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APPUNTI DA KANT A HEIDEGGER +

TEORIE GIUSTIZIA DEL 1900


Filosofia
81 pag.

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KANT 1724-1804

Immanuel Kant è stato un filosofo tedesco, anticipatore degli elementi basilari della
filosofia idealistica e concepì la propria filosofia come una rivoluzione filosofica (o
“rivoluzione copernicana"), volta a superare il dogmatismo metafisico che, per Kant,
caratterizzava il pensiero precedente e ad assumere i caratteri di una ricerca della
critica sulle condizioni del conoscere.

Visione illuministica
- Vive a cavallo tra l’illuminismo e il > piena fiducia nella ragione
romanticismo =Gianobifronte ( due visioni) (guarda solo il mondo empirico)
Ma Kant con visione anche romantica,
si fa domande sulla metafisica

Esalta la ragione e la razionalità.


> pone la ragione a giudizio di se stessa, per giudicare i suoi limiti e le sue possibilità.
= soggetto e oggetto dell’analisi. (attenzione per il soggetto)

> nell’illuminismo, la ragione si limita ad indagare sul mondo finito.


= no metafisica > assoluto e principio unico
Kant invece si chiede se sia possibile la metafisica come scienza

empirismo: la conoscenza parte razionalismo: parte da conoscenze a


dall’esperienza (giudizi sintetici a priori (giudizi analitici a priori) e arriva
posteriori), non è possibile produrre alle verità oggettive e universali ma
verità universali e oggettive. non a quelle personali ed emotive.

= Locke = pecca di dogmatismo


Con Hume l’empirismo ha esito (indimostrabile), tutte le verità devono
scettico essere accettate per vere > salto logico

> Cartesio (ci sono idee innate nella


nostra testa dio)

Secondo Kant per fare scienza bisogna usare Sintetici > mi dice qualcosa di non
i giudizi sintetici a priori (mix dei due). implicito nel soggetto (la penna è blu)
Conoscere è giudicare = legare un predicato
ad un soggetto A priori > senza verifica sperimentale

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LA CRIT ICA DELLA RAGION PURA

Linguaggio complesso > filosofico tradizionale

RAGIONE > analizza se stessa = autoanalisi


Ha strutture a priori, no idee innate (hanno un contenuto),
ma consentono la conoscenza all’uomo > è soggettiva = soggettivismo universale

Noi possiamo conoscere:


• Forme a priori della sensibilità (spazio e tempo)
• Forme a priori dell’intelletto.
= strutture pure che mi permettono di avere esperienza

PURA >privo di contenuti provenienti dall’esterno


= indagine su strutture a priori della conoscenza
> universali

“È possibile la metafisica come scienza?”


Kant vuole staccarsi dalla metafisica dogmatica tradizionale e serve una
rivoluzione copernicana, dove si parte dal soggetto e non più dall’oggetto.
Nicolò Copernico mette il sole in centro > kant mette al centro il soggetto
Es. testo su Galileo e Talete (ipotesi matematiche)

La matematica, geometria, fisica e aritmetica sono scienze.

5+3 = 8 > giudizio produttivo universale, giudizio sintetico a priori


Si basa su intuizioni pure di spazio (geometria) e tempo (aritmetica).

La rivoluzione copernicana è la scoperta del trascendentale.

≠da empirico, che riguarda l’oggetto


Non è sinonimo di trascendente = qualcosa da cui non possiamo fare esperienza.
Non è una conoscenza che si occupa di qualcosa, ma lo studio del nostro modo di
conoscere le cose

Trascendentale ≠ trascendente ≠ empirico

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ESTET ICA TRASCENDENTALE

Com’è possibile avere delle sensazioni?

Studia le forme a priori della sensibilità Spazio e tempo non sono concetti o
RICETTIVA > non genera i propri nozioni a posteriori > sono istituzioni
contenuti, ma li accoglie per formare un pure che consentono l’esperienza,
intuizione della realtà grazie ai quali intuisco il mondo che mi
ATTIVA > spazio e tempo ordinano il circonda in modo immediato senza
materiale che proviene dal mondo esterno ragionamento.
= esperienza ordinata = forme universali dell’esperienza

ANALIT ICA TRASCENDENTALE

Si occupa delle forme a priori dell’intelletto = categorie


Per pensare devo avere contenuti provenienti dall’esterno
“Il pensiero senza l’intuizione è vuoto, l’intuizione senza l’intelletto è cieca.”

I sensi > ci danno la materia


La mente > giudizi sintetici a priori
= conoscenza calibrata sull’uomo > rivoluzione copernicana Kantiana

INTELLETTO > può produrre concetti puri a priori (non empirici) = categorie
CONOSCENZA > formata da categorie + intuizioni sensibili = giud. Sint. Priori

LE CATEGORIE

Prese dalla logica tradizionale, sono 12 =concetti puri dell’intelletto

> tra queste sostanza e causa = concetti puri a priori del soggetto
L’intelletto forma così giudizi sintetici a priori = legislatore della realtà

Rispondono alla critica di Hume su causa - effetto e sostanza, togliendo a loro validità
Secondo Kant essendo categorie, le da per forza esistenti

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DEDUZIONE TRASCENDENTALE

Conosciamo tutti la realtà allo stesso modo?


Le categorie sono applicabili per tutti allo stesso modo?
= giustificazione per l’uso trascendente delle categorie, che sono
proiezioni del soggetto applicate a una realtà al di fuori di esso

> secondo Kant


Io empirico = unifica i dati dell’esperienza allo stesso modo grazie all’io penso, ≠ x tutti
Io penso =(o percezione trascendentale) con struttura a priori comune a tutti i soggetti
> no sostanza, è una forma a priori
> principio supremo della conoscenza e unificante (risolto problema identità)
> condizione di autocoscienza
= posso riferire le conoscenze ed emozioni a me stesso

> secondo Hume


L’ io = fascio di impressioni mutevoli > cambia sempre
Parliamo di questo solo per abitudine e credenza

SCHEMAT ISMO TRASCENDENTALE

Come possono essere applicate le singole categorie ai fenomeni, in


modo da costituire giudizi sintetici a priori, ma in modo che questi siano
giudizi di esperienza, che mi permettono di conoscere la realtà esterna?

Facoltà intermedia tra sensibilità e intelletto


= immaginazione pura > produce schemi universali
(regole per applicare le categorie ai fenomeni)

L’uso delle categorie è legittimo solo se relativo ai dati dell’esperienza


> noi conosciamo le cose come ci appaiono, filtrate dalle nostre forme di
conoscenza
= non conosciamo il noumeno (cosa in sé, realtà pensabile),
ma i fenomeni (come ci appare)

Conoscere ≠ pensare
C > applica le categorie ai dati esperienza
P > + ampia rispetto al conoscere con intuizioni che non
corrispondono per forza alla realtà (drago)
=immagine isola (empirico) deserta nel mare (capacità pensiero)

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LA DIALET T ICA TRASCENDENTALE

Per Kant la dialettica ha significato negativo, = discorrere


perché è la logica dell’apparenza = ad Aristotele Per Platone era sapere filosofico
rifiuta la tecnica delle idee di Platone > dialettica ascensiva e disensiva
> arte di dar verità alle proprie illusioni
=la dialettica ha significati di ragionamenti fallaci
(che vuole smascherare)

Risposta alla domanda “metafisica possibile come scienza?”


= no
Perché quella dogmatica si è occupata di cose delle quali non facciamo esperienza
(dio, anima e mondo come totalità)
> ha applicato categorie a qualcosa di cui non facciamo esperienza
= produce ragionamenti fallaci

> l’uomo essendo dotato di ragione ha bisogno di chiedersi di dio ecc. (mare)
Però così finisce per applicar categorie a cose che non possiamo sperimentare
= l’uomo non può rimanere fermo sull’isola per natura
> bisogno di assoluto (romanticismo)
> uso regolativo (spinge l’uomo a mettersi in discussione) ma non conoscitivo

4 ANT INOMIE
1. Mondo finito\infinito
Antitesi e tesi opposte, nessuna può 2. Atomismo di Democrito
prevalere sull’altra = non si sa ≠ omeoerie di Anassagora
quale sia reale 3. Libertà ≠ leggi causa effetto
4. Dio visto come essere necessario
≠ tutto è contingente

1 e 2 antinomie
Per Kant il mondo è un insieme di fenomeni finito in atto e infinito in potenza
= spazio e tempo sono un continum in atto e hanno infinite parti in potenza.

3 e 4 antinomie
Per Kant antitesi e tesi sono entrambe vere ma vanno considerate in due ambiti diversi
Ambito fenomenico > applico categorie ai dati dell’esperienza (scienza)
Ambito noumenico > posso parlare di dio e di libertà

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CRIT ICA PROVE SULL’ ESISTENZA DI DIO

Prova ontologica (Anselmo D’Aosta)


> non si può pensare a nulla di più grande di dio
= passo da piano logico a piano ontologico
> pensarlo non mi dice che esiste, se penso ad una formica in
quanto esistente e pensabile è di conseguenza più grande di dio
L’esistenza non è un predicato

Prova cosmologica (Tommaso D’acquino)


> causa sui
È improprio applicare categorie (causa) a ciò che non è sperimentato (dio)

Prova fisico - teologica


> deve essere architetto del mondo, che ordina il mondo (orologiaio)
= si ricade nello sbaglio di dare categoria di causa

CRIT ICA DELLA RAGION PRAT ICA

> giudicare possibilità della ragion pratica, che riguarda l’azione

= voce della coscienza che sentiamo dentro noi nella forma di un imperativo
> “tu devi”

Kant parla della forma della legge, come dobbiamo volere le cose perché le
nostre azioni siano morali, non parla di contenuti

Etica formalistica > no contenuto dell’essere morale


Etica deontologica > basata sul dovere, conta l’intenzione
≠ da conseguenzalistica > osserva le conseguenze (Bentam)

> non è detto che la nostra volontà rispecchi la ragione


= si lascia condizionare dal piacere (es. Platone e la Biga Alata)

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La legge morale è universale, innata e non ci si deve
lasciar condizionare dall’esperienza
> la morale si raggiunge solo con la libertà di scelta.

Gli uomini agiscono secondo massime


> soggetto legato all’esperienza
> vale per il soggetto che se la pone
= è soggettiva e non può essere una legge morale

L’ IMPERAT IVO

> ipotetico > categorico


Se vuoi… allora devi… Devi perché devi
È importante il mezzo che usi per Vale per tutti allo stesso modo
arrivare alla fine Ordina il dovere in modo incondizionato
+ importante il mezzo del fine È importante l’intenzione della volontà
= non sempre morale = legge morale

FORMULAZIONE IMPERAT IVO CATEGORICO

(Condizionato dalla rivoluzione francese)

1. Agisci unicamente secondo quella massima che tu puoi volere divenga universale
2. Agisci in modo da trattare la persona sempre come fine e mai come mezzo
3. Agisci come se la tua volontà potesse istituire una legislazione universale

Kant pensa che il pensiero del singolo


possa armonizzarsi con quello degli altri
> pensiero ottimista

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POSTULAT I DELLA RAGIONE PRAT ICA

> sono un’affermazione necessaria ma non dimostrabile

> libertà
Condizione della vita morale
Se l’uomo non fosse libero non avrebbe senso parlare di morale
Non posso conoscere scientificamente, no valore conoscitivo si regolativo

> l’immortalità dell’anima


L’uomo ha bisogno di sapere che la vita sia come un cammino infinito
per fare del bene > comporta uno sforzo = infelicità
Virtù e felicità non coincidono

> dio
Solo in dio, virtù (bene) e felicità coincidono

CRIT ICA DEL GIUDIZIO

Critica ragion pura > no spazio per libertà e fine


Giudica i limiti e possibilità ragione = meccanismo e determinismo
Critica radio pratica > si libertà e fine
Vuole trovare la legge morale universale innata, attinge al noumeno
= dualismo

Obiettivo trovare una finalità anche nella natura

Uomo = teoria, pratica + sfere del sentimento e gusto


> emette giudizi riflettenti e determinanti

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GIUDIZI RIFLET TENT I

Giudizi che vogliono cogliere la finalità negli oggetti > no valore conoscitivo

> giudizio estetico > giudizio teleologico


È trascendentale non empirico Coglie la finalità negli oggetti della natura
Coglie la finalità negli oggetti belli = meccanicismo, insufficiente per spiegare
prodotti dall’uomo (sembrano fatti al gli organismi viventi, le cui singole parti
fine di suscitare emozioni a chi le sembrano essere finalizzate al tutto.
contempla) > il tutto viene prima della parte
= finalità soggettiva = organicismo
= finalità oggettiva

GIUDIZI DETERMINANT I

Hanno valore conoscitivo = giudizi sintetici a priori


Si usano quando applico le categorie ai dati dell’esperienza
> determinano la categoria che sto applicando
> determinanti anche per l’oggetto = c’è una relazione tra due oggetti

RISOLUZIONE DEL DUALISMO RIFLESSIONE SUL GENIO ART IST ICO

Nella natura c’è finalità Secondo Kant per produrre opere arte
> è fatta per essere dominata bisogna aver una sensibilità fuori dal comune
dall’uomo e per favorirne il suo > colui che opera senza regole ricrea la
sviluppo (anche a livello morale) spontaneità della natura
= realizza se stesso e il bene

Quando si parla di bello si attua una rivoluzione copernicana, bisogna essere predisposti
> è nel soggetto, è ciò che piace universalmente senza concetto = autonomo
> libero, non è legato ad un modello
> aderente, è legato ad un modello
> sublime, tema del romanticismo
Caratterizzato da qualcosa di infinito = provoca inquietudine > momento in cui l’uomo
capisce la sua reale grandezza = fa consapevolezza

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Empirismo > giudizi sintetici a posteriori
Razionalismo > giudizi analitici a priori

La ragione mette a giudizio se stessa = attenzione per il soggetto

Critica ragion pura > rivoluzione copernicana (Galileo e Talete)


= scoperta trascendentale

Estetica trascendentale > studia le forme a priori della sensibilità può essere
attiva e ricettiva + (spazio e tempo)
Matematica e scienze = giudizio a priori universale

Analitica trascendentale > intelletto, conoscenza

Categorie = sono concetti puri


12 + importanti > sostanza (si collega a Locke e Hume) e causa

Schematismo trascendentale > immaginazione pura - noumeno - fenomenico

Dialettica trascendentale = negativa per Kant (= Aristotele ) ha significati di


ragionamenti fallaci, per Platone > positiva

Metafisica possibile come scienza = no


Non posso collegare categorie a qualcosa di cui non faccio esperienza

Antinomie > tesi e antitesi

Critica prove esistenza dio


> grandezza e pensiero - causa sui - architetto del mondo

Critica ragion pratica > imperativo - azioni morali - volontà - imp. categorico

Postulati della ragione pratica > libertà - immortalità anima - dio

Critica del giudizio > dualismo - giudizi riflettenti (estetico e teleologico) e


determinanti = natura c’è finalità

Sublime - bello > libero - aderente

Riflessione genio artistico > grande sensibilità no seguire schemi = ricrea la


spontaneità della natura

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FICHTE 1762-1814

Johann Gottlieb Fichte, fa parte della filosofia idealistica tedesca.


> critica Kant, affermando che sia dogmatico, in quanto nonostante abbia sviluppato
una rivoluzione copernicana, questa non può definirsi completa perché si parla della
cosa in sé, dove gli uomini conoscono il fenomeno ma non il noumeno (limite).

> ritiene di essere più rivoluzionario di Kant perché abolisce la cosa in sé, che era
visto come un concetto assurdo e contraddittorio e tiene il soggetto.
= sorge l’idealismo tedesco

Il PENSIERO diventa tutta la realtà e non ha alcun limite.


> La realtà è prodotta dall’io puro, assoluto e senza limiti
= entità creatrice e pensiero di coscienza
> si parte dall’io per arrivare al mondo

> ragionamento che per deduzioni parte dall’io e ci spiega la materia


= deduttiva e quindi a priori

3 MOMENTI = TRIADICO
1) l’io pone se stesso
2) L’io nel porre se stesso pone il non io
3) L’io oppone nell’io all’io divisibile un non io divisibile

2> es. lo specchio riflette sempre qualcosa quindi c’e lo specchio e la cosa riflessa.

3> nel momento in cui l’io oppone se stesso un non io, non è più così puro e
incondizionato = l’io diventa empirico
> formazione di io empirici (esseri umani) e quindi limitati.

NON IO = LIMITE DELL’IO


La storia dell’umanità, è la storia del tentativo dell’io empirico di superare i limiti posti
dal non io per arrivare ad una condizione di libertà assoluta e arrivare all’io puro.
= sforzo titanico

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L’UMANESIMO DI FICHTE
> non chiede all’uomo di essere qualcosa di diverso da quel che è
= non chiede all’uomo di essere “un dio”.
> l’uomo deve sconfiggere tutto ciò che c’è di irrazionale nel mondo
= deve perfezionare la propria razionalità
> deve agire sempre pensando, con consapevolezza
> l’uomo che opera da solo non riesce ad essere libero.

IDEALISMO ETICO
> conoscere il mondo ci serve per capire come superare le difficoltà
> la conoscenza mi serve per aumentare il mio livello di libertà
“Missione del dotto” = ha uno sguardo più lucido e consapevole e può aiutare gli altri.
> il mondo non è lì per essere contemplato, bensì per essere trasformato

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SCHELLING 1775-1854

> discepolo di Fichte, ma poi diventa un suo avversario e a 24 anni inizia a


insegnare all’università di Jena al suo posto, che era stato denunciato di ateismo
> attaccato da Hegel nella “fenomenologia dello spirito”

Hegel dice a Fichte che è convinto di aver Secondo Schelling, Fichte aveva parlato
superato il dualismo, ma il suo è solo un della natura come un ostacolo alla
cattivo infinito (l’io che all’infinito deve realizzazione dell’io
superare gli ostacoli del non io) S > si oppone alla sua visone negativa
della natura = ammiratore della natura

L’ ASSOLUTO

Parlando di assoluto, Schelling afferma Nel momento in cui l’assoluto si


che esso sia l’identità di soggetto e oggetto manifesta, lo fa nella natura = ad ogni
Il soggetto > non si coglie con la ragione livello della natura c’è il logos
= filone irrazionalista del romanticismo > la natura è anche spirituale, è spirito
> indistinzione dei due termini, non si che si manifesta in forme materiali e
può dire chi abbia la priorità giunge consapevolezza solo nell’uomo
= filosofia dell’identità = spirito oggettivato
(ci ricorda Giordano Bruno e il
panteismo)

> non è la scienza della natura che ci Per spiegare la natura Schelling utilizza
permette di conoscere l’assoluto perché un modello organistico, finalistico e
essa si limita a constatare i fatti immanentistico
> neanche la filosofia della natura perché O > ogni parte ha senso nel tutto
ci permette di risalire al principio delle F > nella natura c’è la finalità ed
cose ma non all’identità di oggetto e organizza se stessa = attività creatrice
soggetto = solo con l’arte si può spontanea
> prende le distanze dal meccanicismo I > il concetto è già nella natura
(quando parliamo di biologia non basta,
come in Kant) e dal finalismo teologico (si = come se ci fosse un progressivo
ricorre sempre ad un intelletto divino = emergere dello spirito, che ci permette
aspirazione magica) consapevolezza

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L ’ARTISTA

Opera inconsapevolmente = ha l’ispirazione


> ha uno sforzo cosciente che gli permette di plasmare le cose
= unisce l’elemento spirituale a quello materiale
> anche in chi gode dell’opera d’arte e in essa stessa

Schelling si chiede come si possa passare


dall’assoluto alla molteplicità
= cambia significato dell’assoluto, che Hegel lo accusa dicendo di utilizzare un
diventa identità dell’identità e della assoluto statico (perché è una sostanza)
differenza > lascia spazio alla molteplicità
La soluzione non è ottimale perché si può “Il tuo assoluto è come la notte in cui
dire che tutto sia divino o bene e che tutte le vacche sono nere”
quindi il tutto faccia già parte dell’assoluto

SECONDA FASE DI SCHELLING

Si rende conto che il concetto di assoluto Dio > presenti natura e spirito, in dio c’è
porta una serie di problemi e che tutti il male, ma egli ne prende le distanze
questi problemi non hanno risposta se si Persona > avendo la volontà, può
ha una visione dell’assoluto astratta, ma decidere se fare del bene o del male
bisogna vederlo come un dio-persona Secondo Schelling, il bene domina sul
= assoluto concreto male = c’è ottimismo
= filosofia della libertà

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HEGEL 1770-1831

Inizialmente voleva fare il teologo ma non aveva una forte capacità oratoria
> grande conservatore e vuole giustificare tutto
> muore probabilmente di colera nell’anno in cui lavorava all’università di Berlino

LE OPERE
“Fenomenologia dello spirito” 1807
“La scienza della logica” 1812 e 1816
“L’enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio” 1817
“Lineamenti di filosofia del diritto” 1821

Alcuni suoi alunni dell’università pubblicano dopo la morte dei suoi studi elaborati
durante le lezioni

“Lezioni sulla filosofia della storia”


Pubblicate da suo figlio

LE TESI DI FONDO
1) risoluzione del finito nell’infinito
2) Identità tra ragione e realtà
3) La funzione giustificatrice della filosofia

Secondo Hegel, l’assoluto è un soggetto in divenire, non è qualcosa di mutabile ma di


autoproduzione = non è statico
> l’assoluto non può essere colto da un’intuizione (es. arte), ma può esserlo solo dalla
ragione = esaltazione della ragione

LA REALTA’
> non è considerata come un’insieme di sostanze autonome, ma come un organismo
unitario che coincide con l’assoluto
= essendo la sua manifestazione e si manifesta nel finito
> esiste solo nell’infinito, perché è già compreso nel tutto.
La realtà è spirito, un percorso che si autoproduce e la si può conoscere solo alla fine
del completo processo.
= Parmeide

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IDENT ITÀ TRA RAGIONE E REALTÀ

La filosofia assume un volto scientifico per Hegel, è la scienza che interpreta la realtà
La realtà è in divenire e si autoproduce (= Eraclito)
Coincidenza tra razionalità e realtà (ragione assoluta), la ragione si manifesta nella
realtà
= no ragione statica, è in movimento, è portatrice di una realtà processo diveniente
perché essa stessa è dinamica.
Non c’è spazio per l’irrazionalità, perché tutto è reale
> L’IRRAZIONALITÀ è al massimo percepita dall’uomo, che in quanto soggetto finito,
percepisce alcune cose in modo irrazionale perché non le comprendiamo a fondo e
perché le comprendiamo nella particolarità
= manca la visione comprensiva del tutto
> Hegel sacrifica la dimensione particolare-individuale in nome di una ragione assoluta.
Realtà e ragione = processo, no sostanza

IL DIVENIRE DELLA REALTA’. è ordinato e triardico = passa per 3 momenti


> in se
Momento intellettuale e astratto, nel quale io mi trovo davanti a fenomeno e gli do
subito una spiegazione ingenua e banale, senza considerare la sua reale complessità.
> per sé
Dove capisco che quella spiegazione non va bene perché la realtà è più complessa.
> in se per se
In cui riesco a tenere i dati precedenti, superando la loro contrapposizione e
aggiungendo informazioni
= Aufhebung

LA DIALET T ICA E LA REALTÀ

Dialettica = È la legge ontologica e logica, del pensiero. La realtà si sviluppa


dialetticamente, quindi la mente umana può conoscere la realtà che è razionale.
> panlogismo, nel tutto c’è la ragione
Anche nella natura c’è la razionalità
> fiducia nelle capacità dell’uomo, perché entusiasta della rivoluzione Francese

LA FUNZIONE GIUST IFICATRICE DELLA FILOSOFIA

La filosofia è la conoscenza razionale della realtà


> è il proprio tempo appreso con il pensiero
> a servizio della comprensione della realtà
= è come la nottola di Minerva, quindi la filosofia conosce quel che già c’è, riguarda il
presente e non il futuro (di cui se ne occupa il sogno e l’utopia)

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LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO

> romanzo della coscienza che via via si riconosce come spirito
> ha 2 chiavi di lettura

1. Hegel ripercorre le vie che la coscienza individuale ha compiuto per arrivare


all’assoluto > la coscienza individuale si riconosce come popolo

2. Hegel ci racconta i modi di manifestazione dello spirito nella realtà (infinito che si
manifesta nel finito)

Momenti dell’opera

> coscienza, autocoscienza, ragione


> spirito, religione, sapere assoluto

Le antitesi sono i conflitti

LA COSCIENZA (tesi)

> certezza sensibile (t): la certezza dei dati sensibili conosce il particolare ma non coglie
l’universale, l’uomo parla di qui ed ora = determinazioni di spazio e tempo che posso
usare all’infinito e con chiunque perché non hanno caratteristiche particolari, delimitano
la mia esperienza ma vado al di là di essa
> i sensi ci ingannano e le verità legate alle sensazioni sono false.

> percezioni (a): rappresenta il momento negativo ma è anche ciò che rende la realtà
dinamica.
> il soggetto individua nell’oggetto alcune qualità, il problema è che noi non cogliamo
l’unità, ma tante quantità separate

> intelletto (s): unifica le qualità riducendole in unità oggetto = prodotto dall’intelletto.
Oggetto definito secondo i pensieri soggettivi = il soggetto scopre se stesso come
oggetto

Quando l’uomo vuole vedere e scoprire il mondo si passa all’autocoscienza

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L’ AUTOSCOSCIENZA (antitesi)

L’uomo si rende conto del proprio io, quando deve soddisfare i propri bisogni
> abbiamo bisogno del riconoscimento di un altro soggetto = no rapporto d’amore ma
dobbiamo intraprendere uno scontro
= uomo egoista (Hobbes)

L’autocoscienza ha la consapevolezza di sé quando posta con un’altra autocoscienza =


scontro tra le due autocoscienze

> l’autocoscienza che lotta fino in fondo e non teme la morte sarà la vincitrice, quella che
accetta di soccombere, perde
= scontro fertile e inevitabile una vince e una perde
Padrone - schiavo > società schiavista
Lo schiavo diventa uno strumento nelle mani del padrone

L’assoluto storicamente si è sviluppato nell’antichità (società schiavista)

Il servo > ha un contatto con la natura, che gli permette di avere più coscienza di sé
Il padrone > non ha contatto con la natura

Il servo si rende conto di essere un padrone del proprio padrone = rovesciamento dei
ruoli, il padrone senza il servo morirebbe di fame

Hegel assegna al lavoro un ruolo emancipatore che permette all’uomo di introdurre una
finalità (immanente alla natura) nella natura
= il lavoro trasforma la realtà

> Il servo diventa indipendente e assume un atteggiamento stoico o scettico

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STOICISMO SCET T ICISMO

l’uomo è distaccato dal mondo e dalla L’uomo si rende conto che la realtà non
vita pubblica, è libero anche in catene è conoscibile = nulla può essere vero
(metafora) = Seneca = verità = contraddizione

COSCIENZA INFELICE

La contraddizione entra all’interno della coscienza (scissa tra finito e infinito), il senso
dell’esistenza, gli uomini lo cercano in Dio (lontano, religiosità medievale)
Il cristianesimo irrompe nella storia superando la schiavitù

> esteriormente tutti gli uomini sono fratelli


> interiormente l’uomo si sente lontano da Dio, si sente finito ma spera di di unirsi a
Dio, arrivando così all’infinito
= dio ha lasciato nostalgia negli uomini

> il senso dell’esistenza dell’uomo è in Dio.

L’uomo vuole avvicinarsi a dio e per riuscirci:


- prega, ma non riesce ad immedesimarsi
- Fa opere buone, ma non è abbastanza
- L’ascesi, colui che rinuncia ai piaceri della vita dimenticandosi del mondo
(Atteggiamento asceta)
- = rinuncia all’io
> l’uomo mortifica se stesso, dimenticandosi della sua individualità (momento più
basso della coscienza) per avvicinarsi a Dio

Proprio perché si tocca il fondo, in Hegel si fondano le basi per il ribaltamento dove si
parla di Ragione > fase nuova, essa capisce che può cogliere l’assoluto dentro sé e
dentro la natura

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LA RAGIONE (sintesi)

Il momento della ragione è importante perché si comprende che la realtà è


manifestazione dell’assoluto, ma l’uomo si rende conto che la propria ragione
individuale non è che un aspetto della ragione universale che si manifesta nella realtà e
nella natura
= l’uomo può conoscere la realtà

> la ragione ha 3 momenti:

OSSERVATIVA > momento in cui la ragione vuole impadronirsi sempre di più della
conoscenza, vuole conoscere le leggi immanenti alla natura
= punto di vista di un soggetto che deve conoscere un oggetto
= non si supera il dualismo > sforzo individuale

ATTIVA > momento in cui si capisce che la ragione deve operare nel mondo, non deve
conoscerlo.

> la ragione opera in tre modi:

1. Atteggiamento di chi prova a godersi il mondo, chi sfrutta il mondo per il piacere
= Faust > simbolo di chi fa il patto con il diavolo.

2. Atteggiamento della legge del cuore, l’uomo vuole operare nel mondo n modo tale
che ciò che è bene per lui, sia bene anche per gli altri
= tentativo del singolo di “influenzare” gli altri > fallisce.

3. Personaggio di Robespierre = cavaliere della virtù


> voleva organizzare il mondo, in mondo tale che i valori dell’Illuminismo, valessero
per tutti gli altri = tentativo destinato a fallire > singolo che impone agli altri.

LEGISLATIVA > la ragione comprende che deve stabilire delle leggi che possano essere
seguite da tutti
= tentativo destinato a fallire > ragione di un singolo

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LO SPIRITO

(Scritta da Hegel nei giorni in cui a Iena arrivano le truppe Napoleoniche)


“Ho visto lo spirito del mondo a cavallo”

> in che cosa lo spirito si differenzia dalla ragione?


La ragione, è la ragione dell’individuo, di un singolo.

La fase dello spirito è diversa:


> Dal singolo alla storia dell’umanità
è il momento in cui l’individuo supera se stesso e si riconosce in un popolo
> permette all’uomo di creare un altro mondo = una seconda natura
= permette di dar vita a delle istituzioni durature = l’uomo lascia il segno
> solo quando l’uomo si riconosce in un popolo riesce a creare qualcosa di duraturo.

IL SISTEMA HEGELIANO

> per Hegel, il suo sistema raccoglie la totalità delle conoscenze filosofiche
= il suo sistema completa la filosofia
= l’umanità è giunta alla piena comprensione della realtà, come manifestazione della
Ragione, dello Spirito.

“tutto ciò che reale è razionale” = alla ragione umana è possibile comprendere
“Filosofia come nottola di Minerva” il senso della realtà

> la filosofia si occupa del passato, del presente, ma non del futuro.
Per Kant, la filosofia non può comprendere tutto ≠ Hegel

OPERE:
> la scienza della logica
“Il suo contenuto è l’esposizione di Dio come egli è nella sua eterna essenza prima della
creazione della natura e di uno spirito finito” = la logica hegeliana svela tutto su Dio.
Dio = Ragione, è la razionalità che troviamo in tutto
Per distinguerlo dal dio della religione (trascendentale) lo chiama “Spirito”
= un principio inseparabile dalla realtà > un infinito che si autoproduce e che si
conosce nella natura e nella storia attraverso ogni evento della natura e ogni esser finito

> l’enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio

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IDEA IN SE’, FUORI DI SE’ E POI TORNA A SE’

Dell’idea in sé, se ne occupa la logica e si occupa della trama concettuale della realtà
ancor prima che ci sia la realtà

= è come quando dio ha tutte le idee del progetto del mondo senza averlo creato.

> La logica si occupa di dio prima della creazione


= della possibilità del reale, dei progetti astratti.

L’idea si aliena, si esteriorizza in natura (filosofia della natura) e si sviluppano forme


diverse + o - consapevoli, fino ad arrivare all’uomo.

> solo l’uomo può interrogarsi sull’assoluto e sulla realtà


= si passa dalla natura allo spirito

> spirito (filosofia dello spirito)


= l’idea torna in sé consapevole del percorso, grazie alla filosofia e quindi grazie agli
uomini

> lo spirito ha 3 momenti:


- spirito soggettivo = uomo ancora isolato
- spirito oggettivo = interazione tra uomini e consolidamento dei rapporti
- Spirito assoluto = lo spirito si conosce

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SPIRITO OGGET T IVO

> momento in cui c’è un interazione tra gli uomini


= non sono più isolati, ma vivono insieme creando istituzioni oggettive
= servono a regolare la convivenza

> DIRITTO tesi


È il primo vincolo che gli uomini impongono fra se stessi
= le norme vengono seguite solo per la paura, gli uomini non le sentono proprie
> limite del diritto = pena, è un momento troppo esteriore
= con tutte queste norme, gli uomini diventano schiavi del diritto e perdono la loro
libertà

> LA MORALITA’ antitesi


Dove gli uomini capiscono che per essere liberi, devono interiorizzare le leggi e non agire
solo per paura delle conseguenze e delle pene.
“Ama il tuo prossimo come te stesso” = riformulazione dell’imperativo categorico
> limite moralità = troppo interiore
Conta l’azione e non l’intenzione
≠ Kant che ha una morale troppo formale e intenzionale

Per agire = la mia morale è giusta solo se l’idea di morale e di bene coincide nella società
> impossibile in una società, che tutti si riconoscano in un idea di bene e di male
= no interiorità > si passa all’eticità

> MOMENTO DELLA SOCIETÀ (ETICITÀ) sintesi


> coincidenza tra moralità del singolo e mortalità della società
= diritto + moralità
= obbedienza e adesione alle leggi + adesione personale del singolo
= l’individuo ha interiorizzato le leggi e le vuole rispettare
= ciò che il singolo vuole, è anche il bene comune.
> subordinazione del singolo per interesse collettivo, lo fa per amore

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> FAMIGLIA tesi
Inizia con il matrimonio
= rapporto fissato da una purificazione giudica, un contratto a cui si accede
volontariamente e liberamente
> per natura la famiglia tende a disgregarsi
> la famiglia deve entrare nella società civile per soddisfare i bisogni
= si passa dalla famiglia alla società civile

> LA SOCIETA’ CIVILE antitesi


> s.c per Hegel è il mondo hobsiano del homo omini lupus, visione negativa
= momento in cui i nostri bisogni lottano contro l’economia
= regno interessi economici

> LO STATO sintesi


“Una famiglia in grande”
= Deve far coincidere l’interesse delle parti e l’interesse collettivo, deve mediare
Per Hegel, l’uomo ha i diritti solo nel momento in cui entra nello stato
= lo stato è qualcosa di originario che precede gli individui

> gli individui sono niente al di fuori di esso


= organicismo (ripreso dalla teoria della filosofia classica = Socrate)
= l’intero viene prima delle parti, lo stato viene prima dell’individuo.
≠ contrattualismo
Dove lo stato nasce da un contratto, viene prima l’individuo e poi lo stato.

> STATO ETICO


Realizzazione concreta del bene
> non lascia al singolo la scelta del bene e stabilisce cosa sia bene o male
= arbitro del bene e del male
= non ci sono questioni di coscienza lasciate al singolo.

> lo stato per Hegel è l’ingresso di dio (dell’assoluto) nel mondo.


> gli uomini solo veramente liberi soltanto nello stato, perché obbedendo alle leggi dello
stato, obbediscono alle leggi razionali
= è come se gli uomini trovassero la propria razionalità nella razionalità delle leggi
> la libertà si realizza quando si rispettano le leggi
Hegel = conservatore

> la migliore forma di stato è lo stato monarchico, monarchia prussiana


Pensa ci sia una condivisione e non divisione di poteri > società con ceti, non tutti
possono arrivare ai “piani alti” = disprezza la democrazia.

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LA STORIA
>Hegel pensa che la guerra faccia andare avanti la storia
> nessuno stato è isolato = c’è una storia universale
> ha una sua razionalità e bisogna saperla cogliere
> il suo piano razionale si manifesta negli uomini

= SPIRITO DEL MONDO


Assoluto che si manifesta nella storia e si particolarizza come spirito di un popolo
> il popolo diventa egemone = condiziona gli altri popoli
>lo spirito va da est a ovest, ha una direzione
> per organizzare il suo piano ha bisogno degli uomini che capiscono che i tempi sono
maturi per un cambiamento.

> ATUZIA DELLA RAGIONE


Gli eroi storici hanno seguito i loro interessi ma allo stesso tempo hanno realizzato uno
scopo universale.

> NAPOLEONE: ha seguito l’interesse personale e quello della Francia, voleva diventare
imperatore e voleva che la Francia diventasse potenza egemone in Europa
+ha realizzato anche la diffusione del codice civile che si è diffuso in altri stati

> ALESSANDRO MAGNO: ha costituito un grande impero = diffusione cristianesimo

> la direzione della storia si muove per crear libertà sempre maggiori

2 MOMENTI DELLA STORIA:

> RIFORMA LUTERANA


Ha un significato molto importante perché libera gli uomini dalle superstizioni (+ clero)

> RIVOLUZIONE FRANCESE


Dal punto di vista della Francia: ha avuto un esito negativo
= ha portato anarchia, dispotismo e terrore

Dal punto di vista dell’eredità lasciata all’Europa:


grande eredità, superamento antico regime

America: considerata come appendice dell’Europa + problemi schiavitù


Africa: ritiene che il clima caldo impedisca agli uomini di sottrarsi dalla natura
(Condizionato da pregiudizi = dal cannibalismo)
Islam: inizia il declino impero ottomano e lo associa al declino dell’islam

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LA GUERRA
Per Hegel nello stato non esistono pretori
= c’è uno spirito del mondo che porta i popoli a farsi guerra
= fa andare avanti la storia
≠ Kant, secondo il quale esiste una pace perpetua

LA FILOSOFIA DELL’ ASSOLUTO


L’idea che era in se, dopo essere entrata nel mondo ed essersi realizzata nella storia come
libertà, conclude il suo ritorno a se autoconoscendosi come assoluto, come ragione.

> l’assoluto si manifesta in 3 forme:


- Arte: tesi
- Religione: antitesi
- Filosofia: sintesi

> ARTE generale


È una forma impropria per conoscere l’assoluto, non in forma razionale
= l’assoluto nell’arte si rivela sotto forma sensibile
= come se la forma sensibile non fosse adeguata al contenuto
> Es. promessi sposi di Manzoni
= avrebbe potuto scrivere un trattato sulla provvidenza.

> arte = particolarizzassi nell’universale = ci si allontana dall’idea


> Hegel filosofo della morte dell’arte.

3 momenti dell’arte

- Arte simbolica T > la forma prevale sul contenuto (piramidi)


- Arte classica A > equilibrio tra forma e contenuto (arte dell’armonia)
- Arte romantica S > il contenuto prevale sulla forma = esprime l’assoluto
= la forma non riesce a contenere un contenuto così elevato
= non è in grado di esprimere l’assoluto
> dopo l’arte romantica, l’arte dovrà rinunciare a cogliere l’assoluto.

> poi ci saranno gli impressionisti

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> RELIGIONE
L’assoluto identificato come dio
= momento spirituale
> non permette di cogliere l’assoluto nel modo più proprio.
>la religione subisce una rivoluzione
= crescita della spiritualità
Da assoluto a dio trascendente

> FILOSOFIA
Comprendiamo l’oggettivo sviluppo dell’assoluto
= comprendiamo l’identità di soggetto e oggetto e la loro razionalità
> comprensione della ragione che coincide con la realtà
Assoluto = soggetto in divenire
> Hegel nel suo sistema ha permesso all’assoluto di conoscersi
= l’uomo conosce l’assoluto.

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NIETZSCHE 1844 -1900

VITA
> nasce in Prussia e muore a Weimar
> il padre era un pastore luterano e la madre era la figlia di un pastore luterano
= famiglia conservatrice

> educato in un rigido collegio in Sassonia e poi si iscrive in una facoltà di teologia
> vivendo in una condizione lontana dalla famiglia, preferirà abbandonare la facoltà di
teologia per andare a quella di filologia classica
= studente promettente = a 24 anni ha la cattedra a Basilea

> N rappresenta il culmine dell’irrazionalismo


(il 1900 si apre all’insegna dell’irrazionalismo)
= in continuità con il pensiero di Schopenhauer e Kierkegaard

> N da giovane era un lettore di S


(S aveva sostenuto la mancanza di significato dell’esistenza)
= la vita è animata dalla vdv, impulso cieco e irrazionale
> K è irrazionale perché parla di fede, di un paradosso

1° MOMENTO
Si sente vicino al pensiero di S, poi se ne stacca

S > la vdv deve essere annullata = non volontà


N > la vdv deve essere potenziata = volontà di potenza
= la forza dell’uomo sta nell’ accettazione della vita, nella fedeltà della terra
= ego fatum (io sono il fato) = l’uomo deve coincidere con il suo destino
> tutto ciò comporta in N un atteggiamento critico in tutta la cultura occidentale a lui
precedente

N = filosofo con il martello = filosofia demolitrice


> critica anche la cultura del suo tempo + movimenti democratici, socialisti e comunisti

> in “Umano troppo umano”


> ritiene che tutti questi buoni sentimenti in realtà nascondono l’egoismo degli uomini,
oppure sono un metodo per farsi vedere dagli altri uomini
= critica i valori umani

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> critico nei confronti della scienza (esaltata dal positivismo)
> “su verità e menzogna in senso extramorale”
= riflette sul linguaggio, che per N è arbitrario e metaforico
> gli uomini attribuiscono dei suoni (le parole) a degli oggetti, ma non c’è una
corrispondenza naturale tra le parole e le cose
= la scienza nn fa altro che usare un linguaggio basato su convenzioni linguistiche
> la pretesa di verità della scienza non può che essere una pretesa ridotta

> critico nei confronti del razionalismo e storicismo


> secondo N è iniziato un con Socrate e ha avuto il suo apice con Hegel
Il pensare che tutto nella realtà sia giustificato, in realtà riduce la creatività dell’uomo
= la cultura del suo tempo è decadente, improduttiva e povera
= bisogna demolire la cultura occidentale e andare ancora più indietro, riprendere la
visone del mondo propria dei greci, prima di Socrate
> nella vita c’è anche l’irrazionale, che però l’occidente ha voluto dimenticare

1° FASE 1872
> quando N vive a Basilea e ottiene la cattedra
> N scrive 2 opere
“ La nascita della tragedia” - “Le considerazioni inattuali”
> N è legato alla figura di Vagner (celebre musicista)

“LA NASCITA DELLA TRAGEDIA”


> da filologo analizza la nascita della tragedia
= inizia a criticare il mondo greco
> ciò che afferma non trova molti consensi nel mondo accademico, perché quest’ultimo
aveva avuto un’immagine della Grecia come terra dell’armonia, confermata da
Winckelmann e Goethe
> secondo N è un’immagine falsa, non c’è solo armonia, c’è anche l’aspetto dionisiaco

> SPIRITO APOLLINEO


= equilibrio, ordine e armonia
> per N nato per coprire il caos, un velo razionale che copre ciò che di orribile c’è nella
vita (vicenda dell’eroe)

> IMPULSO DIONISIACO


= dio libero da regole, energia caotica
> istinto, ebrezza, orge e impulsi irrazionali
> per N è il carattere originario del mondo greco
(Vicenda della musica e del coro)

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Questi due aspetti convivevano nella tragedia di Eschilo e Sofocle
(tragediografi più antichi)
> poi è arrivato Socrate che ha introdotto la riflessione e il concetto di razionalità
= anche la tragedia che era l’arte suprema a tenere insieme queste due caratteristiche, è
stata infettata e quindi quando si è arrivati alle tragedie di Euripide, si è perso il
dionisiaco ed è rimasto solo l’apollineo
= mondo occidentale soffocato dalla razionalità

> N legato a Vagner


Arte = soluzione per uscire dal decadentismo sociale
Aspetto dionisiaco = ci permette di accettare completamente la vita

> N rifiuta i buoni sentimenti


= perché non fanno altro che impedire all’uomo di vedere com’è la realtà

“CONSIDERAZIONI INATTUALI” 1873-76


> dura polemica nei confronti della sua società
> 2° inattuale
“Sull’utilità e il danno della storia per la vita”
= attacco contro lo storicismo (legame eccessivo con il passato)
= legame dannoso per l’uomo
> l’uomo oppresso dal senso del passato perde il senso del presente
= un eccesso di storia ci lega troppo al passato e ci impedisce di agire nel presente

> 3 atteggiamenti nei confronti della storia

- Storia monumentale
Atteggiamento di chi considera il passato come esempio e modello per le azioni presenti
> c’è un rischio, di mitizzare il passato, non si agisce nel presente

- Storia antiquaria
Si guarda al passato con amore, cercando di conservarlo, come fondamento del presente
> rischio, di collezionismo storico (un qualcosa da adorare), non si agisce nel presente

- Storia critica
Pur considerando il passato la radice del presente, tende a distruggere gli elementi di
immobilismo che caratterizzano il passato
= ci si rivolge al passato per interrogarlo, non solo per imitarlo ma anche per riuscire a
superarlo e ad agire nel presente

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2° FASE 1878
“Filosofia del mattino”
> le condizioni di salute di N peggiorano
= nel 1879 si congeda dall’insegnamento e inizia a viaggiare
> in Italia conosce Lou Salomè
= giovane intellettuale russa di cui si innamora

> distacco da Schopenhauer e da Vagner


> per Vagner prima nutriva grande speranza nell’arte e ammirava il suo amico
> a Basilea viene organizzato un festival in onore di Vagner
> quando N partecipa al festival, si rende conto che c’è un grande pubblico e che Vagner
non è più un compositore per pochi
= N rimane deluso, perde la fiducia nella possibilità nell’arte di ricostruire il dionisiaco
con apollineo

FILOSOFIA DEL MATTINO


= alba di un giorno nuovo
> N pensa che finalmente per l’occidente si aprirà un mondo nuovo, l’uomo si libera dalle
menzogne della metafisica che hanno caratterizzato il mondo dell’occidente
= fase illuministica

“umano, troppo umano” 1877-79


> critica del cristianesimo che ha proposto una morale sbagliata e anti-vitale
= ha svalutato questo mondo pensandone ad uno più perfetto

“Gaia scienza” 1882


> a venir meno la fiducia nei confronti dell’arte, si sostituisce la scienza, ma non quella
intesa ed esaltata dal positivismo
= N rifiuta la possibilità per l’uomo di arrivare a una conoscenza oggettiva e definitiva
della realtà = ha una concezione prospettivistica della verità
Verità = rappresentazione del mondo
> N vuole riprendere l’atteggiamento antidogmatico della scienza
= adotta un metodo critico per smascherare gli errori del passato
(Aforisma n° 125 a pag 312)
= annuncio morte di dio
= simbolo della fine della prospettiva oltremondano
= simbolo di fine di ogni credenza metafisica (dio è una menzogna dell’aldilà)
= fine di ogni certezza umana = sconforto negli uomini
= si sentono smarriti
> dramma in relazione solo all’uomo normale, che prova un senso di vuoto

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IL SUPERUOMO
può affrontare e accetta la morte di dio, è un oltreuomo
= ha il livello di sviluppo diverso dall’uomo normale
= può creare nuovi valori vitali
> ha il coraggio di prendere atto delle incertezze e da significato al mondo

NICHILISMO
> il senso di vuoto del UN porta al nichilismo (da “nihil” = nulla)
> il nichilismo può essere attivo o passivo
P > di chi è vittima, non sa reagire e si sente precipitare
A > il SU crea valori ed è pronto ad affermare la la propria volontà di potenza
= prende consapevolezza tragica della vita che è gioia ma anche dolore

ETERNO RITORNO DELL’IDENTICO


> sa accettare l’eterno ritorno dell’identico
= ogni cosa è destinata a tornare (concezione del tempo di N)
> in Agostino c’era una concezione lineare del tempo tipicamente cattolica
= Il tempo ha senso perché ci sarà la fine del mondo

> UN verrebbe stritolato da questo pensiero dell’eterno ritorno


= ogni cosa viene vissuta infinite volte, allo stesso modo per sempre
(Aforisma 341 “gaia scienza”)
= idea circolare del tempo
> non è essere gravati dal peso del destino, l’uomo non deve perde niente della sua vita

“COSÍ PARLÓ ZARATHUSTRA”


> nuova fase di N
> narrazione affidata ad immagini
> Zarathustra era un antico filosofo persiano, aveva visto in lotta il bene e il male
> torna per predicare fedeltà alla terra
> libero dal perso della tradizione e capace di affrontare gli eventi più famosi

“La visione e l’enigma” (3° parte)


> il peso del passato rende difficile a Z salire, poi il nano scende incuriosito
> nonostante le menzogne della cultura occidentale, ha sempre avuto il desiderio di
conoscere
> il pastore ha avuto coraggio di mordere il serpente

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TEMPO
> circolo, eterno ritorno dell’identico
= circolare perché ogni attimo è vissuto per se stesso, come se fosse destinato a tornare
= rifiuto concezione lineare del tempo (concezione cristiana)

> concezione edipica = nessun momento viene vissuto per quello che è
= l’attimo ha senso solo in relazione con ciò del passato e del futuro
= ogni attimo divora il precedente e viene divorato dal seguente
> no visione del tempo come successione di tempi interdipendenti

> il senso della vita non viene dall’esterno (dio è morto), ma da se stessi
= no progresso, no finalismo

> responsabilità oltreuomo


= rappresenta uno stadio ulteriore dell’uomo, come creatore di nuovi valori

D’ANNUNZIO
= superuomo
- sensibilità diversa dagli altri uomini (eccezionale)
- mito di Roma = grandezza del passato

NIETZSCHE
- rifiuta l’attaccamento al passato
= visione dell’eterno ritorno

(Inizio libro “così parlò Zarathustra”)


Dopo 10 anni di solitudine il profeta decide di andare dalla folla proprio quando c’è il
mercato e si sente pronto per annunciare l’avvento dell’oltreuomo. In realtà la folla
ascolta distrattamente l’annuncio perché impegnata a guardare un funambolo. Il
funambolo inizia il percorso sulla luna e nel mentre sullo stesso filo compare un
pagliaccio e lo deride per la sua lentezza = il funambolo cade e muore.
Z si avvicina al funambolo e gli dice che l’anima muore ancor prima del corpo (visione
atea) = poi prende il corpo e decide di andarlo a seppellire e mentre fa questo viaggio si
rende conto che ha bisogno di compagni di viaggio e che l’annuncio dell’oltreuomo non è
per la folla (N disprezza la folla), ma per pochi.

> funambolo = uomo non pronto a diventare oltreuomo


> pagliaccio = forze istintive (dionisiaco) che l’occidente ha cercato di sopprimere

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3 METAMORFOSI DELLO SPIRITO
- cammello = sottomesso e morto in guerre che non gli interessavano (obbediente)
- Leone = l’uomo che dice “io voglio”
- Fanciullo = oltreuomo, vitalità creativa e meno legato al passato

FILOSOFIA DEL TRAMONTO 1886-89


Opera: la genealogia della morale

> N si chiede come sia nata la morale del mondo occidentale, della rinuncia al dionisiaco
= la morale dei perdenti
> per N la moralità è l’istinto del gregge nel singolo
= il singolo si assoggetta nell’etile

> in un primo momento (nel mondo classico)


la morale era espressione dell’aristocrazia cavalleresca e risultava improntata ai valori
vitali (forza, salute, fierezza) = la morale dei cavalieri era per N la morale del si alla vita

> in un secondo momento (cristianesimo)


La morale ha avuto valori anti-vitali = morale dei perdenti, degli schiavi

> la morale degli schiavi non vale per tutti


= i sacerdoti hanno cominciato a provare invidia verso i cavalieri
= hanno proposto dei valori anti-vitali e anti-etici rispetto a quella dei cavalieri
= hanno anteposto ai valori del corpo, quelli dello spirito e hanno convinto la massa a
seguire questi valori (capacità persuasive dei sacerdoti)

> avvenuto con gli ebrei (popolo sacerdotale per eccellenza), ha continuato poi con il
cristianesimo
= la religione è il frutto del risentimento dell’uomo debole verso l’uomo forte

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AL DI LA’ DEL BENE E DEL MALE
N vuole capovolgere i valori del momento
= oltreuomo diventa trasvalutatore di valori
= la tavola dei valori non è unica e neanche la realtà
(I valori devono essere vitali)
(Pirandello = relativismo conoscitivo)

L’oltreuomo vuole potenziare la sua volontà di potenza (comune a tutti gli esseri viventi)
> egli afferma la sua vdp anche diventando trasvalutatore di valori e assegnando alla
realtà il significato che vuole lui
= è pronto a dare alla realtà il significato che vuole affermando la sua vdp

L’ANTICRISTO 1888
(Ultima opera dei giorni consapevoli di N)
= attacco alla religione e al cristianesimo
> cristiano = animale malato
“Fisici nell’anima” (predicatori di morte) = fanno dell’esistenza una colpa
= screditano questa vita dicendo che la vera vita inizia dopo la morte

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SCHOPENHAUER 1788-1860
VITA
> Nasce a Danzica (impero romano germanico)
> famiglia benestante
= gran tour europeo con il padre (viaggio di istruzione)> al ritorno il padre si suicida
= la mamma (colta) si trasferisce a Weimar e convive con la depressione perché si pente
di essersi sposata
= S diventa misantropo e misogino

> studia filosofia e viene influenzato da Platone e Kant, segue le lezioni di Fichte a Berlino
> si laurea a Iena
> prima opera nel 1819 “mondo come volontà e rappresentazione”
= si rivela un fallimento, non piace
= concezione pessimista che va in contrapposizione con l’idealismo e ottimismo

> Schopenhauer ottiene la cattedra e sfida Hegel, perdendo miseramente


= tutti gli studenti sono andati a partecipare alla lezione di Hegel, non alla sua.

> critica l’ottimismo hegeliano e il trionfo della ragione “tutto ciò che è razionale è reale”
> il mondo non è la realizzazione di un piano provvidenziale
> la storia non è figlia dell’astuzia della ragione ma è la ripetizione incessante del dolore

1844 > pubblica una nuova versione più lunga che ha un po’ di successo
(Nel mentre conosce Leopardi)

1851 > Parerga e Paralipomena, che ha successo grazie agli aforismi e per essere semplice
dal greco = sulle cose aggiunte e trascurabili

Moti del ’48


Schopenhauer fa entrare i soldati a casa sua e offre loro un binocolo da teatro per sparare
meglio alla folla

1860 muore senza figli e moglie = lascia il testamento ai soldati del ‘48

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> Schopenhauer rifiuta il panlogismo hegeliano
> interesse per la filosofia orientale
> l’arte = forma di conoscenza
> capacità rigeneratrice dell’arte

FENOMENO E NOUMENO
Riferimento opera 1819

Per Kant:
F > unica realtà autenticamente conoscibile, conoscenza oggettiva
N > la vera realtà, pensabile ma non conoscibile

Per Schopenhauer:
F > è illusione, un velo di malia che copre la vera realtà. È ciò che noi conosciamo grazie
alle forme a priori della conoscenza (per Kant: spazio, tempo e le categorie)
per S sono: spazio tempo e causalità = conosciamo l’illusione della realtà
N > vera realtà e conoscibile

> gli uomini che si fermano al fenomeno vedono la rappresentazione della realtà,
l’illusione, vedono il mondo deformato.
= mondo che esiste solo per il soggetto in rapporto con la coscienza.

> Secondo S spazio e tempo non ci permettono di conoscere la realtà in modo unitario
= conosciamo il mondo frammentato

Principium individuationis > è il principio che permette all’uomo di riconoscersi come un


singolo distinto dagli altri

> il mondo è volontà


Se andando al di là del fenomeno, scopriamo che il mondo è volontà di vivere
Mondo = prodotto di volontà di vivere che è cieca, irrazionale ed egoista.

> l’uomo proprio perché si pone domande può rompere il velo di malia, non si può
rompere grazie al corpo = via di accesso al noumeno
L’uomo non è solo un soggetto della conoscenza, è anche corpo = possiede una forte
brama di vivere
> attraverso il corpo ognuno sente che l’essenza del proprio io e la voglia di vivere

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Gli uomini credono di realizzare se stessi attraverso l’amore, ma esso ridicolizza
l’individuo davanti alla natura
= ci rende strumento nelle mani della volontà di vivere
> tutto è manifestazione della volontà di vivere, riguarda tutti, ma solo l’uomo ne è
consapevole.

VOLONTÀ’ DI VIVERE
> negativa
> che si muove per far andare avanti la specie
> è il noumeno oltre lo spazio e tempo, un impulso cieco, irrazionale e unica
> principio metafisico, si manifesta attraverso l’io dell’uomo.

“Volere” = mancare di qualcosa che vogliamo


“ La vita è un pendolo che oscilla tra dolore e noia”
( Leopardi parla di amaro e noia) >parallelismi fatti da De Santis
> la volontà di vivere condanna gli uomini a non smettere mai di volere
(Simile alla ricerca del sublime di Leopardi)
= la sofferenza è dentro l’uomo.

SUICIDIO
> pessimismo dell’uomo e della storia
S contrario al suicidio, chi si suicida si arrende alla volontà di vivere e dimostra di essere
attaccato alla vita = afferma la sua volontà di vivere
Non ha senso suicidarsi perché a uccidersi è il singolo mentre la vdv è universale.
= condanna l’umanità alla sofferenza

> bisogna trasformare la vdv in non volontà di vivere


= continuare a vivere cercando di non sentire la vdv
= così non ci si lascia condizionare
= fino a raggiungere il Nirvana (paradiso)
> attraverso l’arte, la morale e l’ascesi

L’ ARTE (+ musica)
= liberazione dalla vdv in modo temporaneo
> forma di conoscenza che ci porta a contemplare le idee (concezione platonica)
> nell’esperienza estetica l’individuo si dimentica della realtà
= l’uomo si immedesima nell’arte

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MORALE
= liberazione temporanea
> impegno nel mondo a favore del prossimo
= tentativo di superare l’egoismo che causa dolore
> non nasce dal dovere, ma dalla “pietas” = compatire l’altro
= si concretizza nella giustizia e nella carità
G > non fare male agli altri = riconoscere che gli altri hanno i nostri stessi diritti
C > fare il bene del prossimo = soffrire insieme all’altro

ASCESI
= stato finale
> ci permette di superare la vita come pendolo
> esperienza individuale
= scegliere la castità, digiuno e umiltà
= si raggiunge l’assenza di turbamento
> Nirvana = oceano di pace e serenità
= l’individuo è totalmente indifferente alle cose
(Simile all’atarassia)

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KIERKEGAARD 1813-1855

> attenzione sul singolo e sulla sua esistenza (egs sistere= stare fuori dal tutto)
> filosofia del singolo con risposta irrazionale, basata sulla fede
= il singolo naufraga in un mondo che non capisce
> angoscia e disperazione
> filosofo dell’esistenza = padre dell’ esistenzialismo

VITA
Padre ricco commerciante che aveva vissuto come condanna la perdita della moglie e di
5 figli di 7
= k cresce con i sensi di colpa perché il padre lo educa secondo i principi di un rigoroso
luteranesimo una forma di Pietismo
= il male è sempre in agguato in cui è forte il senso di colpa
Il padre pensa che i lutti siano per colpa sua, sta pagando un peccato commesso nel
passato

> per volere del padre si iscrive alla facoltà di Teologia e si laurea dopo 10 anni
K tormentato dal confronto con il fratello che va molto bene nei studi e diventa il
vescovo della chiesa luterana danese e rispecchia tutti i desideri del padre
E tormentato dal confronto con un compagno di corso Hegeliano e ottiene subito la
cattedra all’università

> si laurea con una tesi su Socrate


= concetto di ironia in riferimento costante a Socrate
> parola chiave = contraddizione
S portava gli interlocutori a contraddirsi
= secondo K l’esistenza umana è caratterizzata dalla contraddizione)
> solo Hegel con il suo pensiero astratto poteva pensare che fosse sempre possibile una
mediazione o una sintesi.
> filosofia dell’ Aut-Aut = la vita ci impone delle scelte

> si innamora di Regina Olsen e pensava di non avere speranze, ma dopo 3 anni riesce a
conquistarla ma non sceglie il matrimonio = la lascia
= non fa una scelta, non ha una collocazione nel mondo
> la ragazza tenta il suicidio e lui capisce di non essere giusto per lei

> a Berlino entra in contatto con un anarchico Bakunin, con Engels e con Schelling
= capisce di avere un pensiero distante dall’idealismo

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OPERE
> opere pubblicate con pseudonimi
= c’è uno nascondersi a se stesso e non vuole raccontare un esperienza personale ma
vuole fare una riflessione sulla condizione umana che si possa adattare a chiunque.

> Aut-Aut 1843 = Victor Eremita


> Timore e tremore 1843 = Johannes de silentio
> la malattia mortale 1849 = anti climatus

AUT - AUT
Mette al centro l’analisi dell’esistenza
> k parte dal presupposto che l’uomo è libero e che quindi abbia più scelta davanti a sé
= la libertà provoca angoscia, perché da all’uomo il senso della sua finitezza
(l’uomo non può sbagliare le sue scelte perché la vita non è infinita e inoltre non sa dove
porta la scelta presa)
= scegliere implica la scelta tra stili di vita molto diversi tra loro

K individua due tipi di vita, due stadi


Stadio estetico e stadio etico

STADIO ESTETICO
> vita incentrata sul piacere e sul godimento effimero e istantaneo dell’attimo, senza
preoccuparsi del futuro
> l’esteta non tiene conto dei codici morali (dandy)
= Don Giovanni
> seduttore che cerca il godimento ma non prova autentico amore per nessuno
> seduttore intellettuale che incanta le donne con le armi dello spirito e con le parole,
seduce con intelligenza (anche k è stato un don Giovanni, che ha conquistato Olsen)
> svalutazione della donna che si accontenta

> il piacere sta nell’anticipazione che nel piacere vero e proprio


> esteta incapace di stabilire un legame affettuoso con le donne
= condannato alla ripetizione di atti sempre uguali, cerca il diverso ma riproduce
sempre le stesse cose, perché non c’è l’intento di costruire niente
> l’esteta arriva alla noia
(non sempre sentimento negativo, chi prova noia può decidere di cambiare vita)

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STADIO ETICO
> vita basata sull’impegno e sulla serietà e sul rispetto dei valori
= Assessore Guglielmo
> simbolo della vita incentrata sui valori della famiglia e della vita civile
> riconferma la scelta iniziale = sceglie la ripetizione = dimensione della continuità
> se si rimane fermi alla vita etica, c’è il rischio che l’uomo si senta autosufficiente, che
diventi superfluo, di trovare tutte le risposte che cerca
Ma la vita etica vissuta fino in fondo, ci fa capire che l’uomo ha interrogativi più
profondi e che le risposte le può trovare solamente in dio
> la vita etica non basta all’uomo, bisogna passare allo stadio religioso

TIMORE E TREMORE
Stadio religioso
Fede = stato di inquietudine (nasce dal dolore di cristo in croce)
= è un paradosso, un salto
= Abramo
> non riusciva ad avere figli, dio gli da Isacco = inizio del paradosso
= dio ordina ad Abramo di uccidere il figlio
= Abramo si abbandona totalmente a dio, fa questo salto logico incomprensibile e lo fa,
poi viene impedito dall’angelo.

> tra vita etica e la vita religiosa c’è un abisso


= l’uomo si abbandona a dio così tanto da essere scelto da dio, non è l’uomo a scegliere
dio

Angoscia > rapporto dell’io con il mondo (legata alla libertà)


Disperazione > rapporto dell’io con se stesso (legato alla malattia mortale)
= l’uomo che non accetta la propria condizione può soffrire di disperazione
Oppure che l’uomo non vorrebbe essere se stesso, ma altro
Per uscire dalla disperazione si ricorre alla fede

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FEUERBACH 1804 - 1872

I discepoli di Hegel, dopo la sua morte, si dividono in destra e sinistra Hegeliana


D > conservatori “vecchi hegeliani”
S > progressista “giovani hegeliani”

DESTRA HEGELIANA
Tutto quello che accade è giustificato, è razionale
> viene privilegiato il momento della sintesi = conservazione di tesi e antitesi
> filosofia come nottola di Minerva
> privilegia la religione
= considerazione dell’assoluto che si avvicina all’aspetto di dio-persona

SINISTRA HEGELIANA
La razionalità non è qualcosa che fa già parte della realtà
= deve essere studiata dalla filosofia e cambiata = razionalità sempre maggiore
> viene privilegiato il momento dell’antitesi, momento del cambiamento
> privilegia la filosofia
= permette di conoscere l’assoluto, mette in luce i limiti della religione
> la filosofia deve essere rivoluzionaria

> emerge Feuerbach


= padre dell’ateismo moderno
> ricordato per “l’essenza del cristianesimo” 1841
> F rappresenta la svolta rispetto a Hegel
= inizio filosofia materialistica

> secondo F, Hegel ha frainteso tutto


“Ha messo il mondo a camminare sulla testa e a me tocca farlo camminare sui piedi”

H > ha messo prima l’dea e poi la natura, prima l’astratto e poi il concreto
Per S la filosofia di H è una religione mascherata, come se dietro all’assoluto ci fosse dio
Ha frainteso anche il rapporto tra uomo e dio
= non è dio a creare l’uomo ma è l’uomo ad essersi alienato e a creare l’idea di dio,
sottomettendosi a questa idea di dio.
> religioni = antropologie capovolte (create dall’uomo)

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Per F l’ateismo è un dovere morale
= permette all’uomo di uscire dalla miseria, perché attraverso l’ateismo si può
riappropriare di quelle qualità che aveva delegato a dio
> filosofia incentrata sull’uomo = forma di umanismo
> bisogna studiare l’uomo (fatto di sangue e carne) nella natura, nella realtà anche visto
nella sua relazione con gli altri
= rapporto io-tu
= relazione che permette all’io di prendere coscienza
> filosofia intersoggettiva, considerata come antropologia

> MARTIN BUBER


= filosofo e teologo del 1900
> riprende il discordo di F
= saggio “Io, tu” 1923
> B distingue due dimensioni della sfera razionale

IO-ESSO
Se parto da questa relazione, considero l’altro come un oggetto
= rapporto reificato = dal latino “res” (cosa)
= posso utilizzare l’altro
= c’è spazio solo per il monologo, non per il dialogo

IO-TU
Solamente in questa relazione è possibile incontrare l’altro e riconoscerlo come singolo
= c’è spazio per il dialogo
> il TU non è un oggetto qualsiasi ma è una presenza nella vita dell’IO
= relazione che comporta impegno e che da un vantaggio all’io
= fondamentale incontrare il TU

> è possibile una vita senza dialogo ma non sarà mai una vita completa
= non si sceglie un profilo completamente umano
> reciprocità della relazione
> lo scopo della relazione è l’incontro con il TU
= l’io cresce

La filosofia moderna è solipsistica > Cartesio


= si ragiona sull’io, sull’identità (Locke e Pascal)

> in Hegel, l’altro compare ma lotta (servo-padrone)


> con F emerge il TU
= questo filone nel 1900 ha una serie di continuatori
> totalitarismi = concetto di comunità che esclude l’altro, concetto molto chiuso

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IL POSIT IVISMO

Movimento filosofico e culturale caratterizzato dall’esaltazione della scienza


> fondato nella prima metà dell’Ottocento in Francia ma che ha successo sopratutto nella
seconda metà
> anni caratterizzati da un clima di pace e si radica il pensiero di vita senza guerra
> arrivano generi alimentari dagli stati uniti
= idea che sia possibile superare le carestie

> seconda rivoluzione industriale


= produzione di oggetti che facilitano e migliorano la vita delle persone
> esaltazione scienza e progresso
> crescita demografica
> si spera che i problemi del passato siano effettivamente superati

> positivismo deriva dall’aggettivo “positivo” usato come sinonimo di reale, certo
Termine usato opera la prima volta da Saint Simon, in contrapposizione con astratto
= distanze da tutto ciò che è metafisicò, bisogna occuparsi della realtà.

>l’unico metodo valido per arrivare alla verità è il metodo scientifico


= metodo empirico sperimentale, che deve essere applicato a tutti i campi del sapere,
anche ai fenomeni sociali, anche all’uomo. (Anni in cui nasce la sociologia)

> la filosofia non ha più un suo soggetto odi studio, deve porsi al servizio delle altre
scienze come forma di riflessione dei risultati raggiunti dalle altre scienze
= per riunirli e coordinarli

> parole chiave


= sviluppo e progresso
Progresso della scienza = progresso dell’uomo
= movimento inarrestabile, indipendente dalla volontà dell’uomo

Divergenze con idealismo


I > nasce in Germania in relazione da quei problemi lasciati aperti da Kant
P > nasce in Francia in una realtà che ha conosciuto la rivoluzione borghese
I > esaltazione filosofia che permetteva di cogliere l’assoluto
P > il ruolo fondamentale della filosofia in rapporto con l’assoluto non c’è

In comune
Vedere la storia che va verso il progresso - ottimismo

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AUGUSTE COMTE 1798-1857

LEGGE DEI 3 STADI


= considerata la sua riflessione fondamentale
in base a questa legge ciascuna branca della conoscenza umana passa attraverso 3 stadi:
- stadio teologico
- Stadio metafisico
- Stadio positivo

> dice di essere arrivato a questa legge dei 3 stadi osservando lo sviluppo dell’uomo
- bambino
- Adolescente
- Adulto

ST > l’uomo si rappresenta la realtà non facendo ricordo a spiegazioni razionali ma con
immagini fantastiche (atteggiamento dei bambini)
Dal punto di vista storico e sociale, caratterizza una società finalizzata alla conquista,
organizzata gerarchicamente, tipica del medioevo, dove il potere temporale è di tipo
militare e il potere religioso è di tipo sacerdotale

SM > ci si spiega la realtà intorno a noi attraverso concetti astratti, con essenze
Spiegazione + razionale con concetti metafisici (atteggiamento dell’adolescente che
vede le cose o bianche o nere)
Sul piano storico sociale, è una società del 1500\1700, fino alla rivoluzione francese

SP > l’uomo è spinto a osservare la realtà, la varietà dei fenomeni e a cercare relazioni
costanti tra i fenomeni. Solo grazie all’osservazione l’uomo è in grado di formulare leggi
generali in grado di descrivere e prevedere il comportamento dei fenomeni naturali
> importante osservare e individuare la legge = sappiamo spiegare i fenomeni e li
sappiamo prevedere
(atteggiamento dell’adulto che abbandona l’illusione delle spiegazioni fantastiche e
l’illusione che possano esserci verità assolute)
Sul piano storico e sociale noi stiamo ancora vivendo questo stadio

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CLASSIFICAZIONE SCIENZE
> è possibile classificare le scienze in base al momento in cui hanno raggiunto lo stadio
positivo
- scienze inorganiche
- Scienze organiche

SI = astronomia (Copernico e Keplero), fisica (Pascal e Newton) e chimica (Lavoisier)


SO = biologia (Bichat) e sociologia (Comte)

> la matematica manca dall’elenco perché è il fondamento di tutte le scienze


> psicologia non è una scienza perché è impossibile tradurre la psicologia in termini
matematici = l’io che osserva è anche io osservato

SOCIOLOGIA
- statica
> si occupa dei fenomeni sociali che costituiscono la struttura permanente di una società
(famiglia, proprietà privata, istruzione)

- dinamica
> si occupa delle trasformazioni della società e quindi di studiare le leggi che regolano
l’evoluzione della società (legge dei tre stadi)

= la sociologia sarebbe arrivata a trovare le leggi in grado di prevedere i comportamenti


(In realtà questo non succede perché non è una scienza certa e sempre uguale)

AGNOSTICISMO
> l’uomo non è in grado di dire né che dio esista, né che non esista
= bisogna sostituire al cattolicesimo che mette al primo posto dio, una sorta di culto
dell’umanità, una chiesa positiva = culto delle grandi personalità, non dei santi

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HERBERT SPENCER 1820-1903

> inglese
> filone del positivismo evoluzionistico
= prova ad applicare il concetto di evoluzione di Darwin a tutti gli aspetti della realtà

> figura molto complessa che ha goduto di grande fama


> ingegnere ferroviario

CONCETTI DI EVOLUZIONE
> per Aristotele le specie erano immutabili
il suo atteggiamento verso le specie era il fissismo, che domina la scienza fino a Lamarck

> secondo Lamarck l’ambiente determina le trasformazioni all’interno di una specie


= la funzione crea l’organo e le mutazioni si trasmettono per eredità
= gli organismi si adattano all’ambiente = trasformismo
(Compatibile al creazionismo di dio)

DARWIN 1809-1882
> l’origine della specie 1859
> viaggia molto, e osserva che in delle isole molto vicine ci sono specie di uccelli e di
iguane con caratteristiche molto diverse tra loro

> legge di Malthus


Mentre le specie viventi crescono seguendo una progressione geometrica (2-4-6), le
risorse alimentari crescono secondo una progressione aritmetica (1-2-3)
= ci sono meno risorse rispetto alle bocche da sfamare

= concetto di sopravvivenza per il più adatto e lotta per la vita


> da antenati comuni possono discendere specie diverse
> le mutazioni sono casuali e si trasmettono per via ereditaria (processo lungo)
= non c’è relazione tra l’ambiente e la specie
> la selezione naturale fa si che sopravvivano gli individui con caratteristiche
vantaggiose per adattarsi all’ambiente

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SPENCER

Distinzione tra fenomeno e noumeno


F = tutto ciò che è conoscibile
N = è il fondamento ultimo della realtà che non può essere conosciuto ed è oggetto di
fede

= distingue la filosofia e la scienza (fenomeno) dalla religione (noumeno)


> la filosofia deve scopre come la legge dell’evoluzione governi ogni ambito della realtà e
ne garantisca uno sviluppo costante verso condizioni sempre migliori

> mentre per Darwin l’evoluzione riguarda gli esseri viventi, per S è legge cosmica
= riguarda tutti gli aspetti della realtà e della vita dell’uomo
Evoluzione = progresso, miglioramento cosante e irreversibile
= passaggio dall’omogeneo all’eterogeneo, dall’indefinito al finito, da feto a persona

> le modificazioni delle specie sono acquisite a posteriori dalla specie


= la specie ha una modificazione casuale che gli permette di adattarsi all’ambiente

> a priori per l’individuo (per il singolo)


= nascono già con questa modificazione

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STURAT MILL 1806-1873

> istruito in famiglia, dal padre che era amico e discepolo di Bentham
= si è rivelato un bambino prodigio
(A 3 anni studia il greco, a 8 il latino e a 11 scrive storia diritto romano)

> a 20 viene colpito da un esaurimento nervoso a cui era subentrato una depressione
durata parecchi anni.
> poco dopo conosce Harriet Tylor (che era sposata), dopo vent’anni muore il marito e si
sposa con Mill = descritta come la sua più grande compagna e collaboratrice intellettuale

ON LIBERTY 1859
> opera in cui M difende la libertà individuale, l’individuo ha il diritto di perseguire il
proprio utile, le persone sono libere di fare qualsiasi cosa purché non procurino danno
alla libertà altrui
= ognuno è sovrano sul proprio corpo e sulla propria mente, neanche la scusa della
salvezza dell’anima è valida per imporre ad altri un credo

> difesa utilitarismo


(Iniziata con Bentham)
= morale conseguenzalistica
> trovare una legge in campo morale applicabile in qualsiasi caso
= B definiva tutte le questioni dei diritti naturali delle stupidaggini
> bisogna raggiungere la maggiore felicità per il maggior numero di persone
= azione morale e utile quando persegue il piacere e evita il dolore

> M è legato a B ma capisce che la sua teoria ha dei punti deboli


= aggiorna l’utilitarismo di B
= conciliazione della sua idea di libertà + una correzione utilitarismo B

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> fatto di cronaca (libro di Sandel)
(Il ragionamento di B ci convince ma con delle analisi capiamo che ha delle imperfezioni)
> estate 1884 - storia dei 4 mariani sono dispersi nell’oceano
= per salvarsi decidono di uccidere il più debole e cibarsi delle sue carni
> 1 di loro non è d’accordo, non partecipa all’uccisione ma poi se ne nutre
> i marinai vengono poi salvati e portati in Inghilterra
= processati per il reato di cannibalismo
> l’argomentazione della difesa poggia tutta sull’utilitarismo
= in in una situazione così catastrofica è lecito uccidere una persona per salvarne 3
> il ragazzo ucciso era il più debole e anche senza famiglia

> le obiezioni alla difesa:


- indignazione che questa argomentazione provoca nell’opinione pubblica
Questa argomentazione non tiene alcun conto della vita umana, non viene riconosciuto il
diritto alla vita come diritto inalienabile di ciascuno

- decisione che non procura la massima felicità per il maggior numero di persone, le
persone potrebbero pensare di iniziare a farsi giustizia da sé
= attenua il rigore della norma che afferma di non uccidere

> se veramente l’azione morale garantisce la massima felicità per il maggior numero di
persone, allora aveva senso a Roma buttare i cristiani insieme ai leoni nelle arene,
perché questo procurava felicità per il maggior numero di persone
= morivano pochi cristiani e si divertivano molti romani

> esempio del terrorista con al bomba a Manhattan


> la logica utilitaristica afferma che sarebbe giusto torturare uno per salvare molti
> caso in cui i numeri sembrerebbe contare
> ma se ci dicessero che il terrorista non confesserebbe neanche sotto tortura, ma che
sarebbe disposto a confessare se venisse torturato a sua figlia (ignara di tutto): sarebbe
veramente lecito torturarla?
= non vengono riconosciuti i diritti inalienabili dell’uomo

> quando si parla di vita umana, non è sempre possibile giudicare qualcosa in termini di
costi e benefici, non si può attribuire un valore a tutto
> esempio di Philip Morris (sigarette) > cancro polmonare
> nella repubblica ceca c’era l’abitudine di fumare
> governo preoccupato dell’aumentare delle spese sanitarie = tassa sulle sigarette
= PM commissiona un’analisi dei costi e dei benefici e risulta che tassandole il governo
no ci avrebbe guadagnato, perché le sigarette fanno venire il cancro = persone muoiono
= lo stato risparmia in pensioni ecc.
= indignazione pubblica “PM si vanta di uccidere”

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> Mill consapevole delle debolezze di B
= difendere la libertà personale e far conciliare la difesa dell’utilitarismo no è semplice
(Se un gruppo di persone per raggiungere la felicità vuole “sterminarne” un altro, c’è un
contrasto tra le due idee)

Risposta alla 1° obiezione


> M per evitare obiezioni, afferma di guardare la situazione a lungo termine
= solo rispettando a lungo termine nel tempo la libertà individuale, si arriva alla
massima felicità per il maggior numero di persone
= non ha senso mettere a tacere censurare le voci contrarie, altrimenti la società è
destinata al dogmatismo a fossilizzarsi nei pregiudizi

> debolezza = potrebbe sempre esserci un governo dispotico che raggiunge la maggior
felicità delle persone senza rispettare i diritti naturali
> per difendere i diritti naturali non si può pensare al benessere generale

PIACERE E DOLORE
> 2° obiezione utilitarismo
B > piacere e dolore
= tutte le preferenze delle persone contano allo stesso modo e vanno rispettate
= no giudizio morale sul piacere
Se alle persone piacciono i combattimenti con i cani, piuttosto che i musei, allora lo stato
deve promuovere i combattimenti

M > parla di piaceri superiori e inferiori


> l’uomo è un essere dotato di facoltà elevate
Se chiedessimo cosa è più opportuno per felicità tutti si renderebbero conto che leggere
un libro è un piacere superiore rispetto a stare seduti sul divano.
(Argomento che in B non c’è)

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KARL MARX 1818-1883

VITA
Nasce a Treviri da una famiglia ebrea che si era convertita al protestantesimo, poi
diventata agnostica.
> il padre era un brillante avvocato ma le leggi prussiane impedivano agli ebrei di
esercitare la professione di avvocato
= si converte al protestantesimo per portare avanti la sua carriera
> Marx si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, prima a Bon e poi a Berlino
> entra in contatto con il club dei giovani hegeliani (sinistra hegeliana)
> a Berlino studia a fondo Hegel, prende le distanze da lui dopo averlo studiato
> contro la volontà del padre passa alla facoltà di filosofia e si laurea a Iena
= tesi sulla differenza della natura di Democrito e quella di Epicuro
> diventa sempre più critico nei confronti di Hegel e ateo

> a causa della politica sempre più reazionaria del governo prussiano, abbandona i
progetti di carriera universitaria = giovani hegeliani malvisti dalla politica prussiana
= si dedica al giornalismo e inizia a scrivere nella “gazzetta Renana”, sede a Colonia
> viene chiuso anche il giornale
= si traferisce a Parigi
> Nel frattempo aveva conosciuto Jenny Von Westphalen (nobile) e nel 1843 si sposano
> vive a Parigi per 16 mesi
= importanti per Marx perché viene a contatto con il degrado della società e conosce
personalità importanti (come Bakunin) e conosce Engels

> opere scritte a Parigi


- manoscritti economico-filosofici
- Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico
> compaiono nel primo e unico numero degli annali franco-tedeschi
= rivista poi chiusa perché nelle opere viene teorizzato il suffragio maschile e viene fatto
un discorso sulla differenza tra uguaglianza formale e sostanziale
= Marx comprende che non basta dire che tutti gli uomini sono uguali (nostro art.3)
> la religione è il sospiro della creatura oppressa e l’oppio del popolo
= approva la critica di F sulla religione

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> Marx espulso dalla Francia (considerato rivoluzionario)
= si rifugia a Bruxelles
> 1845 inizia a scrivere le tesi su F, dove c’è già l’idea che i filosofi debbano cambiare il
mondo
> viene raggiunto da Engels e scrivono “la sacra famiglia” 1847
> inizia a scriver l’ideologia tedesca, è ritenuta l’opera che segna il passaggio di Marx
dalla fase giovanile alla fase matura
= la sua filosofia viene definita scientifica o materialistica
= bisogna conoscere la condizioni economiche per capire la società

> nel 1848, la lega comunista gli affida il compito di scrivere il “Manifesto del partito
comunista” = un piccolo libro che ha cambiato il mondo, creò ampi dibattiti, dopo la
bibbia il libro con più successo
> durante i moti del ’48, approfittando dei disordini si sposta a Parigi e poi in Germania,
ma al fallimento dei moti viene ancora espulso e decide di andare a Londra
= inizia un periodo in cui le sue condizioni economiche sono decisamente precarie, ma
riesce a sopravvivere con la sua attività da giornalista e con l’aiuto economico di Engels

> tra 1850 e 1852 perde 3 dei suoi 6 figli (2 malnutrizione, 1 tubercolosi)
Negli anni successivi riceve un’eredità che gli permise di vivere
> 1864 fonda la prima internazionale
>1867 pubblica il primo libro del capitale
> muore a Londra nel 1883

CARATTERISTICHE MARXISMO
1. La sua irriducibilità a una dimensione puramente filosofica
= il pensiero di Marx è un’analisi globale della società e della storia

2. Legame con la prassi


= voler combinare teoria e prassi
= la filosofia vuole conoscere la realtà per trasformarla = rivoluzionaria
“ Gallo che preannuncia l’alba” = la filosofia guida il cambiamento

3. Società ed economia borghese


1800 = secolo del trionfo della borghesia, che è riuscita a far cadere l’antico regime
> si basa sullo sfruttamento dell’uomo sulla natura, e dell’uomo su uomo.
= interessi economici = privati, egoistici, individuali, a scapito della società

4. Filosofia materialista
= a muovere la storia sono i rapporti di produzione
= bisogna conoscere la struttura per capire la sovrastruttura

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CRITICA A HEGEL
> riferimento alla critica della filosofia del diritto pubblico di Hegel
= critica di aver capovolto i rapporti tra concreto e astratto
(Critica simile a quella di F)
=critica al misticismo logico
= ha concepito la realtà come una manifestazione dello spirito, non è partito dai soggetti
reali, ma dall’astratto

> riconosce però dei meriti a Hegel


= la realtà ha un andamento dialettico, ma non ci può essere una conciliazione (sintesi),
a volte si arriva inevitabilmente alla lotta
> nega il giustificazionismo
= la filosofia di Hegel viene definita come un ideologia, vuole legittimare la realtà

CRITICA ALLA SOCIETÀ’ BORGHESE


> segna il passaggio al comunismo
> M afferma che la vita dell’uomo moderno sia caratterizzata da una frattura tra società
civile e stato
= perché tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge ma quello che lo stato proclama è
sto un uguaglianza formale, alla quale non corrisponde, nella società civile, l’uguaglianza
economica

= nella società civile l’uomo è vittima di forte disuguaglianze (mascherate)


= l’uomo è scisso tra cielo (stato) e terra (soc. civile)
> stato civile = strumento delle classi più forti
= gli individui si consolano di essere uguali nello stato = illusione

> Marx ha in mente una società diversa, una democrazia sostanziale


= realizzata solo con l’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione
= attraverso una rivoluzione sociale del proletariato
> propone un’emancipazione politica alla quale deve seguire quella umana

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MANOSCRITTI ECONOMICI FILOSOFICI 1844
> critica del concetto di alienazione usato da F + distanza dagli economisti classici
> la logica interna è lontana dall’essere un quadro di composizione armonica dei conflitti,
come diceva Smith
> per M il capitalismo tende sempre più ad espandersi, ad acquisire maggiori profitti,
posizioni monopolistiche, mentre la mano d’opera è costretta ad accettare costrizioni
sempre più pesanti di lavoro e una vita di crescente miseria
= tanto più il capitalista si arricchisce, tanto più l’operaio diventa povero

> alienazione = termine che deriva da Hegel = momento dello sviluppo dello spirito
= in H momento negativo ma necessario per far arrivare il momento positivo
= in F e M ha un significato negativo
F > si identifica con al condizione dell’uomo che alienandosi si sottomette ad un dio,
l’alienazione si verifica perché l’uomo è insoddisfatto

4 FORME DI ALIENZAZIONE del sistema capitalistico


1. Lavoratore alienato rispetto al prodotto del suo lavoro
= mette parte di sé in ciò che produce, ma il prodotto non è suo, è del suo capitalista
= l’operaio diventa una merce

2. Lavoratore alienato rispetto alla sua attività


= il lavoratore produce per il capitalista, non per se stesso
= arriva a odiare il lavoro che invece dovrebbe amare
(L’operaio non ha il controllo sul proprio lavoro)

3. L’uomo è alienato rispetto la sua essenza di essere umano


= perde la sua umanità
= lavoro ripetitivo, obbligato e forzato

4. Il lavoratore è alienato rispetto al prossimo


= reificazione dei rapporti (rendere l’altro una cosa)
= conflittualità tra operai

> tutto ciò accade perché i mezzi di produzione sono pochi e dei capitalisti
= bisogna arrivare alla disalienazione e ci si arriva solo con il comunismo che supera la
proprietà privata = conciliazione con l’uomo, lavoro, altri uomini e natura

> per Hegel il lavoro ha un carattere formativo


> secondo Marx, l’uomo non può che vivere l’esperienza dell’alienazione
= nella società capitalistica il lavoro perde il suo carattere formativo

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LE TESI SU FEUERBACH 1845
> merito a F
= di aver capito che H aveva attuato un capovolgimento
= di aver iniziato una filosofia materialistica

> limiti
= il suo materialismo è stato astorico e adialiettico

> M capisce che per elaborare la sua visione della storia deve mettere insieme qualcosa si
Hegel e qualcosa di Feuerbach
H > ha fatto nella storia lo sviluppo dello spirito
F > non ha dato la giusta importanza alla dimensione storica, uomo senza realtà storica
= parlando della storia è importante partite dal concreto + lo storicismo

CRITICA SULLA RELIGIONE DI FEUERBACH


Secondo a Marx a F è mancata la dimensione storica
= uomo non calato nella storia e nelle diverse condizione delle epoche
Anche per M la religione è un antropologia capovolta, ma deve essere contestualizzata dal
punto di vista storico

MATERIALISMO STORICO
“Ideologia tedesca” 1845-46
> M elabora la sua teoria della storia
= processo materiale, tecnica del bisogno-soddisfacimento
= l’uomo grazie al lavoro riesce a soddisfare i suoi bisogni
= origine a diversi tipi di società

> per spiegare la storia, bisogna distinguere tra forze di produzione e rapporti di
produzione
FP > la forza lavoro, i mezzi di produzione e le conoscenze
RP > rapporti di proprietà, rapporti tra gli uomini nel corso di produzione

FP +RP = costituiscono la base economica = struttura


= un piedistallo dal quale si eleva la sovrastruttura di una società

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IL MANIFESTO 1848
> il termine manifesto prima della riv.fr apparteneva a un linguaggio diplomatico
= per rendere noti i motivi in cui si decideva di entrar in guerra
> alla fine della riv.fr con il manifesto degli eguali
= “manifesto” assume un altro significato
= manifestare in pubblico un programma politico

> si parla del ruolo della borghesia, lotta di classe, giudizio sulle teorie del socialismo
utopistico che hanno preceduto il socialismo scientifico di Marx e Engels e della
rivoluzione del proletariato
“ Uno spettro si aggira per l’Europa, lo spettro del comunismo” > frase iniziale
> 1848 anno dei moti, a Parigi il proletariato acquista un ruolo attivo
= Marx afferma che una nuova forza si sta affermando (prol)
= il comunismo si sta organizzando per ribaltare lo stato presente delle cose

> primo capitolo = borghesia e proletariato


> la storia è sempre stata una lotta tra classi
= questa lotta ha portato o a una rivoluzione o alla fine di entrambe le classi

BORGHESIA
> vista come una classe che è diventata dominante dalla scoperta dell’America in poi, la
esalta perché ha saputo aumentare le capacità produttive, ha lottato contro il feudalesimo
= da classe oppressa è diventata classe che opprime il proletariato
= forza reazionaria
“La borghesia ha evocato forze come uno stregone ma poi non è riuscita a dominarle”
= ha evocato la forza del proletariato ma non riesce a dominarlo
= il prol con una rivoluzione cambia le cose in maniera definitiva
= superamento delle contraddizioni del capitalismo

> la classe dominante non vuole il perdurare della situazione, la classe emergente si
rende contro che lo stato delle cose deve essere cambiato
= lotta, rivoluzione

> capitolo proletari e comunisti


> Marx ci spiega perché il proletariato cambierà completamente le cose
= il prol diventa una classe che non sfrutta più nessuno
> M pensava che la rivoluzione sarebbe partita da un paese fortemente industrializzato
= pensava che il prol sarebbe stato la maggioranza, ma è la classe che non ha proprietà
= rivoluzione sociale economico (eliminando la proprietà privata dei mezzi di produz)
= non ci sarebbe più stata l’egemonia di una classe su un’altra
= fine allo sfruttamento di classe

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> dopo rivoluzione proletariato = 2 fasi
- dittatura del proletariato (forma di comunismo rozzo)
- Comunismo vero e proprio

> Per cambiare la struttura economica c’è bisogno della dittatura del proletariato
= impone i cambiamenti
> segue una vera e propria fase del comunismo
“Ognuno (dare) secondo le sue capacità e ognuno (ricevere) secondo i suoi bisogni”
= bene della collettività

> critica delle teorie socialiste utopiste + distanza del socialismo feudale
1. no possibile creare società utopiche in modo pacifico
2. in realtà bisogna intervenire sulla struttura, loro fanno solo utopie
> socialismo di Marx = scientifico

SAINT SIMON
> penava che bisognasse superare l’antagonismo ta borghesia e proletariato creando
società basate sulla fratellanza tra membri
= il capitalista deve capire che deve sfruttare meno il proletariato
> per Marx il problema è eliminare lo sfruttamento non sfruttare di più o meno
= eliminare la proprietà privata

FOURIER
> falansteri
= comuni in cui gli uomini e donne vivono in armonia con al natura
> nessuno proprietario di niente = divisione degli utili
> per Marx c’è un errore in questa idea, la natura non rende pacifici tutti
= il problema non è vivere a contatto o meno con la natura ma il fatto che i beni siano in
mano di pochi (capitalisti)

OWEN
> figura dell’industriale inglese e filantropo che è riuscito con i suoi cotonifici di New
Lanarck riesce a costruire la fabbrica umana
= paga salari più alti ai suoi operai e capisce che per deve far stare bene l’operaio ha
costruito anche la scuola per i figli di operai e mensa + 30 minuti per mangiare
= idea di occuparsi del benessere dell’operaio
= combattere le piaghe della società
> per Marx è difficile trovare capitalisti con il pensiero di Owen

PROUDHON
>fino a quando c’è la proprietà individuale non ci sono gravi conseguenze, il problema è
quando l’individuo possiede più del necessario finisce con lo sfruttare qualcun altro
> per Marx se non si comprende che il problema è dei mezzi di produzione non si esce
dallo sfruttamento

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IL CAPITALE
> 3 libri e 25 anni di lavoro
> rivela la contrapposizione di Marx con l’economia classica e il suo superamento

1° parte > analisi della merce


> distingue il valore d’uso dal valore di scambio

VU > si acquista ciò che serve per soddisfare determinati bisogni


Merce = mezzo di soddisfacimento di un bisogno

VS > merce scambiata con altra merce (scambi anche tra merci diverse)
> bisogna stabilire il valore della merce
> lo si determina osservando la quantità di lavoro socialmente necessaria a produrla
= si prende in considerazione un tempo medio con determinate condizioni
= c’è sempre la forza lavoro

> nel modo di produzione capitalistico c’è una merce particolare sulla quale Marx
concentra la sua attenzione = operaio è merce
> la forza lavoro dell’operaio viene acquistata dal capitalista per produrre altre merci
= paga il salario, stabilito osservando quanto gli basta per vivere e per mantenere in vita
la sua famiglia

> una volta che l’opera vende la forza lavoro al capitalista, tutto ciò che egli produce
nella fabbrica non gli appartiene = lavoro dell’operaio alienante
> supponiamo che il lavoratore riesca a lavorare 12 ore al giorno, in sole 6 ore di lavoro
produce una quantità di merce tale da coprire le spese per il salario. Le 6 ore in più
costituiscono un tempo di lavoro supplementare in cui l’operaio produce merce
= lavoro non pagato crea un valore che Marx definisce plus-valore
=lavoro offerto gratuitamente al capitalista

Prima il ciclo prima prevedeva merce-denaro-merce MDM


Il contadino produceva le mele e alla loro vendita, con il denaro, si compra le scarpe

La formula del ciclo capitalistico è schematizzato a denaro-merce-denaro DMD


= il capitalista compra una merce particolare (forza lavoro) che è in grado di produrre
più denaro

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IL PLUS-VALORE
Non si traduce nel profitto del capitalista, bisogna considerare il CC e CV
Si calcola sullo sfruttamento della forza lavoro dell’operaio

CAPITALE COSTANTE
È il denaro che il capitalista investe per l’acquisto e la manutenzione dei mezzi di produz.

CAPITALE VARIABILE
È il denaro che il capitalista investe per l’acquisto della forza lavoro umana, dei salari

PROFEZIE SULLA FINE DEL CAPITALISMO


> il capitalismo ha bisogno di un continuo rinnovamento tecnologico, questo bisogno di
rinnovamento rappresenta il tallone d’Achille del capitalismo stesso.
> M ha capito che il capitalismo rischia sempre la caduta tendenziale del saggio di
profitto

= formula del profitto


pv\cc+cv

12\2 = 6 12\6= 2

= più aumenta il denominatore (cc), più il profitto diminuisce

> il capitalismo è soggetto a crisi di sovrapproduzione


> conflitto più radicalizzato tra operai e capitalisti
= le uniche due classi rimaste
= avrebbe portato le condizioni ad una vera e propria rivoluzione

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FREUD 1856-1939

VITA
Nasce a Freiberg, in Moravia (attuale rep ceca)
> da una famiglia ebrea di lingua tedesca
> trascorre l’infanzia e la giovinezza a Vienna, dove respira un’aria positivistica
> si laurea in medicina
> si occupa negli studi sugli anestetici e sulla cocaina e poi si dedica soprattutto allo
studio dei disturbi mentali

> collabora inizialmente con Josef Breuer, con il quale si accoppa di studiare l’isteria
= malattia conosciuta fin dall’antichità che colpiva prevalentemente le donne
(Isteria in greco vuol dire utero), che colpiva le donne aristocratiche
> si poteva manifestare con sintomi diversi e anche particolarmente gravi e invalidanti

> l’origine dell’isteria non poteva essere un problema fisico, ma un disturbo mentale
= inizia a praticare l’ipnosi
= i pazienti riuscivano a ricordare l’episodio traumatico e riuscivano a liberarsi dei
sintomi e ad avviarsi verso la guarigione
> a un certo punto F si rende conto che l’ipnosi non è affidabile
= costringe il paziente a sentirsi inferiore rispetto al dottore, stato di subordinazione
In molti casi ill ricordo traumatico tornava e inizialmente si guariva ma poi si peggiorava
> ricordi di copertura
= il paziente per far piacere al medico, inconsapevolmente inventa dettagli
= F abbandona il metodo dell’ipnosi

> sostituito dal metodo delle libere associazioni


= libere associazioni di parole, di idee e di ricordi, che permettono in una situazione di
rilassatezza di far riemergere un ricordo tra l’altro (catena di anelli di ricordi)

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L’INCONSCIO E I SOGNI
> F si avvicina a scoprire l’inconscio
“L’interpretazione dei sogni” 1900
= comprende che la vita cosciente è la punta di un iceberg
= ben poca cosa rispetto all’inconscio
> tutti i ricordi che noi viviamo ma che vengono giudicati inammissibili dalla nostra
coscienza, vengono rimossi e messi nell’inconscio
= la censura è il meccanismo che la psiche ha per difendersi, per far in modo che questi
ricordi non riaffiorino. Tuttavia in una situazione di rilassatezza e di sonno, la censura si
attenua e qualcosa del nostro inconscio emerge, è per questo che per F diventa importante
interpretare i sogni.

> il sogno ha un contenuto manifesto e un contenuto latente


M > quello che ricordiamo
L > inconscio che in parte è modificato dalla censura
= per risalire al contenuto latente, bisogna interpretare i sogni e capire quali sono i
meccanismi fondamentali attraverso cui gli impulsi e i desideri dell’inconscio vengono
tradotti in immagini.

> meccanismi nei sogni


- condensazione: meccanismo per cui nel sogno noi attribuiamo ad un’unica immagine
vari ricordi (Sogno mia nonna che mi dice una frase però tipica di mia mamma)

- Lo spostamento: lo spostamento della carica emotiva che solitamente nel sogno è


separata dal soggetto reale (sono arrabbiata con mio papà e nel sogno di rompere cose)

- La drammatizzazione: in un sogno siamo attori e spettatori

- La simbolizzazione: da parte dell’inconscio l’utilizzo di simboli alternativi


(oggetti appuntiti = apparato maschile, oggetti accoglienti = femminile)

> quando ci svegliamo la censura riemerge e quando ricordiamo il sogno tendiamo a


renderlo accettabile, a dargli una veste più accettabile

> i contenuti rimossi risalgono al passato e all’infanzia, molto spesso il sogno è un


desiderio represso non accettato dall’io cosciente, ma che riguarda spesso la vita sessuale
= nel 1905 “i tre saggi sulla teoria della sessualità” = rottura con Breuer
= il bambino da sempre visto come un essere angelico, con F ha degli istinti sessuali

> teoria topica dell’apparato psichico


(Psiche divisa in 3 luoghi: conscio, inconscio e preconscio)

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DETERMINISMO PSICHICO
> 1901 “psicopatologia della vita quotidiana”
= tutto ciò che succede ha una causa nell’inconscio
> l’inconscio manda sempre dei segnali, si manifestano con i lapsus e con gli atti mancati

1920 > anno di svolta per le teorie di Freud


= studia la nevrosi di guerra (Shell shock), trauma dei soldati con la trincea
> nonostante passi il tempo, continuano ad avere incubi
= F si rende conto che il sogno non è sempre la proiezione di un desiderio

> in quel periodo, osservando il nipote, si rende conto che normalmente i bambini
lasciano cadere gli oggetti e aspettano che gli adulti glielo ridiano, ma il nipote non
aspettava che qualcuno glielo riportasse (lascia il gioco a metà)
= F rivede ciò che aveva detto sull’interpretazione dei sogni e si rende conto di aver
parlato della Libido (energia pulsionale), ma in realtà doveva essere divisa a metà:
- Eros: amore, vita nuova
- Thanatos: morte, porta l’uomo a regredire = tendenza all’autodistruzione
= permette a F di spiegare determinati fenomeni che alcuni individui vivono (droghe)
(Non si può eliminare la pulsione negativa)

FREUD E LA PRIMA GUERRA MONDIALE


“Considerazioni attuali sulla guerra e sulla morte” 1915

> la guerra viene vista come un vortice che divora tutto, dove non vengono riconosciuti i
diritti fondamentali dell’uomo + civili e morali
> anche la scienza ha perduto la sua imparzialità, lavora per creare armi sempre più
distruttive (gas) = delusione della guerra
> gli uomini avevano ormai vissuto gli anni della Belle Époque (periodo positivo) e
concepivano le guerre come scopi cavallereschi

Guerra = regressione degli uomini alle pulsioni più primitive, perché non c’è uno stato di
cambiamento radicale + rilassamento di tutti i valori dall’individuo e dagli stati

F spiega che le pulsioni in sé non sono buone né cattive, ma vengono giudicate tali dalle
comunità, a seconda che si trasformino in attività altruistiche o che rimangano egoistiche
> in realtà gli uomini hanno un’attitudine alla civiltà e questo è favorito dall’ambiente e
dall’educazione (con premi e castighi)
= gli uomini hanno sviluppano pulsioni in maniera superficiale

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Prima della guerra = vita piatta
> per l’uomo è inconcepibile pensare alla propria morte, l’uomo civile prima della guerra
evitava di parlare di morte, ora ne deve fare conti e si rende conto che è difficile sostituire
l’affetto di una persona cara.
> Questo modo di vedere la morte, prima della guerra, aveva portato l’uomo ad essere
prudente e a vivere senza rischi = uomo rassegnato ad una vita piatta
> nell’arte, l’uomo, può vivere imprese rischiose (con la fantasia)

Scoppio = l’uomo è costretto a confrontarsi con la morte


= modo diverso di concepire le cose
> l’inconscio torna a comportarsi come quando era primitivo, che non credeva alla
propria morte e si abbandonava ad atti di eroismo
> quando muore una persona cara, l’uomo primitivo aveva inventato l’immortalità
dell’anima = l’individuo sviluppa nervosi oppure ci si preoccupa troppo
= con la persona cara abbiamo atteggiamenti ambivalenti: Eros e Thanatos

> per superare la guerra


= bisogna cambiare da “sivis pacem, para bellum” a “sivis pacem, para morte”
Se vuoi la pace prepara ad affrontare la guerra
Se vuoi la vita impara il giusto significato alla morte
= l’uomo non si impegna più in guerre

DA TEORIA TOPICA A STRUTTURALE


conscio, inconscio e preconscio >>> es, io e super-io

ES: parte più oscura e inaccessibile della psiche, sede dei contenuti rimossi
> regno del non logico e ignora le categorie di spazio e tempo
= dominato solo dal principio di piacere = soddisfazione immediata
> no distinzione tra bene e male e tra desiderio e realtà
= parte passionale

IO: parte consapevole dell’individuo, cosciente di sé


“Non è padrone nemmeno a casa propria”
= deve fare i conti con la realtà, con l’es e con il super-io
> gestisce le pretese dell’es e deve subire i divieti del super-io

SUPER-IO: poliziotto interiore


= insieme dei divieti
> regole che l’uomo ha proiettato fin dall’infanzia attraverso l’educazione

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CARTEGGIO FREUD-EINSTEIN 1932
1931 > società delle nazioni
= aveva invitato gli esponenti più significativi dell’epoca a dibattere su alcuni argomenti
= Einstein decide di interpellare Freud “Perché la guerra?”

E: “c'è un modo per liberare gli uomini dalla guerra?”


E pensa che l’unica soluzione sia creare un organizzazione sovra-nazionale
= soluzione irrealizzabile, gli stati avrebbero dovuto rinunciare alla loro sovranità
F è d’accordo con E e approfondisce le ragioni di questa impossibilità
= nella storia i più forti hanno sempre primeggiato con la violenza sui più deboli, i deboli
si sono uniti e hanno dato vita al diritto
= il diritto non ha permesso di superare i conflitti tra individui e stati

E: “come è possibile che la minoranza controlli la maggioranza?”


F risponde dicendo che la min può controllare tramite il controllo dell’informazione

E: “perché le masse si lasciano infiammare alla guerra?”


E dice che l’uomo ha dentro di sé il piacere di odiare e distruggere l’altro
F è d’accordo anche dal punto di vista psicanalitico
= nell’uomo ci sono due pulsioni: amore e odio (si può deviare l’odio)

F solleva una questione


“Perché ci indigniamo tanto contro la guerra?”
> perché ogni uomo ha diritto alla propria vita e la guerra impone la morte di cose e
persone = l’evoluzione porta l’uomo ad essere pacifico

DISAGIO DELLA CIVILTÀ 1929


= F pensa che lo scopo dell’esistenza umana sia la felicità
> nello stato di natura l’uomo è insicuro, quindi passa alla civiltà
= baratto tra felicità e sicurezza
= l’uomo sceglie di sottostare a divieti
= è come un burattino che accetta le proibizioni che la società impone
(Storicamente siamo tra due guerre di regimi totalitari)

> l’opera si rifà a “Totem e tabù” 1913


Il padre possedeva tutte le donne fino a quando i figli, rivali, decidono di uccidere il padre
= nasce il divieto dell’incesto + divieto di uccidere il padre
> i figli dopo aver ucciso il padre, se ne nutrono per la suddivisione della colpa

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BERGSON 1859-1941

VITA
> nasce e muore a Parigi
> famiglia ebrea
> coda per frequentare le sue lezioni
1927 = premio nobel per la letteratura

> riflessine intorno al tempo e alla memoria


“saggio sui dati immediati della coscienza” 1889
“Materia e memoria” 1896
“L’evoluzione creatrice” 1907

> interessato dai problemi del tempo


> lui ha una formazione scientifica ma si rende contro che in fisica e in meccanica non si
parla mai del tempo come durata

> si interroga sulle caratteristiche del tempo e distingue:

- Tempo spazializzato della fisica: tempo visto come successione misurabile di istanti
raffigurabili sua una linea retta (orologio), che regola la nostra vita sociale, oggettivo
= collana di perle

- Tempo della coscienza, come interiorità e durata: visto come una successione di stati
qualitativi diversi gli uni dagli altri, che sfugge alla misurazione degli orologi,
visto come un flusso continuo del passato nel presente (ricordo) e futuro nel presente
(attesa)

Tempo = durata
> il passato si conserva sempre
=immagine del gomitolo
= tempo qualitativo e della significanza

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MATERIA E MEMORIA
In quel periodo venivano condotti studi sull’amnesia procurata da incidenti
= si pensava a danni fisici del cervello corrispondessero perdite di memoria
> per B non è corretto e distingue: (le prime due sono 2 memorie)
- Memoria pura
- Ricordo immagine
- Percezione

MP: pura spiritualità, indipendente dal corpo


= totalità della nostra esperienza passata, c’è sempre
= noi siamo attualità e storia passata e il passato ci accompagna sempre

RI: materializzazione di un ricordo puro in immagine


= diventa presente qui e ora
> le amnesie colpiscono il ricordo immagine = memoria di superficie
= possibilità di non tradurre un ricordo in immagine

> cono rovesciato su un piano Memoria


= la realtà la conosco con la percezione
che mette in relazione realtà e memoria

Percezione
L’EVOLUZIONE CREATRICE
Realtà
> opera difficile
> B aveva una formazione scientifica
= pensa che per spiegare la natura non bastino spiegazioni meccanicistiche o finalistiche
> natura = evoluzione creatrice, c’è anche imprevedibilità (imm fascina)
> la vita ha tante forme
> nella natura agisce uno slancio vitale, è un’energia
= la natura si sviluppa come un’esplosione
- da vita ad organismi piuttosto che altri
- impulso a vivere (durata e conservazione)

Slancio vitale = recipiente pieno di limatura di ferro


> a un certo punto c’è l’opposizione della materia
= si ha l’organismo (dipende se c’è più o meno slancio)

DUALISMO “risolto”
> la materia per B è lo slancio vitale depotenziato (imm fuochi d’artificio)

> istinto per sopravvivere, intelligenza che cataloga e classifica e intuizione che ci
permette di cogliere lo slancio vitale, che governa ogni cosa e ci permette di percepire le
cose in modo unitario

(Si vuole distinguere da Spencer e dal suo concetto di evoluzione)

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ESISTENZIALISMO
> filosofia tra le due guerre e come conseguenza della 2gm
> per gli orrori delle guerre, la problematica della morte diventa un fatto quotidiano
> irrazionalità della storia

> 2 correnti
- Kierkegaard
Trovano in dio un rifugio dal mondo esterno

- Heideggerd (+ Sartre)
L’uomo è gettato nel mondo, quindi tanto vale fare nel mondo il nostro progetto

> si parla dell’uomo nella sua singolarità finita, situata in una determinata situazione
storica, dove è chiamato a scegliere
= ha una possibilità di realizzazione

> atmosfera culturale


Temi = morte, irrevocabilità del tempo e fragilità esistenza umana
(Ungaretti)

HEIDEGGERD 1889-1976
> discepolo di Husserl
= inizia la corrente filosofica “la fenomenologia”
= ha come discepoli anche Hannah Arendt (amante di Heid) e Jonas (ebrei)

> aderisce al partito nazista


> nel 1933 diventa direttore dell’università di Friburgo
> quaderni neri = ci sono affermazioni antisemite
= non prende mai le distanze dal partito
> contrapposizione tra pensiero filosofico e adesione politica

“Essere e tempo” 1927


> problema e ricerca dell’essere, che non ha mai avuto una risposta soddisfacente
> il problema dell’essere è che non è mai stato affrontato nel modo giusto
= non si parla di essere e basta, ma che si concretizza in qualcosa
> “qual è l’unico ente che si domanda sull’essere? L’uomo”
= Heid chiama l’uomo “dasein” = esserci

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ESSERCI E ESSERE NEL MONDO
> ha ancora senso domandarsi sull’essere
Essere su uomo = è ciò che sceglie di essere, è possibilità e conflittualità
= visione ontica e ontologica (essere in generale)
> la possibilità di scegliere porta l’uomo a mettersi in gioco e di passare da scelta a
scelta = responsabilità sull’uomo

Esistenza = egs sistere = sta al di fuori di sé ne progetta se stesso


> l’uomo è in primo luogo essere-nel-mondo = esserci
= non significa solo abitare nel mondo, ma avere familiarità del mondo e prendersi cura
delle cose = progetta il mondo secondo un piano di utilizzabilità
= le cose hanno valore per l’uomo perché sono utili

> l’analisi esistenziale porta a parlare di 2 tipi di vita


- inautentica = prendersi cura
- Autentica = aver cura

> problema
Nel mondo non ci sono solo le cose, ci sono anche le persone
> chi sceglie di prendersi cura delle cose, non rispetta le cose, c’è la visione utilitaristica
L’uomo finisce per comprendere se stesso in base al mondo e e si sente cosa tra le cose
= l’uomo basa la sua vita su cose futili e si conforma con le idee degli altri
= vita inautentica, l’uomo sceglie al posto degli altri
(prendersi cura è negativo)

> anche quando riesce a fare un progetto, sentirsi cosa gli provoca paura che lo domina
= deiezione (Marx = reificazione)
= no rapporto basato sul dialogo (Buber)

> l’uomo si accorge della vita inautentica


= vita giocata sul conformismo
= viene colto dall’angoscia ≠ da Kierkegaard
= deriva dalla mancanza di senso nella vita

> la voce della coscienza può riportare l’uomo travolto dalla cura, davanti a se stesso
= può capire la mancanza di senso nell’esistenza, che è ridotto al livello delle cose

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ESSERE PER LA MORTE
> tra le possibilità c’è una a cui l’uomo non può sfuggire
= morte
= l’uomo può scegliere di vivere per uno scopo
= la voce della coscienza ci richiama all’essere-per-la-morte
> la vita autentica è l’essere per la morte

EPM = possibilità incondizionata che appartiene solo al singolo


= svela la nullità di ogni progetto
= ultima possibilità per l’uomo
= ancora più motivato verso i suoi progetti, evita di perdersi in cose futili
(Le cose futili sono pensate per non pensare alla morte)
= l’uomo non è più cosa tra le cose, è coraggioso e guarda in faccia la morte

> non è suicidio, l’uomo accetta la sua finitezza


= l’uomo sceglie e non subisce più le possibilità della vita

ESSERE TEMPO
Il senso dell’esserci è il tempo
= tutto ci rimanda al futuro
> nella vita inautentica il passato, presente e futuro sono accostati (scientifico per B)
> nella vita autentica il tempo è un’unità (durata per B)
= il futuro sorge dal passato ma tra i due c’è il presente (istante)

BERGSON E HEIDEGEERD
= il tempo non si può ricondurre a una cosa scientifica

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LE TEORIE DELLA GIUST IZIA NEL 1900
1948 = dichiarazione dei diritti umani
- teoria della giustizia di Rawls 1971 > filone neo-contrattualista
- Anarchia, stato, utopia di Nozick 1974 > libertarismo e individualismo

> interesse per i temi etici e per la giustizia, che diventa un tema attuale
(Interesse causato da tragici eventi + divario tra paesi ricchi e poveri)
= intensificazione dei flussi migratori

1971 = Rawls
Da qua in poi la teoria della giustizia deve “fare i conti” con la sua opera
> parte dal fatto che le valutazioni morali sono condizionate dalla società
= non si arriva a una determinazione universale di giustizia condivisibile da tutti
Come si stabiliscono i principi?
= R propone un esperimento sociale
= una società equa nella quale viviamo

Quali principi sceglieremmo dietro un velo di ignoranza?


(Senza sapere il ruolo che avremo nella società)
= nessuno sceglierebbe l’utilitarismo “laissez faire” (lasciate fare)

> chiunque vorrebbe salvaguardare 2 principi:


- libertà fondamentali, opinione e coscienza
- Principio della differenza, ammesse le differenze e la distinzione per merito
> chi guadagna di più deve pagare le tasse
= il suo merito aiuta gli altri che hanno difficoltà

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1974 = Nozick
= inviolabilità diritti individuali
> lo stato deve essere uno stato minimo
= non interviene nella sfera individuale
= critica del Welfare State > l’individuo è di proprietà dello stato
> N vuole che l’individuo sia proprietà di se stesso (≠Hegel)

> fine 20° secolo


= fine guerra fredda
= gli individui sentono un senso di apatia nei confronti delle istituzioni
= identità collettiva
> le forme tradizionali della giustizia non rispondono al bisogno
= si basano sul giusto che ha priorità sul bene

> torna attuale la filosofia di Aristotele


= giustizia teleologica (bisogna chiedersi il fine “telos”)

Nella vita politica gli uomini si interrogano sul bene


Comunismo = priorità al bene comune
> per Rawls era una questione di giustizia e ordine sociale
> la comunità in una società multiculturale è qualcosa che si costruisce insieme
= i valori neutrali non funzionano

Martha Nussbaum
> giustizia sociale e globale
> le teorie tradizionali della giustizia non tengono conto delle cure (disabilità)
= queste situazioni generano disuguaglianze

> elabora una visione alternativa


> i diritti vengono visti come qualcosa di occidentale
= bisogna proporre un altro approccio che tenga conto della dignità umana
= approccio delle capacità, che ognuno deve poter sviluppare perché la sua vita sia
degna del suo nome

> 10 capacità
Vita, salute fisica, integrità fisica, sensi immaginazione e pensiero, sentimenti, ragione
pratica, appartenenza, altre specie, gioco, controllo del proprio ambiente (politico e
materiale)

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