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POSITIVISMO

È un movimento culturale e filosofico che nacque intorno alla metà dell’800 in Francia, prenderà poi piede anche in Inghilterra,
Germania e in Italia nella seconda metà dell’800. In Francia assume delle caratteristiche più astratte, Inghilterra invece è più Empirista
e utilitaria.
Ha un aspetto che lo distingue: celebrazione del primato della conoscenza scientifica la quale è la base del progresso umano e serve
per riorganizzare la società. Il movimento è il centro della scienza e favorisce lo sviluppo dell’industria capitalistica. Con il positivismo
si afferma quasi una seconda rivoluzione scientifica grazie alle innovazioni scientifiche e tecniche. La ricerca scientifica trasformò il
lavoro e il modo di vivere delle persone: le città si moltiplicano, non c’è più l’equilibrio tra città e campagna, la rete dei traffici e
commerci viene estesa. Viene costruita la torre Eiffel e il canale di Suez
È chiamato POSITIVISMO poichè rappresenta ciò che è reale in opposizione alla metafisica. Promuove il progresso e l’organizzazione
Francia: molto all’avanguardia, venne creata una scuola politecnica per preparare i giovani a livello scientifico. Grazie a questo si
affermano scienziati come Fourier, Carnot.. Ritorna L’illuminismo poichè anch’essa da fiducia alla ragione, alla scienza concezione
laica e fede nel progresso. Il movimento è espressione della borghesia capitalistica e industriale
Inghilterra: Mill un esponente del liberalismo che aveva una concezione empirista, voleva salvaguardare l’autonomia degli individui e
per questo rifiuta l’intervento dello stato
Germania: punta all’ unita economica attraverso l’industrializzazione. Scienza come unica disciplina per risolvere i problemi dell’umanità
Italia: si diffonde 1870, quindi in ritardo per l’economia e società. Esponente: ROBERTO ARDIGO’, lesse molto Darwin e aggiunse nella
filosofia il positivismo.

BERGSON
• Bergson nasce nel 1859 a Parigi
• Di origine ebrea
• Si laureò in filosofia e matematica
• Nel 1900 diventa professore del collegio di Francia
• 1923-> premio nobel per la letteratura
• Muore a Parigi nel 1941 durante l’occupazione nazista in Francia, conoscendo essendo un ebreo tutti gli orrori delle leggi razziali
• Opere: 1889: “ saggio sui dati immediati della coscienza”. “ materia e memoria” del 1896 e “l’evoluzione creatrice” del 1907

Bergson e l’essenza del tempo


• Con lui nascerà lo spiritualismo ( contro il positivismo). Rifiuta l’esaltazione della scienza come un sapere e afferma una
dimensione spirituale la quale è inaccessibile alla scienza poichè richiede un indagine specifica.
• egli andrà ad analizzare tutti gli aspetti che la scienza ha trascurato
• La prima cosa fu il tempo, poichè sosteneva che la scienza non ne coglie ne la continuità ne il movimento ed è per questo che
questo concetto è considerato il suo limite intrinseco. Perché opera attraverso dei processo che vanno a semplificare la realtà
concreta
• Per questo lui affermava che bisognava ricorrere ad un’ intelligenza non basata sul calcolo ma bensì intuitiva, che può cogliere
da dentro le dinamiche della realtà
• Per la scienza il tempo è privo di durata, poichè lo considera spazializzato. Bergson invece ritiene importante la sua durata ed è
per questo che considera molto utile l’orologio, poichè ci permette di organizzare la vita sociale -> ritiene necessario il tempo
della scienza
• Ma individua il tempo della coscienza: no i singoli istanti, ma un movimento continuo degli stati di coscienza. Con il tempo della
coscienza i momenti non sono rappresentati attraverso il quadrante dell’orologio; ma è dato dalla memoria dove il passato può
sfociare nel presente, e dall’ anticipazione grazie alla quale si può progettare il futuro-> ora, giorno e anno perdono significato
• il tempo dello spirito presenta diverse caratteristiche:
Durata: la durata del tempo
Il tempo della vita: cose che hanno importanza per ognuno di noi
Qualitativo : non è misurabile, dipende dalla qualità del ricordo per noi
Flusso continuo: non è destinato ad essere separato in parti come l’orologio
Concetto di memoria
La coscienza è identificata con la memoria, in “materia e coscienza” lui identifica tre aspetti di essa:
1 il ricordo puro o memoria pura-> è la coscienza stessa che conserva l’esperienza vissuta, dove all’interno vi è il deposito di tutti i
ricordi passati che ha registrato nella forma originale. Quindi la memoria pura rappresenta il passato di ciascuno di noi
2 il ricordo-immagine-> è il passato che viene concretizzato. Costituisce una porzione della memoria complessiva che si va
materializzare. Ed è per questo che la coscienza, non è sempre ricordo e quindi non è sempre attualizzata. Quindi il materializzare si del
ricordo puro nel ricordo immagine può avere delle alterazioni
3 la percezione-> è quella che ci lega al mondo esterno e seleziona gli aspetti utili della vita concreta. Con questa il filosofo va oltre il
tempo, lo supera. -> anticipa quello che Freud scoprirà con l’inconscio
La memoria e la percezione rappresenta i due estremi dello spirito e del corpo, uno riguarda la totalità della vita passata e l’altra
evidenzia il presente e le necessità pratiche ( solo una parte di totalità)
Nell’opera lui si oppone al materialismo, poichè non analizza il cervello ma al contrario lo considera semplicemente un produttore di
pensieri. Mentre Bergson diceva che il cervello era anche fatto di spirito, memoria e non solo di bisogni=> materialismo limita lo spirito
L’evoluzione creatrice
• opera dove cerca di superare il dualismo tra lo spirito e il corpo, proponendo una nuova concezione evoluzionistica
• Bergson sostiene che la vita ha origine attraverso lo SLANCIO VITALE, il quale è un impulso iniziale che crea in continuazione una
grande varietà di forme e non è ne scomponibile ne reversibile, ma conserva la totalità del passato
• Attraverso questo impulso si origina la vita spirituale e biologica
• Lo slancio si estende sull’universo con intensità variabile ed è per questo che si ha la differenza tra gli essere e la specie
• Il processo evolutivo però non è già scritto, ma bensì la vita è una cosa creativa e imprevedibile
• L’Unità invece è quella che precede la differenziazione della specie attraverso una fonte originaria
• Quindi all’inizio la vita totipotenza, cioè che può diventare tutto ciò che vuole, poi pian piano si specifica
• Per questo Bergson parla di EVOLUZIONE CREATRICE, dove l’evoluzione implica una realtà in movimento che auto manifesta e auto
genera. Attraverso questo si può avere un superamento tra materia e spirito
• Quindi la realtà è sempre unica nella quale vi è l’energia vitale quando esaurisce la sua forza si manifesta come materia ( l’esito
dello slancio)
Questione della conoscenza
• la conoscenza per Bergson può essere di due tipi:
1 Intelligenza: possiamo conoscere un oggetto dall’esterno, compiendo un analisi di quest’ultimo e poi sintetizzandone i vari aspetti. Si
tratta dell’intelligenza la quale isola gli elementi reali dandogli un’ immagine razionale. Quindi questo tipo di conoscenza è rivolta
all’azione e di conseguenza non ha un valore teoretico ma bensì pratico
2 Intuizione: si identifica l’oggetto nella sua totalità, dall’interno. Per questo non si analizza l’oggetto dall’esterno come accade
nell’intelligenza. L’intuizione è l’unica forma che rispetta l’integrità della vita e della coscienza.
Contrapposizione tra metafisica e scienza
• all’intuizione fa appello la metafisica, considerata dal filosofo la scienza della realtà. Questa scienza venne criticata secondo
Bergson poichè si analizzava attraverso l’intelligenza il quale è inadeguato
• Il filosofo fa una grande distinzione tra metafisica e scienza ma non svaluta quest’ultima; ritiene solamente che dovrebbe fermarsi
al processo tecnico, operativo e non teorico non potendo arrivare alla conoscenza e all’essenza. Quindi per Bergson la scienza
sbaglia nel cercare di entrare in ambiti che solo l’intuizione può fare.

NIETZSCHE
• nasce a Rocken in Prussia nel 1844
• All’inizio intraprende la facoltà di teologia come tradizione famigliare, poi decide di intraprendere quello di filologia classica a Lipsia
• A 24 anni ottiene la cattedra di filologia
• lèsse molto Schopenhauer e diventerà amico di Wagner
• Cominciano i suoi primi dubbi verso la sua carriera universitaria
• 1879 cominciano i suoi problemi di salute caratterizzati da forti mal di testa e dolori agli occhi e decide di lasciare l’insegnamento e
comincia a viaggiare per l’Europa per poter cercare un benessere fisico che però non arriva
• Nel 1889 a Torino il filosofo avrà la sua prima crisi di pazzia che lo porterà al ricovero ( non si sentiva legato con gli uomini del suo
tempo)
• La sua malattia lo accompagnerà per altri 11 anni fino a che non muore nel 1900 a Weimar
• È simile ad Hegel riguardo al pensiero storico ( esaminano il passato giudicandolo in modi differenti)
• Crisi di pazzia= non si sa se sia stata quest’ultima a condurlo a pensieri filosofici o il contrario
• La sua filosofia è chiamata “ filosofia del martello”-> distrugge quelle precendenti
• Considerato filosofo del nazismo poichè ci parla di superuomo, però può darsi che sia dovuto al fatto che la sorella era la moglie di
nazista e di conseguenza lo era anche lei, per tale motivo alla sua morte probabilmente nel sistemare gli scritti del fratello li adattò
al nazismo
• Sicuramente era un antidemocratico
• Heidegger: farà avvicinare Nietzsche alla metafisica
Stile
• dopo la sua prima crisi di pazzia il filosofo non sarà più in grado di continuare a scrivere, infatti in seguito al suo crollo mentale
cominciano delle discussioni tra chi come la sorella che considera come causa l’eccesso di lavoro nell’ultimo periodo e quindi è del
tutto casuale; chi invece come il neurologo Mobius,considera che in tutti i suoi libri vengono riconosciuti questi segni di follia
• I suoi scritti sono anche difficili da interpretare derivati dal suo stile, il quale è caratterizzato da aforismi ( sentenza brevi),
metafore, immagini e simboli. Realizza anche un misto di poesia e prosa
• Attraverso questo abbatte i preconcetti e allude ad un mondo di valori.

Le tre fasi della sua produzione


1 PRIMO PERIODO ( 1872-76) -> “ la nascita della tragedia dallo spirito della musica” . Non ha un approccio sistematico con la sua
filosofia. Nell’opera si evidenzia la grande ammirazione per Schopenhauer e Wagner, il quale quest’ultimo era un musicista e amico del
filosofo. Però in seguito quando Wagner si converte al cristianesimo, Nietzsche si sente tradito e quindi il loro rapporto diventa ostile.
Durante questo periodo viene fuori anche il suo ANTISTORICISMO: si affermava contro il positivismo poichè si vedeva tutto in modo
positivo e rendevano un fatto famoso ed importante privo di critiche. Per questo lui sosteneva che non bisognava idolatrare i fatti e chi
crede nella storia sarà insicuro poichè ha biasogno di rifarsi ai fatti accaduti. In realtà per essere felici e liberi bisognava vivere un
continuo presente ed avere delle proprie interpretazioni dei fatti => non crede in una verità assoluta
2 SECONDO PERIODO o PERIODO ILLUMINISTICO: critica i valori dell’epoca attraverso dei scritti che furono considerati illuministici, nella
quale lui mostra il suo apprezzamento verso la scienza come conoscenza libera e creatrice proprio come l’arte. Infatti per il filosofo
scienza e arte dovrebbero collaborare con il fine di eliminare le illusioni metafisiche. Le opere che scrisse in questo periodo sono
“umano troppo umano” e “ la gaia scienza”
3 PERIODO FINALE: parla di un superamento dell’uomo schiavo delle regole morali e della fede. Le opere più importanti: “ così parlò
Zarathustra”, “al di là del bene e del male” e “genealogia della morale”

Le fasi della filosofia di Nietzsche


Abbiamo il primo stadio dello spirito: il cammello, colui che porta il peso della tradizione, religione e morale. Dopodiché c’è lo spirito
libero ovvero la fase del nichilismo e l rappresenta con il simbolo del leone: un animale indipendente e autonomo che rappresenta la
liberazione dal peso delle morali e delle religioni. Infine il nuovo inizio rappresentato dal fanciullo, dove l’individuo non è ancora
condizionato dalla civiltà e dall’educazione.
Prima fase di Nietzsche
• la sua filosofia è mossa dall’ insoddisfazione per il presente e le ideologie soffocanti.
• Lui come Schopenhauer sosteneva che l’apparenza delle cose non era l’essenza di quest’ultima
• Infatti la ragione per lui non riesce a comprendere il senso più intimo della vita poichè si rifugia negli aspetti della logica e della
scienza
• Il suo scopo era quello di smascherare i miti e le dottrine dell’occidente0=> distrugge tutte le certezze
• egli nell’opera “ la nascita della tragedia dallo spirito della musica” afferma che come il cammello che porta il peso lungo il
deserto anche lui porta il peso del passato e cerca di capire come il mondo greco si andato in frantumi
• La prima cosa che afferma è che il mondo greco è lontano da caratteristiche romantiche,idilliache e prive di scissioni. Al contrario
il filosofo afferma che la cultura occidentale si dall’inizio sia stata distrutta da due principi: l’apollineo e il dionisiaco. ApoLLINEO è
il simbolo dell’ordine, che proviene da Apollo il dio della luce che garantisce l’equilibrio e serenità. Quest’ultimo fa considerare la
Grecia perfetta, ma il filosofo crede che un ci sia un altro spirito in questa cultura: DIONISIACO, simbolo del caos e distruzione ma
anche della gioia e sensualità. Dionisio è il dio del vino ed ebbrezza, il quale rappresenta la libertà dell’uomo verso le regole. Il
dionisiaco e Apollineo sono fusi insieme attraverso un atto metafisico. La tragedia nasce dai conti corali in onore di Dioniso, dove
regnava il caos e l’immediatezza nelle sue cerimonie. Per questo occorre l’ordine di apollineo che permette di accettare
l’irrazionalità e la drammaticità della vita ( messe in scena precise). All’inizio nella tragedia c’era un armonia data da Sofocle che
intreccia la parte caotica del mito con quella armonica caratterizzata dal dialogo. Questa armonia si rompe con Euripide che
secondo il filosofo nelle sue tragedie predomina l’apollineo e quindi il dialogo, lasciando da parte il dionisiaco ovvero la musica e
il coro=> prende uno sviluppo razionale
La critica a socrate: socrate poichè segna il passaggio dallo spirito tragico a quello razionale, Nietzsche lo considera il motivo
principale della distruzione della cultura greca. Con socrate infatti c’è la sostituzione dalle passioni e gli istinti con gli ideali razionali.
Lui riduce tutto ad un qualcosa di logico, cosciente e privo di forze dionisiache. Nietzsche afferma che per uscire da questa
problematica bisogna far tornare lo spirito dionisiaco attraverso l’arte la quale puo contrastare le forze razionali e concedere l’arrivo
di quelle oscure e creative. Un altro elemento importante che può far tornare questo spirito è la musica, rappresentata da Wagner il
quale è molto stimato dal filosofo. Però questa fiducia in questi due elementi svanirà, infatti la sua prima fase si conclude con la
consapevolezza che la cultura occidentale si distruggerà

Seconda fase di Nietzsche ( illuministica)


• in questa seconda fase Nietzsche si allontana da Wagner poichè si è convertito al cristianesimo. Quest’ultimo sottomette l’uomo ad
una morale rigida, eliminando l’istinto e i sensi
• È chiamato periodo illuministico perche in questa fase adotterà un atteggiamento critico verso la religione e la metafisica. Per questo
motivo si distacca anche da Schopenhauer, perche di lui rifiuta il suo pessimismo romantico e quindi è considerato un rinunciatario, per
questo motivo lo rifiuta poichè per il filosofo la vita va vissuta in ogni singolo momento. Al contrario di Schopenhauer che ci parla di
ascesi.
• In “umano troppo umano” il filosofo afferma tutto cio che è sovrumano,come la religione, è un illusione, poichè non porta a nulla ed è
per questo motivo che l’opera prende questo nome. Qui lui rivaluta la scienza come nuovo metodo di pensiero e lo chiama
genealogico, con lo scopo di far nascere un nuovo modo di conoscere e inoltre evidenzia che il valore sovrumano è proprio creato
dagli uomini.
• L’obbiettivo della seconda tappa della sua filosofia è quello di demolire i vecchi valori metafisici della cultura europea, ottenendo cosi
la maturazione del nichilismo. Questo obbiettivo lo persegue attraverso simbolo del leone, che incarna lo spirito libero e critico della
scienza. In questo modo l’uomo è libero dalle bugie e dalle false credenze. Per questo motivo lui nomina l’opera “gaia scienza” poiché
“ gaia” prende il significato di liberare gli uomini da queste credenze.
• Fa una critica alla cultura della società, la quale allontana l’uomo dal suo istinto della natura e per questo lui cerca di smascherare
tutti gli inganni della società
• Non credeva in una verità assoluta, per lui ognuno di noi puo dare varie interpretazioni della realtà
La filosofia del mattino
• Nietzsche attraverso la filosofia quindi, vuole smascherare tutte le credenze della tradizione europea
• Per questo lui parla di FILOSOFIA DEL MATTINO, permette agli uomini di liberarsi dal passato e dai pregiudizi della tradizione per poi
avviarsi a qualcosa di nuovo.
• Facendo cosi lui smaschera tutte le verità create dai metafisici facendo vedere che in realtà è tutta un’illusione
• Il filosofo affermava che tutte le certezze che si erano creati era perche cercavano rassicurazioni non potendo sopportare
l’irrazionalità dell’esistenza.
• Per Nietzsche l’idea di dio è porre l’essere in una dimensione trascendente. La una delle più grandi bugie che gli uomini hanno
creato per proteggersi e sostenersi con il risultato di avere una sicurezza ed un ordine sociale dando però una felicità che in realtà
non esiste.
La morte di dio
• afferma la non esistenza di dio e di un altro mondo, “ dio è morto” è il risultato del nichilismo=> abbandonare tutte le credenze
metafisiche attraverso le nuove consapevolezze date dalla scienza. Con questo è certo anche che c’è la caduta di ogni certezza e
valore che gli uomini avevano, prendendo coscienza della dura realtà senza alcuna via di fuga.
• Con la morte di dio arrivano nuovi idoli che sono il progresso, socialismo, lo stato e la scienza. Talmente che la credenza di dio ha
lasciato negli uomini un senso di vuoto, che adesso continua a credere in qualcosa, alla ricerca di una verità o una certezza.
L’uomo folle
• nelle ultime pagine della “gaia scienza” lui annuncia l’uomo folle, cioè ill filosofo profeta, che una volta realizzata la morte di dio,
perde un punto di riferimento, una certezza e un ordine razionale. Quindi l’uomo folle è colui che è incapace di accettare questo
evento
• L’uomo folle per parlare della morte di dio utilizza metafore come il prosciugamento del mare per esempio=> tutto questo per
evidenziare la perdita di una certezza, una verità assoluta
• Gli uomini non vogliono annunciare la morte di dio perche facendolo rimarranno soli e non avranno piu un punto di riferimento
• Solamente l’oLTRE-UOMO, il superuomo( nuova categoria antropologica), sarà capace di accettare questo evento, poichè sarà in grado
di vivere senza le certezze date dalla religione
Decostruzione della morale occidentale
• Nietzsche fa nelle sue opere un’analisi della tradizione morale dell’Occidente, da questo lui comprende che questa morale è una
maschera della società, con la quale l’uomo si nasconde dalla sua vera natura.
L’analisi genealogica dei principi morali
• il filosofo dopodiché comincia ad analizzare i principi morali
• Osserva che nessuno si è mai chiesto da dove vengono i pregiudizi morali, quindi cosa è giusto e cos’è sbagliato.
• analizza la questione attraverso il metodo genealogico ( origine della psicologia dei comportamenti etici e morali) ed arriva alla
conclusione che la morale è un mezzo per uomini con il fine di soggiogare gli altri ( forti che sottomettono i deboli e viceversa)
• Anche la morale cristiana per il filosofo è data dal senso di vendetta degli uomini inferiori che per invidia per i spiriti liberi
creano dei principi di passività e rassegnazione
• La nascita della morale quindi deriva dagli uomini deboli che vogliono sottomettere quelli superiori
La morale degli schiavi e dei signori
• Nietzsche afferma che l’uomo dietro alla morale si mostra come colui che rinuncia a se stesso, ma in realtà questa morale è uno
strumento di dominio nella quale l’uomo vuole affermare se stesso
• Distingue la morale in: MORALE DEGLI SCHIAVI=> data dalla volontà di vendetta di uomini inferiori, mediocri che viene nascosta da una
predica di umiltà, uguaglianza, fratellanza…. Contrapposta a questa viene individuata un altra morale: MORALE DEI SIGNORI=> esaltava
i valori della forza, fierezza .rinnega la salute, fierezza e forza fisica per promuovere valori come rassegnazione, debolezza….
( rovesciamento dei valori: dalla figura del guerriero a quella del sacerdote, dal coraggio e orgoglio all’umiltà e obbedienza)
• Per il filosofo, il cristianesimo è la religione dei deboli che ha inculcato un senso di colpa e peccato. Con questo lui non da la
responsabilità di tutto ciò a cristo ma al contrario alla chiesa che ha dato piu importanza allo spirito piuttosto che al corpo
Oltre il nichilismo
• in questa fase parla del nichilismo: perdita di ogni punto di riferimento e di verità assoluta. Quest’ultimo può
essere un qualcosa di devastante ma allo stesso tempo si prova di nuovo il senso di libertà e creatività
• È da questo che poi Nietzsche comincerà a parlare della terza fase composta da fanciullo, meriggio e oltre
uomo

Terza fase di Nietzsche


La terza fase comincia con L’affermare che solamente chi ha trovato la forza di affrontare il vuoto lasciatosi dalla morte di dio, puo
godersi a pieno la vita e prendersi tutta la libertà. Lui sosteneva che la morte di dio avesse una duplice valenza: la prima era quella
di liberarsi dal peso della metafisica e della morale; mentre l’altra è il vuoto che lascia questa negli uomini. Così recando l’uomo di
trova davanti a responsabilità e scelte.
L’oltreuomo
• è colui che è andato oltre l’uomo e si proietta verso il futuro
• È un’altra categoria antropologica che è riuscito a sopportare la morte di dio e ad accettare il crollo di ogni certezza
• Un essere libero che è capace di sostenere la visione di un mondo da cui tutti dei sono stati scacciati
• accetta la vita nella sua condizione tragica
• Con lui viene annunciato il profeta zarathustra e il suo arrivo è indicato come quello del meriggio ed è rappresentato dal simbolo del
fanciullo ridente pieno di luce
• Il filosofo quindi afferma che l’oltreuomo è capace di sopportare l’idea dell’ETERNO RITORNO DELL’UGUALE=> concetto con la quale tutti gli
avvenimenti sono destinati ripetersi e a tornare all’infinito.
• Con questo lui si allontana dalla visione lineare del tempo sostenuta dai cristiani ( inizio con la creazione e termine con il giudizio
universale) e si avvicina alla visione ciclica dei greci i quali sostenevano che il mondo esiste ab aeterno

Implicazioni della dottrina dell’eterno ritorno


• in questa dottrina l’uomo se vuole raggiungere la felicità deve saper cogliere il valore dell’attimo
• Al contrario della concezione lineare, dove il senso della vita è proiettato al futuro ( es al di là); nella concezione ciclica ogni
istante ha il proprio valore e scopo e deve essere vissuto al massimo proprio perché ritorna
• Quest’ultima assume una posizione anticristiana poichè la storia non è data dalla divina provvidenza ma bensì coincide con l’uomo
dove la vita è interpretata momento dopo momento.
• Questa concezione può essere solemne concepita dall’ oltre uomo il quale ha superato tutte le condizioni della cultura europea ed è
in equilibrio con se stesso
Volontà di potenza
• è un concetto con la quale si indica l’essenza della vita, con la volontà di una continua crescita e di volere sempre di più =>
vanno oltre le condizioni di partenza, non si accontenta
• Si identifica con l’arte: forma suprema della vita poichè l’artista è colui che rappresenta al meglio l’oltreuomo
• Questa volontà è quell’azione che da un senso al mondo e valore alle cose. Il creatore di questa volontà è l’oltreuomo che
prende il posto di dio e da un nuovo senso al mondo con nuovi significati, prospettive e valori. Inoltre è in grado di liberare
l’uomo dal passato affermando l’eterno ritorno

Trasvalutazione dei valori


• l’oltreuomo opera una trasvalutazione dei valori, cioè dare un nuovo modo di rapportarsi ai valori, non concepiti più come
valore assoluto ma come una manifestazione di libertà
• Iñ fanciullo quindi si afferma come creatore di immagini, sensi ma non c’è nulla di assoluto semplicemente si impongono

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