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Kant

Nasce illuminista (1724) e muore romantico (1804). Nella Dissertatio (1770) egli prende a modello la rivoluzione Copernicana, il mondo non era pi geocentrico (la terra al centro delluniverso) ma eliocentrico (il sole al centro di tutto), per applicarla alla gnoseologia. -Ora conosco da soggetto attivo della conoscenza non pi passivo. Kant afferma che la conoscenza sensibile e quella intellettiva sono diverse per genere. I contenuti della prima sono rappresentazioni delle cose come appaiono, mentre nella seconda sono rappresentazioni delle cose come sono. Loggetto della conoscenza sensibile il fenomeno, della conoscenza intellettuale il noumeno. Tutta la critica della ragion pura Kantiana si basa sulla gnoseologia.

Ragion Pura 3 critiche della ragione Ragion Pratica Ragion del Giudizio

Gnoseologia Morale Estetica

Critica della ragion pura.


Pu la metafisica avere un fondamento scientifico? Egli sottopone la mente a unimmagine critica. Kant immagina un tribunale in cui limputato la ragione umana e la esamina chiedendole: Dove puoi arrivare? Dove sei? Dove vai?

Egli riprende le tavole dei giudizi aristotelici. Secondo Aristotele esistevano due tipi di giudizi: Analitici a priori: Tutti i corpi sono estesi. un giudizio analitico poich non ho aggiunto nulla che non sapevo gi, dato che lestensione propria dei corpi, a priori perch privo di esperienza. Un problema si pu dividere ma non ampliare. Giudizio universale e necessario. Sintetici a posteriori: Tutti i corpi sono pesanti. un giudizio sintetico perch amplifica la conoscenza, la pesantezza non insita nel concetto di corpo, a posteriori perch ne ho fatto esperienza. Giudizio non universale e non necessario. Kant prende lapriorit dei primi e la sinteticit dei secondi formando un nuovo giudizio sintetico a priori in cui il predicato non gi compreso nel concetto di soggetto e, tuttavia, collegato a esso in modo universale e necessario. Amplifica la conoscenza prescindendo dallesperienza 7+5. Per conoscere Kant utilizza le forme pure a priori: 1. Estetica trascendentale: Conoscenza sensibile. 2. Analitica trascendentale: Conoscenza intellettiva. 3. Dialettica trascendentale: Conoscenza razionale Estetica trascendentale Primo piano della conoscenza. Spazio e Tempo (geometria e matematica). Intuizioni sensibili del senso esterno (spazio) e interno (tempo). Per Kant viene prima il tempo perch esso la somma di tanti istanti della mia coscienza in sequenza. Analitica trascendentale Livello superiore della conoscenza. Kant utilizzer le 12 categorie che sono i meccanismi formali della conoscenza. La prima categoria la sostanza. Le categorie sono unificate dallio penso che ha il compito di ordinare i meccanismi formali della conoscenza. Con i meccanismi formali della conoscenza intellettiva il soggetto in grado di staccarsi dallo spazio-tempo per arrivare ad una conoscenza superiore. Ma consapevole che esiste un quid che il limite della conoscenza umana, che Kant chiama Noumeno. Quindi la metafisica non pu avere un fondamento scientifico.

Dialettica trascendentale Tre idee: 1. Anima: psicologia razionale; 2. Mondo: cosmologia razionale; 3. Dio: teologia razionale. Le tre idee hanno una funzione regolativa. Psicologia razionale Lanima una sostanza semplice, identica, unica, per falsa. Luomo ha coscienza del proprio pensiero, quindi una sostanza pensante. La prima affermazione vera in quanto rimanda al Cogito ergo Sum di Cartesio. La seconda invece sbagliata, perch non si pu applicare la categoria di sostanza allIo penso che parte delle mie funzioni trascendentali. La sostanza lunione di materia e forma e lio penso non ha n materia ne forma quindi non pu essere sostanza. Cosmologia razionale Quattro antinomie: 1. Il mondo ha un inizio e un limite nello spazio, il mondo non ha ne inizio ne limiti. 2. Il mondo formato da sostanze semplici e divisibili, le sostanze non sono n semplici n divisibili. 3. Pu esistere una legge di natura, pu esistere un'altra casualit diversa da quella di natura. 4. Nel mondo fa parte qualcosa che costituisce un essere necessario, in nessun luogo esiste un essere assolutamente necessario che ne sia la causa. Le prime due antinomie sono sbagliate. La terza: la legge di natura esiste se possiamo spiegarla con un fenomeno, se esiste un'altra casualit, la possiamo spiegare con il Noumeno (questantinomia pu essere approvata). La quarta: il mondo ha una causa, cio Dio, o non lha (questantinomia sfocia nella teologia razionale).

Teologia razionale La teologia razionale la scienza che ha la presunzione di dimostrare lesistenza di Dio attraverso 3 prove: 1. Ontologica: afferma lesistenza di Dio a partire dal concetto di essere perfetto; 2. Cosmologica: Dio la causa meccanicistica di tutto quello che c nel mondo; 3. Fisico-Teologica: dato che il mondo ordinato devesserci qualcosa che lo ordina. La prima prova sbagliata perch lidea di perfezione non implica lidea di Dio. La seconda sbagliata perch non posso applicare un concetto di causa ad una cosa di cui non posso fare conoscenza. La terza sbagliata perch lordine non prova lesistenza di un creatore. Quindi non pu esistere una scienza al di l della conoscenza.

Critica della ragion pratica


Una volta negata la possibilit di una comunione universale viene introdotta lipotesi di un unit morale. Qui termina il Kant illuminista e inizia un nuovo periodo di riflessione. Luomo scopre di avere una vita interiore: ricca e profonda; come un contenitore da riempire ed caratterizzata da pi caratteristiche: volont, ragionevolezza (che la capacit delluomo di essere consapevole della volont che gli appartiene). In ogni individuo presente una coscienza morale, ovvero la consapevolezza dellesistenza di una legge morale. Come in campo teoretico lindagine critica serve a determinare le condizioni di possibilit della conoscenza oggettiva, cos ora si tratta di definire le condizioni formali della moralit. Questa speculazione porta dalla critica della ragion pura alla critica della ragion pura pratica. Cos il bene e cos il male? Qual il bene e qual il male? Lessere umano, a differenza degli animali che agiscono obbedendo ad impulsi, ha la possibilit di agire in base alla propria volont, cio porsi dei fini, darsi delle regole e operare di conseguenza.

Ogni soggetto razionale determina la propria volont, quindi sceglie di agire, in base a principi pratici che Kant chiama massime. Massima= determinazione della volont che viene considerata dal soggetto come valida soltanto per la sua volont dunque la massima un principio soggettivo. un obiettivo proprio che fa riferimento a regole delle abilit e consigli sulla prudenza. Dallesperienza non si pu ricavare la necessit di una legge. Ci che lesperienza da contingente, casuale; per quanto possa venire generalizzato, non potr mai divenire universale. Il fondamento della moralit dunque non pu che essere a priori, ricavato dalla ragione; la ragione stessa che detta le leggi di determinazione della volont. Luomo in quanto essere razionale ha la facolt di determinare la sua volont razionalmente, a priori, ma dallaltro condizionato da impulsi e inclinazioni sensibili. Imperativo= forma in cui si esprime la necessit oggettiva di un azione. Esprime un comando. Al contrario della massima oggettivo. Gli imperativi sono due: 1. Ipotetico: tu devi se puoi. Indica che lazione buona riguardo a uno scopo possibile o reale. Se tu vuoi essere promosso devi studiare. 2. Categorico: tu devi perch devi. Dichiara lazione come oggettivamente necessaria per se stessa, senza relazione alcuna con uno scopo qualunque. Il dovere kantiano si pu dedurre, dal concetto di massime e imperativi, dalla critica della ragion pratica. Il dovere implica una sottomissione. Se luomo si sottopone alla massima e allimperativo pu arrivare alla libert. Il dovere una scelta. la mia libert che sceglie di seguire il dovere. La parte che mi porta a seguire il dovere la coscienza. -La coscienza del dovere viene prima della mia scelta libera. Limperativo che mi porta a seguire il dovere prima di tutto un comando alla mia libert. Questo un giudizio sintetico a priori, che amplifica il nostro modo dessere.

La legge un imposizione. Le leggi morali (non sono obbligatorie) sono universali e necessarie ma sono diverse da quelle naturali. Leggi dellimperativo categorico (legge morale): 1. Fai in modo che una massima soggettiva si fonda con la legge universale. 2. Tutto devessere considerato come fine e non come mezzo. 3. Comunque e dovunque bisogna imporre alla volont una legge universale. Il fatto che siamo indipendenti dalla legge morale ci lascia liberi di scegliere. Per orientare la mia volont posso essere spinta da diversi fattori: interni (sentimenti) e esterni (leggi imposte dallo stato, dalle istituzioni).

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