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Processi chimici

I processi chimici in genere consistonoin fenomeni che accadono naturalmente e che possono essere
sfruttati dall’uomo per la produzione di un certo materiale.

I processi chimici sono quindi distinti in:

-naturali, cioè che accadono senza l’azione dell’uomo (metabolismo, fotosintesi, evaporazione degli oceani)

-di laboratorio, in piccola scala e fatti a scopi ricercativi

-industriali, in grande scala e ambiti alla produzione in massa di un determinato prodotto a scopi economici

Processi chimici industriali

I processi chimici industriali hanno lo scopo di trasformare una materia prima in un determinato prodotto
desiderato con i costi più bassi possibili.

Esistono tre tipologie di processi, ossia continui, discontinui e semicontinui. Quelli continui sono usati
principalmente in grande scala, mentre i processi discontinui sono usati in piccola scala, per esempio per la
produzione di farmaci, ed operano a campagne.

I processi vengono suddivisi in operazioni unitarie i cui parametri più importanti da tenere in
considerazione sono il bilancio di materia ed energia e il dimensionamento per l’ottimizzazione del
processo.

Le operazioni unitarie sono tre: pretrattamento, trasformazione chimica e separazione.

Le singole operazioni non dipendono dal materiale che trattano ma unicamente dal principio fisico/chimico
su cui esse si basano.

Il pretrattamento è un processo di preparazione della materia prima, può consistere in un riscaldamento


preliminare o in una purificazione, poi il materiale pretrattato viene fatto reagire in un reattore, un
contenitore dove viene trasformato il materiale. In uscita dal reattore avremo una serie di prodotti di
reazione, tra i quali il prodotto desiderato e in più: del materiale non reagito da separare e immettere di
nuovo nel reattore; dell’eventuale materiale inerte di cui si deve operare la spurgo cioè la separazione,
questo può avere impatti ambientali perciò potrebbe subire una eventuale purificazione; prodotti di
reazione indesiderati, questo è dovuto alla natura della maggior parte delle reazioni che raramente da una
serie di reagenti danno un singolo prodotto. In fine tutto questo materiale deve subire la separazione, cioè
il processo dove il materiale desiderato viene separato da tutto il resto.

Le singole operazioni unitarie possono avere costi e dimensioni diverse, per esempio la trasformazione fisica
a cui una materia prima deve essere sottoposta può essere una trasformazione esotermica, perciò non si
richiede energia da fornire, ma da togliere. Può capitare che nella stesso processo industriale, per separare
il prodotto desiderato si debba occorrere in una trasformazione chimica che richieda più energia della
trasformazione in se. Non a caso l’operazione di separazione è quasi sempre la causa dei costi elevati della
maggior parte dei processi industriali.

Reattori chimici

I reattori chimici sono gli impianti dove avviene la trasformazione della materia.
Tre sono i compiti assunti dai reattori, quello di fornire ai reagenti il tempo necessario per diventare i
prodotti, occuparsi dell’energia della reazione che consiste nel fornire il calore necessario o sottrarre quello
in eccesso, infine permettere il contato necessario fra i diversi reagenti per fare avvenire la razione.

I reattori si dividono in base:

1. al flusso con la quale operano, già abbiamo visto che può essere continuo, semicontinuo e
discontinuo.
2. al numero di fasi, quindi un reattore può essere omogeneo o eterogeneo.
3. alla presenza o meno di un tipo di agitatore.

1. Nei reattori continui, i reagenti entrano dentro il reattore, si trasformano ed escono sottoforma di
prodotto seguendo un flusso. Nei reattori discontinui, detti batch, i reagenti vengono introdotti
all’interno dell’ambiente di reazione, si aspetta che avvenga la reazione, poi i prodotti vengono fatti
uscire, il processo poi viene fatto ricominciare seguendo campagne. I reattori continui, data la loro
natura, sono usati per grosse produzioni, mentre processi discontinui tendono ad essere sfruttati di
più in piccola scala.
2. In caso della presenza o meno di più fasi i reattori si classificano in eterogenei o omogenei. Gli
omogenei sono quelli più semplici, poiché la reazione avviene tutta in una singola fase. Per quelli
eterogenei le cose si complicano perchè esistono numerose combinazioni.
2.1. I reattori fluido-solido (o gas o liquido) consistono in reazioni catalitiche eterogenee, dove
un fluido si trasforma anche grazie all’azione catalitica di un catalizzatore solido, le
marmitte delle auto sono un esempio di questo genere di reattori.
2.2. I reattori liquido-liquido o gas-liquido consistono in reazioni di fluidi non miscibili che
necessitano di un determinato sistema di agitazione.
2.3. I reattori multifase, detti tricle-bed, possiedono tutte le fasi, consistono in reazioni di
ossido-riduzione catalitica di reagenti liquidi.

I fattori che influenzano la progettazione di un reattore sono: la termodinamica, che influisce sul campo di
pressione e temperatura, se la reazione ha bisogno di smaltire o prendere calore e sull’equilibrio della
reazione in se; la velocità di reazione, influente sulle dimensioni dell’impianto e sul tipo di catalizzatore;
velocità di trasferimento di materia ed energia, condizionanti la velocità della reazione

Le reazioni possono essere esotermiche o endotermiche, altre esplosive se innescate o molto lente se non si
usa un catalizzatore adeguato. Bisogna perciò costruire un reattore che permetta di mantenere le condizioni
adeguate per la reazione, in più fare in modo che il processo sia il più efficiente possibile, questo è detto
intensificazione di processo.

Processi di separazione

Una volta che la materia viene fatta reagire, i prodotti che ne seguono possono essere lasciati in quello
stato oppure possono subire un ultimo processo che serve a separare i vari prodotti fra loro.

I metodi di separazione sfruttano le diverse proprietà chimiche o fisiche dei materiali per separarli senza
trasformarli. La separazione è sempre un processo che richiede energia perché si deve riordinare un
sistema disordinato, segue perciò il secondo principio della termodinamica. Ogni mezzo di separazione
richiede il consumo di una certa quantità di energia.

Bilanci di materia ed energia

Su ognuna delle unita, che sia di pretrattamento, trasformazione o separazione è possibile stabilire un
bilancio di materia. Ogni reazione rispetta il principio di conservazione della materia, perciò quando si
fanno questo genere di considerazioni bisogna ricordarsi che la materia che entra è in quantità uguale a
quella che esce.

Detto ciò è possibile definire l’accumulo, ossia il riferimento per il calcolo del bilancio di materia per un
generico componente i che in generale ha come forma:

Accumulo = quantità entrante i - quantità uscente i + generazione i - consumo i

Nei processi di separazione non vi è trasformazione e quindi non vi è ne generazione ne consumo di


componente i, perciò:

Accumulo = quantità entrante i -quantità uscente i

L’accumulo nei processi continui, dove il sistema è stazionario, l’accumulo è zero, la formula di conseguenza
cambia:

Quantità entrante i = quantità uscente i

Il bilancio totale di materia è dato dalla somma di ogni bilancio per ogni singolo componente, la stessa
operazione deve essere fatta con il bilancio di energia che deve tenere conto di ogni singolo processo e
componente. Le formule usate possono essere complesse, perciò vengono usati per la maggioranza dei
casi un computer che calcola automaticamente. Questi calcoli sono utili per il dimensionamento dei
sistemi unitari e per fare delle simulazioni.

(I processi chimici si dividono in naturali e artificiali, questi comprendono quelli di laboratorio e quelli
industriali, la differenza sta nella grandezza della scala di produzione.In ogni processo chimico industriale
sono presenti le così dette operazioni unitarie, queste sono indipendenti dalle sostanze impiegate e dalle
altre operazioni, il loro studio è importante per il dimensionamento da cui dipendono energia e quantità
di materia.

Essenzialmente esistono 3 diversi tipi di operazioni unitarie, pretrattamento, trasformazione e


separazione.

Il pretrattamento serve a preparare i reagenti per la trasformazione, comprende purificazione o


riscaldamento.

La trasformazione che avviene dentro il reattore fa reagire il reagente. La reazione può avvenire il
reattori continui, semicontinui o discontinui. Per quanto riguarda i reattori discontinui o semicontinui essi
sono soprattutto usati per l’industria chimica fine o specializzata. I reattori continui di solito sono
impiegati per la maggior parte nell’industria chimica di base. I reattori possono trovarsi in diverse fasi
rispetto ai reagenti, si individuano perciò reattori omogenei ed eterogenei. Infine i reattori devono tenere
conto del calore e dell’entalpia della reazione, al fine di permettere a duna reazione di agire ma sotto
controllo.
La separazione è l’ultimo delle operazioni, consiste nell’isolamento dei prodotti desiderati da quelli
indesiderati. si tiene conto dell’entropia, poiché da un miscuglio disordinato se ne ottiene uno più
ordinato. Vi sono diversi tipi di separazione)

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Flowsheet

Un diagramma di flusso consiste in un disegno che spiega nel modo più efficace possibile come funzione un
processo chimico. Il diagramma prende come riferimento le materie prime e i loro prodotti finiti,
osservando i percorsi che seguono e le varie operazioni unitarie a cui esse partecipano. Perciò è possibile
dedurre con più facilità bilanci energetici e materiali, con relative perdite e guadagni, solamente
osservando il diagramma.

Esistono diversi tipi di flowsheet, dal più semplice al complesso:

 BFD, diagramma a blocchi; partendo da un diagramma input e output, lo si suddivide nelle sue
operazioni principali: pretrattamento, reazione e separazione, poi si immettono le correnti di riciclo
e il riciclaggio di materia. È utilizzata non per rappresentare le strutture, ma piuttosto per
rappresentare ciò che ancora deve essere fatto.
 PFD, schema di processo; è diagramma più dettagliato, ogni apparecchiatura più importante è
contrassegnata con numero e descrizione, ogni corrente è identificata, enumerata e gli viene
individuata la condizione di processo e la composizione, infine sono presenti tutte le utilità relative
alle apparecchiature principali e i loop di controllo principali. I dati possono essere presenti o nel
grafico direttamente o in una tabella riassuntiva. Quindi sono presenti topologia del processo e
informazioni sulle correnti e apparecchiature.

Quest’ultimo diagramma ha diverse tipologie essendo quello che si avvicina di più alle reali dimensioni
dell’impianto, perciò distinguiamo schemi di processo semplificato, quantificato, con strumentazione e
operazionale.

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