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Immanuel Kant nacque nel 1724 a Knigsberg (oggi Kaliningrad), allepoca appartenente alla Prussia e ora alla Russia.

Egli stato un filosofo tedesco ed ritenuto da molti studiosi il pensatore pi influente dell'epoca moderna. Nato da genitori pietisti, studi presso il Collegium Fredericianum e frequent poi l'universit di Knigsberg, dove segu i corsi di fisica, logica e matematica. Dopo la morte del padre fu costretto ad abbandonare la carriera accademica e si guadagn da vivere come precettore privato. Inizialmente lobbiettivo di Kant era quello di diventare uno scienziato, per questo motivo le sue prime opere riguardano principalmente la scienza. In seguito per si appassion alla filosofia ed elabor un metodo filosofico definito criticismo. La filosofia di Kant pu essere suddivisa in tre fasi: 1. Fase scientifica 2. Fase pre-critica 3. Fase critica

IL CRITICISMO
Il pensiero viene detto criticismo in quanto fa della critica lo strumento per eccellenza della sua filosofia.

KANT
Mise in dubbio la metafisica Riteneva che la scienza contenesse un fondamento assoluto, cio universale e necessario

HUME
Mise in dubbio ogni aspetto della conoscenza

Nel linguaggio tecnico di Kant criticare significa

Giudicare

Soppesare

Distinguere

Valutare

Kant trova che si debba dare una risposta allo scetticismo di Hume che lo ha risvegliato dal sonno dogmatico, facendogli rinunciare ad ogni evasione dai limiti dell'uomo. Kant sostiene che non si debba prendere nulla come verit assoluta, ma vada tutto sottoposto ad una critica, criticando cos il dogmatismo. Del resto ritiene anche che la conoscenza non derivi solo dall'esperienza, come vuole l'empirismo, ma dalla sintesi di questa con quelli che Kant chiama i giudizi sintetici a priori. Cos supera lo scetticismo di Hume che, ritenendo che la conoscenza scientifica si basasse solo sull'esperienza, portava alla conclusione che non si poteva essere certi che anche in futuro le cose sarebbero andate cos. Kant convinto che la conoscenza umana, e in particolare la scienza, offra l'esempio di principi assoluti (verit universali e necessarie) che valgano ovunque e sempre allo stesso modo. Infatti, la scienza, pur derivando in parte dall'esperienza, presuppone anche, alla propria base, alcuni principi immutabili che fungono da pilastri. Kant sviluppa cos la teoria dei giudizi dividendoli in: giudizi sintetici a priori (cio giudizi che aggiungono qualcosa alle nostre conoscenze, e universali e necessari in quanto non derivano dall'esperienza. Sono la base della scienza); giudizi sintetici a posteriori (cio quei giudizi che pur aggiungendo qualcosa alla nostra conoscenza non sono universali e necessari in quanto derivano dall'esperienza. Sono la base dell'empirismo); giudizi analitici a priori (cio giudizi che pur essendo universali e necessari in quanto non derivano dall'esperienza sono sterili perch non aumentano la nostra conoscenza. Sono la base del razionalismo).

EMPIRISTI

RAZIONALISTI

Principi fondamentali della scienza: GIUDIZI SINTETICI A POSTERIORI

Principi fondamentali della scienza: GIUDIZI ANALITICI A PRIORI

Giudizi in cui il predicato dice qualcosa di nuovo rispetto al soggetto, attraverso lesperienza

Giudizi che vengono enunciati senza bisogno di ricorrere allesperienza

Giunto a questo punto Kant stabilisce un nuovo sistema conoscitivo per determinare da dove arrivino i giudizi sintetici a priori, se questi non derivano dall'esperienza. Questa nuova teoria della conoscenza una sintesi di materia (empirica) e forma(razionale e innata). La prima la molteplicit caotica e mutevole delle impressioni sensibili che provengono dall'esperienza. La seconda invece la legge che ordina la materia sensibile indipendentemente dalla sensibilit. In questo modo la realt non modella la nostra mente su di s, ma la mente che modella la realt attraverso le forme tramite cui la percepisce. La realt come ci appare in base alle forme a priori il fenomeno, mentre la realt cos com', indipendente da noi ed inconoscibile. Quest'ultima detta noumeno. Kant definisce quindi la conoscenza come ci che scaturisce da tre facolt: la sensibilit, l'intelletto e la ragione. La sensibilit la facolt con cui percepiamo i fenomeni e poggia su due forme a priori, lo spazio e il tempo. L'intelletto invece la facolt con cui pensiamo i dati sensibili tramite i concetti puri o categorie. La ragione la facolt attraverso la quale cerchiamo di spiegare la realt oltre il limite dell'esperienza tramite le tre idee di anima, mondo e Dio, ossia rispettivamente, la totalit dei fenomeni interni, la totalit dei fenomeni esterni e l'unione delle due totalit. Su questa tripartizione del processo conoscitivo si articola la Critica della ragione pura suddivisa in dottrina degli elementi e dottrina del metodo. La prima si occupa di studiare le tre facolt conoscitive tramite l'estetica trascendentale (sensibilit) e la logica trascendentale, a sua volta suddivisa in analitica (intelletto) e dialettica (ragione).

necessario, dunque, interrogarsi sul fondamento di determinate


esperienze umane, cercando di capire se esse siano o meno valide, nonch quali siano i loro limiti.

Il concetto di limite un aspetto centrale della filosofia di Kant,


infatti il criticismo viene anche definito filosofia del limite.

Durante la fase critica, Kant elabor i suoi tre capolavori: La critica della ragion pura: venne scritta nel 1781 e consiste in un'analisi critica dei fondamenti del sapere che al tempo di Kant si divideva in scienza e metafisica. Nel 1783 scrisse un esposizione pi popolare di questa critica (Prolegomeni); La critica della ragion pratica: venne scritta nel 1788 ed la critica che si occupa della morale; La critica del giudizio: venne scritta nel 1790 ed la critica dellestetica (si occupa di ci che bello e di trovare una finalit nella natura). Per la morale, Kant ha un debito con Rousseau: Io sono uno studioso e sento tutta la sete di conoscere che pu sentire un uomo. Vi fu un tempo nel quale io credetti che questo costituisse tutto il valore dell'umanit; allora io sprezzavo il popolo che ignorante. Rousseau che mi ha disingannato. Quella superiorit illusoria svanita, ho imparato che la scienza inutile, se non serve a mettere in valore l'umanit."

La critica della ragion pratica la critica che si occupa della morale. Per capire la morale kantiana bisogna comprendere il concetto di dovere infatti, se la critica della ragion pura era legata al mondo dellessere, la critica della ragion pratica legata alla categoria filosofica del dover essere. Le azioni del dover essere si dividono in: Azioni legali ovvero azioni conformi alle leggi stabilite dallo Stato e risiedono nel comportamento esteriore degli uomini; secondo queste, si compie unazione solo perch la legge lo consente e non perch si ritiene giusto compierla. Azioni morali ovvero azioni che si riconoscono sia nel rispetto della legge esterna,quella stabilita dallo Stato, sia nel rispetto della legge interna,quella stabilita dalla persona che la compie.

Allinterno della critica della ragion pratica Kant afferma che nelluomo esiste una legge morale valida per tutti e sempre. In altri termini, nella sua opera, Kant muove dal convincimento dellesistenza di una legge etica assoluta. La legge morale :
Universale Libera Necessaria Incondizionata Kant inoltre riconosce alla legge morale due attributi essenziali: La categoricit La formalit

Per Kant i principi pratici che portano luomo ad agire sono di due tipi: le massime e gli imperativi. Le massime valgono solo soggettivamente e variano di momento in momento, da persona a persona. Gli imperativi sono principi pratici oggettivi, cio sono validi per tutti. In altre parole sono comandi, doveri che esprimono la necessit oggettiva dellazione. Essi sono divisi da Kant in due tipi: imperativi ipotetici e imperativi categorici.

Imperativi ipotetici (hypothetischen imperativ)

Imperativi categorici (kategorischen imperativ)

Determinano la volont a condizione che essa voglia raggiungere certi obbiettivi. Sono ipotetici perch valgono nell ipotesi in cui si voglia quel fine e valgono oggettivamente per tutti coloro che si propongono di raggiungere quel fine. Es: se vuoi essere promosso devi studiare

Gli imperativi categorici determinano la volont non in vista di ottenere un determinato effetto desiderato, ma solamente come volont. Ordina cio il dovere in modo incondizionato, a prescindere da qualsiasi fine o scopo. Es: devi studiare perch devi essere promosso

Nella critica della ragion pratica Kant formula 3 postulati (=verit che si accettano senza dimostrazione perch non sono in grado di dimostrarla). Questi postulati sono:

Poich solo la santit (=la conformit completa della volont della legge) rende degni del sommo bene e poich la santit non realizzabile nel nostro mondo si deve per forza ammettere che luomo possa disporre di un tempo infinito, grazie a cui progredire allinfinito verso la santit.

Se la realizzazione della santit( 1condizione del sommo bene) implica il postulato dellimmortalit dellanima, la realizzazione del secondo elemento del sommo bene, cio la felicit proporzionata alla virt, comporta il postulato dellesistenza su Dio, ossia la credenza in una volont santa e onnipotente che faccia corrispondere la felicit al merito.

La libert la condizione stessa dell etica, che nel momento stesso in cui prescrive il dovere presuppone anche che si possa agire o meno in conformit ad esso e che quindi si sia sostanzialmente liberi. Kant sostiene che se c la morale deve esserci per forza anche la libert.

Russo M. La Montagna A. Paolella A. Sedente C.

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