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È un movimento culturale e filosofico che nacque intorno alla metà dell’800 in Francia, prenderà poi piede anche in Inghilterra,
Germania e in Italia nella seconda metà dell’800. In Francia assume delle caratteristiche più astratte, Inghilterra invece è più Empirista
e utilitaria.
Ha un aspetto che lo distingue: celebrazione del primato della conoscenza scientifica la quale è la base del progresso umano e serve
per riorganizzare la società. Il movimento è il centro della scienza e favorisce lo sviluppo dell’industria capitalistica. Con il positivismo
si afferma quasi una seconda rivoluzione scientifica grazie alle innovazioni scientifiche e tecniche. La ricerca scientifica trasformò il
lavoro e il modo di vivere delle persone: le città si moltiplicano, non c’è più l’equilibrio tra città e campagna, la rete dei traffici e
commerci viene estesa. Viene costruita la torre Eiffel e il canale di Suez
È chiamato POSITIVISMO poichè rappresenta ciò che è reale in opposizione alla metafisica. Promuove il progresso e l’organizzazione
Francia: molto all’avanguardia, venne creata una scuola politecnica per preparare i giovani a livello scientifico. Grazie a questo si
affermano scienziati come Fourier, Carnot.. Ritorna L’illuminismo poichè anch’essa da fiducia alla ragione, alla scienza concezione
laica e fede nel progresso. Il movimento è espressione della borghesia capitalistica e industriale
Inghilterra: Mill un esponente del liberalismo che aveva una concezione empirista, voleva salvaguardare l’autonomia degli individui e
per questo rifiuta l’intervento dello stato
Germania: punta all’ unita economica attraverso l’industrializzazione. Scienza come unica disciplina per risolvere i problemi dell’umanità
Italia: si diffonde 1870, quindi in ritardo per l’economia e società. Esponente: ROBERTO ARDIGO’, lesse molto Darwin e aggiunse nella
filosofia il positivismo.
BERGSON
• Bergson nasce nel 1859 a Parigi
• Di origine ebrea
• Si laureò in filosofia e matematica
• Nel 1900 diventa professore del collegio di Francia
• 1923-> premio nobel per la letteratura
• Muore a Parigi nel 1941 durante l’occupazione nazista in Francia, conoscendo essendo un ebreo tutti gli orrori delle leggi razziali
• Opere: 1889: “ saggio sui dati immediati della coscienza”. “ materia e memoria” del 1896 e “l’evoluzione creatrice” del 1907
NIETZSCHE
• nasce a Rocken in Prussia nel 1844
• All’inizio intraprende la facoltà di teologia come tradizione famigliare, poi decide di intraprendere quello di filologia classica a Lipsia
• A 24 anni ottiene la cattedra di filologia
• lèsse molto Schopenhauer e diventerà amico di Wagner
• Cominciano i suoi primi dubbi verso la sua carriera universitaria
• 1879 cominciano i suoi problemi di salute caratterizzati da forti mal di testa e dolori agli occhi e decide di lasciare l’insegnamento e
comincia a viaggiare per l’Europa per poter cercare un benessere fisico che però non arriva
• Nel 1889 a Torino il filosofo avrà la sua prima crisi di pazzia che lo porterà al ricovero ( non si sentiva legato con gli uomini del suo
tempo)
• La sua malattia lo accompagnerà per altri 11 anni fino a che non muore nel 1900 a Weimar
• È simile ad Hegel riguardo al pensiero storico ( esaminano il passato giudicandolo in modi differenti)
• Crisi di pazzia= non si sa se sia stata quest’ultima a condurlo a pensieri filosofici o il contrario
• La sua filosofia è chiamata “ filosofia del martello”-> distrugge quelle precendenti
• Considerato filosofo del nazismo poichè ci parla di superuomo, però può darsi che sia dovuto al fatto che la sorella era la moglie di
nazista e di conseguenza lo era anche lei, per tale motivo alla sua morte probabilmente nel sistemare gli scritti del fratello li adattò
al nazismo
• Sicuramente era un antidemocratico
• Heidegger: farà avvicinare Nietzsche alla metafisica
Stile
• dopo la sua prima crisi di pazzia il filosofo non sarà più in grado di continuare a scrivere, infatti in seguito al suo crollo mentale
cominciano delle discussioni tra chi come la sorella che considera come causa l’eccesso di lavoro nell’ultimo periodo e quindi è del
tutto casuale; chi invece come il neurologo Mobius,considera che in tutti i suoi libri vengono riconosciuti questi segni di follia
• I suoi scritti sono anche difficili da interpretare derivati dal suo stile, il quale è caratterizzato da aforismi ( sentenza brevi),
metafore, immagini e simboli. Realizza anche un misto di poesia e prosa
• Attraverso questo abbatte i preconcetti e allude ad un mondo di valori.