Johann Sebastian Bach nasce nel 1685 in Germania; sia il padre che la madre sono musicisti; grazie ai genitori e al fratello maggiore, impara a suonare il violino e l’organo. A quindici anni viene ammesso nel coro della scuola, dove conosce la polifonia; all’età di diciotto anni, ottiene l’incarico di organista nella chiesa di Arnstadt, in quegli anni ascolta i musicisti contemporanei; infatti è attratto da un grande organista; ma non rimane ad Arnstadt per molto tempo; nel 1707 riceve un’altra offerta e si trasferisce in un’altra città per un anno, dove si dedica alla composizione delle cantate e poi sposa la cugina; successivamente assume l’incarico di organista e maestro dei concerti alla corte del duca di Weimar, dove conosce la musica dei compositori italiani: Vivaldi e Frescobaldi; compone brani per organo e cantate. All’età di trentadue anni, diventa maestro di cappella presso la corte del principe Leopold e su sua richiesta compone musiche di carattere profano per concerti feste e celebrazioni. Nel 1720 mentre lui è in viaggio, muore la moglie da cui aveva avuto sette figli e si risposa con una cantante un anno dopo, perché i suoi tre figli più piccoli hanno bisogno di una madre; da questo matrimonio nascono altri tredici figli; il secondogenito segue le orme del padre e diventa compositore apprezzato e clavicembalista alla corte di Federico II di Prussia. A trentotto anni si reca a Lipsia dove vive e lavora fino alla morte; qui si occupa di composizione per le funzioni religiose come i corali che i fedeli cantano in tedesco. Si dedica all’insegnamento dove compone e sperimenta insieme ai suoi allievi e dedica loro l’opera “Il clavicembalo ben temperato”. Ha scritto oltre mille composizioni sia di genere sacro che profano; egli è convinto che la musica sia un dono di Dio e ogni musicista deve lavorare con umiltà. Di Bach abbiamo a disposizione pochi documenti e notizie perché rifiutava le idee contemporanee, infatti di tutta la sua enorme produzione, vengono stampate quando è ancora in vita, solo due opere. Muore a sessantacinque anni , dopo una vita dedicata alla musica e alla famiglia. Per oltre cent’anni resta dimenticato, quando agli inizi dell’ottocento quando viene riscoperto da un compositore del periodo romantico: Mendelssohn; tra le opere profane ci sono : i Concerti branderburghesi; tra quelle per strumenti solisti: Le variazioni Goldberg; tra le opere didattiche : L’arte della fuga e il clavicembalo ben temperato; tra le opere sacre: i corali le cantate e i due oratori: Passione secondo Matteo e Passione secondo Giovanni.
Giovanni Rubino - Nove Tendencije e Modernismo Jugoslavo: L' Impellenza Operativa Negli Scritti Di Giulio Carlo Argan, Pubblicati A Zagabria Dal 1960 Al 1969