Riassunto: Mendel e le origini della genetica Da Pg.
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| Che cos’è la genetica
Ognuno di noi assomiglia ai genitori, fratelli, cugini e nonni; tutte le nostre cellule ne derivano da una iniziale: lo zigote che nasce dall’unione dello spermatozoo del padre, con l’ovulo della madre e contengono le informazioni per lo sviluppo di un nuovo individuo con caratteristiche materne e paterne. Da una stessa coppia possono nascere figli diversi : maschi e femmine, alti o bassi; queste caratteristiche sono i caratteri ereditari. La genetica è la parte della biologia che studia la trasmissione dei caratteri ereditari dai genitori ai figli; i primi studi di genetica risalgono alla metà dell’Ottocento, grazie alle ricerche di Mendel, monaco e naturalista; per questo viene considerato il fondatore della genetica.
| Gli esperimenti di Mendel
Ai tempi di Mendel, non si conoscevano i meccanismi per riprodurre le cellule, e così i suoi ragionamenti erano basati su osservazioni dirette e semplici esperimenti su piante di pisello odoroso, una pianta facile da coltivare e dà origine in breve tempo a una numerosa discendenza. Le piante di pisello hanno una riproduzione sessuata e i fiori contengono organi maschili e femminili; si riproducono per autoimpollinazione: i gameti maschili fecondano gli ovuli contenuti nel pistillo. Mendel nei suoi esperimenti usò anche la tecnica dell’impollinazione artificiale incrociata, trasferendo con un pennellino, il polline di piante diverse su fiori, per controllare le caratteristiche di partenza dei genitori e quella dei figli.
| La scelta dei caratteri
Durante le sue osservazioni, Mendel notò che nella pianta di pisello, molti caratteri esistevano solo in due varianti; per questo i caratteri erano chiamati antagonisti. Mendel iniziò i suoi esperimenti incrociando piante di pisello diverse tra loro per un solo carattere, come il colore dei semi che possono essere gialli o verdi; se piantiamo i semi di una pianta con semi gialli, nasceranno piante con semi gialli e verdi. Riproducendoli con autoimpollinazione, Mendel dopo varie generazioni, riuscì a selezionare piante che producevano solo semi gialli e altre che producevano semi verdi; ottenendo così linee pure , cioè piante con solo una variante del carattere studiato.
| La prima legge di Mendel
Partendo dalle linee pure, Mendel iniziò gli esperimenti e dall’incrocio di piante con seme giallo e quelle con seme verde, ricavò solo semi di colore giallo; la variante dei semi gialli, la chiamò dominante perché si era manifestata in tutte le piante figlie di prima generazione mentre quella di semi verdi la chiamò recessiva. Le piante ottenute con l’incrocio sono chiamate ibridi. La prima legge di Mendel dichiara che incrociando 2 piante di linea pura, con 2 varianti alternative di un carattere, si ottiene una discendenza con 1 sola variante detta dominante.