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di Johann Sebastian Bach e della sua prima moglie Maria Barbara. Georg Philipp
Telemann fu suo padrino di battesimo. Nel 1717 con la famiglia si recò a Köthen,
dove il padre prese il posto di maestro di cappella. Dopo la morte della madre,
avvenuta nel 1720, fu a Lipsia, dove Johann Sebastian diventò Thomaskantor nella
primavera del 1723. A dieci anni fu ammesso come studente alla Chiesa di San
Tommaso; presso questa scuola fu allievo del padre, dal quale ricevette lezioni di
tastiera e organo. Intraprese anche lo studio del violino e della viola, ma ebbe
non poche difficoltà nel suonarli a causa del suo mancinismo.
Dal 1731 al 1734 studiò giurisprudenza all'Università di Lipsia. Dopo esser stato
rifiutato come organista a Naumburg, nel settembre del 1734 si trasferì a
Francoforte sull'Oder, dove entrò all'Università Viadrina; nel 1738 decise di
concludere la sua carriera accademica per dedicarsi solamente a quella musicale.
Nel 1743 iniziò a soffrire di gotta, che gli causò problemi per tutta la vita, e
l'anno seguente si sposò con Johanna Maria Dannemann, figlia di un mercante
berlinese di vino, dal quale matrimonio ebbe tre figli, fra i quali si ricorda
Johann Sebastian (1748-1778), il più giovane dei tre, che diventò pittore. Il 7
maggio 1747 vi fu il famoso incontro a Potsdam tra Johann Sebastian e il re
prussiano, per il quale il padre aveva composto e dedicato l'Offerta Musicale BWV
1079. Tuttavia questo avvenimento non portò alcun miglioramento al posto che Carl
Philipp Emanuel teneva a corte. Nel 1751 si recò a Bückeburg, dove dall'anno
precedente era impiegato il fratellastro Johann Christoph Friedrich Bach come
musicista di corte, e successivamente a Schaumburg-Lippe, dove dedicò al conte
Wilhelm Friedrich Ernst, suo amico d'infanzia, due suoi trii. Sempre nello stesso
anno fece visita al compositore Johann Mattheson ad Amburgo e forse anche al
padrino Telemann.
Dopo la morte del padre, egli non riuscì a prendere il suo posto di Thomaskantor a
Lipsia. Questo anno vide anche la pubblicazione della prima parte del suo trattato
più noto, Versuch über die wahre Art das Clavier zu spielen (la seconda parte fu
pubblicata sempre a Berlino nel 1762), un trattato sul modo di suonare il
clavicembalo all'epoca in Germania. Nel 1755 il suo stile lezioso fu duramente
criticato dal teorico e compositore tedesco Christoph Nichelmann nel proprio
scritto Die Melodie, nach ihrem Wesen sowohl, als nach ihren Eigenschaften. Questo
contrasto fra i due compositori si concluse con l'uscita di Nichelmann dalla corte
berlinese e con la riduzione dello stipendio di Bach a 200 talleri.
Successivamente, attorno al 1760, dedicò alcune sonate e concerti per organo alla
duchessa Anna Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel. Tra il 1762 e il 1764 scrisse la
maggior parte delle sue sinfonie e nel 1763 celebrò il Trattato di Hubertusburg,
che concluse le ostilità della guerra dei sette anni tra Austria e Prussia,
componendo la marcia h621(w188).
Nel marzo del 1768 successe a Telemann, morto il 25 giugno 1767, nella carica di
direttore della musica e di cantore presso lo Johanneum di Amburgo; per aver
ricevuto tale posto fu soprannominato il Hamburger Bach (Bach Amburghese). Durante
il periodo amburghese (l'ultimo della sua vita) si dedicò principalmente alla
composizione di musica sacra: infatti l'anno successivo portò a termine il suo
oratorio Die Israeliten in der Wüste e tra il 1769 e 1788 mise in musica 20
passioni, un secondo oratorio, Die Auferstehung und Himmelfahrt Jesu, nonché 70
cantate, litanie, mottetti e altri lavori sacri. Per il clavicembalo scrisse sei
volumi di sonate per gli intenditori e gli amatori. Egli morì nel 1788 ad Amburgo e
qui fu sepolto nella Chiesa di San Michele. Dopo la sua morte i poeti Friedrich
Gottlieb Klopstock e Johann Wilhelm Ludwig Gleim gli dedicarono un necrologio
poetico.