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Vita
- A lui si deve il famoso motto sapere aude, ovvero: abbi il coraggio di sapere.
-Kant era molto affascinato dal metodo di ricerca di Newton, non a caso viene considerato come
un uomo molto preciso e metodico.
-Da illuminista, il suo obiettivo era quello di eliminare tutte le false credenze con il lume della
ragione.
-Egli passò alla storia come un “criticista” perché rifiutava le correnti filosofiche della sua epoca
ossia l’empirismo e il razionalismo.
-La sua filosofia parte dall’analisi delle filosofie precedenti, è un’attività di continua ricerca che
ruota attorno a 3 domande:
- Attraverso la critica della ragione pure, Kant vuole dare una risposta alla domanda:
● Cosa posso conoscere?
- Per poter rispondere a questa domanda Kant, parte dall’analisi delle filosofie precedenti che
avevano risposto già a questa tipologia di domanda.
- L'obiettivo di Kant era dunque, quello di trovare una filosofia universale e necessaria fondata
sull'equilibrio dato tra l'empirismo e il razionalismo.
- Tutto ciò era possibile solamente attraverso la ricerca dell’aspetto migliore di entrambe, per
evitare da un lato di sostenere il dogmatismo e dall’altro il soggettivismo.
- In realtà Platone, aveva inventato il mondo delle idee, per uscire dai limiti dati dall’esperienza.
All'interno di questo mondo tutto era perfetto, ma effettivamente questo aveva un problema,
ovvero il fatto che non era basato sull’esperienza.
-Dunque, si arriva alla conclusione che la ragione non può mancare di esperienza e deve essere
universale e necessaria.
-Allo stesso modo, Kant farà in filosofia una rivoluzione, cambiando il punto di vista fino a quel
momento adottato dai filosofi precedenti.
Fino a quel momento: la filosofia sosteneva che il mondo fosse una realtà già data, oggettiva, uguale
per tutti e che la conoscenza arrivasse al soggetto così com’è. Un rapporto: oggetto-soggetto.
Kant: cambia il rapporto a soggetto-oggetto, affermando che ciò che noi possiamo conoscere
dipende dal soggetto che conosce, non dalla realtà già data, come si credeva in passato.
Esempio:
● È come se il soggetto si comportasse come chi indossa un paio di occhiali rossi:
Se io indossassi un paio di lenti rosse, vedrei tutto il mondo colorato di rosso, ma ciò non
significa che il mondo è rosso, ma solo IO lo vedo rosso.
Inoltre, se io non sapessi di stare indossando gli occhiali rossi, crederei che quello che vedo
è l’unica realtà esistente.
- In teoria, però, ci potrebbe essere un’altra realtà che io non riesco a conoscere, per esempio il
paranormale, che io non posso conoscere poiché il mio sistema di conoscenza non mi
permette di verificare l’esistenza di un fantasma.
- Kant allora si domanda cosa il soggetto può conoscere: valutando le facoltà della ragione,
bisogna capire quali sono i limiti della nostra ragione, quindi quando è legittimo utilizzare la
nostra ragione e quando no (sia in senso positivo che in senso negativo).
I giudizi
- Kant analizzando il nostro modo di conoscere, afferma che è possibile conoscere attraverso i
giudizi, ovvero: mettendo insieme un soggetto e un predicato. Esempio: Giulio gioca.
● Giudizi analitici a priori: sono universali, non dipendono dall’esperienza e non aggiungono
nessuna informazione nuova al soggetto in quanto sono conoscenze
a priori (prima dell’esperienza).
Esempio:
Il triangolo ha 3 angoli: non sto dando un’informazione nuova perché
è già inclusa nella parola triangolo il fatto che
deve possedere 3 angoli, altrimenti non
sarebbe un triangolo.
Esempio:
La pentola è calda: aggiungo un’informazione nuova al soggetto,
non universale, poiché dipende
dall’esperienza che ho fatto attraverso i miei
sensi.
● Giudizi sintetici a priori: sono la via di mezzo dei primi due giudizi, in quanto essi sono
universali (a priori) e aggiungono nuove informazioni (sintetici).
Esempio:
La matematica e la scienza: sono universali e ci forniscono nuove
informazioni.
- Kant si chiede quale sia il modo per conoscere i giudizi sensibili a priori e trova la soluzione
attraverso il concetto trascendentale, ovvero: un’attenta analisi delle condizioni a priori delle
conoscenze.
- L'obiettivo del filosofo era quello di rimanere entro i limiti dell’esperienza (come Platone o la
religione) cercando le conoscenze che ci permettono di conoscere.
SENSIBILITA’
- Kant afferma che l’individuo possiede 2 condizioni a priori della conoscenza: spazio e tempo.
-Kant ci dice che l’intelletto riesce a costituire i concetti puri tramite le categorie.
-Kant, non accetta le 10 categorie di Aristotele poiché non sono parte della sensibilità.
1. Quantità.
2. Qualità.
3. Relazione.
4. Modalità.
- Per Kant, dunque la suprema unificazione del sapere (l’io penso) è data dall’unione tra
i dati sensibili e dei dati dell’intelletto.
-L’ “io penso” è paragonabile alla nostra mente che ci permette l’autocoscienza, è universale ed
è anche garanzia suprema della scienza.
-Kant attraverso il concetto di analitica trascendentale spiega anche che ciò che possiamo
conoscere della natura è solo il fenomeno, poiché il noumeno continua ad essere ciò che posso
pensare ma che non è dimostrabile, come ad esempio l’anima.
-L’unione tra anima e mondo da vita ad un totalità assoluta: Dio (che è un noumeno, pensabile ma
non dimostrabile).
- Kant critica in oltre:
● Kant dice che l’errore sta nel momento in cui S. Anzelmo passa dall’idea
all’esistenza.
● Afferma che pur ammettendo che Dio non esiste il suo valore non cambia.
- Nella critica della ragione pratica Kant cerca di rispondere alla domanda: Cosa devo fare?
-Kant ci dice che se entrassimo dentro noi stessi, troveremo una legge morale (proveniente dalla
ragione) che si fonda su 2 tipologie di imperativi:
Lo stesso Kant disse: “Abbi il coraggio di essere libero e rispetta la libertà altrui”.
-Secondo Kant un’azione buona compiuta non per il dovere ma per il piacere o per uno scopo,
non ha alcun valore come azione morale.
-Questo perché la legge morale è il dovere per il dovere, ovvero: imperativo categorico.
Mentre per:
- Per Kant è sbagliato dire che l’etica ha come fine la felicità, il bene o il calcolo combinatorio,
poiché deve essere universale e non è detto che l’uomo più segue la morale più è felice.
Quindi per essere felice: deve esistere Dio, una vita ultraterrena e l’anima dopo la morte deve vivere.
3. CRITICA DEL GIUDIZIO ESTETICO
- Nella critica del giudizio estetico, Kant parte dall’analisi del bello e del sublime.
● dinamico: con il quale si intende la potenza della natura, che provoca in noi un
sentimento quasi di piacevole orrore.
- Kant ci dice che noi esseri umani facciamo parte di questa natura e sentiamo:
- Di conseguenza, guardando l’immensità del cielo stellato deve esistere per forza Dio; dunque
Dio si trova dentro di noi.