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vita e opere
padre -> lavora alla costruzione del canale di Suez muore in un incidente
Ungaretti studia in collegio => si appassiona alla letteratura insieme all’amico Moammed Sceab
1912 -> parte per Parigi => conosce Filippo Tommaso Marinetti (collabora con i futuristi)
1915 -> appoggia l’interventismo e si arruola come volontario = inviato a combattere sul Carso in
un reparto di trincea
durante le pause dai combattimenti -> scrive brevi versi della sua prima raccolta: Il porto Sepolto
(1916)
Ungaretti torna a Parigi -> scrive per giornali fascisti, si sposa e ha due gli
-> inviato per la “Gazzetta del Popolo” per cui scrive un reportage del suo viaggio in Brasile dove
diventa insegnate du letteratura italiana
1942 -> torna in Italia e ottiene la catterà di letteratura -> Università di Roma
1950 -> pubblica “La terra promessa” = so erenza umana in rapporto con l’eternità
1942 -> L’intera produzione di ungaretti viene raccolta in: Vita d’un uomo = narra le vicende della
vita di Ungaretti
la sua formazione loso ca e letteraria si basa su: Giacomo Leopardi, Charles Baudelaire,
Stephane Mallarmè, Friedrich Nietzsche
prima fase della produzione -> stile innovativo sul piano formale = usa i versicoli
ricava da Mallarmè = simboli, metafore, uso dello spazio bianco per accentuare il signi cato delle
parole
1916 -> Il Porto Sepolto -> prima raccolta, deriva da un antico attracco sommerso vicino ad
Alessandria
1919 -> Allegria dei naufragi ribattezzata nel 1931 -> l’Allegria = raccolta di piccoli testi scritti in
trincea
piano formale:
- abolisce la punteggiatura
l’allegria
liriche -> suddivise in 5 sezioni, in ciascuna c’è data e luogo della composizione
Allegria = paradossale esultanza che si palesa nei momenti più terribili del confronto con la morte
e permette al poeta di proseguire il suo viaggio con un po’ di ottimismo
rivoluzione linguistica = parole essenziali, parole onomatopee, stile secco, versi brevi e liberi, no
punteggiatura e connettivi, rime evitate, parole spezzate per sottolineare il dolore e il dramma
la raccolta -> è un’esperienza diaristica commossa e dolorosa che ha come tema: la guerra e le
sue catastro
-> viene descritto l’orrore della guerra e della fratellanza e della solidarietà con gli uomini che
condividono lo stesso destino del poeta
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testo: in memoria
abbandona il linguaggio della lode funebre => utilizza un linguaggio semplice e commosso per
l’amico
testo: i umi
-> il poeta fa un bagno rigenerante e puri cante e revoca gli altri umi a lui cari
-> il poeta steso nell’urna lustrale del ume, il poeta si lascia lavare dall’acqua , poi si asciuga al
sole, insieme ai vestiti puliti dalla guerra
vv 21-22 -> contrasto tra puri cazione (bagno) e guerra (panni sudici di guerra)
seconda parte -> rappresenta la rievocazione della propria vita e dei cambiamenti interiori.
testo: veglia
descrive esperienza dolorosa della guerra -> trovarsi vicino al compagno ucciso
utilizza il participio passato -> perche mio che e successo non può cambiare
le mani -> congestionate del morto sembrano penetrare nel cuore del poeta, ammutolito
dall’orrore e spingerlo a ria ermare la forza dell’amore e della via
l’immagine della morte = suscita un desiderio di vita (si vede il contrasto) => il poeta scrive lettere
d’amore nelle quali emerge il suo attaccamento alla vita
testo: fratelli
-> di che reggimento siete fratelli? -> fratelli = parola tremante perché l’uomo fa esperienza della
sua fragilità ed è tremante per no farsi sentire dal nemico
“involontaria rivolta dell’uomo presente alla sua fragilità” = l’uomo si ribella alla fragilità, si ribella
contro la violenza e all’odio scatenati dalla guerra
creatura sta a identi care essere vivi ed essere stati creati = anche disumanità
-> è come se ci fosse una luce che nella guerra non si vede
-> delle case di San Martino è rimasto qualche brandello (si usa per la carne, corpo smembrato)
-> di tanti che mi corrispondevano = parla con gli amici con il quale c’era dialogo e molti gli
assomigliano (sono uomini)
-> non è rimasto neppure tanto = la morte priva l’uomo anche della sepoltura (corpi dispersi)
-> ma nel cuore nessuna croce manca = risponde alla disumanità della guerra creando un
cimitero spirituale ne poeta
-> è il mio cuore il paese più straziato = collegato alla prima strofa
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le due versioni di soldati:
militari e soldati
come d’autunno: similitudine che sblocca “si sta” che sottolinea il senso della della vita sempre a
rischio della morte
il senso di precarietà -> è dato dalla parola “foglie” che è l’ultima determinazione dell’albero
settenari ma versi spezzati in 2 -> utilizza -> versicoli = per ottenere essenzialità e con lo scopo di
esprimere il mistero che c’è nell’uomo
testo: Natale
-> si trova a Napoli e gli amici lo invitano ad uscire per le strade a ollate
-> il poeta si ri uta non ha voglia di festeggiare chiede solo di essere lasciato nella quiete della
casa
il poeta celebra il Natale in maniera solitaria in una stanza al calore del fuoco
testo: mattina
durante le pause di guerra -> il poeta guarda il cielo ed è capace nonostante tuto di sperare e
sognare con la poesia
2 verso che si rispecchiano -> l’uno nell’altro = come fanno mare e cielo
-> gura retorica della -> sinestesia = mi illumino di luce (utilizzo il tatto e la vista)
probabilmente:
=> come nel mare in Alessandria è sepolto il suo antichissimo porto così il mistero della poesia
giace nel profondo degli uomini e viene portato alla luce dai poeti con canti e poesie
similitudini sostituiti da analogie => i signi cati sono vaghi e inde niti
poesia ermetica -> si fa ricorso alla mitologia, verso ampio, punteggiatura, sintassi complessa e
articolata, lessico classico, vicino alla tradizione letteraria
il poeta so re e sperimenta il dolore: muore il fratello e poi il glio, inizia la seconda guerra
mondiale (dolore privato e pubblico)
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-> linguaggio alto e sublime, con qualche accenno classico
incipit -> invito rivolto all’umanità di cessazione della violenza che purtroppo continua a praticare
su altri uomini
tema del grido (espressione di dolore) -> si contrappone a quello del sussurro
nell’appello che viene fatto contro il grido si fa riferimento al richiamo alla responsabilità umanai
alla consapevolezza dei danni e della crudeltà della guerra
- diario intimo di un padre sconsolato -> la morte del glio fu la cosa più tremenda della sua vita
perchè è come se gli fosse stata strappata la parte migliore di se
-> Ungaretti si compiange (uomo stanco, in preda a mille crucci, immancabili orrori della vita)
il punto d’innesco -> ORA: la morte ha posto in lui un muro invalicabile, il glio è risucchiato da
quel muro (il poeta si chiede ora dov’è? -> per esprimere il sentimento dello strappo, della
lontananza)
la risposta arriva nel verso successivo -> Antonietta abita sulle vette immortali luogo inaccessibile
ai vivi che non hanno ancora passato la morte
- tra favola e sogno -> il poeta deve trovare il modo per elaborare il lutto, infatti si sfoga per
allontanare il dolore ma non basta.
presente -> perdita del glio => quindi è meglio rifugiarsi alla memoria o nella speranza di poter
rivedere il glio
anche la fede non toglie lo schianto della perdita di un glio ma continua il dialogo con il glio
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