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DOMENICANI
SPIRITUALITÀ
PASTORALE
fiumicino: missioni al popolo
studio e missione dei domenicani
domenicani - maggio - giugno - 2010 - n. 3
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DOMENICANI Anno XLIV - maggio-giugno 2010 - n. 3
bimestrale d’informazione Con i Santi, che già
della Provincia Romana godono della gloria di
di S.Caterina da Siena Dio e non cessano d’in-
tercedere per noi presso
Anno XLIV – n. 3 il Padre, la Chiesa ci in-
sommario
editoriale
Il ruolo dei laici e dei sacerdoti nella l’incontro della gioventù domenicana
Chiesa del terzo millennio è tra gli argo- a Torino. Tutto cooperi al bene e ogni
menti più trattati: l’urgenza di risposte iniziativa sia per noi un nuovo passo
valide, di indicazioni precise sul modo verso la santità.
di pensare e di agire dei cristiani, ne
spiega il motivo. Paolo VI nella “Gaudete in Domino”
Da dove cominciare? È stato l’interro- diceva che lo Spirito Santo ci dona
gativo a cui fanno seguito tutte le inizia- l’attivismo della carità. Queste parole
tive a livello ecclesiale da parte del Papa ci richiamano la “Caritas in Veritate” di
con la proposta dell’anno sacerdotale o Benedetto XVI, e tutte e due le encicli-
con il viaggio a Cipro; oppure a livello che ci educano ad incentrare le energie
diocesano da parte dei vescovi con i nell’amore vero: quello che trasforma in
Sinodi o con iniziative particolari come condivisione, sguardo per gli altri, servi-
l’ostensione della sacra Sindone; o, in- zio; amore che è espressione di dono.
fine, per la nostra Famiglia domenicana Amore, diciamo ancora, che sarà ve- 91
da parte del Padre Generale che sta gui- ro, solo se unito con la verità, la bontà,
dando il “Novenario” in vista dell’VIII la bellezza, la gioia.
centenario dell’Ordine. Attualmente si Fermiamoci su quest’ultima dote!
sta già preparando il Capitolo Generale Possiamo dire che: una carità non gio-
elettivo che sarà celebrato a Roma. iosa non può essere cristiana: “servite il
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spiritualità
, monache, suore e laici
Come fiume dalla sorgente, la pre- è un arricchimento spirituale di vera
dicazione apostolica - fine speciale crescita per chi lo pratica4.
dell’Ordine domenicano – procede
dall’abbondanza della contemplazione. La presente nota rimanga una sem-
Contemplazione e predicazione sono tra plice riflessione e un puro richiamo,
loro tanto unite che la vocazione dome- sempre utile del resto, al vero valore
nicana è “un segno di predestinazione che lo studio5 ha per noi domenicani,
alla contemplazione”1. a motivo del suo intimo legame con la
Contemplazione che suppone non preghiera e con la predicazione.
solo la grazia e le virtù soprannaturali Ne parliamo non solo perché è bene
infuse, ma una mozione speciale dello volgere, sovente, la propria attenzione a
Spirito Santo. Contemplazione che è ciò che fa parte della “struttura dell’Or-
“infusa e soprannaturale”, anche se ci si dine” ed è “lo strumento del proprio
dispone ad essa con atti naturali, quali la ministero”6, ma soprattutto, data la sua 93
lettura, la meditazione, lo studio. importanza, per rapportarsi con fedeltà
al proprio carisma. Chi si riconosce in
La contemplazione, indispensabile al una spiritualità particolare (benedettina,
predicatore2, infatti, è atto dell’intelletto domenicana, carmelitana…) non solo
che medita cose divine e quindi è lega- vive la propria fede, ma fa anche l’espe-
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ta particolarmente allo studio, per cui rienza di vita alla luce di un carisma
possiamo capire il motivo dell’impor- particolare, coinvolgendo tutti gli aspetti
tanza che questo ha avuto nell’Ordine, dell’esistenza7.
enumerato tra i mezzi essenziali per il Ne parliamo, altresì, perché viviamo
conseguimento del nostro carisma3. in tempi nei quali si corre il rischio di
La nostra caratteristica particolare smarrire il senso dello studio e di vederlo
nella Chiesa – riconosciuta da tutti – è solamente in relazione, in funzione, di
stata proprio la preminenza, nelle osser- un’occupazione lavorativa e non come
vanze regolari, data allo studio che non una forte e preziosa esperienza di vita.
poco incide nello stile di vita. Cosa intendiamo con quest’ultima
Quale strumento ordinato al fine, espressione lo si può già facilmente ca-
lo studio è un servizio per l’uomo, una pire da quanto fin qui detto sul “ruolo”
“fatica” che richiede rigore e impegno riconosciuto allo studio nella vocazione
a vantaggio dell’uomo, ma nondimeno domenicana, ma pensiamo di dover
Studio e Simpatia mettere ancor meglio in evidenza la sua
per l’uomo incidenza vitale nella nostra “missione
domenicana”.
Il tratto specifico della spirituali- Significativo è quanto, con non celata
tà domenicana è una certa simpatia esagerazione, si riporta nell’affermazio-
per il mondo, per l’uomo e le sue vi- ne attribuita al card. Caietano De Vio:
spiritualità
cende. Il concetto di “mondo” come «il domenicano che non studia almeno
“campo dell’insidia satanica”, proprio quattro ore al giorno deve ritenersi in
dell’ascetismo medievale, con San peccato mortale»8.
Domenico, diventa, potremmo dire, il Data questa intima connessione con
“campo di azione” in cui l’uomo deve la propria vocazione, per il domenicano
dispiegare le sue potenze, attuare la lo studio diventa, non solo nel periodo
propria umanità e contribuire ad edi- di formazione, ma per tutta la vita un’at-
ficare il regno dello spirito: “Trattan- tività principale, una forma di ascesi9.
do le realtà temporali e ordinandole Vita domenicana e studio procedono
secondo Dio” (LG, 31). insieme e l’uno diventa per l’altra misura
Questa “simpatia”, nel domeni- di fecondità. Lo studio del domenicano
cano, nasce dallo… studio sul Cristo realmente ha a che fare con la sua vita
che per redimere l’uomo si è incarnato spirituale e con la sua missione10.
ed è entrato nella sua storia, e perciò È vero che nelle Costituzioni dei
il domenicano chiede di “vivere”nel Domenicani, di ogni ramo, si parla
mondo, con l’uomo, conoscerlo nella dello studio come di un “mezzo” per
sua natura… studiarlo. raggiungere il “fine”11, ma lungi dal ve-
Simpatia che in San Domenico è
espressa con «accoglieva tutti gli uo-
94 mini nel largo seno della sua carità»;
simpatia che troviamo in San Tomma-
so d’Aquino che fa dell’umanità, as-
sunta dal Verbo di Dio, lo strumento
efficiente della nostra salvezza; sim-
patia che abbiamo in Santa Caterina,
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spiritualità
vedere la realtà, di essere al mondo; di vedere e di creare la compenetrazione
intendiamo la particolare sensibilità, a mutua dello studio e della preghiera in
certi valori, che si proietta anche in un uno slancio unico e non in una giustap-
certo stile di vita12. posizione esteriore.
Uno di questi valori, il più importan- Solo in questa unità e osmosi è
te, è la preghiera, la contemplazione. elevata la preghiera e reso fecondo lo
«L’uomo di studio – scriveva M. Ledrus – studio.
ha parecchio dell’anacoreta (…) sia che Lo studio, di sua natura, come la pre-
si trovi chinato sul tavolino, con la penna ghiera, tendendo ad assorbire in profon-
in mano, sia che si trovi in raccoglimento dità tutte le energie spirituali dell’uomo
all’inginocchiatoio, lo scienziato cristia- può facilmente portare ad una gradevole
no serve un solo Maestro e lo serve a ebbrezza di autosufficienza che invece
norma del primo comandamento, con di aprire allo spirito di Dio, apre all’auto-
tutto il cuore non meno che con tutta nomia… a non aver bisogno di nessuno
la mente»13. e quindi all’orgoglio.
Studio e preghiera sono in intensa Ma sarà proprio la preghiera ad es-
dialettica tra di loro, ora serena, ora sere l’antitodo di questa tentazione e
95
ROMA. Angelicum.
Il cortile interno della sede
dell’Angelicum, presso la chiesa dei santi
Domenico e Sisto. L’Angelicum è la “Pon-
tificia Università San Tommaso”, uno dei
centri di studio più importanti dell’Ordi-
ne domenicano in Italia,
assieme alla Facoltà Teologica dell’Emilia-
Romagna con sede nel
Convento S. Domenico di Bologna.
In questo Convento-Facoltà studiano e
si formano i nostri confratelli studenti.
(vedi foto pg. 96).
mentre assicura fedeltà al vero obiettivo legati, in modo che sempre siano fatte
dello studio, dona ad esso maggiore secondo Cristo, e crescano e siano di
incremento e frutto, proprio per la co- lode al Creatore e Redentore»16.
stante fatica che richiede15. Appropriata l’osservazione di Ledrus:
«Il mondo, elaboratamente conosciuto
Scendendo ancor più in profondità dalla scienza si offre a lode di Dio mol-
spiritualità
possiamo dire che il domenicano, anche to più degnamente che non un mondo
laico, che vive in questa meravigliosa tuttora caotico, ignorato nei suoi ordina-
simbiosi il tempo che dedica alla pre- menti, a modo di materia grezza»17.
ghiera e allo studio, offre a Dio maggiore Enumerato tra gli elementi costitutivi
lode e realizza a perfezione il carisma della vita regolare, «lo studio della sacra
dell’Ordine che è tutto per la salvezza verità»18 appare anche nelle Costituzioni
delle anime. delle Monache, come in quelle dei Laici
La Cost. Lumen Gentium, documen- domenicani, i quali – è scritto - «come
to conciliare, suggerisce anche ai laici membri dell’Ordine, ne partecipano la
affinché procurino, si studino di offri- missione apostolica con lo studio, la
re, dopo averlo purificato, il mondo a preghiera e la predicazione…19.
Dio: «essi sono chiamati a contribuire, In un discorso serrato il Capitolo
quasi dall’interno a modo di fermento, Generale di Quezon City (1977), per
alla santificazione del mondo… a loro citarne uno, rivela l’intimo legame dello
spetta illuminare e ordinare tutte le cose studio alla nostra predicazione in questi
temporali, alle quali sono strettamente termini: «per essere fedeli alla nostra
nello studio
(LCO, 1, IV).
spiritualità
strumento indispensabile per la diffusione
lo studio ci prepara e ci spinge alla pre- della stessa verità.
dicazione, alla quale dà e dalla quale 6.
LCO, 76-77.
riceve vigore» (QC, 85). 7.
Cf. A. SPADARO, «La letteratura come
«Ed anche oggi, pur con la flessione immersione interattiva. Tra “Esercizi Spiritua-
delle vocazioni, l’Ordine non teme di li” e “Realtà Virtuale”», in Civiltà Cattolica
sottoporsi a sacrifici e impegnare i re- 2004 II 37-49.
ligiosi migliori pur di continuare nelle
8.
P. LIPPINI, La spiritualità Domenicana,
sue facoltà teologiche a comunicare Quaderni di Famiglia Domenicana, 2, (ed.
minor ESD - Bologna) p. 32.
a chierici e laici la scienza di Dio, sa- 9.
LCO, n. 83.
pendo che “insegnare la dottrina sacra 10.
Così è sempre stato! Cf. LCO, 102. - «Ri-
nelle aule o dal pulpito costituisce per il aprire Centri di riflessione teologica! Ciò è
nostro Ordine la sua differenza specifica necessario per la vitalità di ogni Provincia»
e il suo speciale carattere, quasi la sua (CG. di Bologna, 1988).
ragion d’essere”20». 11.
LCO, Cost. Fond., n. IV; n. 77.
12.
Cf. S. WEIL, Attente de Dieu, ed. Du
p. eugenio zabatta op. Vieux Colombier, Paris 1950, p. 114: «Lo
sviluppo della facoltà dell’attenzione costi-
tuisce il vero oggetto e quasi l’unico scopo
dello studio».
note
13.
M. LEDRUS, Studio e preghiera. Sintesi
di una vita interiore», in G. PANI (ed.), Stu- 97
dio e Sapienza. La passione per la verità e
1.
P. LIPPINI, La spiritualità Domenicana,
l’assoluto, Palermo, Vittorietti, 2008, 49.
Quaderni di Fam. Domenicana, 2, p. 49. 14.
Chi dallo studio e preghiera passa al-
2.
cf. B. U. DE ROMANS, De Vita Regu-
la conoscenza amorosa di Dio (= contem-
lari, I, 58. Al religioso, che è maggiormente
plazione) non può trattenersi dal narrare le
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spiritualità
«Tommaso d’Aquino:
tra fede e ragione naturale armonia»
Benedetto XVI ricorda la figura del Santo
In precedenza il Pontefice
aveva dedicato la catechesi a
C ari fratelli e sorelle, dopo alcune
catechesi sul sacerdozio e i miei ultimi
san Tommaso d’Aquino, viaggi, ritorniamo oggi al nostro tema
il Dottore Angelico, principale, alla meditazione cioè di al-
indicando nella sua figura cuni grandi pensatori del Medio Evo.
una sintesi fra il teologo che Avevamo visto ultimamente la grande 99
parlava «con semplicità e figura di san Bonaventura, francescano,
fervore ai fedeli» e oggi vorrei parlare di colui che la Chie-
e il predicatore dotato di sa chiama il Doctor communis: cioè di
«sano realismo pastorale» san Tommaso d’Aquino.
Il mio venerato Predecessore, il Papa
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spiritualità
e conoscere questa filosofia. Questa bellissima frase riassume,
Molti accolsero con entusiasmo, anzi in un raro lampo di espressione per-
con entusiasmo acritico, questo enorme sonale, l’esistenza e la missione di
bagaglio del sapere antico, che sembra- San Tommaso d’Aquino. Tutta la sua
va poter rinnovare vantaggiosamente la fatica per scrivere opere che occu-
cultura, aprire totalmente nuovi orizzon- pano ben 2 CD per oltre 500 milioni
ti. Altri, però, temevano che il pensiero di parole, tutta la sua intensissima e
pagano di Aristotele fosse in opposizio- sovrumana attività di insegnamento,
ne alla fede cristiana, e si rifiutavano di predicazione, speculazione e scrittura
studiarlo. hanno una sola ragione fondamenta-
Si incontrarono due culture: la cultu- le: esprimere Dio.
ra precristiana di Aristotele, con la sua Quest’uomo, nella sua breve esi-
radicale razionalità, e la classica cultu- stenza (1225 ca - 7 marzo 1274) è
ra cristiana. stato capace di scrivere opere di filo-
Certi ambienti erano condotti al rifiu- sofia e teologia di portata tale da co-
to di Aristotele anche dalla presentazio- stituire una svolta epocale, sia per la
ne che di tale filosofo era stata fatta dai teologia che per la filosofia.
commentatori arabi, Avicenna e Averroè. L’insegnamento, chiarissimo nei
Infatti, furono essi ad aver trasmesso al contenuti, risuonava nelle aule del-
mondo latino la filosofia aristotelica. Per la Sorbona in maniera nuova e sor- 101
esempio, questi commentatori avevano prendente, in quanto sintetizzava e
insegnato che gli uomini non dispongo- rielaborava in maniera originale le
no di un’intelligenza personale, ma che fonti più diverse ed allo stesso tempo
vi è un unico intelletto universale, una più importanti del sapere teologico
sostanza spirituale comune a tutti, che del tempo.
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opera in tutti come «unica»: quindi una Guglielmo di Tocco, che fu amico
depersonalizzazione dell’uomo. e primo biografo di Tommaso lo sot-
Un altro punto discutibile veicolato tolinea con entusiasmo:”Nelle sue
dai commentatori arabi era quello se- lezioni egli introduceva nuovi articoli,
condo il quale il mondo è eterno come risolveva le questioni in modo nuovo
Dio. Si scatenarono comprensibilmente e più chiaro, con nuovi argomenti. Di
dispute a non finire nel mondo univer- conseguenza, coloro che lo ascolta-
sitario e in quello ecclesiastico. La filo- vano insegnare tesi nuove e trattarle
sofia aristotelica si andava diffondendo con metodo nuovo, non potevano
addirittura tra la gente semplice. dubitare che Dio l’avesse illuminato
Tommaso d’Aquino, alla scuola di con una luce nuova: infatti si posso-
Alberto Magno, svolse un’operazione di no mai insegnare o scrivere opinioni
fondamentale importanza per la storia nuove, se non si è ricevuta da Dio una
della filosofia e della teologia, direi per ispirazione nuova?» •••
la storia della cultura: studiò a fondo Ari- esse vanno insieme, che quanto appari-
stotele e i suoi interpreti, procurandosi va ragione non compatibile con la fede
nuove traduzioni latine dei testi origina- non era ragione, e quanto appariva fe-
li in greco. Così non si appoggiava più de non era fede, in quanto opposta alla
solo ai commentatori arabi, ma poteva vera razionalità; così egli ha creato una
leggere personalmente i testi originali, nuova sintesi, che ha formato la cultura
spiritualità
spiritualità
l’ideale del santo fondatore.
Alternò l’insegnamento della
Sacra Dottrina con un’efficace
predicazione e ha lasciato opere
di straordinaria importanza
per la Chiesa. Morì nel 1274,
canonizzato nel 1323, dottore
della Chiesa nel 1567 e patrono
delle scuole cattoliche nel 1879.
zione dei testi liturgici per la festa del notazione personale, che «ascoltarlo era
Corpus Domini, che celebriamo doma- per lui una felicità profonda».
ni, istituita in seguito al miracolo euca- L’interpretazione di Aristotele data da
ristico di Bolsena. Tommaso non era accettata da tutti, ma
Tommaso ebbe un’anima squisita- persino i suoi avversari in campo acca-
mente eucaristica. I bellissimi inni che la demico, come Goffredo di Fontaines, ad
liturgia della Chiesa canta per celebrare esempio, ammettevano che la dottrina di 103
il mistero della presenza reale del Corpo frate Tommaso era superiore ad altre per
e del Sangue del Signore nell’Eucaristia utilità e valore e serviva da correttivo a
sono attribuiti alla sua fede e alla sua sa- quelle di tutti gli altri dottori. Forse an-
pienza teologica. Dal 1265 fino al 1268 che per sottrarlo alle vivaci discussioni
Tommaso risiedette a Roma, dove, pro- in atto, i Superiori lo inviarono ancora
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babilmente, dirigeva uno Studium, cioè una volta a Napoli, per essere a dispo-
una Casa di studi dell’Ordine, e dove sizione del re Carlo I, che intendeva ri-
iniziò a scrivere la sua Summa Theolo- organizzare gli studi universitari.
giae (cfr. Jean-Pierre Torrell, Tommaso Oltre che allo studio e all’insegna-
d’Aquino. L’uomo e il teologo, Casale mento, Tommaso si dedicò pure alla
Monf., 1994, pp. 118-184). predicazione al popolo. E anche il po-
Nel 1269 fu richiamato a Parigi per polo volentieri andava ad ascoltarlo.
un secondo ciclo di insegnamento. Gli Direi che è veramente una grande gra-
studenti — si può capire — erano entu- zia quando i teologi sanno parlare con
siasti delle sue lezioni. Un suo ex-allievo semplicità e fervore ai fedeli. Il ministero
dichiarò che una grandissima moltitudi- della predicazione, d’altra parte, aiuta
ne di studenti seguiva i corsi di Tomma- gli stessi studiosi di teologia a un sano
so, tanto che le aule riuscivano a stento realismo pastorale, e arricchisce di vi-
a contenerli e aggiungeva, con un’an- vaci stimoli la loro ricerca. >
Gli ultimi mesi della vita terrena di
Tommaso restano circondati da un’at-
mosfera particolare, misteriosa direi. Nel
dicembre del 1273 chiamò il suo amico
e segretario Reginaldo per comunicargli
la decisione di interrompere ogni lavoro,
spiritualità
SANTA CATERINA
spiritualità
DA SIENA
energica donna di fede
solo come energica donna di fede, ma divenuta prova vivente, la sospinge ver-
anche come personaggio storico al qua- so i sofferenti nello spirito e nel corpo
le sono legati fatti e avvenimenti che e, compiendo guarigioni, rende visibile
hanno beneficamente coinvolto tutta la e concreto l’amore del Padre Celeste
società, religiosa e politica. verso i suoi figli.
L’amore profondo e particolare di Spinta dal fuoco ardente dello Spirito
Gesù per Caterina, sua sposa nella fede Santo, si fa paciera tra fazioni turbolente,
fin dalla più tenera età (nove anni!), ha tra famiglie ostili; è mediatrice nei con-
fatto sì che ella sia cresciuta, maturata flitti tra città, tra Stati in lotta; in primis la
e formata in un clima di grande santità, Chiesa, nelle lotte esterne e negli scismi
immersa corpo ed anima in un amore interni. Sempre e in ogni circostanza
vicendevole, talmente vivo da permet- fece primeggiare l’amore del Verbo di
terle di “colloquiare”, in chiara visione, Dio, l’Agnello svenato.
con il suo Sposo. Molte di noi “donne moderne” vor-
remmo armonizzare la nostra vita socia-
le e matrimoniale con quella spirituale, S. Caterina
contando esclusivamente sulle nostre
forze, ignorando ciò che ci farebbe
muovere nella giusta direzione: la fede
da Siena
e l’amore di Dio che, come lo è stato per
spiritualità
Caterina da Siena, vuole essere nostro Una santa che è gloria dell’Or-
compagno, amico e sposo. Seguendo dine domenicano e della Chiesa
l’esempio di santa Caterina, è la “cono- intera. Già il suo nome, conosciuto
scenza di Dio”, sempre più grande, che ovunque, è tutto un programma, un
dobbiamo alimentare! nome che le si addice: Caterina, la
A Caterina fu concesso di avere im- pura; come la bianca fiamma del
presso, anche nel corpo, i segni della fuoco. Lei stessa diceva: “La mia
Passione di Cristo: le Stimmate. natura è fuoco”.
Ormai gravemente ammalata e di- L’ideale domenicano di contem-
venuta vera effigie del Cristo sofferente, plazione e di azione, ha trovato la
poco prima di morire (aveva 33 anni), sua perfetta realizzazione in Cateri-
ringraziava Dio per averle concesso di na che, pur essendo una delle più
donare la propria vita per la Chiesa, grandi mistiche, è riuscita, quale
come Cristo l’aveva donata per l’Uma- profeta ispirata da Dio, a dire e a
nità intera. Le sue ultime parole furono: fare cose straordinarie. Ecceziona-
“Sangue!” Quello stesso pagato da Cri- le la sua operosità apostolica, il suo
sto per il nostro riscatto. instancabile impegno nel cercare
Daniela Olmo (sr Teresa) di risolvere i conflitti esistenti nella
(Fld di S. Sisto – Roma). società del suo tempo; nell’operare
106 per la pace in Italia; nel favorire il ri-
torno del Papa a Roma; nella riforma
dei costumi.
Nessuna più di lei ha amato la
Chiesa e il Papa che ha chiamato. “Il
dolce Cristo in terra”. Uguale stima
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pastorale
cramenti dell’iniziazione cristiana e gli che la gente ha sete di Parola e che oc-
Scouts. corre trovare nuove forme per annun-
Alla sera poi, tutti indistintamente, ciarla. Inoltre abbiamo constatato che
siamo andati nelle famiglie, che ave- non è conveniente limitare la Missione
vano offerto la disponibilità, presso le ad una sola settimana, particolarmen-
quali si radunavano il vicinato, i parenti te quando si tratta di Parrocchie grandi
e i conoscenti per l’ascolto della Paro- perché, nonostante tutta la preparazio-
la. Evidentemente non è stato possibile ne e i tempestivi avvisi, la gente all’ini-
incontrare tutte le famiglie per motivi zio è sempre un po’ diffidente nei no-
di lavoro o perché appartenenti ad altre stri riguardi in quanto non ci conosce,
religioni. Alcune poi hanno dimostrato ma poi gradatamente risponde sempre
di non avere interesse per la nostra vi- di più e ci permette di lavorare in mag-
sita, ma tante ci hanno aperto non solo giore profondità.
la porta, ma soprattutto il cuore condi- Purtroppo la nostra predicazione in
videndo con noi le loro speranze, so- quelle comunità ha destato l’attenzio-
prattutto le loro angosce e talvolta an- ne dei Testimoni di Geova, che hanno
che i loro drammi. cercato di precederci e di seguirci nelle
Coloro che hanno partecipato ai visite alle famiglie; non solo, ma addi-
109
Promotori
Predicazione Itinerante.
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notizie
QUATTRO Alla celebrazione ha fatto seguito
un rinfresco nel chiostro del convento,
dove i neo ordinati hanno potuto salu-
NUOVI tare confratelli, parenti e amici. I nuovi
diaconi hanno davanti a se ancora un
DIACONI anno di studi teologici, a Bologna!
Auguriamo loro e in particolare al
“nostro” fra Manolo, di compiere con
gioia i primi passi del ministero diaco-
nale a servizio della Chiesa e dell’Or-
per dine. Ad maiora!
e
la Chiesa 111
SÌ! LO VOGLIO!
112 La professione di sr Marcella
“Sì, lo voglio, con l’aiuto di Dio e il La comunità religiosa ha partecipa-
vostro”. Con questa formula ripetuta to con grande gioia, riconoscendo la
per tre volte, il 1° Maggio scorso, Suor grazia del Signore presente nell’even-
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notizie
la Parola, nella quale sono stati letti i
brani dal profeta Isaia e dal vangelo di
Giovanni (Is 62, 1-5; Gv 12, 1-8), P. Da-
niele ha proposto una meditazione sul
senso della scelta della consacrazione
religiosa oggi: essa diventa un segno
forte e quasi controcorrente nei con-
fronti di un mondo che punta sull’at-
tivismo, sulla frenesia, sulla quantità e
dimentica di dare a Dio il giusto posto.
Se ancora la consacrazione religiosa
crea sorpresa, sempre più perplessità
suscita la scelta della vita contempla- PRATOVECCHIO. Monastero Domenicane.
tiva: perché chiudersi in monastero se Momenti della cerimonia della professione
fuori c’è così tanto bisogno? di Sr Marcella.
La professione temporanea di Suor
Marcella ha dato modo di ricordare 113
che “questa scelta va a testimoniare
ancora una volta, nella continuità del
tempo, la scelta di coloro che, nella lo-
ro esistenza e vita, pongono il prima-
to su Dio, sull’assoluto, sul valore del-
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notizie
in pellegrinaggio da “Mamma Caterina”
116
notizie
consigli pastorali della nostra parrocchia
e, oltre ad essere il Priore provinciale,
è anche amico di tutti noi parrocchiani
e frequentatori della chiesa di San Do-
menico di Siena.
Padre Daniele è stato con noi anche
durante la giornata conclusiva della vi-
sita pastorale dell’arcivescovo monsi-
gnor Antonio Buoncristiani, avvenuta il
10 gennaio scorso, in un bel momento
conviviale che ha visto tutti i gruppi
parrocchiali, con i Padri domenicani e
l’arcivescovo Buoncristiani, pranzare
insieme in allegria.
Franca Piccini
117
CONVENTO SAN MARCO - FIRENZE
“BEATO ANGELICO
PER IL RINASCIMENTO”
notizie
dal Beato Angelico? È stato forse il pudo- questa! Quanto lume di sogno e poe-
re che ha dettato ai responsabili il silen- sia, di canto può suscitare nell’anima la
zio? Oppure la semplice pigrizia? consapevolezza di un possesso così pre-
Era quindi il momento di svegliarsi, zioso e così inestimabile, come quello
di diventare araldi di questo messaggio, che ha donato, ai Domenicani e a tutto
e di questa riscoperta: e la cantante, e il mondo, Giovanni Paolo II… il quale
artista poliedrica, Manuela Mattioli ha amò veramente, e in modo profondo, il
avuto il merito di ideare, per tutti gli Beato Angelico.
artisti, il premio “Medaglia Beato An- Nessuno può dire quante rose po-
gelico”. tranno fiorire ai margini di quest’idea
A questo punto, cominciando a lavo- che (come disse Zeffirelli quando venne
rare, è stato scoperto che l’idea di Papa in San Marco) “contiene le più grandi
Wojtyla (che tutti gli artisti del mondo potenzialità”. Nessuno può dire quale
avessero un Patrono, che tutta la bellez- segreto di grazia sia contenuto nella
dichiarazione del Pontefice, e quanto rio Luzi, Pupi Avati... Chi erano, loro
pegno di avvenire. tre, da pretendere tutto questo? Da po-
Onde... se esiste qualcuno che riesca ter avere più di 5.000 persone in Piazza
a incarnare, riesca a realizzare questo della Signoria e tantissime in Palazzo
dono che, per Sua Misericordia, ci ha Vecchio, con la presenza delle Autorità
fatto il Signore, qualcuno che riesca, per Cittadine, nel Salone de’ 500, nel Salo-
grazia di Gesù, a misurarne la fecondità; ne Donatello, in Palagio di Parte della
qualcuno che, credendo alla sua bellez- Guelfa, etc.? Chi erano da poter appa-
za, riesca a perpetuarla nella speranza, rire “tutte le settimane”, per molti anni,
notizie
questi è estremamente benemerito. sui principali giornali della città, come
il Corriere della Sera, La Nazione, Re-
Tre persone, soprattutto, si sono but- pubblica, Toscana Oggi, ecc.?
tate in questa impresa, e sono i “Soci Questi tre vogliono lottare con tut-
Fondatori” dell’Associazione Beato An- te le forze, con le mani giunte, proprio
gelico: come coloro che, scoprendo una come il Beato Angelico dell’antica leg-
meravigliosa sorgente, l’abbiano trovata genda che assicura dipingesse le sue
più audace di ogni brama. La scoperta Madonne stando sempre in ginocchio.
di questo Dono è stata per loro una fe- La preghiera li aiuterà e così ten-
licità immensa, un rombo di campane teranno ogni audacia e affronteranno
che suonavano a Gloria. E così tentaro- ogni lotta.
no di abbracciare questo patrimonio di Purtroppo, questi tre dell’associazio-
sogno: e ogni cosa che facevano, nei ne, non sono capaci di vedere, in cer-
primi tempi, aveva del miracolo, e pro- te idee coraggiose, se non il pericolo:
iettava senso di bellezza. pensando a chissà quali dissacrazioni,
Chi mai avrebbe creduto che, per il invece di vedervi la preziosa, magnifi-
merito di sole tre persone, sarebbero ca, inestimabile speranza di un “avvi- 119
subito venuti grandi personaggi, come cinamento dei lontani”, anche famosi,
Zeffirelli, Bocelli, Lina Wertmuller, Ma- attraverso ogni Arte, nel nome del Beato
Angelico.
Così forse, dopo mesi di inattivi-
tà in questi ultimi tempi, si riaccende
domenicani - maggio - giugno - 2010 - n. 3
Convegno di studio
28 - 30 giugno 2010
notizie
contro alla dimensione trinitaria. Vincenzo Caprara, ricercatore Centro
Stefano Grossi, docente di filosofia Fa- Espaces G.La Pira: Questioni etiche del-
coltà teologica Italia centrale, Firenze, le migrazioni.
vice-direttore Istituto Superiore Scienze
Religiose ‘beato Ippolito Galantini’, Fi-
renze: Identità, etica e riconoscimento. Sede
Riflessioni di P. Ricoeur nei suoi ultimi La sede del convegno è presso il con-
scritti. vento san Domenico, piazza san Dome-
nico 1, Pistoia.
ore 21.00 Le conferenze pubbliche si terranno
CONFERENZA PUBBLICA, sala san nella Sala san Domenico.
Domenico: Adel Jabbar, sociologo dei
processi migratori e interculturali, Uni- Iscrizioni
versità di Parma e Torino: Lo straniero e Le conferenze serali sono aperte al
la sua fede nella condizione di esilio. pubblico. È aperta anche la partecipa-
zione alle sessioni seminariali con la
preghiera di avvisare previamente e di 121
Mercoledì 30 giugno iscriversi al convegno presso la segre-
teria del Centro Espaces, telefonando
ore 10.00-12.30 al n. 0573.50.93.82 (lun-mer-sab ore
SESSIONE SEMINARIALE: Problema- 9-13; mar-gio ore 15-18) o inviando un
tiche aperte nelle società multiculturali: messaggio e-mail: info@domenicani-
domenicani - maggio - giugno - 2010 - n. 3
CRONACA dell’INCONTRO
dei LAICI DOMENICANI
Perugia - Città di Castello
7 - 9 maggio 2010
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Per il 7 maggio u. s., il Consiglio de vallata. Eravamo una cinquantina di
Provinciale dei laici Domenicani ha persone. Presenti, insieme al Presidente
promosso l’incontro annuale nella bella Provinciale delle Fld, Pier Giorgio Imbri-
città di Perugia con visita alla vicina ghi, il P. Promotore, P. Alberto Viganò, il
domenicani - maggio - giugno - 2010 - n. 3
notizie
pieno. In mattinata, accompagnati da coro ligneo sottostante. Autentico ca-
P. Viganò, siamo andati alla “Galleria polavoro della scultura del secolo XIV
Nazionale dell’Umbria” dove abbia- è il monumento al Papa Benedetto XI,
mo ammirato, tra le altre, le numerose domenicano. Infine la cappella della
opere di Arnolfo di Cambio, di Nicola Madonna del Voto con sculture del ‘400:
e Giovanni Pisano, del Beato Angelico, qui abbiamo recitato il S. Rosario.
di Piero della Francesca, del Perugino
e del Pinturicchio. Inoltre erano esposti Dopo il pranzo in albergo, alle 14,30
capolavori di oreficeria e tovaglie rica- siamo partiti alla volta di Città di Castel-
mate che abbiamo ammirato. lo per venerare la Beata Margherita, la
Dopo siamo andati a San Domenico, cieca della Metola, domenicana, nella
nella “nostra” chiesa. L’edificio origina- grande Chiesa gotica di S. Domenico
rio della bella basilica risale al 1304, (1424). Visibile il soffitto a capriate con
123
vigliosa la vita della beata, trascorsa nel siano attive e premurose nei confronti
dolore morale e fisico, ma anche nella di confratelli o consorelle ammalati o
gioia vera di essere con Gesù! di età avanzata: essere pronti a visitarli,
In questa chiesa abbiamo partecipa- a confortarli e renderli partecipi delle
to alla S. Messa celebrata dal vescovo attività di Fraternita.
Mons. Domenico Cancian. Nel pomeriggio abbiamo concluso il
nostro incontro con evidente soddisfa-
Il giorno seguente abbiamo avuto zione di tutti: “nutriti” dall’arte e dalla
un fraterno incontro con il Presidente bellezza della natura, ma più ancora
Pier Giorgio Imbrighi, il P. Viganò e Sr dalla convivenza fraterna.
Antonina di Perugia. Abbiamo trattato
delle varie condizioni in cui versano le Luciana Marafodi della Fld.
124
domenicani - maggio - giugno - 2010 - n. 3
notizie
(LU), domenica 2 maggio u. s. La Presi-
dente Enrica Cardinotti ha accolto con
entusiasmo la professione solenne di
Monica Lurci ed Elena Jonel.
La professione solenne è stata emes-
sa durante la S. Messa celebrata dal
Parroco Rev. do Antonio Tidei, presenti
l’Assistente Sr M. Delia Lafarciola op. e
la comunità domenicana delle Piccole
Ancelle di Nespolo Pistoia. La cerimonia
si è conclusa in onore delle professe con
un pranzo conviviale.
Franco Guidi
delegato della Provincia Romana
di S. Caterina da Siena
notizie
Giovedì, 29 aprile u.s., festa di S. Ca- lefonato per un saluto ai festeggiati.
terina da Siena, si è tenuta la cerimonia Sono stati in quattro ad entrare in
delle nuove vestizioni. La celebrazione Fraternita: Elena Floris (sr Elena Mar-
si è svolta nell’antica Chiesa di S. Do- gherita); Pier Luigi Amat di S. Filippo 127
menico di Cagliari, che fu bombardata (fr Pier Luigi); Sonia Bruna Cannas (sr
durante la seconda guerra mondiale Sonia Bruna Lucia); Stefano Galletta (fr
(1943) ed ora è diventata “Cripta”. Ri- Stefano).
mane, comunque, con il bel chiostro Il canto del “Veni Creator” con l’invo-
del XIV secolo, un luogo che invita al cazione ai Santi Domenico e Caterina,
domenicani - maggio - giugno - 2010 - n. 3
P. MICHELE
DE CEGLIE
notizie
A Trinitapoli (FG)
19 Luglio 1935
W Fiesole (FI)
28 Aprile 2010
ANGOLO DELL’ECONOMO.
domenicani - maggio - giugno - 2010 - n. 3
in redazione
pubblicazioni
G. CAVALLINI, Martino de Porres, i
fioretti, ed. Citta nuova, Roma (2007),
pagine 306.
Anche se risale ormai a tre anni fa
questa nuova edizione della vita del do-
menicano San Martino de Porres nella
lettura fedele e intelligente della indi-
menticabile Giuliana Cavallini, delle
Missionarie della Scuola, è giustificata
la riproposta di lettura di questo libro,
che rimane attuale, specie per i nostri
Laici domenicani. “La figura di Martino
umile e povero, discriminato per la sua
A, SCARCIGLIA OP., Tutte le genera-
origine, si staglia sulla scena di questo
zioni mi diranno Beata, Inni alla Madre
nostro mondo con una originale nobiltà
di Dio, ed. Il leccio, Siena (2010), pagine
e una grandezza sorprendente” (A. Bal-
130.
ducci, prefazione).
Dopo la pubblicazione della quarta
Scriveva l’autrice nella Premessa
raccolta “Il profumo di nardo” poesie di
della prima edizione: «sono episodi
Pasqua (ed. Feeria), «ringraziamo padre
tratti dalle testimonianze di quelli che
131
Alfredo Scarciglia di queste belle poesie
lo conobbero in vita e furono chiama-
che ci fanno partecipare di quel mondo
ti a deporre, sotto giuramento, quanto
a cui lui stesso si è comunicato».
sapevano di lui al processo per la sua
Si tratta della recentissima pubblica-
beatificazione».
zione di “Inni alla Madre di Dio” di cui
domenicani - maggio - giugno - 2010 - n. 3
“DOMENICANI” n. 3 / 2010
maggio - giugno 2010
PROVINCIA ROMANA DI S. CATERINA DA SIENA
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