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1.Che cosa significa “criticismo”?

“Criticismo” significa distinzione,operata da Kant,fra ciò che la mente umana può conoscere e ciò
che non può conoscere. Secondo Kant,l’uomo non può conoscere le risposte ai problemi metafisici
(Dio esiste? Qual è l’origine dell’universo?).

2. Come è strutturata l’opera “Critica della Ragion pura”?

L’opera “Critica della Ragion pura” è costituita dalle seguenti parti:


-INTRODUZIONE
-ESTETICA TRASECENDENTALE
-ANALITICA TRASCENDENTALE
-DIALETTICA TRASCENDENTALE.

3. Spiega che cosa intende Kant per “giudizio analitico”, “giudizio sintetico a posteriori” e “giudizio
sintetico a priori”.

Kant,nell’introduzione,enumera i diversi tipi di giudizi. Un giudizio è una proposizione,costituita da


soggetto e predicato.Kant distingue diversi tipi di giudizi,in base al rapporto fra soggetto e predicato
e in base al fatto che si possa esprimere un giudizio prima o dopo un’esperienza.
GIUDIZIO ANALITICO: questo giudizio è tautologico,nel senso che il predicato non aggiunge
nuovi attributi al soggetto. Quindi,il predicato è già contenuto nel soggetto,è inerente alla sua
definizione.Per ricavare il predicato è sufficiente analizzare il soggetto.Di conseguenza non è
necessaria alcuna esperienza; da ciò si deduce che questi giudizi sono universali e
necessari,caratteristici del razionalismo e verità logiche;
GIUDIZIO SINTETICO A POSTERIORI: a differenza del giudizio analitico,questo giudizio ha un
predicato che aggiunge nuovi attributi al soggetto,cioè non è inerente alla sua definizione. Questa
caratteristica è detta sintesi. Si tratta di giudizi a posteriori in quanto dipendono dall’esperienza e,di
conseguenza,risultano essere parziali e contingenti, concreti, soggettivi, probabili e caratteristici
dell’empirismo;
GIUDIZIO SINTETICO A PRIORI: possiede la caratteristica della sintesi,nel senso che il predicato
non fa parte della definizione del soggetto; è un giudizio a priori poiché è indipendente rispetto
all’esperienza e,di conseguenza,risulta necessario e universale. Su questi giudizi si fondano le
scienze.

4. In che senso Kant afferma di aver compiuto una “nuova rivoluzione copernicana”?

Come Copernico ha operato una rivoluzione in campo astronomico,sostenendo che i cieli sono
immobili e la Terra ruota,allo stesso modo,Kant,ha operato una rivoluzione in campo
gnoseologico,cioè della conoscenza. Infatti,egli ha smentito la tradizionale impostazione del
problema gnoseologico,basata sul realismo.Seconda tale concezione,la mente si adatta all’oggetto
della conoscenza,riproducendolo fedelmente e passivamente,senza però capirlo veramente.
Kant,invece,sostiene l’idealismo gnoseologico,affermando che sono gli oggetti della conoscenza ad
adeguarsi alla mente; il soggetto conoscente interviene attivamente,dettando regole alla conoscenza.
La mente è ,quindi,attiva. Kant sostiene poi che la mente di tutti gli uomini conosce allo stesso
modo,poiché non subisce un’evoluzione.

5. Che cosa sono le “forme a priori”?


Le forme a priori sono strutture di cui è dotata la nostra mente. Esse sono presenti fin dalla nascita
in tutti gli individui, non dipendono dall’esperienza e sono intersoggettive,poiché uguali per tutti gli
uomini.

6. Di quali forme a priori è dotata la nostra mente?

La facoltà conoscitiva umana (Ragione) è formata da sensibilità,intelletto e ragione.Ognuna è dotata


di forme a priori. La sensibilità ne possiede due,spazio e tempo,che vengono applicate al molteplice
sensibile, le forme a priori dell’intelletto sono dodici categorie o concetti, a partire da cui esso
formula diversi tipi di giudizi; infine,quelle della ragione,sono tre idee,che vengono applicate ai non
fenomeni,ciò che non appare: psicologica (dell’anima), cosmologica (del mondo) e teologica ( di
Dio).

7. Come risponde Kant alla domanda “Come sono possibili le conoscenze scientifiche”?

Porsi questa domanda equivale a chiedersi come sono possibili i giudizi sintetici a priori,poiché le
scienze,come matematica e fisica,si fondano su questi tipi di giudizi.Kant risponde che i giudizi
sintetici o le scienze sono possibili in quanto gli uomini applicano ai fenomeni le stesse
categorie,forme a priori dell’intelletto.

8. Che cosa significa “fenomeno”?

“Fenomeno” significa,letteralmente,ciò che appare.Esso,poiché appare,è conoscibile,relativo a


noi,per noi e deriva dall’applicazione di spazio e tempo,forme a priori della sensibilità,al molteplice
sensibile.

9. Che cos’è il “noumeno”?

Il “noumeno”,o non-fenomeno,che Kant tratta nell’ultima parte della sua opera,cioè la dialettica (o
metafisica),è ciò che non ci appare. Non apparendoci,esso risulta essere in
conoscibile,assoluto,oggettivo,è cioè la cosa in sé,indipendente da noi.Il noumeno è pensabile,ma
non conoscibile. Pensabile perché,pensando al fenomeno,capiamo che a noi non appare nulla. In
conoscibile perché,per definizione,ciò che non ci appare non può essere riconosciuto.

10. Qual è il giudizio di Kant sulla metafisica?

Kant,rispondendo alla seconda domanda,che riguarda la validità della metafisica come


conoscenza,afferma che è naturale che l’uomo si interroghi sull’esistenza di Dio o sull’origine
dell’universo.Nonostante ciò,però,egli non potrà mai trovare,sul piano razionale,risposte
attendibili,vere,scientifiche a questi interrogativi,poiché si tratta di non-fenomeni,che,non
apparendoci,siamo impossibilitati a conoscere.Kant pensa che sul piano della fede si potranno
trovare risposte.

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