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Alle fronde dei salici Di Salvatore Quasimodo

Salvatore Quasimodo, poeta contemporaneo, uno dei maggiori esponenti dellermetismo, corrente letteraria che si colloca nel Primo Dopoguerra, esprime nella poesia Alle fronde dei salici gli orrori, le atrocit e le feroci rappresaglie subite dagli italiani durante loccupazione nazista. La poesia ricalca tutti i canoni che caratterizzano lermetismo: il termine ermetismo sta a significare la difficolt di comprensione; i poeti ermetici infatti ricercavano una poesia pura, ridotta allessenziale e riservata solo a pochi eletti. Nei primi versi della poesia il poeta si chiede come fosse possibile cantare durante loccupazione nazista, e rievoca delle immagini che ricordano le dure atrocit compiute dai tedeschi: il piede straniero sopra il cuore, i morti abbandonati nelle piazze, il lamento dagnello dei fanciulli, lurlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso. Nella fase conclusiva il poeta, con limmagine di una cetra appesa ai salici, fa riecheggiare un salmo della Bibbia dove si parla della cattivit Babilonese degli Ebrei: i poeti infatti appesero le cetre, simbolo della poesia, ai salici, alberi del pianto, in segno di lutto. Il vento inoltre, nellultimo verso, viene definito triste, perch con tale aggettivo lautore ricorda il tormento che la guerra provoca nellanimo degli uomini. Quasimodo in questa poesia esprime tutto il suo odio verso gli oppressori e il sacrificio che fa per voto di non scrivere poesie. Alle fronde infatti sono appese le cetre che i poeti hanno messo da parte per quel periodo in modo da chiedere al Signore la grazia di far cessare il supplizio nazista. In questi versi l'autore rievoca i giorni tragici dell'occupazione tedesca in Italia (1943-1945) segnati da violenza, odio, dolore, morte. Quasimodo si riferisce all'eccidio di Marzabotto. In quegli anni, travolto dall'orrore della storia, il poeta non pot far altro che tacere, che votarsi al silenzio. Cos come era accaduto agli Ebrei quando, caduti schiavi dei Babilonesi cessarono di cantare le preghiere rituali e appesero i loro strumenti ai rami dei salici in segno di lutto, come si legge nel Salmo 136 , al quale la poesia appunto si ispira. La poesia suddivisa in due strofe: nella prima il poeta con una domanda retorica sottolinea l'afasia poetica che colp in quel tragico momento a causa del clima di morte e dolore in cui stavano vivendo; nella seconda, invece, una dichiarazione che il poeta fa per rispondere alla sua. ecco la poesia: E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull'erba dura di ghiaccio,al lamento d'agnello dei fanciulli,all'urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici,per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento.

Alle fronde dei salici


di Salvatore Quasimodo

E come potevano noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sullerba dura di ghiaccio, al lamento dagnello dei fanciulli, allurlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento.

Afrsiloaia Brndua (German-Italian )

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