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• Beccaria nell’opera Dei Delitti e delle Pene (1764) mette in primo piano il
tema dell’abolizione con nuove motivazioni:
– Contrattualistiche - il diritto alla vita è irrinunciabile e il sovrano che
applica la pena capitale viola il patto sociale;
– Utilitaristiche - condanna ai lavori forzati è più efficace, ma in questo
modo si lascia uno spriraglio per la pena di morte in caso di utilità sociale.
• Nuove argomentazioni:
– Sensibilità romantica per la sofferenza umana;
– Fede nel progresso considera superato l’oscurantismo passato e giudica la
pena di morte come un brutale retaggio.