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Il fu Mattia Pascal è uno dei romanzi più

famosi e importanti di Luigi Pirandello


basato sul relativismo (la verità cambia a
seconda del punto di vista) sul tema
dell’identità; secondo l’autore, infatti
l’essere umano si presenta alla società in
cui vive attraverso una serie di maschere
determinate dall’ambiente in cui egli nasce
e vive (la famiglia, il lavoro)ed è solo
attraverso di queste che egli può convivere
con il prossimo e presentarsi agli occhi
altrui.
Fu pubblicato a puntate fra l’Aprile e il
Giugno del 1904 sulla rivista “Nuova
Antologia”.
Il protagonista è il giovane Mattia Pascal.
Il luogo è campestre, vicino al paese di Miragno, in Liguria, lontano dalla moderna civiltà
industriale.

Personaggi
 Mattia Pascal/Adriano Meis: è il protagonista della vicenda, che ha la possibilità di
cambiare identità.
 Batta Malagna: è l’amministratore della famiglia Pascal.
 Oliva: è la ragazza innamorata di Mattia ma sposata con Malagna, che tradisce
proprio per il suo primo amore.
 Romilda: ragazza di Miragno di cui è innamorato Pomino, amico di Mattia.
 Pomino: amico fraterno di Mattia Pascal e da lui tradito.
 Adriana Paleari: ragazza che Mattia Pascal incontra a Roma nei panni di Adriano
Meis, e ricambia il suo amore, ma viene da lui abbandonata nel momento in cui
capisce che non può sposarla a causa della sua falsa identità.
Trama
A seguito della morte del signor Pascal, l’amministratore di fiducia Batta Malagna,
consuma il patrimonio familiare di Mattia e della madre.
Per vendicarsi di lui, Mattia seduce Romilda, da cui il vecchio amministratore vorrebbe un
figlio.
Inoltre ha una relazione con Oliva, moglie di Botta dalla quale ha una gravidanza che
attribuisce al marito, per salvare l’onore.
La tormentata vita coniugale, la difficoltà economica in cui cade la nuova famiglia di Mattia
e i lutti familiari, spingono Mattia a pensare al suicidio.
Per una risoluzione improvvisa, Mattia decide di andare a Montecarlo e giocare alla
roulette.
Vinta una somma al gioco, decide di tornare al suo paese, ma durante il viaggio di ritorno
in treno, apprende, leggendo il giornale, di essere stato riconosciuto dalla moglie e dalla
suocera in un cadavere trovato in un mulino di Miragno.
Capisce così di avere un’occasione unica per fuggire dai suoi guai e decide di cambiare vita
e identità; Pascal assume quindi il nome di Adriano Meis e si reca a Roma nella pensione di
Anselmo Paleari , dove s’innamora di Adriana, sua figlia.
Il timore che venga scoperta la sua vera identità e l’impossibilità di avere uno stato civile
che renda possibile il matrimonio con Adriana, lo angosciano.
Per non farsi riconoscere, si fa operare all’occhio strabico e dopo aver capito di non poter
sposare Adriana, per allontanarla da sé, inizia a corteggiare la fidanzata di un pittore
spagnolo, ed è da questo sfidato a duello.
Senza identità non riesce a trovare i padrini necessari per battersi; così decide di fingere il
suicidio nel Tevere.
Fuggito da Roma, torna a Miragno, dove trova Romilda sposata con l’amico Pomino, dal
quale ha avuto una figlia.
Rinuncia allora a vendicarsi contro di lei, e a servirsi della legge (sarebbe lui il legittimo
marito della donna).
Decide quindi di restare a Miragno e vivere isolato nella biblioteca dove aveva lavorato.
E’ ormai diventato una maschera nuda: non vive più, si guarda e guarda gli altri vivere.

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