Disordine-ordin
In principio, La Terra era senza forma e vuota. Per l'uomo del ventesimo secolo è dif cile
immaginare il vuoto, perché non ci sono elementi casuali intorno a noi o in noi, tutte le cose
seguono strutture ordinate , che porta a pensare che anche la più semplice traccia o il più
elementare scarabocchio non possono esistere per puro caso e senso un signi cato, ma piuttosto
che è l'osservatore che non riconosce chiaramente la causa, l'origine e l'occasione ditale disegno
Dato uno spazio vuoto proviamo a disseminare 16 punti a caso, in modo accidentale punto tutto
ciò ci dimostra quanto sia dif cile disporre in maniera casuale elementi che sembrano messi
realmente a caso. Al contrario È molto facile disporre gli stessi punti in maniera regolare punto in
conclusione ci rendiamo conto che la produzione di una forma ordinata è più facile della
produzione in disordine punto la ragione può essere trovata nel fatto che siamo cresciuti sotto
l'impressione di immagini primarie e di schemi che hanno costantemente in uenzato la nostra
visione
2. La linea
- la linea immaginari
L'Osservatore traccia una linea immaginaria da un punto a un altro, questi punti disposti linea retta
a intervalli costanti vengono visti come linee sulle quali si è invitati a scrivere. l'occhio tende a
tracciare una linea per rappresentare la via più breve tra due punti, e che solo sulla base di
considerazioni successive è in grado di visualizzare incroci e sovrapposizioni
- la linea in s
Il prototipo della 'linea' è concepito all'inizio come linea retta. Possiamo dire che ogni espressione
lineare consiste in un punto messi in movimento, come per esempio quando la punta della matita
forma un punto quando tocca la carta e produce una linea retta per mezzo del movimento della
mano. Questa è un'idea astratta, perché se si vuole disegnare una linea bisogna tenere in
considerazione l'anatomia della mano e del braccio. il tracciamento spontaneo di una linea è
condizionato dalla natura della spalla, del gomito e delle giunture del polso. Il disegno di una linea
verticale non segue la stesse leggi meccaniche del disegno di una linea orizzontale. la forza di
gravità aiuta la mano disegnare una linea verticale con più sicurezza di una linea orizzontale. I
muratori gli architetti sanno che l'unica linea retta sicura è quella fornita dal lo a piombo dal quale
tutte le altre misurazioni possono essere dedotte e stabilite
- orizzontale e vertical
gli esseri umani si sono sempre mossi sul piano orizzontale, per questa ragione la loro capacità
visiva è principalmente diretta i lati, per controllare le zone di maggior pericolo punto il campo
visivo è molto più esteso nella dimensione orizzontale che in quella verticale. A differenza dei pesci
e degli uccelli, che la loro percezione si muove in tutte le direzioni, il comportamento visivo degli
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Siamo rassicurati quando guardiamo una gura una costruzione simmetrica, nonostante sappiamo
che l'interno di questa costruzione è organizzato asimmetricamente per ragioni funzionali. è
necessario insistere sul fatto che gli esseri umani hanno sempre a che fare con l'opposizione tra la
simmetria esterna e il funzionamento simmetrico dell'interno del corpo.
il senso della scrittura, in Occidente asimmetrico: infatti alcune delle nostre 26 lettere che usiamo
sono simmetriche e l'altra non lo sono punto quando leggiamo scriviamo le maiuscole non ci
rendiamo quasi conto che A e O sono simmetriche, mentre B, C e D sono asimmetriche
I Fenici scrivevano in modo simmetrico, da sinistra a destra e da destra a sinistra, quindi le lettere
venivano ribaltate ogni riga, con il risultato che quella simmetriche venivano scritto una volta in un
verso e una volta in un altro punto ma con il passare del tempo questo procedimento fu
abbandonato perché bisognava programmare due diverse forme. questo ha portato allo sviluppo
asimmetrico della lettura e della scrittura, con le righe che cominciano sempre a sinistra e vengono
rette verso destra. in contrasto con questo modo simmetrico di scrivere le lettere, vediamo però
che segni solati virgole Marchi, gli stemmi vengono riconosciuti e capiti in rapporto alla simmetria.
questo non signi ca che un segnale debba necessariamente essere simmetrico, ma che deve
essere piazzato su uno sfondo simmetrico
- la tavola morfologica
L'atteggiamento di un osservatorio verso una gura è molto complesso. La prima tavola
morfologica è basata solo su un quadrato che contiene una croce, per evitare tutte le in uenze
parassitarie o aneddotiche. Le gure della tavola sono ricavate da 3 linee verticali da 3 orizzontali,
le quali di volta in volta si toccano e si incrociano l'una con l'altra. Con questi si tratti si possono
produrre 49 varianti, attraverso un procedimento che cerca tutte le possibilità contenute in una
certa struttura chiamato completamento di un programma. Guardando la tavola, il lettore si rende
subito conto che segni diventano via via più complessi: la croce centrale ci dà il punto di incrocio
del quale hanno origine quattro punti cardinali della bussola. La croce è il segno più astratto e,
poiché non ha spazio interno, quello che occupa la minor super cie. Il quadrato appare come
l'opposto della croce. Quando si guarda la pagina, il quadrato viene fortemente fuori, la super cie
interna appare più Bianca, lo spazio racchiuso è attivo. Chi osserva tende a identi carsi con esso:
il quadrato è l'espressione primaria dell'oggetto, della priorità, dell'abitazione.
Da queste prime due osservazioni possiamo concludere che segni che non hanno spazio al
proprio interno evocano concetti astratti, mentre le super ci racchiuse richiamano oggetti
Nella maggior parte dei casi, una linea ci sembra raf gurare qualcosa quando è associato a un
oggetto chiuso, e ci appare quindi essa stessa come un oggetto sottile. I segni senza spazi interni,
più astratti, vediamo che le sensazioni che si danno possono essere divise in due classi per mezzo
di un semplice esperimento, sotto-sopra e sinistra-destra. Avere una protezione in alto e di
importanza vitale per chi vive nei climi settentrionali, come riparo dalla pioggia e dal freddo, questo
è il settore sopra-sotto. le sensazioni sinistra-destra sono tipiche del mondo occidentale, dove il
movimento da sinistra a destra, reso abituale dell'apprendimento della scrittura e, e profondamente
radicato in uenza fortemente il nostro modo di vedere. L'osservazione più importante da fare sulla
tavola uno è che quando un segno somiglia una lettera dell'alfabeto è dif cile vederci qualcos'altro.
Tutti i segni che assomigliano le lettere sono dif cilmente percepibili come gure, perché sono
presenti come lettere sul conscio di chi guarda, e quindi escludono ogni altra interpretazione. La
tale chiusura del quadrato è l'assoluta simmetria della croce hanno nascosto ogni altra immagine. I
segni alchemici, cabalistici e molti altri caricati di signi cati simboliSiamo rassicurati quando
guardiamo una gura una costruzione simmetrica, nonostante sappiamo che l'interno di questa
costruzione è organizzato asimmetricamente per ragioni funzionali. è necessario insistere sul fatto
che gli esseri umani hanno sempre a che fare con l'opposizione tra la simmetria esterna e il
funzionamento simmetrico dell'interno del corpo.
Il senso della scrittura, in Occidente asimmetrico: infatti alcune delle nostre 26 lettere che usiamo
sono simmetriche e l'altra non lo sono punto quando leggiamo scriviamo le maiuscole non ci
rendiamo quasi conto che A e O sono simmetriche, mentre B, C e D sono asimmetriche
I Fenici scrivevano in modo simmetrico, da sinistra a destra e da destra a sinistra, quindi le lettere
venivano ribaltate ogni riga, con il risultato che quella simmetriche venivano scritto una volta in un
verso e una volta in un altro punto ma con il passare del tempo questo procedimento fu
abbandonato perché bisognava programmare due diverse forme. questo ha portato allo sviluppo
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rette verso destra. in contrasto con questo modo simmetrico di scrivere le lettere, vediamo però
che segni solati virgole Marchi, gli stemmi vengono riconosciuti e capiti in rapporto alla simmetria.
questo non signi ca che un segnale debba necessariamente essere simmetrico, ma che deve
essere piazzato su uno sfondo simmetrico
- la tavola morfologica
L'atteggiamento di un osservatorio verso una gura è molto complesso. La prima tavola
morfologica è basata solo su un quadrato che contiene una croce, per evitare tutte le in uenze
parassitarie o aneddotiche. Le gure della tavola sono ricavate da 3 linee verticali da 3 orizzontali,
le quali di volta in volta si toccano e si incrociano l'una con l'altra. Con questi si tratti si possono
produrre 49 varianti, attraverso un procedimento che cerca tutte le possibilità contenute in una
certa struttura chiamato completamento di un programma. Guardando la tavola, il lettore si rende
subito conto che segni diventano via via più complessi: la croce centrale ci dà il punto di incrocio
del quale hanno origine quattro punti cardinali della bussola. La croce è il segno più astratto e,
poiché non ha spazio interno, quello che occupa la minor super cie. Il quadrato appare come
l'opposto della croce. Quando si guarda la pagina, il quadrato viene fortemente fuori, la super cie
interna appare più Bianca, lo spazio racchiuso è attivo. Chi osserva tende a identi carsi con esso:
il quadrato è l'espressione primaria dell'oggetto, della priorità, dell'abitazione.
Da queste prime due osservazioni possiamo concludere che segni che non hanno spazio al
proprio interno evocano concetti astratti, mentre le super ci racchiuse richiamano oggetti
Nella maggior parte dei casi, una linea ci sembra raf gurare qualcosa quando è associato a un
oggetto chiuso, e ci appare quindi essa stessa come un oggetto sottile. I segni senza spazi interni,
più astratti, vediamo che le sensazioni che si danno possono essere divise in due classi per mezzo
di un semplice esperimento, sotto-sopra e sinistra-destra. Avere una protezione in alto e di
importanza vitale per chi vive nei climi settentrionali, come riparo dalla pioggia e dal freddo, questo
è il settore sopra-sotto. le sensazioni sinistra-destra sono tipiche del mondo occidentale, dove il
movimento da sinistra a destra, reso abituale dell'apprendimento della scrittura e, e profondamente
radicato in uenza fortemente il nostro modo di vedere. L'osservazione più importante da fare sulla
tavola uno è che quando un segno somiglia una lettera dell'alfabeto è dif cile vederci qualcos'altro.
Tutti i segni che assomigliano le lettere sono dif cilmente percepibili come gure, perché sono
presenti come lettere sul conscio di chi guarda, e quindi escludono ogni altra interpretazione. La
tale chiusura del quadrato è l'assoluta simmetria della croce hanno nascosto ogni altra immagine. I
segni alchemici, cabalistici e molti altri caricati di signi cati simbol
I segni fondamentali
1. Il quadrato
Un oggetto simbolico, con la proprietà di racchiudere. In epoca preistorica signi cava la super cie
della Terra, nello stesso tempo indicato e quattro punti cardinali. Nel mondo simbolico cinese
quattro angoli rappresentavano i punti più remoti della terra. Quando un quadrato diventa
rettangolo perde il suo carattere neutrale è simbolico. Un rettangolo viene conosciuto come tale
nché è una dimensione e non meno della metà dell'altra, nché si formano due quadrati punto
rettangoli con una maggiore differenza tra i lati cominciano essere percepiti come tronchi o come
pilastri. Quando il quadrato poggia su un angolo la vista di questo segno fa uscire dallo stato di
guerra e sostare su un punto indicano intenzione.
2. Il triangol
L'immagine di un triangolo c'è sempre voluta prima di tutto in una relazione a una verticale e un
orizzontale. In un quadrato poggiato sul proprio angolo, la forma triangolare già presente poiché il
seno e bisecato verticalmente orizzontalmente nel subconscio dell'osservatore.
se osserviamo separatamente triangoli che formano il quadrato di Fiorano diamo la caratteristica di
indicare una direzione. Il semplice triangolo e quindi molto usato come segnale di direzione, in
particolare se la direzione orizzontale, sinistro destra punto quando la direzione che si vuole
segnalare in alto questa forma del segnale può generare confusione. I triangoli con un lato
orizzontale costituiscono la forma ideale per la segnaletica. il triangolo con base orizzontale
comunica un senso di durevole stabilità, come le piramidi. È anche il simbolo per aspettare. Il
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triangolo rovesciato che sta sulla propria punta è il simbolo di uno strumento. Questa posizione
nisce per essere sentita come un limite. Il primo segno è un simbolo amichevole, il secondo tende
piuttosto a produrre una reazione di allarme punto il triangolo con la punta verso l'alto ci ricorda
anche la forma di un tetto
3. Il cerchi
I moderni esseri umani hanno probabilmente rapporto più spontaneo con la linea retta piuttosto
che con la curva, ma apprezziamo le forme arrotondate con i sensi piuttosto che con la mente.
Nel cerchio, l'osservatore incontra la linea dell'Eterno ricorso, che non cominciano e nisce e gira
intorno a un centro invisibile ma ben de nito. Simile all'idea del corso del tempo, che non viene
da nessun luogo e che non ha ne. per i primi esseri umani il cerchio avevo una forte importanza
simbolica, mentre oggi il cerchio tutt'ora associato alle ruote è meccanismi tutti i tipi. Ci sono
quelli per i quali l'idea di volume non è necessaria: il sole, la luna. con un certo sforzo di
immaginazione, richiamando il volume sferico, ci si circonda della palla o del pallone. È
comprensibile che un segno ra guri qualcosa di materiale, ma è anche possibile che colui che
osserva una forma circolare abbiano relazione opposta e vede la materia non dentro il cerchio ma
al di fuori di esso, così da fare apparire la forma di un buco. Le sensazioni sono indirizzate più
fortemente dal cerchio che da qualunque altro segno, secondo loro carattere gli osservatori si
metteranno dentro o fuori il cerchio. Le sensazioni di essere dentro il cerchio può essere
interpretata come un impulso verso il centro o come la ricerca di una misteriosa unità della vita.
Ha l'opposto una vita attiva s'irradia dal centro invisibile verso l'esterno. Troviamo lo stesso
processo a un certo stadio della crescita, quando una nuova vita si sviluppa dall'uovo. La
chiusura diventa inquietante ed è sentita in modo claustrofobico. n dall'invenzione della ruota, e
cerca è diventato, attraverso la storia umana, anche un simbolo del movimento. In movimento
non è quello della freccia, ma più indiretto, perché la ruota, muovendosi permetta se stessa il
veicolo sovrastante di spostarsi. L'occhio stesso ha una reazione muscolare seguendo il
movimento circolare della ruota.
4. La freccia
quando due linee oblique si incontrano per formare un angolo, l'immagine di un movimento di una
direzione viene in qualche modo prodotta. Angoli che puntano a destra o sinistra hanno
movimenti più forti di quelli che puntano in alto o in basso punto i matematici utilizzano il segno
dell'angolo per le espressioni 'più grande' e 'piu piccolo'. questo concetto è più di cile da
a errare visivamente, ma mostra che l'aria delimitata viene percepita dal subconscio, mentre solo
in un secondo momento l'immagine della linea in quanto tale viene coscientemente è
deliberatamente vista. l'immagine dell'angolo varia con la misura dell'angolo. Un angolo maggiore
di 45 gradi viene visto piuttosto come una resistenza contro una forza applicata. Un angolo di 45 °
viene riconosciuto come un segno di movimento, ma lento è di cile. A circa 30 gradi l'angolo può
essere messo in relazione con un aratro punto solo sotto i 20 gradi circa l'angolo diventa una
freccia, in cui l'aria interna produce una reazione di pericolo. questo segno è sicuramente uno dei
più antichi, tra quelli usati degli esseri umani, essendo strettamente associato con il problema
della sopravvivenza. Il segno della freccia risveglia sentimenti di aggressività e di allarme.
5. La croce
la croce potrebbe essere chiamata il segno dei segni. Il punto di incrocio tra due linee è a
qualcosa di astratto e di invisibile. i matematici hanno scelto questo segno per indicare il più, la
ragione sta probabilmente nel fatto che il tratto verticale dalla forma primaria al numero 1 e non è
più disponibile per un'espressione più complessa come somma. il segno più non risveglia alcuna
sensazione nell'osservatore, ma appena l'uno l'altro dei bracci viene leggermente allungato il
segno perde la sua neutralità e suscita reazioni psicologiche. La modi ca che colpisce di più è la
lungamento del tratto verticale inferiore. In questo modo appare immediatamente il segno della
fede Cristiana. La croce diagonale ha un signi cato diverso virgole matematici la usano come
segno per la moltiplicazione, inoltre la X può essere usata per rmare, per cancellare o per
mettere in evidenza.
appena l'angolo tra i due tratti varia, viene fuori una nuova immagine: appare la gura umana in
piedi o sdraiata o quando sta su una gamba sola. il segno perde ancora più il suo carattere
astratto con lo spostamento del punto di incrocio punto la di erenza degli spazi interni sushi dede
come aperto in alto ho aperto in basso. La normale croce è l'assoluta incarnazione della
simmetria. 4 spazi ad angolo retto disposti intorno a un punto centrale sso nel segno sulla carta
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così fortemente che qualunque idea di movimento di rotazione risulta impossibile. Si può vedere
che quando le linee verticali sono oblique gli spazi interni diventano angoli acuti e ottusi, dando
un'immagine di dinamismo. I due concetti di statico e dinamico fanno riferimento alla gura
umana che sta in piedi ea quella che cammina o corre. Le lettere che stanno dritte sono quelle
normali, mentre quelli inclinate sono usate per enfatizzare. le lettere corsive sembrino appendere
in avanti è legato alla nostra abitudine di leggere da sinistra a destra, ancora una volta in
riferimento alle persone che corre.
Sviluppa nuovi segni molto interessanti l'incrocio genere noi forme geometriche. La divisione del
segno di base lo rende molto più ricco. Ovviamente non è possibile originare alcun nuovo segno
autonomo, con la rotazione di due cerchi sovrapposti dello stesso raggio. Due cerchi con diverso
raggio producono nel primo esempio l'immagine del cerchio per bambini. Se cerchio interno è
molto più piccolo il segno ci ricorda un disco un etichetta. Se il raggio del cerchio interno e circa
la metà di quello esterno impressione prevalente è quella di una ruota. Nei tre esempi il cerchio
interno è visto come un buco piuttosto che qualcosa di materiale, questo perché è spostata al
centro e quindi perde la tridimensionalità e ritorna di nuovo ad essere diagrammatico.
rettangolo non è soltanto un segno, ma prima di tutto la chiusura è il contorno di una super cie
punto questo appare chiaramente quando un secondo segno viene messo al suo interno oggetto.
Ciò genera automaticamente una situazione così geogra ca, perché l'aria viene diviso in sezioni
con diversi signi cati con diverse capacità espressive, generando concetti quali sopra, sotto,
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spinto nell'angolo disposto al centro. nell'arte orientale si trova spesso una cornice all'interno
della quale sono disposte le rappresentazioni pittoriche. In presenza di una così stretta
associazione con quella che chiaramente un'aria contornata, uccello che vola può essere
disegnato solo una parte superiore. La parte inferiore ancora la sua espressività anche quando
rimane vuota, perché il vuoto non signi ca necessariamente niente. Al contrario l'assenza
produce un'immagine mentale molto forte. La non presenza è importante quanto la presenza. Il
pesce nella parte inferiore dell'immagine a con lo spazio totale la stessa relazione gli all'uccello
nella parte superiore. È normale considerare il contorno di un'area come una cornice, perché il
contorno isola l'area dello sfondo. L'oggetto o la gura piazzati del centro hanno il conseguente
e etto di mostra punto il valore espressivo dell'intera area resta anonimo, causa del vuoto che
circonda l'oggetto.
4. Relazione tra segni chiusi e aperti
Scegliamo due coppie di segni: la croce con il cerchio e il quadrato con il tridente. Finché il segno
aperto e saldato a quello chiuso per un' estremità o con una linea, l'associazione appare ideale
perché produce un nuovo segno combinato, facilmente leggibile. Se c'hai una certa
sovrapposizione virgole due segni componenti diventano più facilmente riconoscibili, mentre il
signi cato del rapporto tra loro si modi ca, quando più si tratta si incrociano, e viene prodotto una
certa sensazione spaziale. Appena il numero dei punti di saldatura aumenta, il potere espressivo
dei due segni componenti si indebolisce, così come quello dei segni combinati. Quando i segni
sono messi insieme in modo che le linee si sovrappongono o si incrociano decisamente,
l'immagine dei segni cambia. Tale che dipendono quasi riconoscibili. La completa fusione dei due
segni produce di nuovo segni pienamente codi cati.
6. Il segno completo
I Cinesi hanno inventato un gioco chiamato tangram, utilizzando un quadrato diviso in 7 parti,
come in un puzzle. Il gioco non ha vincitori, ma è un esercizio mentale, contemplativo e forse
anche creativo. Si progetta un gioco simile, basato sul nostro modo accidentale di pensare di
vedere formando un segno completo dei segni primari del quadrato, del triangolo, della croce del
cerchio. La sovrapposizione dei diversi elementi produce un'immagine così complessa e indistinta
che non può più essere chiamata un segno, ma piuttosto non schema con migliaia di possibilità.
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8. Segni-indovinello
Qualunque cosa con un doppio signi cato risveglia l'interesse, fornendo l'occasione per un
indovinello visivo e mentale. I segni interessati sono segni di oggetti, codi cati scegliendo un
punto di vista che nasconde il contorno o la prospettiva normale della gura.
V Segni di dualismo
Tutti i sentimenti, i pensieri e gli sforzi umani per capire se stessi e il mondo circostante sono
attraversati dal tema costante del venire a Patti con la dualità. La consapevolezza della vita e della
morte apportata una gran varietà di dogmi, divisioni del mondo, di religione, di loso a. ne
dobbiamo dimenticare che il semplice fatto della nostra attività cosciente durante il giorno, in
contrasto con quella sul conscia, rappresenta la condizione di dualità più importante della vita. Il
segno della saggezza ovvero il tao è la più notevole espressione gra ca di questa unità di
pensiero. Le due gocce non sono separate da una linea, ma dai colori con nanti biancoenero, è
all'interno di ciascuna forma un punto del colore opposto ne stabilisce l'incondizionato
eguaglianza e completezza.
nella creazione di forme gra che bidimensionali line e rappresenta il mezzo espressivo più
semplice e puro, allo stesso tempo il più dinamico e versatile. La constatazione che una linea è
prodotto da un punto che si muove può essere estesa la super cie, la quale è prodotto da una
linea che si muove trasversalmente. Il disegnatore consapevole di poter produrre super ci piene
punteggiando, tratteggiando. Quando la struttura delle linee si perde nella super cie piena, questa
si condensa, coprendo completamente lo sfondo. Lo stampatore parla in questo caso di
super cie, lucida o opaca. Un fondo pieno di buona qualità segue e rivela la struttura del
supporto. espressioni come screpolatura, s bratura e sbavaggio si riferiscono allo sgradevole
e etto che si ottiene quando l'area stampata perdere la propria struttura. Analoghe considerazioni
si applicano al feltro, che non è un tessuto ma fatto di bre compresse.
-De niamo una linea sottile ' lo'. Questo un tratto dal carattere schematico, di cui l'occhio non
considera la larghezza sebbene possa richiamare materiali sottili quali il vetro un lo o un raggio.
Il secondo livello di larghezza è chiamato 'barra' . ciò signi ca che il tratto non è più un
espressione astratta ma assunto un corpo sottile. Il lo è divenuto spago e appare un contrasto
bianco/nero tra la cornice nera e l'interno bianco, percepito come area bidimensionale. Il terzo
livello di larghezza è chiamato 'trave'. Questa è la larghezza di un pennone o di un muro, oltre che
dei nostri caratteri a stampa normali alla cui relazione con lo spazio bianco circostante siamo
abituati. L'ultima tipologia di tratti bidimensionali è de nito 'massa'. nella massa viene meno l'idea
di linea e gli spazi interni si colgono quali aperture su uno sfondo. Una linea ritenuta tale nché è
larghezza e lunghezza di essa rispettano determinate proporzioni. Una linea la cui larghezza
superi la metà della lunghezza perde l'espressione dinamica.
-una linea sottile a lo e percepita come un'idea astratta, non appena lo larghezza del tratto muta
questa scompare e la linea acquista nuovi attributi. Una linea che inizia a lo e poi si allarga trave
viene percepita come una linea in movimento. Raggiunto un certo grado di rigon amento la linea
scompare e il segno viene ormai percepito come un triangolo. Avendo come base di partenza una
linea, se ne può gon are la sezione centrale e conservare mutate le estremità ottenendo un solido
di forma lenticolare espandibile, a formare un cerchio e un ovale. il processo inverso è
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sempli cato dal quadrato statico, i cui lati si curvano progressivamente verso l'interno. Il
rigon amento o la riduzione asimmetrica di una linea provocano in nite variazioni della forma.
Solo alcune sono degne di nota, perché collegata alla geometria della sensazione: la forma
amma, compare nelle rappresentazioni simboliche dello spirito e la forma a goccia è simbolo
dell'acqua o della lacrima. Una curva convessa vale a dire che si piega verso l'esterno, esprimo
movimento attivo, incalzante costituisce la fase iniziale del disegno di un oggetto. Una curva
concava è possibile solo in un oggetto già esistente e rappresenta un movimento regressivo, volto
verso il passato.
3. La struttura a scacchiera
Si dispongono alternativamente quadrati bianchi e neri a formare il motivo a scacchiera. Questo
motivo è tutti i suoi derivati risultano particolarmente e caci nel catturare l'attenzione. La
percezione della scacchiera provoca nell'osservatore una certa vibrazione gra ca, determinato dal
fatto che gli elementi bianchi e neri vengano alternativamente percepiti come gure o come
sfondo, senza che si possa arrivare una decisione. La dove si incontrano gli angoli dei quadrati
bianchi e neri è impossibile farne toccare tutte le punte. la contemplazione lo studio prolungato di
questo impossibile doppio punto di incontro provoca l'a aticamento della vista punto nella gra ca
e nell'arte del nostro tempo si è spesso sfruttata l'aggressività di questo fenomeno visivo, ma al
posto giusto nelle giuste proporzioni il motivo a scacchiera è stimolante.
1. I piani sovrapposti
Prendendo due segni, una croce un quadrato, e sovrapponiamoli. Il primo esperimento consiste
nell'esaminare lo stesso doppio segno sia in posizione obliqua che in posizione orizzontale-
verticale. Dal confronto risulta che nella posizione obliqua è di cile distinguere la croce e il
quadrato: si percepisce un insieme di quadratini che formano una sorta di motivo a scacchiera.
Nella versione dritta risultano chiaramente le forme sovrapposte della croce verticale-orizzontale
del quadrato.
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2. L'intreccio
partendo da una rappresentazione schematica, questa volta di due anelli sovrapposti, vediamo
che non appena si rimuovono le linee che si intersecano tra loro, appare un oggetto, per quanto
piatto e privo di rilievo. se le circonferenze del primo nello sono continue, ma quelle del secondo
sono interrotte, l'immaginazione dell'osservatore riesce a completare le parti coperte dell'anello
retrostante. Questo tipo di nastro intrecciato è un motivo base sei importante nella decorazione
plastica e pittorica di tutto il mondo. Uno degli esempi più antichi è costituito dal nodo Gordiano
di ascendenza orientale. Questo tipo di espressione è ancora riscontrabile nelle iscrizioni runiche,
sui capitelli delle colonne romane e nella pittura orientale.
due elementi di qualsiasi genere possono essere uniti in due modi: per mezzo di una vera e
propria saldatura o per mezzo della simulazione. Il secondo tipo di congiunzione è puramente
ottico che si basa sulla prossimità dei due elementi, posti così strettamente da essere divisi solo
da uno spazio minimo. Questo tipo di disposizione evidenzia due fatti: in primo luogo che una
gura formata per semplice giustapposizione con un intervallo di spazio bianco si ridotto e
facilmente scomponibile; in secondo luogo, che l'interruzione dei tratti fastidio un tratto passi
sopra l'altro, nell'immaginazione dell'osservatore. L'estensione della medesima tecnica a un
insieme di tratti paralleli, con l'alternanza del nero e del bianco, ra orza l'e etto di dimensionale
della trama.la percezione del volume è ancora maggiore quando le linee che compongono la
trama hanno una certa larghezza.
4. La prospettiva
i pittogrammi sono silhouette. Si è spesso tentati nel tracciare un segno, di farlo emergere dallo
sfondo conferendogli un apparente volume tridimensionale. In questo contesto non sembra un
portuno trattare il disegno prospettico punto è assai conveniente indicare brevemente quali sono
le nuove possibilità che si conferiscono a un segno attraverso l'estensione prospettica della sua
espressione lineare. il fatto più importante è il punto di vista. Deve essere scelte in modo che
appaia naturale altrimenti è di cile riconoscere la tridimensionalità. la coincidenza dei punti di
intersezione ha un carattere così astratto che il disegno non si fa più riconoscere come oggetto,
ma come puro segno punto quando si cerca di rendere gra camente il volume di un segno
applicando queste stesse regole, si rende evidente la di coltà di riconoscere il volume quando il
punto di fuga esattamente centrale e simmetrico rispetto al segno stesso punto L'Osservatore,
davanti a rappresentazioni di questo tipo, si trova spesso in di coltà perché non è in grado di
decidere se l'oggetto è rilievo oppure incavato. Questo fenomeno accentuato dalla presenza delle
ombre.
5. L'ombra
- l'oggetto illuminato
La rappresentazione prospettica conduce all'impiego del contrasto bianco-nero al ne di
enfatizzare l'e etto di rilievo, ombreggiando le super ci rispetto a un'illuminazione immaginaria.
L'orientamento data alla parte in ombra è assai importante, perché permette all'osservatore di
ricostruire la provenienza dei raggi dell'invisibile Fonte luminosa. l'esperienza insegna che
fotogra e di iscrizioni incise, rilievi e altre strutture di dimensionali vengono percepite
dall'osservatore rilievo oppure incavate a seconda che siano illuminate dal lato giusto o sbagliato.
un altro modo di conferire contrasto a un segno consiste nel proiettare nell'ombra sono sfondi
immaginario. Nel primo esempio la croce nera appare dietro quella bianca, la quale si staglia su
un piano diverso dallo sfondo e proietta la propria ombra sul muro verticale retrostante. L'ombra
può essere anche proiettato su un piano orizzontale. L'ombra portata può rivelare nello sfondo la
presenza sia di un piano orizzontale che di uno verticale.
6. Il volume insolito
irritare L'Osservatore per mezzo di prospettive insolite o altri trucchi non è facile per un
disegnatore. La normale visione dell'oggetto è disturbata sebbene le super ci bianche sono
riconoscibili, e risultano contorte e incomprensibili.
7. L'illusione ottica
non è possibile per l'occhio umano cogliere le gure in modo puramente oggettivo, cioè
geometrico. Lei illusioni ottiche si basano tutte sul principio della sovrapposizione o combinazioni
di due o più elementi gra ci che richiamo nei diversi livelli di riconoscimento dell'osservatore. La
maggior parte di questi trucchi ottici si poggiano sulla combinazione di strutture che suggeriscono
direzione o volume e gure geometricamente esatte a esse sovrapposte.
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VII La diversità delle apparenze
1. Il disegno e il materiale
se si ripercorre la storia dei segni e delle scritture si costata che è la loro forma esteriore ha subito
molti cambiamenti, stilizzazione sempli cazione nel corso del tempo. Il fenomeno è dovuto
principalmente di erenti strumenti di scrittura usati nei secoli nelle diverse aree geogra che.
nell'Antico Egitto i gerogli ci furono dapprima incisi su pietra e poi tracciati su papiro; in
Mesopotamia i segni furono impressi su tavolette d'argilla e nelle regioni Sud orientali le scritture
furono tracciate al gra o sul lunghe foglie di palma secca.
- Gli strumenti
le prime testimonianze scritte furono realizzate gra ando intagliando super ci in pietra o legno.
Queste profonde incisioni facevano sì che segni venissero percepiti sia visivamente che
tattilmente. Questo sensazione di ancoraggio ha conservato a lungo la sua e cacia: ancora
adesso il testo che illustra monumenti o lapidi funerarie è dato al martello e scalpello. disegnare
su una super cie bidimensionale o dipingere su materiali più leggeri non ho soltanto aumentato la
gamma delle possibilità espressive ma ne ha anche permesso un'esecuzione più rapida. Questi
fattori hanno permesso la crescita delle comunicazioni. Gli strumenti che si intingono
nell'inchiostro sono principalmente il pennello e la penna. Questi due strumenti sono basati sul
principio dell'immagazzinamento dell'inchiostro, che permette di tracciare una serie di segni
senza sollevare la mano. Ci sono anche altre possibilità di espressione: nelle sto e, per mezzo
delle tessiture, del lavoro a maglia e della tintura. Queste tecniche hanno anche fornito nuove
forme ai segni.
I migliori materiali da costruzione possono racchiudere spazi sgradevoli e poco attraenti, mentre
un edi cio in semplici mattoni può contenere stanze disposte armoniosamente accoglienti. Non è
solo la forma del segno in se ho la stampa che assicurano la qualità: il potere espressivo
dell'opera nella sua globalità è confermato dallo spazio bianco interno ai segno tra i segni. Nella
maggior parte delle attività artistiche questo contrasto tra materia e spazio costituisce uno dei
fattori più importanti della creatività. nel campo bidimensionale della gra ca è decisivo bilanciare
due pesi contrapposti in modo che l'espressione nera della forma posso armonizzarsi con
l'espressione in materiale del bianco, per realizzare una a ermazione di perfezione stabilità sulla
carta. La bellezza di un segno è spesso il risultato di una lotta tra la resistenza del materiale e la
sua conquista da parte dello strumento. Il pensiero è l'espressività orientali riconoscono piuttosto
l'opera d'arte nella maestria del gesto mediante il quale il pennello traccia il segno sulla carta.
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3. L'immagine
L'apparizione di un'immagine dipende dal contrasto tra disegno e sfondo. Oggi c'ho il resto
relativamente semplice dalla molteplicità di mezzi tecnici a disposizione.
Il contrasto bianco-nero è il contrasto bidimensionale più forte: simboleggia gli elementi opposti,
oscurità e luce. la linea divisoria bianco e nero produce un contorno molto netto, che conferisce
alla forma la sua espressione assoluta e risulta chiaro se il disegno è teso.
- i colori
Il secondo aspetto delle immagini bidimensionali consiste nel contrasto cromatico. l'antitesi
massima trasfonde segno si ottiene attraverso l'Impiego di colori complementari. La minima si
realizza usando per segno sfondo Toni leggermente diversi nel medesimo colore. Tra questi
estremi si estende l'ampio mondo dell'arte del colore con il suo ricco tesoro di possibilità di
contrasto.
- i semitoni
Tra il bianco e nero c'è un'in nità progressione di Toni grigi, e Nella riproduzione gra ca delle
immagini i semitoni vengono Resi attraverso la retinatura, con la quale un insieme di molti punti fa
percepire l'occhio un'area di grigio. Questa tecnica rende possibile la produzione di immagini di
grigio, un esempio è la televisione che funziona su questo principio: l'immagine sullo schermo si
scompone linee più o meno chiare.
- strutture
Il contrasto non dipende necessariamente dall'uso del chiaro e dello scuro ma può anche derivare
da cambiamenti nella struttura delle super ci.
4. La qualità dell'immagine
il livello qualitativo di un prodotto gra co è determinato dalle aspettative del lettore
dell'osservatore. L'immagine può essere estremamente precisa, una dichiarazione ottica
misurabile o fornire solo informazioni di carattere generico a ni di semplice documentazione. Una
rappresentazione gra ca può avere come scopo lo stimolo alla contemplazione.
- l'illustrazione naturalistica
la maggior parte delle illustrazioni riprodotte gra camente mostra oggetti o avvenimenti, ripresi
Nelle medesime condizioni nelle quali l'occhio umano è in grado di percepirli. La riproduzione
perde la terza dimensione che viene simulata sintetizzata per mezzo della prospettiva e degli
e etti di luce. In molti casi manca anche il colore e per la comunicazione dell'informazione devono
essere su cienti il contrasto bianco-nero. L'immagine fotogra ca è un supporto visivo con l'aiuto
del quale L'osservatore può costantemente collegare le memorie visive interne per trovare un
signi cato nesso con l'informazione data punto informazione fotogra ca non è certo così preciso
come quella di una mappa topogra ca e la scala fornita non è così a dabile.
2. Il linguaggio e il gesto
Prima della scrittura c'era il linguaggio perlomeno una sorta di linguaggio che sin dall'origine esso
sia consistito anche di suoni ma sicuramente deve essere stato supportato anche da altre forme
di espressione non ricollegabile alla sfera dell'udito. Il linguaggio originale non consiste di soli
suoni ma anche di gesti e di contatti e ciò porta a considerare quanta parte può avere avuto il
linguaggio del corpo nell'origine della testimonianze scritte.
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Chi parla è ancora spinto a sostenere quanto dice mediante schizzi o gesti gurativi. nel neolitico
gli uomini hanno provato sempre più spesso a riconoscere e cogliere i propri limiti di spazio e di
tempo. La consapevolezza della vita e della morte ha spinto all'inventiva l'a ermazione di sé.
Quando si osserva un disegno preistorico, sorge l'idea che dovesse esistere in stretto
collegamento con la gura, un accompagnamento fatto di suoni e di gesti di tipo esplicativo,
rituale o narrativo. i disegni ci sono pervenuti ma l'accompagnamento non c'è stato trasmesso. Lo
sviluppo della registrazione e gra ca del pensiero sta in mezzo, tra quello della parola da una
parte e quello dei Gessi descritti dall'altra. Questa modalità di espressione ha portato
gradualmente all'impiego degli stessi segni in associazione con le dichiarazioni. in quel momento
le gure divennero una scrittura: un sistema che ssa pensiero e parola in maniera tale da
permettere la rilettura illimitatamente nel tempo.
- scritture alfabetiche
Comprende tutte quelle scritture nelle quali pittogrammi originali si sono trasformati nei secoli
insegne puramente fonetici, i cui tratti sono stati portati alla sempli cazione estrema. Una chiara
dimostrazione di ciò è fornita
dall'alfabeto.
2. Un'origine comune?
I segni elementari presentano analogie inconfutabili, almeno per quanto concerne la
rappresentazione pittorica di oggetti comuni a tutti i popoli. Basti pensare alla rappresentazione
delle gure umane e animali e a darmi come le frecce. ma ciò non indica l'esistenza di una
scrittura originale che dimostra piuttosto l'acutezza dello spirito di osservazione delle
interpretazioni dei primi scribi.
Certe immagini sono radicate nel nostro subconscio dalla nascita, in qualità di archetipi i nati dal
signi cato simbolico comune.
Le testimonianze più antiche della scrittura sumera sono considerate come gli esempi più antichi
di scrittura. Sono pittogrammi seguita sgra o sull'argilla, nei quali alla linea dritta e predominante
indica l'utilizzazione di una spatola. La stilizzazione delle forme sorprendente sorge spontanea la
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domanda circa l'esistenza di versioni precedenti. Questi disegni altamente stilizzati rappresentano
sia oggetti interi che è particolarmente dettagliati. Una delle ultime teorie associ pittogrammi
sumeri e numerosi oggettini di argilla di forma varia nei siti archeologici del Medio Oriente. Si è
scoperto che queste gure in argilla sono incredibilmente simile pittogrammi più antichi.
La stilizzazione avrebbe avuto luogo sui oggettini d'argilla, che potrebbero pertanto essere
considerate la nostra prima testimonianza di scrittura tridimensionale. Nel terzo millennio a. c. lo
stile della scrittura sumera cambio completamente. Nessun'altra scrittura conosciuta subito un
cambiamento così radicale. Rispetto agli egizi, che ressero potenti monumenti statici ai quali
l'osservatorio doveva avvicinarsi, i sumeri avevano una mentalità incline al movimento, così che le
caratteristiche più importanti della loro scrittura furono la trasportabilità e la possibilità di scambio.
Per la scrittura furono usate principalmente tavolette d'argilla. la scrittura cuneiforme deriva il suo
nome detratti dritti a forma di triangolo allungato che la costituiscono e la forma dei tratti dipende
dalla pressione obliqua dello Stilo sull'argilla. La tecnica dell'impressionismo lentamente
soppiantò quella dell'incisione E gra ta perché non provocava sbavatore. la scrittura cuneiforme
illustra perfettamente come le forme di una scrittura non dipendono soltanto dalle scelte di stile
ma anche dalla natura stessa del materiale utilizzato. Nel corso dei millenni i segni cuneiformi
furono ulteriormente alterati, sempli cati adattati alle lingue parlate dei popoli con nanti. Con il
tempo si passò dell'originario impiego pittogra co all'uso fonetico dei segni e il loro numero
diminui. intorno alla metà del primo millennio Questa scrittura era perfettamente sviluppata È
di usa in tutto l'ambito linguistico semitico come mezzo di trasporto del pensiero. Lentamente
venne sostituito dalla scrittura alfabetica aramaica.
2. I gerogli ci egiziani
La Valle del Nilo fu culla di una civiltà di grande fantasia, attenta all'osservazione della natura e
ben disposta verso la contemplazione dell'Opera e della parola delle divinità. nel IV millennio
furono costruiti i monumenti enormi con i materiali scavati dai dirupi che ancheggiano la Valle del
Nilo. segni di pari grandezza, destinati a s dare il tempo e la morte, furono incisi sui monumenti. Il
termine gerogli co si applica esclusivamente pittogrammi, creati da sacerdoti, guardiani della
tradizione religiosa e politica, che conservarono sorprendentemente immutata la loro forma
attraverso tre millenni. Essi ri ettono la ricchezza dell'ambiente circostante in forma e
brillantemente stilizzate Ben proporzionate. Già nel terzo millennio si sviluppa la più corrente
scrittura ieratica. I segni gurativi incisi furono riprodotti più uidamente su papiro, con una penna
di canna, e che portò una sempli cazione delle forme. Nel corso del primo millennio lo stile di
scrittura si ssò in una forma ancora più stilizzata, chiamata demotica, nella quale è arduo
riconoscere la relazione con Il pittogramma originario. la tradizione della scrittura egizia e oggi
ritenuta la base più importante dell'alfabeto accidentale.
3. Le scritture cretesi
Tutti questi popoli subirono l'in uenza della civiltà mesopotamica e di quella egiziana, pur
adottando proprio espressioni.
Creta rimaste per gran parte isolata È priva di contatti con i popoli vicini. Questo fatto è reso
evidente dalle caratteristiche della sua scrittura. Sebbene ci sia prova un'in uenza iniziale di
pittogrammi egiziani, sull'isola si sviluppò un sistema indipendente di trascrizione del linguaggio. I
pittogrammi Cretesi sono gurativi, pur presentando già sostanziali sempli cazioni concettuali. Il
confronto con i segni gerogli ci originali o con i segni sillabici che ne sono derivati illustra
chiaramente la di erenza che passa tra un disegno gurativo che delinea l'oggetto e la
realizzazione disegni scarni cata è puramente lineare. Nelle iscrizioni cretesi, ideogrammi e segni
sillabici potevano essere impiegati gli uni accanto agli altri sulla stessa riga. I segni della scrittura
cretese hanno uno strano impatto sul osservatore poiché non o rono al non iniziato alcuna chiave
interpretativa.
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5. I pittogrammi della Valle dell'Indo
Furono rinvenute nella valle dell'indo tracce di una cultura proto indiana sviluppatasi
parallelamente alla civiltà egizia e mesopotamica. Le più antiche testimonianze di scrittura sono
sopravvissute su sigilli o punzoni in pietra e rame. I pittogrammi stessi possono essere incisi
rilievo, impressi o eseguiti a sbalzo su lamine metalliche. Anche in questo caso la varietà dei
materiali impiegati ha stimolato lo sviluppo di forme incisivamente stilizzate. Gli archeologi non
sono stati ancora in grado di decifrare Questa scrittura. In base al numero ridotto disegni in uso si
è pensato che la scrittura dell'indo comprende su un misto disegni geogra ci e segni sillabici. Il
fatto che la scrittura dell'indo sia così antica e che se ne siano trovate tracce anche in altre zone
del Medio Oriente ha permesso agli archeologi di sviluppare teorie. È stata ritenuta prova delle
prime migrazioni su larga scala o addirittura della colonizzazione di nuove regioni e va notata una
somiglianza sorprendente tra la scrittura dell'indo e pittogrammi dell'isola di Pasqua. da un punto
di vista puramente gra co si può notare una di erenza basilare Nella formazione dei segni dei due
sistemi: L'Antica scrittura dell'indo, dell'espressività lineare e avvia dalla sempli cazione, mentre
la più recente scrittura dell'isola di Pasqua è caratterizzato da uno stile piuttosto primitivo, mirante
la rappresentazione di tutto l'oggetto.
7. La scrittura runica
le scritture runiche si svilupparono nelle regioni più fredde e boscose del nord Europa, furono
anch'esse assai in uenzate dal materiale base. Le testimonianze che sono sopravvissute al
deterioramento furono le iscrizioni incise su pietra, ma la forma dei segni fa capire chiaramente
che furono usate tavolette di legno.
8. Le scritture cinesi
- l'i-ching
La riduzione formale delle rune è comparabile all' l-ching . Secondo la tradizione l'imperatore
de nì un sistema di segni per registrare la saggezza trasmessa oralmente. Questa è probabile che
fosse basata su lancio di steli di millefoglie interi o a metà e ritenuti strumento di preghiera e
profezia da parte di maghi e sacerdoti. La saggezza viene espressa mediante questi otto
trigrammi base, costando Lia coppie e componendo gli esagrammi o segni a 6 linee che danno
origine a 64 segni.
Gli aztechi usavano i segni gurativi sia come semplici pittogrammi sia in combinazione a rebus.
la scrittura Maya si fonda senza dubbio su medesimi principi sebbene i segni fortemente astratti
che la compongono abbiano indotto gli esperti e formulare molteplici teorie in proposito. Chi
studia le iscrizioni incise rilievo sulla pietra sorpreso dalla forza dell'immaginazione della
composizione delle immagini raggruppate, l'interpretazione delle quali è dibattuta dagli esperti.
nel tentativo di individuare Nessi tra gli elementi dei singoli raggruppamenti disegni, sono state
elaborate le più varie interpretazioni: da un lato si può utilizzare che si tratti di una scrittura
sillabica in cui segnano completamente verso i loro senso gurativo, dall'altro si sta indagando
sulla possibilità che questa scrittura si componga di strutture complesse in cui immagini, concetti
e suoni si fondono in un unico insieme.
in tempi relativamente brevi l'alfabeto fenicio raggiunse una certa perfezione formale e si ridusse a
22 distinti segni fonetici, che si di use attraverso l'aramaico in tutto il vicino Oriente
espandendosi. La scarsità l'irregolarità delle comunicazioni 3 popoli fecero sì che segni venissero
elaborati presso ciascuno di essi in forma autonoma, sviluppando le principali scritture alfabetiche
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di oggi: la arabo semitico, l'indiano, e le scritture occidentali. Nella trascrizione delle lingue
semitiche gli si conservo il principio fenicio dei segni consonantici duepunti l'ebraico e l'arabo si
scrivono soltanto con le consonanti e le vocali che sono rappresentate mediante accenti o punti.
Le scritture indiane e indonesiane hanno conservato un complicato sistema sillabico. I greci
avvertirono la necessità di sviluppare ulteriormente il sistema di localizzazione fenicio, funzionale
per le lingue semitiche ma non per il greco antico. Questa invenzione dei segni per le vocali può
essere considerata una delle fasi più importanti della storia della scrittura. i segni nella tavola
dell'albero genealogico sono stati volutamente realizzati con un tratto uniforme così da
evidenziarne in essi morfologici, ma bisogna sottolineare che le diverse scritture sono state
fortemente in uenzate dagli strumenti scrittore dei materiali utilizzati. Nel fenicio e nelle varietà più
antiche del Greco del latino si coglie ancora l'aspetto monumentale nelle versioni più recenti, la
uidità della scrittura a mano in uenza sempre di più la forma.
2. Maiuscole e minuscole
Un doppio livello di scrittura sia avuto sempre dappertutto: da un lato, lo stile monumentale
impiegato sulle pareti di roccia, dall'altro la quotidiana scrittura corrente. e due scritture sono
sempre state eseguite con strumenti diversi su materiali diversi e le loro forme si sono evolute in
modo diverso. La scrittura monumentale, maiuscola ha conservato il suo aspetto a causa della
natura permanente del suo supporto. La scrittura a mano si è molto trasformata attraverso i
secoli, perché associata a materiali più e meri come le tavolette cerate o la carta.
-punte orizzontali
Le più antiche testimonianze calligra che romane rivelano la posizione orizzontale delle punte
dello strumento di scrittura. Questo angolo di scrittura conferisce spessore massimo e tratti
verticali e minimo hai orizzontali. La stessa posizione orizzontale dello strumento è riscontrabile
nelle prime scritture le cui forme arrotondate già preannunciano le forme della minuscola.
-punte oblique
Una delle posizioni più comode e quella dell'inclinazione della penna A 20 °. È questo l'angolo
che ha condotto alle scritture di tipo usuale. le verticali sono più spesse delle orizzontali, 20 tratti
di raccordo sono obliqui.
- incisione a stampa
nel corso dei secoli XV e XVI la tecnica di stampa prevale sulla calligra a delle in uenzare lo
sviluppo morfologico delle lettere. Nella stampa tipogra ca le parti stampanti sono in rilievo. La
forma della lettera viene Incisa in rilievo sull'estremità levigata di un punzone in acciaio. Il punzone
viene battuto su un blocchetto di metallo più tenero che forma la matrice. Un tale processo
richiede che le lettere abbiano un disegno per marcato. L'incisione del punzone richiedere
eliminazione di parecchio materiale è l'impiego del inchiostro su carta ruvida e umida produce
un'immagine delle lettere dico rosa e dei dettagli non ben de niti. La prima stampa del 16 ci ha
lasciato in eredità caratteri delle forme solide e fortemente disegnate che hanno fatto da modello
per alcuni dei caratteri più di usi del nostro tempo.
Nel secolo 18 la tecnica di incisione su lastre di rame virgole quindi la stampa da caratteri che
stanno sotto la super cie del Piano, le lettere venivano scavate in incavo su lastre di rame belle
vicate. L'inchiostro veniva applicato sulla lastra, che veniva pulita in modo che l'inchiostro
rimanesse soltanto nelle incisioni. Con una leggera pressione, la carta umida tirava su l'inchiostro
dalle lettere. La tecnica dell'incisione su rame incoraggiò i disegni di segni ni, è il contrasto tra
sottili tratti di raccordo e aste pesanti produsse caratteri in uso ancora oggi. La litogra a una
tecnica di stampa sviluppata alla ne del XVIII secolo. La super cie levigata di una lastra di
calcare a rancò l'artista dagli strumenti di incisione, permettendo di utilizzare il pennello e
disegnare completamente a mano libera. Il disegno veniva ssato chimicamente e poteva essere
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stampato secondo il principio della stampa idrorepellente. Questa tecnica rivoluzionaria trasformò
la progettazione dei caratteri. Le limitazioni imposte dall'uso del bulino scomparvero, lasciando
campo libero l'innovazione nel disegno delle lettere. E grazie tratti di raccordo furono ingrossati e
piacimento, producendo i caratteri egiziani. È in uenza della litogra a sullo sviluppo dei caratteri
da stampa evidente, ed i cataloghi delle fonderie di caratteri si arricchirono enormemente perché
le forme si liberarono dei vincoli.
- lo spazio
dall'architettura apprendiamo che l'espressione gra ca si compone di due elementi principali: il
materiale e lo spazio. Ancora una volta si torna al dualismo tra nero e bianco, tra contenuto e
contenitore. Ingrossamento dei tratti di attacco e stacco permette il confronto con immagini della
natura profondamente radicate nella nostra memoria. Con uno sforzo Maggiore
dell'immaginazione possiamo vedere come tratti concavi e maschili delle lettere determinano
spazi convessi femminili. Se si rovescia il normale processo percettivo gli spazi interni ed esterni
alla lettera sembrano gure plastiche conferiscono alla scrittura il ritmo e lo stile che le sono
caratteristici.
3. Le famiglie di lettere
La bellezza di una scrittura consiste nella combinazione dei segni punto le pagine più belle di un
testo sono quelle in cui le lettere che compongono un tutto armonico punto e lettere si associano
chiaramente a una forma il peso dei tratti, il bianco degli spazi interni, la spaziatura, la forma delle
grazie dei tratti di incrocio sono costanti nel contesto delle 26 lettere di una data scrittura. Questo
uniformità permette combinazioni illimitate nella forma. la griglia di riferimento di un alfabeto
normale di ottima leggibilità è più complicata di quella di un alfabeto così complesso
verticalmente. Le lettere rotondeggianti sono ben distinte da quelle dritte e tratti obliqui hanno una
loro precisa identità. Nella progettazione di un alfabeto occorre de nire chiaramente il grado di
somiglianza che deve sussistere tra le lettere. Il segreto di un buon carattere sta tutto nel
coordinamento delle lettere, che devono formare un insieme dei contrasti ricchi pur mantenendo
un'aria di famiglia.
- spessore
il tratto verticale corrisponde al tratto base che abbiamo de nito trave. La sensibilità del lettore in
questi casi è molto attenta: una linea sottile e immediatamente avvertita come tale mentre linea
più spessa da subito l'idea del neretto o del nero. Lo spessore dei tratti orizzontali non ubbidisce
le stesse regole di cui sottostanno quelle verticali. Nelle versioni più leggere di un carattere senza
grazie i tratti orizzontali e verticali hanno quasi lo stesso spessore, nelle versioni in grassetto i
tratti orizzontali sono generalmente più sottile dei verticali. Le variazioni di spessore nel nostro
sistema possono essere de nite unidimensionali e si applicano al solo spessore delle verticali. Il
fenomeno si rende ancora più chiaro Se si confrontano tra loro le variazioni di spessore nei
caratteri del gruppo dei moderni. in un carattere con grazie di questo tipo le alterazioni si limitano
ai tratti verticali.
- inclinazione
L'espressione statica di un carattere standard si poggia sulle leggi del tratto verticale e della
composizione orizzontale delle linee. A partire dai primordi della stampa sono stati prodotti
caratteri di accompagnamento corsivi, caratterizzati dei tratti obliqui. In italiano si usa il termine
corsivo che suggerisce l'aspetto uido e corrente della scrittura amano. Il termine inglese italic
deriva dal fatto che i primi stampatori ebera modello per queste forme la scrittura delle cancellerie
italiane. l'uso del corsivo è ormai standard. Si preferisce il corsivo al neretto perché spezza a me
nel corso della lettura. Gli autori hanno disposizione almeno due registri, e si possono sottolineare
parole frasi sapendo che saranno Resi in modo di erente. Il passaggio dei verticale anche nato
segnala la presenza di qualcosa di diverso o di enfatico. Il valore di grigio di un testo in corsivo è
pari a quello di un testo in tondo, ma la di erenza espressiva consiste nella diversità strutturale
dell'inclinazione e nell'aspetto che tende la legatura dei tratti di attacco e stacco. L'inclinazione
normale è di circa 12 gradi e il corsivo non si distingue su cientemente dal tondo.
l'esplosione tecnica ed economica del secolo ventesimo ha comportato l'ingresso della pubblicità
del mondo della tipogra a. Il repertorio tradizionale di caratteri non è più su ciente per la
progettazione di annunci pubblicitari. Lo slogan verbale richiedono un equivalente gra co che la
tradizione non poteva fornire. Il bisogno di trasformare le forme delle lettere costringe i progettisti
a misurare con problemi del tutto nuovi. Non si tratta più solamente di disegnare le forme
individuali delle lettere: occorre prevedere lavorare alle possibilità di realizzare una moltitudine di
varianti del carattere. Queste nuove procedure di disegno spingano la progettazione di nuove
famiglie di caratteri nel regno dei computer, e i risultati ottenuto sono eccezionali. la molteplicità di
varianti si deve anche alla rapida di usione della fotocomposizione. Essa permette che repertorio
tipogra co cresca ancora di più dal momento che costi di produzione di una matrice fotogra ca
non sono a atto comparabili con quelli proibitivi necessaria la realizzazione di una nuova serie di
matrici per caratteri in metallo. La possibilità di mescolare moltitudini di caratteri potrebbe portare
la moderna tipogra a al caos compositivo. La progettazione di un carattere moderno comporta la
piani cazione quasi tridimensionale di un'intera famiglia di varianti, con molte sotto varianti. La
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tipogra a moderna non si limita più a libro domestico ma interessa tutti i campi dell'attività
umana, per i quali ha bisogno di una grande varietà di forme.
-lettere di antiquariato
Ci fu la nascita di un gusto nostalgico antiquariato per i caratteri esageratamente ornati del
passato, le vecchie lettere decorative vengono riesumate, elaborate adattate alla
fotocomposizione caratteri trasferibili.
- alfabeti gurativi
la virtuosistica combinazione di un'espressione astratta di una rappresentazione gurativa
costituisce un gioco sottile che ha spinto molti a progettare alfabeti gurativi. Iniziali di questo
genere producono spesso un e etto umoristico, caricaturale, dovuta al contrasto tra le lettere.
Alfabeti di questo genere, incrocio di lettere oggetti sono presenti al giorno d'oggi.
- i display digitali
Tra le scritture informative occorre distinguere tra quelle permanenti e quelle dinamiche. Il
secondo tipo è basato sul principio di segni che appaiono e scompaiono nella stessa posizione
punto per segnaletica di grandi dimensioni si possono disporre cellule luminose o lampadine in
forma di lettera e programmarne l'accensione. Per segnaletica di medie dimensioni è stato
inventato un sistema meccanico assai ingegnoso che consiste in falde ribaltabili su cui si leggono
le lettere e cifre dai contorni ben tracciati. per il piccolo formato si sfrutta sempre più lo schermo
elettronico quale vettore di informazioni. Ultimo esempio di visualizzazione è rappresentato dallo
schema 7 barre, usato per le cifre delle calcolatrici elettroniche. Il grande successo del calcolatore
tascabile ha permesso una di usione larghissima a questo tipo di cifre, ed è sorprendente con
quale velocità la mente umana sia datti un nuovo sistema si è spinto ciò da necessità.
- la lettura automatica
la tecnologia informatica conosce una grandissima espansione, perché la quantità di testo delle
borare cresce incessantemente punto e dati messi nel computer devono essere tutti convertiti in
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codice binario per mezzo di schede perforate. Il lavoro di traduzione dovrebbe essere svolto solo
da esseri umani capaci di comprendere i dati da inserire. L'invenzione di una scrittura leggibile
dell'uomo e della macchina è stata di importanza primaria, che sono le scritture OCR. le prime
scritture per la lettura automatica erano composte da lettere dei tratti assai sempli cati, la grande
di usione deve aver causato una certa reazione nella massa dei lettori. la tras gurazione di forme
familiari, quali sono quelle dell'alfabeto, ha un e etto rivoluzionario. I primi caratteri associati al
computer anche l'immaginazione popolare sono tecnicamente superati. Le più recenti macchine
elettrici riconoscono le foglie complesse dalle lettere tradizionali con un margine di errore
insigni cante. La progettazione di una scrittura per lettrice automatiche non stilizzata ha reso le
scritture robot desuete.
- la parola- gura
dalle forme di base hanno già mostrato come nel lavoro dello scriba sia possibile intravedere
quello dell'artista gurativo. Cioè possibile per la natura assolutamente astratta dei segni
alfabetici. I poeti lirici hanno tentato ripetutamente di rompere la rigida griglia della convenzione
tipogra ca per mezzo di un trattamento gurativo dal verso punto anche il progettista tipogra co
e tentato dal volta di spezzare le ferree leggi della composizione lineare e di interpretare il
contenuto di un testo gurativamente.
l'immagine di una parola può assumere questo doppio senso in un gran numero di modi, il più
semplice signi cativo dei quali consiste nel disturbare una normale disposizione delle lettere. La
posizione inconsueta disorientare il lettore, ma quando riconosciuta si apprezza il modo in cui la
parola è stata trasformata in un illustrazione che illumina il nesso tra la consueta immagine della
parola e il suo signi cato. Il modo più semplice per rendere gurativo una scrittura consiste nel
trasformare lettere o parole in gure.
3. Monogrammi
- le abbreviazioni diventano acronimi
Un fenomeno tipogra co caratteristico del nostro tempo è rappresentato dalle abbreviazioni
composte da iniziali. Questa tendenza alla riduzione rivela chiaramente lomento incessante dei
consorzi umani. Anche i termini tecnici più complessi vengono ridotti sempre più spesso le sole
iniziali e questo ne facilita la pronuncia, la scrittura e la lettura. questo processo di riduzione
linguistica ha portato all'a ermazione di nuovo unità di comunicazione. Abbreviazione di questo
genere associate una particolare espressione gra ca prendono il nome di logotipo, marchio o
monogramma. Si limitano generalmente a un numero minimo di lettere espresse in maniera
individuale e combinate. Scopo del progettista e produrre un e etto nuovo, signi cativa è poco
comune, facilmente memorizzabile e riconoscibile.
L'alfabeto Romano presenta una natura propriamente funzionale. La sua conformazione è tale da
risultare facilmente leggibile. si tratta di un complesso di caratteri fruibile da un grandissimo
numero di lettori e velocità massima e di coltà minima. L'intervallo che separa l'avvenimento dal
lettore deve essere costantemente ridotto di pubblicità o di libri. In molte circostanze il fattore
tempo e anche connesso al prezzo punto l'informazione deve essere o erta a basso prezzo punto
per queste ragioni le tecniche di stampa del nostro secolo sono caratterizzate dal momento
costante della velocità di produzione. Intorno al 1950 si incominciarono sviluppare nuove tecniche
di composizione, poiché ai procedimenti tradizionali non reggevano più il passo con l'incremento
sempre crescente della domanda di informazione. Nell'invenzione della fotocomposizione si
trattava di non necessità tecnica volta a soddisfare la domanda del futuro.
Gli stili calligra ci del medioevo ebbero naturalmente la loro in uenza sull'aspetto esteriore punto
la penna di volatile del calligrafo determinò sin dall'inizio l'andamento dello spessore dei tratti. I
tipogra , gli incisori su rame e i litogra a incorporano anche la sequenza delle cifre nel loro
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alfabeti. I numeri della secolo XVIII presentano gli stessi tratti sottilissimi e quelle stesse
terminazioni a goccia dei caratteri di Bodoni o di Didot. le cifre sono state private di ogni elemento
decorativo, garanzia di una leggibilità ottimale. Larghezza del 10 numeri è stata resa uniforme, per
permettere nel incolonnamento regolare. Il numero uno viene spesso dotato di grazie alla base,
per occupare maggior spazio.
X. I segni di punteggiatura
Il nostro alfabeto consiste in una serie di segni ssi mediante i quali si articola il linguaggio scritto.
Questo materiale da solo non è su ciente per dare vita a una composizione scritta che sia
comprensibile. La separazione delle parole loro arrangiamento in proposizioni è resa possibile
solo dall'uso logico degli spazi e dei segni di punteggiatura.
2. I segni di punteggiatura
Ogni nuovo carattere comprende sempre un dato numero di segni di punteggiatura, dello stesso
stile punto e si possono essere suddivisi in diversi gruppi rapporto le loro varie funzioni.
- segni espressivi
gli altri segni di punteggiatura di uso più comune hanno caratteristiche tali da connotare in un
modo non altro il testo che li contiene. Il punto esclamativo e il punto interrogativo esprimono
enfasi e incertezza circa la parola o la frase precedente. Sono gli unici segni che possono
sostituire il punto fermo alla ne di una frase.
le "vengono usate principalmente per racchiudere quella sensazione di testo che debbono essere
contraddistinte come citazioni, e vengono anche impiegate per separare modi di dire particolari
espressioni specialistiche del testo corrente.
La punteggiatura espressiva non deriva dalla tradizione medievale Latina, ma da quando furono
elaborati gli stili editoriali nelle moderne lingue europee. Le virgolette francesi e inglesi mentre il
punto esclamativo e interrogativo in spagnolo vengono posti all'inizio della frase.
- segni di riferimento
Oltre la punteggiatura un autore può fare ricorso un vasto campionario disegni da impiegare nel
testo per guidare il lettore. Il segno più usato per segnalare la presenza di una nota è l'asterisco.
3. Il nesso 'et'
Innesto et non è un segno di punteggiatura né una lettera dell'alfabeto, si tratta di un ideogramma
bendistinto, derivato dal legamento delle lettere che costituiscono una congiunzione Latina. Il
segno si adegua stilisticamente l'alfabeto nel quale compare, ri ettendo nelle caratteristiche da un
punto di vista storico e compositivo.
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Segni per l'industria
la legge dell'economia ha determinato anche nuove convenzioni gurative e nuovi linguaggi
disegni.in termini tecnici si parla di un immagine di marca ed i programmi d'identità. Nel campo
della gra ca commerciale sono stati progettati una moltitudine di nuovi Marchi e logotipi di
società. Molti di questi moderni pittogrammi industriali si basano sul principio del più forte e etto
gra co e dei più forti contrasti possibili. Spesso questi segni si somigliano e questo fenomeno
può essere attribuita l'orientamento unilaterale della formazione dei progettisti.
Segni di direzione
Senza la guida della segnaletica direzionale Ogni spostamento divenuto ormai è impensabile.
Poiché il bisogno di modernizzazione di automazione produce costantemente nuovi loghi nuove
mezzi di trasporto.
I. Dall'illustrazione al simbolo
1. La gura
ciò che si intende con la parola gura è la registrazione, è più possibile verosimile, di quando
l'occhio umano vede crede di vedere. L'invenzione della fotogra a comportato la perdita dell' arte
naturalistica, del suo originale signi cato e valore. In passato un'immagine veniva percepita come
quello che potrebbe essere chiamato un medium condensato. Oggi il usso delle informazioni per
immagini e delle immagini in movimento ha comportato lo sviluppo di un vero e proprio linguaggio
gurativo, l'espressione verbale che le accompagna oggi nella comprensione del messaggio un
ruolo secondario. Le ultime generazioni stanno sviluppando una vera e propria tecnica di lettura di
immagini ed è questo tipo di pubblicazioni che sta formando una mentalità nel campo delle
comunicazioni visive. Il livello qualitativo delle gure nell'ambito dell'informazione è chiaramente
distinguibile in due categorie: quella della stampa quotidiana e dei notiziari, in questo settore la
qualità della riproduzione non ha essenziale e le immagini sono considerate solo come schizzi, la
bassa qualità della stampa o lo scarso contrasto dello schermo televisivo sono subordinati al
potere di immaginazione. La seconda categoria comprende i casi in cui si richiede una
riproduzione gra ca di qualità punto le tecniche di comunicazione dispongono di due mezzi
basilari: linguaggio verbale e linguaggio gurativo. L'immagine si espande nel mondo del macro e
del macroscopico, che ci porta quasi naturalmente nel campo del diagramma o dell'illustrazione
schematizzata.
2. Il diagramma
lo scopo essenziale della rappresentazione schematica è l'analisi o la scomposizione di un
oggetto o di un avvenimento nelle sue parti. L'immagine intera viene pertanto stilizzata, tagliato
sezionata così da poter spiegare una costruzione. Oltre la rappresentazione di oggetti, altri tipi di
diagramma possono fare uso di gra ci per rappresentare concetti astratti illustrazione di fatti
economici e tecnici.
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1. Illustrazione. Si tratta di un disegno estremamente sempli cato: un pro lo che mostra solo le
parti esterne essenziali. Illustrazione può essere considerata già come una rappresentazione del
primo livello di schematizzazione, dal momento che il distacco della realtà è considerevole e lo
schizzo fa molto a damento sull'immagine memorizzata dell'oggetto nella mente
dell'osservatore.
2. È un tipo di diagramma, la gura scissa dalla realtà, poiché non sarà mai possibile vedere
realmente l'oggetto in questo modo punto e pure la rappresentazione per mezzo di una sezione
assolutamente necessaria per rendere chiara la spiegazione del principio funzionale del motore.
3. È o erto da uno schema elettrico. La forma esterna dell'oggetto viene spiegata con il
funzionamento di una sola parte dell'apparecchio. In uno schema di questo genere sono impiegati
i segni il cui signi cato non risulta immediatamente comprensibile.
il bisogno di rappresentare la terza e la quarta dimensione fornisce tecnici l'occasione di fare uso
di nuovi mezzi di schematizzazione. Il principale vantaggio di questa tecnica e quello di
permettere la regolazione precisa del tempo di sviluppo dell'azione.
3. La pianta
Con la de nizione di pianta si intende l'articolazione visibile di un certo spazio e lasso di tempo.
La mappa è una rappresentazione gra ca e schematica.
4. L'allegoria
L'allegoria consiste in una rappresentazione puramente gurativa, Di solito la personi cazione di
un concetto astratto, che lo scopo di fornire un illustrazione naturalistica di fatti straordinari. La
maggior parte delle gure allegoriche della cultura occidentale derivano dalla mitologia greca o
romana e sono state dotate di attributi nel medioevo e Rinascimento.
II. Il simbolo
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III. Il patrimonio gra co dei simboli gurativi
La serie di tavole segue una sequenza logica, per il fatto che segni gurativi concreti si
trasformano gradualmente insegna astratti, analogamente la trasformazione delle scritture
pittogra che in quelle idiogra che e alfabetiche. Questa sistemazione segue una certa sequenza
storica, un simbolo della forma semplice più facile da memorizzare di un'immagine usuale e che il
segreto codi cato in un segno non gurativo o re un maggiore incentivo ha la meditazione ed è
strettamente associato con l'occulto.
2. Simboli zoomor
- dalla molteplicità alla semplicità: gure di uccelli
Gli uccelli, in virtù della loro capacità di volteggiare nell'aria sono sempre sembrati al genere
umano creature con qualità più che terrene. Il fatto che gli uccelli siano associati alla terra e al
cielo secondo il punto di vista primitivo, o re quella che può essere chiamata un'incarnazione del
simbolico. le creature volanti sono stato oggetto di forte attrazione per credenze simboliche e
mistiche, rappresentate in tutte le culture. La facoltà di volare veniva attribuita anche ad altre
creature: il serpente alato che rappresentava L'Angelo del cielo, Il pavone che è stato interpretato
nella mitologia come simbolo del sole, L'Aquila aspira la perfezione dell' espressione gurativa. le
più signi cative stilizzazioni sono operate dagli indiani del Nord America. Queste gure sono state
sempli cate non soltanto per ragioni tecniche ma per una tendenza volta alla sempli cazione, che
esprime l'intenzione di ridurre l'immagine a puro segno, testimoniando le attività dello spirito che
trasforma l'immagine in simbolo.
Le volute a spirale del corpo del serpente attorno all'uovo simboleggiano un abbraccio cosmico
della terra e il dominio su tutta la vita. il contorno a forma di nastro del corpo del serpente la sua
super cie decorata con motivi ritmici di macchie forniscono un tema decorativo ideale. La forma
lineare del corpo del serpente permette all'artista di associare il più intimamente possibile il
gurativo all'astratto.
3. Simboli vegetali
L'umanità è circondata dalla ricchezza del regno vegetale, inoltre le foreste o rivano ricovero. le
piante, la frutta e le radici costituiscono ancora una parte importante della nostra dieta. Tutte le
civiltà hanno utilizzato le piante come simboli fondamentali della vita, della grecità, della fertilità,
della procreazione. il sacro germoglio del Loto incarna la vita nel suo complesso che sorge dalla
profondità delle acque come dal vuoto. Ogni potere cosmico superiore sorge a sua volta dal ore.
l'albero le cui radici a ondano nelle profondità misteriose della Terra, Il tronco veniva spesso
usato come pilastro principale nelle abitazioni primitive e i rami svettano nel regno dell'area, del
cielo, del sovrumano. L'albero per la sua stessa forma rappresenta la connessione tra cielo e
Terra, la sua struttura ha uno spiccato contenuto simbolico. La molteplice dipendenza dell'albero
ha portato direttamente all'idea dell'albero della vita, essendoci una leggenda in cui l'albero della
conoscenza era sacro ai popoli celtici, e veniva inoltre considerato una divinità. I germogli e le
foglie erano usati come materiali per la decorazione con il suo splendore di colori e la sua
ricchezza di forma.
8. Geometria e simboli
La parte visibile di un segno geometrico è un insieme più o meno complesso di linee dritte e
curve, mentre la parte invisibile sta nelle leggi matematiche in base alle quali le linee vengono
orientate. La proiezione di qualsiasi signi cato simbolico viene da questo aspetto del segno, che
potremmo de nire il suo contenuto meta sico. Il signi cato di ogni segno non può tuttavia essere
richiamato.
1. Gli elementi
con il primo sviluppo dell'intelligenza sì arrivo a una primitiva ma realistica ricognizione delle
caratteristiche delle sostanze elementari: la terra, stabile; l'acqua, uida; il fuoco, caldo; l'aria,
fresca. le più antiche testimonianze di saggezza pervenuteci si fondano su questa divisione del
mondo nei suoi elementi primari. la maggior parte delle visioni loso che del mondo si basarono
sulla natura quadruplice degli elementi poiche ricondussero essi tutto ciò che è generato. nel
medioevo, nella pratica segreta delle scienze occulte, si fece un uso crescente disegno non
alfabetici. Vanno considerati come segni puramente astratti, dal momento che è
un'interpretazione più ampia veniva aggiunta a loro signi cato nella pratica mistica.
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Nell'estensione di questi signi cati si coglie chiaramente la natura esoterica delle scienze occulte,
uno stretto rapporto con l'astrologia e con i suoi usi divinatori. il quinto segno combina insieme
tutti e quattro gli elementi, ovvero la stella di Davide. Gli stessi 4 elementari possono essere
rappresentati mediante segni circolari.
2. I segni dell'astrologia
tutte le civiltà del passato si fondavano su riconoscimento dell'esistenza di potenze
soprannaturali, dal quale derivano le credenze in divinità e regni soprannaturale i cuori il cielo,
l'inferno, il Nirvana. Si può osservare come fedeli di una religione si sottomettono passivamente
alla volontà soprannaturale. Le persone non religiose sono maggiormente attratte Dalla magia,
credendo così di poter determinare il proprio destino per mezzo di atti spirituali. i credenti
attribuivano a un essere lo status di mediatore tra l'essere ogni potente che supera ogni
possibilità di comprensione e la propria inadeguatezza. essi creavano per se stessi una
rappresentazione simbolica come oggetto di venerazione. Iati tentavano di interpretare e capire il
Cosmo, creando invece segni per la manipolazione del macrocosmo dell'universo e della materia
terrena. Lo studio dell'astrologia è quello dell'alchimia erano di solito uniti. Occorre tenere
presente che in astrologia il sole e la luna venivano classi cati come pianeti e quindi non veniva
usato il segno per la terra.
3. I segni dell'alchimia
Nel medioevo l'arte di trasformare materiali sembrava una magia. Dall’elite colta privilegiata,
emergevano di tanto in tanto personaggi le cui conoscenze permettevano loro di dedicarsi alla
meta sica, mascherando le proprie attività con l'occultismo e la stregoneria. la principale attività
degli alchimisti era la ricerca della pietra losofale e la mistica produzione dell'oro come mezzi
arti ciali. gli alchimisti consideravano la loro scienza simile alla cosmologia. Le due fasi delle
operazioni alchemiche erano ritenute analoghe a ritmo dualistico o universale della vita, formato
da inspirazione ed espirazione. gli alchimisti trovarono anche dei paralleli tra le loro pratiche e
l'attività sessuale. l'alchimia distingue due stadi essenziali: il principio bianco o mistero minore
che corrisponde al desiderio di perfezione e all'ingresso nel centro del mondo; e il principio rosso
o mistero Maggiore fondato su l'idea di ascendere oltre Cosmo per raggiungere il sovrumano
mediante l'uso della pietra losofale. L'alchimia sembrava o rire all'uomo la possibilità di passare
oltre la materia e accedere alla dimensione dello spirito.
Molti segni magici elaborati in epoche ambiti dispariti presentano la stessa peculiarità gra ca: i
tratti terminali ra orzati da punti o piccoli cerchi. Gli alfabeti segreti della cabala presentano
Questa stessa caratteristica. Il cerchietto terminale non elimina soltanto i tratti distacco ma anche
alcuni dei punti di incrocio è di saldatura. Ciò conferisce a queste scritture un aspetto diverso da
quello di tutti i segni convenzionali comunemente scritti.
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1. Segni di tagliapietre
Svariati oggetti presentano sigle attribuibile a chi li ha realizzati, ovvero degli artigiani produttori. le
sigle dei tagliapietre sono quelle che sono sopravvissute in numero maggiore, perché il segno è
inciso sulla pietra. l'origine lo sviluppo dei segni dei tagliapietre sono strettamente legate alle
condizioni sociali nel medioevo punto nel primo periodo romanico virgole tagliapietre erano
ecclesiastiche, e con le prime crociate si svilupparono rapidamente il pagamento in moneta e i
mezzi di scambio. Il pagamento in natura era la forma usuale di retribuzione per il lavoro a
cottimo. I primi segni sono molti di dualie riportano rappresentazioni di oggetti visti nelle
immediate vicinanze. I segni diventano sempre più frequenti e assumono forme astratte. Negli
anni della grande espansione dell'edilizia medievale, i lavoratori manuali svilupparono una
solidarietà sempre maggiore e formarono associazioni con sede nelle città principali. La rma del
lavoratore rivelava la sua appartenenza a un'associazione.
2. Monogrammi
La storia dello sviluppo della scrittura occidentale raggiunse nell'antica Grecia la fase della
sempli cazione nale nei segni dell'alfabeto. È singolare il fatto che monogrammi, testimoni di un
uso irregolare dei segni alfabetici, risalgono proprio a questo periodo. Il desiderio di costruire le
parole in forma quadrata e compatta esisteva persino ai primordi della scrittura. La distribuzione
delle lettere in forma di logotipo appare sempre soltanto in connessione con l'abbreviazione di
nomi di persona, in funzione di rma. vengono riportati in forma di monogramma soprattutto i
nomi degli appartenenti alla classe dominante. I dominatori o i capi spirituali dimostravano loro
potenza applicando il proprio sigillo su atti oppure facendo imprimere la propria e gie sulle
monete, che erano quasi sempre circolari e anche le dimensioni dei sigilli erano circoscritte da
forme analoghe. A tutte queste limitazioni si deve ricondurre l'uso delle sole lettere iniziali dei
nomi e dei titoli e della loro combinazione in monogrammi.
3. L'araldica
La parola araldica deriva da araldo, Il Messaggero che nel medioevo stesso esercitava funzioni di
ambasciatore. La sua livrea mostrava l'appartenenza a un gruppo un potere sovrano. Quando i
crociati partivano per combattere, sotto la bandiera di venne necessaria l'inserimento disegni che
facessero capire il luogo d'origine. Il primo è più importante segno identi cativo fu il colore,
sebbene la gamma delle tinte si limiti a un numero di colori primari. Si utilizzarono quindi
combinazioni di colore in modo da estendere il numero di gruppi distinguibili. Una regola sempre
rispettata era che il colore dovesse risaltare su un metallo per ottenere il desiderato e etto di
visibilità a distanza. Un altro fattore importante era la direzione della posizione delle campiture di
colore, ma col passare del tempo il colore secondario non costituisce semplicemente un aria
colorata, ma inizierò a prendere forme che gli conferivano un espressione autonoma e valore
disegno. un altro mezzo di Chiara di erenziazione consisteva nella divisione e strutturale delle
super ci mediante l'interpretazione delle arie colorate secondo motivi di minor dimensione che
formavano una griglia. la divisione della super cie dello scudo in punti o quarti permise di disporre
con grande precisione le aree di vario colore. Le arie da 1 a 3 dello schema sono note con il
termine capo e da 7 a 9 con quello di punta. lo stemma era posto nell'area centrale 4, mentre
l'area 1 aveva la disposizione dominante. Caratteristiche secondarie quali la parentele e le
alleanze erano indicati sui lati di destra e di sinistra. Il segno personale deriva incorporato nella
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struttura base dello stemma ed era noto come gura. Sono numerosissime le immagini tratte dalla
natura e del mondo domestico o del lavoro che sono state incorporate entro gli stemmi. La gura
umana è raramente rappresentata.
- marchi di commercianti
Il commerciante sentiva l'esigenza di marchiare la propria merce per evitare che durante il
trasporto venisse scambiata per errore. I segni sugli imballaggi permettevano l'identi cazione
delle merci spedite, ma fornivano anche notizie circa la loro origine.
segni è costituito da vari Marchi a griglia che appaiono sui fondi del vasellame, una marchiatura
simile che era impiegata si loni di pane. anche le ligrane possono essere incluse in questa
categoria, si incorpora va 3 li del telaio un marchio costituito da un motivo leggermente rialzato
che in corrispondenza veniva messa la carta che era meno spessa emessa controluce mostrava
le tracce del marchio, la ligrana.
X. La segnaletica
1. L'orientamento
Il segnale non ha solo il compito di comunicare, ma piuttosto di provocare nell'osservatore una
reazione immediata. Nella sua forma esterna il segnale si impone nel campo visivo
dell'osservatore quasi contro la sua volontà. Il segnale diventato una parte essenziale
dell'ambiente visivo.
- colore
Il colore primario rosso viene scelto come quello più caratterizzante per proibizioni il rosso è
presente nel paesaggio naturale solo appunti e non in grandi super ci. Il colore verde che è
sempre visibile natura in grandi estensioni, non è adatto per la segnaletica; il colore azzurro è
usato solo per i segnali di invito o di direzione.
2. I pittogrammi
I pittogrammi si stanno di ondendo sempre di più per due ragioni: la prima consiste nella
necessaria limitazione alle dimensioni dei pannelli, e si devono portare l'informazione in modo
sintetico; la seconda ragione del crescente uso dei pittogrammi e la diversità tra le lingue. Il
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sistema stradale e ferroviaria attraversano i con ni di nazioni punto le iscrizioni poliglotte
richiederebbero supporti di grandi dimensioni. Il tra co aereo può costituire un'eccezione, in
quanto a da la comprensione un sistema bilingue formato la lingua nazionale è dall'inglese.
L'informazione per mezzo di segni pittogra ci ha condotto un cambiamento generale delle
abitudini di lettura e si può dire che non è più possibile dare informazioni senza l'uso di un certo
numero di pittogrammi. Quei segni che generalmente in forma di silhouette non lasciano alcun
dubbio sul signi cato e quindi non c'è bisogno di un particolare addestramento per comprendere
questi segni. Il secondo tipo comprende diagrammi il cui signi cato non è comprensibile al primo
sguardo e richiede un certo lavoro mentale. Il terzo gruppo comprende indicatori che non
derivano da rappresentazioni gurative ma da segni astratti, e che quindi richiedono un adeguato
tempo di apprendimento. Una volta assorbiti nel sul conscio e si vengono però compresi
immediatamente.
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