Sei sulla pagina 1di 5

GIUSEPPE UNGARETTI

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888, il padre è


operaio e muore quando ungaretti ha solo 2 anni, da giovane ungaretti
completa gli studi e conosce l'opera di Boudelaire " i fiori del male" e ciò
gli aprì la strada al simbolismo.

IL SIMBOLISMO è un movimento poetico nato in Francia alla fine


dell'800 e prende ispirazione dell'opera di Boudelaire. I simblolisti come
Mallarmè, Verlaine e Rimbaud ritengono che sia compito del poeta
decifrare il significato misterioso che si cela nella natura.

Ungaretti quando l'Italia entra in guerra si arruola volontario come


soldato semplice di Fanteria e viene inviato al fronte del Carso. e
proprio in trincea Ungaretti scrive le sue prime poesie. Il porto sepolto
è la principale.

nel 1921 Ungaretti si trasferisce a Roma, dando l'adesione al fascismo


anche per l'amicizia personale che aveva con Mussolini. Nel 1931
pubblica l'ALLEGRIA che comprende le poesie del porto sepolto e altre
composte dopo, che formano un diario poetico della terribile
esperienza della guerra.

tra il 1920 e il 1936 Ungaretti subisce una crisi religiosa dopo la nascita
dei figli, che lo induce ad accostarsi al cattolicesimo, in cui trova un
possibile conforto al senso tragico della vita. ed è proprio questa crisi
religiosa che lo porta alla ricerca di uno stile prezioso e di analogie
sempre più elaborate, da qui nasce l'ermetismo

Nel 1936 Ungaretti va a lavorare in Brasile, dove muore il fratello e il


figlio, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale torna in Italia. la
sofferenza per i drammi subiti si trovano nella raccolta "il dolore"
componimento autobiografico.

nel dopoguerra Ungaretti scrive un poema drammatico ispirato


all'eneide di Virgilio che pubblica a frammenti con il titolo La Terra
promessa. Nel 1969 completa la pubblicazione di tutta la sua
produzione nel volume vita d'un uomo che è proprio il diario della sua
vita. Muore nel 1970 a Milano. poft

LA POETICA

la poetica di Ungaretti può essere divisa in 2 momenti:

Una prima fase, più innovativa e sperimentale, comprende le liriche


nate in guerra come Il Porto sepolto e l'Allegria.

Una seconda fase, comprende la raccolta "Sentimento del tempo" e i


versi de "il dolore", poesie più vicine alla tradizione, ma caratterizzate
comunque dalla presenza dell'analogia e per le immagini complesse e
ricercate. Negli anni quarante il poeta avviò una riorganizzazione della
sua produzione poetica, riunendo le diverse raccolte in un'unica opera
chiamata "Vita D'un uomo" dove l'uomo che troviamo nel titolo è sia
Ungaretti stesso nella sua individualità, sia l'uomo in assoluto.

la prima e più celebre raccolta di Ungaretti. L'allegria, nasce dalla


drammatica esperienza della prima guerra mondiale. Il poeta aveva
l'esigenza di una poesia nuova e rinuncia a fare componimenti
complessi e articolati, preferendo affidare il suo messaggio a frammenti
intensi, Egli va alla ricerca dell'essenziale e per questo sottopone le
poesie a un attento processo di revisione formale.

Per dare centralità alla parola Ungaretti si serve di alcune tacniche


come:
-la brevità delle poesie, spesso veri e propri frammenti.

-la semplificazione della sintassi

-l'eliminazione della punteggiatura

-l'uso sistematico del verso libero

L'ALLEGRIA parla dell'esperienza della guerra, un compagno di Ungaretti


è stato ucciso e Ungaretti è costretto a trascorrere tutta la notte in
trincea, immobile accanto al suo cadavere. essa si compone di cinque
sezioni in ordine cronologico: ultime, il porto sepolto, naufragi,
Girovago e Prime. al centro della raccolta si pone l'esperienza della
guerra. riemerge l'attaccamento alla vita e il senso di solidarietà.

I testi sono composti da versi liberi, brevi, punteggiatura assente e


lingueggio essenziale, la parola viene esaltata dagli spazi bianchi che ne
esalta il valore.

IL PORTO SEPOLTO parla di quando a 17 anni ha conosciuto due giovani


ingegneri e parlarono di un porto sommerso, che provava che
Alessandria era già un porto prima d'Alessandro.

EUGENIO MONTALE

Eugenio Montale nasce a Genova nel 1896, inizia a comporre i primi


versi e nel 1916 risale Meriggiare Pallido e assorto, la prima poesia in
ordine cronologico inserita in ossi di seppia. nel 1917 divenne
sottotenente e combatte come volontario in Vallarsa.

Nel 1925 esce la prima raccolta poetica, Ossi di Seppia che comprende
testi scritti tra il 1916 e il 1924. Protagonista dell'opera è il paesaggio
Ligure che diventa emblema del "male di vivere".

nel 1927 si trasferisce a Firenze dove si avvicina ai poeti ermetici e si


lega sentimentalmente ad un ebrea Irma Brandeis, ma nel 1938 la
donna è costretta a scappare per via delle leggi razziali e il poeta le
dedica la raccolta "le occasioni"

nel 1939 Montale va a vivere con Drusilla Tanzi "mosca", durante gli
anni della seconda guerra mondiale Montale ospita Carlo Levi e
Umberto Saba, perseguitati perchè Ebrei e alla fine del conflitto entra a
far parte del CLN e del partito d'azione.

nel 1956 esce il terzo libro, "la bufera e altro" dove la bufera allude alla
tragedia della guerra.

La fama di Montale cresce rapidamente con molti riconoscimenti


pubblici a cui si accompagna un lungo silenzio poetico. Negli anni del
boom economico Montale pensa che la poesia sia inutile in una società
dominata dal potere del denaro e dai mass media.

la lunga pausa termina quando appaiono le poesie di Xenia, composte


in ricordo della moglie Mosca

nel 1967 divenne senatore a vita e nel 1971 pubblica Satura che
comprende 100 testi, qui montale abbandona la sua dimenzione e
scrive a carattere diaristico, pubblica diario del 71 e del 72, quaderno di
quattro anni e Altri versi

vinse il premio nobel e muore a Milano nel 1981.

PENSIERO E POETICA

Montale è considerato uno dei poeti più rappresentativi del 20 esimo


secolo, la produzione montaliana copre un ampio arco cronologico e
attraversa tutte le principali correnti poetiche del 900.

Montale guarda il mondo come a un insieme di eventi casuali e


insensati, dominati dal dolore e sofferenza, di fronte a questa realtà
l'uomo avverte una profonda inadeguatezza e una sensazione di
disarmonia, un angoscioso "male di vivere" che nasce da un'esistenza
priva di senso.

il poeta non è più in grado di offrire soluzioni positive ma egli ha il


compito di registrare il male di vivere. fin da ossi si seppia, Montale
rifiuta la concezione di poeta vate, la poesia è scarna ed essenziale.

nonostante questa visione pessimistica resiste in lui una fiducia nella


possibilità di cogliere il vero senso della realtà. il "varco", ovvero
l'elemento che permette di andare oltre l'apparenza per cogliere una
verità definitiva è destinato a rimmanere chiuso perchè il significato
della realtà sfugge sempre.

Montale esprime la sua visione dell'esistenza attraverso elementi


concreti e quotidiani, Montale intende rappresentare il "male di vivere"
attraverso oggetti che suscitano precisi stati d'animo.

utilizza il correlativo oggettivo e si propone di rappresentare oggetti o


situazioni concrete di precisi stati d'animo.

il lessico è colto e lettarario, evitando termini umili e colloquiali.

Potrebbero piacerti anche