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San

Domenico Dipinto che si venera nel Corino del Monastero

Questa piccola pubblicazione omaggio ai nostri affezionati amici e


benefattori vuole ricordare due eventi molto importanti per noi:

La celebrazione del
Giubileo Domenicano

Nel ricordo degli 800 anni dalla fondazione dellOrdine di San Domenico;
La conclusione del Processo diocesano per la Beatificazione di sr. Maria
Petra Giordano. Il Giubileo Domenicano, che stiamo celebrando dal 7
novembre 2015, si concluder il 21 gennaio 2017; il Processo diocesano per
la Beatificazione di sr. Petra si concluder nel prossimo mese di giugno.

Auguri

di buone Feste Pasquali 2016 dalle


Monache Domenicane di S. Maria del Sasso.

Non troviamo espressioni pi adatte per presentare la figura di
San Domenico, di come ne parla il P. Lacordaire (illustre
Domenicano del XIX sec.):
San Domenico nasce a Caleruega villaggio montano della Vecchia
Castiglia. Nacque da Felice di Guzman e da Giovanna Daza.
Trascorsa nellardente piet e nello studio della Divina Parola
unAngelica giovinezza, a venticinque anni gi sacerdote, entra nel
capitolo riformato di Osma, dove per nove anni nel silenzio e nella
preghiera si tiene pronto ai cenni di Dio. Nel 1205 passando per la
Francia meridionale insieme al suo Vescovo Diego DAzevedo,
assiste desolato alla invadente eresia Albigese e vi si ferma
nellintento di ricondurre quelle popolazioni alla vera devozione
mediante la santa Predicazione. Lanno seguente egli pu gi
offrire a Dio e alla Vergine il primo fiore raccolto in quellarido
terreno, irrorato dalle sue lacrime e dai suoi sudori: la Fondazione
del monastero di Prouille che poi sar chiamata la Santa
Predicazione dove raccoglie anime generose strappate alleresia,
che si votano alla preghiera e alla penitenza. Come il loro
Fondatore trascorrono la notte in preghiera e chiedendo al
Signore: Che ne sar dei peccatori.? Nasce cos il primo
monastero Fondato da San Domenico. La Vergine Santa dona ai
Domenicani il Santo Rosario, arma potente contro tutte le eresie e
che diverr preghiera universale del popolo e dei grandi mistici e
quasi simbolo del Cristianesimo.


San Domenico trascorre dieci anni nella Linguadoca e nelle lunghe
notti spese ai piedi dellaltare Dio gli rivela la sua missione:
Fondare un Ordine di Predicatori, che attingendo dai santi esercizi
del chiostro della preghiera dello studio, e della scienza lo zelo ad
evangelizzare le masse cristiane che vivevano nellignoranza.
LOrdine fu approvato da Onorio III nel 1216. E cos dopo la bella
fioritura del Monachesimo si iniziava lo sviluppo delle Istituzioni
apostoliche tutte consone ai nuovi tempi e a ben ragione il nostro
glorioso Padre pu dirsi il Fondatore della Predicazione dopo gli
Apostoli. A soli cinquantuno anni Domenico, mentre assiste umile
al rapido fiorire dellopera colpito da un morbo repentino che lo
conduce alla tomba. Sul letto dellagonia circondato dai suoi figli
piangenti egli rivela loro dessere arrivato a quel punto per grazia
di Dio, ancora candido della veste battesimale. Lasci loro il suo
testamento: Abbiate la carit, conservate lumilt e possedete la
povert volontaria. Come in vita cos dopo morte fu illustre per
miracoli.

Cinque anni dopo la morte nel 1221, lOrdine fu diviso in otto


Provincie, che racchiudevano sessanta conventi. Cos nella Chiesa
Cattolica venne la divisione dei tre grandi rami. I Vescovi con il
loro clero, rimasero incaricati dellinsegnamento pastorale e di
tutte le annesse funzioni: gli ordini Religiosi diventarono i Ministri
Ordinari dellApostolato e della scienza divina sotto la
giurisdizione del Vescovo. Ai frati Predicatori si unirono i Frati
Minori di San Francesco, in seguito da altre congregazioni secondo
i tempi e i bisogni. La storia ha raccontato le loro fatiche. Ogni
sponda ha raccontato le loro lacrime. LIndiano perseguitato ha
trovato un asilo sotto il loro mantello; il negro ha ancora sul collo i
segni dei loro abbracciamenti, il Giapponese e il Cinese, separati
dal resto della terra, si sono assisi per ascoltare questi meravigliosi
stranieri. Quali arene, quali foreste non li hanno riconosciuti? E

mentre facevano e rifacevano il giro del mondo sotto ogni


bandiera, molti di loro morivano martiri e bagnavano quelle terre
del loro sangue per far fiorire la carit portata da Ges.

Chi era veramente San Domenico di Guzman?


Il Beato Giordano di Sassonia, primo Successore dellOrdine,
scrive: Vi era in lui qualcosa di ben pi splendente e meraviglioso
dei miracoli. Era tale la perfezione morale dei suoi costumi, tale lo
slancio del fervore divino che lo trasportava, da non potersi
minimamente dubitare chegli fosse un vaso donore e di grazia,

un vaso ornato dogni specie di pietre preziose. Aveva una volont


ferma e sempre lineare eccetto quando si lasciava prendere dalla
compassione e dalla misericordia. E poich un cuore lieto rende
un volto lieto, lequilibrio sereno del suo interno si manifesta al di
fuori nella bont e nella gaiezza. E poich la testimonianza della
sua coscienza, come s detto, rischiarava continuamente duna
grande gioia il volto, lo splendore del suo viso non veniva
offuscato dalle cose terrene. Ovunque si manifestava un uomo
evangelico, nelle parole e nelle opere. Era molto socievole. Di
notte, nessuno pi di lui era assiduo nel vegliare in preghiera. Il
giorno lo dedicava al prossimo, la notte a Dio. Piangeva spesso, le
lacrime erano il suo pane giorno e notte quando pensava ai
peccatori ed esclamava: Che ne sar di loro?. Vero amante della
povert usava abiti di poco valore. Nel mangiare e nel bere era
parco. Traboccante di piet si spendeva tutto per accogliere tutti
nellampio seno della sua carit e perch tutti amava, era da tutti
amato. Imitiamo perci o fratelli come possiamo le orme del
Padre e nello stesso tempo ringraziamo per aver dato a noi suoi
servi, un tale condottiero per mezzo del quale egli ci ha rigenerati
alla luce di questa nostra forma religiosa.
(Beato Giordano di Sassonia)

La Serva di Dio a 14 anni.


LArancio fiorisce ancora.
Si racconta che San Domenico abbia piantato con le sue
mani un arancio nel chiostro di Santa Sabina e questo arancio si
pu tuttora vedere - rinnovato nel corso dei secoli nello stesso
luogo, tra le tracce che ci ha lasciato. Albero vigoroso, icona
della famiglia (monache, frati, suore e laici) che si sviluppata
intorno a San Domenico che ancora vive sulla scia della sua
santit. Domenico luce di comunione attira ancora le anime che
sullalbero fanno ancora luce: ne abbiamo la conferma in questa

piccola e grande monaca che nel nascondimento, nella preghiera


e nella sofferenza ha seguito il santo Fondatore innamorata del
suo ideale: La salvezza delle anime.

La Serva di Dio Suor Petra Giordano partecip con molto

fervore al Giubileo del 1975, lasciando a noi vari pensieri


edificanti.

Suor Petra scrive nel suo Diario: Riguardo alla famiglia
religiosa di cui avrei fatto parte ero ben decisa. Dagli scritti
del B. Bartolo Longo insieme allamore per la Vergine e per il
suo Rosario e per il Suo Glorioso Fondatore sarei diventata
domenicana claustrale. Ora che penetravo meglio le cose
spirituali, il suo Ideale mi parve ancora pi bello e pi
confacente al mio spirito. Salire a Dio con la preghiera e lo
studio della Divina Parola per poi farne parte alle anime e
condurle a Dio. Io avrei attuato tutto questo nel silenzio di
una stretta clausura. Il beato Padre Domenico fond le
sorelle, le figlie, le quali ritirate nel silenzio del chiostro come
i loro fratelli avrebbero contemplato Ges e nella fiduciosa
preghiera avrebbero implorato fecondit per la salvezza
delle anime, anelito cocente tramandato dal comune Padre.
Mio dolce Padre quanto ti amo!

Ecco che io sto alla porta e picchio: chi udir la mia


voce e mi aprir la porta, entrer da lui, e cener
con Lui, ed Egli con me.

APOCALISSE (CAP. 20 ver. 3)


Santi esercizi in preparazione per lAnno Santo 1975


(Suor Petra era in monastero dal 1935.)
per me una grande grazia trovarmi in monastero e
prepararmi per ricevere le molte grazie che lAnno Santo
dona a chi si pente con tutto il cuore. Concedi o Signore per
intercessione di Maria Regina della pace che questanno sia
davvero un anno di riconciliazione e di pace e anchio porti il

mio tenue contributo a questa ricostruzione cristiana di


tutto luniverso. Santo padre Domenico prega per me.
Iniziando gli esercizi, il Predicatore ci esorta ad umiliarci
davanti a Dio per avere il perdono dei peccati e della pena,
perdono anche della pena dovuta ai nostri peccati per mezzo
del Giubileo. Siamo tutti peccatori (cos il predicatore). Ci
esortava anche di cambiare vita perch il dolore non viene
dal sentimento ma parte dalla volont e dal cuore per aver
offeso Dio, Sommo Bene. Ma se Ges ha offerto Se Stesso
come Vittima dei nostri peccati non basta? Certo Ges come
Vittima ha soddisfatto in modo infinito. Come insegna la
Chiesa Ges ha compiuto la Sua offerta come Capo,
affidando alla Sua Chiesa il tesoro della sua Passione e
Morte. Come ci inseriamo nella Passione di Cristo?
Soprattutto attraverso i Sacramenti, principalmente la Santa
Messa e la Confessione. Rimesse le colpe con lassoluzione,
rimane la pena temporale per la quale dobbiamo chiedere a
Ges di toccarci nellanima per essere guariti da ogni male.
LAnno Santo ci dona questa possibilit se siamo veramente
pentiti di toglierci anche la pena. Ma come si toglie questa
pena? Offrendo a Ges tutte le sofferenze, la Sua Passione, i
disagi e amando i nostri fratelli.

Ecco alcuni propositi della Serva di Dio suor Petra Giordano



Propositi Per lAnno Santo
Molti lumi sulla carit fraterna Mio Dio, che abisso senza
fondo! O Ges dammi il tuo Cuore per amare le anime che
mi circondano, per amarle come Tu le ami, col sacrificio di
tutta me stessa senza che il mio slancio rallenti davanti
allincomprensione e alla freddezza. Voglio amarle perch Tu
le ami, perch sono Tue, per ognuna di loro hai sparso il Tuo
Sangue preziosissimo. Riandando col pensiero ai miei immensi
desideri di penitenza non sempre tradotti in pratica, vedo
che ora il mio essere penitenza: nel corpo, nellanima,
nello spirito, nelle aspirazioni, nei rapporti con gli altri, e ne
godo, ma di una gioia pacata e contenuta, in quella cella
interiore dove entra meno la natura. Ma siamo creature
decadute e la natura non del tutto decaduta. Il contrasto

esteriore, le mille cose da fare, le richieste incessanti da cui


sono assediata una lima, uno stillicidio che mi consuma.
Alle volte mi sembra di dover soccombere, allora mi sembra
impossibile proseguire. Ma la volont non si d per vinta.
No! Ges voglio umiliarmi e proseguire; andare avanti, a
costo di qualunque sacrificio. Ecco il mio essere in olocausto,
in Te, con Te e per Te. Vorrei essere una goccia di dolore davanti a
Te mio Dio: per le anime vorrei sempre, ma specialmente in
questo Giubileo 1975, che fiorissero nella mia anima tra le spine
sempre rose per riparare le pene dovute ai miei peccati.
Vorrei che la mia morte fosse un Giubileo.
Santo Padre Domenico Vergine Santa aiutatemi.


Chiusura del Processo Diocesano della Serva di Dio
Suor Petra Giordano Domenicana contemplativa

















Stampato in proprio da: Monastero Santa Maria del Sasso
52011 Bibbiena AR tel. 0575593452
www:santamariadelsasso.it suorpetra.com Email: monachebibbiena@live.it

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