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GIUSEPPE UNGARETTI

Raccolte: “porto sepolto”= insieme ad “allegria di naufragi” contengono i testi scritti


durante la guerra, poi ripubblicati nell’ “allegria”(1921)
“sentimento del tempo”: 1933, un ritorno all’ordine e le forme della tradizione
“il dolore”: 1947, le poesie sono dedicate al figlio e al fratello
*tutte le opere sono raccolte in “vita di un uomo”
Stile: 2 fasi
1 fase
-allegria: rottura con la tradizione, sperimentazione di parole evocative.
-si forma sui poeti simbolisti francesi che affianca pero’ a un interesse per
l’espressionismo e come risultato crea una poesia simbolista e autobiografica
-la poesia immagine della vita di un uomo e di un popolo che fa esperienza della guerra
-componimenti scritti in trincea, sono testimonianze, come il diario di un soldato
-la parola e’ ridotta all’essenziale, manca la sihntassi, pochi verbi, non c’e’ punteggiatura,
sembra un linguaggio scarnificato
-la parola simbolo del testo viene isolata ed e’ la piu’ rilevante
-per il poeta la poesia ha un valore assoluto, resiste alla distruzione della guerra
2 fase
-sentimento del tempo e dolore: riprende la punteggiatura e la metrica
-i suoi modelli sono Petrarca e Leopardi
-legame con il simbolismo, l’idea di una poesia capace di scovare i rapporti segreti che
legano le parole e il mondo
*ne “il porto sepolto” riporta al porto di Allessandria d’egitto, sepolto dalla sabbia(capacita’
della poesia di ricercare cio’ che e’ nascosto)
L’Allegria
-32 poesie composte sul fronte del Carso tra il 1915 e il 1916 e intitolate “porto sepolto” poi
definite “l’allegria” per poi rientrare nel volume “vita d’un uomo”
-allegria di naufragi: precarieta’ della condizione umana , effetto distruttivo della morte
allegria: l’esultanza d’un attimo, lo stupore per l’attaccamento alla vita, riprendere a vivere
dopo una sconfitta
-sono 74 liriche suddivise in cinque sezioni
Veglia
-compare per la prima volta nel “porto sepolto”
-strofe brevi, alcuni versi hanno una sola parola, sono le piu’ significative
-non c’e’ punteggiatura, ritorna spesso l’enjambement
-il poeta in un momento di sofferenza scrive queste lettere per sentire la vita
-immagine della guerra, spettacolo della morte.
-prima strofa: rappresenta una situazione angosciante, il poeta trascorre l’intera notte sul
terreno di guerra vicino al cadavere di un altro soldato. Viene rappresentata la guerra in
tutta la sua disumanita’. Il soldato e’ massacrato, questo lo si nota anche dalla descrizione
della bocca, le mani ecc
-nei versi finali invece abbiamo l’attaccamento alla vita del poeta, egli scrive lettere piene
d’amore come una rivolta dell’uomo contro l’assurdita’ della guerra
-versi frantumati che mettono in risalto le parole chiavi, numerosi enjambements, participi
passati che creano un senso di oppressione e angoscia
analisi del testo
1)il titolo “Veglia” che letteralmente significa dormire ma nel frattempo essere ancora
cosciente di cio’ che si ha intorno , ovvero essere in realta’ svegli, assume nella poesia un
significato simbolico, rappresenta nel testo invece il sonno che rappresenta la morte che
vive il poeta intorno a lui a causa del soldato morto per la guerra ma in un certo senso si
risveglia, e’ sveglio, poiche’ decide di scrivere appunto “lettere piene d’amore” ovvero,
trova un mondo per risollevare la sua vita, per non perdere la speranza e lui trova questa
spinta nella scrittura
2)i participi passati del testo rappresentano la condizione del soldato morto vicino al poeta.
A parer mio sono parole chiavi, non a caso vengono rappresentate isolate, questo e’ un
accorgimento metrico molto evidente, poiche’ sottolineano la vera sofferenza che circonda
il poeta e che lui cerca di trasmettere a noi
3)gli aggettivi possessivi che utilizza il poeta sono rivolti al compagno morto, come a
rafforzare il senso d’angoscia. A parer mio sono in correlazione perche’ mostrano che il
dolore fisico del soldato morto e’ legato al dolore emotivo del poeta, sono in correlazione
per quanto riguarda il forte dolore che provano e la condizione di tragedia nel quale sono
costretti a vivere.
4) lo spazio bianco tra le strofe mostra il distacco tra l’angoscia iniziale che prova il poeta e
invece il risollevamento d’animo che ha alla fine quando ritrova la voglia di continuare a
vivere grazie alla scrittura
5)prevalgono i suoni consonantici della “t”, “c”, “l”. Secondo me rafforzano le parole dando
un’impressione forte al lettore della scena
6)a parer mio il “plenilunio” che viene presentato al verso 7 della poesia, rovescia la
visione di romantici ottocenteschi poiche’ loro da una parte utilizzavano la natura come
forza consolatrice dell’uomo, aiutante dll’uomo, in questa circostanza la luce della luna
illumina il volto del soldato morto e questo non fa altro che ricordare al poeta il tragico
destino al quale sono legati. Da una parte pero’ si potrebbe dire che riprende i romantici
ottocenteschi poiche’ cosi’ come loro tentavano di evadere dalla realta’ di dolore che li
circondava cosi’ sta cercando di fare l’autore scrivendo le sue lettere d’amore
7)la poesia “veglia” di Ungaretti e il quadro di Moureau rappresentano entrambi lo stesso
soggetto, la caduta di un soldato; nonostante cio’ io penso che tra i due la
rappresentazione di Moureau sia molto piu’ drammatica; mentre Ungaretti, nonostante il
tragico momento cerca comunque di non togliere la speranza ai suoi lettori (poiche’
quando cerca di risollevarsi scrivendo le sue lettere questo e’ inteso come un invito di
rialzarsi dalle sofferenze e andare avanti). Il quadro di Moureau non rimanda a nessun
tema di questo tipo: oltre la rappresentazione in se’ del soldato morto anche la visione
dell’ambiente scoraggia molto:cielo nero, fumo e sul pavimento sembrano esserci
macerie. A parer mio Moureau ha voluto portare gli spettatori piu’ nel vivo della scena,
attaccarli di piu’ alla realta’ ma in un certo senso cosi’ facendo li scoraggia, ungaretti
anche l’ha fatto ma con una vena piu’ poetica e meno pessimistica

COLLEGAMENTI MATERIE:
storia: la prima guerra mondiale:vittime tra i soldati e civili
inglese: the first world war
filosofia:essere e tempo di Heidegger(lessere sta nel segno del tempo, l’uomo e’
consapevole di dover morire ma e’ in attesa di un senso nella sua vita), Schopenauer(la
volonta’ di vivere, che spinge ad agire)
francese :apollinaire(vita)
spagnolo:lorca(la luna)
fisica:relativita’ del tempo di Einstein
EUGENIO MONTALE
Ossi di Seppia: opera madre di montale
-pessimismo, l’uomo imprigionato in una condizione esistenziale senza senso, vive il
travaglio del dolore e l’inquietudine
-condizione vitale impoverita
-riprende la tradizione, in particolare d’annunzio, pascoli
-afferma che la poesia non e’ in grado di cogliere l’assoluto ma esprime la terribile
condizione esistenziale dell’uomo; disarmonia con il mondo esterno che porta anche ad
una disarmonia interiore con se stessi
-temi: condizione umana
-poetica degli oggetti: descrive elementi della quotidianita’, lessico prosaico e termini aulici
-versi ampi che riprendono le forme tradizionali utilizzando anche soluzioni insolite
-il poeta indaga non si arrende, la poesia non rivela messaggi nascosti ma indaga e
descrive quanto ci circonda
-correlativo oggettivo di elliot: lo usa per esprimere idee e sensazioni, rappresenta
un’emozione attraverso alcuni oggetti concreti che dovrebbero suscitare al lettore cio’ che
prova il poeta
-esiste un varco secondo Montale per far uscire l’uomo dalla prigionia esistenziale ma non
si apre, e’ solo una vana speranza , la percezione del nulla.

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