplice fatto della nostra attività cosciente durante il giorno, in
contrasto con quella sul conscia, rappresenta la condizione di dualità più importante della vita. Il
segno della saggezza ovvero il tao è la più notevole espressione gra ca di questa unità di
pensiero. Le due gocce non sono separate da una linea, ma dai colori con nanti biancoenero, è
all'interno di ciascuna forma un punto del colore opposto ne stabilisce l'incondizionato
eguaglianza e completezza.

VI La super cie piena


1. Dalla linea alla super cie

nella creazione di forme gra che bidimensionali line e rappresenta il mezzo espressivo più
semplice e puro, allo stesso tempo il più dinamico e versatile. La constatazione che una linea è
prodotto da un punto che si muove può essere estesa la super cie, la quale è prodotto da una
linea che si muove trasversalmente. Il disegnatore consapevole di poter produrre super ci piene
punteggiando, tratteggiando. Quando la struttura delle linee si perde nella super cie piena, questa
si condensa, coprendo completamente lo sfondo. Lo stampatore parla in questo caso di
super cie, lucida o opaca. Un fondo pieno di buona qualità segue e rivela la struttura del
supporto. espressioni come screpolatura, s bratura e sbavaggio si riferiscono allo sgradevole
e etto che si ottiene quando l'area stampata perdere la propria struttura. Analoghe considerazioni
si applicano al feltro, che non è un tessuto ma fatto di bre compresse.

-De niamo una linea sottile ' lo'. Questo un tratto dal carattere schematico, di cui l'occhio non
considera la larghezza sebbene possa richiamare materiali sottili quali il vetro un lo o un raggio.

Il secondo livello di larghezza è chiamato 'barra' . ciò signi ca che il tratto non è più un
espressione astratta ma assunto un corpo sottile. Il lo è divenuto spago e appare un contrasto
bianco/nero tra la cornice nera e l'interno bianco, percepito come area bidimensionale. Il terzo
livello di larghezza è chiamato 'trave'. Questa è la larghezza di un pennone o di un muro, oltre che
dei nostri caratteri a stampa normali alla cui relazione con lo spazio bianco circostante siamo
abituati. L'ultima tipologia di tratti bidimensionali è de nito 'massa'. nella massa viene meno l'idea
di linea e gli spazi interni si colgono quali aperture su uno sfondo. Una linea ritenuta tale nché è
larghezza e lunghezza di essa rispettano determinate proporzioni. Una linea la cui larghezza
superi la metà della lunghezza perde l'espressione dinamica.

-una linea sottile a lo e percepita come un'idea astratta, non appena lo larghezza del tratto muta
questa scompare e la linea acquista nuovi attributi. Una linea che inizia a lo e poi si allarga trave
viene percepita come una linea in movimento. Raggiunto un certo grado di rigon amento la linea
scompare e il segno viene ormai percepito come un triangolo. Avendo come base di partenza una
linea, se ne può gon are la sezione centrale e conservare mutate le estremità ottenendo un solido
di forma lenticolare espandibile, a formare un cerchio e un ovale. il processo inverso è
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sempli cato dal quadrato statico, i cui lati si curvano progressivamente verso l'interno. Il
rigon amento o la riduzione asimmetrica di una linea provocano in nite variazioni della forma.
Solo alcune sono degne di nota, perché collegata alla geometria della sensazione: la forma
amma, compare nelle rappresentazioni simboliche dello spirito e la forma a goccia è simbolo
dell'acqua o della lacrima. Una curva convessa vale a dire che si piega verso l'esterno, esprimo
movimento attivo, incalzante costituisce la fase iniziale del disegno di un oggetto. Una curva
concava è possibile solo in un oggetto già esistente e rappresenta un movimento regressivo, volto
verso il passato.

-la forma a nastro


a contatto con la carta, la penna a punta larga produce una linea sottile, non un punto. Questo
tipo di pennino illustra perfettamente il concetto della linea in movimento che genera una
super cie. Da una penna a punta larga si possono ottenere linee larghe e sottili. Si possono
prendere le linee più larghe o più sottili variando la posizione il movimento della penna.

2. Il segno bianco su fondo nero


L'intensità delle gradazione bianca della carta e massima il segno perfettamente chiuso del
quadrato. Un segno positivo su sfondo bianco, qualunque sia la sua forma, possiedi una
maggiore autonomia espressiva dello stesso segno negativo su fondo nero, perché lo sfondo
stesso presente un suo ben preciso pro lo formale. La forma negativa interna in uenzata dal nero
che la circonda, assume così un nuovo signi cato. Le due forme interagiscono. Spesso accade
che la forma esterna abbia un signi cato diverso da quella interna. È necessario ricordare un'altra
realtà gra ca: due segni identici, uno nero su fondo bianco e uno bianco su fondo nero non
presentano il medesimo aspetto. Il segno negativo sembra sempre più grande più largo di quello
positivo poiché la luce bianca su fondo nero ha un'irradiazione maggiore. Un altro modo per
rappresentare un segno si dà vita a un contorno, questa volta negativo, che conferisce al segno
profondità e mistero. Se lo spostamento è parallelo si ottengono spessori diversi, con la creazione
di un e etto di rilievo.

- Luminosità variabile di una forma interna


Un'area circolare bianca al centro di un cerchio nero presenta su tutta la sua super cie non mi
nosita costante, ma se il cerchio interno viene spostato al bordo di quello nero si avverte che la
sua luminosità diminuisce man mano che si riduce il contrasto bianco-nero. Nella psicologia della
gestalt tale immagine è nota come gura oscillante. Il passaggio di una gura all'altra dipende
dall'immaginazione dell'osservatore. Le due gure hanno più o meno lo stesso valore nella
memoria.

3. La struttura a scacchiera
Si dispongono alternativamente quadrati bianchi e neri a formare il motivo a scacchiera. Questo
motivo è tutti i suoi derivati risultano particolarmente e caci nel catturare l'attenzione. La
percezione della scacchiera provoca nell'osservatore una certa vibrazione gra ca, determinato dal
fatto che gli elementi bianchi e neri vengano alternativamente percepiti come gure o come
sfondo, senza che si possa arrivare una decisione. La dove si incontrano gli angoli dei quadrati
bianchi e neri è impossibile farne toccare tutte le punte. la contemplazione lo studio prolungato di
questo impossibile doppio punto di incontro provoca l'a aticamento della vista punto nella gra ca
e nell'arte del nostro tempo si è spesso sfruttata l'aggressività di questo fenomeno visivo, ma al
posto giusto nelle giuste proporzioni il motivo a scacchiera è stimolante.

VII La simulazione del volume


ogni forma di espressione gra ca è fondamentalmente bidimensionale. La consapevolezza dei
limiti della super cie ha spinto attraverso i secoli generazioni di artigiani di artisti a rompere il
piano del disegno. Oggetti che anticamente venivano collocati gli uni accanto agli altri sullo
stesso piano furono successivamente rappresentati gli uni dietro agli altri. Il piccolo e grande
furono identi cati con il lontano e vicino: la loro unione ha dato origine alla prospettiva. Il
chiaroscuro permise di modellare le forme degli oggetti e l'introduzione delle ombre completo la
simulazione dello spazio tridimensionale.

1. I piani sovrapposti
Prendendo due segni, una croce un quadrato, e sovrapponiamoli. Il primo esperimento consiste
nell'esaminare lo stesso doppio segno sia in posizione obliqua che in posizione orizzontale-
verticale. Dal confronto risulta che nella posizione obliqua è di cile distinguere la croce e il
quadrato: si percepisce un insieme di quadratini che formano una sorta di motivo a scacchiera.
Nella versione dritta risultano chiaramente le forme sovrapposte della croce verticale-orizzontale
del quadrato.

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2. L'intreccio
partendo da una rappresentazione schematica, questa volta di due anelli sovrapposti, vediamo
che non appena si rimuovono le linee che si intersecano tra loro, appare un oggetto, per quanto
piatto e privo di rilievo. se le circonferenze del primo nello sono continue, ma quelle del secondo
sono interrotte, l'immaginazione dell'osservatore riesce a completare le parti coperte dell'anello
retrostante. Questo tipo di nastro intrecciato è un motivo base sei importante nella decorazione
plastica e pittorica di tutto il mondo. Uno degli esempi più antichi è costituito dal nodo Gordiano
di ascendenza orientale. Questo tipo di espressione è ancora riscontrabile nelle iscrizioni runiche,
sui capitelli delle colonne romane e nella pittura orientale.

3. Il bianco che suggerisce

due elementi di qualsiasi genere possono essere uniti in due modi: per mezzo di una vera e
propria saldatura o per mezzo della simulazione. Il secondo tipo di congiunzione è puramente
ottico che si basa sulla prossimità dei due elementi, posti così strettamente da essere divisi solo
da uno spazio minimo. Questo tipo di disposizione evidenzia due fatti: in primo luogo che una
gura formata per semplice giustapposizione con un intervallo di spazio bianco si ridotto e
facilmente scomponibile; in secondo luogo, che l'interruzione dei tratti fastidio un tratto passi
sopra l'altro, nell'immaginazione dell'osservatore. L'estensione della medesima tecnica a un
insieme di tratti paralleli, con l'alternanza del nero e del bianco, ra orza l'e etto di dimensionale
della trama.la percezione del volume è ancora maggiore quando le linee che compongono la
trama hanno una certa larghezza.

4. La prospettiva
i pittogrammi sono silhouette. Si è spesso tentati nel tracciare un segno, di farlo emergere dallo
sfondo conferendogli un apparente volume tridimensionale. In questo contesto non sembra un
portuno trattare il disegno prospettico punto è assai conveniente indicare brevemente quali sono
le nuove possibilità che si conferiscono a un segno attraverso l'estensione prospettica della sua
espressione lineare. il fatto più importante è il punto di vista. Deve essere scelte in modo che
appaia naturale altrimenti è di cile riconoscere la tridimensionalità. la coincidenza dei punti di
intersezione ha un carattere così astratto che il disegno non si fa più riconoscere come oggetto,
ma come puro segno punto quando si cerca di rendere gra camente il volume di un segno
applicando queste stesse regole, si rende evidente la di coltà di riconoscere il volume quando il
punto di fuga esattamente centrale e simmetrico rispetto al segno stesso punto L'Osservatore,
davanti a rappresentazioni di questo tipo, si trova spesso in di coltà perché non è in grado di
decidere se l'oggetto è rilievo oppure incavato. Questo fenomeno accentuato dalla presenza delle
ombre.

5. L'ombra
- l'oggetto illuminato
La rappresentazione prospettica conduce all'impiego del contrasto bianco-nero al ne di
enfatizzare l'e etto di rilievo, ombreggiando le super ci rispetto a un'illuminazione immaginaria.
L'orientamento data alla parte in ombra è assai importante, perché permette all'osservatore di
ricostruire la provenienza dei raggi dell'invisibile Fonte luminosa. l'esperienza insegna che
fotogra e di iscrizioni incise, rilievi e altre strutture di dimensionali vengono percepite
dall'osservatore rilievo oppure incavate a seconda che siano illuminate dal lato giusto o sbagliato.

-le ombre portate

un altro modo di conferire contrasto a un segno consiste nel proiettare nell'ombra sono sfondi
immaginario. Nel primo esempio la croce nera appare dietro quella bianca, la quale si staglia su
un piano diverso dallo sfondo e proietta la propria ombra sul muro verticale retrostante. L'ombra
può essere anche proiettato su un piano orizzontale. L'ombra portata può rivelare nello sfondo la
presenza sia di un piano orizzontale che di uno verticale.

6. Il volume insolito
irritare L'Osservatore per mezzo di prospettive insolite o altri trucchi non è facile per un
disegnatore. La normale visione dell'oggetto è disturbata sebbene le super ci bianche sono
riconoscibili, e risultano contorte e incomprensibili.

7. L'illusione ottica
non è possibile per l'occhio umano cogliere le gure in modo puramente oggettivo, cioè
geometrico. Lei illusioni ottiche si basano tutte sul principio della sovrapposizione o combinazioni
di due o più elementi gra ci che richiamo nei diversi livelli di riconoscimento dell'osservatore. La
maggior parte di questi trucchi ottici si poggiano sulla combinazione di strutture che suggeriscono
direzione o volume e gure geometricamente esatte a esse sovrapposte.

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VII La diversità delle apparenze
1. Il disegno e il materiale
se si ripercorre la storia dei segni e delle scritture si costata che è la loro forma esteriore ha subito
molti cambiamenti, stilizzazione sempli cazione nel corso del tempo. Il fenomeno è dovuto
principalmente di erenti strumenti di scrittura usati nei secoli nelle diverse aree geogra che.
nell'Antico Egitto i gerogli ci furono dapprima incisi su pietra e poi tracciati su papiro; in
Mesopotamia i segni furono impressi su tavolette d'argilla e nelle regioni Sud orientali le scritture
furono tracciate al gra o sul lunghe foglie di palma secca.

- Gli strumenti
le prime testimonianze scritte furono realizzate gra ando intagliando super ci in pietra o legno.
Queste profonde incisioni facevano sì che segni venissero percepiti sia visivamente che
tattilmente. Questo sensazione di ancoraggio ha conservato a lungo la sua e cacia: ancora
adesso il testo che illustra monumenti o lapidi funerarie è dato al martello e scalpello. disegnare
su una super cie bidimensionale o dipingere su materiali più leggeri non ho soltanto aumentato la
gamma delle possibilità espressive ma ne ha anche permesso un'esecuzione più rapida. Questi
fattori hanno permesso la crescita delle comunicazioni. Gli strumenti che si intingono
nell'inchiostro sono principalmente il pennello e la penna. Questi due strumenti sono basati sul
principio dell'immagazzinamento dell'inchiostro, che permette di tracciare una serie di segni
senza sollevare la mano. Ci sono anche altre possibilità di espressione: nelle sto e, per mezzo
delle tessiture, del lavoro a maglia e della tintura. Queste tecniche hanno anche fornito nuove
forme ai segni.

Il carattere particolare di ognuna di questa espressione costruito nei millenni patrimonio di


caratteristiche formali, realizzando così un aspetto del concetto di stile. le tecniche della
lavorazione elettronica si sono sviluppate dal punto che il gra co può comporre un disegno
direttamente su uno schermo punto disegni l'idea Ari registrati digitalmente possono essere
distorti a piacimento semplicemente spostando nelle coordinate matematiche. Un disegno a
contorno può essere proiettato in qualsiasi voglia direzione come volume. lo schermo rimane uno
strumento che non puoi nessun modo sostituire la conoscenza del patrimonio tradizionale.

- L'estremità del tratto


Una semplice linea copre una certa distanza punto Calor i suoi estremi non siano ingrossati e il
tratto sia semplicemente interrotto, linea pare appesa nel vuoto o persa nell'in nito. Nei disegni
tecnici le linee sola te sono delimitate da trattini perpendicolari che rendono inequivocabili. Tutte
le tecniche di scrittura e di disegno hanno elaborato il proprio modo di contraddistinguere
l'estremità dei tratti. Nell'incisione della maiuscola romana il tratto terminale è leggermente
empatizzato, il chiaroscuro è conferire al segno una presa migliore sulla super cie. Le scritture
calligra che testimoniano diversi tipi di tratto di attacco e stacco. In Occidente è stata usata
principalmente la penna a punta larga. In altri ambiti linguistici l'Impiego di uno stile appuntito su
foglie di palma ha portato a tratti di attacchi e stacco in forma di riccio. A proposito di estremità, È
anche possibile fare un confronto con il corpo umano punto le lettere dell'alfabeto sono disposte
su una linea base, paragonabile a un pavimento, ed è per questo che sono state dotate di tratti di
stacco di orizzontali, simili a piedi, che chiamiamo grazie.

- Lo strumento giusto per il materiale giusto


Tre fattori importanti hanno in uenzato E contribuito a determinare l'espressione formale delle
epoche più svariate: la scelta dello strumento giusto, i materiali a disposizione e i limiti di tempo
applicati di volta in volta all'atto di scrivere o di disegnare.

2. Valore dello spazio interno e di quello intermedio


Un'espressione gra ca bidimensionale può essere confrontata con il lavoro tridimensionale di un
architetto, nel quale si applicano le medesime regole circa la qualità dei materiali e dello spazio.

I migliori materiali da costruzione possono racchiudere spazi sgradevoli e poco attraenti, mentre
un edi cio in semplici mattoni può contenere stanze disposte armoniosamente accoglienti. Non è
solo la forma del segno in se ho la stampa che assicurano la qualità: il potere espressivo
dell'opera nella sua globalità è confermato dallo spazio bianco interno ai segno tra i segni. Nella
maggior parte delle attività artistiche questo contrasto tra materia e spazio costituisce uno dei
fattori più importanti della creatività. nel campo bidimensionale della gra ca è decisivo bilanciare
due pesi contrapposti in modo che l'espressione nera della forma posso armonizzarsi con
l'espressione in materiale del bianco, per realizzare una a ermazione di perfezione stabilità sulla
carta. La bellezza di un segno è spesso il risultato di una lotta tra la resistenza del materiale e la
sua conquista da parte dello strumento. Il pensiero è l'espressività orientali riconoscono piuttosto
l'opera d'arte nella maestria del gesto mediante il quale il pennello traccia il segno sulla carta.

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3. L'immagine
L'apparizione di un'immagine dipende dal contrasto tra disegno e sfondo. Oggi c'ho il resto
relativamente semplice dalla molteplicità di mezzi tecnici a disposizione.

Il contrasto bianco-nero è il contrasto bidimensionale più forte: simboleggia gli elementi opposti,
oscurità e luce. la linea divisoria bianco e nero produce un contorno molto netto, che conferisce
alla forma la sua espressione assoluta e risulta chiaro se il disegno è teso.

- i colori
Il secondo aspetto delle immagini bidimensionali consiste nel contrasto cromatico. l'antitesi
massima trasfonde segno si ottiene attraverso l'Impiego di colori complementari. La minima si
realizza usando per segno sfondo Toni leggermente diversi nel medesimo colore. Tra questi
estremi si estende l'ampio mondo dell'arte del colore con il suo ricco tesoro di possibilità di
contrasto.

- i semitoni
Tra il bianco e nero c'è un'in nità progressione di Toni grigi, e Nella riproduzione gra ca delle
immagini i semitoni vengono Resi attraverso la retinatura, con la quale un insieme di molti punti fa
percepire l'occhio un'area di grigio. Questa tecnica rende possibile la produzione di immagini di
grigio, un esempio è la televisione che funziona su questo principio: l'immagine sullo schermo si
scompone linee più o meno chiare.

- strutture

Il contrasto non dipende necessariamente dall'uso del chiaro e dello scuro ma può anche derivare
da cambiamenti nella struttura delle super ci.

4. La qualità dell'immagine
il livello qualitativo di un prodotto gra co è determinato dalle aspettative del lettore
dell'osservatore. L'immagine può essere estremamente precisa, una dichiarazione ottica
misurabile o fornire solo informazioni di carattere generico a ni di semplice documentazione. Una
rappresentazione gra ca può avere come scopo lo stimolo alla contemplazione.

- l'illustrazione schematica o dimensionale


Le forme geometriche, le piante, le mappe richiedono grandissima precisione, così da non
lasciare alcun dubbio nella mente del lettore. Una mappa è una descrizione esatta della quale si
possono trarre direttamente informazioni precise, comprese quelle che non si possono vedere
nella realtà. Il disegno è la riproduzione di questi documenti gra ci richiede generalmente grande
cura dal momento che costituiscono un mezzo diretto di comunicazione tra oggetto intelletto.

- l'illustrazione naturalistica
la maggior parte delle illustrazioni riprodotte gra camente mostra oggetti o avvenimenti, ripresi
Nelle medesime condizioni nelle quali l'occhio umano è in grado di percepirli. La riproduzione
perde la terza dimensione che viene simulata sintetizzata per mezzo della prospettiva e degli
e etti di luce. In molti casi manca anche il colore e per la comunicazione dell'informazione devono
essere su cienti il contrasto bianco-nero. L'immagine fotogra ca è un supporto visivo con l'aiuto
del quale L'osservatore può costantemente collegare le memorie visive interne per trovare un
signi cato nesso con l'informazione data punto informazione fotogra ca non è certo così preciso
come quella di una mappa topogra ca e la scala fornita non è così a dabile.

Parte seconda, segni che ssano il linguaggio


I. Dal pensiero all'immagine
1. Prototipi
l'origine lo sviluppo dell'intelligenza umana esercitano un fascino sempre maggiore. La scoperta
di nuove prove del pensiero preistorico si stanno costantemente accumulando come pezzi di un
puzzle è lo stesso tempo procedono gli studi per scoprirne la logica interna. Testimonianze in
forma disegni gra ti sono sopravvissute dall'età del ghiaccio. L'ipotesi di considerare queste
memorie come precorritrici della nostra scrittura e seducente mai nessun caso possono essere
ritenute esempi direttamente connessi a quanto oggi è de nito scrittura.

2. Il linguaggio e il gesto
Prima della scrittura c'era il linguaggio perlomeno una sorta di linguaggio che sin dall'origine esso
sia consistito anche di suoni ma sicuramente deve essere stato supportato anche da altre forme
di espressione non ricollegabile alla sfera dell'udito. Il linguaggio originale non consiste di soli
suoni ma anche di gesti e di contatti e ciò porta a considerare quanta parte può avere avuto il
linguaggio del corpo nell'origine della testimonianze scritte.

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Chi parla è ancora spinto a sostenere quanto dice mediante schizzi o gesti gurativi. nel neolitico
gli uomini hanno provato sempre più spesso a riconoscere e cogliere i propri limiti di spazio e di
tempo. La consapevolezza della vita e della morte ha spinto all'inventiva l'a ermazione di sé.
Quando si osserva un disegno preistorico, sorge l'idea che dovesse esistere in stretto
collegamento con la gura, un accompagnamento fatto di suoni e di gesti di tipo esplicativo,
rituale o narrativo. i disegni ci sono pervenuti ma l'accompagnamento non c'è stato trasmesso. Lo
sviluppo della registrazione e gra ca del pensiero sta in mezzo, tra quello della parola da una
parte e quello dei Gessi descritti dall'altra. Questa modalità di espressione ha portato
gradualmente all'impiego degli stessi segni in associazione con le dichiarazioni. in quel momento
le gure divennero una scrittura: un sistema che ssa pensiero e parola in maniera tale da
permettere la rilettura illimitatamente nel tempo.

II. La trascrizione del linguaggio


la scrittura esistita realmente da quando disegno segni sono apparsi rapporto diretto con le
sillabe pronunciate, le parole o le frasi. È probabile che i primi scrivi siano vissuti in Medio Oriente
ed essi realizzano rappresentazioni mediante segni che chiamiamo pittogrammi. La scrittura
nacque soltanto nel momento in cui gli scribi cominceranno a ordinare i segni su righe orizzontali
o verticali così lentamente sono a parte i gruppi lineari disegni e grazie a loro impiego ripetuto
sono nate le culture della scrittura continua.

1. Due percorsi evolutivi della scrittura


lo studio dei vari e faticosi percorsi che hanno condotto alla registrazione gra ca di una lingua
permesso di identi carne due categorie principali.

- scritture ancora gurative


questa categoria comprende tutte quelle scritture che non hanno conosciuto trasformazioni
sostanziali, ma chi hanno mantenuto i propri segni allo stadio di pittogrammi, per quanto stilizzati.
La prova vivente è la scrittura cinese.

- scritture alfabetiche
Comprende tutte quelle scritture nelle quali pittogrammi originali si sono trasformati nei secoli
insegne puramente fonetici, i cui tratti sono stati portati alla sempli cazione estrema. Una chiara
dimostrazione di ciò è fornita

dall'alfabeto.

2. Un'origine comune?
I segni elementari presentano analogie inconfutabili, almeno per quanto concerne la
rappresentazione pittorica di oggetti comuni a tutti i popoli. Basti pensare alla rappresentazione
delle gure umane e animali e a darmi come le frecce. ma ciò non indica l'esistenza di una
scrittura originale che dimostra piuttosto l'acutezza dello spirito di osservazione delle
interpretazioni dei primi scribi.

Certe immagini sono radicate nel nostro subconscio dalla nascita, in qualità di archetipi i nati dal
signi cato simbolico comune.

3. Dall'ideogramma al segno fonetico


L'utilizzazione di un pittogramma per riprodurre un suono sillabico rappresenta una delle tappe
più importanti nella storia della registrazione del linguaggio. Il pittogramma si trasforma in segno
fonetico punto in questo modo i segni sillabici derivano dai pittogrammi e dagli ideogrammi: non
soltanto il signi cato di un'iscrizione ma anche la sua pronuncia venivano ssati
permanentemente della scrittura.

III. Patrimonio gra co dei pittogrammi


1. Dai pittogrammi sumeri alla scrittura cuneiforme
Nel quinto millennio a.C. vivevano in Mesopotamia i sumeri, la cui cultura a ascinante é ancora in
gran parte nascosta. le di coltà ebbe una certa in uenza sulla loro vita intellettuale, economica e
sociale. I sumeri avevano un'attitudine logiche scienti ca come risulta chiaramente dall'origine
della loro scrittura. le testimonianze più antiche della scrittura sumera sono considerate come gli
esempi più antichi di scrittura.

Le testimonianze più antiche della scrittura sumera sono considerate come gli esempi più antichi
di scrittura. Sono pittogrammi seguita sgra o sull'argilla, nei quali alla linea dritta e predominante
indica l'utilizzazione di una spatola. La stilizzazione delle forme sorprendente sorge spontanea la
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domanda circa l'esistenza di versioni precedenti. Questi disegni altamente stilizzati rappresentano
sia oggetti interi che è particolarmente dettagliati. Una delle ultime teorie associ pittogrammi
sumeri e numerosi oggettini di argilla di forma varia nei siti archeologici del Medio Oriente. Si è
scoperto che queste gure in argilla sono incredibilmente simile pittogrammi più antichi.

La stilizzazione avrebbe avuto luogo sui oggettini d'argilla, che potrebbero pertanto essere
considerate la nostra prima testimonianza di scrittura tridimensionale. Nel terzo millennio a. c. lo
stile della scrittura sumera cambio completamente. Nessun'altra scrittura conosciuta subito un
cambiamento così radicale. Rispetto agli egizi, che ressero potenti monumenti statici ai quali
l'osservatorio doveva avvicinarsi, i sumeri avevano una mentalità incline al movimento, così che le
caratteristiche più importanti della loro scrittura furono la trasportabilità e la possibilità di scambio.
Per la scrittura furono usate principalmente tavolette d'argilla. la scrittura cuneiforme deriva il suo
nome detratti dritti a forma di triangolo allungato che la costituiscono e la forma dei tratti dipende
dalla pressione obliqua dello Stilo sull'argilla. La tecnica dell'impressionismo lentamente
soppiantò quella dell'incisione E gra ta perché non provocava sbavatore. la scrittura cuneiforme
illustra perfettamente come le forme di una scrittura non dipendono soltanto dalle scelte di stile
ma anche dalla natura stessa del materiale utilizzato. Nel corso dei millenni i segni cuneiformi
furono ulteriormente alterati, sempli cati adattati alle lingue parlate dei popoli con nanti. Con il
tempo si passò dell'originario impiego pittogra co all'uso fonetico dei segni e il loro numero
diminui. intorno alla metà del primo millennio Questa scrittura era perfettamente sviluppata È
di usa in tutto l'ambito linguistico semitico come mezzo di trasporto del pensiero. Lentamente
venne sostituito dalla scrittura alfabetica aramaica.

2. I gerogli ci egiziani
La Valle del Nilo fu culla di una civiltà di grande fantasia, attenta all'osservazione della natura e
ben disposta verso la contemplazione dell'Opera e della parola delle divinità. nel IV millennio
furono costruiti i monumenti enormi con i materiali scavati dai dirupi che ancheggiano la Valle del
Nilo. segni di pari grandezza, destinati a s dare il tempo e la morte, furono incisi sui monumenti. Il
termine gerogli co si applica esclusivamente pittogrammi, creati da sacerdoti, guardiani della
tradizione religiosa e politica, che conservarono sorprendentemente immutata la loro forma
attraverso tre millenni. Essi ri ettono la ricchezza dell'ambiente circostante in forma e
brillantemente stilizzate Ben proporzionate. Già nel terzo millennio si sviluppa la più corrente
scrittura ieratica. I segni gurativi incisi furono riprodotti più uidamente su papiro, con una penna
di canna, e che portò una sempli cazione delle forme. Nel corso del primo millennio lo stile di
scrittura si ssò in una forma ancora più stilizzata, chiamata demotica, nella quale è arduo
riconoscere la relazione con Il pittogramma originario. la tradizione della scrittura egizia e oggi
ritenuta la base più importante dell'alfabeto accidentale.

3. Le scritture cretesi
Tutti questi popoli subirono l'in uenza della civiltà mesopotamica e di quella egiziana, pur
adottando proprio espressioni.

Creta rimaste per gran parte isolata È priva di contatti con i popoli vicini. Questo fatto è reso
evidente dalle caratteristiche della sua scrittura. Sebbene ci sia prova un'in uenza iniziale di
pittogrammi egiziani, sull'isola si sviluppò un sistema indipendente di trascrizione del linguaggio. I
pittogrammi Cretesi sono gurativi, pur presentando già sostanziali sempli cazioni concettuali. Il
confronto con i segni gerogli ci originali o con i segni sillabici che ne sono derivati illustra
chiaramente la di erenza che passa tra un disegno gurativo che delinea l'oggetto e la
realizzazione disegni scarni cata è puramente lineare. Nelle iscrizioni cretesi, ideogrammi e segni
sillabici potevano essere impiegati gli uni accanto agli altri sulla stessa riga. I segni della scrittura
cretese hanno uno strano impatto sul osservatore poiché non o rono al non iniziato alcuna chiave
interpretativa.

4. I pittogrammi ittiti della Siria


il popolo ittita era stanziato in Siria e gli esempi di scrittura che ci rimangono sono ricca e molto
belle di caratteri, incisi nella pietra e gra ti su diversi altri materiali. Si suppone che la scrittura
pittogra ca e ittita forse in uenzata sia dei gerogli ci egizi che dalla scrittura cuneiforme
mesopotamica. È anche possibile che ci siano relazione con la scrittura pittogra ca cretese e lo
studio dei segni caratteristici e rivela una capacità inventiva e autonoma. Nella maggior parte dei
casi non è possibile riconoscere chiaramente espressioni gurative, poiché anche negli esempi
più antichi disegni sono fortemente astratti. I pittogrammi ittiti furono gradualmente impiegati per
non ssare sillabe e anche singole lettere, ma non si arrivo mai a quella sempli cazione che in altri
casi portare i caratteri alfabetici. L'uso di questa scrittura scomparve intorno al 700 a. C.

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5. I pittogrammi della Valle dell'Indo
Furono rinvenute nella valle dell'indo tracce di una cultura proto indiana sviluppatasi
parallelamente alla civiltà egizia e mesopotamica. Le più antiche testimonianze di scrittura sono
sopravvissute su sigilli o punzoni in pietra e rame. I pittogrammi stessi possono essere incisi
rilievo, impressi o eseguiti a sbalzo su lamine metalliche. Anche in questo caso la varietà dei
materiali impiegati ha stimolato lo sviluppo di forme incisivamente stilizzate. Gli archeologi non
sono stati ancora in grado di decifrare Questa scrittura. In base al numero ridotto disegni in uso si
è pensato che la scrittura dell'indo comprende su un misto disegni geogra ci e segni sillabici. Il
fatto che la scrittura dell'indo sia così antica e che se ne siano trovate tracce anche in altre zone
del Medio Oriente ha permesso agli archeologi di sviluppare teorie. È stata ritenuta prova delle
prime migrazioni su larga scala o addirittura della colonizzazione di nuove regioni e va notata una
somiglianza sorprendente tra la scrittura dell'indo e pittogrammi dell'isola di Pasqua. da un punto
di vista puramente gra co si può notare una di erenza basilare Nella formazione dei segni dei due
sistemi: L'Antica scrittura dell'indo, dell'espressività lineare e avvia dalla sempli cazione, mentre
la più recente scrittura dell'isola di Pasqua è caratterizzato da uno stile piuttosto primitivo, mirante
la rappresentazione di tutto l'oggetto.

6. I pittogrammi dell'isola di Pasqua


La scrittura dell'isola di Pasqua non rappresenta una fase importante nella storia dello sviluppo
della scrittura dal momento che non fa la sua comparsa prima della metà del primo millennio e
quindi si ritiene che segni dei legni parlanti, furono usati principalmente come usili per il canto, ma
una decifrazione scienti ca non è stata ancora compiuta. È interessante analizzare Questa
scrittura come testimonianza di un'altra variante pittogra ca, nella quale l'utilizzazione di un dato
materiale è di una data tecnica a portata uno speci co tipo di forma dei segni punto nel legno è
più facile controllare l'incisione adattando trasversalmente rispetto alle bre che non lungo di
esse. L'incisore quindi portato a seguire i tratti in senso trasversale, perché i movimenti della linea
possono essere seguiti più liberamente. La bellezza di una testimonianza scritta è riscontrabile
nella regolarità dell'allineamento delle immagini che si combinano misteriosamente in un tutt'uno.
L'armonia esistente in questa scrittura tra lo spazio interno e segni e lo spazio compreso tra essi è
particolarmente degna di nota. Questo servazione può anche essere presa come un'indicazione
del fatto che le tavolette fossero destinate a un uso contemplativo.

7. La scrittura runica
le scritture runiche si svilupparono nelle regioni più fredde e boscose del nord Europa, furono
anch'esse assai in uenzate dal materiale base. Le testimonianze che sono sopravvissute al
deterioramento furono le iscrizioni incise su pietra, ma la forma dei segni fa capire chiaramente
che furono usate tavolette di legno.

Le rune sono costituite prevalentemente da tratti verticali, perpendicolare all'avena, ed a tratti


obliqui. Oltre ha fatto che legno consente un maggior controllo del tratto se incise in questa
direzione occorre anche considerare che in un clima umido le tavolette si possono bagnare, le
bre del legno gon are e le linee incise possono in ttirsi e diventare illeggibili. Non si può stabilire
con certezza se le scritture runiche sillabiche alfabetiche siano state precedute da un antecedente
gurativo, ma le pietre runiche dimostrano che una scrittura runica esisteva prima
dell'introduzione della scrittura latina. le misteriose rune rami cate dall'estremo Nord
costituiscono un sistema cifrato per testi segreti. Inoltre furono ben presto disposte in le
secondo l'ordine alfabetico e le rune rami cate indicano la posizione della runa nella la in base al
numero dei rami. Condizionate dalle condizioni climatiche, sono caratterizzati da un incredibile
semplicità e sono chiaramente invenzione di un popolo con un grande senso dell'economia
gra ca.

8. Le scritture cinesi
- l'i-ching
La riduzione formale delle rune è comparabile all' l-ching . Secondo la tradizione l'imperatore
de nì un sistema di segni per registrare la saggezza trasmessa oralmente. Questa è probabile che
fosse basata su lancio di steli di millefoglie interi o a metà e ritenuti strumento di preghiera e
profezia da parte di maghi e sacerdoti. La saggezza viene espressa mediante questi otto
trigrammi base, costando Lia coppie e componendo gli esagrammi o segni a 6 linee che danno
origine a 64 segni.

- la scrittura cinese pittogra ca


La scrittura cinese si rifà alla antichissime espressioni. Il vecchio semicircolare dell'anello è stato
trasformato in un quadrato per via dell'uso del pennello come strumento di scrittura ma il segno è
sostanzialmente invariato. Non si può spingere con un pennello e quindi la punta dello strumento
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è tirata verso se dallo scriba nell'atto di scrivere e non si può cambiare direzione facilmente senza
spezzare il tratto. A causa dei molti dialetti e certo che cinesi attribuirono una grandissima
importanza ai gesti per una migliore comprensione reciproca. Alla base della registrazione scritta
della lingua cinese stanno regole che non ci dente sembrano estremamente singolari, esotiche e
a ascinanti. La scrittura cinese odierna si compone di decine di migliaia e disegni e lo sviluppo di
nuove combinazioni e tutt'ora possibile. Il fenomeno è ascrivibile in buona parte al fatto che il
cinese è una lingua marcatamente monosillabica. I concetti deve essere espresso in
combinazione con altri per poter essere riconosciuto È compreso dal lettore, ed è anche per
questo che non è stato mai possibile ridurre la scrittura cinese ha una semplice scrittura sillabica
o alfabetica. La scrittura cinese risulta ancora leggibile al di là dei Con ni provinciali e nazionali e
costituisce un sistema ideogra co comprensibile in tutta l'Asia orientale.

- scrittura cinese e architettura


ci sono molte considerazioni sulla coincidenza tra l'espressione architettonica e quella calligra ca.
Il caratteristico inarcamento delle travi delle costruzioni orientali va connesso con l'elasticità delle
canne di bambù impiegati a sorreggere tetti relativamente pesanti. La scrittura cinese ha portato
questa forma ai massimi livelli: tutti i tratti obliqui discendenti, che sono presenti nella maggior
parte dei segni, descrivono una linea ad arco. La causa di questo fenomeno va attribuita in parte
al pennello da calligra a, ma gli archi non presentano sempre la direzione più semplice o
tecnicamente avvia per chi scrive.

9. Scritture Americane precolombiane


Le testimonianze scritte del nuovo mondo sono pochi in confronto a quelle europee. Degli Inca si
conoscono solo le frasi preliminari della scrittura, aztechi e i Maya hanno lasciato a ascinanti
esempi di scrittura nella regione dell'attuale Messico. L'autonomo sviluppo della cultura del centro
America viene interrotto dalla conquista dei colonizzatori spagnoli. A quel tempo la scrittura era
sospesa tra pittogramma e trascrizione fonetica. Un avviso pari alla distanza di 2 continenti
separa la concezione Europea dalla registrazione del linguaggio da quella americana
precolombiana la decifrazione delle scritture americane procede a rilento. tutto ciò che si può
analizzare con certezza sono i segni per i numeri nei calendari astrologici manoscritti e nelle
iscrizioni monumentali in pietra delle misteriose costruzioni Maya. Dal confronto delle culture
aztechi e Maya si evince una grandissima di erenza nella genesi e formazione dei segni di
scrittura. gli Aztechi scrivono i nomi dei mesi mediante la rappresentazione gurativa di oggetti e
creature fantastiche, mentre segna elaborati dei Maya sono astratti.

- la scrittura pittogra ca azteca

Gli aztechi usavano i segni gurativi sia come semplici pittogrammi sia in combinazione a rebus.

-la scrittura pittogra ca Maya

la scrittura Maya si fonda senza dubbio su medesimi principi sebbene i segni fortemente astratti
che la compongono abbiano indotto gli esperti e formulare molteplici teorie in proposito. Chi
studia le iscrizioni incise rilievo sulla pietra sorpreso dalla forza dell'immaginazione della
composizione delle immagini raggruppate, l'interpretazione delle quali è dibattuta dagli esperti.
nel tentativo di individuare Nessi tra gli elementi dei singoli raggruppamenti disegni, sono state
elaborate le più varie interpretazioni: da un lato si può utilizzare che si tratti di una scrittura
sillabica in cui segnano completamente verso i loro senso gurativo, dall'altro si sta indagando
sulla possibilità che questa scrittura si componga di strutture complesse in cui immagini, concetti
e suoni si fondono in un unico insieme.

IV. Gli alfabeti del mondo


1. L'invenzione e la di usione delle lettere
il vicino Oriente molti sistemi di scrittura erano usati per registrare una molteplice varietà di lingue
e dialetti. Sulle coste orientali e mediterranee c'erano i Fenici, un esiguo popolo di mercanti che
intratteneva contatti con la maggior parte del mondo. Per questa loro attività commerciale era
necessario capire molte lingue e scritture. Questo sviluppò l'idea di attribuire il valore di unità
fonetica minima alle singole consonanti, piuttosto che loro raggruppamenti sillabici punto sorsero
i segni consonantici Fenici oggi universalmente riconosciuti come prototipo di qualsiasi scrittura
alfabetica. Il segno fenicio aleph, lago origine è dovuta alla cristallizzazione di pittogrammi egizi,
sumeri, cretesi e probabilmente altri ancora.

in tempi relativamente brevi l'alfabeto fenicio raggiunse una certa perfezione formale e si ridusse a
22 distinti segni fonetici, che si di use attraverso l'aramaico in tutto il vicino Oriente
espandendosi. La scarsità l'irregolarità delle comunicazioni 3 popoli fecero sì che segni venissero
elaborati presso ciascuno di essi in forma autonoma, sviluppando le principali scritture alfabetiche
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di oggi: la arabo semitico, l'indiano, e le scritture occidentali. Nella trascrizione delle lingue
semitiche gli si conservo il principio fenicio dei segni consonantici duepunti l'ebraico e l'arabo si
scrivono soltanto con le consonanti e le vocali che sono rappresentate mediante accenti o punti.
Le scritture indiane e indonesiane hanno conservato un complicato sistema sillabico. I greci
avvertirono la necessità di sviluppare ulteriormente il sistema di localizzazione fenicio, funzionale
per le lingue semitiche ma non per il greco antico.  Questa invenzione dei segni per le vocali può
essere considerata una delle fasi più importanti della storia della scrittura. i segni nella tavola
dell'albero genealogico sono stati volutamente realizzati con un tratto uniforme così da
evidenziarne in essi morfologici, ma bisogna sottolineare che le diverse scritture sono state
fortemente in uenzate dagli strumenti scrittore dei materiali utilizzati. Nel fenicio e nelle varietà più
antiche del Greco del latino si coglie ancora l'aspetto monumentale nelle versioni più recenti, la
uidità della scrittura a mano in uenza sempre di più la forma. 

V. L'ABC del mondo occidentale


1. Primi sviluppi
Nel primo millennio avanti Cristo ebbe luogo l'elaborazione in Europa occidentale dell'alfabeto
greco e latino punto l'origine di questi alfabeti può essere sicuramente ascritta al fenicio e la
straordinaria chiarezza e sempli cazione delle forme dei singoli caratteri ri etto un grandissimo
sviluppo intellettuale. il sistema fenicio si compone di 22 consonanti e di alcune semiconsonanti,
anticipazione delle nostre vocali. L'alfabeto fenicio venne ripreso integralmente dei Greci che per
adattarlo al loro lingua vi introdussero quattro nuovi segni punto gli etruschi adottarono l'alfabeto
greco per il proprio uso verso il 500.

2. Maiuscole e minuscole
Un doppio livello di scrittura sia avuto sempre dappertutto: da un lato, lo stile monumentale
impiegato sulle pareti di roccia, dall'altro la quotidiana scrittura corrente. e due scritture sono
sempre state eseguite con strumenti diversi su materiali diversi e le loro forme si sono evolute in
modo diverso. La scrittura monumentale, maiuscola ha conservato il suo aspetto a causa della
natura permanente del suo supporto. La scrittura a mano si è molto trasformata attraverso i
secoli, perché associata a materiali più e meri come le tavolette cerate o la carta.

- il passaggio dalla maiuscola alla minuscola


è importante mostrare le evoluzioni di alcune lettere signi cative: il tratto è stato ridotto a una
semplice linea al ne di mostrare più nitidamente i movimenti compiuti dalla mano nel tracciarle.
L'osservazione più importante è che il passaggio da maiuscola a minuscola comporta la
trasformazione delle linee diritte e delle forme monumentali in tratti curvi, con una sempli cazione
dei movimenti della mano e quindi una struttura più veloce punto un'altra caratteristica importante
la scrittura minuscola è la presenza di ascendenti e discendenti, indispensabili per distinguere
chiaramente piccole lettere dalle forme sempli cate. Dal confronto tra lettere maiuscole e
minuscole dell'alfabeto occidentale, che ha la base della maggior parte delle lingue europee, si
può notare come le maiuscole latine, in questa evoluzione abbiano subito una trasformazione. Per
migliorare la trascrizione del linguaggio sono stati aggiunti alcuni segni presi direttamente dagli
alfabeti monumentali greco e latino. Le lettere k, w, y non hanno conosciuto questo processo
storico di trasformazione e hanno conservato, anche nelle minuscole, la forma delle maiuscole. Lo
stesso fenomeno si è veri cato per x e z; u e v erano praticamente intercambiabili. A queste
considerazioni consegue che i movimenti obliqui sono stati modi cati in curve linee dritte dalla
naturale tendenza della uidità della scrittura a mano. A questo proposito occorre sottolineare che
le maiuscole non hanno mai soppiantato del tutto le maiuscole, al contrario del medioevo che in
poi sono coesistite.

-per una teoria della riduzione dei movimenti


il passaggio da rigido sistema delle maiuscole quello uido è morbido delle minuscole è stato
determinato dalla sempli cazione dei movimenti della mano una sempli cazione che si rende
necessaria qualora si esegue una scrittura rapida. Ogni lettera dell'alfabeto maiuscolo è prodotta
per mezzo di un andato combinazione di un dato numero di movimenti della mano. Il passaggio
dalle maiuscole alle 6 minuscole e in ne alle minuscole mostra una progressiva diminuzione delle
di coltà esecutive.

VI. L'evoluzione della forma tramite le tecniche di Scrittura a mano e a stampa


occorre sottolineare innanzitutto che l'uso generalizzato della scrittura ha fatto sì che le singole
lettere abbiano subito un processo di armonizzazione. Avvicinamento delle singole lettere non ha
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comportato necessariamente una diminuzione di leggibilità, dal momento che ho lettore esperto
non legge lettera per lettera ma coglie con uno sguardo parole frasi intere.

1.la formazione del tratto


-Calligra a
la molteplicità degli strumenti scrittori in uso e dei supporti quale il papiro la pergamena ha
determinato i canoni estetici di ciascuna scrittura. La penna cava è stato lo strumento scrittorio
più apprezzato dai calligra per le sue qualità. L'uso prolungato di uno strumento può avere
in uenzato lo sviluppo della forma delle lettere. Inizialmente fatto di canna È stato poi sostituito
dalla penna di volatile punto la penna va tagliata obliquamente, la punta che ne derivava spezzata
nel senso della lunghezza e poi mozzata per conferirle stabilità. lo strumento permette allo scriba
di scrivere più velocemente dal momento che il corpo tubolare della penna costituisce un
serbatoio. una grande attrattiva è anche costituita dalla essibilità del pennino, che permette lo
scorrere di un maggiore o minore usso d'inchiostro a seconda della pressione esercitata. Il
controllo del usso d'inchiostro ha reso possibile l'ingrossamento l'assottigliamento dei tratti di
attacco e stacco, empatizzando delle lettere Nella linea di scrittura. La bellezza di una pagina di
calligra a dipende in larga misura da questo ripetuto intersersi della scrittura. La forma dei tratti di
attacco e stacco dipende anche dalla posizione della penna punto è possibile tracciare tratti di
spessore diverso in base al taglio del pennino e la sua inclinazione.

-punte orizzontali
Le più antiche testimonianze calligra che romane rivelano la posizione orizzontale delle punte
dello strumento di scrittura. Questo angolo di scrittura conferisce spessore massimo e tratti
verticali e minimo hai orizzontali. La stessa posizione orizzontale dello strumento è riscontrabile
nelle prime scritture le cui forme arrotondate già preannunciano le forme della minuscola.

-punte oblique
Una delle posizioni più comode e quella dell'inclinazione della penna A 20 °. È questo l'angolo
che ha condotto alle scritture di tipo usuale. le verticali sono più spesse delle orizzontali, 20 tratti
di raccordo sono obliqui.

- punte molto oblique


Alla ne della nostra civiltà, l'età antica e medievale, si sia a ermato l'uso di scritture con la punta
dello strumento scrittorio asta inclinata rispetto al rigo di scrittura. L'enfasi sulla linearità della
scrittura ottenuta mediante tratti di attacco e distacco ingrossati appunta contribuisce molto
all'aspetto decorativo della scrittura ma poco la sua leggibilità. Nel Rinascimento gli umanisti
ripristinare o no la minuscola carolingia, dalla quale deriva direttamente la minuscola umanistica
virgole la maiuscola corsiva.

-la posizione della penna in altre aree linguistiche


L'Impiego di strumenti di scrittura in canna o in Babbo: la stabilità di questi rende possibile tirare e
spingere linee ma non permette la modulazione dello spessore del tratto cambiando la pressione .
Occorre anche considerare che le due scritture semitiche vengono tracciate da destra verso
sinistra mentre sia le scritture occidentali che l'indiana si dispongono da sinistra verso destra
punto La maggior parte dei caratteri arabi sono formati da ampi movimenti della penna, a
spingere, rotonda ti verso il basso punto le lettere ebraiche sono costituite da linee tirate.

- incisione a stampa
nel corso dei secoli XV e XVI la tecnica di stampa prevale sulla calligra a delle in uenzare lo
sviluppo morfologico delle lettere. Nella stampa tipogra ca le parti stampanti sono in rilievo. La
forma della lettera viene Incisa in rilievo sull'estremità levigata di un punzone in acciaio. Il punzone
viene battuto su un blocchetto di metallo più tenero che forma la matrice. Un tale processo
richiede che le lettere abbiano un disegno per marcato. L'incisione del punzone richiedere
eliminazione di parecchio materiale è l'impiego del inchiostro su carta ruvida e umida produce
un'immagine delle lettere dico rosa e dei dettagli non ben de niti. La prima stampa del 16 ci ha
lasciato in eredità caratteri delle forme solide e fortemente disegnate che hanno fatto da modello
per alcuni dei caratteri più di usi del nostro tempo. 

Nel secolo 18 la tecnica di incisione su lastre di rame virgole quindi la stampa da caratteri che
stanno sotto la super cie del Piano, le lettere venivano scavate in incavo su lastre di rame belle
vicate. L'inchiostro veniva applicato sulla lastra, che veniva pulita in modo che l'inchiostro
rimanesse soltanto nelle incisioni. Con una leggera pressione, la carta umida tirava su l'inchiostro
dalle lettere. La tecnica dell'incisione su rame incoraggiò i disegni di segni ni, è il contrasto tra
sottili tratti di raccordo e aste pesanti produsse caratteri in uso ancora oggi. La litogra a una
tecnica di stampa sviluppata alla ne del XVIII secolo. La super cie levigata di una lastra di
calcare a rancò l'artista dagli strumenti di incisione, permettendo di utilizzare il pennello e
disegnare completamente a mano libera. Il disegno veniva ssato chimicamente e poteva essere
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stampato secondo il principio della stampa idrorepellente. Questa tecnica rivoluzionaria trasformò
la progettazione dei caratteri. Le limitazioni imposte dall'uso del bulino scomparvero, lasciando
campo libero l'innovazione nel disegno delle lettere. E grazie tratti di raccordo furono ingrossati e
piacimento, producendo i caratteri egiziani. È in uenza della litogra a sullo sviluppo dei caratteri
da stampa evidente, ed i cataloghi delle fonderie di caratteri si arricchirono enormemente perché
le forme si liberarono dei vincoli.

2. lo spazio bianco interno


-architettura e scrittura
Le forme della scrittura sono spesso confrontate con quelle dell'architettura. La storia
dell'evoluzione della scrittura è la grafologia delle culture del passato. È sorprendente notare
come l'arco a tutto sesto della architettura romanica o Normanna trovi su perfetto corrispondente
nelle forme arrotondate di quasi tutte le lettere dell'alfabeto o inciale. Questo sviluppo
architettonico può essere ascritto a fattori di tipo economico e religioso. I pilastri si assottigliano,
la massa di pietra si ridusse el Arco romanico largo e rotonda luogo a quello gotico, più stretto e
più stabile. La rivalità tra città e nazioni nutri l'ambizione di costruire chiese dalle torri sempre più
alte punto motivazioni simili possono avere condotto allo sviluppo delle scritture gotiche. Gli scribi
abbiano cercato di sfruttare al massimo la pergamena, serrando le lettere. Questo risultato si può
ottenere facilmente un entando l'angolo di inclinazione della penna, le verticali si assottigliano
mentre linee di raccordo tratti iniziali e terminali prendono una forma appuntita. Le cattedrali e le
Sacre scritture non erano nel medioevo Mary oggetti di uso ma espressione di Curto, nesso
visibile tra il mondo presente e l'aldilà. In quest'ottica, considerazioni sulla funzionalità della
costruzione sulla leggibilità della scrittura gioco un ruolo secondario: protagonisti sono una
valutazione dello spazio basata sulla spiritualità e sulla ritualità è uno stile altamente decorativo
della scrittura. la ripresa del Rinascimento degli stili architettonici greci e romani o re un parallelo
ancora più signi cativo tra architettura e scrittura punto nel corso del secolo XVI gli umanisti
disarticola rono le fondamenta del dog mismo religioso. I primi stampatori dissacrano la scrittura
impiegando la per di ondere testino religiosi. Nacquero i primi caratteri tipogra ci che
sopravvivendo nei secoli hanno costituito le fondamenta dello stile della scrittura occidentale.
Dopo la rivoluzione formale si possono cogliere somiglianze tra gli stili architettonici e la scrittura,
non tanto nelle forme base delle lettere ma nelle aspetto esteriore, nel rivestimento. Si confronti
ra nato gusto architettonico con i caratteri del tempo punto nel secolo ventesimo l'identità
stilistica è stata volutamente ricercate nome dell'uniformità: architettura e scrittura degli anni 30
in uenzate dal neofunzionalismo. La pure geometria si sostituì alla mano libera: tutte le linee dritte
furono tracciate con la riga e tutte le linee curve con il compasso.

- lo spazio
dall'architettura apprendiamo che l'espressione gra ca si compone di due elementi principali: il
materiale e lo spazio. Ancora una volta si torna al dualismo tra nero e bianco, tra contenuto e
contenitore. Ingrossamento dei tratti di attacco e stacco permette il confronto con immagini della
natura profondamente radicate nella nostra memoria. Con uno sforzo Maggiore
dell'immaginazione possiamo vedere come tratti concavi e maschili delle lettere determinano
spazi convessi femminili. Se si rovescia il normale processo percettivo gli spazi interni ed esterni
alla lettera sembrano gure plastiche conferiscono alla scrittura il ritmo e lo stile che le sono
caratteristici.

3. Le famiglie di lettere
La bellezza di una scrittura consiste nella combinazione dei segni punto le pagine più belle di un
testo sono quelle in cui le lettere che compongono un tutto armonico punto e lettere si associano
chiaramente a una forma il peso dei tratti, il bianco degli spazi interni, la spaziatura, la forma delle
grazie dei tratti di incrocio sono costanti nel contesto delle 26 lettere di una data scrittura. Questo
uniformità permette combinazioni illimitate nella forma. la griglia di riferimento di un alfabeto
normale di ottima leggibilità è più complicata di quella di un alfabeto così complesso
verticalmente. Le lettere rotondeggianti sono ben distinte da quelle dritte e tratti obliqui hanno una
loro precisa identità. Nella progettazione di un alfabeto occorre de nire chiaramente il grado di
somiglianza che deve sussistere tra le lettere. Il segreto di un buon carattere sta tutto nel
coordinamento delle lettere, che devono formare un insieme dei contrasti ricchi pur mantenendo
un'aria di famiglia.

VII. La manipolazione delle lettere


La forma base di una lettera viene spesso deliberatamente alterata e trasformata. Queste
deviazioni possono essere distinte in tre categorie: nella prima categoria sono comprese le
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estensioni. Si tratta dei casi in quella Forma base della lettera rimane sempre riconoscibile e
cambiano solamente le proporzioni delle dimensioni dei caratteri. La seconda categoria
comprende lettere decorate o trasformate in forma gurativa.

1. Semplici variazioni proporzionali


- larghezza
la larghezza dei caratteri oggi normalmente in uso acquisito determinate proporzioni nel corso dei
secoli. Questo contorno standard viene determinato dal rapporto tra il pieno dei tratti verticali e il
voto degli spazi circostanti. Questo rapporto dal carattere quel valore che viene de nito
tecnicamente larghezza. la forma base di una lettera determinata dei tratti pieni, perché le grazie
possono essere considerate accompagnamenti stilistici, note di passaggio. Oggi si producono le
versioni condensate o strette, espanse o larghe. Una lettera la cui larghezza è pari a metà della
sua altezza è considerato assetta è una che si presenti di formato quadrato è considerata larga. Il
99% dei caratteri da cui il lettore ottiene la maggior parte delle informazioni presenta una
larghezza normale, mentre le variazioni di stile riguardano testi brevi come titoli, didascalie opere
di consultazione.

- spessore
il tratto verticale corrisponde al tratto base che abbiamo de nito trave. La sensibilità del lettore in
questi casi è molto attenta: una linea sottile e immediatamente avvertita come tale mentre linea
più spessa da subito l'idea del neretto o del nero. Lo spessore dei tratti orizzontali non ubbidisce
le stesse regole di cui sottostanno quelle verticali. Nelle versioni più leggere di un carattere senza
grazie i tratti orizzontali e verticali hanno quasi lo stesso spessore, nelle versioni in grassetto i
tratti orizzontali sono generalmente più sottile dei verticali. Le variazioni di spessore nel nostro
sistema possono essere de nite unidimensionali e si applicano al solo spessore delle verticali. Il
fenomeno si rende ancora più chiaro Se si confrontano tra loro le variazioni di spessore nei
caratteri del gruppo dei moderni. in un carattere con grazie di questo tipo le alterazioni si limitano
ai tratti verticali.

- inclinazione
L'espressione statica di un carattere standard si poggia sulle leggi del tratto verticale e della
composizione orizzontale delle linee. A partire dai primordi della stampa sono stati prodotti
caratteri di accompagnamento corsivi, caratterizzati dei tratti obliqui. In italiano si usa il termine
corsivo che suggerisce l'aspetto uido e corrente della scrittura amano. Il termine inglese italic
deriva dal fatto che i primi stampatori ebera modello per queste forme la scrittura delle cancellerie
italiane. l'uso del corsivo è ormai standard. Si preferisce il corsivo al neretto perché spezza a me
nel corso della lettura. Gli autori hanno disposizione almeno due registri, e si possono sottolineare
parole frasi sapendo che saranno Resi in modo di erente. Il passaggio dei verticale anche nato
segnala la presenza di qualcosa di diverso o di enfatico. Il valore di grigio di un testo in corsivo è
pari a quello di un testo in tondo, ma la di erenza espressiva consiste nella diversità strutturale
dell'inclinazione e nell'aspetto che tende la legatura dei tratti di attacco e stacco. L'inclinazione
normale è di circa 12 gradi e il corsivo non si distingue su cientemente dal tondo. 

- il ventaglio dei caratteri


per centinaia danni copisti e stampatori ritennero su ciente un solo stile di scrittura per la
registrazione del pensiero dell'informazione. La bellezza delle pagine dei libri antichi e forse
dovuta questo limite dei mezzi espressivi. Soddisfano le esigenze della stampa libraria: 1 tondo
per il testo; 2 corsivo per la sezione di enfatizzare, i sottotitoli; 3 nero per le sezioni da
distinguere.queste tre serie costituiscono un'unità tipogra ca di base, una selezione
standardizzata di tre possibili mezzi di espressione per la stampa di testi letterari.

l'esplosione tecnica ed economica del secolo ventesimo ha comportato l'ingresso della pubblicità
del mondo della tipogra a. Il repertorio tradizionale di caratteri non è più su ciente per la
progettazione di annunci pubblicitari. Lo slogan verbale richiedono un equivalente gra co che la
tradizione non poteva fornire. Il bisogno di trasformare le forme delle lettere costringe i progettisti
a misurare con problemi del tutto nuovi. Non si tratta più solamente di disegnare le forme
individuali delle lettere: occorre prevedere lavorare alle possibilità di realizzare una moltitudine di
varianti del carattere. Queste nuove procedure di disegno spingano la progettazione di nuove
famiglie di caratteri nel regno dei computer, e i risultati ottenuto sono eccezionali. la molteplicità di
varianti si deve anche alla rapida di usione della fotocomposizione. Essa permette che repertorio
tipogra co cresca ancora di più dal momento che costi di produzione di una matrice fotogra ca
non sono a atto comparabili con quelli proibitivi necessaria la realizzazione di una nuova serie di
matrici per caratteri in metallo. La possibilità di mescolare moltitudini di caratteri potrebbe portare
la moderna tipogra a al caos compositivo. La progettazione di un carattere moderno comporta la
piani cazione quasi tridimensionale di un'intera famiglia di varianti, con molte sotto varianti. La
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tipogra a moderna non si limita più a libro domestico ma interessa tutti i campi dell'attività
umana, per i quali ha bisogno di una grande varietà di forme.

2. Deviazioni dalle forme base


- lettere ornamentali
lettere la cui Forma base è stata stravolta con servono sorprendentemente un alto quoziente di
leggibilità. I copisti dei monasteri e delle cancellerie coltivarono l'arte della calligra a al punto che
spesso elaborarono forme molto complesse, nelle quali a malapena si riconosce la lettera di base.
L'in uenza dello ornamentazione sulla scrittura riprese vita nelle botteghe degli incisori su rame
che elaborarono una moltitudine di scrittura e decorative. Queste forme vengono impiegate a
tutt'oggi. il tipo conosciuto come corsivo inglese usato in genere per bigliettini da visita inviti,
vuole suggerire uno status e ra nato che evoca cerimonie e abiti eleganti, che simboleggia la
tradizione piuttosto che l'ultima moda. si svilupparono nuove scritture decorative, inventate ed
eseguite direttamente dall'artista piuttosto che dal calligrafo o dal incisore. Apparvero per la prima
volta scritture dalla grazia squadrate e scrittura senza grazie mentre le forme delle lettere
assunsero le forme decorative più varie.

-lettere di antiquariato
Ci fu la nascita di un gusto nostalgico antiquariato per i caratteri esageratamente ornati del
passato, le vecchie lettere decorative vengono riesumate, elaborate adattate alla
fotocomposizione caratteri trasferibili.

- alfabeti gurativi
la virtuosistica combinazione di un'espressione astratta di una rappresentazione gurativa
costituisce un gioco sottile che ha spinto molti a progettare alfabeti gurativi. Iniziali di questo
genere producono spesso un e etto umoristico, caricaturale, dovuta al contrasto tra le lettere.
Alfabeti di questo genere, incrocio di lettere oggetti sono presenti al giorno d'oggi.

- le lettere del futuro


i caratteri hanno lasciato l'esclusivo mondo della stampa per diventare parte dell'ambiente.
Alcune delle scritture utilizzate all'esterno si sono emancipate dalla bidimensionalità della scrittura
e della stampa e hanno conquistato la tridimensionalità dell'architettura. assumendo forma
plastica si sono liberate dai vincoli imposti dalla scrittura a mano o dallo strumento di incisione.
Lettere tridimensionali vengono oggi realizzate in molti materiali. A di erenza del materiale a
stampa, che lettore sceglie di vedere non vedere, la scrittura esterna c'è imposta come parte del
nostro ambiente. Se ben progettata può costituire quasi una decorazione. Se progettata male è
percepita come una forma di inquinamento.

- i display digitali
Tra le scritture informative occorre distinguere tra quelle permanenti e quelle dinamiche. Il
secondo tipo è basato sul principio di segni che appaiono e scompaiono nella stessa posizione
punto per segnaletica di grandi dimensioni si possono disporre cellule luminose o lampadine in
forma di lettera e programmarne l'accensione. Per segnaletica di medie dimensioni è stato
inventato un sistema meccanico assai ingegnoso che consiste in falde ribaltabili su cui si leggono
le lettere e cifre dai contorni ben tracciati. per il piccolo formato si sfrutta sempre più lo schermo
elettronico quale vettore di informazioni. Ultimo esempio di visualizzazione è rappresentato dallo
schema 7 barre, usato per le cifre delle calcolatrici elettroniche. Il grande successo del calcolatore
tascabile ha permesso una di usione larghissima a questo tipo di cifre, ed è sorprendente con
quale velocità la mente umana sia datti un nuovo sistema si è spinto ciò da necessità.

- esperimenti di sempli cazione estrema


La tendenza alla sempli cazione estrema della forma delle lettere, non secondo i criteri della
stenogra a ma nel senso della riduzione delle forme usate, condotto recentemente diversi
tentativi di rendere più uniforme i segni alfabetici. Mostriamo due esempi di alfabeti costruiti su
principi puramente geometrici. Il primo interamente derivato dalla forma quadrata, ed occorre
considerare che la presenza delle aste ascendenti e discendenti rende più semplice
riconoscimento della lettera E che alfabeto minuscolo contiene meno forme simmetriche rispetto
alla maiuscolo. Le uniche lettere leggibili sono quelle che normalmente presentano tratti obliqui.
Un secondo esempio di riduzione geometrica della forma alfabetica, questa volta basata sulla
circonferenza. L'alfabeto maiuscolo è stato volutamente omesso perché è di cilissimo
rappresentarlo con forme rotonde, mentre le lettere minuscole si basano in gran parte su forme
curve.

- la lettura automatica
la tecnologia informatica conosce una grandissima espansione, perché la quantità di testo delle
borare cresce incessantemente punto e dati messi nel computer devono essere tutti convertiti in
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codice binario per mezzo di schede perforate. Il lavoro di traduzione dovrebbe essere svolto solo
da esseri umani capaci di comprendere i dati da inserire. L'invenzione di una scrittura leggibile
dell'uomo e della macchina è stata di importanza primaria, che sono le scritture OCR. le prime
scritture per la lettura automatica erano composte da lettere dei tratti assai sempli cati, la grande
di usione deve aver causato una certa reazione nella massa dei lettori. la tras gurazione di forme
familiari, quali sono quelle dell'alfabeto, ha un e etto rivoluzionario. I primi caratteri associati al
computer anche l'immaginazione popolare sono tecnicamente superati. Le più recenti macchine
elettrici riconoscono le foglie complesse dalle lettere tradizionali con un margine di errore
insigni cante. La progettazione di una scrittura per lettrice automatiche non stilizzata ha reso le
scritture robot desuete.

- i con ni della leggibilità


I gra ti, le scritte sui muri e sui manifesti del nostro tempo testimone nel fatto che lo spiedo di
un'epoca si esprime nello stile delle lettere elaborate in quel momento. Questi segni per quanto
basilarmente alfabetici, sono e limiti della leggibilità.

- la parola- gura
dalle forme di base hanno già mostrato come nel lavoro dello scriba sia possibile intravedere
quello dell'artista gurativo. Cioè possibile per la natura assolutamente astratta dei segni
alfabetici. I poeti lirici hanno tentato ripetutamente di rompere la rigida griglia della convenzione
tipogra ca per mezzo di un trattamento gurativo dal verso punto anche il progettista tipogra co
e tentato dal volta di spezzare le ferree leggi della composizione lineare e di interpretare il
contenuto di un testo gurativamente.

l'immagine di una parola può assumere questo doppio senso in un gran numero di modi, il più
semplice signi cativo dei quali consiste nel disturbare una normale disposizione delle lettere. La
posizione inconsueta disorientare il lettore, ma quando riconosciuta si apprezza il modo in cui la
parola è stata trasformata in un illustrazione che illumina il nesso tra la consueta immagine della
parola e il suo signi cato. Il modo più semplice per rendere gurativo una scrittura consiste nel
trasformare lettere o parole in gure.

3. Monogrammi
- le abbreviazioni diventano acronimi
Un fenomeno tipogra co caratteristico del nostro tempo è rappresentato dalle abbreviazioni
composte da iniziali. Questa tendenza alla riduzione rivela chiaramente lomento incessante dei
consorzi umani. Anche i termini tecnici più complessi vengono ridotti sempre più spesso le sole
iniziali e questo ne facilita la pronuncia, la scrittura e la lettura. questo processo di riduzione
linguistica ha portato all'a ermazione di nuovo unità di comunicazione. Abbreviazione di questo
genere associate una particolare espressione gra ca prendono il nome di logotipo, marchio o
monogramma. Si limitano generalmente a un numero minimo di lettere espresse in maniera
individuale e combinate. Scopo del progettista e produrre un e etto nuovo, signi cativa è poco
comune, facilmente memorizzabile e riconoscibile.

VII. Caratteri tipogra ci e leggibilità


1. La scrittura tipogra ca come mezzo di comunicazione universale
Duemila anni fa saper leggere e scrivere era privilegio di una esigua minoranza. in origine mani
robuste incidevano segni gurativi su pietra, alla media di forse due o tre allora. Oggi nella stessa
quantità di tempo vengono prodotti i milioni di caratteri per mezzo di macchine compositrici
elettroniche. La crescente domanda di testi scritti ha stimolato l'invenzione di metodi sempre più
veloci di composizione riproduzione e la distribuzione via più di usa della parola scritta ha
provocato la standardizzazione del segno dei caratteri.

L'alfabeto Romano presenta una natura propriamente funzionale. La sua conformazione è tale da
risultare facilmente leggibile. si tratta di un complesso di caratteri fruibile da un grandissimo
numero di lettori e velocità massima e di coltà minima. L'intervallo che separa l'avvenimento dal
lettore deve essere costantemente ridotto di pubblicità o di libri. In molte circostanze il fattore
tempo e anche connesso al prezzo punto l'informazione deve essere o erta a basso prezzo punto
per queste ragioni le tecniche di stampa del nostro secolo sono caratterizzate dal momento
costante della velocità di produzione. Intorno al 1950 si incominciarono sviluppare nuove tecniche
di composizione, poiché ai procedimenti tradizionali non reggevano più il passo con l'incremento
sempre crescente della domanda di informazione. Nell'invenzione della fotocomposizione si
trattava di non necessità tecnica volta a soddisfare la domanda del futuro.

2. La forma dei caratteri e la leggibilità


- il processo della lettura
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Le lettere dell'alfabeto vanno considerate solo come gli elementi compositivi del linguaggio,
mediante i quali vengono costruite sillabe, parole e frasi. Le associazioni tra lettere della lingua
madre sono impresse nella memoria in maniera assai e cace, quelle della lingua acquisite meno. 

- i gradi di motivazione del lettore


le forme delle lettere presentano oggi numerevoli varianti stilistiche, de nite ra nate nel corso dei
secoli come strumenti di comunicazione. Tali varianti si possono dividere in vari gruppi, tra cui le
scritture a mano, le scritture funzionali e i caratteri tipogra ci. La scrittura a mano è troppo
individuale è soggetta a interpretazioni personali per poter essere impiegata nella corrispondenza
d'a ari, nei memoranda, nelle relazioni. Nessun editore sarebbe disposto a di ondere testi allarga
di usione in formato dattiloscritta, anche pubblicitari sanno bene che occorre illustrare le qualità
di un prodotto con testi dei caratteri e dalla stampa di qualità eccellente punto il lettore aspira una
scrittura di alta qualità tipogra ca. Immagini di parole in questa forma sono quelle che si sono
radicate più profondamente nel suo incosciente del lettore; il carattere stampa o re il massimo
quoziente di leggibilità in virtù del suo aspetto regolare.

-sintesi formale dell'alfabeto


I lettori ricordano i pro li delle sillabe delle parole in una sorta di forma scheletrica e che i
particolari che determinano i tipi stilistici vengono percepiti come risonanze che non disturbo nel
processo di lettura. il carattere stesso e modellato sullo scheletro delle tatti base della lettera.
L'elemento estetico, a ciò che viene de nito stile, trova espressione nella zona di risonanza.
Quando le innovazioni formali sono eccessive o il disegno della lettera è qualitativamente povero i
caratteri incontrano la resistenza del lettore il processo di lettura è rallentato.

IX. I segni numerici


già dal paleolitico era di usa la pratica di registrare valori numerici. Testimonianze di questo modo
di contare ci sono state o erte sotto forma di tacche su osso o sul corno, segni impressi a fuoco
su pelle punto è il signi cato di queste testimonianze va cercato in un ambito più basso di quello
rappresentato dal loro semplice valore numerico. Potrebbero essere tecniche ausiliarie alla
memoria verbale.

1. Contare con le lettere


parallelamente alla scrittura ogni civiltà ha sviluppato un suo sistema per registrare valori numerici
punto i numeri sono stati espressi mediante normali segni della scrittura. Nell'antica Grecia i segni
dell'alfabeto erano usati per indicare i numeri nella loro normale sequenza, soltanto l'aggiunta di
un piccolo apostrofo evidenzia il fatto che il segno ha una valenza numerica punto anche le cifre
romane si basavano su segni dell'alfabeto: il semplice segno fonetico I rappresentava l'unità
numerica minore. La scelta di questa lettera sia da porre relazione con la sua somiglianza al dito
stesso della mano, una mano aperta potrebbe simboleggiare il numero V e due mani il numero X.

2. Origine ed evoluzione delle cifre arabe


Le cifre arabe con il loro pieno sviluppo è una cultura della scrittura diversa da quella che vide la
nascita del nostro alfabeto.

- l'ingegnosa idea dello zero


L'invenzione del sistema dei valori posizionali ha avuto lo sviluppo complessivo dell'economia
mondiale. ai due lati del punto decimale sono distribuite a sinistra le decine, le centinaia, migliaia,
a destra le unità. Questo sistema si basa sull' ingegnosa invenzione di un segno che indica il nulla
ovvero lo zero. I numeri possono essere descritti come valori concreti, mentre lo zero è un
concetto astratto che funziona come il componente di un numero solo se associato con la
posizione che occupa nella sequenza. La forma circolare dello zero ha un doppio signi cato
positivo e negativo poiché allo stesso tempo oggetto è vuoto.

- origini e sviluppo delle forme


le cifre oggi conosciute come arabi ebbero origine realtà nell'antica India. Sono stati scoperti
documenti risalenti al secolo due in cui le quantità vengono espresse mediante segni che
precorrono sistema decimale. La sequenza dei multipli di 10 viene sviluppata gradualmente
nell'India settentrionale, la forma di questi numeri venne assunta da quella delle lettere, a
eccezione dello zero che venne scritto come un piccolo cerchio. La serie fece la sua apparizione
nella scrittura araba orientale, in una forma assai vicina a quella che c'è stata mandata e che è
usata nella scrittura araba. Le cifre arabe fecero il loro ingresso nel mondo occidentale alla ne del
secolo X.

Gli stili calligra ci del medioevo ebbero naturalmente la loro in uenza sull'aspetto esteriore punto
la penna di volatile del calligrafo determinò sin dall'inizio l'andamento dello spessore dei tratti. I
tipogra , gli incisori su rame e i litogra a incorporano anche la sequenza delle cifre nel loro
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alfabeti. I numeri della secolo XVIII presentano gli stessi tratti sottilissimi e quelle stesse
terminazioni a goccia dei caratteri di Bodoni o di Didot. le cifre sono state private di ogni elemento
decorativo, garanzia di una leggibilità ottimale. Larghezza del 10 numeri è stata resa uniforme, per
permettere nel incolonnamento regolare. Il numero uno viene spesso dotato di grazie alla base,
per occupare maggior spazio.

3. Qualche considerazione in dettaglio


- la parola e il numero
Il numero è semplicemente un ideogramma denotante una quantità, mentre la lettera è un puro
segno fonetico che rappresenta un'unità di suono. è possibile rappresentare un valore numerico
sia con un segno sia gurativo che con le lettere. Per quel che concerne il rapporto tra lingua
parlata è scritta, interessante notare che la maggior parte delle lingue occidentali i nomi dei
numeri da 1 a 12 sono quasi sempre monosillabici: cioè prova di un secolare processo di
sempli cazione e riduzione.

- movimenti della mano che traccia le cifre


ogni volta che si scrive a mano occorre tenere conto di due fattori: da un lato la velocità della
scrittura, dall'altro leggibilità di quanto viene scritto. Lo scrivente cerca le forme più rapide E chi
scrive cerca di rendere leggibili a terzi i dati registrati, egli cerca di porsi nella zona di con ne
laddove segni risultano ancora decifrabile. Si può notare il fatto che la scrittura dei numeri segue
regole completamente diversa da quelle che si applicano la stesura di un testo punto è
impossibile scrivere i numeri in forma legata, i numeri non vengono letti a gruppi ma decifrati
singolarmente. La di coltà dei movimenti della mano nel tracciare le cifre è stata ridotta al
minimo. La scrittura delle cifre può essere considerata mono gestuale così come la pronuncia
della maggior parte dei nomi dei numeri è monosillabica.

- scomposizione in elementi di base


e due cifre di uso più comune sono uno è 0,2 segni della forma sai di erenziata: la linea dritta e il
cerchio punto e altre otto cifre si distribuiscono tra questi due estremi con una gran varietà di
forme. A di erenza di quanto accade nell' alfabeto: il fenomeno va messo in relazione con la
posizione di dominio del numero uno che non deve mai essere confuso con gli altri. tutti questi
tratti presentano la stessa direzione da destra verso sinistra e dal basso verso l'alto: la direzione
più immediata perché scrive con la destra.

X. I segni di punteggiatura
Il nostro alfabeto consiste in una serie di segni ssi mediante i quali si articola il linguaggio scritto.
Questo materiale da solo non è su ciente per dare vita a una composizione scritta che sia
comprensibile. La separazione delle parole loro arrangiamento in proposizioni è resa possibile
solo dall'uso logico degli spazi e dei segni di punteggiatura.

1. Lo spazio tra le parole


Chi compone a mano sa che all'altezza della mano vi sono numerosi elementi cechi,
corrispondenti allo spazio bianco tra le parole. non si può collocare il momento in cui si è
cominciato ad adottare in modo consistente questa pratica. Le prime testimonianze greche latine
su epigra o codici non presentano spazi tra le parole puntone più tardi documenti romani si
trovano punti a mezza altezza punto la sistematica divisione delle parole per mezzo della
spaziatura non si è sviluppata dalle iscrizioni monumentali, ma la sua origine va ricercata e
scritture di natura più e mera, per esigenze di Maggiore leggibilità. Tra il IV e il IX secolo, ebbe
luogo in ambito libraio il passaggio da maiuscola a minuscola, mentre con le scritture minuscole
divenne possibile fotografare le singole parole.

2. I segni di punteggiatura
Ogni nuovo carattere comprende sempre un dato numero di segni di punteggiatura, dello stesso
stile punto e si possono essere suddivisi in diversi gruppi rapporto le loro varie funzioni.

- segni che strutturano la frase


il lettore prova Subito orientarsi individuando l'inizio e la ne delle frasi e cercando il segno del
punto fermo. L'articolazione della frase avviene mediante la virgola e il punto e virgola: la frase
viene distinta in sezioni più incisivamente che colla prima.si interpretano questi segni come
momenti di pausa e respiro nel processo di lettura. Il segno dei due punti indica una pausa del
signi cato doppio. segnala contemporaneamente la ne all'inizio di due frasi tra loro collegate. Si
usa spesso per introdurre una citazione. Le parentesi tonde o quadre e la lineetta di inciso, di più
di recente introduzione, servono per isolare l'inserzione di materiale di vario genere. La lineetta
conosce anche altri impieghi a seconda dei diversi stili editoriali e usi linguistici. Il trattino viene
usato per due ni opposti: per unire parole per esprimere nuovi concetti e spezzare una parola in
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due alla ne di una riga. La / unisce la parole ma soprattutto relega una in funzione dell'altra. l'uso
di questi segni si è fermato stabilmente alla ne del medioevo con l'invenzione della stampa.
Anche gli scrivi E ma li seguivano regole circa la punteggiatura. Iscrivi medievali usavano i segni di
punteggiatura principalmente per abbreviare le sillabe nali. Questo uso divenne particolarmente
frequente con la di usione di un tipo di impaginazione delle colonne sempre più strette punto per
indicare le premiazioni si faceva uso perlopiù del punto fermo, l'apostrofo ancora adesso segnala
l'elisione. La ricchezza di una congiunzione della lingua latina permette di coordinare subordinare
una proposizione all'altra senza ambiguità.

- segni espressivi
gli altri segni di punteggiatura di uso più comune hanno caratteristiche tali da connotare in un
modo non altro il testo che li contiene. Il punto esclamativo e il punto interrogativo esprimono
enfasi e incertezza circa la parola o la frase precedente. Sono gli unici segni che possono
sostituire il punto fermo alla ne di una frase.

le "vengono usate principalmente per racchiudere quella sensazione di testo che debbono essere
contraddistinte come citazioni, e vengono anche impiegate per separare modi di dire particolari
espressioni specialistiche del testo corrente. 

La punteggiatura espressiva non deriva dalla tradizione medievale Latina, ma da quando furono
elaborati gli stili editoriali nelle moderne lingue europee. Le virgolette francesi e inglesi mentre il
punto esclamativo e interrogativo in spagnolo vengono posti all'inizio della frase.

- segni di riferimento
Oltre la punteggiatura un autore può fare ricorso un vasto campionario disegni da impiegare nel
testo per guidare il lettore. Il segno più usato per segnalare la presenza di una nota è l'asterisco.

3. Il nesso 'et'
Innesto et non è un segno di punteggiatura né una lettera dell'alfabeto, si tratta di un ideogramma
bendistinto, derivato dal legamento delle lettere che costituiscono una congiunzione Latina. Il
segno si adegua stilisticamente l'alfabeto nel quale compare, ri ettendo nelle caratteristiche da un
punto di vista storico e compositivo.

4. Segni per valute e altri segni


l'ultima categoria disegni che viene generalmente progettata è rappresentata dei segni di valuta.
Molti di essi derivano dal l'iniziale del nome della moneta corrente in ciascuna nazione punto per
distinguerli i segni di valuta sono attraversati da una o più barre. Le scritture di tipo tecnico
richiedono naturalmente molti più segni ma questi esulano da campo dei segni che ssano
linguaggio, essendo pure simboli o ideogrammi, oggetti.

Parte terza: Segno, simbolo, emblema, segnale


Introduzione
nel corso dello sviluppo mentale, la comprensione tra individui si è concentrata in modo crescente
sulla comunicazione verbale. Il messaggio verbale è stato ssato anche visivamente per mezzo di
vari sistemi di scrittura, tra i quali l'alfabeto romano che può essere considerato il culmine di un
metodo di espressione astratto e razionale.

Segni non alfabetici


all'invenzione della produzione di testi a grande di usione, il parlare visibile è un privilegio
riservato una stretta elite di Chierici. Prima della stampa, il popolo analfabeta aveva elaborato
un'importante tradizione orale, comunicare usando gure, segni, segni e segnali. Questi
costituiscono una sorta di scrittura tribale di uso quotidiano. Le gure segni potevano essere
chiaramente comprensibili oppure avere un signi cato occulto e codi cato.

Nuovi segni per la scienza


ogni nazione ha la sua lingua e la maggior parte delle lingue ha la propria scrittura. Ormai i segni
in uso in una lingua normale sono divenuti troppo imprecisi e inadeguati per comunicazioni di tipo
scienti co. Da questa natura l'esigenza di poter disporre di un sistema chiaro è inequivocabile di
registrare esattamente valori, funzioni, schemi, È nata la necessità di introdurre una serie nuova
disegni. Si può avere un'idea della distanza che separa la registrazione di concetti scienti ci da un
lato e la registrazione del linguaggio verbale dall'altro anche solo considerando le formule
matematiche, non presuppongono la lettura comune da sinistra verso destra.

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Segni per l'industria
la legge dell'economia ha determinato anche nuove convenzioni gurative e nuovi linguaggi
disegni.in termini tecnici si parla di un immagine di marca ed i programmi d'identità. Nel campo
della gra ca commerciale sono stati progettati una moltitudine di nuovi Marchi e logotipi di
società. Molti di questi moderni pittogrammi industriali si basano sul principio del più forte e etto
gra co e dei più forti contrasti possibili. Spesso questi segni si somigliano e questo fenomeno
può essere attribuita l'orientamento unilaterale della formazione dei progettisti.

Segni di direzione
Senza la guida della segnaletica direzionale Ogni spostamento divenuto ormai è impensabile.
Poiché il bisogno di modernizzazione di automazione produce costantemente nuovi loghi nuove
mezzi di trasporto.

Una sovrabbondanza di segni?


grazie al progresso tecnologico e ora possibile distribuire informazioni precise quasi
istantaneamente nel mondo intero, non soltanto in forma verbale. Un aspetto importante di
questo sviluppo e la tendenza a preferire il messaggio visivo alla comunicazione puramente
verbale. Guardare un'immagine considerato un anno impegnativo, rispetto all'attenzione richiesta
per la comprensione di un messaggio orale. La di usione massiccia dell'immagine concorre
misura determinante la generale trasformazione della psiche della generazione presente.
L'immagine Rivera il messaggio e immediatamente nella sua interezza e in forma incapsulata. Lo
spettatore non deve più immaginarsi alcunché, come accade nel caso di chi legge o di chi
ascolta. L'immagine un prodotto nito. La comunicazione per immagini provoca un processo di
demisti cazione, dal momento che tutti contemporaneamente possono vedere qualsiasi fatto che
avvenga nel mondo. questa abbondanza di informazione fotogra ca conduce a un eccesso di
circolazione di immagini. Il testo a stampa produce ancora e etti in quantità illimitata sul lettore,
viene sottoposto ad alcune restrizioni: le letture dell'alfabeto ha perso molto del suo potere di
attrazione ed è divenuto oggetto. Nell'arte contemporanea si può riscontrare la richiesta di una
nuova stilizzazione accessibile alla comprensione per mezzo di un processo dettagliato di
osservazione, ricerca e meditazione.

I. Dall'illustrazione al simbolo
1. La gura
ciò che si intende con la parola gura è la registrazione, è più possibile verosimile, di quando
l'occhio umano vede crede di vedere. L'invenzione della fotogra a comportato la perdita dell' arte
naturalistica, del suo originale signi cato e valore. In passato un'immagine veniva percepita come
quello che potrebbe essere chiamato un medium condensato. Oggi il usso delle informazioni per
immagini e delle immagini in movimento ha comportato lo sviluppo di un vero e proprio linguaggio
gurativo, l'espressione verbale che le accompagna oggi nella comprensione del messaggio un
ruolo secondario. Le ultime generazioni stanno sviluppando una vera e propria tecnica di lettura di
immagini ed è questo tipo di pubblicazioni che sta formando una mentalità nel campo delle
comunicazioni visive. Il livello qualitativo delle gure nell'ambito dell'informazione è chiaramente
distinguibile in due categorie: quella della stampa quotidiana e dei notiziari, in questo settore la
qualità della riproduzione non ha essenziale e le immagini sono considerate solo come schizzi, la
bassa qualità della stampa o lo scarso contrasto dello schermo televisivo sono subordinati al
potere di immaginazione. La seconda categoria comprende i casi in cui si richiede una
riproduzione gra ca di qualità punto le tecniche di comunicazione dispongono di due mezzi
basilari: linguaggio verbale e linguaggio gurativo. L'immagine si espande nel mondo del macro e
del macroscopico, che ci porta quasi naturalmente nel campo del diagramma o dell'illustrazione
schematizzata.

2. Il diagramma
lo scopo essenziale della rappresentazione schematica è l'analisi o la scomposizione di un
oggetto o di un avvenimento nelle sue parti. L'immagine intera viene pertanto stilizzata, tagliato
sezionata così da poter spiegare una costruzione. Oltre la rappresentazione di oggetti, altri tipi di
diagramma possono fare uso di gra ci per rappresentare concetti astratti illustrazione di fatti
economici e tecnici.

- stadi della schematizzazione

Gli esempi illustrano 4 stati principali del processo di schematizzazione:

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1. Illustrazione. Si tratta di un disegno estremamente sempli cato: un pro lo che mostra solo le
parti esterne essenziali. Illustrazione può essere considerata già come una rappresentazione del
primo livello di schematizzazione, dal momento che il distacco della realtà è considerevole e lo
schizzo fa molto a damento sull'immagine memorizzata dell'oggetto nella mente
dell'osservatore.

2. È un tipo di diagramma, la gura scissa dalla realtà, poiché non sarà mai possibile vedere
realmente l'oggetto in questo modo punto e pure la rappresentazione per mezzo di una sezione
assolutamente necessaria per rendere chiara la spiegazione del principio funzionale del motore.

3. È o erto da uno schema elettrico. La forma esterna dell'oggetto viene spiegata con il
funzionamento di una sola parte dell'apparecchio. In uno schema di questo genere sono impiegati
i segni il cui signi cato non risulta immediatamente comprensibile.

4. La distribuzione bidimensionale dei valori secondo coordinate orizzontali e verticali permette di


ssare visivamente determinate relazioni con punti di incrocio degli elementi della griglia.

- l'ausilio del computer nella schematizzazione

il bisogno di rappresentare la terza e la quarta dimensione fornisce tecnici l'occasione di fare uso
di nuovi mezzi di schematizzazione. Il principale vantaggio di questa tecnica e quello di
permettere la regolazione precisa del tempo di sviluppo dell'azione.

3. La pianta

Con la de nizione di pianta si intende l'articolazione visibile di un certo spazio e lasso di tempo.
La mappa è una rappresentazione gra ca e schematica.

4. L'allegoria
L'allegoria consiste in una rappresentazione puramente gurativa, Di solito la personi cazione di
un concetto astratto, che lo scopo di fornire un illustrazione naturalistica di fatti straordinari. La
maggior parte delle gure allegoriche della cultura occidentale derivano dalla mitologia greca o
romana e sono state dotate di attributi nel medioevo e Rinascimento. 

5. Immagini della superstizione


la superstizione è stata de nita come una forma di riverenza mal diretta. Si basa generalmente su
una primitiva paura del futuro e del male. L'umanità ha sempre cercato di proteggersi dalla cattiva
sorte. Gli amuleti sono un prodotto della superstizione. Si ritiene che questi oggetti abbiano
in uenza benevola e proteggono il portatore della sfortuna.

II. Il simbolo

1. Simbolico, cosa vuol dire?


questa capacità spesso inde nibile di una rappresentazione, di esprimere qualcosa, viene de nita
come contenuto simbolico. Elemento simbolico è un valore implicito, tramite la realtà conoscibile
e quella mistica. Nel passato la capacità creativa in se veniva considerata come qualcosa di
miracoloso. Quanto più l'opera risultava espressiva in virtù della sua perfezione estetica, tanto
maggiore di venire al suo valore simbolico è tanto più era degna di considerazione.

2. Dalla gura simbolica al segno simbolico


il contenuto pittorico è ridotto alla forma disegno mediante la rappresentazione dell'oggetto
secondo una forma base. Il fenomeno può essere illustrato la l'immagine simbolo del Cristo
croci sso, che non potrà mai essere interpretata come lustrazione aneddotica punto in contrasto
con questa assoluto gurativo c'è la stessa croce e quindi lo stesso contenuto simbolico anche
l'assenza di qualunque rappresentazione gurativa o anche di qualunque valore estetico. la
riduzione da immagine assegno È un processo diverso da quello che ha portato allo sviluppo
della scrittura. Il segno simbolico nasce dal bisogno del credente di avere una propria versione
dell'immagine di culto, per poter partecipare alla sua radiazione come se fosse in presenza dell'
originale.

3. Uso ambiguo della parola simbolo


oggi il termine simbolo viene spesso usato scorrettamente. Lo si impiega per de nire segni di
nuova invenzione di erenti dal normale alfabeto dalle cifre. È di cile avere un'idea Chiara del
contenuto simbolico di ogni gura nell'ambito delle espressioni gra che non alfabetiche del
nostro mondo.

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III. Il patrimonio gra co dei simboli gurativi
La serie di tavole segue una sequenza logica, per il fatto che segni gurativi concreti si
trasformano gradualmente insegna astratti, analogamente la trasformazione delle scritture
pittogra che in quelle idiogra che e alfabetiche. Questa sistemazione segue una certa sequenza
storica, un simbolo della forma semplice più facile da memorizzare di un'immagine usuale e che il
segreto codi cato in un segno non gurativo o re un maggiore incentivo ha la meditazione ed è
strettamente associato con l'occulto.

1. Come le gure diventano come le gure diventano segni simbolici


- il processo di stilizzazione
nella formulazione di un'immagine si partirà dal supporto sico, dall'oggetto che porta la gura, il
segno o il motivo decorativo. l'oggetto di supporto è anch'esso di importanza fondamentale per
l'interpretazione del disegno simbolico. Lo stesso segno presente su oggetti di erenti non può
corrispondere ad un unico signi cato uniforme. Alla valutazione puramente pratica e utilitaristica
segue una scala di valori di tipo emotivo, che conseguenza di questa sensazione a ettiva fu il
bisogno di contrassegnare l'oggetto fornendo lo di un marchio distintivo.

- sempli cazione per mezzo di materiali e utensili


L'e etto gra co dei segni non sarebbe possibile senza la conoscenza del loro supporto, che
determina la struttura e le caratteristiche degli utensili da usare. La tipizzazione formale dei segni
si è sviluppato in questo modo, dalla relazione tra materiale e utensile. al ne di illustrare un
campomo genio di espressione decorativa. In questo ambito non è possibile interpretare con
sicurezza il signi cato simbolico dei nuovi motivi. Il vero signi cato delle gure dei segni sui quali
si basa la decorazione di questi tappeti. Le tecniche di tessitura e annodatura dei tappeti hanno
conosciuto la l'ora più ampia di usione nelle terre di Fede islamica, che proibisce la
rappresentazione a scopo ornamentale della gura umana o animale se non in forma stilizzata. I
tappeti realizzati nelle regioni settentrionali presentano una decorazione meno esuberante, limitata
a motivi geometrici e nella quale gli elementi decorativi sono costituiti da gura ancora
riconoscibile.

- segni simbolici giganti


I segni giganti sono stati scoperti solo attraverso la fotogra a aerea. queste gure hanno
dimensioni così grandi che la loro Formentera non può essere abbracciata con l'occhio stando a
terra, e le proporzioni gigantesche rivelano una certa reazione alla misteriosa potenza degli dei o
dei demoni. La dimensione colossale delle gure forniva un mezzo per incontrare la dimensione
soprannaturale.

2. Simboli zoomor
- dalla molteplicità alla semplicità: gure di uccelli
Gli uccelli, in virtù della loro capacità di volteggiare nell'aria sono sempre sembrati al genere
umano creature con qualità più che terrene. Il fatto che gli uccelli siano associati alla terra e al
cielo secondo il punto di vista primitivo, o re quella che può essere chiamata un'incarnazione del
simbolico. le creature volanti sono stato oggetto di forte attrazione per credenze simboliche e
mistiche, rappresentate in tutte le culture. La facoltà di volare veniva attribuita anche ad altre
creature: il serpente alato che rappresentava L'Angelo del cielo, Il pavone che è stato interpretato
nella mitologia come simbolo del sole, L'Aquila aspira la perfezione dell' espressione gurativa. le
più signi cative stilizzazioni sono operate dagli indiani del Nord America. Queste gure sono state
sempli cate non soltanto per ragioni tecniche ma per una tendenza volta alla sempli cazione, che
esprime l'intenzione di ridurre l'immagine a puro segno, testimoniando le attività dello spirito che
trasforma l'immagine in simbolo.

- della vita e morte: il simbolo del serpente


Il serpente è la forma di vita più facile da disegnare. La sua mancanza di corpo deve aver
costituito l'attrattiva per la qual è la sua forma estremamente semplice appare sempre misteriosa.
La gura del serpente può essere vista come un archetipo simbolico presente nei sul cosciente
umano. L'associazione più importante è con la paura del suo morso letale: paura di non essere
che può portare la morte nascosto nella terra. Il serpente ha sempregiocato ruolo importante nella
simbolizzazione di quanto concerne la vita e la morte punto un signi cato ancora più profondo
viene al serpente dal fatto di poter cambiare pelle, in relazione all'istante di rinascita e di
immortalità da sempre radicata nell'animo umano. Il segno simbolico del serpente circolare è un
chiaro simbolo dell'eterna ricorrenza, ovvero l'idea di una rinascita è connessa alla
rappresentazione del segreto dell'eternità. Nella cultura occidentale serpente viene un emblema
della scienza medica, inoltre la somiglianza formale tra mezzaluna e serpente, in cui la luna era
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simbolo di abbondanza, di gravidanza e dell'Eterno apparire e scomparire, per il suo continuo
crescere e declinare.

Le volute a spirale del corpo del serpente attorno all'uovo simboleggiano un abbraccio cosmico
della terra e il dominio su tutta la vita. il contorno a forma di nastro del corpo del serpente la sua
super cie decorata con motivi ritmici di macchie forniscono un tema decorativo ideale. La forma
lineare del corpo del serpente permette all'artista di associare il più intimamente possibile il
gurativo all'astratto.

- altri simboli zoomor : archetipi del subconscio


Sin dai tempi più antichi i rapporto con gli animali si è profondamente radicato nella psiche
umana. nel subconscio umano Gli animali hanno sempre rappresentato i simboli del potere
materiale, spirituale persino cosmico. Presso molte antiche civiltà gli dei erano incarnati in gura
animali, come per esempio tutti gli dei egizi avevano teste di animali. Più vicini a noi sono i simboli
animali dei quattro evangelisti e Cristo viene descritto come l'agnello di Dio, mentre lo spirito
Santo viene rappresentato come una colomba che vola verso il basso. Molte similitudini e
metafore di uso comune rivelano come le caratteristiche umane vengono ancora oggi proiettate
sugli animali. Alcuni psicoanalisti sostengono di aver trovato la soluzione con tte traumi con
l'interpretazione dei sogni, nei quali animali sono così spesso presenti. Il processo di stilizzazione
dell'immagine al segno dimostra che questi motivi erano intesi non tanto come ornamenti o
decorazioni ma piuttosto come rappresentazioni dal contenuto simbolico.

3. Simboli vegetali
L'umanità è circondata dalla ricchezza del regno vegetale, inoltre le foreste o rivano ricovero. le
piante, la frutta e le radici costituiscono ancora una parte importante della nostra dieta. Tutte le
civiltà hanno utilizzato le piante come simboli fondamentali della vita, della grecità, della fertilità,
della procreazione. il sacro germoglio del Loto incarna la vita nel suo complesso che sorge dalla
profondità delle acque come dal vuoto. Ogni potere cosmico superiore sorge a sua volta dal ore.
l'albero le cui radici a ondano nelle profondità misteriose della Terra, Il tronco veniva spesso
usato come pilastro principale nelle abitazioni primitive e i rami svettano nel regno dell'area, del
cielo, del sovrumano. L'albero per la sua stessa forma rappresenta la connessione tra cielo e
Terra, la sua struttura ha uno spiccato contenuto simbolico. La molteplice dipendenza dell'albero
ha portato direttamente all'idea dell'albero della vita, essendoci una leggenda in cui l'albero della
conoscenza era sacro ai popoli celtici, e veniva inoltre considerato una divinità. I germogli e le
foglie erano usati come materiali per la decorazione con il suo splendore di colori e la sua
ricchezza di forma.

4. La forma umana come simbolo


- l'immagine dell'intero corpo umano
Voler esprimere un messaggio simbolico mediante la pure rappresentazione naturalistica del
corpo umano nudo sarebbe una contraddizione, dal momento che non c'è nulla nella gura
umana completa che presenti un signi cato di questo tipo. La forma del corpo umano non reca
alcun tipo di messaggio simbolico. Acquisto un valore simbolico soltanto in connessione con un
determinato oggetto o con un animale punto la storia della mitologia, dell'Arte della progettazione
mostra come gli artisti abbiano sempre considerato il corpo umano perfetto, per questo motivo si
è fatto un uso costante del corpo umano come base per le immagini del mondo mitologico,
religioso, loso co. Del mondo islamico la mitologia non presente illustrazione di tipo gurativo,
per questo la scrittura araba ha sviluppato il suo carattere così peculiare, ricco e decorativo.

- parti del corpo


le prime rappresentazioni gurative della storia sono le tracce dei piedi nella Creta e le impronte
delle mani sulla roccia. la possibilità di produrre immagini senza disegnare deve aver a ascinato
l'uomo primitivo, che utilizzava le mani per decorare le sto e. Nell'immaginaria scala del Divino e
del sovrumano, le piante dei piedi costituiscono l'elemento più vicino alla Terra, essendo le uniche
tracce che il Dio ha lasciato del suo soggiorno sulla terra. tra le parti del corpo quella che appare
con Maggiore frequenza è la mano che spesso è oggetto di rappresentazione, non soltanto lo
scopo di indicare direzioni o di dare avvertimenti. Un esempio è la mano di Fatima, che si tratta di
una mano con un pollice su ogni lato. l'origine di questa forma singolare può essere spiegata in
vario modo: il simbolo può rappresentare le due mani sovrapposte in saluto, ma sembra nascere
dalla stilizzazione simmetrica dovuta la sua ripetizione su talismani disegnati, incisi o intagliati.la
mano ferita del Cristo croci sso è divenuta simbolo di grande importanza della fede Cristiana. In
tutti i centri di culto e presso ogni meta di pellegrinaggio si possono trovare segni in forma di
mano e di piede, il segno della mano alzata in benedizione appartiene al patrimonio iconogra co
della maggior parte delle religioni. le diverse posizioni della mano di Buddha compongono un vero
e proprio linguaggio gestuale. All'opposto della mano che dona Grazia ci sono anche i gesti della
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cospirazione della malignità come mano del diavolo. è il simbolo della gura con le corna, ma al
contempo è ritenuto capace di fugare il malocchio. Il volto umano gioco un ruolo importante
presso tutte le culture, nelle più svariate simbolizzazioni. Le fattezze del viso vengono irrigidite in
forma di maschera che conferisce un aspetto terri cante. dei primi disegni rupestri in poi gli
organi sessuali sono sempre stati rappresentati come simbolo dell'origine della vita, la
soppressione della nudità, nel mondo Cristiano, ha provocato la completa sparizione di questi
segni simbolici. In altre religioni e si sono invece assurdi assegni di dei cazione. Quando bisogna
rappresentare gli organi interni, dipende dall'immaginazione piuttosto che dal osservazione, come
il cuore. Il concetto di morte e intimamente associato all'immagine dello scheletro. Nelle
rappresentazioni più antiche l'anima che sale al cielo era illustrata come organo sico. Essa
abbandona il corpo morto in forma di svariati simboli astratti, in alcune immagini medievali l'anima
presenta la forma di una gura umana che sgorga dalla bocca con l'ultimo respiro del corpo
morente.

5. Oggetti, paesaggi, elementi della natura


gli oggetti di uso quotidiano sono troppo legati alla vita di ogni giorno per caricarsi di un
contenuto mitologico. gli attrezzi da falegnameria assumono un signi cato inusuale quando sono
mostrati in associazione alla croce di Cristo. Gli unici oggetti simbolici autosu cienti sono quelli
connessi agli eventi rilevanti nella vita, come la nascita, Il matrimonio è la morte. anche segni che
rappresentano le armi sono simbolici poiché in un modo o in un altro sono connessi alla morte. In
quasi tutte le culture la scure simboleggia il lampo e il tuono, che puoi indicare anche lo strumento
sacro del sacri cio, puoi Chieri chiama la penetrazione del legno e nella terra, in molte regioni è
divenuta simbolo della distruzione e della potenza che genera la vita. Se si estende il signi cato
della parola oggetto si possono includere la rappresentazione di paesaggi. Le persone che vivono
in larghi pianure o Valli tendono a vedere nelle colline o nella montagna che si eleva il centro del
proprio mondo e lo elevano a luogo di culto. troviamo registrazioni gra che è dei fenomeni
naturali e degli elementi nelle prime scritture pittogra che, nella fase in cui pittogrammi sono già
divenuti i segni punto la loro origine si perde nelle ere preistoriche ma è presumibile che
inizialmente fossero rappresentazioni simboliche.

6. Il simbolo del centro


sono pochi segni simbolici astratti non costruiti simmetricamente. Il principio più o meno
nascosto del centro abbia costituito per tutti i tipi di segni l'espressione della tanto desiderata
perfezione.

8. Geometria e simboli
La parte visibile di un segno geometrico è un insieme più o meno complesso di linee dritte e
curve, mentre la parte invisibile sta nelle leggi matematiche in base alle quali le linee vengono
orientate. La proiezione di qualsiasi signi cato simbolico viene da questo aspetto del segno, che
potremmo de nire il suo contenuto meta sico. Il signi cato di ogni segno non può tuttavia essere
richiamato.

V. Segni di pseudoscienza e magia


I segni dello zodiaco designano le dodici costellazioni in cui appare il sole, dal punto di vista
terrestre, nel corso dell'anno. Questo corso annuale era stato osservato del prima della nostra era
è diviso in dodici settori dei quali deriva l'odierna divisione in mesi. A ogni costellazione viene
dato un carattere mitologico: il suo simbolo poteva essere gurativo o astratto punto essi
dovrebbero considerare semplici segni, indicazioni della posizione del sole in una certa
costellazione a una certa data punto quando invece segni zodiacali vengono impiegati per scopi
magici quali la predizione del futuro la scelta di un coniuge, eh sì assurgono al grado di simboli.
Secondo le loro antiche relazioni astrologiche, i segni sono collegati da quattro triangoli. Questi
producono varie associazioni magiche. Disegni sono collegati tra loro per esprimere relazioni
complesse e costituire una a ermazione simbolica.

1. Gli elementi
con il primo sviluppo dell'intelligenza sì arrivo a una primitiva ma realistica ricognizione delle
caratteristiche delle sostanze elementari: la terra, stabile; l'acqua, uida; il fuoco, caldo; l'aria,
fresca. le più antiche testimonianze di saggezza pervenuteci si fondano su questa divisione del
mondo nei suoi elementi primari. la maggior parte delle visioni loso che del mondo si basarono
sulla natura quadruplice degli elementi poiche ricondussero essi tutto ciò che è generato. nel
medioevo, nella pratica segreta delle scienze occulte, si fece un uso crescente disegno non
alfabetici. Vanno considerati come segni puramente astratti, dal momento che è
un'interpretazione più ampia veniva aggiunta a loro signi cato nella pratica mistica.
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Nell'estensione di questi signi cati si coglie chiaramente la natura esoterica delle scienze occulte,
uno stretto rapporto con l'astrologia e con i suoi usi divinatori. il quinto segno combina insieme
tutti e quattro gli elementi, ovvero la stella di Davide. Gli stessi 4 elementari possono essere
rappresentati mediante segni circolari.

2. I segni dell'astrologia
tutte le civiltà del passato si fondavano su riconoscimento dell'esistenza di potenze
soprannaturali, dal quale derivano le credenze in divinità e regni soprannaturale i cuori il cielo,
l'inferno, il Nirvana. Si può osservare come fedeli di una religione si sottomettono passivamente
alla volontà soprannaturale. Le persone non religiose sono maggiormente attratte Dalla magia,
credendo così di poter determinare il proprio destino per mezzo di atti spirituali. i credenti
attribuivano a un essere lo status di mediatore tra l'essere ogni potente che supera ogni
possibilità di comprensione e la propria inadeguatezza. essi creavano per se stessi una
rappresentazione simbolica come oggetto di venerazione. Iati tentavano di interpretare e capire il
Cosmo, creando invece segni per la manipolazione del macrocosmo dell'universo e della materia
terrena. Lo studio dell'astrologia è quello dell'alchimia erano di solito uniti. Occorre tenere
presente che in astrologia il sole e la luna venivano classi cati come pianeti e quindi non veniva
usato il segno per la terra.

3. I segni dell'alchimia
Nel medioevo l'arte di trasformare materiali sembrava una magia. Dall’elite colta privilegiata,
emergevano di tanto in tanto personaggi le cui conoscenze permettevano loro di dedicarsi alla
meta sica, mascherando le proprie attività con l'occultismo e la stregoneria. la principale attività
degli alchimisti era la ricerca della pietra losofale e la mistica produzione dell'oro come mezzi
arti ciali. gli alchimisti consideravano la loro scienza simile alla cosmologia. Le due fasi delle
operazioni alchemiche erano ritenute analoghe a ritmo dualistico o universale della vita, formato
da inspirazione ed espirazione. gli alchimisti trovarono anche dei paralleli tra le loro pratiche e
l'attività sessuale. l'alchimia distingue due stadi essenziali: il principio bianco o mistero minore
che corrisponde al desiderio di perfezione e all'ingresso nel centro del mondo; e il principio rosso
o mistero Maggiore fondato su l'idea di ascendere oltre Cosmo per raggiungere il sovrumano
mediante l'uso della pietra losofale. L'alchimia sembrava o rire all'uomo la possibilità di passare
oltre la materia e accedere alla dimensione dello spirito.

4. Segni magici e cabalisti, talismani


I segni relativi alla magia non appartengono in realtà alla categoria dei segni pseudoscienti ci.
Oggi il termine cabalistico è molto usato, e si impiega per descrivere segni magici di tutti i tipi, ma
i veri segni della cabala si riferiscono una particolare loso a mistica ebraica basata sui 10 schemi
noti come Sephirot. La loro condensazione insegne oltrepassa la scrittura della torah e permette
di registrare occulte speculazione e spirituali. I tre tipi di segni della cabala sono: la prima lettera
dell'alfabeto, aleph, radice spirituale di ogni armonie punto di partenza; un diagramma del mondo;
una serie di iniziali raggruppate nella rappresentazione dell'albero della vita. La saggezza della
cabala venne introdotta nella narrazione ebraica da Mosè, in una pergamena scoperta vicino al
mar morto, contenente testi di una setta ebraica, formata da semi a forma di diagramma che sono
molto simile segni della magia medievale.

Molti segni magici elaborati in epoche ambiti dispariti presentano la stessa peculiarità gra ca: i
tratti terminali ra orzati da punti o piccoli cerchi. Gli alfabeti segreti della cabala presentano
Questa stessa caratteristica. Il cerchietto terminale non elimina soltanto i tratti distacco ma anche
alcuni dei punti di incrocio è di saldatura. Ciò conferisce a queste scritture un aspetto diverso da
quello di tutti i segni convenzionali comunemente scritti.

VI. Segni di rma


Nelle epoche storiche esistevano persone senza nome, che non potevano essere caratterizzate
come individui. Solitamente erano gruppi di persone separate dalle proprie origini a seguito di una
prigionia o schiavitù. Ma la rappresentazione visiva dell'individuo venne introdotta molto presto tra
le tribù Nomadi. Probabili segni di proprietà di questo tipo, sono i gra ti sulle corna bovine o sul
vasellame. L'uso di apporre sigle personali non è venuto meno con lo sviluppo della scrittura, e la
sigla possedeva ancora una misteriosa attrattiva per il suo carattere criptico e decorativo. le sigle
si adatta uno stile spaziale, poiché in esse generalmente altezza e larghezza sono uguali, mentre il
nome è caratterizzato da uno stile lineare. La spinta delle identi cazione personale per mezzo di
un segno visibile può essere considerata la base di partenza della storia del segno in senso lato.

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1. Segni di tagliapietre
Svariati oggetti presentano sigle attribuibile a chi li ha realizzati, ovvero degli artigiani produttori. le
sigle dei tagliapietre sono quelle che sono sopravvissute in numero maggiore, perché il segno è
inciso sulla pietra. l'origine lo sviluppo dei segni dei tagliapietre sono strettamente legate alle
condizioni sociali nel medioevo punto nel primo periodo romanico virgole tagliapietre erano
ecclesiastiche, e con le prime crociate si svilupparono rapidamente il pagamento in moneta e i
mezzi di scambio. Il pagamento in natura era la forma usuale di retribuzione per il lavoro a
cottimo. I primi segni sono molti di dualie riportano rappresentazioni di oggetti visti nelle
immediate vicinanze. I segni diventano sempre più frequenti e assumono forme astratte. Negli
anni della grande espansione dell'edilizia medievale, i lavoratori manuali svilupparono una

solidarietà sempre maggiore e formarono associazioni con sede nelle città principali. La rma del
lavoratore rivelava la sua appartenenza a un'associazione.

2. Monogrammi
La storia dello sviluppo della scrittura occidentale raggiunse nell'antica Grecia la fase della
sempli cazione nale nei segni dell'alfabeto. È singolare il fatto che monogrammi, testimoni di un
uso irregolare dei segni alfabetici, risalgono proprio a questo periodo. Il desiderio di costruire le
parole in forma quadrata e compatta esisteva persino ai primordi della scrittura. La distribuzione
delle lettere in forma di logotipo appare sempre soltanto in connessione con l'abbreviazione di
nomi di persona, in funzione di rma. vengono riportati in forma di monogramma soprattutto i
nomi degli appartenenti alla classe dominante. I dominatori o i capi spirituali dimostravano loro
potenza applicando il proprio sigillo su atti oppure facendo imprimere la propria e gie sulle
monete, che erano quasi sempre circolari e anche le dimensioni dei sigilli erano circoscritte da
forme analoghe. A tutte queste limitazioni si deve ricondurre l'uso delle sole lettere iniziali dei
nomi e dei titoli e della loro combinazione in monogrammi.

VII. Segni di continuità


1. Marchi di casato
nel corso del medioevo anche tra le famiglie di proprietari delle terre e le ricche famiglie di città si
di use l'esigenza di una personalizzazione gra ca, in cui vennero elaborati segni speci ci. questi
segni di famiglia si svilupparono nei secoli il rapporto a questioni di eredità e fecero nuova
comparsa nella araldica, nel blasoni, negli stendardi. la maggior parte degli agricoltori e dei
commercianti del medioevo erano analfabeti punto l'invenzione del segno si poggiava sulla
rappresentazione più o meno stilizzata degli oggetti d'uso. Individui cercarono di esprimere la
propria personalità aggiungendo proprio elementi alla forma base del segno di famiglia. il mondo
occidentale non fu il solo a introdurre il marchio personale e il marchio di famiglia, questi sviluppi
si sono veri cate in tutte le culture, e i primi costituiscono in combinazioni di immagini gurati
vedo g che venivano incise su sigilli.

2. Blasoni di famiglia giapponese


Ogni manifestazione della cultura tradizionale giapponese espressione di una bellezza pura e
bilanciata. Sono stati in uenzati da una fortissima comunione spirituale con la natura, e questo
equilibrio è particolarmente evidente nei blasoni delle famiglie giapponesi.

3. L'araldica
La parola araldica deriva da araldo, Il Messaggero che nel medioevo stesso esercitava funzioni di
ambasciatore. La sua livrea mostrava l'appartenenza a un gruppo un potere sovrano. Quando i
crociati partivano per combattere, sotto la bandiera di venne necessaria l'inserimento disegni che
facessero capire il luogo d'origine. Il primo è più importante segno identi cativo fu il colore,
sebbene la gamma delle tinte si limiti a un numero di colori primari. Si utilizzarono quindi
combinazioni di colore in modo da estendere il numero di gruppi distinguibili. Una regola sempre
rispettata era che il colore dovesse risaltare su un metallo per ottenere il desiderato e etto di
visibilità a distanza. Un altro fattore importante era la direzione della posizione delle campiture di
colore, ma col passare del tempo il colore secondario non costituisce semplicemente un aria
colorata, ma inizierò a prendere forme che gli conferivano un espressione autonoma e valore
disegno. un altro mezzo di Chiara di erenziazione consisteva nella divisione e strutturale delle
super ci mediante l'interpretazione delle arie colorate secondo motivi di minor dimensione che
formavano una griglia. la divisione della super cie dello scudo in punti o quarti permise di disporre
con grande precisione le aree di vario colore. Le arie da 1 a 3 dello schema sono note con il
termine capo e da 7 a 9 con quello di punta. lo stemma era posto nell'area centrale 4, mentre
l'area 1 aveva la disposizione dominante. Caratteristiche secondarie quali la parentele e le
alleanze erano indicati sui lati di destra e di sinistra. Il segno personale deriva incorporato nella
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struttura base dello stemma ed era noto come gura. Sono numerosissime le immagini tratte dalla
natura e del mondo domestico o del lavoro che sono state incorporate entro gli stemmi. La gura
umana è raramente rappresentata.

4. Segni di comunità di oggi


L'umanità metterà da parte le sue preoccupazioni di consanguineità e di raggruppamenti
particolari emmeler a raggiungere un ideale di comunità ogni comprensiva. L'ONU costituisce un
esempio signi cativo di questo sforzo, da questo punto di vista l'araldica è vista comunemente
come una cosa del passato. La debolezza dell'ONU evidente e le divisioni tra gruppi di persone
sembrano più profonde che mai. I colori delle bandiere nazionali non si mescolano ancora tra loro
perché ogni nazione difende la propria individualità. Le bandiere nazionali rappresentano la
sostanza della araldica moderna. l'aspetto è stato sempli cato al massimo livello: l'intero disegno
si forma semplicemente dalla divisione della bandiera in aria di colore diverso. O rono ausilio alla
memoria i contorni delle campiture di colore, e vengono prodotte nuove forme anche se molto
semplici. molte bandiere nazionali conservano gure che le rendono più riconoscibili. In questo
ambito si possono distinguere due categorie di segni: la prima comprende segni astratti e le
immagini parzialmente simboliche come il cerchio o la croce. Tra queste la stella è una delle più
di use. La seconda categoria comprende le rappresentazioni di tipo realistico, che sono un forte
aiuto per la memoria visiva. La divisione dei popoli in gruppi accomunati da idee non segue
necessariamente i con ni delle Nazioni e si riferisce alla forza delle tradizioni, della politica e della
religione dell'etnia.

VII. Marchi commerciali


1. I marchi nel passato
Un marchio signi ca rivelarne in parte il signi cato, dal momento che questi segni sono rme su
articoli di ogni tipo destinati al mercato. L'origine della marchiatura va poste relazione con
l'esigenza della designazione di proprietà.

- dalla marchiatura al marchio: la marchiatura a fuoco del bestiame


l'indicazione della proprietà veniva fatta pure sugli animali domestici. i segni di proprietà sul
bestiame erano assolutamente necessari, e l'unico modo possibile di marchiare un animale per
tutta la vita era quello di tracciare un segno sulle corna o sulla pelle mediante una bruciatura. Il
marchio di proprietà cambia il suo signi cato originale e diventa marchio di qualità quando
l'animale è portata al mercato per la vendita, che diventa un segno commerciale e quindi l'animale
acquista un valore.

- marchi di commercianti
Il commerciante sentiva l'esigenza di marchiare la propria merce per evitare che durante il
trasporto venisse scambiata per errore. I segni sugli imballaggi permettevano l'identi cazione
delle merci spedite, ma fornivano anche notizie circa la loro origine.

- marchi di artigiani e produttori


Dal paleolitico in poi, l'umanità è vissuta con oggetti che ha inventato è costruito con le proprie
mani. La specializzazione nacque sin dai primi stadi dello sviluppo delle attività artigianali defunti
individui si limitavano alla produzione di artefatti speci ci. La naturale conseguenza di ciò era il
miglioramento della qualità dei prodotti punto con lo sviluppo delle città divenne sempre più
evidente la di erenziazione tra le attività specializzate. Nel mondo antico erano solo i padroni ad
avere il diritto di rmare i beni prodotti da loro sul posti, mentre la rma del singolo artigiano non
appare che nel medioevo.

- segni strutturali: ligrane


I segni degli artigiani possono essere divisi in due distinte categorie. la prima comprende i segni
che venivano incisi, stampati o disegnati sull'oggetto nito; la seconda raccoglie i segni strutturali,
incorporati nella attrezzo da lavoro. Il più noto esempio di questa seconda categoria di 

segni è costituito da vari Marchi a griglia che appaiono sui fondi del vasellame, una marchiatura
simile che era impiegata si loni di pane. anche le ligrane possono essere incluse in questa
categoria, si incorpora va 3 li del telaio un marchio costituito da un motivo leggermente rialzato
che in corrispondenza veniva messa la carta che era meno spessa emessa controluce mostrava
le tracce del marchio, la ligrana.

2. Marchi dei nostri giorni


tutti sono coinvolti nell'economia moderna in qualità di consumatori. L'abbondanza e la domanda
dei beni di consumo è tale che è divenuto necessario marchiarli consegni sintetici perché siano
notate riconosciuti e perché si ssino nella memoria del consumatore. Per inviare queste trappole
per gli occhi occorre scegliere con cura il settore della memoria da raggiungere e valutare quale
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sia l'immagine più e cace. in un'economia caratterizzata dalla competizione crescente, l'anonima
visiva è decisamente uno svantaggio punto il compratore non si a da più al prodotto anonimo o
al servizio in personale, perché oggi crearsi un'immagine di venuto indispensabile per ottenere e
mantenere un posto nel mercato. Quello che trasforma questi disegni in Marchi commerciali e il
grado di sterilizzazione che il progettista ha cercato per ottenere l'e etto gra co desiderato.

IX. Segni tecnici e scienti ci


1. Pittogra a tecnica
I tecnici di tipo tradizionale sono noti come artigiani. Nel passato erano per lo più analfabeti e non
istruiti nel disegno tecnico, sviluppavano la parte creativa del progetto Nella sua stessa
esecuzione. nel corso dei secoli questo modo di lavorare spontaneo è stato articolato in due fasi:
fase creativa e fase di costruzione. E nelle moderne tecniche di lavoro la persona che progetta
qualcosa non è la stessa che la realizza. questo grande cambiamento è stato determinato dalla
aumentata complessità delle costruzioni, dei macchinari e delle installazioni. È compensabile
erigere una costruzione moderna senza disegni e schemi di progetto. Ingegneri, architetti e tecnici
formano oggi gruppi di lavoro che piani cano il montaggio di materiali da costruzione, installazioni
e componenti secondo un progetto complessivo. Il fatto che ogni lavoro ora si sviluppi in più fasi
ha comportato necessariamente l'introduzione di nuove forme d'espressione. Coloro che
esercitano un lavoro progettuale si sono trovati a dov'è scavalcare limiti dei segni alfabetici che
ssano il linguaggio verbale, e a creare segni indipendenti che esprimevano formule. Il numero di
questi segni specializzati cresce parallelamente allo sviluppo in ogni campo.

2. Segni delle scienze moderne


È necessario distinguere segnale formule della scienza da quelli della tecnologia, sebbene In certi
punti e si incontrino si sovrappongono. Nelle scienze la riduzione sintetica dei segni che ha
conosciuto uno sviluppo Maggiore che nel campo dell' applicazione tecnologica. È impossibile
immaginare che matematici chimici a Frontino la complessità dei loro processi mentali con il
semplice ausilio dei segni e senza l'uso di segni specializzati e di formule. la prospettiva di un
ritorno al pittogramma per risolvere il problema delle barriere linguistiche sembra del tutto
realistica in considerazione di tutte le di erenze esistenti. Per quel che riguarda la scienza è la
tecnica non c'è dubbio che segno è pittogrammi siano ancora in fase di sviluppo è che
diventeranno in futuro sempre più necessari per ssare la conoscenza.

X. La segnaletica
1. L'orientamento
Il segnale non ha solo il compito di comunicare, ma piuttosto di provocare nell'osservatore una
reazione immediata. Nella sua forma esterna il segnale si impone nel campo visivo
dell'osservatore quasi contro la sua volontà. Il segnale diventato una parte essenziale
dell'ambiente visivo.

- signi cato interpretazione dei segnali stradali


Il segnale stradale assunto una parte essenziale nella vita moderna e la quantità di tempo
necessaria riconoscimento di di una situazione di pericolo non è più commisurabile con la velocità
degli spostamenti. I segnali stradali hanno decisamente in uenzato la struttura delle nostre
percezioni e possono essere ordinati secondo una gerarchia e quindi classi cati.

- forma del pannello segnaletico


Le forme dei pannelli dei segnali sono scelte tenendo conto dell'intensità dell'e etto visivo. I
pannelli circolari sono quelli maggiormente visibili rispetto allo sfondo punto le forme quadrate
rettangolari tendono essere sommerse dal paesaggio generale della città. Il cerchio e la linea
obliqua contrasto in modo più marcato con l'ambiente urbano, e perciò molti pannelli segnaletici
con un contenuto di proibizione vengono disegnati con una forma che cattura l'attenzione, come
rombo o il triangolo.

- colore
Il colore primario rosso viene scelto come quello più caratterizzante per proibizioni il rosso è
presente nel paesaggio naturale solo appunti e non in grandi super ci. Il colore verde che è
sempre visibile natura in grandi estensioni, non è adatto per la segnaletica; il colore azzurro è
usato solo per i segnali di invito o di direzione.

2. I pittogrammi
I pittogrammi si stanno di ondendo sempre di più per due ragioni: la prima consiste nella
necessaria limitazione alle dimensioni dei pannelli, e si devono portare l'informazione in modo
sintetico; la seconda ragione del crescente uso dei pittogrammi e la diversità tra le lingue. Il
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sistema stradale e ferroviaria attraversano i con ni di nazioni punto le iscrizioni poliglotte
richiederebbero supporti di grandi dimensioni. Il tra co aereo può costituire un'eccezione, in
quanto a da la comprensione un sistema bilingue formato la lingua nazionale è dall'inglese.
L'informazione per mezzo di segni pittogra ci ha condotto un cambiamento generale delle
abitudini di lettura e si può dire che non è più possibile dare informazioni senza l'uso di un certo
numero di pittogrammi. Quei segni che generalmente in forma di silhouette non lasciano alcun
dubbio sul signi cato e quindi non c'è bisogno di un particolare addestramento per comprendere
questi segni. Il secondo tipo comprende diagrammi il cui signi cato non è comprensibile al primo
sguardo e richiede un certo lavoro mentale. Il terzo gruppo comprende indicatori che non
derivano da rappresentazioni gurative ma da segni astratti, e che quindi richiedono un adeguato
tempo di apprendimento. Una volta assorbiti nel sul conscio e si vengono però compresi
immediatamente.
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